19 April, 2024
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La Giunta regionale ha approvato l’adesione della Regione al Nodo dei pagamenti-SPC (piattaforma tecnologica per l’interconnessione e l’interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni e i prestatori di servizi di pagamento) attraverso un accordo da stipulare con l’Agenzia per l’Italia Digitale. Sempre su proposta dell’assessore degli Affari Generali, Gianmario Demuro, l’esecutivo ha deciso di rafforzare la Rete Telematica Regionale nel territorio del comune di Oristano. Il finanziamento di 9 milioni di euro servirà per collegare 41 sedi comunali, 11 sedi del sistema Regione e 35 sedi di altre amministrazioni, tra le quali 24 istituti scolastici. Con queste due delibere, ha spiegato l’assessore Gianmario Demuro, si va verso un’ulteriore semplificazione del rapporto fra pubblica amministrazione e cittadini e il rafforzamento della rete telematica regionale anche grazie all’utilizzo di 580mila euro, economia di gara dell’Asse I “Società dell’informazione” del Por Fesr 2007-2013.
L’assessore Raffaele Paci ha sottolineato l’importanza della corretta programmazione e spesa dei fondi comunitari, risorsa fondamentale per la Regione. A questo proposito sono state approvate oggi due delibere: una che prevede una serie di attività di assistenza tecnica e comunicazione sul Por Fesr 2014-2020, un’altra che attiva una serie di procedure per l’accelerazione della spesa di tutti e tre i fondi (Fesr, Fears e Fse).
Su proposta dell’assessore Donatella Spano la Giunta ha approvato l’intesa con la Capitaneria di Porto di Cagliari sull’aggiornamento, per il periodo 2015-2018, del Piano di raccolta e gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che fanno scalo nel porto turistico di Perd’e Sali (Sarroch). Via libera anche all’Atto di indirizzo sulla gestione del tributo per il deposito in discarica dei rifiuti solidi in attuazione della legge 549 del ’95 e al nulla osta alla proposta di bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-17 del commissario straordinario della Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna. Sarà inoltre ampliata una cava di materiale per costruzioni di opere civili in località Cuccuru Gannì – Sedda is Ammostus nel comune di Quartu Sant’Elena.
L’assessore Paolo Maninchedda ha proposto, e la Giunta approvato, la modifica del soggetto attuatore dei programmi di edilizia a canone moderato e sociale dai comuni di Santu Lussurgiu e Baressa a favore di AREA.
Via libera dall’esecutivo Pigliaru, su proposta dell’assessore Virginia Mura, al recepimento dell’accordo del 22 gennaio 2015 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano: l’accordo disciplina i tirocini di orientamento, formazione, inserimento e reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione. I destinatari sono persone prese in carico dal servizio sociale professionale o dai servizi sanitari competenti. La durata dei tirocini non è superiore a 24 mesi, periodo che può essere prorogato o ripetuto solo se tale necessità viene attestata da parte dei servizi che hanno in carico la persona.
Su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, è stata individuata la Asl 5 di Oristano quale capofila per bandire la gara di affidamento del servizio di vigilanza nelle aziende ospedaliere. La Asl 5, insieme all’Amministrazione regionale, dovrà valutare la situazione più idonea attraverso un raffronto tra costi e benefici, e determinare quale sia il fabbisogno di personale sulla base del numero delle sedi di ogni Azienda, delle ore di vigilanza da effettuare e delle esigenze che serviranno a garantire le condizioni di sicurezza nell’offerta del servizio. Sempre su indicazione del titolare della Sanità, la Giunta ha approvato l’armonizzazione dei sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Aziende sanitarie, in vista del processo di riorganizzazione e riordino che ha previsto l’incorporazione dei presidi ospedalieri Oncologico e Microcitemico nell’azienda ospedaliera Brotzu, e dell’ospedale Santissima Annunziata nell’Azienda Universitaria di Sassari. E in vista dell’approvazione della rete ospedaliera regionale e della definizione del numero delle Asl e del loro ambito territoriale di riferimento, e del nuovo piano di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sanitari.

