19 April, 2024
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Si è riunita questa mattina presso il Conference Center di Porto Cervo, presieduta dall’avv. Renzo Persico, l’Assemblea Generale del Consorzio Costa Smeralda – associazione nata nel 1962 per volontà del principe Karim Aga Khan – che ha analizzato attività e programma, bilancio consuntivo e bilancio previsionale e ha proceduto al rinnovo del Consiglio di Amministrazione.

L’Assemblea ha confermato il giudizio positivo in merito all’operato del Consorzio – presieduto dall’Avvocato Renzo Persico – che ha raggiunto un record di consensi con il 90% dei voti favorevoli sul totale dei rappresentati in assemblea, raccogliendo il favore di molti dei più importanti consorziati storici.

L’Assemblea ha quindi proceduto all’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione per il prossimo quadriennio: il cda sarà composto da Mario Ferraro, Franco Mulas, Davide Cerea e Renzo Persico.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine della Assemblea, ha nominato Renzo Persico come Presidente del Consorzio Costa Smeralda e Mario Ferraro come Vice Presidente.  Inoltre è stato riconfermato Massimo Marcialis come Direttore Generale.

Nel suo discorso ai consorziati, il presidente Renzo Persico ha evidenziato come «sempre il Consorzio rappresenti un’istituzione insostituibile per la conservazione e lo sviluppo della Costa Smeralda, garante e tutore della sua immagine e territorio, paradiso naturale conosciuto e apprezzato in tutto il mondo e visto in molti casi come modello di riferimento di sistema turistico. Il suo lavoro e il senso di responsabilità che ha dimostrato nel tempo sono sotto gli occhi di tutti e conferma il nostro centro turistico come riferimento di qualità, grazie all’attività del Consorzio che ha come obiettivo primario quello di far sì che il patrimonio progettato, realizzato e vissuto da ognuno di noi mantenga il suo valore e lo aumenti. Assistenza medica dedicata (anche 24 ore su 24), squadre antincendio equipaggiate, guardiania, parcheggi riservati ai consorziati, depurazione di acque reflue, pulizia delle spiagge, gestione e pulizia delle strade, illuminazione pubblica, gestione del verde pubblico, realizzazione di eventi e la costituzione del Comitato di architettura sono solo alcune delle attività a cui è chiamato il Consorzio Costa Smeralda, per rendere la Costa Smeralda più accogliente, più vivibile e più accessibile, per i consorziati ma anche per i turisti italiani e internazionali».

«Stiamo promuovendo un grande processo di rinnovamento – ha detto Mario Ferraro, vice presidente del Consorzio Costa Smeralda – con investimenti per oltre 6 milioni di euro nel prossimo biennio. Il Consorzio lavora secondo un piano strategico quinquennale avviato nel 2017 che punta a rivitalizzare la Costa Smeralda e favorire la realizzazione di progetti volti allo sviluppo della destinazione, per venire incontro alle le mutate esigenze e i crescenti flussi turistici, rendendo la Costa Smeralda più attrattiva, diversificando e ampliando l’offerta dei servizi erogati a consorziati e turisti.»

L’Assemblea ha inoltre approvato il bilancio consolidato di esercizio 2018, chiuso con ricavi a 11,312 milioni di euro, di cui circa il 62% da quote versate dai 3.889 consorziati.

Il territorio del Consorzio Costa Smeralda si estende su un’area di circa 3.114 ettari e su un confine costiero di oltre 55 chilometri, di cui 96,3% di superficie verde, e i cui membri sono 3.889 persone fisiche o giuridiche: oggi il Consorzio Costa Smeralda rappresenta «l’area gestita da privati» più vasta d’Europa.

