18 April, 2024
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C’è anche un progetto sardo tra quelli delle 22 aziende che hanno fondato l’Associazione Padiglione Italia a Expo. Il sodalizio riunisce le imprese testimonial delle mostre permanenti del “Saper fare” e della “Potenza del limite” che da maggio a oggi hanno rappresentato le eccellenze del Paese all’Esposizione universale. Si tratta del giovane ricercatore Luca Ruiu, creatore di “Bioecopest”, spinoff sostenuto dall’Università di Sassari che ha sviluppato biotecnologie applicate alla difesa dai parassiti dannosi in agricoltura. Le aziende fondatrici dell’associazione provengono da tutte le regioni e fanno capo in gran parte a studiosi o imprenditori con una spiccata attitudine all’innovazione.
«È l’ennesima dimostrazione che la scelta dei testimonial isolani per la mostra delle Regioni sia stata quanto mai adeguata – dice l’assessore del Turismo, artigianato e commercio Francesco Morandi – sin dall’inizio protagonista nel Padiglione Italia con la “bellezza” delle immagini di luoghi non antropizzati e di edifici culturali storici e con gli ambasciatori Daniela Ducato e lo stesso Ruiu, la Sardegna ottiene ora un altro importante riconoscimento. Il coinvolgimento dello studioso sassarese – conclude l’esponente della Giunta Pigliaru – è uno dei vari follow-up generati dalla partecipazione organizzata e consapevole dalla Regione a Expo, al quale si associano tutti gli altri risultati programmati, indotti dall’attività di consolidamento delle relazioni internazionali già avviate nel corso dell’Esposizione universale.»

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Dieci milioni in più per la realizzazione del nuovo ponte di Sant’Antioco. E’ uno degli interventi inseriti nella rimodulazione degli interventi infrastrutturali sulla viabilità di competenza dell’assessorato dei Lavori Pubblici nell’ambito del “Piano Sulcis”, approvata oggi dalla Giunta regionale, presieduta dal presidente, Francesco Pigliaru. Ora le risorse disponibili per la realizzazione del progetto ammontano a 25 milioni. La somma aggiuntiva era già stata programmata nel Piano Regionale delle Infrastrutture. Il ponte, più alto, verrà realizzato affianco a quello attuale che verrà abbattuto una volta ultimati i lavori di costruzione.
Alla circonvallazione di Sant’Antioco (Statale 126), inoltre, sono stati destinati 5 milioni in più rispetto ai 10 originariamente previsti: la copertura finanziaria è assicurata dallo spostamento dell’importo destinato alla messa in sicurezza della tratta fra Sant’Antioco e Calasetta, che ha richiesto un importo di 5 milioni e 600mila euro invece che 10 e 600 come stimato in un primo momento.
Sempre su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, la Giunta ha dato il via libera alla ricostituzione dell’Unità Tecnica Regionale per i lavori pubblici. Quella senza diritto di voto è così composta: Giovanni Maria Sechi, Andrea Saba e Maurizio Meloni (Acque pubbliche, Dighe, Opere idrauliche, Opere idriche e di bonifiche); Gian Paolo Ritossa (Opere marittime); Antonello Sanna, Giovanni Antonio Mura, Clara Pusceddu, Franco Niffoi (Edilizia, Urbanistica, Beni culturali e archittetonici); Italo Meloni e Francesca Maltinti (Viabilità); Pietro Francesco Cadoni e Emilio Ghiani (Impianti tecnologici e industriali, Elettrotecnica); Mauro Pompei e Paolo Roggero (Scienze geologiche e Scienza Agrarie e forestali); Francesco Caput (Discipline giuridiche e amministrative). Dell’Unità tecnica regionale con diritto di voto fanno invece parte: Edoardo Balzarini, Roberto Silvano, Marco Dario Cherchi, Salvatore Mereu, Valeria Sechi, Alberto Piras, Elisabetta Neroni, Alessandro Pusceddu, Giuseppe Biggio, Giuseppe Maria Sechi.
La Giunta regionale riunita in viale Trento con il presidente Francesco Pigliaru ha approvato, su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, la ripartizione della dotazione finanziaria complessiva di 444 milioni e 800mila euro del Por FSE 2014-2020 destinandole alle diverse azioni da esso previste, quale primo atto nell’ambito del processo di programmazione unitaria. Alle politiche per l’occupazione sono assegnati 171.248.000 euro; alle Politiche di inclusione sociale 88.960.000; alle politiche per l’istruzione e la formazione 155.680.000; per la Capacità istituzionale arrivano 15.568.000 e, infine, 13.344.000 euro sono assegnati al Miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della programmazione regionale.
Su proposta del presidente Pigliaru è stato nominato, nella persona del dottor Mario Pingerna, il componente effettivo il collegio sindacale dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA), con funzioni di presidente del collegio.
La delibera illustrata dall’assessore della Sanità Luigi Arru e approvata dall’Esecutivo modifica e integra i requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici relativi alle attività sanitarie di Unità Farmaci Antitumorali e Day Hospital Oncologico, così come richiesto dalle circolari ministeriali del 7 settembre 2007 e del 14 ottobre 2008, e i requisiti relativi al Centro Dialisi di Riferimento e al Centro Dialisi ad Assistenza Decentrata. Con lo stesso provvedimento la Giunta ha approvato i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi della Sala Autoptica.
La Giunta ha autorizzato la proposta dell’assessore Gianmario Demuro, di concerto con l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, alla stipula delle intese tra ARGEA e gli enti interessati per le assegnazioni temporanee finalizzate all’istruttoria delle domande di pagamento a valere sul PSR 2007/2013 per il periodo settembre – dicembre 2015. Le intese consentiranno di evitare il disimpegno delle somme e di far fronte agli impegni assunti dalle imprese agricole, dagli enti locali e dai GAL.
Proposta dall’assessore Cristiano Erriu, la delibera approvata quest’oggi revoca la precedente, la n. 32/60 del 15 settembre 2010, a seguito dell’intesa in sede di Conferenza Regione – Enti locali che eroga, a valere sul Fondo unico Enti locali 2015, 212 milioni di euro e garantisce anche le esigenze degli enti per le quali la delibera del 2010 era stata adottata.
Via libera dalla Giunta, infine, su proposta dell’assessore Raffaele Paci, agli indirizzi per l’ampliamento dei beneficiari e delle operazioni eleggibili nell’ambito del Fondo regionale di garanzia per le PMI operanti in Sardegna. L’Esecutivo ha, di fatto, allineato la normativa regionale a quella europea, in modo da includere tutti i soggetti aventi diritto.
Ponte di Sant'Antioco 1 copia Papazzo della Regione 1

