29 March, 2024
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Simona De Francisci. Ugo Cappellacci 576
La Giunta regionale ha adottato due importanti provvedimenti  per il sostegno ai minori e gli anziani e per il funzionamento e l’accreditamento delle strutture sociali. 
Su proposta dell’assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci, sono state definite sia le procedure per il pagamento di contributi straordinari in favore dei Comuni in materia di affidamento di minori e di anziani disposti dall’autorità giudiziaria o di minori stranieri non accompagnati, che le modalità e requisiti strutturali, organizzativi e di personale per il rilascio dell’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture sociali, istituti di partecipazione e concertazione.

Il primo provvedimento licenziato definisce le richieste di sovvenzione in favore di quei Comuni che devono far fronte alle esigenze di particolare urgenza e inderogabilità. Nello specifico le richieste di finanziamento, che può essere erogato una sola volta, devono riportare gli estremi del provvedimento dell’Autorità giudiziaria nel progetto di inserimento. Le domande dovranno contenere, tra gli altri: i dati anagrafici del beneficiario dell’intervento; le motivazioni e le circostanze che giustificano l’autorizzazione; la durata, i risultati attesi e le verifiche previste; il soggetto attuatore e le motivazioni della scelta; il programma delle iniziative che i servizi sociali porranno in essere per superare la fase di emergenza; la certificazione degli impegni assunti dal comune e i relativi pagamenti per la programmazione delle assegnazioni annuali e, infine, il Piano educativo individualizzato (PEI).

La Giunta ha anche approvato le nuove modalità e requisiti, delle strutture sociali, istituti di partecipazione e concertazione, come previsto dal Regolamento di attuazione della legge 23 del 2005. Il Regolamento, che definisce i requisiti generali comuni a tutte le strutture, sviluppa inoltre quelli relativi anche alle Comunità di tipo familiare e gruppi di convivenza; le strutture residenziali a carattere comunitario; le strutture a ciclo diurno e le strutture per la prima infanzia (procedura per l’accreditamento).
Il documento approvato è scaturito da una lunga fase di concertazione e incontri con le organizzazioni rappresentative e gli operatori del terzo settore, con le organizzazioni dei gestori sociali, pubblici e privati, oltre che con l’Anci nell’ambito del tavolo di partenariato istituzionale. Per la verifica delle strutture sociali verrà costituito, infine, un apposito Nucleo tecnico che dovrà attuare tutte le verifiche e i sopralluoghi necessari prima del rilascio dell’accreditamento.

Per il presidente della Regione, Ugo Cappellacci e l’assessore della Sanità, Simona De Francisci, i due interventi potranno offrire servizi sempre più adeguati e con alta professionalità. Da un lato «I finanziamenti straordinari che la Regione potrà liberare in favore dei Comuni costituiscono un ulteriore supporto al lavoro degli Enti Locali per la salvaguardia delle prerogative e delle più stringenti necessità di quelle categorie di persone particolarmente sensibili come i minori e gli anziani», hanno commentato Cappellacci e De Francisci.

Con la definizione di requisiti specifici per le strutture sociali si potranno «garantire le condizioni di base per una erogazione efficace dei servizi sociali sia in termini residenziali che educativi e di recupero o sviluppo delle capacità personali e per questohanno concluso il presidente e l’assessore – sono stati ritenuti indispensabili gli aspetti educativi e l’adozione di tutti gli strumenti professionali utili a personalizzare il sistema dei servizi attraverso piani di assistenza che includono anche un progetto educativo individuale».

 

Ugo Cappellacci  531

 

«La Regione è al fianco del sindaco di Sant’Antioco ed è pronta a sostenere la sua azione sia in sede politica, sia in quella giurisdizionale».
Lo ha dichiarato il presidente della regione Ugo Cappellacci, dopo aver contattato il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu ed aver offerto il suo sostegno alle iniziative nei confronti dell’Enel. 
«Chi eroga un servizio pubblico – ha osservato il Presidente – non può pensare che i diritti dei cittadini e di un territorio possano diventare una sorta di benevola e solo eventuale concessione, soggetta ad interruzioni continue, ma deve avere ben chiaro che esiste una comunità i cui interessi non possono essere messi in discussione.»

