28 March, 2024
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I 32 candidati più votati in Sardegna con oltre 3.000 preferenze.

  1. Desirè Manca (Movimento 5 Stelle 2050) – Circoscrizione di Sassari 8.010 preferenze
  2. Giuseppe Meloni (Partito Democratico) – Circoscrizione di Olbia Tempio 6.751 preferenze
  3. Giovanni Chessa noto Gianni (Partito Sardo d’Azione) – Circoscrizione di Cagliari 5.683 preferenze
  4. Piero Comandini (Partito Democratico) – Circoscrizione di Cagliari 5.516 preferenze
  5. Antonello Peru (Sardegna al Centro 20Venti) – Circoscrizione di Sassari 5.330 preferenze
  6. Ivan Piras (Forza Italia) – Circoscrizione di Cagliari 5.059 preferenze
  7. Gianfranco Mariano Lancioni noto Nanni (Partito Sardo d’Azione) – Circoscrizione di Cagliari 4.711 preferenze
  8. Stefano Schirru (Alleanza Sardegna Partito Liberale Italiano) – Circoscrizione di Cagliari 4.670 preferenze
  9. Aldo Salaris (Riformatori Sardi) – Circoscrizione di Sassari 4.611 preferenze
  10. Antonio Spanu (Partito Democratico) – Circoscrizione di Sassari 4.479 preferenze
  11. Emanuele Cera (Fratelli d’Italia) – Circoscrizione di Oristano 4.422 preferenze
  12. Francesca Fadda (Partito Sardo d’Azione) – Circoscrizione di Cagliari 4.171 preferenze
  13. Alessandro Pilurzu (Partito Democratico) – Circoscrizione di Carbonia Iglesias 4.090 preferenze
  14. Angelo Cocciu (Forza Italia) – Circoscrizione di Olbia Tempio 3.805 preferenze
  15. Valter Piscedda (Partito Democratico) – Circoscrizione di Cagliari 3.788 preferenze
  16. Alberto Urpi (Sardegna al Centro 20 Venti) – Circoscrizione del Medio Campidano 3.774 preferenze
  17. Maria Laura Orrù (Alleanza Verdi e Sinistra) – Circoscrizione di Cagliari 3.680 preferenze
  18. Camilla Gerolama Soru (Partito Democratico) – Circoscrizione di Cagliari 3.600 preferenze
  19. Marcello Fabrizio Salvatore (Partito Democratico) – Circoscrizione di Cagliari 3.512 preferenze
  20. Gianluigi Rubiu (Fratelli d’Italia) – Circoscrizione di Carbonia Iglesias 3.478 preferenze
  21. Ignazio Locci (Fratelli d’Italia) – Circoscrizione di Carbonia Iglesias 3.294 preferenze
  22. Piero Maieli (Partito Sardo d’Azione) – Circoscrizione di Sassari 3.251 preferenze
  23. Edoardo Tocco (Forza Italia) – Circoscrizione di Cagliari 3.218 preferenze
  24. Fausto Piga (Fratelli d’Italia) – Circoscrizione di Cagliari 3.186 preferenze
  25. Carla Fundoni (Partito Democratico) – Circoscrizione di Sassari 3.185 preferenze
  26. Salvatore Corrias (Partito Democratico) – Circoscrizione dell’Ogliastra 3.184 preferenze
  27. Elisabetta Di Bernardo nota Betti (Partito Democratico) – Circoscrizione di Carbonia Iglesias 3.170 preferenze
  28. Andrea Tunis (Riformatori Sardi) – Circoscrizione di Carbonia Iglesias 3.133 preferenze
  29. Maria Masala (Fratelli d’Italia) – Circoscrizione di Sassari 3.121 preferenze
  30. Marco Tedde (Forza Italia) – Circoscrizione di Sassari 3.110 preferenze
  31. Ivana Russu (Partito Democratico) – Circoscrizione di Olbia Tempio 3.074 preferenze.
  32. Alfonso Marras (Partito Sardo d’Azione) – Circoscrizione di Oristano 3.032 preferenze

Nella foto di copertina Desirè Manca, la candidata più votata per l’elezione del XVII Consiglio Regionale della Sardegna.

