19 April, 2024
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Palazzo della Regione 1 copia
La Giunta regionale ha approvato oggi le linee guida per la #Riforma degli Enti locali: dalla primavera del 2015 giungono a scadenza naturale le Province. L’esecutivo, infatti, ha approvato la delibera di indirizzo proposta dall’assessore Cristiano Erriu che prevede principi e finalità dei provvedimenti che andranno a costituire il cuore della Riforma.

L’esecutivo, riunitosi nel palazzo di viale Trento a Cagliari, ha approvato inoltre una delibera di indirizzo, proposta sempre dall’assessore degli Enti locali Erriu, sulla realizzazione di un unico strumento elettronico, una piattaforma informatica, che governerà l’acquisizione di beni servizi e appalti e coinvolgerà anche l’assessorato della Sanità e dei Lavori pubblici. Uno strumento di questo tipo gestirà servizi per un miliardo e 400mila euro e porterà, appunto, alla istituzione del Mercato Elettronico della Regione Sardegna.

Sempre dall’assessore Erriu è stata presentata la delibera sui progetti pilota per il riutilizzo turistico delle borgate marine. Nello specifico si tratta di un investimento di 2 milioni di euro per Alghero Fertilia. Il progetto per Fertilia prevede il recupero di immobili in stato fatiscente come l’ex cinema, l’ex casa del fascio e la ex torre littoria. L’attuazione del piano si articola in tre fasi: la prima e la seconda comprendono immobili da destinare a strutture pubbliche, mentre la terza comprende sia immobili per attività commerciali che a residenze.

La Regione, infine, ha dato il via libera alla delibera del titolare dell’Urbanistica, per l’alienazione a favore del comune di Villanovatulo, al prezzo simbolico di un euro, di alcune aree e immobili da destinare ad attività turistica. La zona interessata si trova nei pressi del Lago Flumendosa e del percorso del Trenino Verde.

La Giunta ha inoltre approvato una delibera con la quale si ottempera alla sentenza del Tar che, accogliendo un ricorso di un cittadino, ha disposto che si ridisegnasse – correggendolo e riducendolo – per la prima volta in Sardegna, il perimetro del centro storico di San Teodoro. L’esecutivo ha deciso di impugnare la sentenza con richiesta di sospensiva.

In materia di lavoro l’assessore Virginia Mura, di concerto con l’assessore della Sanità Luigi Arru, ha proposto la programmazione il finanziamento di percorsi formativi per le qualifiche di operatori socio-sanitari. L’intervento finanziario è di 6 milioni di euro.

Via libera dalla Giunta regionale anche all’istituzione del Comitato di monitoraggio dell’andamento della gestione delle aziende sanitarie e della qualità dell’erogazione dei LEA, proposta dall’assessore Luigi Arru. Sempre in materia di sanità, approvato il censimento degli immobili della Asl 4 di Lanusei e il riordino dell’Istituto Zooprofilattico.

Finanziate infine borse di studio per le scuole di specializzazione in discipline non mediche e della Scuola di Farmacia ospedaliera, per un totale di 230 mila euro. Mentre le risorse assegnate per borse di studio per la frequentazione di Scuole di specializzazione della facoltà di Veterinaria di Sassari ammontano a 174mila euro.

Oltre due milioni e 700mila euro sono destinati alla fornitura gratuita o semi-gratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2014-2015 per le scuole secondarie di primo grado e per il biennio di secondo grado. Grazie all’approvazione della delibera presentata dall’assessore della Cultura e Istruzione Claudia Firino, i libri di testo saranno consegnati alle famiglie in base a dei criteri di reddito stabiliti dall’indicatore Isee.

La delibera proposta dall’assessore Paolo Maninchedda e approvata dall’esecutivo evidenzia la carenza di ingegneri e geologi nei servizi tecnici periferici dell’assessorato. Con la delibera si chiede di riconoscere tali esigenze al fine di potersi avvalere di dirigenti della Regione o provenienti da Enti e Agenzie. Sempre su proposta dell’assessore Maninchedda sono stati stanziati 600mila euro per la messa in sicurezza di invasi montani.

Su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi sono stati approvati sia il conto consuntivo 2013 dell’agenzia Argea, sia il rendiconto consuntivo dell’agenzia Agris. Nulla osta alla previsione di Bilancio da parte della Giunta Pigliaru per la variazione di Bilancio di previsione 2014 dell’agenzia Laore. Un milione di euro infine per il miglioramento della qualità delle carni bovine, attraverso l’acquisto di capi di bestiame altamente selezionati.

Dall’assessore dell’Ambiente Donatella Spano arriva la proposta di una procedura di verifica per due cave, la prima nel comune di Telti e la seconda nel comune di Santa Giusta.

Approvata, infine, la delibera dell’assessore Raffaele Paci per il recupero e la riscossione dei crediti regionali e la definizione delle direttive per rinegoziare le convenzioni con le Banche incaricate della gestione dei crediti della Regione.

 

Teatro Massimo 1 copia

Si conclude domani, al teatro Massimo di Cagliari, la conferenza “Learning Mobility for Youth, Education and Employment”, appuntamento che riunisce ogni anno esperti dell’istruzione, della formazione professionale e superiore, ed è occasione per approfondire le misure a sostegno dei giovani, con il contributo della #Commissione Europea, di #Eurofund, del Ministero del lavoro italiano e tedesco, dell’ISFOL, delle agenzie #Erasmus+ finlandese e italiana, e dei governi regionali dei Paesi Baschi e della Catalogna. All’incontro partecipano esperti in rappresentanza di 16 paesi: Italia, Belgio, Danimarca, Spagna, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Pakistan, Polonia, Romania, Svezia e Regno Unito. 

In Sardegna un giovane su cinque non studia e non lavora; la dispersione scolastica è pari al 25.8 per cento e, al primo trimestre 2014, risultavano iscritti ai servizi per il lavoro oltre 53 mila giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. «Sono numeri che non devono spaventarci ma, al contrario, indurci a uno sforzo collettivo per invertire la rotta». Lo ha detto l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, intervenendo a Cagliari alla giornata inaugurale della conferenza.