 

 

Eurallumina.

Da comunicazioni aziendali abbiamo appreso che nei giorni tra il 29 ed il 31 luglio i Vertici della Rusal svolgeranno, in Italia e in Sardegna, importanti incontri  istituzionali. Vladislav Soloviev  (il numero 2 in scala gerarchica subito dietro Oleg Delipaska), il rappresentante degli azionisti Rusal e direttore del reparto strategia business e sviluppo Oleg Mukhamedshin, il presidente di Eurallumina Kirill Bezzubov (componente del Board Rusal), con il responsabile del settore allumina della multinazionale russa Valeri Matvienko, accompagnati dall’amministratore delegato di Eurallumina, ingegner Vincenzo Rosino, incontreranno, lunedi’ 29 luglio, il ministro dello Sviluppo economico Claudio Zanonato, il sottosegretario prof. Claudio De Vincenti ed il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, con i funzionari  che stanno seguendo le pratiche relative alle operazioni tecniche che dovranno portare alla rimessa in esercizio del sito di stoccaggio dei residui di lavorazione della bauxite.

Nei due giorni seguenti i dirigenti della Rusal, Bezzubov e Matvienko, saranno in Sardegna. In programma una visita allo stabilimento di Portovesme con incontri con le organizzazioni sindacali territoriali e la RSU di fabbrica. In calendario anche gli incontri con il sindaco di Portoscuso, (in rappresentanza dell’Amministrazione del Comune dove risiede l’impianto industriale) e con il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ed altri esponenti della Giunta regionale.

E’ probabile che nei vari incontri istituzionali e in quello con le rappresentanze sindacali, venga ribadita la volontà della multinazionale Rusal di rispettare il protocollo d’intesa, sottoscritto il 22 novembre 2012, per il rilancio della produzione di allumina, e in questo senso, la verifica delle parti burocratiche in carico al Governo nazionale (attraverso Invitalia), e alla Regione Sardegna con la finanziaria regionale Sfirs, già in fase avanzata, ma che necessita di un’ulteriore accelerazione.

Gli interventi pubblici previsti nel protocollo sono entro i limiti imposti delle norme europee , mente per il resto si tratta di capitali privati  e in qualsiasi caso i finanziamenti (prestiti), erogati da Invitalia e Sfirs, dovranno essere interamente restituiti.

I passaggi successivi, necessari a rendere operativo il protocollo d’ intesa ratificato 22 novembre 2012, hanno avuto esito positivo: dall’accordo siglato con i paesi fornitori della Bauxite, alla trasformazione in legge della norma che permette il finanziamento della Sfirs (entrando a far parte della New co.), alla costituzione della stessa Newco (Euralenergy) ed il successivo incarico affidato all’azienda Foster Wheeler (già finanziato dalla Rusal) leader nel settore, per gli studi di fattibilità  propedeutici alla realizzazione della caldaia di cogenerazione di energia elettrica e termica, che abbatterà definitivamente i costi enegertici nel processo di produzione di Allumina, punto indispensabile per il riavvio della fabbrica. Programmi industriali   ben definiti, quindi, ingenti risorse finanziarie  che attendono di essere liberate e che avranno una forte ricaduta economica ed occupazionale in un territorio dove il lavoro  è purtroppo diventato un’utopia.

Perché tutto questo possa essere messo in atto quanto prima, si deve però superare l’ultimo esame, quello della magistratura, relativo al dissequestro del sito di stoccaggio dei residui di lavorazione. Ribadendo che è sempre massima la fiducia nella giustizia Italiana, le lavoratrici e i lavoratori Eurallumina si augurano e si aspettano una soluzione che arrivi al più presto e con carattere positivo.

RSU EURALLUMINA

Francesco Sanna.

Il deputato Francesco Sanna (PD).

Il deputato Francesco Sanna (PD) ha inviato una lettera al presidente della Giunta regionale, Ugo Cappellacci, per sollecitare gli adempimenti della Regione Sardegna per l’avvio delle ZUEF.