«Un’area che, grazie al contributo di tutti – sottolinea Massimo Marcialis, Direttore Generale del Consorzio Costa Smeralda – ha saputo incrementare il proprio valore in maniera molto importante: se nel 2007, ultimo periodo prima della grande recessione, il valore era pari a 10.900 euro al metro quadro, oggi, secondo i più recenti dati 2018 della Banca dati dell’Agenzia delle Entrate, il valore è cresciuto a 13.000 euro al metro quadro, con un aumento rispetto al 2007 del 19,3%, a fronte di un calo medio nazionale di circa il 25%. Crediamo che sia qualcosa di unico, una performance di cui siamo orgogliosi e su cui ha inciso anche la nostra organizzazione consortile

Nel prossimo biennio saranno realizzate infrastrutture, come i parcheggi (Porto Paglia, all’ingresso del villaggio Porto Cervo e alla Marina di Porto Cervo), l’abbattimento di barriere architettoniche nel centro di Porto Cervo e la realizzazione di marciapiedi a Cala del Faro e all’ingresso Liscia Ruja del Cala di Volpe, ma il Consorzio lavora anche a progetti unici come le isole ecologiche a scomparsa, di cui sarà protagonista via Romazzino, unitamente al rinnovamento del verde urbano, come all’ingresso principale di Porto Cervo; inoltre il Consorzio provvederà a consolidare ulteriormente i servizi con una partnership esclusiva con il Mater Olbia.

A queste attività si aggiungono obiettivi del piano strategico che entro il 2024 punta a un riposizionamento globale dell’immagine della Costa Smeralda, al recupero dell’autorevolezza e alla valorizzazione dell’appartenenza al Consorzio, alla promozione della destinazione con la creazione di una community internazionale, partendo dalla considerazione che Costa Smeralda® non è un toponimo, ma un marchio registrato.

Inoltre, per incrementare il coinvolgimento della community internazionale, nel 2019 il Consorzio ha intrapreso innovative attività di comunicazione, tra cui:

  • – il portale Costa Smeralda (costasmeraldaportal.com), che contiene informazioni aggiornate su tutto ciò che riguarda la Costa Smeralda e la destinazione, con highlights sul mondo del lusso internazionale. Il portale rappresenta il canale di informazione ufficiale per la Costa Smeralda e diventerà nel tempo l’unico riferimento poiché, in virtù della registrazione del marchio, ogni altra fonte non autorizzata sarà progressivamente inibita. Il mondo digitale della Costa Smeralda®, riorganizzato nel portale, raggruppa tutti i siti di proprietà del Consorzio e i siti delle strutture consorziate – la cui adesione aumenta progressivamente (11 alla data attuale) – e rappresenta il veicolo più importante e più potente per la promozione della destinazione, con un potenziale di acquisizione traffico che ha già dato risultati sorprendenti a pochi mesi dalla messa online
  • – il tabloid mensile Costa Smeralda Journal, organo ufficiale del Consorzio, che si occupa dei consorziati e di tutto ciò che avviene nell’area della Costa Smeralda
  • – Handbook, il magazine ufficiale della Costa Smeralda con un’impostazione grafica outstanding ed una linea editoriale che spazia in tutti i campi dell’eccellenza internazionale
  • – un sistema di newsletter con diversi database esclusivi, unici nel loro genere
  • – il restyling del marchio e del logo Costa Smeralda.

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«Stiamo proseguendo nella ricerca di una soluzione che consenta alla Regione di pagare direttamente gli stipendi dei lavoratori di Aias.»

Lo dichiara l’assessore della Sanità Mario Nieddu, che nei giorni scorsi ha incontrato i lavoratori in presidio davanti al Consiglio regionale.
«Intraprenderemo qualsiasi strada che risulti percorribile e che ci permetta di dare garanzie ai lavoratori. Intanto proseguono anche i lavori del tavolo tecnico, che si è riunito anche questa settimana», spiega l’assessore della Sanità.
Sul tavolo tecnico precisa: «Attraverso i bilanci e le relazioni contabili stiamo verificando la sussistenza delle richieste di Aias. Un lavoro accurato che ci permetterà una ricostruzione completa, per fare così finalmente chiarezza su una vertenza che dura da troppo tempo».

