29 March, 2024
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Daniela Marras, presidente della IV commissione Servizi Sociali, Pubblica Istruzione, Politiche della Casa e Patrimonio del comune di Carbonia, ha fatto nuovamente visita oggi ai lavoratori del Centro Aias di Cortoghiana che da alcune settimane portano avanti l’azione di protesta con un presidio permanente, per rivendicare il pagamento degli stipendi arretrati ed il rispetto dei loro diritti.

I lavoratori, come è noto, sono in attesa che trovino attuazione gli impegni assunti dal Consiglio regionale con l’approvazione di un ordine del giorno, avvenuta l’11 aprile.

Ricordiamo che l’ordine del giorno impegna il presidente della Regione Francesco Pigliaru, la Giunta e l’assessore regionale della Sanità e dell’Assistenza sociale Luigi Arru:

  1. a sollecitare l’Aias ad effettuare una certificazione dei propri bilanci, allo scopo di accertare l’effettiva consistenza dei crediti vantati nei confronto delle Uussll, delle Asl e ora dell’Ats;
  2. a prevedere che nei contratti stipulati dall’Ats con gli erogatori privati vi siano esplicite clausole di salvaguardia delle retribuzioni dei lavoratori, che – se disattese – potranno essere sanzionate anche con la revoca dell’accreditamento;
  3. ad adottare un atto di indirizzo in base al quale: a) il pagamento delle retribuzioni pregresse avvenga tramite il ricorso alla procedura di cui all’articolo 1676 del codice civile; b) il contenzioso in essere, laddove possibile, venga risolto in via transattiva;
  4. ad avviare una ricognizione degli operatori privati potenzialmente interessati a svolgere questi servizi sanitari e socio sanitari, in grado di superare il monopolio in atto.

 

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Il Carbonia che ha disputato il campionato di Lega Giovanile 1974/75.

La chiesa di San Giovanni Battista, a San Giovanni Suergiu, s’è riempita questo pomeriggio per l’estremo saluto a Claudio Sulas, agente di commercio, ex calciatore, scomparso ieri per un male incurabile, all’età di 61 anni.

In tanti si sono stretti intorno alla moglie Donatella e alla figlia Giulia, parenti, amici, conoscenti, diversi ex calciatori che hanno giocato con lui o che lo hanno conosciuto come avversario negli anni ’70.

La messa è stata celebrata dal parroco della chiesa di San Giovanni Battista, Antonino Bellu, e dal parroco della chiesa di Is Urigus, frazione nella quale Claudio Sulas è cresciuto, don Giuseppe Zusa.

La carriera calcistica di Claudio Sulas ha avuto il suo periodo più brillante con la maglia del Carbonia, con la quale, proveniente dal settore giovanile, fece il suo esordio nel campionato di Promozione regionale nella stagione 1973/74, a soli 17 anni, sotto la guida di Toto Cesaracciu. Nonostante la giovanissima età, collezionò 9 presenze nel ruolo di ala destra, realizzando un goal nella vittoriosa partita interna con l’Oristanese, 4 a 0, il 13 gennaio 1974. La stagione successiva fu per lui meno fortunata, giocò una sola partita e venne ceduto in prestito al San Giovanni Suergiu, la squadra del suo paese.

Rientrò a Carbonia nell’estate del 1977, diventando titolare inamovibile fino al pareggio interno per 2 a 2 con il Villacidro disputato il 12 marzo 1978 per la 7ª giornata del girone di ritorno, perché venne poi bloccato da un grave infortunio ad un ginocchio fino al termine della stagione, nella squadra che con l’indimenticabile Toto Cesaracciu in panchina, conquistò la promozione in serie D, nello spareggio del Quadrivio di Nuoro con il Porto Torres, deciso dal lancio della monetina dopo che sia i tempi regolamentari sia quelli supplementari, si conclusero sul risultato di parità, 1 a 1 (reti del centravanti Aresu per il Carbonia e dello stopper Pantera per il Porto Torres). Chiuse quella stagione con 21 presenze e 2 reti, realizzate in due vittoriose trasferte, a Quartucciu, il primo goal del 3 a 1 finale sulla Ferrini, e a Cagliari con la Torpedo, 1 a 0.

