28 March, 2024
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Confartigianato Imprese Sardegna: «Nonostante la crisi, tra le imprese sarde ci sono settori che crescono bene”.

Filippo Spanu 1

Nonostante la crisi, tra le imprese sarde ci sono settori che crescono bene. Gli indici più che positivi si registrano nella manutenzione, riparazione e installazione di macchinari e apparecchiature. Percentuali in crescita anche per quelle che producono software, offrono consulenza informatica e attività connesse. Sempre con il segno “più”, seppur di poco, le attività di servizi per la pulizia di edifici e immobili, cura e manutenzione del paesaggio, le global service. Stesso discorso anche per quelle alimentari. Al contrario, ovvero in calo, le aziende che offrono servizi alle imprese, quelle della ristorazione, il commercio e le attività dei servizi di informazione e altri servizi informatici generici (ICT).

Sono questi i dati sulla Sardegna del rapporto dell’Ufficio Studi Nazionale di Confartigianato, dal titolo “L’Impresa Italia del futuro”, che ha analizzato la dinamica delle aziende del terzo trimestre 2013 rispetto a quelle dello stesso periodo del 2012.

«Questi numeri – sottolinea il segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Filippo Spanu – mostrano i pesanti effetti della crisi su molti settori artigiani”. “Ma gli imprenditori non vogliono piegarsi al pessimismo – continua Spanu – e si sforzano di innovare, investire in nuovi settori e intercettare le nuove tendenze del mercato. E’ necessario fare di tutto per sostenerli, evitando di aggiungere all’impatto della crisi, gli effetti di provvedimenti penalizzanti come accade a livello nazionale e regionale.»

«Con la crisi gli imprenditori, laddove era possibile, hanno fatto di necessità virtù – aggiunge il segretario dell’associazione artigiana – la capacità di cogliere le nuove tendenze del mercato e le evoluzioni nei consumi è, oggi più che mai, una caratteristica irrinunciabile per le imprese, anche quelle di piccole e piccolissime dimensioni che, per la propria duttilità, possono adattarsi più velocemente ai cambi di scenario, se adeguatamente supportate nell’innovazione, in primis, attraverso l’accesso al credito e la riduzione della burocrazia

«Il segno positivo delle imprese dell’agroalimentare è una speranza – sottolinea Spanu – perché sappiamo che i consumi si sono ridotti tantissimo anche, e soprattutto, a tavola. In Sardegna abbiamo aziende “della tavola” che indubbiamente hanno saputo resistere alla crisi grazie all’elevato grado di qualità che offrono nei loro prodotti

«Tuttavia, a causa della crisi dei consumi interni – conclude il segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – puntare sulla qualità e sull’eccellenza della tradizione può non bastare: per fare fronte al crollo della domanda interna, sono indispensabili misure e strumenti rivolti all’internazionalizzazione delle imprese affinché siano in grado di intercettare le previsioni di crescita nel 2014 dell’export del Made in Italy

I settori anticrisi Sardegna

Riparazione, manutenzione ed installazione di macchinari +7,9%

Produzione di software, consulenza informatica e att. connesse +3,4%

Attività di servizi per edifici e paesaggio +0,2%

Attività alimentari +0,2%

 

I settori in crisi in Sardegna

Attività supporto per servizi a imprese e uffici -0,6%

Attività dei servizi di ristorazione -1,8%

Commercio al dettaglio -3,6%

Attività di servizi di informazione e altri servizi informatici -4,5%

 

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