29 March, 2024
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Ieri, al Congresso Nazionale della CISL in corso di svolgimento a Roma, i rappresentanti della FIM nazionale, il segretario generale Marco Bentivogli, il responsabile Alluminio Raffaele Apetino, il segretario generale della FSM Sarda, Rino Barca, presente anche il segretario generale della CISL Sardegna, Ignazio Ganga, hanno incontrato il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, col quale hanno fatto il punto sullo stato dell’arte della vertenza Alcoa. Il ministro ha confermato l’incontro che si terrà la settimana prossima con le organizzazioni sindacali titolate, riservandosi di comunicare data e ora precise nelle prossime ore.

«In merito alla vertenza – si legge in una nota -, il ministro dello Sviluppo economico ha ribadito che il decreto di riequilibrio dei costi energetici (che entrerá ufficialmente in vigore da gennaio 2018) potrebbe essere licenziato dalla Commissione interessata già dai primissimi giorni della prossima settimana e più specificamente nella giornata di martedì, se non si paleseranno intoppi, imprevisti o addirittura resistenze. In riferimento a ciò, il ministro Calenda, ha messo in guardia i rappresentanti sindacali su alcune resistenze che si sarebbero manifestate in alcuni parlamentari di maggioranza che già nei giorni scorsi avrebbero ripetutamente chiesto un rinvio nell’approvazione del provvedimento per non meglio precisate ragioni. Un atteggiamento che gli esponenti del sindacato va stigmatizzato nella maniera più determinata possibile e che, se dovesse persistere, porterà a una mobilitazione decisa del Sindacato e dei lavoratori.»

«Riguardo alla questione ambientale – si legge ancora nella nota -, il ministro ha confermato la risoluzione dei nodi inerenti le bonifiche delle falde acquifere, annunciando di aver raggiunto un accordo con i soggetti interessati, tra cui la proprietà dello stabilimento ed Invitalia. Sui costi di riavvio ed il debito pregresso di Alcoa con Cassa Depositi e Prestiti, invece, è ancora in corso la trattativa ma le posizioni si starebbero avvicinando e la percezione da lui manifestata è che in tempi rapidi anche questo scoglio potrebbe essere superato. Carlo Calenda ha inoltre ribadito la volontà della multinazionale, Sider Alloys, di restare al tavolo e di voler acquisire il prima possibile lo stabilimento. La percezione della CISL, nei diversi livelli della sua rappresentanza – conclude la nota -, è quella che se tutti i soggetti coinvolti, a partire proprio dal Governo e dai partiti di maggioranza, faranno la propria parte nell’ultimo pezzo di strada da percorrere, per la prima volta dopo i 4 anni e mezzo che intercorrono dalla chiusura, si possa concretamente arrivare a una definizione positiva della vertenza.»

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Passavamo sulla terra leggeri” scriveva Sergio Atzeni immaginando le gesta dei mitici S’Ard, i Danzatori delle Stelle, in quelle terre del Sinis da secoli culla e leggenda della cultura sarda. Partendo da quella suggestione, alcuni tra i principali festival sardi hanno sviluppato un progetto integrato, Rete Sinis, che punta a fare di questo territorio un “grande attrattore turistico e culturale” capace di competere a livello europeo.

Gli ingredienti ci sono tutti: la disponibilità di due strutture di spettacolo di grandissimo fascino come il Parco dei Suoni di Riola Sardo e l’Anfiteatro di Tharros, e un territorio ricchissimo di attrattive archeologiche, naturali e paesaggistiche come le rovine di Tharros, i Giganti di Mont’e Prama, gli stagni di Cabras, la spiaggia di Is Arutas, Capo Mannu e l’isola di Mal di Ventre.

Un progetto articolato, la cui elaborazione è stata possibile grazie a un primo fondamentale investimento della Fondazione di Sardegna, che si svilupperà nell’arco del prossimo triennio attraverso l’utilizzo coordinato dei fondi comunitari messi recentemente a bando dalla Regione Sardegna  per la cultura (“Culture Voucher”, “Culture Lab”, “Domos de Sa Cultura”, “Identity Lab”).

