28 March, 2024
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La FIALS, Federazione italiana autonomie locali e Sanità ha organizzato un sit-in di protesta per la giornata di domani, alle 10.30, al CTO di Iglesias.

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La FIALS, Federazione italiana autonomie locali e Sanità ha organizzato un sit-in di protesta per la giornata di domani, venerdì 30 dicembre, alle 10.30, al CTO di Iglesias, contro “I Signori dell’anti-sanità nel nostro territorio!!!

L’organizzazione sindacale, composta da lavoratori indipendenti, «stanca di assistere allo sfascio della sanità del Sulcis Iglesiente» propone un’unione di forze e di intenti per cercare di evitare:

• lo spostamento selvaggio e la chiusura o accorpamento di reparti;

• la trasformazione di ospedali in ambulatori;

• la trasformazione di ospedale per le attività programmate in un “ospedale a tempo”, che induce i pazienti all’auto-dimissione il venerdì;

• i “trasferimenti selvaggi” del personale, che ignorano le specifiche capacità professionali maturate dai lavoratori;

• l’assenza di percorsi definiti e chiare procedure.

Secondo la FIALS – il gioco è chiaro – «si vuole arrivare alla chiusura per mancanza di numeri perché, si sa, se non si raggiungono i numeri previsti dalla legge, si chiude!!! Uno smantellamento indiretto fatto di continui disservizi che inducono gli ammalati di questo territorio a spostarsi, più che in passato, in altri contesti ospedalieri».

Sulla giornata di protesta interviene Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale.

«E’ scontata la totale solidarietà, con la mia partecipazione, alla manifestazione indetta dalla FIALS – dice Gianluigi Rubiu –. Interverranno tanti cittadini del territorio offesi e umiliati dalla giunta Pigliaru per aver distrutto la sanità isolana attraverso un’azione scellerata di devastazione dei presidi. Nel Sulcis Iglesiente si assiste impotenti allo smantellamento dei servizi, con gli ospedali ridotti a poco più di scarsi ambulatori, mettendo a continuo repentaglio la vita dei pazienti, costretti a lunghi ed estenuanti viaggi tra un ospedale e l’altro. Una condizione – aggiunge Gianluigi Rubiu – che sta inevitabilmente producendo disservizi e disagi per malati e familiari. Sono inoltre vittime dello sfascio della sanità iglesiente medici e infermieri, disarmati di fronte allo smantellamento selvaggio ed esposti a rischi di carattere personale, sempre più indeboliti senza una organizzazione degna di questo nome.»

«Il malcontento per i continui trasferimenti del personale sanitario, senza nessun criterio e con metodi sicuramente discutibili, è un altro punto critico per il comparto – sottolinea ancora Gianluigi Rubiu -. Non ci sono dubbi. La politica regionale ha fallito tutti gli obiettivi,  sia dal punto di vista economico che della qualità dei servizi per allargarsi alla soppressione di presidi sul territorio, riuscendo nell’intento di scontentare tutti. Non è possibile proseguire di questo passo, con un rischio concreto per la vita degli iglesienti, costretti sempre più a vedersi garantite solo le cure in ambulanza nei continui viaggi della speranza. Liste d’attesa infinite con tempi che sono ormai raddoppiati. E’ insomma una maggioranza senza vergogna. Non sarà certo la Asl Unica regionale a migliorare i servizi. Anzi. Avremo una sanità sempre più distante dal territorio e scadente per la qualità dei servizi. Scontato l’interrogativo: siamo sicuri che questa strategia non sia frutto di un perverso progetto per smantellare la sanità pubblica del Sulcis Iglesiente a vantaggio della sanità privata? Di fronte a questo disastro – conclude il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale – ci viene da ragionare su un disegno ben definito, altrimenti siamo costretti a pensare ad una follia incontrollata.»

 

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