«Signor Presidente – scrive Sanna –  il 16 luglio scorso, undici giorni fa, il ministero dello Sviluppo economico ha richiesto alla Regione Sardegna se intendesse proporre eventuali riserve finanziarie ( a valere su fondi statali) a favore di determinate categorie di piccole imprese partecipanti al bando per le zone di esenzione fiscale istituite dall’articolo 37 del decreto legge 179/2012, convertito in legge 17 dicembre 2012, numero 221. A ieri mattina ho verificato che nessuna risposta è ancora pervenuta da Cagliari.»

«Senza una comunicazione della Regione che indichi le sue scelte (determinare le riserve finanziarie, ovvero non introdurle affatto) – aggiunge Francesco Sanna al presidente della Regione Cappellacci – il bando per la fiscalità di vantaggio è bloccato e si ritardano i tempi in cui le imprese potranno godere degli aiuti stabiliti dalla legge. Le ricordo che il Consiglio Provinciale di Carbonia Iglesias, ha deliberato una proposta di riserve e premialità nelle zone di esenzione fiscale che è da mesi in possesso della amministrazione regionale. E della necessità che la Regione si trovasse pronta ad adempiere tempestivamente alla propria prerogativa si è detto in ogni incontro della concertazione istituzionale e sociale del Piano Sulcis.»

«Le chiedo dunque – conclude Sanna – di rompere ogni indugio e trasmettere la decisione di competenza regionale, qualunque essa sia, in modo da consentire l’indizione del bando.»

Traghetto 72

«Se è vero, che senza trasporti non esiste turismo, è necessario favorire anche quello per le isole minori della Sardegna, quali Carloforte e La Maddalena, abbassando i prezzi dei traghetti.»

Lo sostiene Edoardo Tocco, consigliere regionale del PdL, che ha chiesto al Presidente della Regione , Ugo Cappellacci, che ha l’interim dell’assessorato dei Trasporti, «di uniformare le tariffe per i residenti nell’isola di Carloforte e La Maddalena per tutti i sardi e per i turisti in generale».

«I costi dei traghetti per le isole interne andrebbero tutti unificati, per residenti e non – prosegue Tocco – e non si comprende la ragione per cui, un non residente a Carloforte, durante la settimana paga di più rispetto alla domenica. Costi minori favoriscono e incrementano il trasporto dei passeggeri, di conseguenza occorre fare affidamento sul numero delle persone che viaggiano per calmierare i costi delle compagnie marittime. Per questo chiedo semplicemente che i costi dei biglietti vengano uniformati, sia per i residenti a Carloforte o La Maddalena sia per i non residenti. Ripeto, favorire un maggior afflusso di passeggeri – conclude Tocco – equivarrà ad un maggior incentivo anche per le imprese turistiche delle due isole.»

Traghetto Saremar.

Un traghetto Saremar in navigazione tra Portovesme e Carloforte.

Scatta finalmente la tanto attesa sperimentazione della tariffazione agevolata weekend sui collegamenti da e per Carloforte, in attuazione della delibera n. 24/31 del 27.06.2013  approvata dalla Giunta regionale.

La Giunta, non avendo il potere di intervenire nel breve periodo sulla diminuzione del costo generalizzato affrontato dagli utenti sull’arco stradale, può invece intervenire efficacemente, ai sensi della L.R. n. 21/2005 così come modificata dalla L.R. n. 3/2008, art. 9, sull’indicazione delle agevolazioni tariffarie da applicare sulle tratte marittime da e per le isole minori, così da favorire l’incremento dei flussi anche a vantaggio delle rispettive economie locali.

Il Presidente Ugo Cappellacci, assessore ai Trasporti ad interim, ha spiegato che, allo stato attuale, la Giunta non ha mai proceduto alla revisione parziale o totale del tariffario applicato dalla controllata Saremar S.p.A., avendo sempre confermato il tariffario ereditato dalla ex convenzione con lo Stato, e riconfermato di fatto anche con gli ultimi 3 contratti ponte siglati in previsione della privatizzazione.