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L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha incontrato le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil. Numerosi i temi in discussione, a partire dai provvedimenti adottati dalla Giunta con la delibera approvata lo scorso mese di giugno “Strategia Investire sulle Persone – Priorità Lavoro”.
La Giunta Pigliaru ha messo in campo interventi finanziari per oltre 325 milioni di euro, risorse che saranno distribuite e suddivise in diverse misure, e a loro volta per diverse tipologie di destinatari. La parte più innovativa del programma riguarda la misura della Flexicurity, strumento sperimentale al quale sono destinati complessivamente 42 milioni e 800 mila euro (28,2 milioni per interventi a favore di lavoratori fuoriusciti dagli ammortizzatori sociali; 11,5 milioni per il Contratto di Ricollocazione; 3,1 milioni per azioni di sistema per le politiche di reimpiego – Welfare To Work).
«Il tavolo partenariale è sempre aperto e l’incontro di oggi, con l’approfondimento di alcune tematiche, testimonia la nostra volontà di informare in maniera costante i sindacati sulle politiche del lavoro portate avanti dall’esecutivo – ha detto l’assessore Mura -. I contributi e i suggerimenti delle parti sociali sono fondamentali, stiamo entrando nella fase cruciale degli interventi e abbiamo bisogno della collaborazione preziosa di tutti i soggetti interessati, dalle associazioni datoriali ai rappresentanti dei lavoratori. Il metodo che vogliamo seguire è quello di organizzare incontri su ogni singola misura, prima della discussione e della approvazione delle stesse in Giunta.» 
L’assessore Mura, infine, ha illustrato la strategia delle politiche attive del lavoro portata avanti dall’esecutivo: obiettivi generali declinati su obiettivi specifici, con azioni rivolte a diversi target (disoccupati di lunga durata, inoccupati, giovani donne, soggetti fuoriusciti dal sistema produttivo e privi di sostegno al reddito). «Solo un’azione combinata di tutti gli strumenti – ha concluso Virginia Mura – può incidere con forza sulla ripresa del mercato del lavoro in Sardegna».

 