«In un contesto di deboli prospettive economiche nel breve periodo – ha aggiunto l’assessore del Lavoro – la disoccupazione giovanile, in molti paesi d’Europa, ha raggiunto livelli senza precedenti. La Regione, con senso di responsabilità e con determinazione, sta mettendo in campo tutte le iniziative necessarie per affrontare e risolvere il problema.» 

La Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 aprile 2013 sull’istituzione di “Una Garanzia per i Giovani” ha tracciato un percorso chiaro. «Su quelle premesse – ha detto l’assessore Mura – stiamo costruendo e implementando il modello #Garanzia Giovani in Sardegna».

 Entro la fine dell’anno, i primi iscritti al programma avranno l’opportunità di avvicinarsi al mondo del lavoro mediante percorsi di studio, di formazione e di impiego. A oggi sono oltre 11mila i giovani tra i 15 e i 29 anni che si sono iscritti a “Garanzia Giovani”. Quasi la metà (poco più di 4.500) hanno già effettuato i colloqui di primo livello e, nei tempi previsti, verranno messi a disposizione i percorsi personalizzati. 

“Garanzia Giovani” non è tuttavia l’unica misura messa in campo dalla Regione. «Il Programma Operativo Regionale del Fondo sociale europeo, presentato alla commissione nel luglio scorso, integra e completa l’offerta delle politiche attive e dei servizi rivolti ai giovani. In più – ha sottolineato l’assessore Mura – la Regione è impegnata nell’investimento sulle scuole, sulla riduzione della dispersione scolastica, sull’integrazione dei percorsi di formazione di istruzione e di formazione professionale, sul sostegno all’autoimpiego e alla formazione imprenditoriale». Per quanto riguarda invece la mobilità giovanile, Virginia Mura ha ricordato che «la Sardegna è stata la prima regione in Italia ad aprire uno sportello pubblico dedicato al settore e, per quanto riguarda la promozione della cultura dello scambio e del confronto, grazie al programma Master & Back, tra il 2007 e il 2013 oltre tremila giovani hanno avviato percorsi di studio e di specializzazione all’estero». 

Aeroporto Elmas 1 copia
Al termine del tavolo istituzionale svoltosi ieri sera, #Meridiana ha accettato di ritirare la procedura di mobilità avviata per oltre 1.600 dipendenti.
«Con la nostra piena condivisione è stato chiesto e ottenuto da #Meridiana il ritiro della procedura e tempo per consentire un’analisi approfondita della situazione che consenta di capire quali azioni intraprendere – ha dichiarato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -. La revoca è un ottimo risultato, anche se non significa che la crisi non c’è, significa che abbiamo settimane preziose, che devono essere di collaborazione e non di conflitto. Abbiamo il tempo di approfondire le cause della crisi – conclude Francesco Pigliaru – i possibili esiti e il ruolo che la Regione può svolgere per favorire una soluzione che garantisca la sostenibilità economica di lungo periodo dell’azienda, unica condizione che davvero conta per salvaguardare i posti di lavoro.»
A tarda sera, il presidente della Regione e gli assessori del Lavoro e dei Trasporti, Virginia Mura e Massimo Deiana, hanno comunicato l’esito della riunione ai lavoratori Meridiana che manifestavano davanti al ministero. 

Cagliari ospiterà, il 25 e 26 settembre, al Teatro Massimo, la conferenza internazionale “#Learning Mobility for Youth, Education and Employment” organizzata dall’#Europemobility Network, di cui l’Agenzia regionale per il lavoro è membro. L’iniziativa, che riunisce ogni anno esperti dell’istruzione, della formazione professionale e superiore e sarà l’occasione per approfondire le misure a sostegno dei giovani; si avvale del contributo della Commissione Europea, di Eurofund, del Ministero del lavoro italiano e tedesco, dell’#ISFOL, delle agenzie #Erasmus+ finlandese e italiana, e dei governi regionali dei Paesi Baschi e della Catalogna. 
La conferenza verrà aperta dall’assessore del Lavoro Virginia Mura. «L’evento – spiega l’assessore Mura – rappresenta un’importante opportunità di confronto. I temi sono di grande rilevanza strategica per la Regione Sardegna, in particolare per la possibilità di confrontare lo stato di attuazione della Garanzia Giovani nelle diverse regioni europee. Siamo molto attenti agli aspetti innovativi introdotte dal Programma, e la formazione in mobilità internazionale ha dimostrato di essere un meccanismo di enorme successo per facilitare la transizione dei giovani, e in particolare dei NEETs, dall’inattività all’occupazione e alla formazione.» 
All’incontro parteciperanno esperti in rappresentanza di 16 paesi: Italia, Belgio, Danimarca, Spagna, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Pakistan, Polonia, Romania, Svezia e Regno Unito. 

Virginia Mura 7

Entro la fine dell’anno, i primi iscritti al programma “Garanzia Giovani” avranno l’opportunità di avvicinarsi al mondo del lavoro mediante percorsi di studio, di formazione e di lavoro. La Regione stringe i tempi sull’attuazione delle misure per le quali sono state messe in campo risorse pari a 54 milioni di euro. Oggi sono state illustrate le misure già attivate. A Cagliari, l’assessore del Lavoro Virginia Mura ha partecipato agli incontri con le Agenzie Formative accreditate (oltre 110) e con le associazioni datoriali. 
All’attenzione di formatori e imprenditori c’è l’avviso pubblicato il 15 settembre per la costituzione del catalogo unico dell’offerta formativa per i giovani che hanno aderito a “Garanzia Giovani Sardegna”. Ad oggi, sono oltre 11mila i giovani tra i 15 ed i 29 anni che si sono iscritti al programma. Quasi la metà (poco più di 4.300) hanno già effettuato i colloqui di primo livello e, nei tempi previsti, verranno messi a disposizione i percorsi personalizzati. 
«Gli incontri con Agenzie Formative e imprenditori – ha detto l’assessore Mura – consentono alla Regione di raccogliere ed elaborare suggerimenti per eventuali modifiche in corso d’opera. Ciò che conta – ha sottolineato l’esponente della Giunta Pigliaru – è delineare un’attività formativa nuova rispetto al passato, rispondente alle reali esigenze del mercato del lavoro e che sia strumento efficace per valorizzare le competenze e le qualifiche dei giovani alla ricerca di occupazione.» 

