19 April, 2024
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Una novità importante sulla complicata vertenza dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) è giunta ieri sera dal Tribunale di Cagliari che, nella persona del presidente Mauro Grandesso Silvestri, ha nominato due nuovi liquidatori: i dottori commercialisti, esperti in gestione di procedure di crisi d’impresa e risanamento aziendale, Giovanni Nicola Dettori e Alberto Picciau. Primo impegno sul tavolo: presentare agli uffici dell’Agenzia regionale Laore Sardegna la rendicontazione delle prestazioni svolte dai tecnici ARAS nelle aziende zootecniche, così da poter ricevere i trasferimenti finanziari, già disponibili nelle casse di Laore, e procedere al pagamento degli stipendi e dei rimborsi spesa degli ultimi 4 mesi. Secondo appuntamento in agenda, e di più ampio respiro riguarda il supporto documentale che dovrà essere garantito alla Regione per agevolare le trattative con il ministero dell’Economia e delle Finanze nell’iter di applicazione della legge 3 del 2009. Il terzo passaggio interviene invece sulla riorganizzazione delle attività di ARAS, compresa la richiamata al lavoro dei dipendenti precari, per garantire le prestazioni a tutti gli allevatori, nel rispetto della convenzione con Laore, e l’espletamento degli impegni riguardanti la misura 14 del Programma di sviluppo rurale, dedicata al Benessere degli animali.

La decisione del Tribunale di Cagliari azzera di fatto il vecchio Collegio dei liquidatori, in carica negli ultimi 7 mesi, e composto da Enrico Leccisi, Vito Tizzano e Raffaele Marcello.

Questa mattina alle 9.00, Dettori e Picciau si sono presentati nelle sede ARAS di Cagliari in via Cavalcanti. «Oggi si inizia a lavorare – hanno detto i liquidatori -, dobbiamo far ripartire la macchina da subito».

«Apprendiamo con particolare favore la decisione tempestiva assunta dal Tribunale che ha individuato due tecnici di alto profilo. Auguro ai nuovi liquidatori un buon lavoro – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria – perché ad attenderli ci sono tanti impegni che devono innanzitutto ricreare un clima più sereno fra i lavoratori da un lato e il mondo delle campagne che attende le prestazioni dall’altro.»

L’assessore dell’Agricoltura ha poi ricordato che già da venerdì mattina, con l’assessore del Personale Filippo Spanu, riprenderanno al Ministero della Funzione pubblica i lavori del tavolo tecnico dove si sta discutendo sul futuro dei quasi 300 dipendenti di ARAS.

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L’assessore Pierluigi Caria ed il presidente della Commissione Attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto, hanno incontrato ieri una delegazione delle associazioni ARAS ed APA guidata dai commissari straordinari, Enrico Leccisi e Vito Tizzano, e dal rappresentante dell’Associazione italiana allevatori (AIA), Vincenzo Greco. Al tavolo hanno inoltre partecipato i rappresentanti degli assessorati della Programmazione e del Personale.
L’incontro ha visto tutti i partecipanti impegnati a trovare una soluzione condivisa sulla gestione delle sofferenze finanziarie che interessano l’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) e le Associazioni provinciali allevatori (APA).
Alla luce del dissesto di bilancio in cui versano ARAS ed APA, motivo di forte preoccupazione di istituzioni, dipendenti e allevatori, la Regione ha più volte ribadito che vanno tutelati i posti di lavoro e le mansioni svolte dalle 5 associazioni nelle aziende zootecniche isolane: dall’assistenza tecnica sul benessere degli animali alla gestione dei libri genealogici delle razze.

Ad oggi, ARAS conta 299 dipendenti e le 4 APA complessivamente 81. Secondo un primo calcolo potrebbero essere accompagnati alla pensione fra le 10 e le 15 persone sul totale generale. Garantiti i lavoratori e le prestazioni per le imprese agricole, la Regione è disponibile a trattare sulla stipula di una nuova convenzione con un aumento delle mansioni e quindi delle risorse. Per poter procedere, Pierluigi Caria ha chiesto ai Commissari di avere e di visionare un piano aziendale che sia sostenibile con la nuova riorganizzazione. Nel ribadire la totale volontà della Giunta a trovare le giuste soluzioni, è stata inoltre chiesta garanzia affinché la filiera delle attività e della gestione del futuro organismo rimangano in Sardegna, così come è stata avanzata la proposta di rivedere lo statuto e i suoi organi di rappresentanza.