Palazzo della Regione 2 copia

Sono stati approvati oggi in Giunta regionale la proroga dei piani personalizzati di sostegno alle persone con grave disabilità e l’avvio dei nuovi piani (Legge 162/1998). Il provvedimento adottato servirà a garantire la continuità degli interventi già in corso e l’avvio dei nuovi piani assistenziali per il secondo semestre 2015, tenendo conto delle modifiche normative dell’Isee, e ancora dell’esigenza di assicurare la copertura finanziaria sia dei piani in corso che dei nuovi piani che verranno presentati ai Comuni. L’obiettivo è tutelare le situazioni di maggiore gravità, senza penalizzare le fasce di destinatari meno gravi. Inoltre, è stato dato il via libera alla sperimentazione del nuovo sistema di valutazione, finanziamento e monitoraggio dei piani personalizzati per il fondo regionale non autosufficienza. Sempre su proposta del titolare della Sanità, la Giunta ha approvato una rimodulazione dei tetti di spesa per l’acquisto, da soggetti privati accreditati, di prestazioni di assistenza ospedaliera per il resto del 2015. Il totale regionale ammonta a 99 milioni e 286mila euro. Secondo la rimodulazione, le Asl si atterranno a precisi vincoli di spesa: la Asl 1 di Sassari avrà un tetto pari a 8 milioni e 939mila euro per il policlinico sassarese, la Asl 4 di Lanusei potrà spendere sino a 5 milioni e 474mila euro per il Tommasini Jerzu, e la Asl 5 di Oristano avrà 9 milioni e 879mila euro per la clinica Madonna del Rimedio. Alla Asl 8 di Cagliari sarà imposto un limite di spesa pari a 74 milioni e 993mila euro da ripartire tra le cliniche private. Otto milioni e 842 mila euro andranno alla clinica Lay, 5 milioni e 863mila a Sant’Anna, 12 milioni all’ospedale privato città di Quartu, 9 milioni e 557mila al Sant’Antonio, 6 milioni e 818mila all’istituto Villa Elena, mentre 11 milioni e 520mila euro sarà il tetto massimo di spesa per la Nuova Casa di Cura di Decimo. Non si potrà sforare la cifra di 20 milioni e 372mila euro per la Polispecialistica Sant’Elena. La Giunta ha quindi recepito un documento congiunto di scorporo e incorporazione dei presidi ospedalieri Businco e Microcitemico dalla ASL 8 all’Azienda Ospedaliera Brotzu e i relativi indirizzi operativi.
Sarà dedicato all’artista Maria Lai, su proposta dell’assessore Virginia Mura, il circolo degli emigrati sardi “Associazione Culturale A.C.R.A.S.E. I sardi a Roma”: la Giunta ha dato il via libera alla integrazione dell’intestazione con il nome dell’artista ogliastrina.
Via libera, su proposta dell’assessore Claudia Firino, al nulla osta ai bilanci di previsione dell’Ersu di Cagliari e Sassari. Via libera anche ai contributi a favore delle iniziative organizzate dal Coni per il 2015.
Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, è stato approvato il contributo per l’abbattimento dei costi di funzionamento per l’attività istituzionale dei Consorzi di bonifica. Deliberato inoltre il pagamento dei premi assicurativi per 4 milioni e 430 mila euro per il 2015 per i danni alle produzioni agricole. L’aiuto, erogato come contributo sui costi dei premi assicurativi, si rifà al regolamento dell’Unione Europea e alla normativa nazionale. Sono considerate avversità assimilabili a calamità naturali le condizioni atmosferiche che distruggano più del 30% della produzione media annua di un agricoltore.
L’esecutivo ha definitivamente approvato le modifiche all’articolo 19 delle direttive di attuazione della legge regionale 40 del ‘93, “Interventi creditizi a favore dell’industria alberghiera”.
Approvato il Programma per la Banda ultra larga nelle aree rurali del territorio della Sardegna e il relativo Accordo di Programma. L’Agenda Digitale Europea (ADE) assegna all’impiego diffuso delle infrastrutture a Banda Larga un ruolo fondamentale per la competitività delle imprese, l’inclusione sociale e l’occupazione e fa proprio l’obiettivo della strategia Europa 2020 che mira a una crescita sostenibile, inclusiva e intelligente, cioè ad assicurare che entro il 2020 tutti gli europei dispongano di connessioni superiori a 20 Mbps e che almeno il 50% delle famiglie europee possa fruire di connessioni superiori a 100 Mbps. L’Accordo di partenariato per il raggiungimento degli obiettivi prevede a livello nazionale un impegno complessivo di 2.103 milioni di euro di cui 257 del Fondo Feasr e 1.845 del Fesr.

 

La Giunta regionale ha approvato una delibera che prevede la riprogrammazione di una parte delle risorse finanziarie assegnate alla Sardegna per il programma Garanzia Giovani. Il trasferimento di risorse da una misura all’altra si è reso necessario per ridurre alcune dotazioni sovradimensionate e, contestualmente, implementare quelle sottodimensionate. In particolare, ci sono schede per le quali si è registrato un numero elevato di richieste e di prenotazione di servizi.

La più rilevante riguarda il reinserimento di giovani tra i 15 e i 18 anni in percorsi formativi ed è finalizzata a consentire ai più giovani il conseguimento di competenze spendibili nel mercato del lavoro. I giovani interessati a questa misura sono 540 e le dotazioni finanziarie hanno consentito di dare una risposta soltanto a 209 ragazzi suddivisi in 29 corsi.

«È una ridistribuzione importante – ha detto l’assessore Virginia Mura – perché si tratta di corsi di istruzione e formazione professionale e, di conseguenza, affrontano efficacemente il grave problema della dispersione scolastica. I giovani potranno ottenere una qualifica e potranno essere riammessi nel circuito dell’istruzione professionale per poi arrivare anche al diploma o alla laurea.» 

L’assessore Mura ha quindi fatto un bilancio di Garanzia Giovani a un anno dall’adozione della delibera con la quale furono programmate le risorse assegnate alla Sardegna per il programma e dall’avvio delle iscrizioni sul portale. Sono passati sette mesi dall’inizio delle attività di profilazione dei giovani iscritti. Al 6 giugno, risultano essere iscritti a Garanzia Giovani in Sardegna 32.290 ragazzi. A quasi 22 mila stato proposto un intervento concreto sulla base dell’offerta disponibile.