E’ stato convocato per martedì 23 settembre al ministero del Lavoro, il tavolo istituzionale per la vertenza #Meridiana. Lo fanno annunciato stamane gli assessori del Lavoro e dei Trasporti, Virginia Mura e Massimo Deiana. All’incontro, oltre ai ministri del Lavoro e delle Infrastrutture e alla Regione, parteciperanno, tra gli altri, le rappresentanze sindacali e la società Meridiana.

«Ringraziamo il Governo per aver risposto in tempi rapidi alla nostra richiesta – ha detto l’assessore Mura – adesso occorre lavorare perché si trovi al più presto una soluzione alla vertenza. Se attuati, i licenziamenti annunciati creerebbero gravi ripercussioni sociali in Sardegna.»

L’assessore Deiana si è detto soddisfatto per la celerità con la quale il Governo ha dato seguito alle sollecitazioni della Regione: «Saremo presenti, seguiremo con grande attenzione l’evolversi del confronto e naturalmente faremo la nostra parte».

Aeroporto Elmas 1 copia

Virginia Mura 7
L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, plaude all’approvazione della legge di proroga per operatori Csl e Cesil.
«L’attuale Giunta – ha commentato Virginia Mura – in pochi mesi di attività, è riuscita a fare ciò che la precedente amministrazione non ha fatto in cinque anni». Il disegno di legge, che proroga per un massimo di tre anni i contratti di lavoro dei 318 operatori dei centri per l’impiego CSL e CESIL, in scadenza alla fine del mese ed accoglie la delibera di Giunta approvata lo scorso 7 agosto, si è reso necessario «per concorrere ad assicurare il funzionamento dei servizi per il lavoro e, in particolare, per l’attuazione del piano Garanzia Giovani».
«Il provvedimento – dichiara l’assessore Mura – non rischia, come già successo nel recente passato, di essere impugnato dal governo nazionale perché il testo rispetta pienamente il quadro normativo nazionale.»
Virginia Mura afferma che entro l’anno sarà approvato il disegno di legge di riordino dei servizi per il lavoro. «La Sardegna – aggiunge – ha assolutamente bisogno di operatori qualificati che accompagnino gli inoccupati e i disoccupati lungo un percorso di formazione e di reinserimento nel mondo del lavoro.» Lo stesso assessore smentisce, invece, le notizie secondo le quali, se fosse passato un emendamento presentato in aula e poi ritirato dall’esecutivo, la proroga avrebbe interessato soltanto una parte dei lavoratori. «Il centrodestra non dice il vero – afferma Virginia Mura – perché l’emendamento non riguardava l’attuale regime di proroga e non avrebbe prodotto gli effetti paventati dall’opposizione. L’emendamento aveva l’obiettivo di rendere esplicito ciò che è già contenuto nel disegno di legge approvato: le assunzioni nella pubblica amministrazione passano soltanto attraverso concorsi. Al contrario, la volontà di trasparenza della Giunta è stata trasfigurata in malafede dalla minoranza.»Ieri, intanto, presso la sede dell’assessorato del Lavoro, a Cagliari, si è svolta la prima riunione del #Tavolo Permanente di Garanzia Giovani. La #Regione Sardegna è una delle più attive nell’attuazione delle misure previste dalla Raccomandazione del Consiglio europeo. Nel corso della riunione è stato fatto il punto sulle iniziative già realizzate e su quelle da realizzare. L’assessorato sottolinea che le iscrizioni sono in aumento e le misure attuative sono pienamente in linea con i principi del programma approvato nello scorso mese di aprile. Lunedì prossimo sono previsti nuovi incontri con le agenzie formative e con i rappresentanti delle organizzazioni datoriali.

 

Consiglio regionale 2 copia

Il presidente Gianfranco Ganau, ha aperto i lavori comunicando al Consiglio i contenuti della programmazione bimestrale dei lavori, definita in base all’art.23 del regolamento dalla conferenza dei capigruppo e dalla conferenza dei presidenti di commissione. l’Assemblea ha poi iniziato l’esame dell’ordine del giorno con l’esame del DL n. 94 “Misure urgenti per il funzionamento dei centri servizi per il lavoro (CSL), Centri servizi inserimento lavorativo (CESIL) e dell’Agenzia di sviluppo locale. Riforma dei servizi e delle politiche del lavoro e superamento del precariato nei CSL, nei CESIL e nelle Agenzie di sviluppo locale”. Il presidente ha quindi dato la parola al presidente della Seconda Commissione Gavino Manca, relatore del provvedimento.

Il consigliere Gavino Manca ha ringraziato in apertura per la costruttiva collaborazione su un tema delicato e complesso anche dal punto di vista giuridico, la struttura tecnica della commissione, tutti i componenti della stessa a cominciare da quelli della minoranza, e l’assessore del Lavoro. Sul piano generale, Manca ha osservato che il fenomeno del precariato in Sardegna ha «assunto dimensioni molto rilevanti ma la Regione, ha aggiunto, non intende operare facendo figli e figliastri, anzi avvieremo un monitoraggio capillare che interesserà la Regione in tutte le sue articolazioni, compresi Enti ed Agenzia, al termine del quale avremo dati precisi e saremo0 in condizioni di capire cosa dobbiamo fare». Verificheremo caso per caso e situazione per situazione, ha detto ancora il presidente della commissione Lavoro, «condizioni giuridiche e percorsi professionali, in modo da indicare concrete prospettive di accesso ai concorsi pubblici sia per i lavoratori che già hanno operato ed operano al suo interno, sia soprattutto ai giovani, che devono avere spazi di accesso ai concorsi in cui saranno privilegiati merito e qualità».

