28 March, 2024
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Dopo aver toccato i centri di Cagliari, Solarussa, Alghero e Sassari, la XII edizione del “terre di confine filmfestival” si prepara per la sua tappa conclusiva ad Asuni, dove dal 15 al 17 marzo amplierà lo sguardo sulla cinematografia latina e in particolare sul documentario cileno. Sarà una vera festa del cinema che coinvolgerà, oltre agli spazi del MEA-Museo dell’Emigrazione e del Centro di documentazione (Casa Porcu Cau), anche diverse attività del paese per accogliere mostre, spettacoli e concerti.

Arriveranno personalità del mondo del cinema come i registi Francisco Hervé e José María González, quindi Alejandro Alzate Giraldo, direttore artistico del “Festival de Cine de Santa Fe de Antioquia” per un vero gemellaggio tra il “terre di confine” e la rassegna colombiana.

Tra le opere cilene da non perdere saranno proposte quelle di Sebastian Lelio, Pablo Larraín e Maite Alverdi. Protagonisti della finestra sul cinema Sardo saranno invece Paolo Carboni, Carmina Conte, Mario Piredda, Nicola Contini, Luca Melis e Sergio Naitza. Per il cinema italiano, un omaggio al compianto maestro Ermanno Olmi con la proiezione di “Il villaggio di cartone” e poi “Santiago, Italia” di Nanni Moretti, con la presenza di Antonio Arévalo, che presenta il suo libro “Terre di nessuno”.

Venerdì saranno inaugurate ben due mostre d’arte dell’architetto cileno Alejandro Robles e dell’artista italo-tedesca Lea Gramsdorff con la collaborazione di Simone Dulcis, mentre la cantante Claudia Crabuzza con Francesca Ventriglia proporrà un recital-concerto su Violeta Parra. Importantissimo il coinvolgimento dell’associazione “Chilenos de Sardigna”, per una festa-concerto che sabato accoglierà il complesso di musica andina “Grupo Nazka” con buffet degustazione.

Il programma dettagliato.

Venerdì 15 marzo si parte alle 10.00, all’Istituto comprensivo con il Laboratorio “Liberi tutti!” a cura di OSVIC. Alle 11.30 alla Casa Porcu Cau sarà inaugurata la mostra dell’artista cileno Alejandro Robles dal titolo “Sentieri da Minotauri”, a cura di Bianca Petretto, per concludere la mattinata con la presentazione della rivista internazionale di arte e cultura “Aínas”.

Alle 16.00, al MEA, la serata prende il via con il cortometraggio “La Libertà”, spot del tdcf, per proseguire con la presentazione del programma da parte del direttore artistico Marco Antonio Pani, affiancato da Enrico Pitzianti e dai collaboratori del festival e degli ospiti José María González e Francisco Hervé.

Alle 16.20 si terrà la cerimonia di gemellaggio con il “Festival de Cine de Santa Fe de Antioquia”, alla presenza di Alejandro Alzate Giraldo.

Alle 16.40 per gli “Incontri col cinema sardo” Paolo Carboni e Carmina Conte presentano il loro documentario “Le spose del Grand Hornu”, mentre alle 17.40 sarà proposto Los Niños di Maite Alverdi.

Alle 19.10 lo spettacolo-concerto “Difesa di Violeta Parra” vedrà protagoniste Claudia Crabuzza e Francesca Ventriglia, mentre alle 20.30, sarà inaugurata la mostra di pittura “EXODUS.4” dell’attrice e pittrice Lea Gramsdorff, per proseguire con degustazione di prodotti locali. La serata si conclude alle 21.30 con la proiezione del film premio oscar “Una mujer fantàstica” di Sebastian Lelio.

Sabato 16 marzo, appuntamento alle 11.30 per la proiezione di “No – I giorni dell’arcobaleno” di Pablo Larraín al MEA dove alle 16 si terrà l’incontro incontro con Mario Piredda e il suo “Nina”.

Alle 16.30 l’incontro sarà con Nicola Contini ed il suo documentario “Asi stanala Siena/Buongiorno Restelica”, e alle 17.00 Francisco Hervé in persona presenterà il suo documentario “La ciudad perdida”, per poi intrattenersi a dialogare con il pubblico.