L’assessore Mario Nieddu conclude ribadendo la priorità degli utenti e dei lavoratori: «Ho dato indicazione ad Ats di liquidare immediatamente le somme riconosciute come dovute e di comprimere quanto più possibile il pagamento delle fatture nei confronti dell’associazione, per consentire il pagamento degli stipendi, correnti e arretrati. Il tavolo tecnico sta producendo risultati in un percorso complesso e a volte in salita. Stringeremo il più possibile sui tempi. Ringrazio i lavoratori per la pazienza e per il senso di responsabilità con cui hanno sempre continuato a garantire i servizi, e i sindacati, con i quali il confronto è sempre aperto».

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Nuove critiche dei Progressisti, tra le cui fila aderiscono i consiglieri regionali del Sassarese Gian Franco Satta ed Antonio Piu, che hanno votato contro e messo in guardia circa la possibilità che l’intervento possa compromettere la qualità dell’offerta sanitaria del sistema pubblico.

L’on. Gian Franco Satta, durante l’intervento in aula, ha avuto modo di sottolineare come la politica non possa prescindere da un principio cardine: i servizi sanitari pubblici devono avere una qualità elevata, essere alla portata di tutti e garantiti dai finanziamenti pubblici. Pertanto, in questo quadro, i finanziamenti pubblici al Mater, stabiliti in ben 60 milioni annui, risultano coerenti con le finalità di utilità collettiva, e quindi di giustificato sostegno pubblico, solo nel momento in cui questo ospedale vada ad offrire ai sardi l’opportunità di potersi curare senza la necessità di dover uscire dall’Isola o di farlo restando in Sardegna in modo migliore rispetto alle attuali offerte di altri operatori privati, ma contemporaneamente non vada a ledere la qualità dell’offerta sanitaria pubblica esistente.

E’ stato ulteriormente precisato dai banchi del Consiglio. Si è d’accordo per finanziare nuovi reparti o specializzazioni mancanti, ma non per servizi già offerti da altri ospedali pubblici. È positivo sostenere un sistema che eroghi servizi sanitari complementari, ma non è assolutamente tollerabile finanziare servizi in concorrenza con il servizio pubblico a cui si impongono, in controtendenza logica, misure drastiche di contenimento della spesa e tagli sugli investimenti in strutture e attrezzature, incuranti delle conseguenze sulla qualità delle prestazioni da erogare.

Facile intuire, inoltre, come ulteriore rischio risieda nel fatto che il personale sanitario, demotivato dal sistema pubblico, possa accettare con miglior favore le proposte economicamente più interessanti e motivanti del privato, indebolendo di fatto la qualità delle risorse umane a disposizione del pubblico. Anche per tali ragioni, ieri i Progressisti si sono espressi compatti votando contro la proposta di finanziamento al Mater Olbia così come approdata in aula.

Per concludere, altro pericolo è quello che si possano generare scompensi territoriali nell’assistenza sanitaria. In quest’ottica, il rischio maggiore lo si intravede nel sassarese. In tal senso, si ritiene positiva la proposta di ordine del giorno avanzata da alcuni esponenti politici, tra cui l’on. Antonio Piu dei Progressisti, che vogliono portare in discussione la rimodulazione dell’assegnazione al Mater di un numero eccessivo di posti letto nella chirurgia, neurochirurgia, ortopedia e traumatologia, con il concreto rischio di ridondanza dell’offerta pubblica.

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La musica dell’Armeria dei Briganti sarà protagonista del nuovo appuntamento della Rassegna EstaTheatrOn, organizzata da MAB Teatro. Il concerto è in programma il prossimo venerdì 2 agosto, alle 21,30, nel Cortile di Palazzo Ducale a Sassari.

“Dateci un palco e vi solleviamo il morale”, questo il motto della band che ha nell’interazione con il pubblico e nell’ironia gli elementi portanti del suo modo di intendere la musica e lo spettacolo.