Lasciato il Carbonia, continuò a giocare per alcune stagioni nelle categorie minori ma abbandonò definitivamente il calcio ancora in giovane età e si dedicò presto al lavoro di agente di commercio, che ha portato avanti fino a che le condizioni di salute glielo hanno consentito.

Nonostante la carriera relativamente breve, ha conservato tantissimi amici nel mondo del calcio e non solo, che oggi ne piangono la prematura scomparsa.

«Claudio Sulas era un moto perpetuo di centrocampo – ricorda Checco Fele, suo compagno di squadra nelle prime due stagioni al Carbonia – sempre pronto a tappare i buchi che si creavano, calciatore e persona molto generosa, non molto fortunata. Con la sua scomparsa perdiamo un’altra pedina nello scacchiere biancoblu che contribuì a far rinascere il Carbonia dopo la Carbosarda.»

Una formazione del Carbonia della stagione 1973/74 con Claudio Sulas (il secondo accosciato dalla sinistra).

Claudio Sulas.

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E’ iniziata ieri, giovedì 27 aprile, al Centro Culturale San Platano del Parco Comunale di Villaspeciosa, la manifestazione “La Grande Guerra al di là e al di qua del mare”, fortemente voluta dal comune di Villaspeciosa per omaggiare i caduti e gli ex combattenti italiani che hanno combattuto per la Patria durante la Prima Guerra mondiale.

L’Evento, inserito nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario dellaprima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale, è realizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale “La Storia e la Memoria” di Cagliari, il Comando della Legione dei Carabinieri Sardegna di Cagliari e la Pro Loco di Villaspeciosa. Per il buon esito dell’iniziativa hanno collaborato anche il Comitato Sardo Grande Guerra, il Comitato Iglesiente Centenario Grande Guerra, la Fondazione di ricerca Giuseppe Siotto – Centro di studi e documentazione storica, la Fondazione Memoriale Giuseppe Garibaldi, l’Istituto Comprensivo Statale “Antonio Gramsci” di Decimoputzu-Villaspeciosa, l’Associazione Culturale RiCreando e la libreria LibrArt di Villaspeciosa.

Il Comitato scientifico della manifestazione è composto da Giuliana Mallei, Paola Mallei, Pina Monni e Anna Maria Pinna.

Dopo il taglio del nastro da parte del sindaco Elio Mameli, il Centro Culturale ha aperto le porte dell’esposizione di cimeli, uniformi, oggetti, scritti e foto d’epoca appartenuti ad ex combattenti o caduti durante il conflitto. La Mostra, interamente realizzata dall’Assoazione Culturale “La Storia e la Memoria” di Cagliari e dal Comando della Legione dei Carabinieri di Cagliari, è corredata da foto e storie dei combattenti pianti da Villaspeciosa, raccolte negli anni da Giuliana Mallei e Paola Mallei. All’interno dello spazio espositivo sono anche proiettati il documentario sui prigionieri austro-ungarici nell’isola dell’Asinara “Szamár-sziget rabjai – The prisoners ofAsinara” di Anita Major e Gábor Margittai, girato per la TV ungherese ed altri contributi visivi sul Conflitto mondiale.

All’inaugurazione, oltre il Comitato scientifico, erano presenti anche il presidente della Pro Loco Maurizio Firinu, il Presidente dell’Associazione Culturale “La Storia e la Memoria” di Cagliari Paolo Amat di San Filippo ed il Comandante della Stazione Carabinieri di Decimomannu Maresciallo Bruno Caruso.

In concomitanza con l’apertura dell’esposizione è partito anche il progetto “Adotta un eroe” interamente dedicato agli alunni dell’I.C. Statale “A. Gramsci” Decimoputzu-Villaspeciosa.

Ieri mattina, al Teatro Comunale, Roberto Sarritzu (vice presidente de “La Storia e la Memoria”) ha, infatti, tenuto la conferenza “La Prima Guerra Mondiale: uomini e trincee” per gli studenti della Scuola Secondaria. Il Progetto prosegue, poi, sabato 29 aprile con le visite guidate all’esposizione ad opera dell’Associazione Culturale  “La Storia e la Memoria” di Cagliari e della Legione dei Carabinieri Sardegna di Cagliari. Infine, martedì 9 maggio, in orario scolastico, nella Scuola

Primaria, è previsto il laboratorio di lettura incentrato sul libro “Nessuna guerra è grande” di Chiara Sgarbi, curato da RiCreando, in collaborazione con LibrArt.