 

Sette consiglieri regionali, Fabio Usai, Francesco Paolo Mula, Stefano Schirru, Gianfranco Mariano Lancioni, Alfonso Marras, Domenico Gallus, Piero Maieli, hanno presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta, all’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, sull’adeguamento degli statuti dei consorzi industriali provinciali sardi e sulla conferibilità e compatibilità, negli stessi, degli incarichi nei C.D.A. 

Onde evitare un utilizzo scorretto di risorse pubbliche tale da poter configurare danno erariale; rilevato che ancora oggi gli enti non hanno ottemperato a quanto urgentemente richiesto dall’Amministrazione regionale, poiché previsto dalla vigente legge, per cui sussisterebbero le condizioni per un eventuale commissariamento degli stessi; i sette consiglieri regionali chiedono di interrogare l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, affinché illustri le iniziative amministrative adottate (e ancora da adottare) dal suo Assessorato, allo scopo di ripristinare le condizioni di legittimità e operatività, con l’adeguamento degli statuti ed il rispetto della normativa vigente in merito alla conferibilità e compatibilità degli incarichi di componente nei C.D.A., nei consorzi industriali provinciali della Sardegna.

La commissione Pubblica istruzione, presieduta da Alfonso Marras (Riformatori), ha espresso a maggioranza (astenuta l’opposizione) parere favorevole alle linee guida per la programmazione della rete scolastica, approvate dalla Giunta regionale lo scorso 18 novembre con la deliberazione n. 57/11.

Commissione Pubblica Istruzione, via libera alle linee guida per la rete scolastica

Il documento è stato illustrato dall’assessore Andrea Biancareddu (Udc) che ha ricordato, in premessa del suo intervento, gli impegni disattesi in sede governativa per una rivisitazione dei parametri ministeriali (600 alunni e 400 alunni per i comuni montani) e per l’assegnazione, a tutte le autonomie scolastiche dell’Isola, dei due dirigenti previsti (il dirigente e il direttore amministrativo), anche alla luce della particolare condizione in cui versa la Sardegna per effetto della crisi da Covid.

L’assessore ha comunque dichiarato “la volontà di non voler sopprimere alcuna autonomia scolastica” ed ha precisato che al momento 26 realtà non soddisfano i criteri imposti per legge dal ministero, per scongiurare i temuti accorpamenti tra istituti.  

«In ogni casoha affermato Andrea Biancareddu 26 casi su un totale di 274 autonomie scolastiche presenti in Sardegna non  possono rappresentare un dramma mentre preoccupa il costante calo delle iscrizioni per effetto dell’altrettanto preoccupante fenomeno del calo demografico.» 

Gli accorpamenti, dunque, se ci saranno dovrebbero essere solo su base volontaria e dovranno essere proposti nelle rispettive conferenze provinciali. Nel parere espresso dalla commissione sono state inoltre inserite due osservazioni, la prima riguarda il ruolo dell’istruzione, soprattutto primaria, per combattere il fenomeno dello spopolamento e l’altra, per inserire soltanto nella parte delle premesse delle linee guida, i parametri ministeriali per il mantenimento delle autonomie scolastiche.

Molto differente la posizione manifestata dal direttore dell’ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani che ha stigmatizzato il ritardo nella definizione della rete scolastica regionale («siamo ancora alle linee guida e a gennaio si aprono le iscrizioni nelle scuole») e ha lamentato l’assenza “di manutenzione alla rete scolastica sarda ormai da più di sei anni”. «Il calo delle iscrizioni – ha affermato Francesco Feliziani – ha comportato una trentina di situazione di sottodimensionamento e richiedono immediati interventi finalizzati all’accorpamento».