Alle 18.50 la presentazione e proiezione del film documentario “Santiago, Italia” di Nanni Moretti, con la presenza di Antonio Arévalo, curatore d’arte contemporanea, poeta, già addetto culturale del Cile in Italia. Alle 20.30 Antonio Arévalo presenta il suo libro “Terre di nessuno” assieme al direttore della rivista Aìnas, Roberto Cossu. Alle 21.30 gran finale al Bar Secci per l’incontro con l’associazione Chilenos de Sardigna e la festa-concerto che vedrà protagonista il complesso di musica andina “Grupo Nazka”.

Domenica 17 marzo, alle 11.00, al MEA si terrà un Omaggio a Ermanno Olmi con proiezione del film “Il villaggio di cartone”. Alle 12.45, un altro momento molto atteso al Central Bar, l’aperitivo cinematografico “Finzione e documentario: un addio ai confini”, incontro con José María González e Francisco Hervé.

Alle 15.00 il segmento Cinema per i più piccoli – “Libertà e avventura”, propone al MEA la proiezione di “Un caballo llamado Elefante” di Andrés Weissbluth.

Alle 16.30 altro appuntamento con il cinema sardo: Sergio Naitza e Luca Melis (produttore e dop) presentano “Dalla Quercia alla palma” documentario di Sergio Naitza sui 40 anni di Padre padrone.

Alle 19,30 nell’interessante “Incontro con la Cineteca Sarda” i direttori dei tre centri regionali della Società Umanitaria, Paolo Serra, Alessandra Sento e Antonello Zanda parleranno di cinema e conservazione: gli archivi, il cinema di famiglia, il riutilizzo e la divulgazione.

Il festival si conclude alle 20 con il film di montaggio musicale “Ìsura da filmà” di Marco Antonio Pani, documentario costruito a partire da immagini inedite degli anni 40 e 50 di Fiorenzo Serra con le musiche originali di Paolo Fresu, prodotto e presentato dalla Cineteca Sarda.

Per maggiori informazioni visitare www.tdcf.it.

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Si è conclusa a tarda notte, domenica 8 luglio 2018, la ventiduesima edizione della “Festa dei Sardi e Amici della Sardegna” organizzata a Cornaredo (MI), presso il centro sportivo “Sandro Pertini”, dall’Associazione di promozione sociale, culturale e ricreativa “Amedeo Nazzari” di Bareggio e Cornaredo, uno dei Circoli sardi più attivi nell’insieme dei settanta che sono affiliati alla F.A.S.I. – Federazione delle Associazioni Sarde nell’Italia continentale.

La serata inaugurale è stata giovedì 28 giugno e questo vuol dire che, anche quest’anno, decine di volontari, sardi e non sardi, per undici giorni consecutivi, hanno lavorato da mattina presto a notte tarda, sotto la direzione dell’onnipresente presidente Franco Saddi, per fare in modo che ogni sera, a partire dalle ore 19,30, fosse tutto pronto per servire a tavola una media di mille e più frequentatori (lo standard anche quest’anno è stato questo) attirati dalla gastronomia sarda.

Richiestissimi quindi il porcetto arrosto, i malloreddus, il formaggio pecorino, le seadas e gli altri dolci tipici, la birra  Ichnusa (oggi conosciuta e bevuta in grande quantità in tutto il territorio nazionale), il mirto, la grappa “filu ‘e ferru”. Chi ha preferito i vini dell’isola, ha trovato anche quest’anno una produzione di qualità.

I frequentatori anche quest’anno provenivano da Cornaredo e Bareggio e paesi limitrofi ma anche da altre province, anche piuttosto lontane (come era facile appurare davanti al banchetto allestito per raccogliere le firme per il progetto di legge di iniziativa popolare per l’inserimento del principio di Insularità nella Costituzione italiana, campagna di sensibilizzazione che vede impegnata anche la F.A.S.I. con i suoi Circoli).