La Manifestazione prosegue, intanto, in parallelo per tutti, sabato 29 aprile alle 16.00, al Centro Culturale, con il convegno di approfondimento “La Grande Guerra al di là e al di qua del mare” tenuto da esperti, studenti ed appassionati della Prima Guerra mondiale.

Domenica 14 maggio, dopo la S.S. Messa, officiata dal Parroco don Marco Puddu, in suffragio dei caduti di Villaspeciosa e d’Italia durante la Grande Guerra, un corteo di rappresentanti di associazioni militari ed ex combattenti si recherà presso i due monumenti ai caduti (in via Cagliari e presso le Scuole) per la deposizione delle corone di alloro e di una targa ricordo realizzata dal Comune.

Martedì 16 maggio, alle ore 15.00, nel Teatro Comunale, è in programma la presentazione del libro “Dimonios – La leggenda della Brigata Sassari” di Bepi Vigna e Gildo Atzori, curata da RiCreando, in collaborazione con LibrArt.

Mercoledì 24 maggio, dalle ore 16.00 alle 20.00, l’esposizione di foto “La figura della donna nella Grande Guerra”, curata da Anna Grazia Demurtas (Docente dell’I.C. Statale “A. Gramsci” Decimoputzu-Villaspeciosa) arricchirà nuovamente il Centro Culturale.

La manifestazione si concluderà, infine, mercoledì 24 maggio, alle 16, al Centro Culturale San Platano, con la Rappresentazione musicale e teatrale degli studenti delle Scuole Primaria e Secondaria di Primo Grado di Villaspeciosa. I ragazzi canteranno pezzi inerenti gli anni della Grande Guerra e reciteranno brani, sulla falsariga de “L’Antologia di Spoon River”, in memoria dei caduti di Villaspeciosa.

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Nella giornata di ieri, 27 aprile, la Polizia Locale ha ritrovato 9 cuccioli di cane nella località Caput Acquas.

Sono state attivate, immediatamente, le ricerche per individuare i responsabili senza tuttavia ottenere esito positivo.

L’Amministrazione comunale condanna gesti tanto vili che offendono il senso di civiltà ed umanità della città di Carbonia.

L’Associazione “La lega nazionale difesa del cane” è stata coinvolta nella cura e nello svezzamento dei cuccioli, in questa primissima fase di emergenza. L’impegno è, tuttavia, molto gravoso e pertanto l’Amministrazione comunale lancia un appello urgente per chiedere la collaborazione delle Associazioni di volontariato del territorio e dei privati cittadini per la presa in custodia e lo svezzamento dei cuccioli, che possono essere accolti anche singolarmente. Sarebbe importante riuscire a trovare una cagnetta in grado di allattarli.

Per informazioni e per comunicare la propria disponibilità, chiamare il numero: 380 7883877.

L’Amministrazione comunale ringrazia in anticipo chi volesse collaborare per questa nobile finalità.

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Ultimo impegno della “Poule A” del campionato di Serie D per la Sulcispes Sant’Antioco, che domenica pomeriggio affronterà tra le mura amiche la Coral Alghero. Grazie alla vittoria ottenuta giovedì nello scontro diretto con l’Uri, i catalani hanno guadagnato la matematica certezza di chiudere al primo posto, e giungeranno dunque in laguna senza l’esigenza di fare risultato a ogni costo. Coach Paolo Massidda però mette in guardia i suoi: «Non dobbiamo aspettarci regali – commenta Paolo Massidda – Alghero verrà a Sant’Antioco per fare risultato, com’è giusto che sia. Sono primi con merito, e vorranno chiudere nel migliore dei modi questa fase del torneo».

