19 March, 2024
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Donne Igea in miniera 4Luca Sarriu

Una nuova attestazione di solidarietà per le lavoratrici Igea che occupano la galleria Villamarina della miniera di Monteponi, arriva dal coordinamento provinciale del Partito dei Sardi per il Sulcis Iglesiente.

«Gli sforzi e i tentativi della Giunta Regionale, pur encomiabili, sono ancora troppo timidi e incerti – dice il coordinatore provinciale Luca Sarriu -. È evidente che la situazione di un’azienda strategica come Igea ha bisogno di soluzioni a breve termine, che soddisfino la legittima richiesta da parte dei lavoratori delle mensilità e spettanze arretrate, ma soprattutto di una nuova e proficua visione del futuro di Igea. La partita delle bonifiche, la soluzione delle problematiche normative legate alle concessioni minerarie ancora vigenti, l’esigenza del contenimento delle emergenze strutturali e delle subsidenze legate alle aree interessate dall’attività mineraria, la messa in sicurezza dei siti e degli stabilimenti industriali, non possono essere messe da parte in nome di un’emergenza finanziaria. Si deve agire immediatamente, ripensare il ruolo e le competenze di Igea e dotarla di una governance trasparente e motivata alla ripresa dell’azienda. Qualsiasi percorso di sviluppo sostenibile, di creazione di nuova occupazione e di prospettive di prosperità per la Sardegna non può prescindere da un presidio indispensabile come quello attribuito ad Igea: il suo fallimento aprirebbe scenari per niente allettanti, con il probabile frazionamento del patrimonio e con una privatizzazione selvaggia che, con Igea fallita, provocherebbe prezzi talmente bassi da non riuscire a coprire, con molta probabilità, nemmeno i debiti con i lavoratori e con i fornitori di lavori e servizi.»

«La cessione incontrollata delle aree minerarie e principalmente della parte soprasuolo delle concessioni attualmente in capo ad Igea – aggiunge Luca Sarriu -, costituirebbe per l’Isola una insostenibile cessione di sovranità territoriale, mentre i siti meno appetibili, come Furtei, rimarrebbero probabilmente in carico alla Regione, con costi altissimi di sicurezza e manutenzione. La Sardegna aspira ad altro che alla svendita di ulteriori porzioni di territorio, e tantomeno può permettersi di creare le condizioni ottimali perché queste svendite rappresentino, oltre al danno della perdita di porzioni pregevoli del paesaggio storico dell’Isola, la beffa di un ritorno economico residuale.»

Pallone
La Monteponi è tornata alla vittoria contro il Girasole (2 a 1) ed ha sfruttato al meglio il netto passo falso della Ferrini Cagliari (0 a 2 a Pula), isolandosi nuovamente in testa alla classifica con 3 punti di vantaggio. Il Siliqua, dopo aver imposto il primo stop stagionale alla Monteponi, ha vinto anche a Guspini (1 a 0), agganciando la Ferrini al secondo posto.
Il Carbonia ha interrotto la serie negativa ma non è riuscito a conquistare la prima vittoria stagionale, fermandosi al pari (0 a 0), il settimo della stagione, con il Sant’Elena.
Netta sconfitta per l’Atletico Narcao a Sant’Elia, 3 a 1.
Nel girone B del campionato di Prima categoria, il Senorbì è stato travolto 3 a 0 a Villanovatulo ed è stato raggiunto in vetta alla classifica dalla Villacidrese, passata di misura sul campo del l’Halley Assemini (1 a 0). Buon pari senza goal per il Carloforte a Escalaplano e vendemmiata per la Fermassenti sul Seui Arcueri, travolto con un tennistico 6 a 0.
Impresa per l’Iglesias a Sant’Antioco (2 a 1) e, infine, sconfitte per il Gonnesa a a Sadali, 2 a 0, e per il Tratalias a Siurgus Donigala con l’Andromeda, 3 a 1.

Ubaldo Scanu 2 copiaDonne Igea in miniera 5

Sei mensilità di stipendio arretrate: una situazione che non può trovare alcuna giustificazione e una condizione di  disagio e di precarietà che fa crescere la sfiducia nelle istituzioni da parte dei lavoratori e delle loro famiglie.