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Il capogruppo di Area popolare in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interrogazione sull’emergenza dei lavoratori inglobati nei progetti in utilizzo in diversi centri della Sajrdegna – con una pattuglia di 18 lavoratori inseriti nei programmi dell’amministrazione provinciale di Carbonia Iglesias – che lamentano delle evidenti criticità nell’erogazione degli emolumenti.

«Si tratta di una beffa assurda per i lavoratori. L’esternalizzazione dei servizi a cooperative di tipo B determina – spiega Rubiu nell’interrogazione rivolta all’assessore del Lavoro, Virginia Mura – una serie di distorsioni ai danni degli operai che si vedono decurtare una grande fetta degli emolumenti, con il pagamento del 65% in altre spese ed appena il 35 per cento che finisce nelle tasche dei lavoratori».

«Occorrerebbe ovviamente rivedere le disposizioni normative, con la costituzione di nuove società per accorpare gli operai – conclude Rubiu – in modo da favorire il lavoro dei Comuni. C’è da evidenziare poi che i lavoratori non ricevono lo stipendio da diversi mesi, con difficoltà di molte famiglie ad affrontare l’emergenza.»

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La seconda commissione (Lavoro), presieduta dall’on. Gavino Manca (Pd) si riunirà martedì 23 giugno, alle ore 16.00. In programma le audizioni dell’Unione precari del settore giustizia e dei rappresentanti delle Fondazioni culturali.

Queste attività rientrano nella riforma dei servizi e delle politiche per il lavoro su cui è impegnata la commissione, a partire dell’esame del disegno di legge n. 216 della Giunta (Misure urgenti in materia di disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Modifiche alla legge regionale 30/2005 – Norme in materia di promozione dell’occupazione, sicurezza e qualità del lavoro. Abrogazione della legge regionale 9/2003 in materia di lavoro e servizi all’impiego). I lavori della commissione proseguiranno mercoledì 24 giugno, alle ore 10.00, con le audizioni dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, sulle problematiche relative ad ammortizzatori sociali, lavoratori in utilizzo e Flexsecurity e dei rappresentanti dei lavoratori in utilizzo.

Sempre per martedì 23 giugno alle 16.00 è programmata la seduta della quarta commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd). Si comincerà con le audizioni del commissario straordinario e del direttore generale di Area per proseguire con l’esame dei testi normativi riguardanti la riforma dell’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa: il disegno di legge n.207 (norme generali in materia di edilizia sociale e riforma dell’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa Area) ed il n. 110 (misure urgenti e modifiche alla legge regionale 12/2006 inerenti l’organizzazione dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa, Area), entrambi della Giunta regionale, e la proposta di legge n. 181 – Desini/Busia (organizzazione dell’intervento regionale nel settore abitativo e modifiche alla legge regionale 12/2006). Le sedute della commissioni andranno avanti anche nelle giornate di mercoledì 24 e giovedì 25 giugno con lo stesso ordine del giorno.

La quinta commissione (Attività produttive) si riunirà mercoledì 24 giugno, alle ore 16.00. All’ordine del giorno l’esame del Testo Unico 45-61 sull’Apicoltura, del disegno di legge della Giunta n. 202 (Trasformazione in agenzia del Consorzio per l’assistenza alle piccole e medie imprese “Sardegna Ricerche” istituito con la legge regionale 21/1985 – Istituzione di un fondo per l’assistenza alle piccole e medie imprese in attuazione della legge 268/1974), della Proposta di legge n. 227 – Lotto e più – (norme in materia di danni all’agricoltura da fauna selvatica. Modifiche alla legge regionale n. 1/1977 – Norme sull’organizzazione amministrativa della Regione Sarda e sulle competenze della Giunta, della Presidenza e degli Assessorati regionali – e alla legge regionale n. 23/98 – Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna ed interventi per la lotta alla peste suina). La commissione, inoltre, dovrà esprimere il suo parere sul disegno di legge n. 218 – Giunta regionale (legge forestale della Sardegna). I lavori proseguiranno anche nella giornata di giovedì 25 giugno, con inizio alle ore 10.00 e lo stesso ordine del giorno.

