25 April, 2024
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Ugo Cappellacci copia

Oscar Cherchi 2

Gli agricoltori non dovranno più restituire gli interessi dei finanziamenti della legge 44 de 20 giugno 1989 “Provvedimenti a favore delle piccole e medie imprese industriali”, oggi considerati aiuti “de minimis”, con il consenso dell’Unione EuropeaLa svolta nella vertenza è stata annunciata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e dall’assessore dell’Agricoltura, Oscar Cherchi.

Le risorse per l’abbattimento di 7 punti percentuali alle imprese che hanno usufruito degli aiuti ritenuti illegittimi dall’UE diventano aiuti in regime di “de minimis”, previsti dalle norme comunitarie. Si chiude così la vicenda della restituzione degli aiuti, 32,532 milioni di euro, che interessa complessivamente 4.947 imprese.

Se quasi 5.000 imprenditori salutano con soddisfazione e sollievo la notizia, resta il problema di quanti, con sforzi talvolta ai limiti dell’impossibile, hanno già restituito gli interessi richiesti dagli istituti bancari (704), per i quali il presidente Ugo Cappellacci ha annunciato la restituzione e, soprattutto, restano ancora vivi i ricordi dei drammi vissuti da numerosi imprenditori, ai quali sono stati pignorati gli immobili e che in qualche caso sono rimasti privi, oltre che delle loro imprese, anche di un tetto sotto il quale vivere. Queste vicende sono finite sulle pagine dei giornali e sui media regionali. Anche per loro verrà avviata una procedura per recuperare le varie situazioni, una volta chiusa la legge 44.

Le imprese che fino a ieri non avevano ancora restituito alla Regione le quote interessi maturate, per un ammontare complessivo di oltre 26 milioni di euro, sono 4.243. Da oggi non dovranno più preoccuparsi di questi debiti e potranno dimenticare, dopo oltre vent’anni, la legge 44 e tutti i guai che ha loro provocato.«Liberiamo gli agricoltori dalle ingiustizie della legge 44 del 1988». Lo hanno dichiarato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l’assessore dell’Agricoltura, Oscar Cherchi, illustrando il contenuto della delibera adottata nella seduta di ieri della Giunta regionale.

«Abbiamo intrapreso un percorso, condiviso con le organizzazioni agricole e individuato nel protocollo siglato nel 2011 – ha spiegato il Presidente – per convertire in aiuti de minimis gli interessi ingiustamente accollati alle aziende. Abbiamo così ottenuto il via libera dell’Unione Europea e adottato la delibera. Viene così definitivamente eliminata quella quota di interessi che originariamente non era dovuta e causata dallo ‘stop’ dell’Unione Europea. Coloro i quali non l’avevano pagata, preavvisati dalla Regione circa due anni fa, non dovranno pagarla. Coloro i quali hanno già pagato potranno ottenere la restituzione di quanto non dovuto.»
«Stiamo altresì intervenendo – hanno aggiunto assessore e presidente – presso le banche affinché questa decisione possa sortire effetti anche sulle aste in corso. La drammatica vicenda della legge 44 – hanno concluso Cappellacci e Cherchi – finisce qui.»
«Per due anni i nostri uffici hanno studiato nei minimi particolari il problema della 44 – ha detto Cherchi – e appena è stato possibile abbiamo sospeso, nel 2011, i pagamenti. La 44 resterà solo un brutto ricordo nella storia dell’agricoltura sarda. Oltretutto, e non è di minore importanza, le imprese che sono uscite dal contenzioso avranno nuovamente la possibilità, al pari delle altre, di presentare istanza di accesso ad eventuali nuovi aiuti comunitari dai quali sarebbero stati esclusi a termini di regolamento in quanto giudicati inadempienti.»

Concordi con il Presidente della Regione e con l’assessore dell’Agricoltura anche Luca Saba di Coldiretti e Martino Scanu della Cia, presenti alla conferenza stampa, che assieme a Confagricoltura firmarono nel 2011 un protocollo d’intesa in difesa dei diritti degli agricoltori vessati dalla “44”: «Un giorno importante per l’agricoltura sarda». «Da qui – hanno detto – si può ripartire.»

