25 April, 2024
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Ultimo appuntamento prima della pausa estiva per Le Salon de Musique, la rassegna organizzata dall’associazione Suoni & Pause, dedicata per questa XV edizione al pianoforte. Venerdì alle 20,30 nella consueta cornice del Palazzo Siotto di Cagliari (in via Dei Genovesi, 114), si esibirà il pianista Simone Sassu in un concerto dal titolo “Cross-Over”.

Cross-Over è un vasto excursus tra scrittura ed estemporaneità, senza vincoli di genere, di stile, di linguaggio. Un viaggio tra composizioni originali, improvvisazione, rielaborazioni di musiche popolari, e citazioni di autori prediletti come Charles Mingus, Joe Zawinul, Pat Metheny. Un concerto per pianoforte e, per la prima volta, anche con l’harpejji, strumento elettroacustico a 24 corde da suonare con la tecnica chitarristica del tapping.

Dopo il concerto di venerdì Le Salon de Musique ritorna il 23 settembre con “Dentro l’anima: composizioni e improvvisazioni di Peter Waters per piano solo”.   

Il costo dei biglietti è di 8 euro (intero) e di 6 euro (ridotto).

Simone Sassu

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Easy Jet

EasyJet è una compagnia aerea low-cost inglese ormai presente in molti paesi europei tra cui l’Italia con tre sedi. Nata nel 1995 è diventata nel tempo una delle maggiori compagnie aeree low-cost al mondo. Dopo varie acquisizioni, lo sbarco in borsa e l’acquisto di centinaia di tratte è una delle compagnie più attive. Proprio per questo il piano di nuove assunzioni a livello internazionale è di 1200 nuove figure e in questo piano rientrano anche le nuove assunzioni in Italia. Sono oltre 100 le persone che EasyJet intende assumere in Italia per i propri equipaggi e con vari tipi di contratto.

«Qui, è uno stile di vita. E non importa quale sia la tua professione o a che livello ti trovi nella tua carriera: ciò che importa davvero è fare le cose bene, con passione e con il sorriso. Abbiamo ogni genere di ruolo da piloti all’equipaggio di cabina, incluse posizione nell’area finanziaria e IT»: questo l’invito dell’azienda a tutti gli aspiranti di buona volontà.

Tutti i dettagli delle varie posizioni e le modalità per candidarsi sono…

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_easyjet.html) .

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Come noto, al centro del dibattito sulla responsabilità medica non c’è più la figura del libero professionista (medico) quanto quella della struttura sanitaria come soggetto che per legge deve adeguarsi a quelle stesse regole di azione, espresse in termini di efficienza ed economicità, che reggono le attività organizzate (in forma di impresa).
Dalla legislazione sanitaria emerge chiaramente l’intento di valorizzare, nella regolamentazione dei servizi sanitari, più che il profilo statico del servizio (la prestazione sanitaria in sé per sé considerata), quello dinamico correlato all’attività e cioè al fare indirizzato al servizio. Obiettivo perseguito con un’attenta regolamentazione della fase relativa all’esercizio dell’attività sanitaria e con l’introduzione di standard di sicurezza, imposti alle strutture accreditate, al fine di garantire la qualità del servizio e la sua efficienza, sotto il profilo delle dotazioni strumentali e tecnologiche, in un’ottica sempre di tutela della salute del paziente. Previsioni che, contenute nella legislazione pubblicistica, sono destinate a saldarsi, nel versante privatistico del rapporto con l’utente, con l’art. 101 del cod. del consumo che, nel riconoscimento in capo all’utente di un diritto al rispetto di standard di qualità predeterminati e adeguatamente resi pubblici, rende esigibile dall’utente l’attuazione di quegli adempimenti organizzativi che siano diretti a garantire l’appropriatezza clinica ed organizzativa dell’assistenza sanitaria e la qualità delle prestazioni. Questo ed altri indici normativi rivelano come l’attenzione del legislatore sanitario si sia dunque spostata dalla prestazione professionale del singolo medico, inserito in un’organizzazione, all’attività assistenziale svolta dai Servizi sanitari regionali e dagli enti o istituti di rilievo nazionale: ciò in un’ottica volta a promuovere una concezione dinamica del servizio, in cui coniugare il profilo terapeutico/assistenziale dell’attività sanitaria con quello più strettamente organizzativo relativo all’erogazione del servizio.
Per queste ragioni riteniamo necessario integrare l’esposto depositato presso i Carabinieri.
Gli ultimi gravissimi episodi accaduti presso la ASL 7 meritano di essere studiati a fondo nella prospettiva prima indicata, cioè nella visione della pesante disorganizzazione dei servizi sanitari nel Sulcis Iglesiente ed in particolare nei presidi ospedalieri. Finte inaugurazioni, chiusure e trasferimento dei reparti, gestione del personale, sono alcuni degli aspetti che chiediamo alla procura di approfondire.
Molti dipendenti hanno puntualmente segnalato le difficoltà in cui si trovano ad operare nel disinteresse dei vertici aziendali e dell’assessorato regionale. Proprio per questo, continueremo a dare voce a chi è costretto ad operare in una situazione di oggettiva difficoltà.
Paride Reale
Presidente del Comitato “Uniti per la salute”