 

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La Giunta regionale ha esteso, con delibera proposta dall’assessore del Lavoro Virginia Mura, la misura Flexicurity ai lavoratori espulsi dal settore tessile. L’intervento interessa potenzialmente tutti i lavoratori ricompresi nell’accordo sottoscritto il 7 agosto scorso dalla Presidenza della Regione Sardegna con le organizzazioni sindacali del settore della provincia di Nuoro e potrà essere attivato a richiesta dei singoli lavoratori che, qualora interessati, dovranno attestare al Csl di competenza il loro status (lavoratori proveniente da settore tessile, fruitori ed ex fruitori di Cig o mobilità, ex legge 223/91 e/o deroga).
«Un nuovo passo nella attuazione di quanto sottoscritto. Dispiace che chi ha firmato l’accordo lo stia già disconoscendo prima che il comitato di monitoraggio ne abbia verificato l’efficacia», afferma l’assessore del Lavoro Virginia Mura intervenendo nel dibattito sollevato negli ultimi giorni, a mezzo stampa, dai rappresentanti sindacali del comparto tessile del nuorese. «Sono molto preoccupata per i lavoratori – aggiunge Virginia Mura – ai quali vengono veicolate delle notizie non rispondenti al reale che possono alimentare false speranze, e che non vengono invece informati correttamente sulle misure che riguardano le loro posizioni e possono assicurare loro un futuro nel mercato del lavoro.»
«Del tema si sta interessando da tempo direttamente anche la Presidenza della Regione – ha detto il capo di gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu -. Con l’accordo firmato lo scorso 7 agosto si è stabilito come metodo di confronto il ricorso al Comitato di monitoraggio, di cui fanno parte anche le organizzazioni sindacali. Questa è ritenuta concordemente la sede più idonea per lavorare insieme, verificare l’applicazione degli accordi e ricercare l’ottimale risoluzione di problemi complessi come quelli rappresentati dalle situazioni di questi lavoratori. Poiché stiamo lavorando per un fine comune, è opportuno essere tutti coerenti con gli impegni presi». E, infatti, venerdì 2 ottobre a Cagliari, nella sede della Presidenza della Regione, è convocato il Comitato di monitoraggio per procedere all’analisi dello stato di realizzazione delle misure contenute nell’accordo e alla verifica del rispetto degli impegni assunti dalle parti.
Sono 412 i lavoratori espulsi dal settore tessile della provincia di Nuoro che hanno cessato di ricevere gli ammortizzatori sociali nel 2014. A questi andranno aggiunti circa altrettanti addetti, che hanno vissuto o stanno per vivere la medesima situazione nel 2015 e 2016. Per affrontare la vertenza, il 7 agosto scorso tra Regione e organizzazioni sindacali è stato sottoscritto un accordo che individua, in via sperimentale, l’utilizzo di alcune misure predisposte dall’assessorato del Lavoro. La misura Flexicurity – con una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro – è stata ulteriormente estesa a quei lavoratori del comparto provenienti dalla mobilità ordinaria. Ancora: il nuovo bando Welfare to Work, destinato esclusivamente agli addetti del tessile con una dotazione di 3 milioni di euro reperiti dall’Assessorato, è pronto e a giorni troverà l’assegnazione del plafond da parte dell’assessorato competente. Inoltre, l’Assessorato del Lavoro, in collaborazione con Sfirs, ha organizzato due incontri di formazione tecnica destinati a coloro che hanno già manifestato l’intenzione di avviare una nuova attività imprenditoriale, per fornire tutto il supporto informativo necessario al fine di richiedere un finanziamento con i fondi del Microcredito. I seminari si sono tenuti il 4 settembre a Macomer e l’11 a Siniscola.
Virginia Mura 2 copia