Non sarà un percorso facile, ha però avvertito l’esponente del Pd, perché «dovremo essere capaci di dire la verità ai cittadini sulle scelte da fare per superare l’attuale sistema, tracciando una linea netta rispetto al passato ed assumendoci la responsabilità di scelte difficili». Il disegno di legge, ha aggiunto, «parte dalla necessità di una riforma complessiva dei servizi per il lavoro, che dovranno avere più risorse umane e più capacità di stare sul territorio, in una prospettiva che dovrà vedere l’Agenzia regionale del Lavoro assorbire definitivamente queste strutture creando un sistema unico per le politiche attive del lavoro». A fronte di questo scenario di medio termine, collegando con le riforme nazionali in materia di lavoro ora in discussione, è stato necessario – secondo Manca – un «intervento urgente perché si avvicinava la scadenza dei contratti prevista per il 30 settembre; con questo disegno di legge i contratti saranno prorogati per 3 anni, in modo da avviare e concludere da un lato le procedure di stabilizzazione ma, dall’altro, di implementare il programma europeo #Garanzia Giovani al quale hanno già aderito oltre 9000 giovani sardi». 

Il presidente Ganau ha quindi dichiarato aperta la discussione generale e concesso la parola al primo iscritto a parlare, il consigliere Rossella Pinna. L’esponente del Pd ha espresso soddisfazione per il lavoro fatto dalla Giunta e dalla Seconda Commissione permanente del Consiglio regionale. «Questo disegno di legge – ha detto – è importante per assicurare il funzionamento e la continuità dei Csl e Cesil, in attesa di una riorganizzazione complessiva delle politiche del lavoro. Il provvedimento mette in sicurezza il personale che ha maturato professionalità nei servizi per l’impiego, un passo necessario verso la stabilizzazione di questi lavoratori precari».

Per Stefano Tunis (Forza Italia), quello all’attenzione del Consiglio è un provvedimento «che segna un momento storico nella vicenda di Csl e Cesil per i lavoratori che attendevano da 10 anni una soluzione per la loro posizione contrattuale». Tuttavia, ha proseguito l’esponente azzurro, «non è una svolta per le politiche del lavoro, non è vero che la Giunta sta andando verso la giusta direzione. Oggi si conferma un impegno assunto nella scorsa legislatura». Secondo Tunis, l’esecutivo regionale sta facendo il contrario di quanto annunciato dal presidente Pigliaru nelle sue dichiarazioni programmatiche: «Pigliaru disse in aula che la sua non sarebbe stata la Giunta delle assunzioni senza concorso, oggi si fa il contrario con l’accordo di tutte le forze politiche». 

Il presidente Ganau ha dato, quindi, la parola al consigliere del Pd, Roberto Deriu, il quale ha condiviso «le considerazioni fatte dai colleghi». «Si tratta di un provvedimento importante – ha affermato – si va nella direzione giusta». Il Consiglio, però, ha continuato Deriu, deve guardare oltre e vedere anche l’aspetto istituzionale del problema. «Non dirò tutto quello che penso, perché in questo momento stiamo risolvendo un problema contingente, e siamo per questo soddisfatti, ma non abbiamo risolto i problemi del lavoro». Secondo il consigliere del Pd tutti i soggetti interessati dovranno aggredire il problema e risolvere la situazione nel suo complesso.  Serve un pensiero lungimirante e severo, ha concluso, una politica che tracci un ordine durevole della materia.

Soddisfatto per il lavoro che è stato fatto in Seconda commissione anche il vicepresidente del parlamentino, Ignazio Locci (FI): «Confermo il grande clima di collaborazione che c’è stato all’interno della Seconda commissione, con il presidente Manca – ha affermato Locci – che ha anche dovuto vincere qualche resistenza dalla parte del governo regionale, che non era molto convinto di questa soluzione». Locci ha ricordato che la commissione ha dedicato molto tempo alla risoluzione di questa situazione che coinvolge 300 lavoratori. «Dobbiamo superare, come ha detto il presidente Manca, tutti i precariati. A tutti i precari della Regione Sardegna dobbiamo dare stabilità, con una buona utilizzazione di strumenti come garanzia giovani». Locci ha poi concluso: «La Giunta non pensi di esercitare i suoi poteri sul Consiglio, non pensi che il Consiglio sia una servitù della Giunta e si confronti con serenità».

Il consigliere Oscar Cherchi (Forza Italia) ha affermato che «siamo in una fase difficile che deve trovare una soluzione definitiva e dobbiamo dire basta ad un sistema che non ha funzionato». Serve, ha detto ancora, «una linea chiara che dia fiducia e speranza alle tante persone che sono in attesa di risposte concrete che, è bene chiarirlo, non arriveranno nemmeno da questo provvedimento». Tuttavia, ha sostenuto, «è importante mettere le basi per tracciare un percorso diverso e definitivo che dovrà essere tradotto in atti amministrativi della Giunta; non c’è altra strada se vogliamo dare certezze ai lavoratori ed ai cittadini, a cominciare dai concorsi che però sono legati all’applicazione di una serie di leggi nazionali, in attesa della riforma dei servizi per il lavoro».

Il consigliere Antonello Peru (Forza Italia) ha sottolineato il grande senso di responsabilità della minoranza, riconosciuto dallo stesso presidente della commissione. «Lo sentiamo – ha dichiarato Peru – come un dovere morale nei confronti di quanti subiscono situazioni di precarietà ed in questo siamo coerenti con quanto abbiamo fatto anche recentemente, per esempio a sostegno della lotta dei lavoratori della Multiss di cui parleremo più avanti». E’ il nostro modo di fare e di essere opposizione, ha aggiunto il consigliere di FI, «e daremo il nostro contributo per accompagnare i lavoratori fino alla loro stabilizzazione, però dobbiamo dire che la Giunta finora non ha prodotto provvedimenti significativi, come promesso in campagna elettorale, ha solo ripreso iniziative del centro destra, all’epoca molto criticate». «Aspettiamo quindi di conoscere la vostra agenda al di là di commissariamenti e soluzioni tampone perché – ha affermato Peru – anche voi dovete essere responsabili; c’è da intervenire sulla situazione dei lavoratori Ara che non sono ancora entrati in Laore, nonostante leggi approvate dal Consiglio, c’è la complessa realtà degli ex dipendenti dei Consorzio agrari e l’elenco potrebbe continuare». «Il punto è – ha concluso esponente di FI – che il lavoro non può restare imbrigliato da scelte strangolate dalla burocrazia; ed anche quella delle entrate è una battaglia per il lavoro perché non si può fare niente senza risorse. E’ ora che la maggioranza ci ascolti di più, il periodo rodaggio è terminato ed è arrivato il tempo delle decisioni che dobbiamo affrontare insieme».