All’orizzonte ci sono tre ipotesi di riforma: nella prima si procederebbe alla costituzione di una nuova associazione privata, che stipulerebbe direttamente con la Regione convenzioni a lungo termine, associazione che quindi assorbirebbe i dipendenti sia di ARAS che delle 4 APA. All’interno di essa potrebbero nascere due sottosezioni, che andrebbero di fatto a seguire le attività svolte dalle attuali 5 associazioni. Altra ipotesi, qualora fosse autorizzata una deroga governativa, riguarda il transito con concorso di un numero ancora non definibile di lavoratori all’interno di Laore Sardegna. La parte rimanente andrebbe invece inquadrata fra le fila del nuovo soggetto privato che, come nel primo caso, stipulerebbe direttamente con la Regione convenzioni a lungo termine. Terza ipotesi, avente le medesime finalità di salvaguardia dell’organico e di continuità dei servizi agli allevatori, vedrebbe costituito un nuovo soggetto giuridico, derivante dalla trasformazione di ARAS in una società di servizi a partecipazione pubblico/privata, parallelamente alla riorganizzazione delle 4 APA in un’unica associazione regionale.

Pierluigi Caria ha proposto di incontrare a breve, insieme ai Commissari, le rappresentanze sindacali così da illustrare i possibili scenari che potrebbero portare alla chiusura della vertenza. Nei primi giorni di maggio il titolare dell’Agricoltura, il collega del Personale, Filippo Spanu, e una delegazione di consiglieri regionali parteciperanno a una serie di incontri tecnico-politici in programma al ministero della Funzione pubblica e in quello delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

«Abbiamo fatto un importante passo avanti. Stiamo battendo tutte le strade possibili per salvare i posti di lavoro e garantire al contempo professionalità importanti al mondo allevatoriale sardo.» Così Pierluigi Caria che ha aggiunto: «Abbiamo un mandato forte dall’intero Consiglio regionale, anche per reintegrare i dipendenti APA licenziati alcune settimana fa, e con tutta la politica e i portatori di interesse siamo disponibili a collaborare per chiudere quanto prima questa crisi che abbiamo ereditato noi, i lavoratori e gli allevatori della Sardegna».

«Apprezziamo l’impostazione data dalla Regione e con l’ultimo confronto possiamo dire di aver imboccato concrete strade per una possibile chiusura della vertenza.» Lo ha detto il Commissario Enrico Leccisi, mentre il collega Vito Tizzano ha commentato: «Rimane ancora tanto da fare ma siamo convinti che, con il clima collaborativo che caratterizza i tavoli di confronto, la via d’uscita sia sempre più vicina».

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Si ì tenuto oggi, nella sede dell’assessorato dell’Agricoltura, un incontro tra l’assessore Pierluigi Caria, i direttori generali dell’Assessorato e dell’Agenzia Laore Sardegna, Sebastiano Piredda e Maria Ibba, e la delegazione delle associazioni private guidata dai Commissari straordinari, Enrico Leccisi e Vito Tizzano, e dal rappresentante dell’Associazione italiana allevatori (AIA), Vincenzo Greco.

Nel corso dell’incontro è stata analizzata nel dettaglio la situazione finanziaria attuale e pregressa, che ha portato in rosso i bilanci, con l’obiettivo rappresentato con forza da parte della Regione di garantire la massima tutela possibile per i lavoratori dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) e delle Associazioni provinciali allevatori (APA).

Il tavolo odierno è stato aggiornato, a data da definire, con l’obiettivo di produrre una nuova relazione tecnica sul piano finanziario che possa garantire la sostenibilità futura delle Associazioni e la salvaguardia della pianta organica. Il ragionamento riguarda infatti la possibilità di accompagnare i soggetti più vicini alla pensione con appositi scivoli e con la riorganizzazione dei ruoli anche attraverso appositi corsi di formazione sempre promossi dalla Regione.

