28 March, 2024
HomePoliticaConsiglio regionale della SardegnaAlessandro Solinas, Michele Ciusa, Desirè Manca e Roberto Li Gioi (consiglieri del M5S): «Nelle norme introdotte nella quarta variazione di bilancio, spunta la sanatoria degli stabilimenti balneari».

Alessandro Solinas, Michele Ciusa, Desirè Manca e Roberto Li Gioi (consiglieri del M5S): «Nelle norme introdotte nella quarta variazione di bilancio, spunta la sanatoria degli stabilimenti balneari».

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«Le strutture balneari sulla spiaggia attualmente amovibili diventano fisse, i chioschi si trasformano in ristoranti sul mare, e i parcheggi a pagamento prossimi alle spiagge restano aperti tutto l’anno. Attraverso alcune modifiche-scempio alla legge regionale numero 45 del 2 dicembre 1998 è questo lo scenario futuro che la Giunta Solinas ha come obiettivo. Ed è questo che accadrà se le modifiche normative proposte della Giunta otterranno il voto favorevole del Consiglio. Quello che ci aspetta è la reintroduzione del “chiosco selvaggio” e una sorta di condono per gli abusivi che comprometterà seriamente il territorio costiero della Sardegna. La Giunta vorrebbe autorizzare la distruzione delle nostre spiagge, la costruzione di ecomostri fronte mare, e privarci del privilegio di vivere in un’isola Paradiso.»

Lo scrivono, in una nota, i consiglieri regionali del M5S Alessandro Solinas, Michele Ciusa, Desirè Manca e Roberto Li Gioi, a seguito di un’attenta lettura della “Quarta variazione di Bilancio 2019/2021 e disposizioni varie”.

«Tra le norme introdotte nella quarta variazione di bilancio, balzano agli occhi le cosiddette ‘disposizioni varie’, nel caso specifico quelle relative alla sanatoria degli stabilimenti balneari, che vengono inseriti di diritto tra gli edifici autorizzati attraverso il Pul.  Ma saranno interessate dalle nuove norme anche le strutture balneari che ricadono in aree in cui il Pul non è stato approvato, anche queste potranno essere autorizzate all’apertura tutto l’anno – aggiungono i 4 consiglieri del M5S -. Utilizzando come motivazione pretestuosa il fatto di configurarsi come esercizi per attività sportive e ludico ricreative direttamente connesse all’uso del mare, la Giunta estende il periodo di esercizio e rende permanenti le strutture che attualmente possono essere montate dal primo aprile e devono essere smontate il 31 ottobre. Tutto ciò che dovranno fare i titolare degli stabilimenti balneari per essere in regola è presentare una semplice dichiarazione e indicare in quali mesi e per quanti giorni resteranno aperti. Di fatto i chioschi potranno occupare per tutto l’anno la porzione di spiaggia sulla quale insistono.»

«Chi non aveva la possibilità di avere una cucina e offrire servizi di ristorazione lo potrà fare con evidenti problemi di carattere igienico-ambientale. Ma anche chi già aveva iniziato a farlo senza alcuna autorizzazione non incorrerà in sanzioni. Tutto ciò a discapito di chi fino ad oggi ha sempre rispettato le norme – concludono Alessandro Solinas, Michele Ciusa, Desirè Manca e Roberto Li Gioi -. Ci rendiamo conto che le norme talvolta sono state piuttosto restrittive ma ritornare al far west ci sembra eccessivo e da evitare a ogni costo. Capiamo che la burocrazia è stata asfissiante ma non dobbiamo permettere la totale deregolamentazione, bensì garantire norme più semplici capaci di tutelare allo stesso tempo il lavoro degli operatori del settore e l’ambiente incontaminato della Sardegna.»

La banda musicale St
Un fine settimana di

giampaolo.cirronis@gmail.com

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