28 March, 2024
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Il campionato di serie D inizia in un clima di grande incertezza, per l’emergenza sanitaria e le condizioni meteo avverse. Per il Carbonia, al ritorno sul palcoscenico calcistico nazionale dopo trent’anni, non è certamente la situazione che tutto l’ambiente aveva sognato, soprattutto in considerazione del fatto che il calendario ha posto di fronte alla squadra di Marco Mariotti proprio l’avversario con il passato più prestigioso in Sardegna, la Torres, con la quale ha dato vita, per lunghi anni, a derby indimenticabili.

Questo pomeriggio, alle 15.00, al Comunale “Carlo Zoboli”, Carbonia e Torres scenderanno in campo davanti ad una tribuna desolatamente vuota, perché nonostante l’ordinanza n° 45 del presidente della Regione Christian Solinas, firmata venerdì sera, abbia riaperto gli stadi per il 25% della capienza, i cancelli rimarranno chiusi per “ragioni di sicurezza”. Dirigerà Erminio Cerbasi di Arezzo, assistenti di linea Niroy Emilio Gookooluk di Civitavecchia e Mirko Librale di Roma.

Carbonia e Torres si presentano a questo derby, all’esordio stagionale, con formazioni profondamente cambiate rispetto alla passata stagione. Il Carbonia, guidato da quel Marco Mariotti che lo scorso anno ha guidato la Torres raggiungendo il terzo posto in serie D, è una squadra quasi interamente nuova, considerato che della rosa che ha conquistato la Coppa Italia di Eccellenza e la promozione in serie D, sono stati confermati soltanto tre giovani: Nicola Serra, Fabio Mastino e Christian Muscas. La squadra è al lavoro dal 7 agosto (ha avuto uno stop di 5 giorni nella preparazione per l’isolamento fiduciario seguito all’accertamento di un caso di positività al Covid-19 tra i calciatori del Villamassargia, dopo l’amichevole disputata con la squadra di Titti Podda), e in questa lunga fase di preparazione ha disputato “solo” cinque amichevoli, ma il tecnico Marco Mariotti non ha mai nascosto di iniziare la nuova avventura con grande entusiasmo e fiducia nel gruppo, molto giovane, che gli è stato messo a disposizione. Oltre al tecnico, gli ex Torres sono tre: il direttore sportivo Andrea Colombino e i calciatori Marco Russu e Ador Gjuci.

Anche la Torres è molto attesa dai suoi tifosi. In panchina, al posto di Marco Mariotti, è arrivato Aldo Gardini, ex Lanusei. L’ambiente è carico ed ambizioso, stimolato anche dalla concorrenza dell’altra squadra sassarese, il Latte Dolce, che secondo molti addetti ai lavori parte con i favori dei pronostici per la promozione in Lega Pro. Quello odierno di Carbonia sarà un primo test per le ambizioni della squadra, anche se il campionato, lungo ben 34 giornate, consentirà ad entrambe le squadre protagoniste del derby, qualunque sarà il risultato, ampi margini di crescita.

Il calendario, per contenere quanto più possibile i disagi provocati dall’emergenza sanitaria, prevede i derby sia tra le squadre sarde, sia tra quelle laziali  e quelle campane. Tra le sarde, si giocano Muravera-Lanusei (arbitrerà Marco Sicurello di Seregno, assistenti di linea Antonio Giangregorio di Padova e Nicola Santi di Verona) ed Arzachena-Latte Dolce (arbitrerà Marco Peletti di Crema, assistenti di linea Sergio Balbo di Caserta e Antonio Caputo di Benevento); tra le laziali: Latina Calcio-Gladiator, Monterosi-Savoia e Insieme Formia-Cassino Calcio; tra le campane: Afragolese-Team Nuova Florida, Nocerina-Giugliano e Vis Artena-Nola 1925.

Calcio d’inizio alle ore 15.00.