Armeria dei Briganti mette insieme la canzone d’autore italiana con  la musica tradizionale, il jazz manouche, lo swing, spaziando da un genere all’altro. Presuntuosi all’eccesso, sono certi di riuscire in un arduo compito: rubare agli spettatori un’ora e mezza del loro tempo facendo in modo che non se ne accorgano. Energia allo stato puro con un repertorio “originale”, frutto di uno spudorato ladrocinio senza paragoni: brani fatti in casa si fondono a rifacimenti di canzoni altrui tradotte o stravolte nei testi. Viene fuori uno spettacolo coinvolgente e, alla faccia di chi crede sia “peccato”, anche divertente. La band è formata da Renzo Cugis alla voce, Samuele Dessì alla chitarra elettrica e voce, Andrea Murru alla chitarra manouche e voce, Stefano Piras alla chitarra manouche e voce, Andrea Lai al contrabbasso, basso e voce, Diego Deiana al violino e fisarmonica, Mario Marino alla batteria.

«Abbiamo fortemente voluto nel nostro cartellone il concerto dell’Armeria dei Briganti proprio perché si tratta di una band che non fa solo musica ma propone un vero e proprio spettacolo in cui anche le parole e l’ironia svolgono un ruolo fondamentale», afferma il direttore artistico della rassegna Daniele Monachella.

«Uno spettacolo originale, unico nel suo genere che il pubblico sassarese attendeva da tempo e siamo contenti di essere riusciti ad ospitarlo nella nostra rassegna.»

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Il Corpo Forestale e di vigilanza ambientale della Regione Sardegna, attraverso la SOUP Linea Spegnimento, sta provvedendo a coordinare gli interventi dei suoi mezzi aerei leggeri e di quelli nazionali per 3 incendi in atto nel territorio regionale.

Nel incendio del comune di Seneghe stanno intervenendo i 2 elicotteri del Corpo forestale provenienti dalle basi di Fenosu oltre a quello Bosa (Santa Maria).

Nel incendio del comune di Bottida stanno intervenendo gli elicotteri del Corpo forestale provenienti dalle basi di Anela e Farcana.

Nel incendio del comune di Nurallao si sta provvedendo all’invio di Eli Sorgono e San Cosimo.

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Giovedì 1 agosto il Lungomare Cristoforo Colombo di Portoscuso ospiterà lo spettacolo di Teatro di Strada / Teatro Circo “Feffo e Gabbo”, della Compagnia Un Chapiteau Parapluie, in collaborazione con la Compagnia L’Aquilone di Viviana. In scena gli attori circensi Fedro Muliello e Gabriele Boni, luci di Marco Quondamatteo.

Feffo e Gabbo, un duo di saltimbanchi trampolieri dì altri tempi, presentano un divertentissimo spettacolo adatto ad un pubblico di tutte le età!
Prodezze acrobatiche con unicicli e giraffe, giocoleria, sketch comici e musiche dal vivo con fisarmonica e percussioni accompagnano la narrazione clownesca.
I due poetici personaggi coinvolgono attivamente il pubblico dei grandi e dei piccini in giochi e gag esilaranti.

Per un teatro di comunità che si trasforma in festa medievale.

Lo spettacolo è stato organizzato con la collaborazione degli assessorati della Cultura, Pubblica istruzione, Turismo, Spettacolo e Servizi sociali del comune di Portoscuso.

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«Dal prossimo 14 ottobre l’Organismo pagatore regionale (Opr) dovrebbe muoversi con le proprie gambe rispetto alla gestione nazionale di Agea. Fino ad oggi non abbiamo notizie sul piano di reclutamento del personale dell’Opr, sulla sua formazione specifica e sull’organizzazione della struttura. I 45 giorni rimanenti, esclusa la pausa di agosto, paiono veramente pochi per portare a termine gli impegni propedeutici necessari per l’avvio delle attività dell’Opr.»