Per il capogruppo di Sel, Daniele Cocco, il Dl della Giunta è un atto propedeutico a quello che necessariamente dovrà arrivare per consentire la stabilizzazione dei lavoratori Csl e Cesil. «Portare in Aula questo provvedimento era un dovere morale – ha detto  Cocco – non potevamo tenere nel precariato chi deve risolvere i problemi dei precari». L’esponente della maggioranza ha poi sottolineato l’alta professionalità del personale dei centri servizi per il lavoro e l’impiego chiedendo all’assessore di affidare loro la competenza sul piano “Garanzia Giovani”. «Ciò – ha evidenziato Cocco – consentirebbe agli oltre 9.000 ragazzi che si sono iscritti al programma di ottenere risposte più celeri alle domande presentate».

Anche Alessandra Zedda (Forza Italia) ha sottolineato l’importanza del Dl in discussione. «Si tratta di un adempimento obbligatorio, c’è però il rischio concreto che si trasformi nel solito provvedimento temporaneo, nell’ennesimo spot simile a quelli fatti dalla Regione per altri atti in materia di lavoro e precariato».  Zedda ha quindi suggerito di legare la riforma dei Cesil e Csl a quella più complessiva della riorganizzazione della Regione e degli Enti locali. «C’è bisogno di un intervento organico che dia riposta a tutte le situazioni poco chiare. Oltre ai lavoratori dei servizi per l’impiego, occorre dare risposte anche a quelli dei servizi ripartimentali per l’agricoltura e al personale degli enti e delle agenzie regionali. Sulla situazione specifica dei Cesil e dei Csl occorre bandire i concorsi per risolvere definitivamente la questione».

 Il presidente Ganau, dopo aver rilevato che non c’erano altri iscritti a parlare, ha dato la parola alla Giunta per esprimere il parere sulla proposta di legge. Per l’esecutivo è intervenuta Virgina Mura, assessore regionale del Lavoro, la quale ha proposto un emendamento aggiuntivo al comma 3 dell’articolo 2 della legge. In particolare l’assessore Mura ha chiesto di inserire alla fine del comma 2 la seguente frase: «Con particolare riferimento all’indizione di concorsi pubblici per l’assunzione di personale a tempo indeterminato».

Il capogruppo di Sel, Daniele Secondo Cocco, ha chiesto una breve sospensione della seduta per poter analizzare l’emendamento della Giunta. Il presidente Ganau ha sospeso la seduta per 10 minuti.

Alla ripresa dei lavori ha chiesto di intervenire il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, il quale si è detto «sconcertato per la conclusone del dibattito» e le conclusioni dell’assessore competente. Secondo Pittalis «l’emendamento altera i termini della questione e la sintesi fatta dal presidente della commissione che ha trovato accordo di tutti». Il capogruppo di Forza Italia ha chiesto all’assessore di ritirare l’emendamento e ha evidenziato che non si è contrari all’attività concorsule, ma che per questi lavoratori c’è già stata una selezione pubblica. Pittalis ha esortato la Giunta, con il suo emendamento, a non pregiudicare il percorso per la stabilizzazioni di questi lavoratori.

Il presidente Ganau ha dato, poi, la parola al capogruppo del Pd, Pietro Cocco, il quale ha affermato che le iniziative della maggioranza sono concordate con l’Esecutivo e che l’assessore non aveva ancora avuto modo di esprimersi in maniera compiuta.

Il presidente ha dato quindi la parola all’assessore Mura per darle la possibilità di rispondete alla richiesta di ritiro dell’emendamento. L’esponente dell’Esecutivo ha ritirato l’emendamento.

Il presidente Ganau ha messo in votazione il passaggio agli articoli: l’Aula ha espresso il voto favorevole. Il presidente ha messo, quindi, in votazione il titolo della legge che è stato approvato con 41 voti favorevoli e 3 astenuti.

Il consigliere Fabrizio Anedda (Sinistra sarda), dopo aver sottolineato positivamente l’impegno dell’Assessore per il superamento del precariato, ha evidenziato una serie di situazioni complesse riguardanti precari dell’amministrazione regionale non stabilizzati «per la mancanza di procedure concorsuali» e, di conseguenza, ha sollecitato un impegno dell’assessore degli Affari Generali Gianmario Demuro anche per questa vertenza. «Il lavoro deve essere al primo posto – ha proseguito – ma dal territorio arrivano segnali preoccupanti, a cominciare dalla vertenza di Meridiana, mentre molte imprese chiudono; c’è insomma la necessità di interventi urgenti per far ripartire l’economia ed abbassare il costo del lavoro per le imprese, visto che il micro credito è servito a poco, diventando per molti quasi un viaggio della speranza».

Il presidente Ganau ha invitato il consigliere ad attenersi al tema in discussione, cioè l’art.1 del provvedimento in esame.

Il consigliere Stefano Tunis (FI) ha condiviso il rilievo del presidente. «Stiamo sull’argomento – ha esortato – le cose da fare sono tante e finora la Giunta non ha fatto niente, qui stiamo parlando della corretta contrattualizzazione dei lavoratori dei Centri servizi per il lavoro con un provvedimento ponte di 36 mesi».

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente ha messo in votazione l’art.1 che è stato approvato con 44 voti favorevoli e 3 astensioni. Successivamente, sono stati votati anche l’art.2 e l’art.2/bis sempre con 44 voti favorevoli e 3 astensioni ed il complesso del provvedimento con lo stesso risultato.