Igea è una società interamente partecipata dalla Regione Sardegna ed è assurdo che l’erogazione delle retribuzioni debba essere condizionata dai cavilli interpretativi (perché di questo si tratta!) degli Uffici preposti, che hanno l’obbligo di svolgere un servizio per la collettività.

Igea deve essere ricondotta alla sua funzione di azienda operativa per la messa in sicurezza del patrimonio minerario ancora in carico alla Regione Sardegna e la bonifica e il recupero ambientale delle aree minerarie dismesse dall’attività produttiva.

Questa è una funzione pubblica in capo alla Regione, la cui gestione non può essere demandata ad altri soggetti.

La Regione deve avviare senza alcun indugio, d’intesa con le Organizzazioni Sindacali, una profonda riorganizzazione di IGEA, attraverso un processo di dismissioni del personale prossimo alla pensione e l’indispensabile riqualificazione professionale degli altri dipendenti, rafforzando le competenze aziendali ulteriormente necessarie con l’eventuale utilizzo di lavoratori provenienti da altre società a partecipazione regionale.

La soluzione dei gravi attuali problemi e la celere ed efficace definizione di un progetto strutturale per il futuro di Igea è il dovere e il compito della politica, che deve scegliere, decidere e risolvere i problemi dei cittadini attraverso la buona amministrazione.

La ricerca di passate inefficienze e responsabilità può anche essere utile al dibattito tra alcuni rappresentanti dei partiti, ma certamente non è la soluzione concreta che le lavoratrici di IGEA, fin dal momento in cui a nome di tutti i loro colleghi hanno occupato la galleria di Villamarina, attendono e giustamente pretendono!

Ormai non c’è più tempo da perdere!

Ubaldo Scanu

Segretario dell’Unione Cittadina del PD d’Iglesias

Carbonia • Piazza Roma copiaPiazza Roma con la TORREMiniera Serbariu 89 copia

Il CIAM – Carbonia Itinerari di Architettura Moderna, è un percorso urbano che trasforma la città di Carbonia in un dinamico museo diffuso, a cielo aperto. Il CIAM è stato pensato per valorizzare e far conoscere il patrimonio urbanistico e architettonico di Carbonia, attraverso percorsi che collegano le zone e gli edifici cittadini più caratteristici e legati alle vicende della sua fondazione.

Il museo a cielo aperto spiega il significato e la funzione della città e la sua storia, fatta di lotte e di sofferenza ma anche di grandi conquiste, legate alla tenacia di tante donne e tanti uomini che, attraverso il loro insostituibile lavoro, hanno reso Carbonia unica e permesso l’integrazione fra realtà e culture diverse. Il CIAM è un progetto culturale complessivo e partecipato che cerca di raccogliere la memoria e di trasmetterla alle nuove generazioni. Gli abitanti di Carbonia sono al centro di questo progetto.

CIAM è la memoria della città, della sua storia, del suo lavoro, delle sue lotte.

È l’identità di una comunità che rileggendo il proprio passato, anche in chiave critica, costruisce una prospettiva per il futuro.

È il progetto di una città sostenibile e impegnata nella tutela del suo patrimonio storico, architettonico e umano.

Negli angoli delle piazze e delle vie principali (come via Gramsci, piazza Iglesias, via Manno, piazza Pietro Cocco, piazza Venezia e piazza Santa Barbara) si trovano i grandi “totem”, strutture metalliche, che evocano il ferro utilizzato in miniera, dotati di pannelli informativi che, con fotografie e testi, descrivono la progettazione e la nascita di Carbonia e delle sue miniere. All’interno della Grande Miniera di Serbariu, le unità espositive raccontano la storia della miniera e dell’estrazione del carbone.

Alcune delle principali unità espositive presentano:

La Grande miniera di Serbariu: nella miniera di Serbariu si racconta l’avventura del carbone, con un itinerario nei luoghi della produzione estrattiva. Una prima unità espositiva coincide con il Museo del Carbone, mentre altre unità si trovano vicino a diversi spazi espositivi e culturali, ospitati negli edifici storici della Miniera recentemente restaurati.

La cttà di fondazione: in via Manno – piazza Roma, il “totem” propone la vicenda urbanistica e la costruzione della Città, con approfondimenti sui principali spazi ed edifici pubblici.