Critici «per il poco coraggio dimostrato dalla Regione nel contrastare i criteri ministeriali che penalizzano l’istruzione in Sardegna» i Cobas che con Giancarlo Della Corte hanno invitato la Regione ad azioni concrete in difesa delle autonomie scolastiche e per il loro corretto funzionamento.

Emanuele Usai della Cgil ha dichiarato di non condividere il documento della Giunta regionale: «È appiattito ancora sulla logica della spending review e non dà risposte alle necessità della scuola sarda».

In precedenza la Quarta commissione aveva approfondito con l’assessora, Alessandra Zedda (Fi), il tema dei cosiddetti lavoratori in utilizzo. Si tratta, come è noto, dei circa 380 lavoratori in servizio, attraverso apposti progetti e cantieri, negli Enti locali e all’Ats ma gestiti dall’assessorato. La finanziaria del 2018 ha previsto la proroga dei progetti in essere fino al 2021 ma gli operatori hanno dichiarato lo stato di agitazione per la cessazione di alcuni contratti di lavoro per mancanza di fondi. Gli enti interessati, inoltre, sono in attesa della comunicazione ufficiale da parte della Regione dell’ulteriore finanziamento di due milioni di euro per il 2020 e 2021. L’assessora ha, dunque, preannunciato una verifica della situazione e si è detta certa della prosecuzione lavorativa degli interessati, auspicando l’attivazione di un percorso di stabilizzazione presso gli enti che si avvalgono delle prestazioni dei lavoratori in utilizzo.  

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La commissione Trasporti e Lavori pubblici, presieduta da Giovanni Talanas (Forza Italia) si riunirà martedì 30 giugno alle 10.30 per esprimere il parere sul Dl n. 162 in materia di azioni di sostegno al sistema economico regionale nel dopo emergenza Covid. Per le parti di competenza riferiranno gli assessori dei Trasporti Giorgio Todde e dei Lavori pubblici Roberto Frongia.

Sempre martedì ma alle 11.00, la commissione Attività produttive presieduta da Piero Maieli (Psd’Az) riprenderà la discussione sulla proposta di legge n. 177 riguardante il settore turistico e del Testo unificato sull’energia.

Nella stessa giornata, ma nel pomeriggio alle 17.00, la commissione Bilancio, presieduta da Valerio De Giorgi (Misto), riprenderà i suoi lavori con all’ordine del giorno il parere sulla riprogrammazione in forma semplificata delle risorse europee del ciclo 2014-2020, nel quadro delle misure di contrasto all’emergenza Covid. A seguire, saranno esaminati il Dl n. 167 sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio, il Dl n. 171 sulle misure a sostegno del sistema produttivo regionale per fronteggiare l’emergenza Covid e la proposta di legge n. 144 in materia di interventi a favore delle attività commerciali (esenzione del pagamento della tassa o canone per l’occupazione del suolo pubblico e compensazioni ai Comuni per i mancati introiti).

Giovedì alle 10.00, la commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc-Cambiamo), dovrà esprimere il parere di competenza sul Dl n. 162 riguardante le azioni di sostegno al sistema econmico regionale. Successivamente, proseguirà il lavoro sulla riforma sanitaria (in programma l’esame degli emendamenti). La commissione ha calendarizzato sedute anche per il pomeriggio ed i giorni successivi.

Ancora giovedì 2 luglio, alle 10.30, la commissione Lavoro presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) sarà impegnata in una seduta congiunta con la commissione Attività produttive, presieduta da Piero Maieli (Psd’Az) per l’esame del disegno di legge n.162 sulle azioni di sostegno al sistema economico regionale nel dopo-emergenza Covid.