 

Ugo Cappellacci.Alessandra Zedda
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, ha approvato il “Documento Strategico Unitario per la programmazione dei Fondi comunitari 2014-2020” che definisce le priorità sulle quali orientare le risorse comunitarie disponibili a livello regionale nella programmazione 2014-2020. Lo scopo è quello di concorrere al raggiungimento degli obiettivi incentrati sulla crescita intelligente, attraverso lo sviluppo delle conoscenze e dell’innovazione, sulla crescita sostenibile, basata su un’economia più verde, più efficiente nella gestione delle risorse e più competitiva e sulla crescita inclusiva, volta a promuovere l’occupazione, la coesione sociale e territoriale. 
«La Giunta – ha dichiarato il presidente Cappellacci – compie scelte innovative, di rottura con quel passato che ha fortemente penalizzato la nostra isola, finalizzate a promuovere un’idea di sviluppo che porti non solo benefici economici, ma un concreto miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Sono idee e progetti che rendono la Sardegna non più come passiva destinataria di modelli calati dall’alto, ma essa stessa modello da seguire sul piano nazionale ed internazionale.»«Abbiamo avviato un percorso condiviso tra amministrazione regionale e partenariato economico e sociale – spiega l’assessore della Programmazione Zedda – e la Regione, sulla base del contesto socio-economico di riferimento, intende individuare la propria strategia di sviluppo unitaria attraverso l’identificazione delle principali sfide che si intendono assumere per promuovere e sostenere lo sviluppo della nostra isola. Nella Programmazione 2014-2020 puntiamo in modo deciso ad indirizzare le risorse su imprese e famiglia, a potenziare gli interventi di crescita territoriale e sostenibile, anche con il ricorso alla fiscalità di vantaggio, a facilitare le condizioni di sviluppo delle imprese e la creazione di nuovi posti di lavoro, a potenziare ricerca, innovazione e settori tradizionali come sughero, agroalimentare e lapidei e a creare percorsi integrati di istruzione e formazione per i nostri giovani.»

 

Ugo Cappellacci.

Ugo Cappellacci, Governatore della Sardegna.

 

Aeroporto Elmas.

Aerostazione di Elmas.

Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha presentato stamane il nuovo sistema di continuità territoriale che dovrebbe decollare a breve.

«La nuova legge garantisce un diritto alla mobilità vera – ha spiegato il Governatore della Sardegna – non quella che abbiamo avuto fino ad oggi che io definisco a misura di riserva indiana; non la mobilità riservata ai soli cittadini residenti che tagliava fuori gli emigrati e quelle persone che sono la linfa vitale della nostra economia se è vero che il turismo dà un contributo già importante al Pil della Sardegna che noi vogliamo far crescere. La continuità per essere efficace, deve essere capace di dare risposte a tutte queste esigenze ed è quella che viene varata in questi giorni: ieri abbiamo avuto l’apertura delle offerte ed oggi c’è un primo risultato, da cui si andrà alle verifiche finali ed all’assegnazione definitiva, e si partirà.»

«Siamo di fronte ad una situazione che è di totale rottura con il passato – aggiunge Ugo Cappellacci -. Il problema è quello dell’impostazione di base: un accordo tra Governo e Regione prevedeva che i costi della continuità aerea sarebbero dovuti gravare sui sardi. Questo è inaccettabile e incoerente con il principio riconosciuto dalla Costituzione. La prossima settimana il presidente e l’assessore ai trasporti, porteranno in Giunta un disegno di legge che seguirà l’iter parlamentare nazionale per la modifica della normativa e per il trasferimento in capo allo Stato degli oneri per la continuità territoriale. Contemporaneamente, presenterò il disegno di legge a tutti i parlamentari sardi e chiederò loro di farsi parte attiva e dirigente per fare analogo percorso attraverso il loro canale. Questa è la seconda battaglia, dobbiamo appropriarci di un sistema di continuità territoriale fatto sulla base delle nostre esigenze ma il costo non può essere fatto gravare sui sardi ma deve gravare sull’intera comunità italiana, perché la Sardegna è terra d’Italia e la possibilità di accesso deve essere pari a quella assicurata ai cittadini degli altri territori.»

Il presidente della Regione ha poi spiegato che c’era una serie di obiettivi da raggiungere: garantire il diritto alla mobilità dei sardi ed aumentare il numero dei visitatori nella nostra isola, per dare nuovo slancio alle imprese ed in particolare al settore turistico, attraverso l’applicazione di una tariffa unica anche per i non residenti.

Le vecchie tariffe erano queste. Tariffe residenti: per Roma 49 euro + 6 euro (crisi surcharge, tassa inserita dopo l’11 settembre 2001) + tasse = 70 euro (al netto degli oneri di acquisto); per Milano 59 euro + 6 euro (crisi surcharge) + tasse = 80 euro (al netto degli oneri di acquisto). Tariffe non residenti – Con le tariffe attuali un non residente può arrivare a pagare dai 200 euro a oltre 400 euro a tratta per raggiungere Roma o Milano.

