20 April, 2024
HomeSanitàAlla vigilia del nuovo sit-in dei lavoratori AIAS a Cagliari, Carla Cuccu (M5S) attacca: «La Regione paghi direttamente i lavoratori, basta soldi alla famiglia Randazzo».

Alla vigilia del nuovo sit-in dei lavoratori AIAS a Cagliari, Carla Cuccu (M5S) attacca: «La Regione paghi direttamente i lavoratori, basta soldi alla famiglia Randazzo».

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«Ancora oggi, dopo anni di vertenze, manifestazioni e scioperi da parte dei lavoratori che, giustamente, chiedono di essere pagati, a intascare i soldi è sempre e soltanto la famiglia Randazzo. Il sacrificio più grande viene chiesto ai dipendenti, che non sanno come pagare affitti, bollette, né come fare la spesa. Questa strada non è più percorribile. La Sanità sarda deve cambiare rotta. Voglio ricordare al Governatore e all’assessore Mario Nieddu che l’art. 1676 del codice civile, impone all’appaltante, in caso di morosità dell’appaltatore, di pagare direttamente i lavoratori. Una materia sulla quale si sono già espressi Tar e Consiglio di Stato.»

La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Carla Cuccu, segretaria della Commissione Sanità e prima firmataria di un’interpellanza sulla vertenza AIAS, interviene così alla vigilia del nuovo sit-in organizzato dai lavoratori AIAS per domani mattina, sotto il Palazzo del Consiglio regionale, in via Roma, a Cagliari.

«Medici, infermieri, Oss, intere categorie di lavoratori si trovano in una situazione di estrema sofferenza finanziaria. I lavoratori sono stanchi di sentirsi dire che devono pazientare, che devono aspettare l’esito del tavolo tecnico. Sono d’accordo con il coordinamento Usb sul fatto che la Regione debba rivedere l’accordo in essere e dettare condizioni più rigide all’Assistenza italiana spastici – aggiunge Carla Cuccu -. Vorrei sapere quali sono i tempi che l’assessore Mario Nieddu e il presidente della Regione intendono rispettare per arrivare alla chiusura del tavolo tecnico. Non solo: assieme ai lavoratori e ai sindacati, chiedo di poter avere garanzie sull’affidabilità dell’AIAS alla luce dell’ultimo incontro, nel quale, la dirigenza non ha presentato la documentazione richiesta imponendo di fatto un ulteriore e dannosissimo rinvio dei lavori.»

«Vorrei sapere – conclude Carla Cuccu – in che modo Regione e AIAS intendano occuparsi di tutti quei lavoratori ai quali l’AIAS non ha rinnovato il contratto e che oggi si trovano disoccupati.»

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