Le associazioni, nonostante siano soggetti privati, svolgono prestazioni di assistenza tecnica nelle aziende zootecniche isolane per tramite dell’Agenzia Laore ma anche, fra le varie cose, la tenuta dei libri genealogici delle razze animali autoctone. I dipendenti dell’ARAS, compresi quelli con contratto a tempo determinato, sono oggi 296.

Numeri diversi interessano le quattro APA sarde che, dopo i 13 licenziamenti predisposti dai commissari straordinari (senza alcun preavviso comunicato alla Regione) e un pensionamento volontario, occupano 79 figure. Proprio sui licenziamenti Pierluigi Caria ha rinnovato la richiesta, già presentata subito dopo la riduzione unilaterale del personale, affinché vi sia un ripensamento e un reintegro dei lavoratori.

«Come Regione, anche grazie al mandato che ci ha dato il Consiglio regionale la scorsa settimana – ha spiegato Pierluigi Caria -, stiamo mettendo sul piatto delle trattative con i commissari tutte le soluzioni percorribili per garantire innanzitutto le tante professionalità che assistono ogni giorno le nostre aziende zootecniche e quindi il valore aggiunto che queste prestazioni hanno sul sistema produttivo e di qualità. Sistema di eccellenza – ha concluso l’assessore – che è frutto anche del grande lavoro svolto in questi anni nelle nostre campagne con la promozione delle buone pratiche del benessere degli animali.»

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Lunedì 14 marzo, a partire dalle 10.30, a Fluminimaggiore, presso la sala del Centro Culturale del comune, nell’ambito del programma di Sviluppo rurale per l’agricoltura 2014/2020, è in programma un incontro dibattito sul tema delle “Nuove opportunità per l’agricoltura del territorio”.

L’incontro verrà moderato da Vito Tizzano, direttore di Coldiretti Cagliari.

Il programma prevede le relazioni del responsabile provinciale del Centro di assistenza agricola di Coldiretti Cagliari, Giuseppe Frau sul Programma di sviluppo rurale, seguito dall’intervento del responsabile provinciale del patronato Epaca, Ignazio Pili, che parlerà delle malattie professionali.

Le conclusioni saranno affidate al presidente di Coldiretti di Cagliari, Efisio Perra.

Piantagioni di carciofi

 

Layout 1

Il direttore della Federazione Provinciale Coldiretti di Cagliari, Vitangelo Tizzano, è il nuovo presidente della Camera di Commercio di Cagliari. E’ stato eletto ieri, alle 14.05, da 19 dei 31 componenti del Consiglio Camerale, riunitosi nella sala delle adunanze, al terzo scrutinio, dopo che nei primi due non era stato raggiunto il quorum necessario dei 2/3. Vitangelo Tizzano, originario di Carbonia, già vicepresidente, subentra allo storico presidente Giancarlo Deidda, sfiduciato con una mozione approvata da 21 dei 32 consiglieri in occasione della precedente seduta tenutasi il 31 marzo ma deciso a resistere con opposizione legale ancora in corso.

I 19 consiglieri che hanno eletto Vitangelo Tizzano sono i seguenti: Maurizio De Pascale (settore industria), Enrico Binaghi (Trasporti e Spedizioni), Eugenio Maria Aymerich (Servizi alle imprese), Gigi Picciau (Industria), Giovanni Biggio (Industria), Giancarlo Ferrua (Industria), Sergio Mocci (Artigianato), Mario Stevelli (Servizi alle imprese), Luigi Tomasi (Trasporti e Spedizioni), Alberto Bertolotti (Servizi alle imprese), Fabio Cois (Agricoltura), Simonetta Caredda (Turismo), Cristian Atzori (Artigianato), Roberto Bolognese (Commercio), Vito Tizzano (Agricoltura), Mauro Murgia (Turismo), Marco Sulis (Commercio), Ignazio Schirru (Artigianato), Renato Murgia (Pesca).