Le nuove tariffe sono le seguenti: 45 euro + tasse per Roma cioè 59 euro, 55 euro + tasse cioè 69 euro per Milano. Per i residenti il costo diminuisce di 11 euro.

«Solo per i voli per la Sardegna non si applicherà la crisi surcharge – ha sottolineato ancora il Governatore -. Questa continuità territoriale si adatta alle nostre esigenze. La precedente continuità territoriale prevedeva un certo numero di voli e poi un incremento sulla base del coefficiente di riempimento. Oggi abbiamo modificato quella previsione ed il coefficiente è la prenotazione, Nel momento in cui le prenotazioni superano l’80% della capienza massima, la compagnia deve mettere a disposizione aerei più grandi o più voli.»

Con la nuova continuità, la compagnia pagherà 3.000 euro di sanzione per ogni volo cancellato e 2.000 euro di sanzione per ogni ritardo superiore ai 20 minuti. Ogni biglietto che verrà emesso senza il rispetto della tariffa di continuità territoriale, vedrà l’applicazione di una sanzione a biglietto di 2.500 euro; ogni biglietto che verrà emesso con un aumento di costi di varia natura, prevederà una sanzione per la compagnia di 1.000 euro. Questo garantirà i passeggeri. Il bando prevede anche degli standard di qualità.

«Questa continuità territoriale rappresenta una rivoluzione – conclude Ugo Cappellacci – dà uno choc al sistema e cambia totalmente lo stato dell’arte. E’ una scommessa con il futuro, vogliamo giocare una sfida, poi saranno i dati a dire se avevamo ragione o no. Io credo che se non sia ha il coraggio del cambiamento, non si va da nessuna parte e qualcosa mi fa pensare che siamo sulla strada giusta, perché i veleni, le mistificazioni che sono cominciate a partire già da ieri pomeriggio e sono sicuro proseguiranno, mi fanno pensare che fosse la mossa vincente.»

«La nuova continuità territoriale – ha commentato Pietro Pittalis, presidente del gruppo del gruppo Il Popolo della Libertà in Consiglio regionale – collegherà la Sardegna e i sardi con la Penisola e lascerà a terra soltanto i gufi». 

«La continuità varata dalla Giunta regionale – ha aggiunto Pittalis – garantisce i biglietti scontati ai sardi, estende tale possibilità ai non residenti, con notevoli benefici per la nostra economia, prevede sanzioni severe per ogni comportamento scorretto delle compagnie ed un meccanismo di aumento dei voli immediato all’aumentare della domanda». 

«Prima apprendisti stregoni e presunti quanto improvvisati esperti – ha concluso Pittalis – confondendo il desiderio con la realtà, pronosticavano che nessuno avrebbe partecipato al bando. Ora, dopo che vi sono state le manifestazioni di interesse per le rotte e la valutazione delle offerte, mistificano la realtà, tentando di attribuire alla continuità, che deve ancora entrare in vigore, le inefficienze della vecchia e attualmente vigente. Presto tutte queste profezie di sventura saranno spazzate via dai fatti concreti.»

Vento di Sardegna.Andrea Mura.
Domani, mercoledì 11 settembre alle ore 10.30, a Villa Devoto si svolgerà un incontro con i giornalisti, promosso dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e dal velista Andrea Mura, per ripercorrere la vittoriosa partecipazione alla regata Ostar, la competizione riservata a navigatori solitari attraverso l’Oceano Atlantico, e presentare i progetti per le prossime sfide.