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Portal 1 copiaNinetto Deriu
Finalmente una buona notizia per 60 lavoratori ex Ila che avevano perso il sussidio della mobilità o che lo perderanno a partire dal 30 giugno di quest’anno. Ieri in Regione è stata sottoscritta l’intesa, alla presenza degli assessori dell’Industria e del Lavoro, Maria Grazia Piras e Virginia Mura, e i rappresentanti sindacali. Si tratta del primo passo di un percorso formativo che, per ora, interesserà i lavoratori ex Ila e che sarà poi esteso a tutti i lavoratori delle industrie in crisi del Sulcis Iglesiente.
Il percorso formativo è anche finalizzato all’inserimento lavorativo nei cantieri che saranno avviati a Portovesme per la ripresa delle attività produttive dell’Eurallumina. Si tratta di un primo intervento i cui termini saranno approfonditi nel corso di un nuovo incontro già convocato per la prima decade di luglio. In seguito all’intesa siglata questo pomeriggio, i lavoratori hanno deciso di smantellare il presidio sotto il palazzo della Regione, in viale Trento a Cagliari.
L’assessorato dell’Industria ha ribadito la propria disponibilità al confronto con Ninetto Deriu, titolare della Port.Al (ex Ila) e all’utilizzo di tutti gli strumenti consentiti e concretamente attuabili per il rilancio della produzione.
Ninetto Deriu ha rilevato lo stabilimento ex Ila tre anni fa, con un progetto di rilancio molto ambizioso, nel quale ha investito circa 10 milioni di euro. Il progetto è stato finora bloccato prima dal no all’installazione di un mini parco eolico, poi dai ritardi nell’esame di una proposta d’intesa per un accordo bilaterale con l’Enel per la fornitura di energia a prezzo agevolato. A inizio maggio, di fronte ai tempi infiniti del confronto sui costi energetici, Ninetto Deriu ha annunciato la rinuncia all’investimento.

 

 

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«Uno degli obiettivi della Regione Sardegna è facilitare l’inserimento lavorativo dei disabili, anche attraverso l’erogazione di servizi più efficienti.»

Lo ha detto l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, nel corso del Comitato regionale del Fondo per l’occupazione dei diversamente abili, riunitosi a Cagliari per discutere le azioni e gli strumenti a favore dell’inserimento lavorativo di soggetti con disabilità. L’assessore Mura ha sentito i rappresentanti sindacali, delle associazioni dei disabili e datoriali, e ha illustrato le modalità di attuazione del Fondo per il 2015, gli interventi previsti e i relativi criteri. «Il fondo – ha precisato l’assessore – è stato istituito per adempiere a una norma nazionale che ha stabilito precisi vincoli entro i quali la Regione può intervenire, prevedendo misure premiali affinché le imprese possano incontrare più agevolmente il mondo dei disabili».

Tra le priorità emerse dalla riunione c’è la revisione delle linee guida di attuazione di alcuni degli strumenti previsti dal Fondo, in particolare i tirocini e gli incentivi all’assunzione. Gli strumenti hanno avuto poca efficacia negli anni passati, anche a causa della gestione frammentata delle politiche del lavoro, ripartite tra la Regione e le Province.
«I disabili – ha evidenziato l’assessore Mura – sono senz’altro la categoria che più di tutte ha risentito della crisi. Vogliamo facilitare l’inserimento lavorativo di questa fascia di persone anche attraverso l’erogazione di servizi più efficienti, la presa in carico dei soggetti, la corretta profilazione, e favorire in questo modo il matching con le aziende.»
Il punto di partenza resta la riforma dei Centri servizi per il lavoro, che «dovrà tenere conto delle specifiche esigenze dei lavoratori diversamente abili, iscritti nelle liste della legge 68/99, e correggere le inefficienze che si sono manifestate fino a oggi e che hanno prodotto – ha precisato l’assessore – un allontanamento di queste persone dal mercato del lavoro. Seppur nei limiti previsti dal legislatore nazionale, la Regione può comunque intervenire a favore dei disabili con strumenti aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal Fondo, rivolti a promuovere la formazione dei lavoratori e l’adeguamento delle loro competenze».