Giancarlo Deidda, dopo aver contestato la validità della riunione del 31 marzo che aveva portato all’approvazione di una mozione di sfiducia nei suoi confronti, ha replicato all’annuncio dell’elezione di Vitangelo Tizzano, sottolineando che la riunione svoltasi l’8 aprile è illegittima e che, di conseguenza, tutte le decisioni assunte sarebbero da considerarsi nulle. In base a queste considerazioni, dunque, il presidente sarebbe ancora Giancarlo Deidda. E’ evidente che si tratta di due posizioni completamente opposte che quasi certamente porteranno ad un contenzioso legale.

L'inaugurazione del mercato di un anno fa.

L’inaugurazione del mercato del dicembre 2013.

Aprirà domani mattina, 16 luglio 2014, a Iglesias, all’interno del Parco delle Rimembranze, il nuovo mercato di #Campagna Amica della città. Dopo l’iniziativa spot dello scorso dicembre, il mercato di Iglesias avrà, dunque, un suo appuntamento fisso settimanale “il mercoledì mattina”.

«Si tratta del settimo mercato che andiamo ad aprire sul territorio della provincia storica di Cagliari per dare una risposta concreta ai consumatori che sempre più chiedono qualità ad un prezzo giusto» hanno dichiarato il presidente di #Coldiretti Cagliari Efisio Perra ed il direttore Vito Tizzano.

«Saranno presenti una quindicina di stand per la vendita dei prodotti rigorosamente Sardi a km zero – ha aggiunto Beppe Vella, segretario dell’Ufficio Zona Coldiretti -, dove poter acquistare le eccellenze del territorio come frutta e verdura di stagione, miele, vino olio, pane, prodotti avicunicoli, salumi, formaggi, uova e pelati.»

Sala_Incontro Coldiretti

«Nonostante lo scorso 26 settembre 2013, la Giunta regionale abbia deliberato interventi a favore delle aziende colpite dalla #Caev (l’artrite encefalite virale delle capre), prevedendo un piano di risanamento e misure a sostegno degli allevamenti caprini e nonostante siano state trasferite le risorse all’Argea Sardegna, ancora ad oggi non è stato adottato alcun provvedimento concreto per arginare il virus della Caev, la malattia che sta mettendo a serio rischio il patrimonio caprino isolano.»

Lo denuncia Efisio Perra, presidente di #Coldiretti Cagliari. Se n’è discusso lunedì 19 maggio ad Iglesias, nel corso di un incontro di formazione di dirigenti territoriali dell’organizzazione Coldiretti del Sulcis Iglesiente che denunciano la mancata attuazione di un serio piano d’interventi.

«Chiediamo – sostengono il presidente Efisio Perra e il direttore Vito Tizzano – l’immediata pubblicazione del bando in modo da garantire il ristoro alle aziende colpite del virus. La Caev non costituisce un pericolo per l’uomo, infatti, la principale via di trasmissione della malattia consiste nel contagio dei capretti neonati tramite il colostro o il latte contenente l’agente patogeno, tuttavia senza un piano di interventi sono a rischio gli allevamenti caprini.»

«L’attesa è finita, non possiamo permetterci che si vada oltre quest’annata produttiva – conclude il presidente Perra – se entro pochi giorni non sarà reso operativo il piano di risanamento e le misure di sostegno al reddito verso le aziende agricole colpite dalla Caev, avvieremo una mobilitazione a tutela della aziende interessate a questa grave emergenza.»

Durante l’incontro, oltre a trattare e discutere gli argomenti delle emergenze presenti nel settore agricolo del territorio Sulcis Iglesiente, dott. Orefice e dott. Locci della Coldiretti Sardegna e dott. Pili della Coldiretti Cagliari, hanno trattato rispettivamente il tema della Nuova PAC (1° pilastro e nuovo PSR) 2014/2020; della Fiscalità in agricoltura e della Previdenza agricola. Ha chiuso i lavori della giornata dott. Luca Saba Direttore regionale Coldiretti-Sardegna, sul ruolo istituzionale e forza sociale dalla Coldiretti, oggi in Sardegna.