28 March, 2024
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Valentina Mura.

Gaia Marini.

Benedetta Casciano.

E’ in programma venerdì 6 settembre, a Jesolo, la finale di Miss Italia 2019. In diretta su RAI 1, sarà condotta per la prima volta da Alessandro Greco. Tra le 80 finaliste vi sono tre sarde: Benedetta Casciano, 18 anni, cagliaritana – Miss Sardegna, n° 21; Gaia Marini, 18 anni, cagliaritana – Miss Sorriso Sardegna; Valentina Mura, 24 anni, quartese – Miss Sport Sardegna. Quest’ultima è figlia di Giuseppe Mura, ex calciatore del Carbonia.

Saranno ospiti della finale, 10 Miss Italia del passato che sceglieranno la “Miss tra le Miss”: Roberta Capua, Federica Moro, Martina Colombari, Eleonora Pedron, Manila Nazzaro, Edelfa Chiara Masciotta, Giulia Arena, Claudia Trieste e Tania Zamparo.

Per la prima volta nella storia del Concorso, tutte le fasi di votazione che porteranno all’elezione di Miss Italia 2019 saranno affidate esclusivamente al televoto.
Le fasi di votazione saranno quattro: si passerà dal numero di 80 miss a 40, poi a venti, a dieci, quindi a due. Prevista infine un’ulteriore fase di votazione, che coinvolgerà le ultime due miss in gara e una terza ragazza, recuperata da una giuria di esperti tra le 78 escluse.
Il numero massimo di voti effettuabili da ciascuna utenza telefonica è di cinque per ogni sessione di voto.

I numeri del televoto sono i seguenti: 894.424 da fisso e 475.475.0 da mobile.

L’albo d’oro delle reginette vincitrici dal 1939:

Isabella Verney, 1939; Gianna Maranesi, 1940; Adriana Serra, 1941; Rossana Martini, 1946; Lucia Bosè, 1947; Fulvia Franco, 1948; Mariella Giampieri, 1949; Annamaria Bulgari, 1950; Isabella Valdettaro, 1951; Eloisa Cianni, 1952; Marcella Mariani, 1953; Eugenia Bonino, 1954; Brunella Tocci, 1955; Nives Zegna, 1956; Beatrice Faccioli, 1957, Paola Falchi, 1958; Marisa Jossa, 1959; Layla Rigazzi, 1960; Franca Cattaneo Ferrucci, 1961; Raffaella De Carolis Matacena, 1962; Franca Dallolio, 1963; Mirka Sartori Conte, 1964; Alba Rigazzi, 1965; Daniela Giordano, 1966; Cristina Businari, 1967; Graziella Chiappalone, 1968; Anna Zamboni, 1969; Alda Balestra, 1970; Maria Pinnone, 1971; Adonella Modestini, 1972; Margareta Veroni, 1973; Loredana Piazza, 1974; Livia Jannoni, 1975; Paola Bresciano, 1976; Anna Kanakis, 1977; Cristina Loren Mai, 1978; Cinzia Fiordeponti, 1979; Cinzia Lenzi, 1980; Patrizia Nanetti, 1981; Federica Moro, 1982; Raffaella Baracchi, 1983; Susanna Huckstep, 1984; Eleonora Resta, 1985; Roberta Capua, 1986; Michela Rocco Di Torrepadula, 1987; Nadia Bengala, 1988; Eleonora Benfatto, 1989; Rosangela Bessi, 1990; Martina Colombari, 1991; Gloria Zanin, 1992; Arianna David, 1993; Alessandra Meloni, 1994; Anna Valle, 1995; Denny Mendez, 1996; Claudia Trieste, 1997; Gloria Bellicchi, 1998; Manila Nazzaro, 1999; Tania Zamparo, 2000; Daniela Ferolla, 2001; Eleonora Pedron, 2002; Francesca Chillemi, 2003; Cristina Chiabotto, 2004; Edelfa Chiara Masciotta, 2005; Claudia Andreatti, 2006; Silvia Battisti, 2007; Miriam Leone, 2008; Maria Perrusi, 2009; Francesca Testasecca, 2010; Stefania Bivone, 2011; Giusy Buscemi, 2012; Giulia Arena, 2013; Clarissa Marchese, 2014; Alice Sabatini, 2015; Rachele Risaliti, 2016; Alice Rachele Arlanch, 2017; Carlotta Maggiorana, 2018.