 

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Sarà presentata lunedì 28 settembre, alle ore 18.00, presso la sala conferenze Geo Village (Circonvallazione Nord Direzione, Via Golfo Aranci, Olbia durante un incontro pubblico in cui interverranno l’assessore degli Enti locali della Regione Sardegna, Quirico Sanna, il presidente Federbalneari Italia Marco Maurelli, il presidente Federbalneari Sardegna Mario Isoni, il segretario regionale Federbalneari Sardegna Claudio Maurelli e l’avv. Vincenzo Cellamare, la delibera approvata dal Consiglio regionale che stabilisce che sarà la stessa Regione Sardegna ad occuparsi degli atti ricognitivi delle coste regionali e inviare ai Comuni costieri, che dovranno solo dare il loro assenso, le prese d’atto di estensione al 2033. Sempre in base a quanto indicato dalla delibera, qualora le Amministrazioni comunali non provvedano, non solo saranno denunciate per omissioni in atti d’ufficio ma potrebbero subire il ritiro delle deleghe sul demanio da parte della Regione.

Con questa delibera la Regione Sardegna si assume in toto le responsabilità di rilasciare le estensioni al 2033 e impedisce qualunque intento da parte dei Comuni costieri sardi di mandare ad evidenza pubblica con bando di gara le concessioni in scadenza, riservando a se stessa l’onere di presentare i documenti di estensione dei titoli concessori direttamente ai Comuni. Operazione che toglie, di fatto, il concessionario dalle responsabilità di affrontare le Amministrazioni Comunali, talvolta in contrasto con la Legge dello Stato da rispettare.

«Questi due anni di trattativa sul demanio sono stati indubbiamente i più duri per me e per la Federazione – spiega Claudio Maurelli, segretario Federbalneari Sardegna – Anni in cui attraverso diverse audizioni in Regione, la nostra Federazione ha rimarcato a più riprese la necessità di estendere le concessioni, soprattutto per tutelare oltre un migliaio di famiglie che si occupano di turismo balneare in Sardegna, combattendo contro le opposizioni filo ambientaliste regionali e talvolta anche contro l’inspiegabile ostracismo a priori. Ma alla fine il buonsenso e la competenza normativa di molti hanno prevalso sui pregiudizi di pochi

«Siamo felicissimi – aggiunge il presidente Mario Isoni – finalmente siamo riusciti a vincere una battaglia epocale, salvare più di 1.000 famiglie in Sardegna e nel contempo a garantire sicurezza agli operatori turistici di una delle isole più belle al Mondo. D’altronde sperare, come avvenuto da parte di pochi Amministratori locali della Sardegna, di far entrare delle Multinazionali Estere a depredare la nostra isola non potevamo permetterlo mai e poi mai. Ora il Sindaco tanto discusso della Sardegna avrà tempo per organizzare le gare nel 2033. Buon lavoro a lui

Il riferimento è al “caso Olbia” diventato famoso per le esternazioni contro le leggi nazionali da parte del primo cittadino olbiese Settimo Nizzi, pur di mandare a bando tutte le concessioni che consentono di far lavorare legittimamente le famiglie della Sardegna che operano nel settore turistico da moltissimi anni ormai, contribuendo concretamente allo sviluppo turistico dell’Isola.

«Plaudiamo all’eccellente lavoro di Federbalneari Sardegna. Siamo certi che questa delibera regionale in materia di concessioni demaniali saprà restituire agli imprenditori turistici della Sardegna quelle certezze che sono state messe in dubbio da qualche improvvido amministratore locale, con una inconsueta perdita di tempo per le imprese balneari sarde che invece devono continuare a svolgere la propria funzione sociale e turistico – culturale con dedizione ed a vantaggio della stessa Sardegna. Siamo certi che questa delibera regionale, possa anche essere un ottimo esempio da seguire nel resto d’Italia», sottolineano dall’ufficio di Presidenza di Federbalneari Italia.