La residenza: tra via Gramsci e piazza Repubblica si trova l’unità espositiva che mostra l’importanza del tema dell’abitazione, illustrando la storia e la collocazione delle case collettive, le tipologie edilizie della città-giardino e i servizi collettivi presenti nei quartieri.

Gli architetti: tra piazza Iglesias e via Sanzio l’unità espositiva presenta la vicenda dei progettisti di Carbonia, evidenziando il contributo che Carbonia ha portato alla cultura architettonica italiana della prima metà del novecento.

Origine del sistema del carbone: a Bacu Abis, in piazza Santa Barbara, un’unità espositiva spiega i motivi dello sfruttamento bacino carbonifero del Sulcis.

Progetti per la città razionale: a Cortoghiana, in piazza Venezia, il “totem” racconta il progetto di questo nucleo disegnato da Saverio Muratori e l’ultima fase di elaborazioni progettuali rimaste soltanto sulla carta.

 

 

 

Augusto Medda 8 copia

E’ il giorno della Monteponi di Vittorio Corsini, nell’undicesima giornata di andata del girone A del campionato di Promozione regionale, chiamata a riscattare la prima sconfitta stagionale subita sette giorni fa sul campo del Siliqua di Marco Piras. I rossoblù ospitano il Girasole (arbitro Maria Francesca Staico di Cagliari, assistenti di linea Michael Murgia e Luca La Pia di Cagliari) e puntano ai tre punti per cercare di distanziare nuovamente la Ferrini Cagliari (di scena a Pula), con la quale temporaneamente dividono la testa della classifica. Il Siliqua, primo inseguitore delle due capolista, distanziato di tre lunghezze, gioca sul difficile campo della matricola Guspini.

Il Carbonia, ancora a digiuno di vittorie dall’inizio del campionato, ospita il temibile Sant’Elena, sesto in classifica (arbitro Eleonora Pili di Cagliari, assistenti di linea Nicola Leoni e Francesco Meloni di Cagliari), per interrompere una pericolosa serie di risultati negativi (2 soli punti nelle ultime 7 giornate) che l’hanno fatto precipitare al penultimo posto in classifica, con soli 6 punti. Sulla stessa linea c’è ora l’Atletico Narcao, reduce dalla prima vittoria stagionale ottenuta sul San Vito, oggi impegnato sul campo del Progetto Sant’Elia (arbitro Francesco Madeddu di Ozieri, assistenti di linea Christian Simone Sozzo di Carbonia e Pierluigi Corda di Cagliari). La squadra del presidente Tullio Argiolas sembra aver trovato nuovo slancio dal ritorno in campo di Augusto (Giagio) Medda, questa volta da calciatore, alla non più “tenera” età di 48 anni (49 il 1° gennaio)!

Completano il programma della giornata, le partite San Vito-Orrolese, Kosmoto Monastir-Serramanna, e Frassinetti Elmas-Arbus.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, la capolista Senorbì, dopo il mezzo passo falso interno al quale è stata costretta dalla Fermassenti di Gianni Maricca sette giorni fa ( 2 a 2), rischia qualcosa a Villanovatulo e a sperare in una sua nuova frenata è la Villacidrese, riportatasi a -3 dalla vetta grazie alla larghissima vittoria sull’Escalapalano (6 a 0). La Fermassenti può allungare la striscia positiva, iniziata con due pareggi, nel match casalingo con il Seui Arcueri. Cerca conferme anche il Carloforte, galvanizzato dal successo nel derby delle isole con il Sant’Antioco (5 a 3), sul campo del fanalino di coda della classifica Escalaplano, mentre la squadra antiochense insegue un pronto riscatto nel derby casalingo con l’Iglesias. Delicate trasferte per il Tratalias a Siurgus Donigala, con l’Andromeda, e per il Gonnesa a Sadali.

Completano il programma della giornata, le partite Halley Assemini-Villacidrese e Gonnosfanadiga-Libertas Barumini.

Barumini 1 copia

Arriva anche a Roma l’importante mostra “L’isola delle torri. Giovanni Lilliu e la Sardegna nuragica” tenutasi a Cagliari, Cittadella dei Musei, Torre di San Pancrazio, marzo-settembre 2014: l’esposizione è stata inaugurata ieri e sarà al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” fino al 21 marzo 2015.