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In linea con la media nazionale e decisamente meglio della media sarda. Anche la comparazione sui parti cesarei primari conferma la qualità delle cure e dell’assistenza dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e della sua Clinica di Ostetricia e Ginecologia diretta dal professor Gian Benedetto Melis. Nel report del piano nazionale esiti, la struttura del Policlinico Duilio Casula ha una percentuale di tagli cesarei primari del 26.24% contro il 32,6 per cento della media sarda. Un risultato eccellente celebrato questi giorni a Cagliari da Michael Robson del National Maternity Hospital di Dublino, autore della classificazione utilizzata in tutto il mondo e ospite d’onore al Corso teorico pratico sul ricorso al taglio cesareo”, organizzato presso il Policlinico dalla dottoressa Alessandra Meloni con il professor Gian Benedetto Melis in occasione del Congresso nazionale “Dalla cura all’aver cura della donna nell’Universo tecnologico della Ginecologia e Ostetricia”, che ha portato a Cagliari, luminari e scienziati più importanti d’Italia e d’Europa, con la collaborazione della professoressa Piera Poletti e del professor Salvatore Dessole.

«Il corso – hanno spiegato Gian Benedetto Melis e Alessandra Meloni – ha offerto l’opportunità ai partecipanti di cogliere appieno il significato e il valore della Classificazione in 10 gruppi di Robson dalla stessa voce del suo ideatore. Michael Robson ha sottolineato l’importanza di considerare le categorie dei tagli cesarei come punto di partenza nella comprensione dei processi e degli eventi che conducono al taglio cesareo e che i cardini dell’assistenza si fondano sulla qualità e la sicurezza. Qualità e sicurezza sono ciò cui aspirano gli operatori e i cittadini, direttamente correlati agli outcomes cioè la guida dei processi di cura ed umanizzazione.»
Michael Robson ha inoltre raccomandato, come proposto nella dichiarazione dell’OMS del 2015, che il numero dei tagli cesarei non debba più essere considerato in sé, troppo alto o troppo basso, ma sia necessario valutarne gli esiti. La classificazione consente la comparazione dei dati della propria attività con quelli precedenti e futuri, relativi allo stesso punto nascita, a punti nascita di diverse aree geografiche e dalla cui analisi possono emergere differenze epidemiologiche, culturali e gestionali. Classificare i tagli cesarei secondo una classificazione universale non significa, dunque, solo identificare delle categorie ma adottare un diverso modo di pensare.
Dal confronto con Antonello Antonelli, coordinatore del Servizio Qualità dell’assessorato della Salute e dei Servizi sociali della Regione, conclude Alessandra Meloni, «è emersa l’assoluta importanza dell’uniformità, accuratezza e qualità dei dati come base  per ottenere risultati comparabili, che rispettino la realtà clinica e che consentano un audit continuo sulla modalità del parto e sulla salute materna e neonatale».
Michael Robson si è complimentato con il gruppo di lavoro per la passione, la competenza ed il gioco di squadra emersi durante il corso.

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Da mercoledì 13 a sabato 16 luglio il centro congressi del T-Hotel, Cagliari – ospita il congresso nazionale “Dalla cura all’aver cura della donna nell’universo tecnologico della ginecologia e ostetricia”. Il “Corso teorico pratico sul ricorso al taglio cesareo, classificazione di Robson e analisi dati” si tiene il 13 luglio dalle 9.00 alle 12.30, nell’aula della direzione sanitaria del Policlinico “Duilio Casula” di Monserrato, precede i lavori congressuali.

