29 March, 2024
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Le ultime novità sull’uscita dell’atteso bando per il personale ATA nelle scuole, cioè il personale non-docente: amministrativi e bidelli ma anche tecnici, cuochi, guardarobieri… parlano di un ulteriore rinvio.

Il 2017 è un anno particolare per tutti quelli che aspirano a lavorare nella scuola italiana come personale A.T.A. Per potere essere inseriti nelle graduatorie (per soli titoli: basta un qualsiasi diploma) e quindi iniziare con le supplenze per poi sperare di essere stabilizzati, bisogna presentare la propria domanda di iscrizione nella terza fascia che può avvenire solo ogni 3 anni.

L’ultimo bando è stato pubblicato nel 2014 e quindi il prossimo deve uscire quest’anno. Tre anni fa il bando fu pubblicato a settembre. Questa volta si pensava che si potesse anticipare la data per non accavallarsi con l’inizio dell’attività didattica. Nell’incontro tra sindacati e ministero, tenutosi prima dell’estate, si era arrivati ad un accordo di massima per la pubblicazione del bando a fine agosto come avevamo annunciato anche noi in un precedente articolo.

Purtroppo però fine agosto è arrivato e il bando ancora no. In queste ultime ore alcuni sindacati hanno parlato di… 

L’articolo completo è consultabile nel sito: https://vittoriocaraglia.wixsite.com/diariolavoro/)

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L’assessorato del Turismo, artigianato e commercio ricorda che, a partire dal 4 settembre e sino alle ore 24.00 del 30 giugno 2018, possono essere presentate le domande di contributo a favore dei centri commerciali naturali.
Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal bando i Ccn che alla data di presentazione della domanda di contributo:
– siano regolarmente iscritti all’elenco regionale dei Ccn;
– abbiano presentato domanda di inserimento nell’elenco regionale dei Ccn.

 

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L’assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha preso posizione oggi sull’impugnazione da parte del Consiglio dei ministri della legge sull’edilizia approvata lo scorso 3 luglio dal Consiglio regionale.

«Chiariamo subito che l’impugnativa del Governo non riguarda la legge urbanistica in questo momento in discussione, ma la leggina di manutenzione approvata a larga maggioranza dal Consiglio nei mesi scorsi. Peraltro, larga parte delle norme oggetto di impugnazione sono, appunto, di iniziativa consiliare – ha detto l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu -. La legge regionale 11 del 2017 non è un intervento propedeutico alla nuova legge di Governo del Territorio, Ambiente e Paesaggio ma introduce correttivi e specificazioni a norme già esistenti rese necessarie da incertezze o difficoltà applicative che tecnici, uffici, utenti hanno incontrato nella gestione delle attività urbanistico-edilizie e paesaggistiche come dimostra il copioso contenzioso in materia.»

«La Giunta – ha aggiunto l’assessore Erriu – ha sempre agito, nel rapporto con il Governo e con le sue strutture territoriali, sulla base del principio della leale collaborazione. Constatiamo che lo stesso principio non è stato messo in pratica dai nostri interlocutori nel confronto sulla legge in materia di edilizia approvato dal Consiglio regionale lo scorso mese di luglio e ora impugnato da Palazzo Chigi. Prima del via libera al testo, la Giunta ha più volte sollecitato un’interlocuzione con la Sovrintendenza Belle Arti e Paesaggio che invece non ha dato alcun riscontro alle richieste di incontro e dialogo.»

«La Giunta – ha sottolineato ancora l’assessore dell’Urbanistica – è fermamente convinta che le integrazioni inserite nella legge 11 non ledano gli obblighi di copianificazione dei beni espressamente previsti dal Codice del Paesaggio perché riguardano interventi minori (strutture leggere e di facile rimozione a servizio della balneazione) o che non alterano lo stato dei luoghi in modo permanente o irreversibile. Allo stesso modo, il Governo rivendica una riserva di competenza per quanto riguarda la demolizione degli edifici che insistono, ad esempio, nella fascia dei 300 metri, con trasferimento dei volumi oltre l’area vincolata, perché occorre copianificare. Più volte abbiamo chiesto al Mibact il riavvio delle attività di copianificazione ma senza risultati. Il Ministero tace quando c’è da fare, reagisce solo per bloccare. E’ poi paradossale la proposta di impugnativa di alcune disposizioni sugli usi civici. La norma in questione prevede che con accordo di copianificazione si valuti la presenza dei valori paesaggistici che caratterizzano gli usi civici, con la possibilità di completare il procedimento e di escludere la perdurante operatività del vincolo paesaggistico, se lo stesso sia venuto meno. Appare curiosa la posizione del Governo secondo il quale la legge regionale avrebbe dovuto dire che il Codice del Paesaggio si applica con la possibilità, però, che possa essere sempre adottato un provvedimento amministrativo di vincolo o introdotto un vincolo di piano.»