Un progetto che vede in prima fila le Amministrazioni Comunali di Riola Sardo e Cabras, gli assessorati della Pubblica istruzione e del Turismo della Regione Sarda, l’Associazione Insieme per Riola, i festival internazionali Dromos, Jazz in Sardegna, Sardegna Concerti, Abbabula e che per quest’anno si avvale anche dell’apporto della SEM Organizzazione.

Il cartellone di Rete Sinis si svilupperà dal 14 luglio al 19 agosto con oltre venti concerti di livello internazionale, in scena in particolare nelle due principali location: l’Anfiteatro di Tharros, il Parco dei Suoni di Riola Sardo, ma anche l’intera provincia di Oristano.  

Il via è previsto nella bellissima spiaggia di Is Arutas, a Cabras, con due concerti ad ingresso libero il 14 e 15 luglio, mentre la scena principale dell’Anfiteatro di Tharros sarà inaugurata il 16 luglio con il concerto-evento della grande popstar brasiliana Maria Gadù, cui seguiranno i concerti di Raphael Gualazzi (27 luglio) e Niccolò Fabi (19 agosto). 

Ad aprire la stagione al Parco dei Suoni di Riola Sardo sarà, il 15 luglio, “Apriti cielo Tour”, la nuova acclamata produzione del cantautore romano Alessandro Mannarino, cui seguirà l’atteso ritorno di Carmen Consoli che, dopo il tutto esaurito registrato a Cagliari e Sassari la scorsa primavera, il 21 luglio approda nel Sinis con la sua band.

Il 22 luglio, sempre al Parco dei Suoni, la prima nazionale del tour di Daniele Silvestri con il suo nuovo spettacolo estivo che verrà messo a punto con una settimana di prove al Teatro del Carmine di Tempio Pausania e un’anteprima programmata per il 20 luglio.

E sempre il Parco dei Suoni ospiterà, tra il 19 e il 23 luglio, una ricca serie di eventi ad ingresso libero, protagonisti le più importanti produzioni Made in Sardinia: da Mauro Palmas & Arrogalla ad Ambra, entrambi protagonisti con le rispettive produzioni il 20 luglio, fino ai Train to Roots, Riptiders, Chiara Effe, Davide Casu, Moses & Band e The Sweet Life Society. 

Musica griffata anche a Oristano, il primo agosto, dove in Piazza Cattedrale, la notte d’estate si tinge del fascino potente della voce di Gregory Porter, fresco vincitore dei Grammy Awards 2017 nella categoria Best Jazz Vocal Album, riconoscimento già conseguito nel 2014, e anche a Cabras, dove per la festa di ferragosto, nella piazza principale, si ballerà a tempo di “Occidentali’s Karma” col neo vincitore del Festival di Sanremo Francesco Gabbani.

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Moby e Tirrenia proseguono la partnership con Enel Energia. Le due Compagnie del Gruppo Onorato Armatori hanno infatti prorogato l’accordo con l’azienda leader in Italia nella fornitura di energia elettrica e gas sul mercato libero, che prevede una serie di vantaggi per i titolari di EnelMia, la carta vantaggi riservata ai clienti residenziali di Enel Energia.

In particolare, chi viaggia con Moby e Tirrenia potrà usufruire di uno sconto del 10% per le partenze in Sardegna e Sicilia nei mesi di luglio, agosto e settembre, e del 15% per le partenze da ottobre a dicembre.

Il codice sconto, che non è cumulabile con altri buoni o voucher emessi per altre iniziative e con offerte proposte da altri operatori, è utilizzabile per gli acquisti effettuati nel 2017 per partenze fino alla fine dell’anno. Maggiori dettagli sono disponibili sul sito Enel Energia, all’interno della sezione EnelMia dedicata alla promozione. 

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E’ in corso, a San Pietroburgo, la quinta edizione di “Football for Friendship”, torneo internazionale di calcio giovanile e progetto sociale organizzato da Gazprom, partner ufficiale FIFA e del Campionato mondiale di calcio 2018.