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La commissione Autonomia, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega) riprenderà i suoi lavori martedì 23 giugno, alle 10.00, con l’esame finale del Testo unificato sull’inquadramento del personale dell’Agenzia Forestas.
Sempre martedì, alle 10.00, riunione anche della commissione Bilancio, presieduta da Valerio De Giorgi. In calendario una serie di argomenti: il parere sulla delibera di Giunta 31/30 del 18 giugno scorso sulla riprogrammazione semplificata delle misure di contrasto all’emergenza Covid, il Dl n. 167 in materia di riconoscimento di debiti fuori bilancio, il Dl sulle misure di sostegno al sistema economico regionale (qualora pervenuto), le proposte di legge nn. 144 e 145 sul sostegno alle attività commerciali attraverso l’esenzione dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico.
Ancora martedì alle 10.00, riunione per la commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc-Cambiamo!). All’ordine del giorno la riforma sanitaria (Dl n. 112 e Pl n. 121), il Dl n. 162 sul sostegno al sistema economico regionale per le parti di competenza, e il Dl n. 127 sulle politiche sociali. I lavori proseguiranno alle 15.30 e nelle giornate successive.
Il giorno dopo (mercoledì) alle 15.30 le commissioni Lavoro ed Attività produttive in seduta congiunta, presiedute rispettivamente da Alfonso Marras (Riformatori sardi) e Piero Maieli (Psd’Az) saranno impegnate nel Dl n. 162 riguardante il sostegno al sistema economico della Sardegna nel dopo epidemia Covid-19.

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Il Consiglio regionale si riunirà domani, martedì 16 giugno, alle 16,00, per l’esame del disegno di legge della Giunta n. 157/A “Rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti e misure straordinarie per gli enti locali in materia di programmazione unitaria”.

I lavori dell’Assemblea saranno preceduti in mattinata, alle 10,30, dalla seduta della Quarta Commissione “Governo del territorio”, presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia). All’ordine del giorno la proposta di legge n. 153 (Modifiche alla legge regionale 20 dicembre 2019, n. 22 “Modifiche alla legge regionale n. 8 del 2019” (Proroga di termini) e norme di interpretazione autentica del Piano Paesaggistico Regionale). I lavori proseguiranno nell’intera giornata di mercoledì 17 giugno.

Sempre mercoledì, alle ore 10,00 si riuniranno in seduta congiunta le Commissioni “Lavoro e Cultura” e “Attività produttive” guidate da Alfonso Marras (Riformatori)sardi) e Piero Maieli (Psd’Az). In programma l’esame del disegno di legge n. 162 “Legge quadro sulle azioni di sostegno al sistema economico della Sardegna e a salvaguardia del lavoro a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19” con le audizioni degli assessori regionali del Lavoro, dell’Agricoltura, della Pubblica istruzione, della Programmazione e dei Trasporti, di Unioncamere e delle Camere di Commercio.

I lavori proseguiranno nel pomeriggio, sempre in seduta congiunta, alle ore 15,30, con le audizioni dei rappresentanti di Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, delle organizzazioni sindacali, di Confartigianato e CNA. La Seconda e la Quinta Commissione lavoreranno anche nella giornata di giovedì 18 giugno: sul D.L n. 162 saranno sentiti i rappresentanti delle organizzazioni agricole e delle centrali cooperative.

Per mercoledì 17 giugno, infine, è convocata anche la Sesta Commissione “Salute e politiche sociali” presieduta da Domenico Gallus (Udc-Cambiamo). All’ordine del giorno l’elezione di un Segretario e l’esame del Disegno di legge n.112 e della proposta di legge n. 121 sulla riforma del sistema sanitario regionale. Saranno ascoltati i rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, dell’Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata ed i  vertici dell’Ordine professioni infermieristiche di Nuoro, Sassari, Cagliari, Oristano. I lavori proseguiranno nel pomeriggio, a partire dalle ore 15.30 ed il giorno successivo per l’intera giornata.