 

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Luigi Arru 2

La Giunta regionale ha stanziato oggi un milione e mezzo di euro, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, per finanziare il programma di inclusione sociale “Prendere il volo”, rivolto a giovani, tra i 18 e 25 anni, ospiti in comunità residenziali per minori, che arrivano al compimento del 18esimo anno e che spesso non riescono ad inserirsi nella società, e a minorenni in affido etero familiare o seguiti dal Centro per la Giustizia Minorile, inseriti in comunità ministeriali, comunità alloggio o negli istituti penali per i minorenni.
«Ci sono tanti interventi finanziati dalla Regione e dai Comuni per sostenere e aiutare i minori e le famiglie in difficoltà – spiega l’assessore Arru -. Finora, però, non ci sono state la giusta attenzione o le giuste risposte per il dopo comunità, per accompagnare il ragazzo che non rientra in altri programmi di inclusione. Prendere il volo rappresenta una opportunità per questi ragazzi che lasciano le strutture che li hanno ospitati fino alla maggiore età e non hanno ancora completato il proprio percorso formativo o non riescono a muoversi in autonomia.»
Il programma “Prendere il volo”, individua la presenza del Tutor di intermediazione sociale, figura dotata di qualità personali (maturità affettiva e capacità di prendersi carico dell’altro) e di solida preparazione teorica e tecnica, che accompagna il ragazzo nel proprio percorso di autonomia con l’obiettivo di rafforzarne la capacità di costruirsi una vita indipendente. «Per il buon successo del programma – si legge nella delibera – occorre un lavoro di rete serrato e coeso intorno e insieme al giovane protagonista dell’intervento: tutti gli attori del processo sono chiamati a cooperare attivamente in ogni fase; ciò è reso possibile anche grazie alle strategie di intermediazione sociale messe in atto dal Tutor fra le reti primarie (famiglia, gruppo dei pari, ecc…) e secondarie (comunità locale, scuola, mondo del lavoro, ecc…) dei giovani».
Il programma è rivolto a giovani con comprovate difficoltà economiche, senza un idoneo supporto familiare, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, che abbiano già raggiunto i pre-requisiti minimi per la vita indipendente e devono completare la fase di transizione verso una più stabile autonomia e integrazione sociale e quindi devono ultimare il percorso scolastico e/o formativo avviato.
Nello specifico il programma è rivolto a giovani che provengono da:
– comunità residenziali per minori e/o giovani adulti,
– una situazione di affido etero familiare.
Il programma “Prendere il volo” si differenzia in relazione al percorso di vita dei destinatari:
– coloro che sono impegnati in attività di studio; giovani che fin dalla minore età frequentano un percorso di studi (scuola superiore e/o corso professionale) e che al compimento del 18o anno deve essere ancora concluso;
– coloro che non sono impegnati in attività di studio; giovani che al compimento del 18o anno di età devono proseguire o avviare un percorso di formazione al lavoro al fine di acquisire competenze professionali, tecniche e trasversali, adeguate.
Per i primi, il finanziamento è sotto forma di contributo finalizzato a sostenere il percorso scolastico e formativo. Per i secondi, il finanziamento si configura come un contributo erogato a chi svolge una attività non retribuita di formazione al lavoro, come nel caso del tirocinio atipico. Tale contributo permetterà ai giovani impegnati in questo percorso di pagare l’alloggio, il vitto e le sue spese personali. Qualora ci siano le condizioni (disponibilità dei giovani e presenza di corsi professionalizzanti nel territorio), nel budget del progetto finanziato si può inserire il costo per un corso di formazione finalizzato all’acquisizione di una qualifica professionale riconosciuta dalla Regione Sardegna.

