29 March, 2024
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Il Carbonia torna dal campo della Ferrini con un punto utile per la classifica ma con tanta delusione per l’enorme occasione mancata, dopo aver costruito l’impresa da 3 punti, andando sul 2 a 0 nel primo tempo, sciupando tante occasioni, prima e dopo il riposo per il 3 a 0, facendosi rimontare sul 2 a 2 e fallendo al 90′ la più incredibile delle occasioni per il 3 a 2 a porta vuota!

Alla vigilia, indubbiamente, un pareggio contro la terza della classe sarebbe stato sottoscritto da tanti, ma raggiunto in questo modo fa male, tanto male. Diego Mingioni aveva preparato la partita meticolosamente. Costretto a rinunciare a Ernest Wojcik, squalificato, e a Tennyson Omoregie, infortunato, ha sistemato la difesa affiancando Costantino Chidichimo a Mattia De Vivo, e ha proposto un trio offensivo formato da Andrea Porcheddu, Gabriele Dore e Lorenzo Basciu, incentrato sulle qualità tecniche e quindi sul fraseggio sulla trequarti avversaria e ripartenze rapide in verticale.

Dopo un avvio equilibrato, che ha visto prima il Carbonia andare in goal con Gabriele Dore, annullato per fuorigioco, poi la Ferrini pericolosa con l’ex Alessio Figos, la cui conclusione ha trovato pronto all’intervento Valerio Bigotti, nella fase centrale del tempo il Carbonia ha piazzato un uno-duce micidiale: al 22′ un fraseggio impeccabile tra Andrea Porcheddu e Jesus Prieto, ha liberato quest’ultimo a tu per tu con l’ex Marco Manis che nulla ha potuto sulla conclusione forte e angolata.

La Ferrini ha accusato il colpo, il Carbonia ha capitalizzato al meglio la fase di gioco favorevole e al 36′ ha concesso il bis, in un’azione originata da una palla recuperata da Andrea Porcheddu a centrocampo, sviluppata con una verticalizzazione impeccabile per Lorenzo Basciu che s’è liberato benissimo alla conclusione che non ha lasciato scampo a Marco Manis: 0 a 2!

Il Carbonia, a quel punto, è apparso padrone del campo e prima del riposo è andato vicinissimo al terzo goal che avrebbe chiuso la partita, prima con un’altra pregevole conclusione di Gabriele Dore sventata da Alessandro Bonu; poi con Mattia De Vivo, allo scadere della prima frazione, che ha costretto Marco Manis ad una grande parata in tuffo con pallone in angolo, non battuto per il duplice fischio del direttore di gara che ha mandato le due squadre negli spogliatoi.

 

In avvio di ripresa il Carbonia ha avuto un’altra palla per il terzo goal, ancora più clamorosa, al 50′: su un capovolgimento di fronte, Ezequiel Cordoba s’è trovato a tu per tu con Marco Manis, il goal sembrava fatto ma il centrocampista biancoblù anziché calciare a rete con decisione, ha preferito cercare Andrea Porcheddu al centro dell’area, ma il suo tocco debole ha consentito a Marco Manis un insperato salvataggio.

La Ferrini, scongiurato il peggio, ha cercato di costruire la rimonta, affondando soprattutto sulla fascia destra e al 58′ ha dimezzato lo svantaggio. Gianluca Podda è stato lanciato sulla fascia, ha saltato il direttore avversario Mattia De Vivo e ha trovato un diagonale preciso ma non irresistibile che ha superato Valerio Bigotti infilandosi a fil di palo alla sua destra.

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Sull’1 a 2 la Ferrini s’è sbilanciata alla ricerca del goal del pareggio, il Carbonia s’è difeso senza correre grossi rischi e in contropiede ha sfiorato ancora il terzo goal. Nel finale la squadra di Sebastiano Pinna s’è gettata generosamente in avanti e all’86’ ha trovato il goal del pareggio con l’ex Federico Boi che ha superato Valerio Bigotti con un gran colpo di testa: 2 a 2.

    

Nei minuti conclusivi le due squadre hanno cercato entrambe la vittoria e l’occasione più clamorosa l’ha avuto il Carbonia: al 92′ l’azione si è sviluppata sulla sinistra, Andrea Porcheddu ha saltato Marco Manis uscitogli incontro al limite dell’area, ha servito un pallone d’oro al giovane Riccardo Lambroni che davanti alla porta spalancata, tradito dall’emozione, ha calciato incredibilmente il colpo del ko! Di lì a poco il triplice fischio finale, al quale è seguita la soddisfazione della Ferrini per essere riuscita a recuperare un risultato che per larghi tratti si era fatto assai complicato e nel finale quasi compromesso, alla quale ha fatto da contrasto la delusione del Carbonia per una vittoria sfuggita di mano beffardamente per le tante occasioni sciupate e il doppio vantaggio compromesso nei minuti finali.