L’Aula è quindi passata all’esame del secondo punto all’ordine del giorno, “Provvedimenti urgenti a favore della Provincia di Sassari”.
Roberto Deriu, consigliere regionale del PD, è stato il primo a intervenire evidenziando il fatto che il provvedimento arriva all’esame del Consiglio con la procedura d’urgenza grazie all’accordo di tutti i capigruppo. «Oggi – ha detto Deriu – prendiamo atto che la Provincia di Sassari non è in  grado di provvedere a una delle sue funzioni essenziali: la manutenzione delle scuole. C’è la necessità di una riflessione più attenta e approfondita. La Regione – ha aggiunto l’esponente del PD – soffre del complesso di Saturno,  divinità che divorava i propri figli. Allo stesso modo la Regione divora le amministrazioni che compongono l’insieme dell’Autonomia». Per questo, secondo Deriu, il provvedimento in discussione è un segnale di grande disponibilità da parte dell’Aula per un riordino complessivo del sistema istituzionale. «Dobbiamo riuscire a impegnare questo Consiglio alla valutazione di provvedimenti ben più importanti, altrimenti il nostro ruolo si limiterà alla decisioni emergenziali». 
Marco Tedde (Forza Italia) ha rimarcato il grande senso di responsabilità dimostrato dall’opposizione in questo frangente: «Sarebbe stato facile per noi – ha detto Tedde – intervenire a gamba tesa sui difficili rapporti tra Regione e Provincia di Sassari. Abbiamo invece lavorato per consentire all’ente intermedio di incamerare quei fondi necessari per continuare a vivere».
Tedde ha quindi invitato la maggioranza a non guardare indietro: «Mi dispiace – ha affermato – che in questa vicenda si accusi la precedente maggioranza di governo di aver sottratto i soldi alla provincia, dimenticando che l’ultimo bilancio della Regione è stato approvato in tre ore con il consenso di tutti».

Il presidente ha dato, quindi, la parola al consigliere del Pd, Daniela Forma, la quale si è detta in difficoltà a trattare una problematica legata a una sola provincia. L’esponente della maggioranza, che è anche consigliere provinciale di Nuoro, ha spiegato all’Aula che tutte le Province sono in difficoltà e hanno dovuto fare scelte dolorose, come aumentare le tasse, per garantire i servizi essenziali e chiudere il bilancio in pareggio. Per questo motivo e per non fare passare il principio per cui «chi più alza la voce più ottiene» e per una questione di giustizia e parità «vengano date uguali risposte a tutte le Province». Per il consigliere di Forza Italia, Ignazio Locci, traspare ancora qualche problema sul riordino degli enti locali. L’esponente della minoranza ha ricordato ai colleghi che le Province sono superate. «Se il problema è il riordino degli enti locali sta a voi, alla maggioranza, affrontare il problema nella sua complessità». E ha aggiunto che ora c’è un problema di tanti lavoratori e famiglia di una società in house e arriveranno sicuramente, all’attenzione di questo Consiglio, altre società in house in difficoltà. «Oggi diciamo sì», ha affermato Locci che ha aggiunto la volontà di affrontare tutte le altre situazioni in cui ci siano a rischio gli stipendi dei lavoratori.

Il consigliere Salvatore Demontis (Pd) ha apprezzato la disponibilità della minoranza, ma ha rilevato che la difficoltà della Provincia di Sassari deriva dal taglio delle risorse relative al fondo unico degli Enti Locali stabilito a suo tempo dal centro destra. Non è tuttavia il momento delle polemiche, ha affermato, «perché abbiamo di fronte la realtà di una Provincia che taglia servizi essenziali per la comunità, dalla manutenzione delle strade al trasporto dei disabili anche se occorre chiedersi se i tagli hanno riguardato anche attività non essenziali». «Una domanda per la quale oggi non c’è una risposta – ha proseguito Demontis – a causa delle diverse procedure con cui si formano i bilanci, procedure che vanno invece armonizzate per consentire, ad esempio, di rendere efficace lo stanziamento della Regione di 35 milioni a valere sul prossimo fondo unico degli Enti Locali, ora non concretamente spendibile perché tardivo rispetto alle tempistica contabile del sistema delle Autonomie. E’ un problema su cui la Giunta sta lavorando e bisogna accelerare». «In questo momento – ha concluso – resta al primo posto la questione delle 160 famiglie dei lavoratori Multiss in gravissime difficoltà».

Il consigliere Antonello Peru (Forza Italia) ha attribuito alla politica la maggiore responsabilità della vicenda Multiss ma in questo caso, ha detto, «c’è stato un impegno comune per ricercare soluzioni e non trovare colpevoli». «Il provvedimento – ha continuato Peru – arriva in Aula grazie alla responsabilità dell’opposizione perché il centrosinistra ha mostrato di non avere piena consapevolezza del ruolo di governo, ma va riconosciuto che la corsia preferenziale del provvedimento in base all’art. 102 del regolamento è del consigliere Pittalis e non è vero che si sta mettendo riparo ai disastri della precedente Giunta, come ha dimostrato il presidente della Provincia di Sassari in un incontro pubblico individuando responsabilità precise dell’attuale Esecutivo». «Oggi la minoranza – ha concluso Peru – sta evitando il blocco dei servizi della Provincia di Sassari e la crisi drammatica dei lavoratori della Multiss, problemi che non potevano essere affrontanti aspettando l’assestamento di bilancio come aveva proposto la maggioranza».

Il consigliere Francesco Agus (Sel) ha ribadito che «il lavoro è la prima delle priorità, ma è sbagliato pensare alle soluzioni strutturali senza fronteggiare l’emergenza ed è altrettanto sbagliato appropriarsi di questi interventiۚ». Quello degli interventi-tampone, secondo Agus, non deve però «diventare un metodo perché fra poco avremo di fronte i problemi degli altri enti intermedi, dove c’è anche molto precariato storico, ragioni che ci devono spingere ad accelerare la riforma organica degli Enti Locali». Su questa riforma, ha sostenuto il consigliere di Sel, «non possiamo tardare; non potremo mettere d’accordo tutti in un quadro di risorse insufficienti ma dobbiamo superare sia l’impasse politico in cui ci troviamo che le attuali gestioni commissariali delle Province, che in molti casi sono andate ben oltre l’ordinaria amministrazione».