CTO Iglesias 1 copia

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Sono 17 i migranti irregolari (algerini) che hanno raggiunto le coste della Sardegna dopo essere stati trasferiti a bordo della dipendente motovedetta CP812 della Capitaneria di Porto di Sant’Antioco, questo pomeriggio, alle ore 14.00 circa, a causa delle avverse condizioni del mare che non avrebbero garantito l’arrivo sulla costa in sicurezza: i migranti sono stati intercettati nel corso della mattinata al largo del Golfo di Palmas da un peschereccio che, avendoli visti in navigazione, ha allertato la Capitaneria. I migranti sono stati assicurati a terra all’interno del Porto di Teulada dove, dopo aver ricevuto le prime cure mediche dall’ambulanza del 118, come di consueto, saranno scortati a Cagliari dal personale della Caritas diocesana e dalle forze dell’ordine.

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La Asl 7 ha indetto un avviso pubblico di mobilità ordinaria per due posti di infermiere da destinare alle Case della Salute di Sant’Antioco e Giba.

Il termine per la presentazione delle domande scade il 10 agosto 2016.

La domanda di ammissione, redatta in carta semplice secondo il fac simile disponibile nel sito internet aziendale, deve pervenire all’Ufficio Protocollo Generale dell’Azienda di Carbonia, sito in via Dalmazia, 83 – 09013 Carbonia, entro il termine perentorio di giorni 10 dalla data di pubblicazione del presente bando presso l’albo aziendale. La domanda potrà essere presentata secondo le modalità seguenti:

• consegnata a mano all’Ufficio Protocollo Generale dell’Azienda di Carbonia, sito in via Dalmazia, 83 – 09013 Carbonia,

• spedita a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata: Al Commissario Straordinario – Azienda Sanitaria Locale – via Dalmazia, 83 – 09013 Carbonia

• inviata tramite posta elettronica certificata al seguente indirizzo: P.E.C. protocollo@pec.aslcarbonia.it nel caso in cui il partecipante sia in possesso di una casella di posta elettronica certificata (PEC), entro il termine perentorio giorni 10 dalla data di pubblicazione del presente bando presso l’albo aziendale, a pena di esclusione.

Poliambulatorio di Giba 2

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«Sulle low cost la Giunta ha sbagliato in pieno. Per eccesso di prudenza e assenza di contatti con la Commissione europea. Adesso occorre subito capire cosa intende fare per il prossimo futuro. L’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, riferisca immediatamente in Consiglio regionale. La Giunta deve attivare subito le contromisure per salvare i voli da e per l’Isola». Lo dice il consigliere regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, dopo il verdetto dell’Unione europea.

«Certo – aggiunge Michele Cossa – la stagione turistica 2016 è irrimediabilmente compromessa. Il calo del 20 % dei passeggeri (con una punta del 32% per quelli dall’estero) ha schiacciato l’economia di Alghero; il meno 11% (meno 19% per i passeggeri provenienti dall’estero) sta facendo boccheggiare Cagliari e tutto il sud Sardegna. Cosa c’è ancora da aspettare? La Regione si attivi per fronteggiare la situazione.»

