25 April, 2024
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Teatro Electra_big

Dopo il grande successo delle Anteprime dei Seminari di Musiche, Canto e Danza Popolare, tenutesi dal 24 al 26 marzo, la rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere” prosegue la sua programmazione ad Iglesias venerdì 22 aprile alle ore 20,30 presso il Teatro Electra, in Piazza Pichi, con “Cenere”, sonorizzazione dal vivo del film muto del 1916, tratto dal romanzo omonimo della scrittrice nuorese Grazia Deledda, e restaurato digitalmente.

Presentata in occasione dei cento anni dalla realizzazione della pellicola ed in collaborazione con la Fiera del Libro di Iglesias, questa produzione originale mescola musica, cinema e teatro in un tutt’uno di grande suggestione, con la voce narrante di Simonetta Soro che aprirà la serata tracciando un percorso utile alla visione del film e, successivamente, la proiezione della pellicola, il cui commento sonoro è affidato alle musiche originali composte ed eseguite dal vivo da Mauro Palmas (liuto cantabile), accompagnato da un ristretto ensemble acustico, composto da Alessandro Foresti (pianoforte) e Silvano Lobina (basso).

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I bandi del piano di sviluppo rurale sono partiti a rilento, frenando il rilancio delle campagne, con gravi ripercussioni sull’economia sarda. La denuncia arriva dal capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu.

«Dopo oltre quattro mesi dall’approvazione, da parte della Commissione Europea, del programma di sviluppo rurale, la Sardegna è ancora ferma nell’elaborazione dei bandi per l’accesso alle risorse – spiega Gianluigi Rubiu, che sulla materia ha presentato un’interpellanza urgente all’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi -. I ritardi non sono più giustificabili e si sta producendo un grave danno al comparto già stretto nella morsa di una crisi insuperabile.»

«I bandi per i giovani avrebbero l’effetto di sbloccare un tesoretto pari a 50 mila euro per ciascuna azienda – aggiunge Gianluigi Rubiu – peccato che una gestione poco attenta non abbia ancora prodotto l’attivazione degli applicativi per accedere alle risorse. Sarebbe un’opportunità unica per dare vita ad aziende dirette da giovani imprenditori agricoli. Gli annunci, i proclami e gli spot dell’assessore non si incrociano certo con le esigenze degli operatori agricoli che attendono con ansia interventi di sostegno per dare nuovo ossigeno alle campagne isolane.»

Piantagioni di carciofi

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Sede ex Provincia 3Sede Provincia Medio Campidano 1 copia

La Regione, l’Anci e i sindacati hanno firmato stamane un protocollo d’intesa su attuazione, monitoraggio e qualificazione delle funzioni e del personale coinvolto nel processo di riordino istituzionale della Sardegna. Su delega della Giunta presieduta da Francesco Pigliaru, la Regione è stata rappresentata dagli assessori degli Enti locali Cristiano Erriu e degli Affari generali Gianmario Demuro. Il protocollo porta anche le firme del presidente dell’Anci Sardegna Pier Sandro Scano, in rappresentanza di tutte le Associazioni delle autonomie locali, e dei segretari confederali regionali e della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil.
In questo modo prosegue il percorso iniziato il 24 novembre 2014, quando venne sottoscritto il precedente protocollo d’intesa. Regione, Anci e organizzazioni sindacali oggi hanno confermato l’impegno nel proseguire nella collaborazione per raccogliere, analizzare e valutare i dati del personale ad oggi impegnato nei servizi e nelle funzioni oggetto del riordino avviato con l’approvazione della legge n. 2/2016 per la riforma degli enti locali. Due gli obiettivi primari: la salvaguardia di tutti i posti di lavoro e il mantenimento (anche sotto il profilo qualitativo) dei servizi erogati a cittadini e imprese. Il tutto nel rispetto degli equilibri di bilancio.
Nel frattempo va avanti il lavoro di monitoraggio che consentirà di avere un quadro definito del personale a vario titolo interessato alle procedure di riordino istituzionale, in particolare nelle Province. Ciò consentirà anche di rilevare le eventuali criticità. Il tavolo ritiene necessaria la definizione di un crono programma sulla tempistica attuativa della norma regionale, da sottoporre alla Conferenza permanente Regione-Enti locali. Le parti inoltre hanno convenuto sull’opportunità di prevedere forme di coinvolgimento delle organizzazioni sindacali in relazione ai risultati conseguiti dal lavoro dell’Osservatorio regionale per il riordino delle funzioni delle autonomie locali.
«Il Dipartimento della Funzione pubblica – ha annunciato l’assessore Erriu – ha messo a disposizione della Regione il portale della mobilità. Ciò aiuterà a definire quanti e quali sono i dipendenti delle Province in mobilità e le possibili destinazioni. Il Ministero si è detto disponibile a sedersi con noi attorno a un tavolo per gestire tutto questo processo. La giornata di oggi, con la sottoscrizione di questo accordo, è fondamentale perché gli enti funzionano se ci sono le persone che li fanno funzionare.»
«La firma dell’intesa – ha sottolineato l’assessore Demuro – è il frutto di un percorso condiviso e di un confronto ampio e articolato in cui tutti i soggetti coinvolti, con la massima disponibilità al dialogo, hanno offerto un contributo costruttivo. Si tratta di un modello che, in futuro, può essere proficuamente riproposto in analoghe situazioni.»