Per l’Italia sono a San Pietroburgo, fino al 3 luglio, due ragazzi delle giovanili della Delfino Pescara: i dodicenni Alessio Canepari e Niccolò Postiglione hanno rispettivamente il ruolo di baby giornalista con il compito di raccontare, in inglese, l’avventura russa attraverso i canali social del torneo e di baby calciatore in campo come rappresentante dell’Italia. Sono accompagnati da Luca D’Ulisse, istruttore, e Antonio Di Battista, responsabile tecnico del settore giovanile della Delfino Pescara, squadra che ha militato in serie A nell’ultima stagione del campionato di calcio.

Il torneo raccoglie delegazioni provenienti da 64 Paesi di Europa, Asia, Africa, America del Nord e del Sud, unite dalle parole chiave che caratterizzano l’evento, quali amicizia, pace e uguaglianza, condivise da tutti i partecipanti. 

«È un’esperienza stupenda, per i ragazzi e per noi – spiegano Luca D’Ulisse e Antonio Di Battista -. Si respirano entusiasmo e collaborazione, si sente il vero senso dello sport, come momento di crescita personale.» 

I partecipanti hanno il ruolo di ambasciatori dei valori del progetto. Le squadre sono organizzate in otto “Nazionali dell’amicizia” ognuna con ragazzi provenienti da Paesi diversi, per dimostrare sul campo di calcio che l’amicizia è possibile al di là del colore della pelle, del sesso, della fede religiosa e delle abilità fisiche. I giovani giornalisti lavorano nella sala stampa internazionale, affiancati da rappresentanti adulti dei mass media e direttamente dall’area degli eventi a San Pietroburgo raccontano la loro esperienza al mondo su tv e radio, realizzano i contenuti per il sito e per i social network, curano un quotidiano e preparano il materiale per i principali canali sportivi del mondo.

«Si respira un’atmosfera internazionale – raccontano Alessio Canepari e Niccolò Postiglione -. Siamo molto emozionati. Stiamo conoscendo ragazzi da tutto il mondo e condividendo con loro il campo di calcio e la sala media. Un’esperienza davvero unica.» 

Le delegazioni internazionali che hanno raggiunto San Pietroburgo vedono anche la partecipazione di rappresentanti dei Paesi membri, fra i quali alcune personalità ufficiali di federazioni e associazioni calcistiche, di programmi sociali internazionali, noti giornalisti, ma anche genitori, insegnanti e allenatori.

I giovani atleti stanno seguendo un ciclo di allenamenti, anche con la supervisione di famosi calciatori, immergendosi nello spirito dei valori del torneo. La tabella di marcia prevede, quindi, momenti di socializzazione e il torneo di calcio fra le squadre partecipanti, composte ognuna da ragazzi provenienti da tutto il mondo. Come da tradizione, i partecipanti al torneo assisteranno alla finale di un torneo dei grandi: quest’anno è la finale della FIFA Confederations Cup, nella nuova arena di San Pietroburgo, da 70mila posti.

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C’è anche la Sardegna al Festival Internazionale di arte e cultura popolare “La Corona dell’Amicizia” della città di Bobruisk, – capitale bielorussa della cultura 2017, grazie alla partecipazione del gruppo “Su Cunsonu Santu Juanne di Thiesi”.

Nella trasferta bielorussa, iniziata mercoledì 28 giugno, fino al 3 luglio il gruppo sardo si esibirà con la seguente formazione: Nino Uneddu (sa oghe), Salvatore Canu (su basciu), Giovanni Antonio Brancazzu (sa contra), Gavino Chighine (sa mesaoghe)

Il XIV Festival internazionale di arte popolare “La Corona dell’Amicizia” è organizzato dall’Amministrazione Regionale di Moghilev, dal comune di Bobruisk e dal ministero della Cultura della Repubblica di Belarus.

Si tratta di uno dei più prestigiosi Festival dell’Europa orientale, finalizzato al rafforzamento dei rapporti culturali internazionali ed alla valorizzazione dell’arte e delle tradizioni popolari.