«Ringraziamo tutti coloro che ci sono stati vicino, sia a livello politico e sia a livello tecnico e l’assessore regionale Quirico Sanna, con cui abbiamo intrapreso sin da subito questo percorso e con cui c’è stata grande sintonia – conclude il segretario Claudio Maurelli – e vogliamo ingraziare Federbalneari Italia per averci sostenuto nei momenti più complessi portando la voce della Sardegna ai tavoli Governativi e nelle sedi Istituzionali più alte ai vari livelli. Da oggi per il comparto balneare sardo si apre, finalmente, una nuova stagione. Ringraziamo anche le sigle sindacali non autonome e le associazioni no profit che hanno cercato comunque di dare il loro apporto alla categoria

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Il sindaco di Gonnesa, Hansel Cristian Cabiddu, questa sera ha inviato un nuovo messaggio di aggiornamento sul Covid-19 ai cittadini.

«Cari concittadini e concittadine, il nostro paese sta vivendo in queste ore momenti di grande apprensione ed è importante e complicato il lavoro che insieme ad ATS, forze dell’ordine e pubblica sicurezza stiamo svolgendo con la finalità di emettere un provvedimento che sia efficace a contrasto dell’emergenza sanitariaha scritto Hansel Cristian Cabiddu nella pagina Facebook del comune di Gonnesa -. Mancano ancora alcuni dati e alcune certezze per poter emettere misure restrittive che potrebbero bloccare completamente il paese. È attivo il dialogo continuo e costante con la Dirigenza scolastica per la potenziale chiusura delle scuole in paese. Stiamo valutando in queste ore le modalità della limitazione degli orari di apertura delle attività commerciali e degli esercizi aperti al pubblico. Cosi come si sta delineando il complesso meccanismo di poter avere a disposizione i tamponi per i cittadini. Vorremmo evitare la scelta di una chiusura generale del paese. Vi chiedo, con grande umiltà, di aver fiducia nel lavoro che anche in questi minuti l’amministrazione sta svolgendo per il bene e la salute pubblica della comunitàha concluso Hansel Cristian Cabiddu -. Sarà mia cura aggiornarvi personalmente sulla situazione in evoluzione.»

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L’emergenza Coronavirus ha fatto emergere tutti i limiti di un politica sanitaria che da anni, su tutto il territorio nazionale e, ancor più in Sardegna, ha puntato sulla centralizzazione dei servizi, tagliando drasticamente le risorse e quindi i servizi nei territori, dove pure, nonostante tutto, operano ancora professionisti di assoluta eccellenza.

La conferma che la buona sanità, alla fine, la fanno comunque gli operatori, arriva da una testimonianza di una turista, Cristina Da Massa, pubblicata alcune ore fa su Facebook.

«Vorrei ringraziare l’Ospedale Sirai di Carbonia e in particolare i reparti di Ortopedia-Traumatologia e quello di Fisiatria per la cura, la professionalità, la bravura con cui hanno operato e riabilitato mio marito, Marco Locci, che cadendo in barca si era fratturato il femoreracconta Cristina Da Massa -. Si parla tanto di Sanità di eccellenza e spesso si dimentica quanto valore e professionalità si può trovare in un ospedale di provincia.»
«Sentiti ringraziamenti al Chirurgo, ai Medici, agli Infermieri e a tutta la strutturaconclude Cristina Da Massa – che non posso che lodare e ricordare ai Sardi che nella loro bella terra hanno anche un Ospedale degno di nota.»
Marco Locci, 86 anni, nativo di Sant’Antioco, è residente quasi da sempre a La Spezia. E’ un ufficiale in congedo della Marina Militare.
Testimonianze come quella di Cristina Da Massa, dovrebbero far riflettere chi fa le scelte in materia di Sanità e decide dove destinare le risorse, sostenere i servizi esistenti e creare quelli mancanti (in diversi casi sottratti nel corso degli anni “cavalcando” la politica dell’accentramento nel capoluogo regionale).
Giampaolo Cirronis

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Il sindaco di Villaperuccio, Antonello Pirosu, a seguito dell’evolversi della situazione legata alla catena dei contatti con soggetti positivi ed altri in attesa di esito, allo scopo di contenere precauzionalmente il rischio ulteriore di diffusione del Coronavirus, ha emanato l’ordinanza sindacale n° 6 contenente misure in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 che prevede, tra l’altro, la sospensione dell’attività didattica nelle scuole primarie e dell’infanzia.