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L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha rivolto ai titolari delle due strutture sanitarie privateV illa Elena e Sant’Anna, in attesa di un tavolo con sindacati, assessorato e Aiop, di soependere qualsiasi iniziativa riguardo al personale dei punti nascita chiusi nelle scorse settimane. Luigi Arru ha incontrato i rappresentanti sindacali e una rappresentanza dei lavoratori dichiarati in esubero da Villa Elena e Sant’Anna, cui ha ribadito che la scelta di chiudere i punti nascita è stata assunta dai proprietari.
«Abbiamo chiesto allora e chiediamo ora – ha detto Arru – che vengano tutelati i posti di lavoro attraverso l’attivazione di percorsi di riorganizzazione. Ribadiamo la richiesta di aggregazione tra le due cliniche, valutando la possibilità di mantenere un punto nascita unitario, che superi i 500 parti annui. Nel frattempo – ha concluso l’assessore – chiediamo ai proprietari la sospensione di qualunque azione sul personale, in attesa di un tavolo di confronto che verrà convocato oggi stesso.»
Luigi Arru 62

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Palazzo della Regione 1 copia

Con l’approvazione della Manovra Finanziaria la Giunta regionale mette a disposizione della Sardegna oltre 7 miliardi e 400 milioni di euro per sostenere la ripresa, favorire lo sviluppo e avviare il risanamento del debito in Sanità, una voragine non più sostenibile che rosicchia 300 milioni in più all’anno rispetto a quanto dovrebbe. Al lavoro fatto in Commissione, che aveva già portato all’azzeramento dell’aumento di Irpef e Irap e al totale rifinanziamento del fondo per le politiche sociosanitarie grazie a ulteriori 30 milioni, si aggiungono gli incrementi deliberati dall’Aula di via Roma: 5 milioni e mezzo in più sono stanziati per le politiche del lavoro, 5 per il sistema universitario, 6 per la Cultura fra biblioteche, teatri e scuole civiche, 4 milioni e 200mila euro per le Attività produttive.
«È una Manovra strategica che mette in campo risorse importanti per riformare e rendere più efficiente la Sanità e sostenere lo sviluppo della Sardegna, che finalmente registra i primi segnali di ripresa con più crescita, più lavoro e meno disoccupazione» dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru, sottolineando come questa Finanziaria vada vista complessivamente anche rispetto alle risorse europee che valgono un miliardo in più. «Durante tutto il percorso, la maggioranza ha mostrato grande coesione e determinazione – aggiunge il presidente Pigliaru -, doti che saranno ancor più essenziali nella fase che si va ad aprire ora. Serve una forte accelerazione da parte del Consiglio per portare avanti le riforme di cui la Sardegna ha urgente bisogno, a partire dalla ASL unica e la rete ospedaliera, passaggi fondamentali per assicurare risparmi e migliore qualità nella sanità, sino alla legge sulla semplificazione e alla legge urbanistica.»
«Oggi chiudiamo due mesi di lavoro e confronto in Consiglio, lavoro molto intenso ma estremamente utile perché il primo importante risultato è stato l’azzeramento dell’aumento delle tasse, un impegno preciso che abbiamo mantenuto, strada che non era percorribile prima dell’approvazione del preconsuntivo – sottolinea l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci -. Abbiamo trovato le risorse per sistemare il pacchetto delle politiche sociali, 30 milioni di fondi europei immediatamente disponibili, e poi ci sono una serie di stanziamenti per affrontare i temi più delicati e le priorità individuate insieme alla maggioranza e quindi lavoro, cultura, università. Abbiamo anche un importante piano di opere pubbliche che contribuirà a dare un’ulteriore scossa all’economia, muovendo imprese e creando nuova occupazione.»
In particolare, il pacchetto Lavoro mette in campo 1 milione e mezzo in più per i cantieri verdi, altrettanti per i cantieri in utilizzo con i lavoratori socialmente utili, ancora 1 milione e mezzo per i lavoratori in house delle Province e un milione per l’interramento dei cavi telefonici aerei. Per l’Università l’importo aggiuntivo di 5 milioni sarà suddiviso fra legge 26 (2 milioni e 600mila euro), Ersu (1 milione), ricerca dunque legge 7 (1 milione) e Università diffusa (400mila euro). Ci sono poi 930mila euro per la tutela e la promozione della lingua sarda, 600mila euro per il nuovo Fondo Unico che finanzia le Onlus che accolgono gli ex detenuti, 1 milione 400mila euro in più agli Enti locali – ai quali è già destinato il Fondo Unico da 600 milioni di euro – per garantire il funzionamento di scuole civiche di musica, bande e Pro Loco. Un milione e 600mila euro in più andranno ai diversi teatri della Sardegna, 500mila euro alle biblioteche che saranno così per il 90% a carico della Regione, 400mila euro alle società sportive o che gestiscono campi sportivi per l’acquisto di defibrillatori. Viene garantito annualmente il contributo di 1 milione e mezzo all’anno all’Istituto Zooprofilattico. La seconda Finanziaria della Giunta Pigliaru, infine, risana i debiti delle aziende di trasporto pubblico locale come già fatto per l’Arst e porta al 10% l’Iva per i Marina Resort.