All’interno della mostra “l’Isola delle Torri” le quattro Camere di Commercio della Sardegna hanno allestito una galleria di immagini e filmati tesi a far compiere al visitatore un viaggio virtuale nei paesaggi archeologici della Sardegna. La galleria potenzierà i contenuti dell’esposizione archeologica, mostrando i nuraghi ed indicando i luoghi nei quali sono collocati.

 La partecipazione delle quattro Camere di Commercio sarde alla mostra “l’Isola delle Torri” si inquadra in un progetto di più ampio respiro, che affianca la promozione territoriale all’offerta archeologica isolana: promuovere, dare impulso e supportare con strumenti legati alle nuove tecnologie gli itinerari turistici culturali, con particolare attenzione a quelli archeologici di epoca nuragica.

Nell’ambito del progetto verrà creato un sito internet ad hoc, nel quale saranno raccolte ed illustrate le oltre 50 emergenze archeologiche sarde su cui è incentrato il programma (poche in confronto agli oltre 7.000 nuraghi ad oggi identificati in Sardegna): linguaggio semplice, tante immagini e video mozzafiato saranno i protagonisti, in modo che anche chi ha una conoscenza superficiale dell’archeologia in Sardegna possa conoscere ed ammirare l’eccezionale ricchezza di questo territorio. Alcuni siti daranno anche la possibilità di compiere la visita virtuale delle emergenze archeologiche, realizzata grazie alle animazioni in 3d.

Anche le strutture e le offerte legate all’ospitalità avranno il proprio spazio all’interno del sito.

 Credendo fermamente che questo patrimonio millenario costituisca un potente attrattore turistico, forse troppo sottaciuto nel corso degli anni, le Camere daranno un forte impulso promozionale al Progetto Archeocamere tramite:

  • Raccolta di un vasto archivio di immagini, filmati e schede illustrative su circa 50 emergenze archeologiche sarde risalenti al periodo nuragico;
  • Realizzazione di un sito internet in cui vengono tracciati degli itinerari culturali ed in cui vengono messe in relazione emergenze archeologiche e offerta territoriale rivolta all’ospitalità;
  • Realizzazione di una serie di animazioni in 3d tese alla visita virtuale dei siti;
  • Azioni di sostegno alle società che gestiscono i siti archeologici;
  • Workshop b2b incentrato sul turismo culturale;
  • Azioni promozionali sul prodotto creato da svolgersi in occasione di eventi sulla Sardegna organizzati all’estero.
  • banner isola torri

Grande risultato quello ottenuto questo pomeriggio dalla Vba/Olimpia Sant’Antioco, nella gara casalinga che l’ha vista superare la Caloni Agnelli Bergamo. Un match da subito in salita per gli uomini di coach Pasquali. Sotto di due set a zero, i biancoblù prima sono riusciti a impattare sul 2 a 2, poi, sotto gli incessanti cori degli ultrà del Commando Lions e di tutto il pubblico del Palasport che non ha mai smesso di crederci, sono riusciti ad imporsi nel quinto set di una gara al cardiopalma.

Il primo set ha visto inizialmente i lagunari leggermente avanti rispetto agli avversari (12-8 e 14-13). Poi diverse disattenzioni ed azioni mal concretizzate, hanno portato gli ospiti a capovolgere la situazione. I parziali parlano chiaro: 14-16 e 18-21. I lagunari hanno così gettato al vento l’occasione di aggiudicarsi il primo set, cedendo il passo agli uomini di Zanchi che l’hanno fatto loro con il punteggio di 19-25.

Nel secondo set i locali hanno iniziato subito in svantaggio: 6-8; 13-16; 16-19; 20-23, e non sono più riusciti a rimontare, cedendo ancora il parziale ai lombardi, trascinati da Innocenti e Kosmina, sul 20-25.

Nel terzo set, dopo qualche difficoltà iniziale, i ragazzi di Pasquali sono saliti in cattedra. Decisive le giocate di Usai e Pasciuta, ma anche il resto della squadra ha dimostrato una notevole crescita. Il pubblico si è scaldato, intuendo il buon momento della squadra, iniziando così a far tremare il palazzetto con applausi decisi e cori a ripetizione. E i lagunari hanno risposto alla grande, riuscendo a spuntarla e riaprendo così la partita, con un chiaro parziale di 25-21. Negli occhi dei biancoblù è parsa chiarissima la convinzione di potercela fare.