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A Expo Milano 2015 ecco il “Burro dei record”: a presentarlo oggi il Trentino, presso il padiglione Coldiretti Italia. A preparare il burro più grande del mondo, dal peso di oltre 100 kg, lungo circa 80 centimetri, profondo 50 e alto 30, il mastro Adriano Fontana di Canal San Bovo.

Per realizzare lo stampo è stata utilizzata una vasca di legno intagliata dallo scultore trentino Matteo Zeni, mentre la trasformazione della panna in burro è avvenuta una tipica “zangola” a motore degli Anni ’70.

Il burro sarà utilizzato per la preparazione dei piatti della tradizione locale offerti ai visitatori nella settimana dedicata alla Coldiretti del Trentino.

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«Lo spazio del Cile a Expo Milano 2015 dimostra l’amore verso il nostro Paese, la nostra gente e i nostri meravigliosi paesaggi. È un progetto-Paese che ha portato il nostro Padiglione ad essere uno dei più visitati di tutta l’Esposizione». Con questo video messaggio la presidente del Cile, Michelle Bachelet, ha dato il via alle celebrazioni per il National Day della nazione sudamericana.

Il tradizionale rito dell’alzabandiera è stato accompagnato dagli inni nazionali intonati dalle bande dei Carabinieri italiani e dei Carabineros cileni. «E’ molto bello che Expo Milano 2015 ci dia l’opportunità di vedere così tanti cadetti, tutti insieme, provenienti dai due Paesi. L’Italia e il Cile sono legati da una storica amicizia, testimoniata dalla perfetta integrazione di cui gode la comunità italiana nel Paese delle Ande – ha commentato Bruno Pasquino, Commissario Generale Expo Milano 2015 -. Quello che il Cile ha organizzato per questa giornata nazionale dimostra la grande importanza che il Paese attribuisce all’Esposizione Universale e l’attenzione verso il suo tema».

A guidare la delegazione cilena, Denise Pascal Allende, vice presidente della Camera dei Deputati, accompagnata da Andres Rebolledo, direttore generale delle Relazioni Economiche Internazionali del Cile, che ha dichiarato: «Il tema espositivo si presta benissimo a mostrare le eccellenze del nostro Paese al mondo intero. Il Cile è il sedicesimo esportatore mondiale di alimenti. Grazie alla estrema diversità di clima dovuta all’estensione del territorio, è in grado di produrre frutta e verdura tutto l’anno».

Dal deserto dell’Atacama alla Patagonia, dalle sue verdi vallate centrali alle isole orientali, l’estrema varietà geografica del Cile è la caratteristica principale mostrata dal Padiglione, il cui tema è “El amor de Chile”, ispirato ai versi del poeta Raùl Zurita: «Con oltre 800.000 visitatori abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e ringraziamo l’Italia per la magnifica accoglienza», ha aggiunto Rebolledo.

Dopo il saluto del commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, alla delegazione cilena, la celebrazione ufficiale si è conclusa con una esibizione del Bombo Trio, gruppo di musica popolare cilena. La parata dei carabineros ha poi sfilato lungo il Decumano fino al padiglione del paese andino. I festeggiamenti culmineranno questa sera con l’attesissimo concerto degli Inti-Illimani Historico presso l’Open Air Theatre.