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Opposizione all’attacco dopo l’ennesimo rinvio dei lavori della Commissione “Lavoro e Cultura” del Consiglio regionale. Ieri, il parlamentino guidato da Alfonso Marras (Riformatori sardi) aveva in programma una serie di audizioni con i sindacati confederali e dirigenti scolastici sulle problematiche della cassa integrazione in deroga e sull’impatto dell’emergenza Covid-19 sul sistema dell’istruzione. La seduta, prima aggiornata per tre volte a causa della mancanza del numero legale, è stata rinviata a data da destinarsi.

«Quanto accaduto ieri è gravissimo ha detto il capogruppo del Movimento 5 Stelle Desirè Manca il comportamento della maggioranza è inammissibile e denota una totale mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini sardi. L’assenza del centrodestra in commissione ha impedito di affrontare temi importanti come la cassa integrazione in deroga e l’emergenza scuola.»

«Sindacati e dirigenti scolastici hanno subito un sonoro schiaffo istituzionaleha aggiunto il consigliere del Pd Piero Comandini la cosa più grave è che nessuno della maggioranza abbia ritenuto opportuno scusarsi con i rappresentanti di sindacati e scuola chiamati in audizione e lasciati ad aspettare nei corridoi del Consiglio. Questo dimostra quale sia l’attenzione del centrodestra sui temi del lavoro e dell’istruzione. Credo che a questo punto sia necessario un intervento autorevole del Presidente del Consiglio con un richiamo ufficiale ai componenti di maggioranza della Seconda Commissione.»

«Finora siamo stati noi della minoranza a garantire il numero legaleha rimarcato il consigliere di Italia Viva Francesco Stara ritengo urgente una presa di posizione forte anche da parte del presidente della Commissione Alfonso Marras, persona che ha la nostra stima, per assicurare il regolare svolgimento dei lavori.»

Laura Caddeo (Progressisti) ha invece un’altra idea: «Credo che dietro l’atteggiamento della maggioranza ci sia una precisa strategia politica: con le assenze in Commissione, il centrodestra vuole evitare di scoperchiare la pentola delle inefficienze e dell’inadeguatezza delle risposte all’emergenza lavoro e alle difficoltà del sistema scolastico. Su quest’ultimo punto abbiamo chiesto a più riprese di indicare un percorso a tutela degli studenti e del personale docente. Se non si fa nulla, a settembre non saremo in grado di garantire il regolare svolgimento delle lezioni. La crisi ha amplificato le disparità tra i ragazzi e innalzato il rischio di una crescita della dispersione scolastica».

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E’ saltata per la mancanza del numero legale la riunione della 2ª commissione, convocata questo pomeriggio alle 15.30 per svolgere una serie di audizioni in materia di scuola e lavoro (accordo sulla cassa integrazione). Il presidente Alfonso Marras (Riformatori sardi) per ben tre volte ha dovuto constatare l’assenza dei componenti appartenenti ai gruppi della maggioranza e incalzato dagli esponenti delle minoranze ha dovuto prima rinviare alle 16.32 e quindi alle 17.15, per annunciare poi, non senza disappunto, la convocazione della commissione a data da destinarsi.

Dure le proteste dei consiglieri dei gruppi delle opposizioni. «Sono indignata e perplessaha dichiarato Laura Caddeo dei Progressisti per la scarsa attenzione che la maggioranza riserva alla commissione e ai suoi lavori». Franco Stara (Progressisti) ha evidenziato «l’assenza di rispetto per la commissione nella sua interezza ed in particolare nei riguardi degli ospiti, invitati in audizione su temi assai rilevanti e pertinenti, come lo sono la situazione della scuola e l’attuazione dell’intesa sulla cassa integrazione.»

Gli altri due consiglieri della minoranza Piero Comandini (Pd) e Desirè Manca (M5S) hanno invece invitato esplicitamente il presidente della commissione a rassegnare le immediate dimissioni: «Non è la prima volta che il presidente Marras viene abbandonato in solitudine dalla sua traballante maggioranza di centro destra».