«Vorrei evidenziare – ha concluso l’assessore Erriu – che alcune parti oggetto di osservazione dal parte del Mibact riguardano articoli e contenuti già presenti in precedenti leggi regionali o loro modifiche, anche recenti, che non sono state oggetto di impugnativa.»

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Ambiente, bilancio tutela speciale delle spiagge sarde a ferragosto

Sono venticinque gli illeciti contestati nella settimana di ferragosto dagli agenti del Corpo forestale che, in quella settimana, ha rafforzato i turni e i pattugliamenti e ha effettuato servizi mirati alla prevenzione dei reati in danno alle spiagge di tutta l’Isola.
L’assessore Donatella Spano esprime apprezzamento per il lavoro svolto da tutte le donne e gli uomini del Corpo forestale, direzione generale dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente, e lancia un appello ai media e alla cittadinanza: «Chiedo agli organi di informazione di sostenerci nell’azione di sensibilizzazione alla tutela del patrimonio delle nostre coste, invitando i turisti ad assumere comportamenti rispettosi della natura e suggerendo di informarsi subito sui regolamenti delle aree protette visitate. Il nostro impegno per l’ambiente è sotto gli occhi del mondo – aggiunge l’asesssore Spano che oggi ha rilasciato su questi temi un’intervista alla Bbc – e i sardi possono essere i primi difensori della Sardegna segnalando gli illeciti ambientali direttamente al 1515, numero verde di pronto intervento del Corpo forestale». 
I risultati in materia di controllo sull’asportazione di sabbia o conchiglie sono sostanzialmente confortanti. Il risultato di sole cinque violazioni contestate testimonia che l’illecito ha una dimensione assai meno grave del previsto. Gli illeciti sono stati facilmente contestati negli aeroporti di Elmas e Olbia grazie a quanto previsto nella legge regionale sul turismo. La norma, infatti, vieta non solo l’asportazione ma anche la detenzione della sabbia. Le verifiche a tappeto effettuate coi raggi X, non a campione ma su tutti i viaggiatori all’imbarco, hanno dunque consentito alle pattuglie del Corpo forestale di accertare su decine di migliaia di viaggiatori in partenza l’eventuale sottrazione di sabbia e conchiglie. Il fenomeno continua comunque a essere tenuto sotto controllo.
Un illecito particolarmente dannoso per il delicato equilibrio delle dune è costituito dal transito sulla spiaggia con autoveicoli. L’azione meccanica degli pneumatici destabilizza le dune e sradica – o comunque danneggia – la flora psammofila (le piante che crescono sulla sabbia), la cui presenza è fondamentale per l’equilibrio della spiaggia. Eppure il comportamento non viene percepito nella sua gravità né da parte dei turisti né dai residenti, tanto che nella sola settimana di ferragosto sono stati contestati nove illeciti nelle spiagge di Alghero, Feraxi, Portu Maga, Corru s’Ittiri e San Giovanni Sinis.
La Stazione Forestale di Castiadas ha denunciato alla Procura un uomo che avrebbe ordinato i lavori abusivi nella spiaggia di Cannesisa, a Torre delle Stelle. Qui sono stati distribuiti sull’arenile diversi carichi di sabbia di cava, del tutto estranea a quella naturale locale. La zona è stata sottoposta a sequestro e il presunto autore dell’illecito è indagato per occupazione abusiva di demanio e deturpamento di bellezze naturali.
Dieci gli illeciti amministrativi contestati nella settimana di ferragosto nei lidi dei Parchi dell’Asinara e di Porto Conte, nonché nell’area marina protetta di Tavolara – Capo Coda Cavallo. In quasi tutti i casi si violava il divieto di accesso nelle zone di tutela integrale. 