Nelle 14 edizioni del festival hanno partecipato complessivamente, rappresentanti di ben 40 stati diversi, nell’edizione 2017 insieme alla compagine sarda si esibiranno a Bobruisk i seguenti paesi: Azerbaigian, Bulgaria, Cipro, Colombia, Cuba, Gran Bretagna, Germania, Israele, India, Lettonia, Lituania, Messico, Moldova, Norvegia, Polonia, Russia, Serbia, Slovacchia, Turchia, Repubblica Ceca, Spagna, Stati Uniti, Ucraina, Ungheria, oltre chiaramente al paese ospitante.

Nella venticinquennale storia delle relazioni italo-bielorusse è la seconda volta che il “Canto a tenore” inserito dall’UNESCO tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità, viene presentato in Bielorussia.

L’esordio fu nel lontano 2009 quando i “Tenores di Mamoiada” tennero, con grande successo, un memorabile concerto presso il Teatro dell’Accademia Statale di Musica della capitale Minsk al quale seguirono una serie di incontri e conferenze conoscitive presso l’Università Statale Bielorussa di Are e Cultura.

Bobruisk capitale bielorussa della cultura 2017 sarà al centro di molteplici iniziative culturali di livello internazionale, il Festival “Corona dell’Amicizia” è sicuramente fra quelle più significative, va ricordato inoltre che, il 2017 è “Anno della Cultura italiana in Bielorussia” e contemporaneamente anche “Anno della Cultura bielorussa in Sardegna”.

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, è intervenuta ieri al convegno sul Piano Sulcis e sulla ricerca svoltosi ieri nella sala convegni della Sotacarbo.

Di seguito l’intervento integrale.

«Buongiorno,

ringrazio l’on. Tore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis e il presidente della Sotacarbo Alessandro Lanza per l’invito al convegno di oggi: “UNA RIFLESSIONE CRITICA PER UNA PROGETTAZIONE AVANZATA”.

E allora colgo con piacere questo invito alla riflessione critica. In primo luogo non esimendomi dal rilevare che QUELLO CHE CHIAMIAMO PIANO SULCIS MANCA, ALLA BASE, DI UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA A PIÙ LIVELLI, CHE AVREBBE MERITATO E CHE MERITA UN PIENO COINVOLGIMENTO DI TUTTE LE PARTI SOCIALI, a partire e in primis dai Sindaci, che avrebbero dovuto essere i principali attori protagonisti del Piano.

E non posso, a proposito, non constatare che, nella mia breve esperienza di Sindaco e dagli studi effettuati sul Piano Sulcis, I PRIMI CITTADINI SONO ESCLUSI DALLE SCELTE e chiamati solo a prendere atto dell’allocazione delle risorse, una volta che queste sono state effettuate.

UN PIANO CHE SPESSO PREVEDE ATTIVITÀ DEL TUTTO SLEGATE DAL CONTESTO ECONOMICO E PRODUTTIVO DEL SULCIS, ad esempio come è avvenuto con la detassazione fiscale, che non ha prodotto i risultati sperati: un risparmio per gli imprenditori, ma non un aumento dell’occupazione. Il piano inoltre sembra salvaguardare le attività produttive esistenti, ma non traccia la rotta per alternative produttive.

Insomma, IL SULCIS IGLESIENTE SEMBRA RIMANERE ANCORATO ALLA MONOCOLTURA INDUSTRIALE. MANCA UN PROGETTO DI PIÙ AMPIO RESPIRO. UN PROGETTO A LUNGO TERMINE.

In definitiva, IL PIANO SULCIS NON HA RAGGIUNTO I RISULTATI AUSPICATI, come lo stesso coordinatore riconosce.

Ci sarebbero però ancora dei fondi disponibili (mi risulta diverse decine di milioni di euro) da destinare a progetti di sviluppo.

In questo caso, a nostro modo di vedere, SI POTREBBE INVESTIRE NELLA RICERCA APPLICATA nel settore del risanamento ambientale, su fonti energetiche rinnovabili e, in particolare, nel settore “Smart City”.