Il Presidente ha sottolineato, inoltre, che una tariffa ordinaria elevata, sempre se rapportata all’effettiva distanza marittima da percorrere, inferiore a 10 chilometri, disincentiva soprattutto i flussi generati dai territori frontalieri alle isole minori. A titolo di esempio, un abitante di Calasetta o di Portoscuso che volesse recarsi a Carloforte per svago/tempo libero senza l’autovettura pagherebbe rispettivamente una tariffa A/R 24h ordinaria pari a € 8,90 o € 10,40. Queste tariffe, se confrontate con il tariffario ferroviario attualmente in vigore consentirebbero allo stesso utente di percorrere una fascia chilometrica tra 60 e 90 km. Pertanto, dovendo rappresentare l’incidenza del nolo marittimo dal solo punto di vista dell’utente di Calasetta o Portoscuso, l’effetto è paragonabile all’allontanamento di Carloforte dai territori frontalieri di ulteriori 50-80 km. La percezione di allontanamento aumenta, ovviamente, per coloro che viaggiano con l’auto al seguito e per i nuclei familiari.

Quanto appena rappresentato – ha aggiunto ancora il Governatore – se rapportato agli altri indicatori economici negativi del Sulcis in primo luogo e di tutta l’isola in generale, suggerisce un intervento immediato sull’abbassamento di alcuni quadri tariffari attualmente in vigore, che consentirebbe almeno di limitare il continuo decremento dei flussi da e per Carloforte.

Tra il 2011 e il 2012, dai dati forniti dalla locale Autorità Marittima, risulta un decremento di 63.312 passeggeri A/R, ossia di oltre 30.000 visitatori persi in un solo anno. Secondo il dato rilevato nel 2010 riportato nel Conto Nazionale dei Trasporti il decremento dei passeggeri nel biennio 2010-2012 è pari a 90 mila passaggi A/R corrispondenti a circa 45.000 visitatori.

Saremar S.p.A. attualmente applica una tariffa agevolata weekend scontata mediamente tra il 9 e il 15% rispetto alla tariffa ordinaria, valida dalle ore 14.00 del venerdì fino alle 24.00 della domenica, per tutto l’anno tranne che per i mesi di luglio e agosto. La stessa compagnia ha indicato un possibile scenario sperimentale di riduzione del 50% della tariffa in argomento sulle tratte da e per Carloforte nel periodo giugno 2013-ottobre 2013, proponendo la validità dell’agevolazione anche per il mese di luglio ed estendendo la tariffa di media stagione anche al mese di ottobre 2013, stimando, infine, un costo dell’operazione pari a € 133.000 di mancati introiti per riduzione tariffaria.

Il Presidente ha proposto alla Giunta, di incrementare l’agevolazione tariffaria della tariffa Weekend applicata dalla Saremar S.p.A. sulle tratte da e per Carloforte applicando uno sconto del 50% rispetto alla tariffa ordinaria, inclusa la voce “Tasse e Diritti”.

L’agevolazione avrà titolo esclusivamente sperimentale e sarà valida sulle tratte da e per Carloforte per il solo periodo giugno 2013 – 31 ottobre 2013, con l’esclusione del mese di agosto. Per la valutazione degli effetti della misura sperimentale adottata, la Saremar dovrà produrre a consuntivo i risultati in termini di flussi, di incrementi/decrementi registrati rispetto agli anni precedenti e di perdite/ricavi registrati.

Gli eventuali oneri che dovessero registrarsi a seguito dell’applicazione dell’agevolazione tariffaria saranno oggetto di valutazione da parte della Direzione generale dell’Assessorato dei Trasporti dietro la presentazione della relativa rendicontazione e, qualora riconosciuti, costituiranno integrazione nell’ambito dei futuri contratti di servizio che dovranno essere stipulati fino a dicembre 2013.