 

La Giunta regionale nell’annualità 2015 ha stanziato complessivamente 325 milioni di euro per combattere l’emergenza lavorativa in Sardegna. Si tratta di somme provenienti da fonti finanziarie diverse – regionali per il 50,8%, europee per il 46,7% e statali per il 2,5% – concentrate verso un unico obiettivo: far ripartire il mercato del lavoro nell’isola. Nella seduta odierna della Giunta, su proposta del presidente Francesco Pigliaru e di concerto con gli assessori della Programmazione, Raffaele Paci, e del Lavoro, Virginia Mura, è stato approvato il quadro programmatico unitario delle risorse finanziarie stanziate nell’ambito della Strategia 1 – Investire sulle persone del PRS 2014/2019 – Priorità Lavoro. Sono due le direttrici fondamentali lungo le quali si sta muovendo la Regione al fine di promuovere l’occupazione e l’occupabilità e sostenere l’inclusione sociale: da una parte la creazione di un sistema di servizi per il lavoro più efficace, dall’altra la promozione e attuazione di politiche attive per il lavoro, che collegandosi a politiche industriali di sviluppo economico e infrastrutturale del territorio, possano contrastare efficacemente la crisi che la nostra regione sta attraversando. La strategia Politiche attive del Lavoro è strutturata su obiettivi generali, declinati su obiettivi specifici e azioni che si rivolgono a diversi target.

Riorganizzazione dei servizi per il lavoro: è rivolto a tutti i cittadini e alle imprese. Lo stanziamento è pari a 32,5 milioni.
Flessicurezza: misure per i lavoratori fuoriusciti dalla mobilità in deroga e i lavoratori percettori di ammortizzatori sociali, per un totale di 42,8 milioni.
Occupazione giovanile: per il completamento del programma Garanzia Giovani sono stanziati 76,5 milioni. A breve saranno rimodulate le risorse per dare gambe alle richieste più significative (start-up, tirocini, eccetera).
Formazione professionale: allineamento con il fabbisogno reale delle imprese, proposte formative di qualità spendibili nel mercato del lavoro, coerenza con il repertorio dei titoli di studio e delle qualificazioni professionali nazionali e regionali: questi gli obiettivi delle azioni previste per un totale di 18,7 milioni.
Azioni innovative per l’occupazione: si tratta di interventi mirati, per disoccupati e inoccupati con particolare riferimento agli over 29, lavoratori delle aree di crisi e di settori in difficoltà: Programma ICO, Progetto EDILI – per realizzare opportunità di reimpiego e riqualificazione nell’edilizia in Sardegna e Social Impact Investment, per uno stanziamento complessivo di 31,7 milioni.
Occupazione femminile: l’obiettivo è quello di aumentare l’occupazione femminile in Sardegna, attraverso misure di promozione del welfare aziendale e percorsi di conciliazione e sostegno alla creazione d’impresa e al lavoro autonomo. L’importo degli interventi è di 10,6 milioni.
Sostegno alle iniziative imprenditoriali: 20,9 milioni per la creazione d’impresa, sviluppo del mercato dei fondi di rischio per le start up e sostegno al settore cooperativistico.
Sostenibilità occupazionale: sono misure speciali di emergenza rivolte a soggetti svantaggiati. Riguardano la tutela dei diritti previdenziali per i lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, in prossimità del raggiungimento dei requisiti per l’accesso al trattamento pensionistico (12-24 mesi). La cifra stanziata ammonta a 91 milioni a cui vanno sommati circa 36 milioni provenienti da programmazioni precedenti.

«Continua l’attuazione della programmazione unitaria che sta affrontando i temi più rilevanti dell’azione politica regionale – ha spiegato l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci -. Abbiamo cominciato da Scuola e Università, oggi ci occupiamo del Lavoro e poi toccherà a Formazione, Infrastrutture e Competitività. È un radicale cambiamento di approccio che, per la prima volta, permette una visione complessiva e dunque un intervento unitario e di grande trasparenza sulle risorse in gioco, quelle europee, nazionali e regionali – conclude il vicepresidente – Procediamo adesso rapidamente con il tema della competitività e degli interventi a favore delle imprese.»

