29 March, 2024
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La commissione Bilancio del Consiglio regionale ha espresso parere favorevole sull’emendamento proposto da Rossella Pinna (Pd), in materia di sanità e politiche sociali.

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La commissione Bilancio del Consiglio regionale ha espresso parere favorevole sull’emendamento proposto da Rossella Pinna (Pd) insieme a colleghi di partito, in materia di sanità e politiche sociali.

«L’approvazione dell’emendamento in Commissione è un’ottima notizia – dice Rossella Pinna –, in quanto va nella direzione di un diritto che ritengo debba essere garantito a tutte le coppie e non un diritto per pochi privilegiati. Al di là degli orientamenti personali, ritengo necessario e giusto che la Regione – nelle more della pubblicazione del decreto ministeriale di definizione delle nuove tariffe e dell’introduzione delle stesse nel nomenclatore tariffario regionale – possa garantire alle coppie residenti in Sardegna di poter ricorrere a tali tecniche, che risolvono in parte un problema economico attualmente a totale carico delle coppie sterili che scelgono di sottoporsi a tali trattamenti».

L’intervento, con uno stanziamento di 350.000 euro per il 2019, consentirà alle coppie residenti in Sardegna l’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologa, presso strutture pubbliche o private accreditate in ambito nazionale.

«Allo stato attuale – spiega Rossella Pinna – chi desidera sottoporsi a questo percorso, è costretto a far fronte ad un notevole impegno finanziario, dato che in Sardegna non è possibile garantire ai propri residenti le prestazioni di procreazione medicalmente assistita eterologa, in quanto ls stesse rientrano tra le prestazioni di specialistica ambulatoriale che, fino all’approvazione del nomenclatore tariffario nazionale, sono considerate extra LEA ed inoltre i Centri pubblici attualmente autorizzati in Sardegna ad erogare prestazioni di procreazione medicalmente assistita omologa non sono accreditati per erogare anche le prestazioni di procreazione medicalmente assistita eterologa. Questa norma, che fa parte del cosiddetto “Pacchetto famiglia” – conclude Rossella Pinna – che auspichiamo venga approvata dal Consiglio regionale, va a cancellare una disparità di diritti tra i sardi e i residenti in altre Regioni italiane.»

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