Nel quarto set la Vba/Olimpia è partita alla grande: 4-2; 8-6, 16-11. La prova corale della squadra è lodevole, lontana da quella sbiadita dei primi due set. Motivata e spavalda allo stesso tempo, è stata supportata costantemente da un pubblico spettacolare. Genna, tra i migliori dei suoi, ha spinto i suoi compagni a non mollare. Tenendo viva la concentrazione, sono stati ancora i ragazzi di casa ad aggiudicarsi il set, con il punteggio di 25-19.

A quel punto le due compagini si sono ritrovati sul punteggio di parità. Il quinto set è stato tutto un brivido. Una gara che sembrava persa dopo un avvio tortuoso, ha riservato un finale incandescente. Pasciuta ha sfornato ottimi colpi in battuta, Piazza e Genna sono stati autorevoli. Ma il settimo uomo in campo sono stati proprio i Lions, vero motore in più della squadra biancoblù. Sul punteggio di 8-6 per i locali, si è andati al cambio di campo. E cosi, dopo una serie di batti e ribatti, e qualche battuta infelice dei padroni di casa che ha fatto preoccupare il pubblico, la squadra di Pasquali è riuscita a fare suo il risultato, imponendosi con il punteggio di 15-11. Una vittoria meritata e di cuore quella ottenuta dalla squadra antiochense, reduce dalla vittoria di Cagliari e dalla seconda pausa di questo primo scorcio di stagione. Un plauso va anche agli uomini di Zanchi, rei di aver disputato una buona gara in un campo difficile.

Riccardo Sanna

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Grande impresa della VBA/Olimpia, questo pomeriggio, nella 5ª giornata della B1 di volley: battuta la Caloni Agnelli Bergamo al tie break (da 0 a 2 a 3 a 2)!

Scesa in campo determinata a confermare la bella vittoria, prima stagionale, ottenuta due settimane fa nel derby di Cagliari, la squadra di Adrian Pablo Pasquali ha faticato ad entrare in partita, lasciando i primi due set ai lombardi, con parziali abbastanza netti: 19 a 25 e 20 a 25.

Quando si cominciava a temere il peggio, la terza sconfitta interna consecutiva dopo quella dell’esordio al tie break con la capolista Emma Villas Chiusi e quella più netta con il Sant’Anna Tomcar Torino (0 a 3) della terza giornata, la squadra biancoblù ha sfoderato una grande prova d’orgoglio e, trascinata dall’entusiasmo del suo straordinario pubblico, ha avviato la rimonta, culminata con la vittoria finale al tie-break, con parziali che non lasciano spazio a dubbi: 25 a 21, 25 a 19, 15 a 11!

Con i due punti odierni, la VBA/Olimpia raggiunge in classifica la Caloni Agnelli Bergamo, a quota 6, in una più serena posizione di centroclassifica. Sabato prossimo, il calendario propone il derby di Iglesias, una sfida che sulla carta si annuncia favorevole alla squadra lagunare. Volley Iglesias che stasera, alle 21.00, sarà di scena ad Alba, in un confronto che, classifica alla mano, lascia poche speranze.

Adrian Pablo Pasquali 1

 

A San Giovanni Suergiu non si placano le polemiche sul tesseramento di nuovi iscritti del Partito Democratico. Ieri abbiamo registrato prima l’intervento del segretario del circolo cittadino, Antonio Fanni, che in una nota ha smentito la presenza di tesserati del Partito Democratico nella maggioranza consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, facendo riferimento alla dichiarazione fatta dall’assessore Pulisci durante l’ultimo Consiglio comunale, «il quale dichiarava di essere tesserato con il Partito Democratico». Antonio Fanni ha aggiunto che «gli assessori Pulisci, Madeddu e Solinas, appartenenti al gruppo consiliare Impegno Civico, erano, sono e saranno, insieme agli altri componenti dell’attuale maggioranza, nostri avversari politici, in quanto responsabili del disastro amministrativo della Giunta Palmas, alla quale noi, insieme ad altri gruppi politici locali, stiamo lavorando per costruire un’alternativa seria e competente che possa risollevare le sorti del nostro paese.»; poi la replica di Sandro Madeddu, assessore dell’Ambiente, Turismo, Sport, Spettacolo e Tempo libero del comune di San Giovanni Suergiu, che in un post sul proprio profilo facebook ha pubblicato la sua tessera del Partito Democratico, circolo di San Giovanni Suergiu, struttura territoriale di Carbonia Iglesias, firmata dal segretario nazionale Matteo Renzi, commentando: «Bugiardi… Questa è la mia tessera…  Ancora una volta sostituite le chiacchiere alle cose concrete… Il treno con certi manovratori non ci interessa…»