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E’ stato presentato stamane, a Cagliari, il 29° Festival internazionale “Time in Jazz“, ideato e diretto da Paolo Fresu, in programma dall’8 al 16 agosto. Paese natale del trombettista, Berchidda è come sempre il fulcro della manifestazione: qui ha casa l’associazione culturale “Time in Jazz” che ne cura l’organizzazione, e qui si concentra la maggior parte degli eventi in cartellone. Ma anche quest’anno il festival abbraccia vari altri centri del nord Sardegna: Bortigiadas, Calangianus, Chiaramonti, Ittireddu, Loiri Porto San Paolo, Mores, Ozieri, Pattada, Posada, San Teodoro, Telti, Tempio Pausania e Tula, sono le tappe di un circuito di concerti che nel mattino e nel pomeriggio vanno in scena in luoghi rappresentativi della realtà socio-culturale del posto o di valore storico o naturalistico. Novità di quest’anno, la rassegna “Time in Sassari”, consueto prolungamento di Time in Jazz in territorio sassarese, fungerà anche da prologo al festival: doppio appuntamento in calendario, dunque, l’8 e il 16 agosto, a Sassari, Cheremule e Sorso.

Sviluppando l’ideale percorso “anatomico” inaugurato due anni fa, dopo le edizioni all’insegna di Piedi e di Ali, Time in Jazz si riconosce quest’anno sotto il titolo Occhi, spunto tematico e filo rosso per nove giornate cariche di musica (e altro). Il jazz internazionale è rappresentato da artisti del calibro dei sassofonisti Charles Lloyd e Michel Portal; la scena italiana trova invece ampio spazio con la cantante Ada Montellanico, il duo del clarinettista Gianluigi Trovesi e del fisarmonicista Gianni Coscia, il quartetto Four and more, il bandoneonista Daniele di Bonaventura, i pianisti Alessandro Di Liberto, Antonio Zambrini, Stefano Battaglia, il duo Musica Nuda della cantante Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, il progetto BAM del contrabbassista Marco Bardoscia con il quartetto d’archi Alborada e la pianista Rita Marcotulli.

In un programma sul tema degli occhi non poteva mancare la giusta attenzione per gli artisti non vedenti: ecco, dunque, il pianista americano Justin Kauflin, la coppia Amadou & Mariam, dal Mali, e la cantante e pianista Silvia Zaru.

Il cartellone propone poi progetti “trasversali” come il duo Bugge Wesseltoft – Christian Prommer, o la “Norma” di Bellini riletta in chiave jazz da Paolo Silvestri e affidata all’esecuzione dell’Orchestra Jazz del Mediterraneo e all’Orchestra Jazz della Sardegna con Paolo Fresu solista. E, ancora, progetti speciali come “Il tempo in posa”, con le foto di Pino Ninfa e la musica del pianista svedese Jan Lundgren, o come il “Blind Date – Concert in the Dark” del pianista Cesare Picco; produzioni originali, come i duo del polistrumentista Mino Cinelu con Rita Marcotulli e con lo stesso trombettista di Berchidda, o come “Cecità”, un lavoro ispirato all’omonimo romanzo di José Saramago con l’attore Giuseppe Battiston e le musiche di Fresu e Daniele di Bonaventura.

Un programma ricco e variegato, dunque, in cui trovano spazio anche il chitarrista Tuareg Bombino con il suo desert blues, il progetto Last Of Songs degli israeliani Irit Dekel e Eldad Zitrin, i poeti improvvisatori Bruno Agus e Salvatore Scanu, la Banda Bernardo De Muro e la Funky Jazz Orchestra di Berchidda.