Ugo Cappellacci
Crescono in Sardegna la mobilitazione e la sensibilità su un tema di grandissima attualità, per molti un sogno e allo stesso tempo una straordinaria occasione per il rilancio economico verso un nuovo modello di sviluppo: la zona franca integrale su tutto il territorio regionale. Anche la Giunta regionale ora è convinta che la strada sia percorribile e il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, non perde occasione per affermarlo, in tutte le sedi.
«Quello intrapreso dalla Giunta – ha dichiarato Ugo Cappellacci – è un percorso lineare che ha come obiettivo la zona franca integrale della Sardegna».
«Un percorso – prosegue Cappellacci – scandito dagli atti perché l’esecutivo regionale parla attraverso le delibere, le lettere inviate alle istituzioni nazionali ed europee e l’apertura del tavolo di confronto con lo Stato. Pur avendo ottemperato a quanto stabilito dal Consiglio regionale con la recente legge e agli adempimenti relativi alle zone franche doganali, che mira ad attuare il Dlgs. 75 del 1998, la Giunta – spiega il presidente – non ha assolutamente cambiato strategia, continua ad essere impegnata sull’altro fronte, più avanzato, riguardante la zona franca integrale e a sostenere con forza la richiesta di modifica del codice doganale europeo. Abbiamo le idee chiare – osserva il presidente – su quello che deve essere il traguardo finale, non abbiamo mai confuso tra zona franca integrale e doganale nè siamo interessati ad assumere un atteggiamento rinunciatario, che lasciamo ad altri, a passi indietro o a disonorevoli trattative al ribasso. Ci siamo rivolti con convinzione all’Europa e abbiamo chiesto allo Stato centrale di pronunciarsi per la modifica del codice doganale comunitario, che deve aprire la strada alla zona franca integrale della Sardegna. E’ fondamentale – ha aggiunto il capo dell’Esecutivo regionale – essere uniti e non cadere nel tranello di chi tenta subdolamente, solo per ragioni di tornaconto politico di inserire deviazioni dei percorsi avviati, di portarci in qualche vicolo cieco e di dividere quel fronte comune degli uomini e delle donne di buona volontà favorevoli alla zona franca, al di là delle distinzioni politiche.»
Il presidente della Regione ricorda, infine, che la Giunta è al lavoro per la riduzione delle accise, richiamata dal partito dei Riformatori: «Un’azione voluta anche dal pronunciamento del Consiglio regionale, che ci vede impegnati sull’effettiva applicazione degli strumenti tesi alla riduzione concreta, entro l’ultimo bimestre 2013, delle accise sul costo della benzina per i residenti in Sardegna».

Ugo Cappellacci.
Proseguono in questi giorni, con la presenza in Sardegna di un pool di giornalisti delle più importanti testate degli Emirati Arabi Uniti, le azioni di consolidamento della collaborazione fra la Sardegna e l’ambito mercato Mediorientale avviate nello scorso mese di aprile dall’Agenzia regionale Sardegna Promozione e finalizzate all’attrazione di investimenti ed alla internazionalizzazione delle imprese sarde. Ad aprile, infatti, nel corso della prima parte del programma, un gruppo di operatori dei principali hotel della Gallura ha partecipato ad una missione ad Abu Dhabi e Dubai durata quattro giorni, ottenendo ottima visibilità e numerosi contatti con media e tour operator emiratini. 
Azione proseguita recentemente con la missione del Presidente della Regione Ugo Cappellacci che, nel mese di agosto, ha visitato a sua volta gli Emirati. Numerosi gli incontri, istituzionali e commerciali: da Sua Altezza Nahyan bin Mubarak Al Nahyan, Ministro del Governo e membro della Famiglia Reale, ai vertici di fondi di investimento e società immobiliari, che hanno espresso profondo interesse nella possibilità di sviluppare zone della Sardegna alternative alle già note mete turistiche e ad attivare rapporti di collaborazione con il tessuto produttivo regionale. Immediato riflesso di questo interesse è la presenza di due delegazioni di investitori emiratini che, in questi giorni ed a seguito della visita del Presidente Cappellacci, sono in Sardegna per approfondire le opportunità di investimento che la Sardegna propone e per valutare forme di collaborazione con le imprese sarde.
«L’attrazione degli investimenti ed il coinvolgimento delle nostre imprese in questi processi di collaborazione internazionale – ha dichiarato il presidente Cappellacci – è fondamentale per valorizzare le nostre vocazioni ed eccellenze produttive e per rilanciare l’economia regionale. E’ intenzione della Regione consolidare ulteriormente il mercato di Abu Dhabi e Dubai, Emirati che nutrono una grande attenzione per l’Italia in generale e per la Sardegna in particolare.»
«Per il mese di novembre – ha proseguito – è in programma un’ulteriore iniziativa finalizzata, da un lato, a favorire la penetrazione delle imprese sarde nei principali mercati degli Emirati e, dall’altro lato, a promuovere progetti di investimento che possano avere importanti ricadute per il tessuto delle PMI regionali.»
«Con riferimento al primo aspetto – ha sottolineato Mariano Mariani, direttore di Sardegna promozione – il programma questa volta vedrà coinvolti, insieme alle Istituzioni, gli artigiani di segmento alto operanti nell’Isola, dalla filigrana ai coltelli particolari, dagli accessori per la casa in materiali preziosi, alle ceramiche d’artista, passando per le numerose eccellenze agro-alimentari, anch’esse apprezzatissime nel Golfo.«