La squadra allenata da Luca Granchi può contare davvero su tante armi nel proprio arsenale: dal play Emiliano Salvatore alla guardia Gioele Bonalume, passando per il pivot Alberto Brembilla, che a dispetto della carta d’identità continua a essere un fattore determinante: «L’avevo detto in tempi non sospetti – aggiunge il coach antiochense – hanno qualcosa in più rispetto a tutte le altre, sia dal punto di vista tecnico che delle rotazioni, e sono i favoriti per il salto di categoria»

La Sulcispes, dal canto proprio, approccerà l’impegno con grande determinazione. L’obiettivo è quello di conquistare una vittoria di prestigio per arrivare nel migliore dei modi alla fase più calda del campionato: i playoff promozione. «Vogliamo vincere – prosegue Paolo Massidda – a prescindere dai risultati degli altri campi e dalle possibili combinazioni nel tabellone playoff. Del resto sia con il terzo che il quarto posto andremo ad affrontare delle squadre tutt’altro che comode. Dunque non ci resta che lavorare su noi stessi, specialmente dal punto di vista mentale. Domenica dovremo cercare di essere continui per tutti i 40 minuti, evitando quei cali di tensione che stavano per costarci la vittoria a Selargius. Voglio vedere una squadra già in clima playoff».

Palla a due domenica 30 aprile alle 18.30, al PalaGiacomoCabras di Sant’Antioco. Arbitreranno Fabio Carrus di Selargius e Nicola Saddi di Quartu Sant’Elena. La gara verrà trasmessa in diretta streaming sul canale Youtube “GSD Sulcispes Basket”.

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Partono il 4 maggio le prime sei assunzioni del personale stagionale del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Sei persone che andranno a comporre i primi tre equipaggi degli undici che durante l’estate saranno impegnati nel controllo delle acque dell’Arcipelago. Per queste prime settimane di attività gli assunti collaboreranno all’interno dell’Ufficio turistico del Comune di La Maddalena per le informazioni di natura ambientale che riguardano il Parco Nazionale; l’Infopoint verrà aperto nei prossimi giorni. Un risultato importante per riuscire a rispettare la cronologia di impegni dettata dal comandante Leonardo Deri al momento del commissariamento dell’Ente Parco.

«Ci siamo dati una precisa cronologia di impegni che stiamo cercando di mantenere sia per quello che riguarda l’attività amministrativa dell’Ente sia per quello che riguarda l’attività operativa di tutta la stagione estiva – spiega il comandante della Capitaneria di Porto e commissario straordinario dell’Ente Parco Leonardo Deri -. Non è semplice ma gli uffici stanno rispettando le indicazioni e un primo risultato è visibile con l’assunzione entro la prima settimana di maggio dei primi tre equipaggi degli undici totali destinati alla stagione estiva. Con questo personale andremo anche a dare un supporto concreto all’Amministrazione comunale per quello che riguarda la gestione dell’Ufficio turistico.»

In questi giorni è inoltre in fase di conclusione il procedimento amministrativo relativo all’assunzione del personale da destinare alla pulizia e al ripristino della rete sentieristica dell’Isola di Caprera e all’allestimento di quella sull’Isola di Budelli. Cinque falegnami e un operaio generico assunti a chiamata dagli elenchi forniti dai CPI – Centri per l’impiego (ex Uffici di collocamento). In questi giorni gli uffici del Parco sono in attesa delle indicazioni e delle liste fornite proprio dal CPI, una volta avute queste si procederà con la stipula dei contratti con il personale individuato. L’Ente Parco ha già provveduto ad avviare una convenzione con l’Agenzia regionale Forestas al fine di rendere fruibili i sentieri del Parco

«Dobbiamo sistemare la rete sentieristica – spiega Leonardo Deri – avremmo voluto chiudere prima anche con queste assunzioni e procedere alla stipula dei contratti ma purtroppo abbiamo accumulato qualche giorno di ritardo per la mancata comunicazione da parte del CPI delle liste degli idonei. Entro qualche giorno avvieremo inoltre la selezione delle guide e del personale da destinare alle informazioni sulle spiagge. Il Parco vuole fare la sua parte in maniera positiva e siamo sicuri di riuscire a metterci a disposizione in modo concreto per le esigenze della comunità.»