E’ sospeso, inoltre, il servizio di trasporto Scolastico Comunale; sono sospese le gare di calcio nel locale stadio Comunale; è disposta la chiusura immediata del parco giochi Comunale; è disposta la chiusura delle attività di somministrazione di alimenti e bevande entro le ore 23.59 in tutti i giorni della settimana, eccetto il sabato e prefestivi, dove la chiusura è posticipata alle ore 00.30.

«E’ fatto obbligo sull’intero territorio comunale di usare mascherine quali protezione delle vie respiratorie (naso e bocca) anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici, laddove per la natura, idoneità e caratteristiche fisiche di detti luoghi sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale, come fermate di mezzi pubblici, spazi antistanti esercizi commerciali, o uffici pubblici o di interesse pubblico. L’utilizzo delle mascherine si aggiunge alle altre misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio (come il distanziamento sociale e l’igiene accurata e costante delle mani) che restano invariate e prioritarie. Sono esclusi da detto obbligo i bambini di età inferiore ai sei anni e le persone affette da disabilità e patologie incompatibili con l’uso continuativo della mascherina.»

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Melania Mazzucco con L’architettrice (Einaudi) per la sezione Narrativa e Maurizio Cucchi con Sindrome del distacco e tregua (Mondadori) per la Poesia sono i vincitori della trentacinquesima edizione del premio letterario “Giuseppe Dessì”. La proclamazione e la premiazione sono avvenuti questa sera (sabato 26 settembre) a Villacidro, nel corso della consueta cerimonia condotta, come già l’anno scorso, da Umberto Broccoli, con gli intervalli musicali di Silvia Spiga al flauto e Pierpaolo Pais, al violoncello, e con le letture degli attori Emilia Agnesa e Giacomo Casti di pagine tratte dalle opere vincitrici.
Nel corso della serata sono stati consegnati anche i due premi speciali che affiancano il concorso letterario: il Premio Speciale della Giuria al filologo classico e storico dell’antichità Luciano Canfora (intervenuto in collegamento video) e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna alla traduttrice e direttrice editoriale Renata Colorni e allo scrittore, manager della comunicazione e bibliofilo Andrea Kerbaker.
Oltre al prestigioso riconoscimento, i vincitori delle sezioni letterarie si aggiudicano un premio in denaro del valore di cinquemila euro, mentre agli altri quattro finalisti – Hans Tuzzi con Nessuno rivede Itaca (Bollati Boringhieri), e Alessandro Zaccuri con Nel nome (NN Editore) per la Narrativa, Emilio Rentocchini con 44 ottave (Book Editore) e Paolo Ruffilli con Le cose del mondo (Mondadori) per la Poesia – vanno in dote millecinquecento euro.
I due volumi vincitori sono stati selezionati tra le 282 opere iscritte a questa edizione al premio – 169 per la sezione Narrativa e 113 per la sezione Poesia – dalla giuria presieduta da Anna Dolfi (professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze e studiosa dell’opera di Dessì) e composta da Duilio CaocciGiuseppe LangellaGiuseppe LupoLuigi MascheroniGino RuozziStefano SalisGigliola Sulis e il presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci.
I nomi di Melania Mazzucco e Maurizio Cucchi si iscrivono così nell’Albo d’oro del Premio Dessì: un prestigioso elenco che comprende, tra gli altri, scrittori come Giulio Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini, Carmen Pellegrino, Giulio Angioni, Sandra Petrignani, Andrea Vitali, Francesco Permunian e, tra i poeti, Patrizia Valduga, Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone e Alberto Bertoni.
Il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna (nel suo albo d’oro Vinicio Capossela, Giacomo Mameli, i Tenores di Neoneli, Carlo Ossola, Massimo Bray, Vittorino Andreoli, Ferruccio de Bortoli, Lina Bolzoni e Tullio Pericoli) va invece a Renata Colorni, mezzo secolo di vita tra i libri, metà dei quali alla direzione della collana Meridiani della Mondadori, e ad Andrea Kerbaker, scrittore, manager della comunicazione e raffinato bibliofilo, fondatore della Kasa dei Libri a Milano.
Con la cerimonia delle premiazioni non si spengono i riflettori sul Premio Dessì che domani (domenica 27 settembre) vive la giornata conclusiva della settimana culturale a cornice del concorso letterario. La mattina, alle 10.30 nella Sala Don Bosco, si rinnova l’immancabile incontro con gli autori finalisti e vincitori del premio, condotto dalla giornalista Flavia Corda.
Poi, in serata, sipario finale alle 21.00, nella Palestra in via Stazione, con Neri Marcorè e Pacifico, in scena con il loro Concerto. Due sedie, due chitarre, due voci: insieme sul palco, l’attore (ma anche cantante e chitarrista) e il cantautore improvvisano, si dedicano canzoni, scambiandosi in egual misura sarcasmo e affetto; mettono in scena un’amicizia, coinvolgendo il pubblico in una serata speciale.