Al corso – teso a fornire presupposti clinici, metodologici e interpretativi della classificazione in 10 gruppi dei tagli cesarei di Robson – prende parte lo specialista chi li ha ideati, Michael Robson. Docente e ricercatore di fama mondiale, il professor Robson – Consultant obstetrician and gynaecologist al National maternity hospital di Dublino, riferimento clinico e scientifico per l’Organizzazione mondiale per la Sanità – tiene una lectio magistralis. Tra i relatori anche Piera Poletti (responsabile Centro ricerca formazione, Padova; docente Master universitari; collaboratrice ministero Salute) e Antonello Antonelli (coordinatore “Qualità dei servizi sanitari”, direzione generale assessorato regionale Sanità). Il corso – max. 50 partecipanti – è dedicato a medici, ostetriche, personale amministrativo e rappresentanti dei media. Le iscrizioni si effettuano su scheda scaricabile da www.kassiopeagroup.com, da inviare per e-mail a barbarapanico@kassiopeagroup.com. I lavori, moderati dagli specialisti Salvatore Dessole e Alessandra Meloni, sono introdotti da Gian Benedetto Melis.

Da giovedì 14 a sabato 16 luglio al T-Hotel si dibatte di “Umanizzazione, scienza e tecnologia: un legame vincente nei diversi scenari della ginecologia e ostetricia” ad “Aver cura e curare il dolore al femminile”, “Dallo screening alla terapia dei tumori ginecologici” fino a “La donna tra tradizione ed innovazione: la veduta dell’antropologo e dell’artista di teatro” sono fra le tematiche del congresso nazionale “Dalla cura all’aver cura della donna nell’universo tecnologico della ginecologia e ostetricia”. I lavori curati dallo staff di Gian Benedetto Melis, ordinario ginecologia e ostetricia ateneo di Cagliari. Tra i temi al centro del congresso “La salute dell’individuo dalla vita intrauterina”, “Il travaglio di parto senza dolore. Che mezzi abbiamo? Quali risultati?”, “L’allattamento al seno: risvolti sulla salute psico-fisica della madre e del bambino”, “L’endometriosi: patologia dai mille volti clinici e personali. Dall’impatto emotivo della diagnosi alla cura e all’aver cura del dolore”, “Patologie benigne e maligne dell’apparato genitale”, “La diagnosi ecografica e radiologica preventiva e di supporto per le cure mediche e chirurgiche”, “Fertilità e Sterilità: dalla Fivet alle tecniche attuali” fino a “La cinquantenne di oggi: quanto la carenza ormonale incide sulla salute e sul dolore della donna. Quali i mezzi per curarla e averne cura”.

Il congresso è presieduto, oltre che dal professor Melis, da Salvatore Dessole (Sassari). I vice presidenti sono Pier Luigi Cherchi (Sassari), Antonio Macciò (Cagliari) e Bruno Piras (Cagliari). La segreteria scientifica è composta da Anna Maria Paoletti (Cagliari) e Giampiero Capobianco (Sassari).

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«I pediatri parte attiva nel miglioramento dell’assistenza in Sardegna». Per la prima volta piena condivisione e obiettivi comuni per gli specialisti isolani riuniti ad Alghero

«I pediatri hanno il diritto e il dovere di partecipare al progetto di migliorare l’assistenza pediatrica nella nostra Regione, facendo sentire la loro voce in un momento delicato di ottimizzazione delle risorse. Tutti devono fare la propria parte». Giuseppe Masnata, presidente regionale e componente del direttivo nazionale della Sip (Società italiana di pediatria), rilancia il messaggio chiave del congresso. In corso da ieri – giovedì 19 maggio – i lavori proseguono oggi e si concludono domani all’Hotel Catalunya, Alghero.   

«I pediatri devono potersi confrontare in un ambiente dove tutti si sentano protagonisti e, se serve, essere disposti ad accettare sacrifici. In una società civile investimento e impegno nella cultura e nell’organizzazione della sanità devono essere incrementati e non tagliati nei momenti di crisi. Specie nelle attenzioni e nelle energie spese per le categorie più deboli. Ringrazio i colleghi per ideazione e realizzazione del congresso e auspico il raggiungimento di traguardi comuni». Una condivisione tra pediatri ospedalieri, universitari, di famiglia e consultoriali, neonatologi e chirurghi pediatri: «Abbiamo una responsabilità personale e sociale: il benessere dei bambini» conclude il dottor Masnata.