In molti, dopo la cena, si sono fermati a seguire il consueto concerto gratuito: come ogni anno, ogni sera è stato possibile fare la conoscenza di talentuosi artisti e gruppi sia del luogo sia provenienti dalla Sardegna; come ogni anno, direttore artistico della rassegna degli eventi musicali è stato Giorgio Saddi. 

Non è mancata neanche quest’anno un’importante iniziativa culturale: un gruppo di donne, in un laboratorio di scrittura progettato dall’associazione “Chi dice donna dice donna”, ha creato e pubblicato, grazie al contributo del Circolo, il libro “Raccontiamoci – dove si annida la violenza”, presentato nel pomeriggio di venerdì 6 luglio. Nella serata dello stesso giorno la cantante sardo-argentina Eliana Sanna e I Taifa hanno dato vita al  concerto “Todo cambia” nato come progetto della F.A.S.I., finanziato dalla Regione Sardegna-Assessorato del Lavoro ed intitolato  “Canto sociale di donne fra due mondi (omaggio a Maria Carta, Mercedes Sosa, Violeta Parra)”

Il CD “Todo cambia” (che viene distribuito in edicola in allegato al quotidiano “L’Unione Sarda”) contiene dodici brani scelti e interpretati da Eliana Sanna e dai Taifa per mettere a confronto le sonorità e i testi di tre cantanti donne, accomunate da un’attenzione particolare per la musica popolare e da un deciso impegno sul fronte sociale e politico. Lo spettacolo e il CD “Todo cambia” saranno prossimamente proposti anche a Buenos Aires e a Tucumán: come ha detto Tonino Mulas, presidente onorario della F.A.S.I., responsabile del progetto, «è questo un modo per rafforzare e valorizzare il legame fra due federazioni degli emigrati: quella dei Circoli italiani e quella delle associazioni sarde in Argentina».

Nella serata di sabato 7 luglio, le sonorità sarde sono  state al centro del concerto  del Gruppo ittirese dei Niera con la straordinaria partecipazione dei Bertas: insieme hanno eseguito alcuni dei migliori brani dei loro repertori.

Numerose le autorità intervenute: i sindaci dei comuni di Cornaredo, Juri Santagostino, e il nuovo sindaco di Bareggio,  Linda Colombo; per la F.A.S.I.: la presidente Serafina Mascia; il presidente onorario Tonino Mulas; il vicepresidente vicario Maurizio Sechi; Antonello Argiolas, membro del Comitato Esecutivo.

Il parroco don Luigi Verga ha celebrato, presso la chiesa  dei santi Nazaro e Celso di Bareggio, l’affollatissima messa di domenica 8 luglio, alla quale hanno presenziato in costume i componenti del Gruppo Folk del Circolo, protagonisti di un sempre suggestivo offertorio; durante la Messa, esibizione delle launeddas dei Bagamundus (Tore Agus, Matteo Muscas, Nicola Diana) e canti liturgici in limba proposti dai Niera e dai Bertas, disposti in alto davanti all’organo. 

Naturalmente, anche quest’anno i proventi della Festa saranno destinati a dicembre a scopi di beneficenza per soggetti singoli e associazioni di volontariato solidale che necessitano di  sussidi  materiali. 

Nota conclusiva

Durante gli undici giorni della Festa è difficile  che Franco Saddi trovi qualche minuto libero dai compiti organizzativi e possa fare qualche chiacchiera in libertà. Quest’anno in due tornate di una decina di minuti ho potuto apprendere due storie del passato della sua numerosa famiglia di origine, residente a Pirri prima di trasferirsi in Lombardia (questo spiega perché il Circolo è intestato alla memoria di Amedeo Nazzari, nato a Pirri nel dicembre 1907: vero cognome paterno  Buffa). La prima storia: seduto accanto a lui e al giornalista di Videolina Giacomo Serreli (che ha presentato lo spettacolo “Todo cambia”), sono stato testimone del fatto che hanno scoperto che le loro famiglie erano state vicine di casa proprio  a Pirri e di qui è partita la stura di tanti – comuni – ricordi. La seconda storia: davanti alla struttura che ospita la Festa, durante la giornata, c’è un continuo via vai di grandi e piccoli che raggiungono l’attrezzato Centro Sportivo “Sandro Pertini”. Ebbene la piscina l’hanno costruita un bel po’ di tempo fa proprio i fratelli Saddi, i quali sono immortalati in una immagine di un prestigioso volume fotografico “DDS -Dimensione dello Sport – 40 anni di successi, 1977-2017”, che racconta quattro decenni di storia del nuoto milanese, lombardo, italiano, internazionale. Fondatore dell’impianto natatorio Remo Sacchi, padre del campione Luca Sacchi (bronzo olimpico nei 400 misti a Barcellona 1992), oggi apprezzato commentatore televisivo delle gare di nuoto.