«Proveniamo da un periodo difficile che ha generato scoraggiamento e nuove povertà. È un periodo che vogliamo lasciarci alle spalle – ha detto l’assessore del Lavoro Virginia Mura – e la Giunta, con questa delibera, dà un segnale chiaro: solo le politiche attive del lavoro possono risolvere le ragioni strutturali della crisi. Stiamo agendo sulle competenze, sulla formazione intesa come strumento per dare risposte al mondo produttivo, sulla valorizzazione del capitale umano, sull’istruzione e sul contrasto all’abbandono scolastico.»
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Sinistra Sarda è contraria al trasferimento degli uffici dell’assessorato regionale del Lavoro nei locali di Via San Simone. Il segretario regionale, Giovannino Deriu, stamane ha diffuso una nota nella quale Sinistra Sarda «esprime netta contrarietà all’intenzione dell’Amministrazione regionale di trasferire gli uffici dell’assessorato del Lavoro nei locali di Via San Simone. Ci pare una scelta scellerata che comporterebbe un ingiustificabile aggravio di costi per le casse della Regione. L’urgenza di procedere con importanti lavori di messa in sicurezza nell’attuale sede dell’Assessorato – aggiunge Deriu – non giustifica l’immediato e totale sgombero del palazzo di Via XXVIII febbraio. E’ possibile procedere con i lavori senza interruzione dell’attività negli uffici della storica sede. Persino in grandi ospedali vengono realizzate importanti opere di restauro e rifacimento degli impianti, piano per piano, senza che venga ravvisata da nessuno la necessità di uno sgombero integrale. Ma allo stato attuale, non soltanto non si ha notizia circa l’avvio di questi lavori, ma da troppo tempo non c’è traccia neppure dei lavori di manutenzione ordinaria da parte dell’Amministrazione.»

«L’edificio di Via XXVIII febbraio – sottolinea ancora Giovannino Deriu – presenta caratteristiche di strategicità funzionale all’utenza che non trovano riscontro in nessun’altra struttura in capo all’Amministrazione Regionale nella città di Cagliari; al contrario, i locali di Via San Simone, circoscritti nell’area di pertinenza di un centro commerciale, sono privi di aree parcheggio, posto che quelli esistenti sono a disposizione del supermercato. Gli stessi sono difficilmente raggiungibili per via pedonale (con un’elevata messa a rischio della rilevata utenza e del personale che non può utilizzare altri mezzi di trasporto), non sono serviti dai mezzi CTM che hanno fermate molto lontane dallo stabile e viaggiano solo in orari e con linee limitate. Abbandonare una prestigiosa e funzionale sede di proprietà per poi dover ricorrere a locali in affitto che comportano onerosi contratti di locazione con durata incerta e indefinita, contrasti palesemente i principi di economicità ed efficienza che la stessa Giunta regionale pareva aver adottato.»

«Sono queste le ragioni che ci inducono a chiedere che attorno a questa operazione venga fatta chiarezza e che la Regione operi nella massima trasparenza quando si tratta di utilizzo di risorse pubbliche nonché di organizzazione di uffici e servizi pubblici che abbiano al centro i diritti della collettività, non gli interessi di qualcuno. Rivolgiamo la richiesta di chiarezza e trasparenza al presidente Francesco Pigliaru, all’assessore competente Cristiano Erriu e all’assessora Virginia Mura direttamente interessata dal trasloco. Buon senso e ragionevolezza imporrebbero di sospendere ogni ulteriore atto volto a dare esecutività alle intenzioni dell’Amministrazione in ordine al trasferimento in oggetto. Riteniamo sia così possibile – conclude Giovannino Deriu – una valutazione più attenta rispetto all’economicità della dismissione dello stabile di Via XXVIII febbraio e in relazione allo spreco di denari pubblici per contratti di locazione sine die.»

Giovannino Deriu