 

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il centrosinistra è alle prese con la sfida a cinque delle primarie per la scelta del candidato governatore (tra Francesca Barracciu, Gianfranco Ganau, Roberto Deriu, Andrea Murgia e Simone Atzeni), con operazioni di voto fissate per il 29 settembre; nel centrodestra c’è un’unica certezza, l’autoricandidatura del presidente uscente Ugo Cappellacci, e tante divisioni, per superare le quali molto probabilmente ancora una volta verrà chiesto “aiuto” al leader Silvio Berlusconi; il Movimento 5 Stelle farà ancora corsa solitaria e sceglierà il suo candidato Governatore attraverso le primarie on line; gli indipendentisti stanno cercando di creare un fronte unico, il più largo possibile, con una candidata Governatore già in campo, la scrittrice Michela Murgia.

A circa sette mesi dal voto, il panorama politico che precede le Regionali 2014 è molto complicato per le divisioni tra i partiti e tra le varie componenti interne agli stessi, condizionato fortemente dal nuovo sistema elettorale scaturito dall’approvazione della legge statutaria regionale del 25 giugno 2013, tornata in Aula dopo l’impugnazione del Governo e riapprovata il 28 agosto con l’“Abrogazione del comma 3 dell’articolo 22 della legge statutaria elettorale approvata il 25 giugno 2013 (Legge statutaria elettorale ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto speciale per la Sardegna)”.

Il prossimo presidente della Regione sarà il candidato che otterrà il maggior numero di voti validi (art. 1 comma 4 e art. 11 comma 2). Questo significa che, in presenza di una profonda frammentazione del voto, con tre grandi schieramenti ed un forte fronte indipendentista, è concreta la possibilità che per vincere le elezioni possa essere sufficiente superare la soglia del 30% dei voti. E’ evidente che saranno decisive le alleanze ed anche le forze minoritarie, in seno ad un’alleanza, potrebbero decidere la partita.

La legge statutaria all’art. 1, comma 7, prevede due soglie di sbarramento, con l’esclusione dall’attribuzione dei seggi:

a) i gruppi di liste che fanno parte di una coalizione che ottiene meno del 10 per cento del totale dei voti validi ottenuti da tutti i gruppi di liste a livello regionale;
b) i gruppi di liste non coalizzati che ottengono meno del 5 per cento del totale dei voti ottenuti da tutti i gruppi di liste a livello regionale.

Lo sbarramento al 5 per cento per i gruppi di liste non coalizzati, è evidente, costituiscono un fortissimo freno alle ambizioni di chi starebbe pensando di fare corsa solitaria e quindi un’altrettanto forte spinta a stringere alleanze in seno alle coalizioni maggiori.

L’art. 13 fissa la ripartizione dei seggi ed il premio di maggioranza:

a) il 60 per cento dei seggi del Consiglio regionale se il presidente proclamato eletto ha ottenuto una percentuale di voti superiore al 40 per cento;

b) il 55 per cento dei seggi del Consiglio regionale se il presidente proclamato eletto ha ottenuto una percentuale di voti compresa tra il 25 ed il 40 per cento.

 

Ugo Cappellacci.
«Più risorse per il Patto dei sindaci per rilanciarlo come rete per l’attuazione capillare delle scelte europee in materia di risposta ai cambiamenti climatici, efficienza e risparmio energetico.»
E’ la richiesta contenuta nel parere approvato dalla Commissione ENVE, guidata dal presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci. 
«Il Patto dei sindaci – ha aggiunto il presidente – rappresenta un esempio di quelle buone prassi che devono essere paradigmatiche del modo di agire delle istituzioni al fine di tradurre in concreto nei territori le scelte condivise sul piano europeo.»
«Abbiamo accolto favorevolmente – ha aggiunto il Presidente – l’impegno dell’Unione Europea a destinare almeno il 20% del quadro finanziario 2014-2020 all’aumento degli investimenti per la risposta ai cambiamenti climatici, delle risorse per la ricerca e il potenziamento di misure come Orizzonte 2020, Life+ e il programma di sviluppo rurale.»
«E’ fondamentale – ha evidenziato il presidente – che sia assicurato il massimo coinvolgimento delle comunità locali.» 
«La nostra isola – prosegue il presidente – è entrata nel vivo dei percorsi avviati con il Patto dei Sindaci, Smart City e con Sardegna CO2.zero: i Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) redatti dalle comunità pioniere con il supporto della Regione sono l’embrione di un radicale cambiamento a misura d’uomo che deve coniugare lo sviluppo con la qualità della vita.» 
«Per questo – ha concluso il presidente – occorre assicurare anche per il futuro le risorse e l’attenzione dedicate in questi anni ad una misura fondamentale per le nostre comunità.» 

