20 April, 2024
HomeLavoroArtigianatoDura critica di Confartigianato al Consiglio regionale per la bocciatura degli emendamenti sui contributi al fondo rischi dei consorzi fidi.

Dura critica di Confartigianato al Consiglio regionale per la bocciatura degli emendamenti sui contributi al fondo rischi dei consorzi fidi.

Confartigianato Imprese Sardegna esprime rammarico per il mancato accoglimento da parte del Consiglio regionale degli emendamenti sui contributi al fondo rischi dei Consorzi Fidi Artigiani e sul Consorzio Fidi di secondo grado dell’Artigianato, che ha da sempre rappresentato una formidabile leva per incrementare la capacità dei confidi di primo grado nel garantire le imprese artigiane operanti in Sardegna, è stato commentato con toni molto duri da Confartigianato Imprese Sardegna.

In una nota manifesta incredulità per le parole con le quali l’assessore regionale del Bilancio e Credito, Raffaele Paci, ha liquidato la “problematica Confidi e Credito”, durante la discussione avvenuta in Aula in occasione dell’approvazione dell’articolo 14 della Finanziaria.

«Siamo amareggiati perché non sono state accolte le richieste del comparto – sostiene Confartigianato Imprese Sardegna – e soprattutto ancora una volta non si sono comprese le difficoltà delle piccole imprese, delle famiglie e dei territori che rappresentano. Non trova fondamento il fatto che, come affermato da Paci, le banche non utilizzino i Confidi così come non trova fondamento il fatto che questi Consorzi non siano “affidabili”, così come ha fatto trasparire l’Assessore. In merito al coinvolgimento delle Associazioni – prosegue Confartigianato Imprese Sardegna – possiamo affermare con assoluta certezza che la nostra Associazione è stata coinvolta sola 1 volta e i Consorzi Fidi sono stati interpellati solo 2 volte. Peraltro il 14 ottobre la “Rete dei Confidi di Confartigianato” ha inviato all’assessore del Bilancio e Credito le propria posizione tramite lettera con la quale ha ribadito la contrarietà alla costituzione di un unico consorzio.»

«Il riferimento ai 24 milioni di residui, poi, – conclude l’associazione artigiana – non è altro che il rispetto di impegni precedentemente presi, e sui quali la Regione è in ritardo, ciò che preoccupa gli artigiani è che per il futuro non c’è la previsione di adeguate risorse: 5 milioni di euro l’anno per tutti i comparti produttivi sardi sono veramente poca cosa. Questo è il primo segnale del disinteresse della Regione a questa tematica.»

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