Franco, sorridendo, legge quel DDS come Dimensione della Sardegna: gli anni di successo del Circolo “Amedeo Nazzari” non sono ancora 40 – sembra dire – ma si è sulla buona strada…

Parte dei collaboratori della Festa. Foto di Massimo Colombo

In maglione rosso e marrone i fratelli Saddi, che con i loro figli hanno costruito la DDS a Cornaredo.

Paolo Pulina

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Dopo il grande successo di ‘“Anteprima dal Balcone” e della “Notte delle Arpe sudamericane” ,proseguono le attività della prima edizione del festival internazionale dell’arpa “Arpe del Mondo”.

Giovedì 29 ottobre alle ore 20.00, nel Centro Culturale di via Cattaneo a Iglesias, vi saranno l’esibizione del giovanissimo musicista argentino Lucas Petroni e l’omaggio e l“Omaggio a Violeta Parra e Victor Jara” del gruppo di cileno di Cristian Rodriguez Faundez.

Lucas Petroni, seppur giovanissimo ha già al suo attivo partecipazioni a Festival Internazionali in Cile, Colombia, Paraguay, Brasile e Venezuela, dove si è fatto apprezzare per la sua tecnica ed un repertorio eterogeneo che spazia da diverse tradizioni a composizione più moderne.

Cristian Rodriguez Faundez, cileno sin da giovane si esibisce accompagnando gruppi folcloristici nel suo Paese, in Bolivia, in Argentina ed in Perù. Nel 2011 è il primo arpista cileno ad essere invitato al Festival Mundial del Arpa di Asuncion-Paraguay. E’ inoltre ideatore e direttore artistico del Festival Internazionale Arpas al Sur de Chile, che si realizza da sei edizioni nella Regione del Bio Bio.

Ideato e diretto dal musicista maestro Raoul Moretti, con l’organizzazione dell’Ente Concerti Città di Iglesias, dell’associazione Musix e il coordinamento musicale dal musicista compositore maestro Gianluca Erriu, “Arpe del Mondo” è dedicato in questa prima edizione alle arpe delle tradizioni dell’America Latina con la partecipazione di artisti provenienti da Cile, Argentina e Messico.

Il festival è parte della rete internazionale dei Festival di Arpa “riFesta” e gode del sostegno dell’Ambasciata del Messico, dell’Agenzia Messicana per la cooperazione allo Sviluppo, del Consiglio Nazionale della Cultura e delle Arti del Governo cileno, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione e beni culturali della Regione Sardegna e del Comune di Iglesias.

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Gianluca Erriu 46 copia

Inizia domenica 25 ottobre la prima edizione di “Arpe del Mondo”, festival internazionale dell’arpa ideato e diretto dal musicista Maestro Raoul Moretti con l’organizzazione dell’Ente Concerti Città di Iglesias, dell’associazione Musix e il coordinamento musicale dal musicista compositore Maestro Gianluca Erriu.

“Arpe del Mondo”, partner della rete internazionale di Festival di Arpa riFesta, sarà dedicata nella sua prima edizione alle arpe delle tradizioni dell’America Latina e vedrà la partecipazione di alcuni dei più importanti interpreti mondiali dello strumento provenienti da Cile, Argentina, Messico e Venezuela in un percorso ideale che unisce popoli e culture attraverso l’incontro tra innovazione e tradizione.