Lo ha dichiarato il presidente regionale di Confagricoltura Sardegna, Luca Sanna, che ha aggiunto: «Non esiste alcuna pregiudiziale per la nascita dell’Organismo pagatore sardo che, a nostro avviso, potrebbe portare numerosi benefici agli imprenditori agricoli, qualora fosse realmente efficiente e bene strutturato, così da essere più veloce ed efficace nell’erogazione delle risorse rispetto all’Agea nazionale. L’Opr, infatti, dovrà occuparsi, oltre che dei fondi del Programma di sviluppo rurale (Psr), anche dei pagamenti diretti della Politica agricola comune (Pac)».

Il presidente Sanna ha poi ricordato che «non si hanno notizie sullo stato dell’arte dell’implementazione dei nuovi programmi informatici, necessari a lavorare le pratiche, e sulla configurazione digitale degli accrediti tra sistema operativo regionale e i tanti Centri per l’assistenza agricola (Caa), dislocati nei diversi territori dell’Isola. Proprio con i Caa, dove gli imprenditori agricoli presentano le domande, l’Opr dovrà sottoscrivere le convenzioni nazionali. A questo iter di transizione va aggiunto che il nuovo Organismo dovrà occuparsi di buona parte del pregresso già presente in Argea: dalle domande ancora da istruire a quelle da correggere se interessate da anomalia».

«Nonostante siano passati alcuni mesi dal riconoscimento ufficiale dell’Opr da parte del ministero delle Politiche agricole – ha osservato il rappresentante dell’organizzazione di categoria – lo stato delle cose è preoccupante. Ai ritardi tecnici maturati fino ad oggi si aggiunge la mancata nomina del direttore generale di Argea Sardegna, decaduto per fine mandato, o di un commissario che dovrà traghettare l’Agenzia nella sua trasformazione in Organismo pagatore autonomo. Alla luce di questo quadro critico, ci appelliamo al presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, e all’assessora dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, affinché si intervenga subito per non mettere a rischio i pagamenti Pac e Psr spettanti ad agricoltori e pastori sardi. Sarebbe inaccettabile scaricare, come spesso accade, i rallentamenti burocratici e di efficientamento sulle spalle dei lavoratori delle campagne. Per correre immediatamente ai ripari ed evitare ulteriori criticità relative al normale periodo di transizione tra Agea, Argea e Opr – ha concluso il presidente di Confagricoltura Sardegna – proponiamo che sia subito inoltrata al Ministero e ad Agea una richiesta di rinvio, di un anno, del passaggio di consegne tra Roma e Cagliari. In questi dodici mesi dobbiamo mettere a punto e testare al meglio la macchina burocratica regionale in modo che il nuovo servizio sia notevolmente più vantaggio rispetto a quello che stiamo lasciando.»

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I Progressisti del Consiglio regionale chiedono alla Giunta un’attenta verifica dei requisiti dei responsabili recentemente nominati ai vertici delle strutture amministrative della Regione Sardegna. Dopo i dirigenti esterni privi di titoli nominati con Delibera ai vertici delle Direzioni generali della Regione sui cui sembra essere ancora in corso l’istruttoria da parte dell’assessorato del Personale, la lente d’ingrandimento del gruppo dei Progressisti si sposta sulla Conservatoria delle Coste.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus sottolinea le evidenti anomalie in merito alla recente nomina del Commissario decretata il 18 giugno 2019: «La Regione Sardegna ha una normativa chiara che stabilisce in maniera non fraintendibile i requisiti per l’accesso alla dirigenza. Il caso della Conservatoria è emblematico: la struttura è equiparata in tutto e per tutto, anche per ciò che concerne l’aspetto economico, a una Direzione generale e non può essere affidata a chi non ha i titoli. Abbiamo accolto con favore l’intenzione dell’Assessorato alla ambiente di rilanciare la struttura, sarebbe un peccato se questa possibilità fosse vanificata da un grave errore formale».»
Con l’interrogazione sottoscritta dagli esponenti del centrosinistra, si chiede di verificare l’esistenza dei titoli ed il rispetto della legge regionale sul personale anche al fine di preservare le casse pubbliche ed evitare che l’amministrazione possa un domani essere danneggiata dall’aleatorietà degli atti sottoscritti da responsabili privi di titoli e quindi potenzialmente annullabili.