E’ stato presentato stamane il Sardegna Endurance Lifestyle 2013, in programma dal 30 agosto al 1 settembre all’Horse Country Resort di Arborea. 
«La Sardegna – ha commentato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci – deve presentarsi sullo scenario internazionale con le sue eccellenze, i suoi valori e il suo straordinario patrimonio ambientale e paesaggistico e creare quella buona impresa e quel buon lavoro che non richiedono pesanti contropartite in termini di salute, sicurezza e fruibilità del territorio. Se crescerà questa consapevolezza, saremo noi i “conquistatori” dei mercati internazionali con il turismo, l’agroalimentare e l’allevamento.»
«Per questo noi non andiamo ad offrire metri cubi, ma quella qualità della vita che si trova in Sardegna e non altrove, che non è de localizzabile e di cui l’ambiente è un fattore imprescindibile. La svendita del territorio – ha aggiunto Cappellacci – è invece quella che è avvenuta in passato, i cui effetti sono dinanzi agli occhi di tutti, a causa del fenomeno della delocalizzazione dei fattori di produzione.»
«La manifestazione – ha sottolineato Cappellacci – intende essere altresì un “nuovo inizio” per il mondo dell’allevamento del cavallo, al quale abbiamo dedicato un forum qualificato durante il quale condivideremo le iniziative che la Regione porrà in essere per un mondo abbandonato a sé stesso per troppo tempo. Un mondo – ha evidenziato il presidente – che può portare numerosi posti di lavoro sia diretti che per l’indotto.»Il presidente della Regione ha respinto le polemiche sollevate sull’organizzazione: «Polemiche infondate – ha spiegato -: in primo luogo perché la manifestazione è quasi interamente finanziata dagli sponsor ed in particolare da quelli arabi. Il supporto della Regione riguarda il forum allevatoriale. Occorre poi ricordare che tra ospiti, cavalli e forniture c’è un effetto immediato sul territorio che ha numeri notevolmente superiori alle spese. Un effetto – ha concluso il presidente – che intendiamo portare avanti oltre l’evento attraverso gli interventi previsti per il mondo dell’allevamento, i rapporti con i numerosi tour operator presenti alla manifestazione e la visibilità che la Sardegna otterrà sui media internazionali». 

Roberto Puddu.

Roberto Puddu.

Mario Crò.

Mario Crò.

 

Fabio Enne.

Fabio Enne.

CGIL, CISL e UIL sono fortemente critiche nei confronti della Giunta regionale guidata da Ugo Cappellacci, sull’annunciata nascita del Polo tecnologico per l’utilizzo del carbone.

«Dagli Organi di Stampa apprendiamo della grande soddisfazione del Presidente della Regione in merito – sostengono Roberto Puddu, Fabio Enne e Mario Crò – una proposta ed una rivendicazione unitariamente avanzata dal Sindacato e dalle Istituzioni locali; Parte fondamentale delle Piattaforme degli Scioperi Generali del Sulcis Iglesiente; punto condiviso e pregnante del Piano strategico provinciale e poi ancora delle nostre proposte sul Piano Sulcis.»

«Considerato l’interesse che nutriamo verso l’importanza dell’intrapresa, che se reale e ben fatta rappresenta una fondamentale svolta storica, rivendicata dal territorio per la propria risorsa carbone e per l’industria dell’intero Paese – aggiungono Puddu, Enne e Crò – per l’assoluta mancanza di coinvolgimento e totale assenza di informazione – se non appunto i mirabolanti annunci mediatici del Presidente della Regione di migliaia di posti di lavoro per gli anni a venire, paradossalmente mentre anche in questi giorni ci troviamo a contrastare chiusure fra le quali quella della Carbosulcis -, non ci resta altro che sollecitare la convocazione di uno specifico incontro, peraltro già richiesto in occasione della riunione dello scorso 12 luglio, per i necessari approfondimenti sul tema Carbone/Energia/Polo tecnologico, presso il ministero dello Sviluppo economico.»