Oggi, sulla vicenda, interviene il neo segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali.

«La fase congressuale – ha scritto Reginali in una nota – in questi mesi ha impegnato il PD in tutto il territorio della provincia registrando una grande partecipazione e, tra gli adempimenti, provvedendo al rinnovo degli organismi dirigenti. In tutti i circoli durante i dibattiti molti iscritti hanno manifestato la volontà di partecipare attivamente alla vita del PD. Ad oggi non risultano nuove richieste di iscrizione, oltretutto non so quale idea di partito e di società abbiano queste persone dal momento in cui non hanno preso parte al congresso del circolo.»

«La realtà di San Giovanni Suergiu è un punto di riferimento della federazione, in quanto in questi anni ha lavorato con determinazione per valorizzare le politiche del partito. Per questo motivo continueremo con gli iscritti e il gruppo dirigente locale a lavorare per rafforzare il ruolo del circolo di San Giovanni all’interno delle istituzioni e tra i cittadini, costruendo un’alternativa a questa maggioranza. Siamo disponibili – ha concluso il neo segretario – al confronto con le persone che vogliono condividere questo percorso.»

Dalle diverse posizioni emerge chiaramente una distanza notevolissima tra l’attuale dirigenza locale del partito ed alcuni esponenti della maggioranza che amministra il comune di San Giovanni Suergiu. Daniele Reginali ha confermato che non ci sono nuove richieste di iscrizione ma la tessera di Sandro Madeddu, rilasciata dalla segreteria nazionale e non controfirmata dal segretario del circolo di San Giovanni Suergiu, evidenzia una mancanza di sintonia tra i due livelli del partito. Il problema non è di poco conto e dovrà essere affrontato e risolto, perché diversamente andrebbero ad acuirsi ulteriormente le contrapposizioni interne.

Sandro Madeddu tessera PDSandro Madeddu 6 copiaDaniele Reginali 2 copia

«Il provvedimento governativo noto come “Sblocca Italia” si profila come input per il rilancio di “grandi opere” costose e dannose, come liberalizzazione delle norme sull’incenerimento dei rifiuti, come stimolo alle trivellazioni, come deterrente alle bonifiche e alla messa in sicurezza dei siti contaminati e come grande incentivo alla svendita del patrimonio pubblico. E’ un attacco all’integrità del nostro territorio, del nostro paesaggio e alla preservazione del complesso dei nostri centri storici.»

La denuncia arriva da Enrico Lobina, consigliere comunale di Cagliari del gruppo Federazione della Sinistra – Rossomori.

«E’ una legge con probabili profili di incostituzionalità – aggiunge Lobina – contro il quale sono stati già presentati diversi ricorsi in giudizio da parte delle associazioni ambientaliste. Oltre che sotto piano giuridico esso sta venendo contestato sotto il profilo sociale con manifestazioni di piazza diffuse in tutto il territorio italiano. Dobbiamo schierarci con loro.»

«Il decreto “Sblocca Italia” va contro le linee programmatiche sulla tutela del territorio della nostra amministrazione comunale. Per questo, sulla scia di iniziative simili svoltesi in numerosi altri comuni italiani e sardi, ho scritto una lettera al sindaco Massimo Zedda per chiedergli di prendere ufficialmente una posizione di netta contrarietà al documento, a cui subito si sono aggiunti Giovanni Dore e Ferdinando Secchi. In Sardegna – conclude Enrico Lobina – la campagna è stata lanciata dalla sezione sarda dell’ISDE (International Society of doctors for environment).»

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