Il capogruppo dei Riformatori sardi, Attilio Dedoni, ha subito precisato che il via libera del suo partito alla procedura d’urgenza per il provvedimento in esame è determinato esclusivamente dal fatto che occorre dare risposte urgenti ai lavoratori della Multiss, società di servizio della Provincia di Sassari: «Siamo dalla parte dei lavoratori, non da quella degli amministratori». Dedoni ha quindi polemizzato con il consigliere del PD Roberto Deriu accusandolo di avere una “posizione retriva” che lo porta a una difesa perdente delle province. «Cinquecentomila elettori – ha detto il capogruppo dei Riformatori sardi – hanno deciso di cancellarle con un referendum, il presidente del Pd è favorevole alla loro abolizione. Le sue, caro Deriu, sono dichiarazioni insulse, prive di fondamento, non rispondenti a verità. Lei si è iscritto alla categoria delle rattoppatrici, non è colpa nostra se l’argomento non è stato ancora iscritto all’ordine del giorno del Consiglio».

Dedoni ha poi precisato che l’intervento finanziario a favore della Provincia di Sassari non è nient’altro che un’anticipazione del #Fondo Unico, sono danari che saranno poi previsti nell’assestamento di bilancio».  Infine l’invito a portare in Aula la riforma delle province. «Ci vuole innovazione seria per la Sardegna e voi non la volete proporre. E’ vero che anche nella scorsa legislatura non si è fatto molto, ma voi non avete fatto nessun passo.»
Daniele Cocco (Sel) ha chiesto all’Aula di evitare inutili e sterili polemiche. «Ringrazio il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis – ha detto Cocco – per aver avanzato la proposta che stiamo portando oggi in Consiglio. Siamo riusciti a fare sintesi per risolvere problemi gravi, come quello della Multiss, ma poi veniamo in Aula a fare polemiche inutili. Ricordo a qualche consigliere di minoranza che la campagna elettorale è finita».

Alessandra Zedda  (Forza Italia) ha ricordato che 56 milioni di euro sono stati detratti dal Fondo Unico in attesa dell’allentamento dei vincoli del Patto di stabilità. «Ancora oggi – ha detto Zedda – nonostante sia stato prorogato il termine del 30 settembre per la deroga del Patto, i comuni non hanno potuto approvare i bilanci di previsione». Zedda ha quindi rivendicato «il grande senso di responsabilità dimostrato dalla minoranza quando si tratta di risolvere i problemi della Sardegna».

Il presidente ha dato quindi la parola alla Giunta per esprimere il parere sulla proposta di legge. Ha preso la parola l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, il quale si è detto favorevole al provvedimento, rilevando che anche la Giunta aveva individuato soluzioni tecniche con la Provincia di Sassari per risolvere i problemi sollevati dai lavoratori e dalla società, dando le linee guida ai commissari per garantire i servizi essenziali. Ha però evidenziato che questo provvedimento «ci consente di accelerare i tempi». Erriu ha anche reso noto all’Aula che l’11 settembre scorso è stato approvato l’accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni, tra Regioni, Governo, #Anci e #Upi in materia di criteri per l’individuazione delle risorse umane, finanziarie, organizzative e strumentali per il trasferimento dagli enti strumentali agli enti subentranti. Un  accordo importante perché determina i valore di trasferimento dai fondi dallo Stato alle province, ricordando che si sta parlando di oltre 2.500 persone. L’assessore ha anticipato anche che a breve la Giunta porterà in Aula, su sua proposta, un disegno di legge per il riordino degli Enti locali, e ha auspicato la modifica dell’articolo 43 dello Statuto sardo per evitare sovrapposizioni.

Il presidente Ganau ha chiuso la discussione generale e ha messo in votazione il passaggio agli articoli. Per dichiarazione di voto è intervenuto Gianni Tatti (Udc), il quale ha dichiarato il voto favorevole a questo provvedimento da parte del gruppo Udc. Il consigliere ha però sottolineato anche in gruppo si è discusso l’opportunità discutere il provvedimento ai sensi del articolo 102, perché «non vogliamo che si apra una prassi secondo cui chi più alza la voce più ottiene». «Mi auguro – ha aggiunto – che non sia così, e che nell’arco di 15 giorni arrivino le soluzioni anche per le altre province e per le società in house che si trovano nella stessa situazione.»

Il consigliere Michele Cossa (Riformatori) ha dichiarato che l’approccio del suo gruppo al problema è stato quello di mettere al centro il dramma dei lavoratori rispetto a tutto il resto. Dopo aver polemizzato con il consigliere del Pd Roberto Deriu, Cossa ha ricordato la situazione della società in house della Provincia di Cagliari, passata in poco tempo da 38 dipendenti ad oltre 100, «tutti assunti senza alcuna selezione, cosa che pone un problema rispetto alle centinaia di migliaia di disoccupati che non hanno nemmeno la speranza di un posto».

Il consigliere Marcello Orrù (Pasd’Az) ha percepito «il ritorno della politica dei campanili» ma non è così, ha precisato, «perché la situazione dei lavoratori Multiss va affrontata e risolta».

Il consigliere Mario Floris (Sardegna) ha ricordato di essere stato sempre contrario a queste procedure (articolo 102 del Regolamento) «perché di fatto hanno impedito al Consiglio di valutare correttamente le questioni, per deliberare bisogna conoscere e non andare alla rincorsa delle emergenze, mi auguro che sia davvero l’ultima volta».

Il consigliere Oscar Cherchi (Forza Italia) ha richiamato l’attenzione dell’Aula su un  provvedimento condiviso da tutti i capigruppo. «Siamo a favore – ha aggiunto – soprattutto per il metodo, il Consiglio ha deciso nei confronti di situazioni emergenziali di intervenire con un provvedimento di legge nei confronti degli Enti locali, nei confronti di chiunque, anticipando e ottenendo poi la restituzione con una manovra all’interno del fondo unico». Ognuno di noi rappresenta un territorio, ha concluso Cherchi, «e ne risponderà; auspico quindi che tutti siano d’accordo per ogni territorio della nostra Regione».