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Due interi archivi manomessi con la documentazione relativa a progettazioni di interventi ribaltata dagli scaffali, gettata per terra e danneggiata; furto di cavi elettrici e strumentazione di vario genere, finestre divelte e strutture danneggiate. Un altro atto vandalico ha colpito nei giorni scorsi il deposito di Sestu, già interessato da un incendio di natura dolosa che aveva messo fuori uso buona parte dei locali. 

Ancora una intrusione messa a segno in una località dove si presume ci possano essere gli archivi di Abbanoa. Ancora una volta sono stati presi di mira tutti i contenuti di progettazione e realizzazione di lavori che portavano la firma delle gestioni precedenti ad Abbanoa.

La denuncia, con tanto di documentazione fotografica, è stata depositata oggi presso i carabinieri di Sestu.

Gli autori del nuovo atto vandalico a danno del Gestore hanno agito presumibilmente indisturbati, solo ieri gli operatori Abbanoa hanno scoperto quanto accaduto nei giorni scorsi. Sono stati presi di mira gli archivi contenenti vecchi documenti. Risultano forzate le serrande di diversi locali e in più punti dell’impianto elettrico sono stati tranciati e divelti cavi e centraline. Manca strumentazione di diverso genere.

Il raid dei giorni scorsi si inserisce nella lista nera di atti vandalici che negli ultimi anni hanno cercato di paralizzare l’attività di Abbanoa, di seguito riportati:

• 13 dicembre 2016

Secondo incendio nella sede di viale Diaz 116 a Cagliari

• 29 ottobre 2016

Primo incendio nella sede di viale Diaz 116 a Cagliari

• 31 maggio 2016

Incendio al depuratore di Olbiaù

• 26 giugno 2015

Incendio al deposito di Sestu: danni per oltre un milione di euro

• 5 maggio 2014.

Cagliari, terzo autospurgo incendiato nella sede di via Is Cornalias

• 31 marzo 2014.

Terralba: incendio appiccato in un cantiere di un’impresa appaltatrice

• 29 agosto 2013.

Incendio appiccato al deposito del potabilizzatore di Corongiu a Sinnai

• 9 luglio 2013.

Incendio appiccato all’auto privata di uno dei capi zona del Distretto 1 di Cagliari.

• 26 giugno 2013.

Nel deposito di via Is Cornalias a Cagliari, nella notte viene incendiato il nuovo autospurgo: era stato acquistato da appena un mese in sostituzione di un altro mezzo distrutto l’anno precedente. 

• 24 giugno 2013.

Danneggiamento della condotta fognaria che porta i reflui della fascia costiera di Chia verso il depuratore più a monte. La fuoriuscita di liquami avrebbe potuto causare un riversamento nel ruscello e quindi un inquinamento della laguna. I tecnici sono intervenuti tempestivamente evitando tale rischio.

• 24 maggio 2013.

Raid nel deposito del depuratore di Muravera. Squarciate le gomme di cinque Panda e di un furgone, frantumati alcuni vetri e forzato le portiere con un grimaldello. E’ stata cosparsa benzina, ma fortunatamente non è stato appiccato il fuoco.

• 23 luglio 2012.

Nella notte vengono incendiati un autospurgo e un autobotte nel deposito di via Is Cornalias, sede del Distretto 1 di Cagliari.

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Sabato 29 aprile, dalle 14.30 alle 15.00, sulle frequenze di RAI Radio 3, all’interno del programma “Passioni”, andrà in onda la prima puntata dal titolo “Carbonia” dell’audio documentario “Sa Mena – La Miniera: Racconti di Minatori Sardi” a cura del giornalista Gianluca Diana.

Quella di sabato è la prima di quattro puntate. Le prossime tre puntate di “Sa Mena – La Miniera: Racconti di Minatori Sardi” andranno in onda domenica 30 aprile, sabato 6 maggio e domenica 7 maggio, sempre su RAI Radio 3, sempre dalle 14.30 alle 15.00.

Il primo appuntamento, dedicato a Carbonia, ripercorre la storia mineraria e civile della nostra Città, attraverso la voce di alcuni testimoni e  protagonisti attuali e passati della storia della città e del territorio, come Antonio Capizzi, Dante Ennas, Sandro Mantega, Paolo Serra, Mauro Villani, Giovanni Virgilio, Mario Zara. I minatori e le loro famiglie, provenienti da tutta Italia, le lotte sindacali per ottenere delle condizioni di vita dignitose, la marcia verso Cagliari, l’orgoglio di combattere contro la fame e la disperazione.