«Spero che il Presidente cambi atteggiamento – conclude Francesco Agus -. E’ intollerabile che si scambi l’amministrazione pubblica per qualcosa di privato, un ufficio di collocamento ad uso e consumo personale e dei propri amici senza i requisiti minimi previsti dalle norme. E’ questa la qualità di cui parla Solinas? Ricordo ai componenti della Giunta che l’ampia discrezionalità che vale per le nomine politiche oggetto di spoil system non si applica ai vertici amministrativi sui quali le illegittimità possono portare a sanzioni in sede contabile e penale.»

 

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Dal 2 all’8 agosto i comuni di Jerzu, Ulassai e Gairo diventeranno ancora palcoscenico per il 20° Festival dei Tacchi, evento internazionale che sposa teatro e arte con ambiente, paesaggio, tradizioni, enogastronomia, sviluppo del territorio e del turismo locale all’insegna dell’ecosostenibilità.

Ricco e denso di appuntamenti il cartellone: 36 artisti, 18 spettacoli dislocati fra 8 palcoscenici, una prima nazionale. E poi laboratori, esiti scenici, presentazioni di libri, tavole rotonde, incontri dedicati alla drammaturgia. Un programma dai numeri significativi, accompagnato dalla stretta collaborazione, ormai da tempo consolidata, con la Cantina Antichi Poderi di Jerzu e la Stazione dell’Arte di Ulassai (nel segno indelebile, e inconfondibile, del ricordo di Maria Lai), insostituibili location, e con associazioni e operatori turistici del territorio.

«Vent’anni in corsa con il tempo, vent’anni d’incontri, abbracci, azioni, per un teatro che prosegue nella sua missione di proposta e rinnovamento: in ogni luogo, in qualsiasi situazione, per ciascun singolo spettatore», dice Giancarlo Biffi, direttore artistico del Festival e di Cada Die. Che continua e sottolinea: «Vent’anni e non sentirli, per un Festival dei Tacchi che dispiegandosi nel tempo e nello spazio seguita permanentemente a operare nell’intimità dell’animo, aprendosi ai panorami dei suoi ambienti, sia naturali che sociali. Jerzu, Ulassai, Gairo non sono solo tre paesi lungo una strada, ma soprattutto il segno di una resistenza caparbia all’omologazione, nella ricerca coraggiosa e caparbia di una propria specificità».

Attori, e autori, del calibro di Max Paiella, Marco Baliani, Giuliana Musso, Ascanio Celestini, Luigi D’Elia, Gardi Hutter, considerata la clown più celebre del mondo, i “padroni di casa” di Cada Die Teatro, musicisti come Paolo Fresu e Paolo Angeli: sono solo alcune delle presenze che daranno lustro alla ventesima edizione del Festival dei Tacchi.

«L’Ogliastra dei Teatri e dei Tacchi come laboratorio d’arte e cultura, in dialettica tra avanguardia e tradizione, ambiente e comunità. Un grande cantiere artistico dove è possibile provare a rappresentare, prendendo ispirazione da tutto ciò che vi danza attorno, un teatro per l’oggi – spiega ancora Giancarlo Biffi -. Il locale che si confronta con il mondiale, preservando la sua forte caratterizzazione particolare. Non il semplice subire discorsi, leggi, modalità centrifugate da altri in altri contesti ma la forza e l’esigenza di essere voce ascoltata nel concerto artistico internazionale. Un teatro femmina, accogliente e generante, in perseverante ricerca di confronto: tra il basso e l’alto, lo sperimentale e il popolare, i paesaggi e la gente che li abita.»