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco, tornando all’oggetto del provvedimento in esame, ha ribadito che «si tratta solo una anticipazione, poi ognuno tira la coperta dalla sua parte a volte con argomentazioni fuori tema e fuori luogo; mettiamo invece al centro il dramma quotidiano dei lavoratori, il resto non c’entra nulla e spero sia l’ultima volta». 

Attilio Dedoni, Riformatori,  ha replicato al capogruppo del Pd Pietro Cocco sostenendo di essere intervenuto per rispondere ad affermazioni gratuite. «In ogni caso – ha proseguito – non mi sono discostato dall’argomento, ho parlato di anticipazioni del Fondo Unico e rimarcato la necessità di una riforma organica per indirizzare a meglio le risorse della Regione. Io sono disponibile a confrontarmi dappertutto con chiunque». Dedoni ha quindi annunciato il suo voto favorevole al provvedimento.

E’ quindi intervenuto Roberto Deriu (Pd). «Dovrei sentirmi toccato da alcuni interventi – ha detto – ho sentito parole spiacevoli e addirittura una valutazione sull’opportunità del mio discorso  in Aula. Sono un liberale, un consigliere eletto che esprime liberamente le sue opinioni e sempre lo farò. Ribadisco che sulle province si è fatta una grande  confusione alla quale oggi si tenta di porre rimedio».

Giorgio Oppi (UDC) ha criticato il modo con cui si è affrontata la discussione. «Quando si porta in Consiglio un provvedimento con la procedura d’urgenza prevista dall’art. 102 del Regolamento, di solito lo si approva in 30 secondi – ha detto Oppi – non capisco questo ping pong tra maggioranza e opposizione. Noi abbiamo firmato questo documento e lo voteremo. Basta però andare fuori argomento, occorre essere coerenti con gli impegni assunti».

Dopo l’intervento dell’on. Oppi il presidente del Consiglio ha messo in votazione l’articolato. L’Aula ha approvato l’articolo 1 e poi l’articolo 2 e il testo con 44 favorevoli e un solo astenuto. Il Consiglio è passato poi all’esame dell’ultimo punto all’ordine del giorno, ovvero il parere sulla proposta della Giunta regionale per la nomina dei due rappresentanti sardi nella commissione paritetica Stato Regione ex articolo 56 dello Statuto. Il presidente della Prima commissione, on. Francesco Agus, ha illustrato il punto e ha riferito che «la commissione ha esaminato con urgenza la proposta della Giunta anche alla luce delle vicende nazionali. La proposta riguarda la nomina del direttore generale della presidenza Alessandro Demartini e del dottor Mario Scano, già procuratore e presidente della Corte dei conti della Sardegna».

L’Aula ha espresso parere favorevole votando un ordine del giorno a sostegno che recepisce la proposta della Giunta. Al termine il presidente Ganau ha dichiarato chiusa la seduta. Il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio.

Palazzo della Regione 1 copia

La Giunta regionale ha approvato la delibera presentata dall’assessore della Pubblica istruzione, Claudia Firino, sul Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di ridefinizione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2014/2015. L’Esecutivo guidato da Francesco Pigliaru, ha prorogato inoltre la gestione commissariale del #Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale per sei mesi, con la nomina di Giampiero Deiana, già dirigente dell’amministrazione regionale, su delibera dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, chiamato ora alla gestione ed alle procedure per le elezioni degli organi consortili. Approvata anche la delibera che conferma le condizioni già stabilite nella delibera del settembre 2013 (39/27 del 26.9.2013) per la risoluzione transattiva del contenzioso con la società #Polaris. 
Su proposta dell’assessore del Bilancio Raffaele Paci, è stata confermata la partecipazione della Regione Sardegna al programma “Marittimo” 2014- 2020. Azione di cooperazione transnazionale e interregionale nell’alto Tirreno, di cui è capofila la regione Toscana, il programma distribuisce 169 milioni di euro tra le regioni partecipanti in una dimensione fortemente marittima e di sviluppo dell’economia del mare. 
A seguito della prima delle due delibere provenienti dall’assessore Gianmario Demuro, è stato integrato il #Coran (Comitato per la rappresentanza negoziale della Regione Sardegna) con la nomina, in sostituzione di un componente dimissionario, del dott. Salvatore Piras. La seconda delibera dell’Assessore degli Affari Generali ha previsto criteri interpretativi per la mobilità temporanea dei dirigenti, per esigenze e questioni specifiche. 
La Giunta ha dato il via libera alla proroga di 30 giorni del Commissario straordinario dell’Agenzia del lavoro, proposta dall’assessore Virginia Mura, al fine di consentire una valutazione dei candidati che hanno conseguito la classificazione di ottimo al termine della procedura di evidenza pubblica per il conferimento dell’incarico di Direttore. 
S proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, infine, la Giunta ha approvato le modalità per l’assistenza ai non autosufficienti: entro dieci giorni dall’approvazione definitiva della delibera, che deve passare alla Commissione Sanità del Consiglio regionale, i Comuni devono presentare un piano con il loro fabbisogno triennale. Oggi la Giunta ha impegnato complessivamente 193.133.518 euro, di cui la metà già erogati, per il 2014.

Virginia Mura 7
Nella vertenza Meridiana, l’assessore Virginia Mura chiede al Governo di intervenire subito al fianco della Regione.
«Il Governo affronti la vertenza dei lavoratori Meridiana con lo stesso impegno con il quale è stata affrontata la vicenda Alitalia», ha scritto l’assessore Mura in una lettera urgente al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti. Con la lettera, dello stesso tenore di quella inviata ieri dall’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, al ministro competente, l’assessore Mura ha sollecitato l’attivazione immediata di un tavolo istituzionale di crisi. La decisione di Meridiana di mettere in mobilità oltre 1.500 dipendenti «è grave – ha scritto Virginia Mura – e s’inserisce in una situazione di profonda crisi economica e occupazione della Sardegna. Il Governo deve prendere iniziative immediate e recuperare tutte le risorse necessarie per risolvere quella che si profila come una vera emergenza non solo occupazionale ma anche sociale. La Regione Sardegna è pronta a fare la sua parte».