I gruppi del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle hanno quindi preannunciato la convocazione di una conferenza stampa, domani (giovedì 28 maggio) alle 10.30, per denunciare «l’incresciosa situazione di crisi in seno alla Seconda commissione consiliare».

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«Le norme sugli appalti rappresentano in Italia il maggiore freno all’utilizzo delle ingenti risorse pubbliche per gli investimenti infrastrutturali: è diventato ormai un problema sistemico, da affrontare in modo radicale, perché colpisce mortalmente la nostra competitività. Su questo tema presenteremo una mozione in Consiglio regionale.»

Cosi i consiglieri regionali dei Riformatori sardi Aldo Salaris, Michele Cossa, Alfonso Marras e Giovanni Antonio Satta, che definiscono «intollerabile rispetto alla fase che stiamo vivendo» il tempo medio per la realizzazione di un’opera pubblica, che varia dai quasi tre anni per le opere di valore più esiguo (sino ai 100mila euro) agli oltre 14 anni per le opere più importanti.
Da qui la necessità di mettere mano alle norme sugli appalti, intervenendo lungo una direttrice che poggia su due pilastri: la necessità di allineare la legislazione italiana a quella comunitaria e degli altri Paesi membri (soprattutto Francia e Germania) dove il sistema è ben più rapido; la necessità di spostare i controlli alla fase successiva all’assegnazione dell’appalto (prevedendo pene certe e tempestive per chi imbroglia), con una tempistica precisa per l’affidamento dei lavori, anche abbattendo i tempi burocratici per il passaggio da una fase all’altra, dove si annidano i tempi più lunghi della procedura. Il tutto, garantendo la massima trasparenza negli affidamenti.
«Nel 2016spiega Michele Cossaè entrato in vigore il nuovo codice degli appalti: norme fatte per arginare la corruzione finiscono per non intaccare in modo significativo il fenomeno, che in compenso hanno allungato i tempi di realizzazione delle opere pubbliche di un buon 50%. Caricando tra l’altro di responsabilità sproporzionate i responsabili delle gare d’appalto, che svolgono il loro lavoro in una condizione di ansia e perenne incertezza. Il risultato – aggiunge il consigliere regionale dei Riformatori sardi – è una lentezza intollerabile in un paese che vuole modernizzare le proprie infrastrutture e utilizzare gli investimenti per far ripartire la propria economia dopo il crollo del PIL previsto a causa della pandemia.»
I tempi lunghi a cui le opere sono sottoposte comportano secondo Michele Cossa non solo un danno in se stesso, derivante dal ritardo nella disponibilità delle opere di cui la comunità ha bisogno, ma determinano anche un impatto pesantissimo sull’economia: «Nessuna politica Keynesiana (come si dice oggi con una certa approssimazione) può produrre risultati con una normativa del genere», concludono i Riformatori sardi.

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Le Commissioni Lavoro e Bilancio, presiedute rispettivamente da Alfonso Marras dei Riformatori e Valerio De Giorgi del Misto, si riuniranno in seduta congiunta martedì prossimo, 21 aprile, alle 16.00, per esaminare alcuni provvedimenti relativi alla programmazione unitaria dei fondi europei per il periodo 2014-2020.

In particolaresi tratta della razionalizzazione del sistema delle garanzie collegato al Fondo di finanza inclusiva che sarà ampliato ad interventi per l’innovazione e l’inclusione sociale dei lavoratori nel quadro del contrasto all’emergenza Covid-19. Sul progetto, contenuto in una delibera della Giunta, riferiranno gli assessori del Lavoro Alessandra Zedda, del Bilancio Giuseppe Fasolino ed i vertici della Sfirs.

Inoltre, le due commissioni si occuperanno della proposta di riprogrammazione dei fondi europei POR-FESR 2014-2020. In questo caso sono previste le relazioni dell’assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino e dell’Autorità di gestione dei fondi.