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Due comunità in festa, Teulada e Villamassargia, per l’insediamento di don Ignazio Porcu alla guida della parrocchia della chiesa della Beata Vergine del Carmelo di Teulada.

Ignazio Porcu, 62 anni, nato a Villamassargia il 18 dicembre 1952, è stato nominato dal vescovo, mons. Giovanni Paolo Zedda, al posto di don Melchiorino Dore che, a 83 anni, è andato in pensione, per guidare sia la chiesa della Beata Vergine del Carmelo (lasciata da don Dore) sia quella della chiesa di San Giovanni Battista.

Il suo arrivo è stato salutato con una grande cerimonia, alla quale hanno partecipato diverse centinaia di persone, molte delle quali provenienti da Villamassargia (con tre autobus e numerose auto) – tra loro il gruppo degli scouts e il gruppo folk che ha partecipato alla processione e alle altre fasi della cerimonia con il gruppo folk di Teulada -, con in testa il vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda; il sindaco di Villamassargia, Debora Porrà e il sindaco di Teulada, Daniele Serra; numerose autorità religiose, civili e militari e, soprattutto, tanti giovani. Don Ignazio Porcu, fratello di Franco, ex sindaco di Villamassargia, porta con sé una lunga e proficua esperienza maturata nella comunità di Villamassargia che lo ha ricambiato con uno straordinario entusiasmo nel suo trasferimento a Teulada.

Il servizio fotografico allegato è stato realizzato nel corso della cerimonia da Enrico Cambedda.

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La Giunta regionale ha nominato il direttore generale, Giorgio Pisanu, e il revisore dei conti, Agostino Galizia, di Sardegna Ricerche. Si conclude così il percorso di riforma dell’Ente, trasformato da Consorzio in Agenzia per garantire più efficienza nel funzionamento e minori costi di gestione per le casse pubbliche. La Giunta ha approvato oggi le proposte dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, arrivate a chiusura della manifestazione d’interesse.
Il 30 aprile scorso, dopo 30 anni dalla sua istituzione, l’Esecutivo ha trasformato Sardegna Ricerche da Consorzio per l’assistenza alle piccole e medie imprese in Agenzia, come più volte sollecitato dalla Corte dei Conti. Il disegno di legge è stato poi approvato dal Consiglio regionale il 4 agosto, mentre il 15 settembre la Giunta ha approvato il nuovo Statuto. L’Agenzia avrà un direttore generale e un revisore dei conti ma non un consiglio d’amministrazione, continuerà ad occuparsi di assistenza alle piccole e medie imprese, promozione della ricerca e dello sviluppo tecnologico, erogazione – a favore di imprese singole o associate – di servizi finalizzati all’introduzione di nuove tecnologie, alla modernizzazione della gestione e al sostegno delle attività aziendali. Soggetti partecipati dell’Agenzia restano il Crs4 (“Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna”), PCR (“Porto Conte Ricerche“) e la Fondazione IMC (“Centro marino internazionale – Onlus“). «Oggi abbiamo formalmente concluso la riforma di Sardegna Ricerche – spiega l’assessore Paci -. Il sistema della ricerca e dei suoi strumenti viene razionalizzato, e allo stesso tempo diamo una risposta concreta a quanto sollecitato dai giudici contabili che più volte hanno parlato di una trasformazione indispensabile. Abbiamo ridefinito la natura giuridica di Sardegna Ricerche, riordinato la missione prioritaria dell’Ente e delle strutture di ricerca collegate e razionalizzato la composizione degli organi di gestione in linea con il contenimento dei costi che è un preciso e prioritario obiettivo della Giunta. Ora acceleriamo per portare avanti le importanti attività di Sardegna Ricerche – conclude il vicepresidente della Regione -. E lavoriamo da subito per rilanciare il ruolo stesso dell’Agenzia, considerato strategico dalla Giunta per avvicinare le piccole e medie imprese sarde all’innovazione e alla tecnologia, in particolare al mondo del web.»

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Science 2Day, la scienza che fa emozionare, è l’iniziativa promossa da Sardegna Ricerche e finanziata dall’assessorato regionale della Programmazione, che si svolgerà sabato 3 e domenica 4 ottobre al Parco tecnologico di Pula, al 10LAB, il nuovo spazio interattivo dedicato alla divulgazione della scienza e dell’innovazione.