RICERCA APPLICATA CHE POTREBBE GENERARE NUOVA OCCUPAZIONE, in un territorio falcidiato dalla crisi occupazionale, dagli alti tassi di emigrazione e dalla carenza di prospettive per il futuro dei giovani.

Riteniamo però che le risorse del Piano Sulcis non debbano essere esclusive e che, comunque, non siano sufficienti al rilancio del nostro territorio.

PER IL RILANCIO DEL NOSTRO TERRITORIO, RIVENDICHIAMO ANCHE I FONDI DELLA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE, CHE SI DEVONO AGGIUNGERE AL PIANO SULCIS, essendo questo un piano straordinario, ossia che non esclude le risorse ordinarie.

Sempre per quanto concerne il Piano Sulcis, il comune di Carbonia, il 27 dicembre del 2016, sollecitato dal coordinatore Tore Cherchi, ha lavorato a capofitto per presentare 12 proposte progettuali, di cui la gran parte legate a infrastrutture e turismo e alcune di respiro territoriale, coinvolgendo altri Comuni del Sulcis.

Ad ogni modo, nonostante i limiti e le criticità del Piano Sulcis, la nostra Amministrazione comunale si è dimostrata pronta a collaborare ed è pronta a mettersi a disposizione per una programmazione che sia veramente territoriale e che parta dal basso, augurandosi che l’assessorato alla Programmazione regionale ci coinvolga con la dovuta urgenza come attori della programmazione territoriale.»

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Inizia questa sera, con la cronometro di 13 km che parte ed arriva a Dusseldorf, in Germania, alle 18.27, la nuova avventura di Fabio Aru al Tour de France. Sarà il quint’ultimo corridore a prendere il via, dopo di lui, nell’ordine, Kung, Contador, Quintana e Froome (vincitore delle ultime due edizioni e dell’edizione del 2013).

Costretto a saltare il Giro d’Italia del centenario partito nella “sua” Sardegna a causa di un infortunio, il campione di Villacidro s’è preparato al meglio, brillando al Giro del Delfinato e trionfando con un’azione solitaria nel campionato italiano, vittoria che gli consente di correre la “Grande boucle” con la maglia tricolore.

Assenti Tom Domoulin e Vincenzo Nibali, protagonisti al Giro d’Italia insieme a Nairo Quintana, i grandi avversari di Fabio Aru, sulla carta, sono Chris Froome, Nairo Quintana, Richie Porte, Alberto Contador, Alejandro Valverde ed Esteban Chaves.

Le prime montagne, terreno privilegiato del “Cavaliere dei 4 Mori”, arriveranno lunedì e mercoledì, ma i primi veri arrivi in salita, sono fissati nelle giornate di sabato 8 (8ª tappa, Dole – Station des Rousses, 187 km) e domenica 9 luglio (9ª tappa, Nantua – Chambéry, 181 km), alla vigilia della prima giornata di riposo. Alla ripresa, 10ª e 11ª tappa pianeggianti, arrivo in alta montagna alla 12ª a Peyragudes, media montagna alla 13ª e 15ª, e nuovo riposo lunedì 17 luglio, a Le Puy en Velay.

La terza settimana, decisiva per la vittoria finale, inizierà martedì 18 luglio, con la 16ª tappa di media montagna e le due successive di alta montagna, con arrivi a Serre.Chevalier e sul mitico Izoard (sul quale l’indimenticabile Marco Pantani trionfò davanti a Lance Armstrong il 17 luglio 2000, al rientro dopo la squalifica ed i tormenti successivi che stravolsero la carriera, fin lì straordinaria, e la vita del campionissimo romagnolo).I corridori “respireranno” nella 19ª tappa, prima della cronometro di 23 km da Marsiglia a Marsiglia, nella quale potrebbe decidersi la vittoria finale, prima della “passerella” finale di 105 km di domenica 23 luglio, da Montgeron ai Campi Elisi, a Parigi, che tutti gli italiani sperano possa consacrare definitivamente il campione italiano Fabio Aru, già vincitore di una Vuelta e due volte sul podio al Giro d’Italia, a 27 anni (festeggerà il suo compleanno lunedì 3 luglio) stella assoluta del ciclismo mondiale.