La Giunta regionale, constatato che il Direttore generale dell’Assessorato ha espresso il parere favorevole di legittimità sulla proposta, ha deliberato:

– di incrementare, per tutti i residenti in Sardegna, l’agevolazione tariffaria della tariffa Weekend applicata dalla Saremar S.p.A. sulle tratte da e per Carloforte applicando uno sconto del 50% rispetto alla tariffa ordinaria, inclusa la voce “Tasse e Diritti”. L’agevolazione avrà titolo esclusivamente sperimentale e sarà valida sulle tratte da e per Carloforte per il solo periodo giugno 2013 – 31 ottobre 2013, con l’esclusione del mese di agosto;

– di dare mandato alla Saremar S.p.A di produrre a consuntivo i risultati in termini di flussi, di incrementi/decrementi registrati rispetto agli anni precedenti e di perdite/ricavi, al fine di consentire una valutazione degli effetti della misura sperimentale adottata;

– di riconoscere e integrare alla Saremar S.p.A. nell’ambito dei futuri contratti di servizio che dovranno essere stipulati fino a dicembre 2013, e dietro la presentazione della relativa rendicontazione, gli eventuali oneri derivanti dall’applicazione dell’agevolazione tariffaria;

– di dare mandato all’assessorato dei Trasporti di verificare la possibilità di applicazione delle agevolazioni tariffarie anche per l’Isola de La Maddalena.

La sede Inps di Iglesias.

La sede Inps di Iglesias.

Tarcisio Agus.

Il consigliere regionale del PD Tarcisio Agus.

Quattro consiglieri regionali del Partito Democratico hanno presentato un’interrogazione, primo firmatario Tarcisio Agus, sulle difficoltà in cui si trova la sede Inps di Cagliari, che rappresenta anche le Province di Carbonia Iglesias e del Medio Campidano, sulla gestione delle prestazioni.

I quattro consiglieri chiedono di interrogare il presidente della Regione e l’assessore regionale del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere se non sia il caso che intervengano, con l’autorevolezza e l’urgenza che il caso richiede, presso il ministero del Lavoro e presso la presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di garantire all’istituto cagliaritano, al pari di altre sedi provinciali INPS della Penisola, un numero di dipendenti idoneo affinché siano assicurati servizi qualitativamente e tempestivamente adeguati anche alla popolazione e alle attività economico-produttive del territorio delle tre Province di Cagliari, Carbonia Iglesias e Medio Campidano; nel contempo chiedono di valutare la possibilità di porre in essere forme di collaborazione fra Regione e INPS, attraverso apposite convenzioni, che prevedano progetti di utilizzo di maestranze beneficiarie degli ammortizzatori sociali, così come avviene già con altri enti.

Sede Provincia via Mazzini

Il decreto legge di riforma e riordino delle Province approvato dal Governo Monti è incostituzionale. L’ha sentenziato oggi la Corte Costituzionale, accogliendo il ricorso presentato da otto regioni.

Questo è il testo integrale della sentenza:

«La Corte costituzionale nell’odierna camera di consiglio ha dichiarato l’illegittimità costituzionale:

dell’art. 23, commi 4, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 20 bis del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni dall’art. 1, comma 1, della legge 22 dicembre 2011, n. 214;

degli artt. 17 e 18 del decreto-legge 6 luglio 2012 n. 95, convertito con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 7 agosto 2012, n. 135

per violazione dell’art. 77 Cost., in relazione agli artt. 117, 2° comma lett. p) e 133, 1° comma Cost., in quanto il decreto-legge, atto destinato a fronteggiare casi straordinari di necessità e urgenza, è strumento normativo non utilizzabile per realizzare una riforma organica e di sistema quale quella prevista dalle norme censurate nel presente giudizio.»

Appresa la sentenza, il ministro per le Riforme costituzionali, Gaetano Quagliarello, ha dichiarato che il pronunciamento della Corte «rende ancora più importante intervenire attraverso le riforme costituzionali sull’intero Titolo V, in particolare per semplificare e razionalizzare l’assetto degli enti territoriali».

E’ indubbio che la sentenza della Corte Costituzionale accende ancora di più il dibattito in Sardegna, dove con il referendum del 6 maggio 2012 sono state cancellate le quattro nuove Province di Carbonia Iglesias, Olbia Tempio, Medio Campidano ed Ogliastra, per le quali, unitamente alla Provincia di Cagliari, il Consiglio regionale venerdì scorso ha deciso il commissariamento e ieri la Giunta Cappellacci ha nominato i commissari.