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«L’utilizzo del carcere di Iglesias per accogliere i migranti che sbarcano nel Sulcis è una scelta errata e per nulla risolutiva della questione. Il governo, piuttosto, dovrebbe adoperarsi per recuperare la struttura cittadina e renderla operativa.»
Lo scrive, in una nota, Michele Ennas, consigliere regionale del gruppo Lega Sardegna.
«Non è moltiplicando le strutture che si risolve il problema immigrazioneaggiunge Michele Ennas -. Se veramente il governo nazionale vuole fare qualcosa di concreto deve fare in modo che non avvengano sbarchi e deve lavorare affinché le procedure di espulsione, per chi è irregolare e non ha diritto di stare sul suolo nazionale, siano efficaci perché la loro inefficacia continua ad attirare arrivi che nelle nostre coste sono ormai quotidiani. Non far nulla per impedire l’arrivo di queste persone per poi ghettizzarle in strutture carcerarie non è il modo corretto di gestire la questione. Ne tale modalità ha qualcosa a che vedere con una gestione regolare dell’immigrazione o con ospitalità e accoglienza, parole di cui tanti si riempiono la bocca.»
«Il centro di Monastir è al collasso, siamo stati i primi a denunciarlo e siamo solidali con le forze dell’ordine costrette a gestire situazioni ingestibili, in piena emergenza sanitaria e con pochissimi uomini conclude il consigliere regionale iglesiente -. La struttura destinata allo scopo è Macomer, che dovrebbe essere riservata alla esigenze sarde e che invece spesso risulta saturata da individui provenienti dalla Penisola.»

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Anche nei prossimi cinque anni il comune di Villamassargia verrà amministrato da un sindaco donna. A sfidare Debora Porrà, sindaca uscente, ricandidata con la lista “Il paese che vorrei”, infatti, è un’altra donna, Rita Caboni, candidata sindaca della lista “Sì amo Villamassargia”.

I dodici candidati alla carica di consigliere comunale che sostengono la candidatura a sindaco di Debora Porrà, sono:

Debora Porrà.

Francesco Mameli

Noemi Fadda

Arianna Porcu in Tola

Fabio Bernardini

Manco Mandis

Sara Cambula

Stefano Osanna

Arianna Marzia Pili

Fabio Secci

Maria Dolores Mancosu

Chiara Palmas

Maria Francesca Pisano

***

I dodici candidati alla carica di consigliere comunale che sostengono la candidatura a sindaco di Rita Caboni, sono:

Rita Caboni.