Le attività del festival, che comprenderanno concerti, seminari ed esibizioni, si svolgeranno a Cagliari, Iglesias e Selargius. Dopo “Anteprima dal balcone” del 25 ottobre alle ore 12.00 in piazza Carlo Alberto a Cagliari, in collaborazione con Suono al Civico e alle 21.30 nel Jazz Club Bflat in via del Pozzetto 9 con “La notte delle arpe sudamericane”, giovedì 29 il festival si trasferirà a Iglesias per il concerto del giovane Lucas Petroni (Argentina) e l’“Omaggio a Violeta Parra e Victor Jara” del gruppo di Cristian Rodriguez Faundez (Cile).

Venerdì 30 ottobre, al Teatro Sì’ e Boi di Selargius, andrà in scena il Gran Galà delle arpe dell’America latina con l’esibizione degli artisti dei 4 Paesi invitati. Sabato 31 ottobre è prevista la chiusura del festival a Iglesias, nel Centro Culturale di via Cattaneo, con gli spettacoli “Son de Veracruz” e “Sonidos mestizos”, eseguiti dal trio dell’undicenne talentoso Eduardo Viveros Colin (Messico) e da “Angel Tolosa & Ensemble a Contratiempo” (Venezuela).

Il festival “Arpe dal Mondo” è realizzato con il sostegno e la collaborazione dell’ambasciata del Messico in Italia, l’Agenzia messicana per la cooperazione allo Sviluppo, del Consiglio nazionale della Cultura e delle Arti del Governo cileno, dell’assessorato della Pubblica Istruzione e beni culturali della Regione Sardegna e del comune di Iglesias.

                                                                                                                     

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Gianluca Erriu.

Gianluca Erriu.

Lunedì 19 ottobre, alle ore 10.30, in Via Lamarmora 123, a Cagliari,presso la sede dell’Associazione ITZOKOR, verrà presentato “Arpe del Mondo”, festival internazionale dell’arpa ideato e diretto dal musicista Raoul Moretti con l’organizzazione dell’Ente Concerti Città di Iglesias, dell’associazione Musix e il coordinamento musicale del musicista compositore Gianluca Erriu.

“Arpe del Mondo”, partner della rete internazionale di Festival di Arpa riFesta, sarà dedicata nella sua prima edizione alle arpe delle tradizioni dell’America Latina e vedrà la partecipazione di alcuni dei più importanti interpreti mondiali dello strumento provenienti da Cile, Argentina, Messico e Venezuela in un percorso ideale che unisce popoli e culture attraverso l’incontro tra innovazione e tradizione.

Le attività del festival, che comprenderanno concerti, seminari ed esibizioni, si svolgeranno a Iglesias, Cagliari e Selargius.

Domenica 25 ottobre anteprima alle ore 12.00, in piazza Carlo Alberto. Nella stessa giornata, alle 22.00, nel Jazz Club Bflat in via del Pozzetto 9 a Cagliari, “La notte delle arpe sudamericane”.

Giovedì 29 ottobre il festival si trasferirà a Iglesias, nel Centro Culturale di via Cattaneo, con il concerto interpretato dal giovane undicenne Lucas Petroni (Argentina) e l’“Omaggio a Violeta Parra e Victor Jara” del gruppo di Cristian Rodriguez Faundez (Cile).

Venerdì 30 ottobre, al Teatro Sì’ e Boi di Selargius, andrà in scena il Gran Galà delle arpe dell’America latina con l’esibizione degli artisti dei 4 Paesi invitati.

Sabato 31 ottobre vi sarà la chiusura del festival a Iglesias, nel Centro Culturale di via Cattaneo, con gli spettacoli “Son de Veracruz” e “Sonidos mestizos” eseguiti dal trio dell’undicenne talentoso Eduardo Viveros Colin (Messico) e da “Angel Tolosa & Ensemble a Contratiempo” (Venezuela).

“Arpe dal Mondo” è realizzato dall’Ente Concerti Città di Iglesias con il sostegno e la collaborazione dell’Ambasciata del Messico in Italia, l’Agenzia Messicana per la cooperazione allo Sviluppo, del Consiglio nazionale della Cultura e delle Arti del Governo cileno, dell’assessorato della Pubblica Istruzione e beni culturali della Regione Sardegna e del comune di Iglesias.