Carbonia, la città che si rifiutò di morire al termine delle attività estrattive, ha saputo trovare in sé stessa quel futuro che sembrava non esistere: ripartendo dalla propria storia, convertendo i luoghi di lavoro in nuove attività produttive e culturali, come il Museo del Carbone e La Fabbrica del Cinema.

L’audio documentario ha ricevuto, durante la fase di produzione, il sostegno del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema.

Gianluca Diana racconta storie, in diverse forme e maniere, dall’inizio degli anni 2000 a Roma, città in cui nasce, vive e lavora. In radio condivide assieme al sodale di sempre Pietropaolo Moroncelli le trasmissioni presso Radio Onda Rossa, Radio Città Aperta, Radio Popolare Roma, RaiRadio 3, Radio Città Futura; scrive per “Il Manifesto” e “Alias”. Il format radiofonico porta il nome di “Mojo Station – Il Blues e le Sue Culture”. In passato scrive anche per XL – La Repubblica, Carta, MondoMix, Il Blues Magazine. II cuore delle sue narrazioni è l’amore per i suoni e le culture afro-americane, tanto che dal 2005 inventa e dirige, sempre assieme a P. Moroncelli, una delle principali rassegne blues d’Italia: il Mojo Station Blues Festival. Come autore pubblica, nel 2014 in Spagna, la graphic-novel “Mariem Hassan – Soy Saharui”, pubblicata nella versione italiana con il titolo “Mariem Hassan – Io Sono Saharaui”.

Date messa in onda:

  1. Sabato 29 e domenica 30 aprile
  2. Sabato 6 e domenica 7 maggio

Articolazione delle puntate:

  1. Sabato 29 aprile: Serbariu – Carbonia
  2. Domenica 30 aprile: Monteponi – Iglesias
  3. Sabato 6 maggio: Montevecchio – Guspini
  4. Domenica 7 maggio: Carbosulcis – Nuraxi Figus

L’orario di trasmissione va dalle ore 14.30 alle ore 15.00.

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L’accentramento verso lo Stato dei poteri in materia di coordinamento di finanza pubblica e la conseguente riduzione degli spazi di autonomia finanziaria delle Regioni, unitamente al rilancio del federalismo fiscale e della rinnovata unità politica e istituzionale delle Regioni, soprattutto alla luce dei recenti esiti referendari che hanno riaffermato il quadro istituzionale disegnato nel 2001 con la modifica del titolo V della Costituzione repubblicana. Sono stati questi, in sintesi i temi sui quali si sono confrontati i presidenti delle assemblee elettive nel corso del workshop dal titolo “Autonomia finanziaria, coordinamento della finanza pubblica, federalismo fiscale: il comune problema delle risorse” ed al quale hanno partecipato in qualità di relatori il presidente del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, i docenti delle università di Sassari e Padova, Omar Chessa e Luca Antonini, il magistrato della Corte dei Conti, sezione di Trento, Gianfranco Postal, il componente la commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, Silvio Lai, l’assessore al Bilancio della regione Sardegna, Raffaele Paci, e il presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale della Sardegna, Franco Sabatini.

Il presidente dell’assemblea sarda, Gianfranco Ganau, nel suo intervento di saluto ha evidenziato le crescenti difficoltà delle Regioni e ricordando i più stringenti vincoli di bilancio ha lamentato il «trasferimento di competenze senza che però siano garantite alle Regioni le necessarie risorse per esercitarle». «L’autonomia finanziaria e il federalismo fiscale – ha affermato Ganau – sono un binomio inscindibile per le Regioni a statuto speciale e l’autonomia finanziaria costituisce uno dei presupposti per lo sviluppo e il pluralismo istituzionale». «È di piena attualità – ha concluso il presidente dell’assemblea sarda – l’attuazione del federalismo fiscale all’indomani del referendum dello scorso dicembre che ha confermato nei fatti la riforma costituzionale del 2001, che è definita una riforma in senso federale dell’ordinamento».