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L’Arpas, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente in Sardegna, ha pubblicato due bandi di mobilità volontaria per l’assunzione mediante mobilità interna al sistema Regione delle seguenti figure professionali:
– un collaboratore amministrativo professionale categoria giuridica D comparto Sanità, con indirizzo specifico in affari giuridico-legali;
– un dirigente ambientale con ruolo tecnico – meteorologo, CCNL – area III della dirigenza SPTA del Servizio Sanitario Nazionale, con rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato per il dipartimento Meteoclimatico con sede a Sassari.
Queste le scadenze per la presentazione delle candidature:
– 17 settembre 2017 per il profilo di collaboratore amministrativo. Le domande dovranno pervenire tramite posta elettronica certificata (Pec) all’indirizzo arpas@pec.arpa.sardegna.it o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all’Arpas– Direzione amministrativa – Servizio Risorse Umane – Via Contivecchi, 7 – 09122 Cagliari;
– 24 settembre 2017 per il profilo di dirigente ambientale. Le domande dovranno pervenire tramite posta elettronica certificata (Pec) all’indirizzo arpas@pec.arpa.sardegna.it o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all’Arpas – Direttore generale – Via Contivecchi, 7 – 09122 Cagliari.

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Il comune di Carbonia beneficerà di un finanziamento regionale di 430mila euro, erogato nel biennio 2017-2018, per la realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria della viabilità comunale. A breve è prevista la liquidazione di 20 mila euro, cui faranno seguito nel 2018 – sulla base del cronoprogramma finanziario – altri 410mila euro. Cifre importanti che consentiranno di apportare notevoli migliorie ad alcune strade urbane che, da diversi anni, persistono in una situazione di fatiscienza e di scarsa sicurezza per gli automobilisti, i motociclisti e i pedoni. I benefici sono quindi concreti: più sicurezza stradale, meno incidenti, maggiore decoro urbano, miglioramento dell’accessibilità viaria.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore ai Lavori pubblici Gian Luca Lai: «E’ un finanziamento che ci permetterà di riqualificare le strade, ridefinendo le aree di sosta e la carreggiata, restituendo i marciapiedi alla loro funzione originaria. Le condizioni deficitarie in cui versano alcune vie cittadine necessitano di interventi strutturali. Per questo motivo, la nostra Amministrazionecomunale ha programmato una serie di lavori finalizzati a ridurre lo stato di criticità delle arterie stradali cittadine. Un problema molto sentito dai nostri concittadini».

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Questa mattina l’ordigno bellico rinvenuto due giorni fa da un subacqueo nello specchio acqueo immediatamente antistante la spiaggia di Portopaglietto – una mina anticarro risalente alla Seconda Guerra Mondiale – è stato fatto brillare a circa quattro miglia nautiche dalla linea di costa, in un’area interdetta alla navigazione e a qualsiasi attività al fine di preservare l’incolumità di bagnanti, diportisti e pescatori.

Le operazioni di bonifica sono state effettuate dai palombari del Nucleo S.D.A.I. di Cagliari, con la collaborazione e la vigilanza di un’unità navale della Guardia Costiera di Portoscuso.

La mina è stata rimossa dal fondale antistante la spiaggia ed è stata rimorchiata a largo fino alla zona in cui è stata fatta brillare applicando una controcarica di circostanza sulla stessa.

La spiaggia di Portopaglietto è ritornata quindi ad essere pienamente disponibile per tutte le attività che si svolgono in mare, sempre nel rispetto delle disposizioni contenute nell’Ordinanza Balneare.

 

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Lo stanziamento di 1.196.797.579 di euro per il Fondo di solidarietà per l’UE (FSUE) è stato approvato oggi dai membri della commissione europea per i bilanci con 36 voti in favore e uno contrario. Si tratta del più alto versamento della storia del Fondo.

L’Italia ha chiesto il pagamento di un anticipo, già interamente versato dalla Commissione europea il 29 novembre 2016, per un importo pari a 30 milioni di euro (importo massimo che può essere concesso in base al regolamento).

