28 March, 2024
HomeAgricolturaStamane i rappresentanti dell’AssoGAL Sardegna sono stati sentiti dalla Quinta Commissione Attività Produttive.

Stamane i rappresentanti dell’AssoGAL Sardegna sono stati sentiti dalla Quinta Commissione Attività Produttive.

Luciano Piras, presidente dell'Assogal e del Gal Sulcis Iglesiente.

Luciano Piras, presidente dell’AssoGAL e del GAL Sulcis Iglesiente.

I rappresentanti dell’AssoGAL Sardegna, l’associazione che comprende i GAL, Gruppi di Azione Locale della Sardegna, sono stati sentiti questa mattina dalla Quinta commissione presieduta da Luigi Lotto (PD).

L’AssoGAL ha chiesto maggior coordinamento tra i vari soggetti istituzionali nella programmazione dei fondi europei, meno burocrazia nelle gestione delle pratiche per i finanziamenti delle iniziative private e dei progetti pilota per lo sviluppo locale.

Il presidente dell’AssoGAL, Luciano Piras, che è anche presidente del GAL Sulcis Iglesiente, ha illustrato al parlamentino delle Attività Produttive le criticità che hanno ostacolato l’azione dei GAL nella programmazione 2007-2013 e avanzato alcune proposte perché vengano rimosse e superate nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020.

Dei 159 milioni di euro messi a disposizione per gli assi 3 e 4 del Psr 2007-2013 (ridotti poi a 105 milioni per far fronte alle alluvioni e altre calamità naturali) solo 18 sono stati rendicontati dai GAL. «La spendita delle risorse purtroppo non dipende da noi – ha spiegato Luciano Piras – i GAL hanno il compito di programmare e mettere a bando i fondi disponibili, il pagamento è però in capo all’Agea».

Piras ha denunciato i pesanti ritardi accumulati nell’erogazione delle risorse ai privati: «Le procedure sono troppo lunghe – ha proseguito il presidente dell’AssoGAL – agli ostacoli burocratici si aggiungono le enormi difficoltà delle imprese a reperire dalle banche il restante 50% dei fondi per finanziare le iniziative».

I problemi  riguardano anche la gestione dei GAL e dei progetti pilota. In questo caso, i Gruppi di azione locale e i Comuni si vedono costretti ad anticipare risorse senza nessuna certezza sui tempi e le modalità di restituzione delle somme impegnate. «La soluzione passa attraverso la creazione di un fondo di rotazione – ha affermato Piras – non si può aspettare 10 mesi per ottenere l’accreditamento dei finanziamenti pubblici».

Il consigliere Pier Mario Manca (Partito dei Sardi), condividendo le preoccupazioni dei rappresentanti dei GAL sulle modalità di erogazione delle risorse ha rimarcato la necessità di individuare nuove formule perché gli errori non si ripetano nella nuova programmazione del PSR: «Purtroppo saremo costretti a restituire a Bruxelles oltre l’80% delle risorse stanziate per la programmazione 2007-2013 – ha detto Manca – è una cifra imponente che la Sardegna non può permettersi di perdere. Serve un nuovo modello di gestione che consenta di mandare avanti una programmazione virtuosa».

Il consigliere Gianluigi Rubiu (Area popolare sarda) ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dai GAL e manifestato l’auspicio che “il patrimonio di esperienze non venga disperso”. Sulle difficoltà dell’ente pagatore Agea, Rubiu ha espresso preoccupazione anche per la presenza delle imprese sarde all’Expo di Milano. «Le aziende che hanno anticipato i soldi per partecipare alla kermesse avranno grosse difficoltà ad incassare i rimborsi».

Cesare Moriconi (Pd) ha invece avanzato una proposta operativa chiedendo una seduta congiunta delle Commissioni Bilancio e Attività Produttive per valutare nel dettaglio le problematiche relative alla programmazione 2007-2013 ed individuare un nuovo percorso per la spendita delle risorse messe a disposizione dal PSR 2014-2020.

Al termine dell’audizione, il presidente della Commissione Luigi Lotto ha chiesto ai rappresentanti dei GAL la presentazione di un documento dettagliato sul lavoro fatto e sulle difficoltà incontrate. «Questo ci permetterà di avviare un confronto serrato con la Giunta regionale per accelerare la spendita delle risorse del vecchio PSR e programmare al meglio il Piano 2014-2020».

Dal 30 aprile al 10
Interrogazione del c

giampaolo.cirronis@gmail.com

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