Paolo Fresu _2015 (ph © Roberto Cifarelli1905)

Paolo Fresu _2015 (ph © Roberto Cifarelli1905)

Trovesi-Coscia (foto diRoberto Masotti) ECM 2005 (s) Rita Marcotulli (foto di Paolo Soriani) (5s)

Mino Cinelu 2 Michel Portal (奇Jean_Marc_Lubrano) (s) Charles Lloyd (s) Amadou & Mariam (s)

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Il segretario nazionale della FIM-CISL Marco Bentivogli ha scritto al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sulla vicenda degli 11 lavoratori dell’Alcoa denunciati per la manifestazione del 10 settembre 2012 ad opera della Digos.

«I reati contestati – scrive Marco Bentivogli – vanno da lesioni a resistenza a pubblico ufficiale. La denuncia rischia di avere gravi conseguenze penali per le persone interessate, che sono coinvolte esclusivamente in manifestazioni di protesta e di mobilitazione indette dalle organizzazioni sindacali, per difendere il posto di lavoro e il sito produttivo di un’area tra le più povere del Paese, contro le scelte irresponsabili dell’azienda, che ha deciso di disinvestire e di abbandonare l’attività.»

«I lavoratori – aggiunge Marco Bentivogli – non si sono resi protagonisti di alcun reato, il livello di responsabilità, il loro e quello delle organizzazioni sindacali che hanno organizzato le manifestazioni, è sempre stato massimo e volto ad evitare qualunque tipo di tensione e di illecito. Esprimiamo tutta la nostra amarezza e preoccupazione per l’evolversi della vicenda giudiziaria, che rischia di trasformare in fatto di ordine pubblico, una manifestazione sindacale per il lavoro. Una mobilitazione che sta proseguendo proprio in queste ore nell’area del Sulcis, a fronte del permanere dell’incertezza sulle prospettive industriali.»

«Chiediamo che, da parte delle autorità, vi sia la considerazione oggettiva della situazione e non vi siano provvedimenti o sanzioni ingiustificate nei confronti dei lavoratori. Riteniamo utile – conclude Marco Bentivogli – e chiediamo la convocazione di un incontro a breve per gli approfondimenti necessari.»

Alcoa a Rioma 16 febbraio 2016 10Alcoa a Rioma 16 febbraio 2016 9Alcoa a Rioma 16 febbraio 2016 12Alcoa a Rioma 16 febbraio 2016 9

 

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Isola de La Maddalena 84 copiaTraghetti a La Maddalena 2 copia

Dopo aver subito la beffa dello spostamento a L’Aquila del vertice del G8, La Maddalena rischia di subire anche quello dell’annunciato vertice del G7 2017 in Sicilia.

«Se fossero confermate le indiscrezioni che il vertice G7 non si svolgerà a La Maddalena ma in Sicilia, l’isola e tutti i sardi subirebbero l’ennesimo schiaffo da parte dello Stato – denuncia Roberto Desini, consigliere regionale del Centro Democratico -. Al di là della riunione con i potenti del mondo, il vertice G7 rappresenterebbe per La Maddalena la possibilità di vedersi assegnare i finanziamenti necessari per attuare le bonifiche e restituire un patrimonio naturale inestimabile ai maddalenini, che da troppo tempo aspettano di poter utilizzare il proprio territorio per migliorare l’offerta turistica – aggiunge Roberto Desini -. Per evitare questo scippo ingiustificato è indispensabile che tutte le forze politiche e le istituzioni della Sardegna, con in prima fila la Regione, mettano insieme i loro sforzi e tutte le azioni possibili. Bisogna fare in modo che alla Sardegna sia data un’ulteriore opportunità di sviluppo, quale quella di ospitare il vertice G7. Non possiamo tacere davanti alla probabilità che questa occasione sia negata all’isola e ai sardi.»

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Lo scenario che si presenta questa settimana per quanto riguarda le temperature ha dell’incredibile… al Sud in particolare e nelle isole, già da ieri stiamo assistendo ad una primavera travestita da estate!

Lo dimostrano le spiagge prese letteralmente d’assalto… 26 gradi che hanno fatto tirar fuori in fretta e furia dall’armadio gli asciugamani per riporvi il cappotto.

Tutti in spiaggia a giocare a pallone, ancora non tantissimi in costume, perlopiù pantaloni corti e canottiere… ma se le previsioni non sbagliano, questo fine settimana dovremo aspettarci addirittura che la colonnina continui ad aumentare. Insomma, un vero e proprio antipasto estivo… non ci resta che gustarlo!

Alcuni scatti effettuati nel pomeriggio presso la spiaggia di Portopaglietto, a Portoscuso, fotografano bene il clima da estate anticipata.

Nadia Pische

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Domani, giovedì 31 marzo, alle ore 10.30, il Centrosinistra presente in Consiglio regionale terrà una conferenza stampa per illustrare i contenuti della manovra finanziaria approvata nella giornata odierna. La conferenza si terrà presso la Sala al piano terra del Consiglio in via Roma 25.

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