Tra la fine agosto 2016 e la metà di gennaio 2017, una serie di violenti terremoti con magnitudo variabile dai 5,9 ai 6,5 punti della scala Richter, seguita da diverse scosse di assestamento, ha colpito una vasta area degli Appennini nell’Italia centrale, in particolare Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. I terremoti hanno causato 333 vittime, danni rilevanti a infrastrutture e a imprese – in particolare nei settori agricolo e turistico. Nella regione, ci sono oltre 30.000 persone che necessitano assistenza.

Gli aiuti finanziari dell’FSUE possono essere utilizzati per coprire le spese di ricostruzione, le operazioni di emergenza e di sgombero e la messa in sicurezza dell’area colpita. L’Italia è già il maggiore beneficiario del Fondo di solidarietà, avendo ricevuto 1,3 miliardi di euro nei 15 anni di esistenza dell’FSUE.

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«La Giunta regionale non può rimanere inerte di fronte a questo ulteriore colpo assestato ai territori, soprattutto quelli a maggior rischio di spopolamento, com’è il caso di Olzai.» Lo dichiara il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa a seguito dell’annunciata chiusura da parte del Banco di Sardegna di dodici sedi nel territorio regionale. «Quella che era la banca dei sardi, che per decenni ha sfruttato egregiamente la posizione di tesoriere di un gran numero di comuni della Sardegna per incrementare il proprio portafoglio clienti, oggi decide di abbandonare quegli stessi comuni, piantando un altro tassello nel processo di abbandono del territorio in termini di servizi pubblici e privati», aggiunge Michele Cossa, che si aspetta «una presa di posizione netta nei confronti del Banco da parte del presidente della Regione Pigliaru e dell’assessore della programmazione Paci».

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La direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha pubblicato il decreto che determina la conclusione negativa motivata della Conferenza dei Servizi decisoria relativa al sito di bonifica di interesse nazionale del “Sulcis – Iglesiente – Guspinese”, indetta con  nota del 6 giugno 2017, concernente il “Sistema trasporto gas naturale Sardegna – sezione centro Sud . Piano di caratterizzazione per l’interessamento delle aree del SIN Sulcis” della Società Gasdotti Italia Spa.

La decisione è maturata in considerazione del fatto che non sono pervenute le integrazioni documentali richieste nei termini indicati dalla nota del ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare del 19 giugno 2017 e che, in assenza delle integrazioni documentali richieste, non è possibile proseguire l’istruttoria sul documento “Sistema trasporto gas naturale Sardegna – sezione centro Sud . Piano di caratterizzazione per l’interessamento delle aree del SIN Sulcis” .

Il parere negativo della conferenza dei servizi blocca, di fatto, l’iter del processo autorizzativo del progetto presentato lo scorso 16 maggio nella sala conferenze della provincia del Sud Sardegna, in avvio della procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) dai dirigenti della Gasdotti Italia, secondo trasportatore di gas naturale in Italia per estensione della rete, con 1.500 km di rete e oltre 250 punti di riconsegna a utenze industriali, termoelettriche e reti di distribuzione urbana, società che ha sede a Frosinone, il direttore tecnico Paolo Alessio, l’architetto Marcello Michetti e il dottor Claudio Mordini, presenti anche tre dirigenti del Servizio di Valutazione Ambientale dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, guidati dalla dottoressa Rosanna Carcangiu.

Il cantiere, nella sua totalità, consisteva nella realizzazione della rete di trasporto di gas naturale nel territorio regionale, come previsto dalle linee di indirizzo strategico del Piano energetico ambientale regionale (PEARS). Il progetto prevedeva la costruzione della dorsale del gas naturale in Sardegna; la realizzazione da parte di altri operatori degli impianti per l’immissione del gas naturale in rete (Oristano, Sarroch, Portovesme, Cagliari e Porto Torres); gli impianti di consegna per l’allacciamento alle reti cittadine di distribuzione, molte di queste già realizzate in diverse città. Le fasi di realizzazione previste erano tre: Centro-Sud, da Sarroch verso Oristano e verso sud-est, da Cagliari al Sulcis; Centro-Nord, da Oristano a Porto Torres, com deviazione verso Ottana e Nuoro (quest’ultima in regime di rete regionale), Nord-Est, da Codrongianus a Olbia.

Ora, per rilanciare il progetto, sarebbe necessario un riavvio dell’iter autorizzativo.