29 March, 2024
HomeSanitàFP CGIL, CISL FP e UIL FPL: «Tutti i lavoratori AIAS devono lavorare con serenità professionale e la garanzia del salario».

FP CGIL, CISL FP e UIL FPL: «Tutti i lavoratori AIAS devono lavorare con serenità professionale e la garanzia del salario».

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«Le crescenti tensioni e strumentalizzazioni relative alla vertenza AIAS sono indirizzate male, in quanto, purtroppo, cercano di colpire non la causa della crisi ma invece chi sta cercando faticosamente di far rispettare le regole, dare qualità al servizio e tutela e salvaguardia del lavoro.»

Lo scrivono, in una nota, i segretari regionali di FP CGIL Roberta Gessa, CISL FP Davide Pateri e UIL FPL Fulvia Murru.

«Il pagamento dello stipendio è un diritto sacrosanto in tutti i settori; per CGIL, CISL e UIL è una coerenza col diritto e la civiltà del lavoro. Nella vertenza AIAS questo diritto p da tempo venuto meno, come sono venute meno le relazioni sindacali ed il dialogo necessario, soprattutto in un’azienda in crisi da anni come AIAS – aggiungono Roberta Gessa, Davide Pateri e Fulvia Murru -. Da tempo AIAS ha scelto di rompere con CGIL, CISL e UIL e licenziare una serie di dirigenti sindacali, rei solo di aver espresso opinioni libere e non offensive. La regola, prevista in altri contratti ed appalti e dal 2017 prevista in Sardegna finalmente per questo settore, mette tutti gli operatori di fronte ad una responsabilità aziendale importante. Pagare lo stipendio per poter avere il rinnovo della convenzione. ATS non ha, purtroppo, applicato in questi mesi alcune parti fondamentali della delibera della Giunta regionale. Perciò ATS ha in parte favorito AIAS, non applicando del tutto la delibera, ad esempio rispetto ai rigidi vincoli delle verifiche mensili sulla regolarità stipendiale e previdenziale. Addirittura oggi ATS paga AIAS prima di tutti.»

«E’ oggettivo che non è colpa di Arru se AIAS non paga gli stipendi correnti ed arretrati. Non è colpa di Arru se AIAS non trova una società che fornisce una fidejussione valida che sblocchi le risorse. Non è colpa di Arru se i soldi che AIAS ha già preso da ATS e dai Comuni non sono andati tutti ai lavoratori e che quelli che ancora mancano per le mensilità dovute ai lavoratori, sono molto ma molto superiori al credito reale vantato dall’Associazione – sottolineano ancora Roberta Gessa, Davide Pateri e Fulvia Murru -. Nei confronti di Arru non siamo stati teneri in occasione della riforma e abbiamo anche realizzato un grande sciopero generale, ma non ci sono mai state azioni violente e offensive della sua persona. Al netto delle polemiche appositamente confuse, per CGIL, CISL e UIL – concludono Roberta Gessa, Davide Pateri e Fulvia Murru – tutti i lavoratori AIAS devono lavorare con serenità professionale e la garanzia del salario. Dopo anni di disperazione, gli utenti e i lavoratori in un settore così delicato, non meritano una simile situazione, che non è stata creata da altri se non dal vertice AIAS.»

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giampaolo.cirronis@gmail.com

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