Al secondo congresso regionale di area pediatrica, hanno preso parte e contribuito quindici Società scientifiche e Associazioni ediatriche (Società Italiana di Pediatria, Federazione Italiana Medici Pediatri, Società Italiana di Neonatologia, Società Italiana di Medicina Emergenza Urgenza Pediatrica, Società Italiana di Pediatria Ospedaliera, Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica, Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili, Società Italiana Malattie Genetiche Pediatriche e Disabilità, Società Italiana di Cardiologia Pediatrica, Società Italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica, Società Italiana di Neurologia Pediatrica, Società Italiana di Medicina Perinatale, Sindacato Italiano Specialisti Pediatri): un evento mai verificatosi in precedenza. Dall’ecografia clinica in neonatologia a chirurgia, genetica medica, malattie rare, cardiologia, alimentazione e procedure di assistenza al bambino critico: una combinazione multidisciplinare che associa problematiche e istanze di vecchia e nuova data. L’accreditamento prevede 22,5 crediti Ecm.

Sette corsi precongressuali (Dalle procedure per l’assistenza al bambino critico all’alimentazione, dalle malattie rare alla chirurgia neonatale e pediatrica); 35 abstract; un libro degli atti con 180 pagine; 60 tra relatori e moderatori; oltre 200 iscritti provenienti da tutta la regione.

Per l’Università di Cagliari sono intervenuti Paolo Moi, Vassilios Fanos, Gavino Faa e Alessandro Zuddas. Ai lavori prendono parte, tra gli altri, gli specialisti di Sassari Roberto Antonucci, Carlo Burrai, Guglielmo Campus, Paolo Castiglia, Francesco Cucca, Antonio Dessanti, Valentina Pes, Anna Maria Marinaro, Michele Ubertazzi ed Emanuela Porqueddu. Il congresso è presieduto da Giuseppe Masnata, Silvio Ardau, Antonio Balata, Loredana Boccone, Alessandro Canetto, Maurizio Crisafulli, Giuseppe Lixia, Alessandra Meloni, Basilio Mostallino, Giovanni Ottonello, Umberto Pelosi, Sabrina Pilia, Carlo Ripoli, Giovanna Solinas, Georgios Loudianos, Monica Urru, Paolo Zandara. Nel Comitato scientifico anche Antonio Cualbu, Paolo Pusceddu, Gianfranco Temporin e Alberto Villani. Nello staff organizzatore, tra gli altri, Osama Al Jamal, Lino Argiolas, Marta A. Bernassola, Antonio Chiarolini, Cecilia Marcheselli, Mauro Giorgio Olzai, Paola Pani.

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Comunicato stampa n. 1

Da giovedì 19 a sabato 21 maggio, all’Hotel Catalunya di Alghero si tiene il secondo congresso regionale di area pediatrica dal titolo “I bambini sono il  nostro futuro”. Organizzato dalla Società italiana pediatria-Sardegna (presidente Giuseppe Masnata, pediatra Azienda Brotzu), l’evento realizza un’aggregazione professionale mai vista: quattordici Società scientifiche, due gruppi e le Università isolane. Specialisti, esperti, docenti motivati nel rilanciare gli aspetti salienti della professione. Al congresso sono stati invitati il rettore Maria Del Zompo e il pro rettore per la medicina, Francesco Marongiu.

Dall’ecografia clinica in neonatologia a chirurgia, genetica medica, malattie rare, cardiologia, alimentazione e procedure di assistenza al bambino critico. Una scaletta ad alto impatto assistenziale, clinico e di ricerca. I lavori sono presieduti da Giuseppe Masnata, Silvio Ardau, Antonio Balata, Loredana Boccone, Alessandro Canetto, Maurizio Crisafulli, Giuseppe Lixia, Alessandra Meloni, Basilio Mostallino, Giovanni Ottonello, Umberto Pelosi, Sabrina Pilia, Carlo Ripoli, Giovanna Solinas, Georgios Loudianos, Monica Urru, Paolo Zandara. Tra i partecipanti i docenti dell’Università di Cagliari Paolo Moi, Anna Maria Nurchi, Vassilios Fanos, Gavino Faa e Alessandro Zuddas. Il Comitato scientifico è composto da Osama Al Jamal, Roberto Antonucci, Antonio Cualbu, Giuseppe Masnata, Giovanni Ottonello, Umberto Pelosi, Paolo Pusceddu, Gianfranco Temporin e Alberto Villani. Nello staff organizzatore Osama Al Jamal, Roberto Antonucci, Lino Argiolas, Marta A. Bernassola, Antonio Chiarolini, Cecilia Marcheselli, Anna Maria Marinaro, Mauro Giorgio Olzai, Paola Pani, Umberto Pelosi. Di fatto, una combinazione fruttuosa multidisciplinare che associa problematiche e istanze di vecchia e nuova data. L’accreditamento del congresso più due corsi prevede 22,5 crediti Ecm.

