19 April, 2024
HomeSpettacoloTeatro-Musica-DanzaPer la rassegna “Aprile alla Vetreria Aprile Resistente” firmata da Cada Die Teatro e dal Crogiuolo, a Pirri, domani, venerdì 19 aprile, la Sala Bancri di Fucina Teatro ospita, alle 21.00, ITIS Galileo – #unminutodirivoluzione.

Per la rassegna “Aprile alla Vetreria Aprile Resistente” firmata da Cada Die Teatro e dal Crogiuolo, a Pirri, domani, venerdì 19 aprile, la Sala Bancri di Fucina Teatro ospita, alle 21.00, ITIS Galileo – #unminutodirivoluzione.

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Per la rassegna “Aprile alla Vetreria Aprile Resistente” firmata da Cada Die Teatro e dal Crogiuolo, a Pirri, domani, venerdì 19 aprile, la Sala Bancri di Fucina Teatro ospita, alle 21.00, ITIS Galileo – #unminutodirivoluzione, tratto dall’omonimo spettacolo di Marco Paolini, adattamento e regia di Giuseppe Ligios, con Gianfranco Corona (produzione Teatro d’Inverno).

“Da adesso un minuto di rivoluzione, via!”. Comincia così lo spettacolo o, per meglio dire, il viaggio che il pubblico affronterà attraverso l’intera vita di Galileo Galilei. “ITIS sta per Istituto tecnico industriale statale, come dire non prendiamoci troppo sul serio!”. Si raccontano i primi passi nella scuola, le primissime scoperte, ma anche il lato umano di Galilei, il carattere controverso e rivoluzionario, la sua unica storia d’amore, il cannocchiale, gli scontri con i colleghi e con la chiesa cattolica, il processo, la condanna, l’abiura delle sue concezioni astronomiche (aveva sostenuto, come è noto, la teoria copernicana eliocentrica). Un percorso guidato che cerca di mostrare l’attualità del pensiero di Galileo, un uomo fuori dagli schemi, che amava andare contro la statica ideologia che la conoscenza si fosse fermata ai Greci e ad Aristotele, che si scontrò con il muro del conflitto fra scienza e fede.
Lo spettacolo, in un continuo riferimento alla contemporaneità, e muovendosi fra ironia e leggerezza, «porta a scoprire in Galileo non l’irraggiungibile mito della scienza ma un uomo che ci assomiglia, pieno di limiti e contraddizioni, con una costanza e una forza che resiste ai secoli. Non serve identificarsi in lui, ma esercitare la sua sana diffidenza». Quando tutti credevano che la terra fosse ferma lui urlò “eppur si muove”.

L'Agenzia Generali,
A Masainas, il 4 mag

giampaolo.cirronis@gmail.com

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