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Il presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Salvatore Cherchi, ha tenuto una conferenza stampa nella tarda mattinata odierna, nella sala consiliare del comune di Iglesias, in presenza degli assessori e di alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione, per l’esposizione del lavoro fatto e dei risultati raggiunti nei tre anni di consiliatura, a poche ore dalla nomina del commissario regionale da parte della Giunta regionale, dopo l’approvazione (avvenuta venerdì 28 giugno 2013 in Consiglio regionale) della legge che prevede il commissariamento delle quattro nuove province e della Provincia di Cagliari.
Prima di entrare nello specifico del provvedimento di commissariamento, Tore Cherchi ha evidenziato i punti salienti del lavoro svolto.

1) Atti di pianificazione e programmazione

• approvazione del Piano urbanistico provinciale

• approvazione del Piano della mobilità

• approvazione del Piano strategico provinciale

• numerosi studi di fattibilità (porti, viabilità, variante ferroviaria) approvati a valle degli atti di pianificazione.

Dal Piano strategico provinciale – ha sottolineato Tore Cherchi – è nato il Piano Sulcis, con una dotazione finanziaria di 580 milioni di euro.

Il presidente della Provincia ha poi sottolineato come anche quest’anno il bilancio preventivo sia stato approvato entro il 31 dicembre, quello consuntivo a febbraio, siano stati sempre rispettati l’equilibrio finanziario ed il Patto di stabilità e non sia stato contratto nessun debito.

Circa la trasparenza dell’attività amministrativa – ha aggiunto Cherchi – il sito internet della Provincia di Carbonia Iglesias rispetta totalmente i parametri ed è al primo posto a livello nazionale, insieme a quello di altre amministrazioni, ma davanti a quelli delle altre province sarde, nella speciale classifica della trasparenza. Ha poi aggiunto che riguardo i costi della politica, l’indagine della classifica in euro/abitante sui costi delle istituzioni, pone la Provincia di Carbonia Iglesias al primo posto come la più economica (era già tra le più economiche in termini di risparmio anche nella precedente gestione – ha rilevato – ma abbiamo lavorato per andare ancora oltre).

Tore Cherchi si è poi soffermato sull’attività in corso ed i servizi erogati: istruzione e formazione 6,4 milioni di euro; cultura 700.000 euro; turismo 480.000 euro; sport 490.000 euro; ambiente 3,7 milioni di euro; politiche sociali 860.000 euro;

sui programmi per il lavoro nei diversi settori (5,5 milioni di euro) e sugli investimenti in lavori pubblici:

• sono in corso effettivo 16 programmi per i quali al 30 giugno sono stati pagati 6,4 milioni di euro;

• sono cantierabili entro 6/12 mesi, 23 opere per 8,790 milioni di euro;

• sono cantierabili entro 12/24 mesi, 21 opere per 13,163 milioni di euro.

Sia Tore Cherchi, sia il presidente del Consiglio Elio Sundas, che ha sottolineato come gli enti regionali abbiano un costo ben superiore al costo complessivo delle otto province sarde, pur rimarcando i forti dubbi di illegittimità e la particolarità del dispositivo di legge che non cancella le province ma, di fatto, sostituisce gli organismi democraticamente eletti con i commissari, hanno detto che non presenteranno ricorso contro la decisione del Consiglio regionale, anche perché non vorrebbero che un’eventuale azione in questa direzione potesse apparire come una difesa strenua di posizioni personali, sottolineando che dovrebbero essere i comuni a farlo, come è accaduto nella provincia di Olbia Tempio.

Al termine dell’esposizione di Cherchi e Sundas, sono intervenuti diversi assessori e consiglieri, unanimi nel contestare il commissariamento deciso dal Consiglio regionale. Il consigliere Angelo Cremone, pur rimarcando il lavoro svolto dal presidente Cherchi e dalla sua Giunta, ha criticato la decisione presa di non presentare ricorso, annunciando una sua azione in tal senso, per la quale ha auspicato di avere il sostegno dei colleghi, con un riferimento esplicito al comportamento tenuto dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, in tutta la vicenda.

Giampaolo Cirronis