25 April, 2024
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La scorsa notte la Guardia Costiera di Portoscuso ha sequestrato ombrelloni, tavolini, sedie sdraio e pedalò sulla spiaggia di Masua.

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La scorsa notte i militari della Guardia Costiera di Portoscuso hanno condotto un’operazione di contrasto alle violazioni delle vigenti normative del codice della Navigazione e dell’Ordinanza Balneare Regionale in materia di utilizzo del pubblico demanio marittimo, sulla spiaggia di Masua.

L’operazione, conclusasi alle prime luci dell’alba, ha portato al sequestro di due strane postazioni collocate in prima fila sulla spiaggia libera ed attrezzate con maxi ombrelloni provvisti di tavolini e di variopinte sedie sdraio. Sotto un ombrellone erano conservati anche due pedalò, non riconducibili ad alcun soggetto autorizzato al noleggio. Il “blitz” non è passato inosservato ed il proprietario dell’attrezzatura abbandonata oltre l’orario del tramonto sulla spiaggia, si è precipitato sul posto pensando ad un furto e tentando di rivendicare i propri diritti, ovviamente senza spuntarla.

L’attività ha dato luogo quindi all’accertamento di violazioni amministrative di cui all’articolo 1164 – 2° comma del Codice della Navigazione, ed al sequestro, anch’esso amministrativo, delle attrezzature rinvenute, compresi i due pedalò che sono stati rimorchiati da una vedetta della Guardia Costiera fino all’area di custodia.

L’articolo 3 lettera b) dell’Ordinanza Balneare della Regione Sardegna vieta di lasciare «sulle spiagge libere, oltre il tramonto del sole, ombrelloni, sedie a sdraio, tende o altre attrezzature comunque denominate».

«Il controllo della Guardia Costiera di Portoscuso – spiega il tenente di vascello Rocco Chiuri, comandante della Guardia Costiera di Poetoscuso – si inquadra nell’ambito dell’operazione “Mare sicuro 2017”, che ha già portato all’identificazione di diversi illeciti sul litorale ed è finalizzato alla verifica del corretto uso delle spiagge anche per aspetti commerciali, per garantire la sicurezza delle attività che si svolgono sul mare e anche con l’obiettivo, non meno importante, di tutelare il legittimo interesse degli operatori di settore che esercitano la propria attività nel rispetto delle regole.»

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