Roberta Trastu

Erika Sanna

Marco Pani

Nicola Bianchini

Giuseppe Corronca

Marco Tronci

Monica Porcu

Giuseppina Leporeddu nota Giusy

Pierluigi Palmas

Franco Carta

Roberto Sais

Francesco Porcu noto Franco

 

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Martedì 22 settembre, nell’ambito degli eventi organizzati per il duecentocinquantesimo della fondazione di Calasetta e dei festeggiamenti per il patrono San Maurizio, in Piazza Principato di Monaco si è tenuto il concerto di Claudia Aru, artista nata e cresciuta a Villacidro.

Cantautrice dalle mille sfaccettature, una giovane donna dalla personalità poliedrica, assetata di continue nuove esperienze, sempre pronta a mettersi in gioco con nuovi obiettivi da raggiungere. I suoi viaggi per il mondo e l’ampia formazione maturata con grandi maestri in Italia e all’estero, l’hanno portata a diventare una voce particolarmente nota e amata all’interno del panorama musicale sardo.

Alle 22.00 in punto, Claudia Aru è salita sul palco e, come un valoroso capitano con la band come equipaggio, ha invitato il numeroso pubblico a spiegare le ali della fantasia, per intraprendere con lei un viaggio musicale nella sua amata isola, per poi spostarsi ogni tanto nelle terre lontane da lei visitate.

Usi, costumi e tradizioni popolari, prima raccontate e poi cantate, hanno divertito, commosso ed ancora una volta divertito tutti i presenti che, oltre ad aver apprezzato la sua calda e profonda vocalità, hanno ritrovato nei vari temi da lei affrontati in parole e musica, un qualcosa di se stessi.

Aneddoti e gag sulla sua infanzia felice nel paese d’origine, il dispiacere di chi lascia la propria terra per esigenze di lavoro, la violenza sulle donne, il diritto allo studio di cui, purtroppo, ancora oggi molti paesi del mondo non godono…sono stati interpretati brillantemente da Claudia Aru che ha proposto ai presenti un ricco e vario ventaglio di realtà vicine e lontane nello spazio e nel tempo.

Frizzante, positiva, ironica, solare e profonda, Claudia Aru ha catturato l’attenzione del pubblico cantando in italiano, in limba e in spagnolo e, scherzando sulle assonanze di alcune lingue con la lingua sarda, non si è lasciata sfuggire l’occasione di far passare un messaggio importante: «Valorizzare sempre la propria identità d’appartenenza e portare la nostra limba in giro per il mondo…»

Un grande applauso a Claudia Aru, giunta al suo quarto album da solista, che con grande entusiasmo continua a far conoscere, anche in Paesi lontani, la nostra Sardegna.

Nadia Pische

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Alle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale di Giba, in programma il 25 e 26 ottobre, l’ex sindaco Learco Fois sfiderà il sindaco uscente Andrea Pisanu. A distanza di cinque anni e mezzo, dunque, gli sfidanti sono gli stessi, questa volta a parti invertite.

Andrea Pisanu capeggia la lista “Giba e Villarios Uniti” – Amministriamo il presente per costruire il futuro.

Gli undici candidati alla carica di consigliere comunale che sostengono la candidatura a sindaco di Andrea Pisanu, sono:

Federico Antonio Bachis
Nicola Demontis
Debora Etzi Carboni
Gianmarco Fai
Francesco Marongiu
Antonello Meloni
Francesca Murgia
Roberto Pireddu
Maria Dolores Piroddi
Emanuele Pistis
Alberto Pittoni

Learco Fois capeggia la lista “Progettiamo il domani per Giba e Villarios”.

I dodici candidati alla carica di consigliere comunale che sostengono la candidatura a sindaco di Learco Fois, sono:

Michela Aru

Giuseppe (noto Pino) Atzeni

Anna Maria Rita Cancedda

Graziano Cullurgioni

Andrea Diana

Marco Manca

Maria Monni

Michele Orrù

Rina Pinna

Onofrio Pittoni

Mauro Schirru

Roberto Zanda