Franco Iacop ha definito una “sfida” il tema dell’autonomia differenziata e confermando la necessità di un rilancio del federalismo ha introdotto il tema della mancata applicazione da parte dello Stato delle numerose sentenze della Corte costituzionale sui temi che riguardano la finanza e il bilancio degli enti territoriali.

A giudizio del docente di diritto costituzionale dell’Ateneo di Sassari, Omar Chessa, il punto nodale delle questioni aperte nel confronto tra Stato e Regioni è rappresentato da un crescente accentramento del potere statale in materia di coordinamento della finanza pubblica: «È ormai interpretata come una competenza finalistica e come tale comprende puntuali poteri amministrativi che incidono pesantemente sull’autonomia finanziaria delle regioni». Il docente sassarese ha quindi svolto una serie di ragionamenti di carattere tecnico scientifico ed ha definito la legge costituzionale n. 1 del 2012, quella che ha introdotto in costituzione il cosiddetto pareggio di bilancio, «una svolta che segna un punto di non ritorno, perché vanifica la potestà concorrente in materia di coordinamento di bilancio». «Con il pareggio di bilancio – ha dichiarato Chessa – la politica di austerità fiscale è una via costituzionalmente obbligata ed a cascata produce conseguenze devastanti sull’autonomia finanziaria delle Regioni e gli Enti Locali». Il quadro si complica con il riferimento all’Europa («il pareggio di bilancio è l’unico strumento per tenere unita l’Ue che non ha un’unione fiscale né un bilancio federale») e all’impossibilità dei governi di poter disporre di strumenti efficaci per compire autonome scelte di bilancio.

«Il taglio delle risorse alla Regioni – ha incalzato il docente dell’Università di Padova, Luca Antonini – significa comprimere welfare, assistenza sociale e sanità che sono competenze gestite dalle Regioni». È questo, a giudizio del professore veneto, il messaggio che deve arrivare ai cittadini, in tempi in cui appare chiaro che con la crisi si è “massacrato” il federalismo («così non è avvenuto in Germania») e con i tagli lineari si è “smantellato” l’intero sistema del welfare.

«Il 2017 – ha spiegato Antonini – doveva essere l’anno dell’entrata a regime del federalismo fiscale ma lo Stato ha continuato a varare norme che bloccano l’autonomia finanziaria degli enti territoriali, con il pareggio di bilancio, infatti, se si riducono le entrate delle Regioni necessariamente sono ridotte le spese per i servizi ai cittadini». Il professori Antonini ha quindi denunciato “l’azione di smantellamento del federalismo fiscale” ed il conseguente rischio che si affermi un “federalismo irresponsabile”, quello derivante dalla cosiddetta finanza derivata.

Il magistrato della Corte dei Conti, Gianfranco Postal, ha posto l’accento sull’insufficienza del sistema degli accordi di finanza pubblica tra singole Regioni e Governo ed ha evidenziato la sostanziale omologazione, sul tema della finanza pubblica e delle risorse, tra tutte le Regioni a partire dal 2001. Postal ha riaffermato inoltre l’efficacia delle norme di attuazione per il trasferimento delle funzione dallo Stato allo Regioni, citando, a questo proposito, i positivi esempio del Trentino.

E proprio sulle norme di attuazione, il senatore Silvio Lai, ha posto in evidenza le differenze tra le diverse Regioni speciali: «Il Trentino ne ha ottenuto 77, la Valle d’Aosta 32, il Friuli Venezia Giulia 25, la Sicilia 14 e la Sardegna soltanto 12». «È evidente – ha dichiarato il componente la commissione parlamentare per l’applicazione del federalismo fiscale – un esercizio differente delle potenzialità di trasferimento delle competenze». Il parlamentare del Partito democratico ha quindi evidenziato due differenti atteggiamenti da parte delle Regioni dinanzi alla richiesta di contribuire al risanamento della finanza pubblica: «Alcune hanno acquisito maggiori competenze ed altre invece hanno accettato al riduzione delle risorse, le prime hanno dunque scommesso sulla propria capacità di rendere più efficienti funzioni prima esercitate dallo Stato, ed è questo il messaggio che serve per far crescere la reputazione delle amministrazioni territoriali».