«La categoria ha il diritto/dovere di partecipare al processo di riorganizzazione sanitario in ambito regionale» dice Giuseppe Masnata. Lo specialista (responsabile Centro uropatie e spina bifida reparto pediatrico Azienda Brotzu-componente direttivo nazionale Sip) ha messo assieme i rappresentanti degli atenei sardi, Società e Associazioni (Società italiana pediatria, Federazione italiana medici pediatri, Società italiana neonatologia, Società italiana medicina emergenza urgenza pediatrica, Società italiana pediatria ospedaliera, Società italiana endocrinologia e diabetologia pediatrica, Società italiana neuropsichiatria infanzia e adolescenza, Società italiana allergologia e immunologia pediatrica, Società italiana malattie respiratorie infantili, Società italiana malattie genetiche pediatriche e disabilità, Società italiana cardiologia pediatrica, Società italiana gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica, Società italiana neurologia pediatrica, Società italiana medicina perinatale, Associazione culturale pediatri, Sindacato italiano specialisti pediatri).

«La scelta di condividere con tutti i pediatri, dagli ospedalieri a universitari, di famiglia e consultoriali, neonatologi e chirurghi, il congresso di area pediatrica, ha un obiettivo, una responsabilità personale e sociale: il benessere dei bambini.»

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Porte aperte al Blocco Q, nel reparto di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico nella settimana dell’Open Week (22-28 aprile) degli ospedali “Bollino rosa”. E dato che la struttura diretta dal professor Gian Benedetto Melis è la prima in assoluto in Sardegna e tra le prime in Italia e in Europa, la settimana si svilupperà con diversi appuntamenti ed eventi dedicati alle donne.

Si pare oggi, mercoledì 20 aprile con l’incontro su “Accompagnamento alla Nascita” (dalle 17.00-19.00, Cittadella Universitaria Monserrato, Aula D piano terra, Asse Didattico Uno, con la dottoressa Francesca Congia).

Venerdì 22 si parla di “Sportello Endometriosi” (dalle 16.00 alle 18.00, Sala Riunioni Clinica Ostetrica e Ginecologica – Blocco Q, piano III) sempre con la dottoressa Francesca Congia.

Martedì 26 dalle 11.00 alle 13.00 si parla di “Salute della Donna in Epoca Preconcezionale” con la professoressa Anna Maria Paoletti (Sala Riunioni Clinica Ostetrica e Ginecologica – Blocco Q, piano III). Di pomeriggio (dalle 15.00 alle 16.00) “Visita alle Sale Parto” con la  dottoressa Alessandra Meloni e le ostetriche (Sale Parto Clinica Ostetrica e Ginecologica – Blocco Q, piano III). Dalle 17.00 alle 19.00 (Aula Direzione Medica P.O. Duilio Casula – Blocco C, Ingresso 3, piano I) incontro aperto dedicato alle neomamme: si parlerà di “Allattamento al Seno” con le dottoresse Consuelo Ennas e Irene Zuddas.

Mercoledì 27 si parla di “Contraccezione” con la professoressa Anna Maria Paoletti (dalle 11.00 alle 13.00, Sala Riunioni  Clinica Ostetrica e Ginecologica – Blocco Q, piano III. Dalle 17.00 alle 19.00, invece, la dottoressa Francesca Congia dialogherà con le donne su  un tema importantissimo: l’accompagnamento alla nascita (Cittadella Universitaria Monserrato, Aula D piano terra, Asse Didattico Uno).

Venerdì 29, infine, “Menopausa e sue Problematiche” sarà il tema che verrà affrontato dalla professoressa Anna Maria Paoletti : appuntamento dalle 11.00 alle 13.00, nella sala Riunioni  della Clinica Ostetrica e Ginecologica – Blocco Q, piano III.