L’assessore Raffaele Paci, il direttore generale di Sardegna Ricerche Giorgio Pisanu, il direttore del Centro Regionale di Programmazione Gianluca Cadeddu e il responsabile della divulgazione scientifica del Parco Valter Songini hanno presentato la due giorni alla stampa.
«L’innovazione sta cambiando la vita a tutti noi, e nella due giorni del Science2Day, esplorando le nuove frontiere della tecnologia e della scienza ne avremo conferma – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci -. La sede scelta poi, il Parco Tecnologico, è un luogo vivo, capace di creare occasioni di incontro e di scambio di esperienze sui temi della ricerca e dell’innovazione, strategici per questa Giunta.»

Il direttore generale Giorgio Pisanu ricorda che «iniziative come Science2Day rientrano nella mission che la Regione ha attribuito a Sardegna Ricerche per promuovere e diffondere la cultura scientifica e tecnologica non solo tra le imprese, ma anche nella società civile».

Il programma è ricco di appuntamenti: si apre alle 10.00 di sabato 3 ottobre con la musica di Frantziscu Medda “Arrogalla”, produttore, compositore, performer sardo che crea suoni e ritmi ispirati all’antica e contemporanea tradizione della Sardegna, e continua fino alle 20.00 di domenica 4 ottobre con: 9 laboratori didattico-scientifici per bambini e ragazzi; spettacoli scientifici; convegni su stampa 3D, nativi digitali e sui robot; science café; eventi musicali; uno spettacolo teatrale inedito dal titolo L’Orlando Furioso e molto altro, in collaborazione con la rete sarda di divulgatori scientifici Chentuconcas-Cento teste per la scienza. Il 3 ottobre, alle 18.00, ci sarà la proclamazione dei 2 vincitori del Premio Scienza che passione. Il contest ha raccolto 30 progetti, rivolti alle scuole e al largo pubblico, provenienti da realtà sarde che operano nel campo della comunicazione della scienza. A due progetti vincitori andrà un premio in denaro pari a 2.500 euro.

Durante le due giornate i visitatori potranno scoprire, attraverso l’immersione nella Virtual Reality Room del CG3Lab dell’Università di Cagliari, come gli schermi da indossare – oculus rift – stanno rivoluzionando l’approccio al 3D; potranno inoltre, interagire con la tecnologia Social Wall del CRS4, attraverso una parete interattiva e le immagini e i suoni in essa riprodotti, anche collegandosi tramite dispositivi mobili; oppure, fare due chiacchiere con il robot NAO della Scuola di Robotica di Genova. Grazie al contest INSTAGRAM inoltre, tutti potranno concorre per vincere un iPad, semplicemente condividendo sul social network le foto scattate durante l’evento, utilizzando l’hastag #Science2day.

Sardegna Ricerche

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Il comune di Carbonia prosegue l’azione di promozione della microchippatura gratuita dei cani.

«Ci sono tanti buoni motivi per mettere il microchip ai nostri cani – si legge in una nota -:

1. evitare l’abbandono e controllore il randagismo

2. garantire la salute e l’incolumità di tutti

3. garantire il benessere degli animali

4. garantire il corretto equilibrio tra uomo, animale e ambiente

5. avere la tracciabilità del cane nel caso si perdesse

6. è obbligatorio

7. è gratuito (presso il Servizio Veterinario della ASl 7)

L’anagrafe (inserimento microchip) è obbligatoria per tutti i cani presenti nel territorio comunale. L’anagrafatura viene eseguita gratuitamente dal Servizio Veterinario dell’Asl n° 7 di Carbonia (presso l’Ambulatorio in via Brigata Sassari 27 a Carbonia, tutti i venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00) o da Veterinari liberi professionisti nei propri ambulatori, debitamente autorizzati, con tariffa convenzionale.

Il Servizio Veterinario della ASL garantisce le operazioni di anagrafatura, previo appuntamento telefonico al numero: 360.1066456.

I proprietari o i detentori dei cani devono iscrivere i propri animali entro 10 giorni dalla nascita o, comunque, dalla data di entrata in possesso. La mancata iscrizione all’anagrafe e l’abbandono del cane è punita con una sanzione che va da 154 a 516 euro.

Devono essere segnalate al Servizio Veterinario della ASL i mutamenti della proprietà o detenzione, lo smarrimento o la morte dell’animale. La segnalazione – conclude la nota del comune di Carbonia – deve essere confermata, con comunicazione scritta, entro 15 giorni.»