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Ennesimo sbarco di migranti all’alba di stamane, intorno alle 5.00, a Porto Pino. Su segnalazione di un cittadino arrivata al 112, personale delle stazioni dei carabinieri di Tratalias e Nuxis e, successivamente, coadiuvati da personale delle stazioni di Giba, Calasetta, Teulada e da una pattuglia del commissariato di Carbonia, hanno rintracciato 11 extracomunitari, di nazionalità algerina, tutti di sesso maschile, in buone condizioni di salute, sbarcati poco prima, presumibilmente da un natante che, al momento, non è stato ancora rinvenuto.

Alle 8.20, poco distante, militari della stazione di Narcao hanno rintracciato altri 4 migranti, anch’essi algerini, in buone condizioni di salute.

Alle 9.00, a Teulada, in località Le dune, su segnalazione di un privato cittadino che assisteva direttamente allo sbarco, i militari della locale stazione, congiuntamente a personale della Polizia di Stato, hanno rintracciato ulteriori 14 cittadini extracomunitari, sempre di nazionalità algerina, tutti di sesso maschile, in buone condizioni di salute, sbarcati da un natante di circa 6 metri con motore fuoribordo Suzuky da 40 HP che hanno abbandonato in spiaggia.

A mezzogiorno, su richiesta della Compagnia dei carabinieri di Carbonia, è stato fatto transitare sulla costa interessata agli sbarchi e sui luoghi di rintraccio dei migranti, il velivolo A 109 Nexus CC 46 dell’XI Elinucleo di Cagliari Elmas che ha sorvolato la zona costiera alla ricerca dei natanti utilizzati, attività conclusa con esito positivo e che ha consentito l’individuazione di 4 natanti di varie dimensioni, abbandonati nelle spiagge tra Capo Sperone, nell’isola di Sant’Antioco, e Cala Arrespiglia, in comune di Teulada, che sono stati segnalati per il successivo, ove possibile, recupero.

E’ stata subito attivata la procedura prevista dal protocollo vigente e gli stessi, dopo le prime formalità di rito effettuate dai militari operanti e con la collaborazione della Protezione Civile di Sant’Anna Arresi, i cuoi uomini hanno portato bevande ed altri generi di conforto, alle 15.30 sono stati trasferiti a Cagliari, per gli adempimenti di rito a cura dell’ufficio stranieri della locale questura.

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Bimbi di Fukushima_SanGiovanni

Sedici bambini di Fukushima sono arrivati oggi al San Giovanni di Dio di Cagliari per le visite radiologiche. Sono i controlli medici che da cinque anni vengono fatti dall’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari sui bimbi e i ragazzi esposti al pericolo di radiazioni in seguito al disastro che ha colpito il nord-est del Giappone l’11 marzo 2011.

A visitare i bambini il medico radiologo Valerio Tuveri che li ha sottoposti a diversi esami, tra i quali quelli tiroidei. «La tiroide – spiega Tuveri – è bersaglio delle radiazioni e per noi è importantissimo monitorarne la funzionalità». Ai controlli ha partecipato anche il direttore sanitario dell’Aou di Cagliari, Nazareno Pacifico.

L’iniziativa, nata nel 2011 su spinta della professoressa Anna Maria Nurchi, della Clinica Pediatrica, è stata portata avanti con amore e dedizione dai medici e operatori della Radiologia dell’Aou di Cagliari. Si inserisce nel quadro di collaborazione con i volontari dell’Associazione Orto dei sogni che ogni anno portano a Cagliari i bimbi di Fukushima per un soggiorno vacanza ma anche per effettuare controlli medici importantissimi per la salute dei piccoli.

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Mercoledì 3 agosto, nella suggestiva cornice del Nuraghe Arresi, si chiuderà il Festival per un Teatro Sociale di Tutti e per Tutti. La rassegna, che ha trasformato per cinque giorni Sant’Anna Arresi in un grande palcoscenico all’aperto, si concluderà con la performance dei partecipanti al laboratorio Il Corpo e la Voce, diretto dall’artista Maurizio Saiu e teso ad indagare la percezione di noi stessi in uno scenario sociale e culturale di grandi conflitti.