Silvio Lai ha quindi insistito sulla necessità di un più forte coordinamento tra le Regioni speciali («se cade una cadono tutte e nel Parlamento italiano è diffusa l’idea che le Regioni a statuto speciale non partecipano al risanamento dei conti pubblici come invece fanno le Regioni ordinarie») ed ha concluso con l’auspicio di un rilancio del federalismo fiscale.

L’assessore del Bilancio della regione Sardegna, Raffaele Paci, ed il presidente della Commissione consiliare, Franco Sabatini, hanno illustrato l’esperienza della Sardegna e non hanno nascosto le difficoltà in ordine all’annosa questione delle entrate e soprattutto sulla vicenda dei cosiddetti accantonamenti. «Nella partita del confronto con lo Stato – ha dichiarato Paci – le carte le ha in mano tutte lo Stato e mi chiedo a cosa servano le sentenze della Corte costituzionale».

«Gli accantonamenti – ha insistito l’assessore – devono avere un termine, in caso contrario lo Stato di fatto modifica lo Statuto dell’autonomia speciale nella parte delle entrate attraverso una legge ordinaria». «Vogliamo contribuire al risanamento della finanza pubblica – ha affermato l’esponente dell’esecutivo Pigliaru – ma dopo che abbiamo sottoscritto l’accordo sulle entrate con un livello di accantonamenti pari a 513 milioni, lo Stato li ha aumentati fino a 848 milioni che con il pareggio di bilancio si traducono in 300 milioni di tagli alla spesa».  

«Tra il 2012 e il 2016 – ha aggiunto Franco Sabatini – la Sardegna ha registrato la cifra record di 2 miliardi e 644 milioni per accantonamenti e nel 2006, quando con l’intesa istituzionale, la Regione si è presa in carico Sanità e Trasporti, si stimava un incremento delle entrate da compartecipazione di circa 700 milioni, oggi con l’attuale quota annua di accantonamento pari a 683 milioni possiamo affermare che lo Stato ha solo scaricato sulla Regione anche i costi di Sanità e Trasporti lasciando niente in cambio.»

In sede di dibattito sono intervenuti con brevi ma significativi interventi i rappresentanti delle assemblee della Lombardia (Raffaele Cattaneo), Friuli Venezia Giulia (Alessandro Colautti), Provincia autonoma di Bolzano (Roberto Bizzo) e della Provincia autonoma di Trento (Bruno Dorigatti), che hanno riaffermato la necessità di un efficace coordinamento tra tutte le Regioni per arginare la centralizzazione dei poteri in materia di finanza pubblica in capo allo Stato e per il rilancio del federalismo ad incominciare dal federalismo fiscale. I presidenti delle assemblee hanno inoltre ribadito l’opportunità politica e l’efficacia del referendum promosso dalla Lombardia e dal Veneto, per il riconoscimento delle rispettive autonomie speciali.

 

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«La Fiera internazionale della Sardegna non sarà più una vetrina dell’economia isolana, ma solo un frammento di un sistema ormai in piena decadenza». Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco.

«Il polo fieristico di viale Diaz – aggiunge Edoardo Tocco – ha da sempre dato lustro alla città e alla Sardegna, con una storia che si combina di tradizioni e identità. Uno spaccato dell’economia che si è ritrovata da anni nei padiglioni della struttura cagliaritana. La scelta di non puntare più sul consueto appuntamento è indubbiamente una grande ferita per l’economia e la società dell’Isola. La crisi del personale è coincisa con le difficoltà della Camera di commercio, gli scioperi  e le vertenze. Purtroppo, è venuta meno l’attrazione della Fiera internazionale, anche per i costi esagerati a carico degli espositori e per il mancato coinvolgimento degli attori coinvolti nel processo produttivo isolano. E’ stata snaturata la sua vera identità. Non occorre arrenderci però. Si deve cogliere l’occasione di difficoltà – conclude Edoardo Tocco – per rinnovare il format e far ripartire la rassegna internazionale sin dai prossimi anni, puntando su innovazioni e nuove tecnologie oltreché sul tessuto imprenditoriale della Sardegna.»