A partire dalle 20.30, andrà in scena lo spettacolo frutto dell’intenso lavoro prodotto nell’arco di tre giorni di residenza teatrale: le stanze del centro di aggregazione sociale della cittadina sono diventate lo scenario in cui sperimentare con il corpo e con la voce nuove modalità espressive. Da soli oppure con un partner o in gruppo, gli allievi hanno sperimentato le nozioni che mettono in moto l’espansione dell’energia creativa per dare vita ad una pièce sperimentale.

La ricerca vocale e quella legata al mondo della danza, a cui Maurizio Saiu si dedica da tanti anni si basa essenzialmente sull’interazione dei due linguaggi. Imparare ad usare la voce ed il corpo, liberare le molteplici qualità che il nostro corpo, con la voce, può esprimere alla ricerca di una sempre maggiore consapevolezza delle nostre  potenzialità.

La quinta edizione di Sant’Anna Arresi Teatro, diretta da Monica Porcedda, della compagnia teatrale La Cernita, è stata organizzata in collaborazione con il comune di Sant’Anna Arresi e realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Spettacolo e Sport,  con il supporto dell’Associazione Candiani Porto Pino, della Cantina Mesa e la Comunità di Sant’Anna Arresi.

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Tony Allen, il padre dell’afrobeat, arriva in Sardegna il 6 agosto per un concerto speciale nella suggestiva cornice del Parco comunale di Baratili San Pietro, ore 21.30, nell’ambito del Dromos Festival.  Ad accompagnare il batterista nigeriano ci sarà Audrey Gbaguidi, cantante e attrice francese, originaria del Togo e del Benin.

Artista di confine e apripista fondamentale per tutta la musica africana di nuova generazione, Tony Allen presenterà il nuovo album “Film of life”, il suo decimo disco solista, una retrospettiva sulla sua carriera, a cui hanno partecipato musicisti del calibro di Damon Albarn e Manu Dibango.

All’inizio del suo percorso artistico è stato il direttore dell’orchestra di Fela Kuti. Insieme hanno creato un ritmo nuovo: l’afrobeat. Proprio il battito dell’afrobeat è quello scandito dalla batteria di Tony Allen, che per 15 anni si affianca a Fela Kuti in una produzione musicale di oltre 50 album. Tony Allen non si stancherà mai di scandirne il tempo, flessibile e preciso. L’afrobeat cresce sotto i colpi della sua batteria fino a diventare uno dei generi  africani più influenti  al mondo.

Tony Allen ricalca i ritmi africani riconsegnandoli al mondo con una nuova potenza, ed è anche grazie al suo potere che la musica africana è riuscita ad  influenzare lo sviluppo delle sonorità pop occidentali. Allen racchiude la vitalità e la forza primordiale di questi ritmi e la voglia di sottometterli a nuove sperimentazioni miscelandoli con suoni moderni.

Dopo l’incontro con Fela Kuti, la sua carriera lo porterà a intraprendere una ricerca ininterrotta tra le sonorità dell’afrobeat originale e a emancipazioni multidirezionali che spaziano dal dub, allo “Space jazz” ma anche al pop internazionale. Numerosissimi i progetti e le collaborazioni, negli ultimi anni la più importante è sicuramente quella con Damon Albarn. Dal 2000 Damon e Tony lavorano fianco a fianco in numerosi progetti, tra i quali The Good The Bad & The Queen e Rocket Juice and The Moon, fino agli ultimi lavori.

Per creare “Fim of life”, l’ultimo capolavoro, Tony non si accontenta di vivere di rendita, rimescola le carte, affida la produzione ad un giovane trio francese, The Jazzbastards e si rimette in gioco. Il risultato lo ricolloca con freschezza  al centro della storia della musica. Damon Albarn è presente, la sua voce aggiunge un tocco soul al singolo Go Back (dedicato ai profughi che arrivano a Lampedusa ) e in Tiger Skip il suono della sua melodica si amalgama perfettamente alla tecnica e al  groove del percussionista. Ospiti nell’album anche Kuku, cantautore di origine nigeriane (“Tonywood”) e “The Lion of Africa” Manu Dibango (“Mojo”).

In “Film of Life” Allen riscrive la sceneggiatura della sua carriera e se non riesce a raccontarla tutta sicuramente ci fa capire quanto sia importante il ruolo di questo stregone yoruba nel panorama musicale mondiale, oggi come ieri.

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