Ferrini: Manis, Aresu, Serrau, Bonu, Podda, Usai, Mudu, Cogoni, Figos, Scioni, Boi. A disposizione: Anedda, Rostand, Carboni, Putzolu, Porru, Murtas, Mele, Alexandre, Murgia. All. Sebastiano Pinna.

Carbonia: Bigotti, Broglia, Chidichimo, De Vivo, Cordoba, Prieto, Porcheddu, Dore (79′ Lambroni), Basciu (63′ Giganti), Mancini, Cocco (78′ Adamo). A disposizione: Caroli, Falletto, Carboni, Lodde. Abbruzzi, Lecca. Allenatore: Diego Mingioni.

Arbitro: Marco Spiga della sezione di Carbonia.

Assistenti di linea: Andrea Orrù e Andrea Cubeddu della sezione di Sassari.

Spettatori: 250.

Giampaolo Cirronis

 

 

Il campionato di Eccellenza regionale è giunto alla fase decisiva della stagione regolare. L’Iglesias sul campo del Bari Sardo è chiamata a vincere per tenere accesa la fiammella di speranza di riaggancio alla quota playoff, dalla quale è distante 5 punti (deve ancora riposare), Dirigerà Vincenzo Melis di Ozieri, assistenti di linea Matteo Degortes di Olbia e Luca Carboni di Ozieri. Giampaolo Murru chiede ai suoi di dare il massimo, senza pensare alla classifica, la squadra ha una serie positiva di 4 giornate (2 vittorie e 2 pareggi) e nelle ultime due trasferte ha dimostrato di poter non temere nessun avversario (ha pareggiato prima a San Teodoro, dove oggi ha perso 2 a 0 la vicecapolista Tempio, e vinto a Ossi, quando la squadra di Mario Fadda era seconda in classifica).

Il Carbonia gioca a Cagliari sul campo della Ferrini, terza in classifica (dirigerà Marco Spiga di Carbonia, assistenti di linea Andrea Orrù  e Andrea Cubeddu di Sassari. Diego Mingioni deve fare a meno dello squalificato Ernest Wojcik, ma nutre grande fiducia nella squadra, convinto che possa mettere in difficoltà la squadra di Sebastiano Pinna. Ieri lo abbiamo intervistato al termine dell’allenamento al “Carlo Zoboli”.

La Villacidrese contro la Tharros si gioca probabilmente le ultimissime speranze di rientrare in corsa per agganciare il treno del playout salvezza (dirigerà Marco Cazzavillan di Vicenza, assistenti di linea Giovanni Meloni di Carbonia e Andrea Porcu di Oristano). La squadra oristanese alla vigilia occupa la sestultima posizione, ultima utile per la salvezza diretta, ma deve ancora riposare. Un successo della squadra campidanese riaprirebbe la corsa per i playout anche per le altre squadre che occupano le ultime posizioni, in particolare il Carbonia.

Sugli altri campi si giocano Ghilarza-Bosa, Ossese-Li Punti, Calangianus-Sant’Elena e Ilvamaddalena-Taloro Gavoi. Riposa il Villasimius.

Allegata l’intervista a Diego Mingioni, allenatore del Carbonia.

E’ una sconfitta amara, amarissima, per il Carbonia, quella maturata ieri pomeriggio sul campo in erba sintetica dello stadio Comunale Chicchito Chessa di Bonorva, contro il Bosa, diretta concorrente nella lotta per la salvezza.
La squadra di Diego Mingioni ha disputato una buona partita, ha tenuto un maggiore possesso di palla nei primi 45′, nel corso dei quali ha costruito alcune buone occasioni da rete ma ha anche rischiato di subire il goal del Bosa, molto pericoloso in due ripartenze, la seconda delle quali si è conclusa con il pallone sul palo a portiere battuto. Nel secondo tempo il Carbonia ha preso costantemente in mano il controllo del gioco, costruendo numerose occasioni per sbloccare il risultato, la più clamorosa all’84’, quando Tennyson Omoregie ha calciato addosso ad Adam Idrissi al centro dell’area di rigore un pallone che chiedeva solo di essere spedito in rete. Nel finale, al 1′ di recupero, come spesso accade nel calcio, è arrivata la beffa, il goal su punizione di Antonio Mattiello che ha deciso la partita e consentito al Bosa di effettuare il controsorpasso sul Carbonia in classifica, a quota 22 (contro i 21 della squadra mineraria), dopo essere stato scavalcato la scorsa settimana dopo la sconfitta di Li Punti e la concomitante vittoria del Carbonia sul campo del Sant’Elena.
La prima conclusione a rete è arrivata all’8′, quando Leonardo Lecca ha smarcato Ezequiel Cordoba che non ha centrato la porta del Bosa. La squadra di casa ha risposto al 17′ con un calcio di punizione di Roberto Carboni che ha dato l’illusione ottica del goal gonfiando l’esterno della rete alla sinistra di Valerio Bigotti.
Al 20′ Carbonia vicinissimo al goal, su una conclusione a botta sicura di Ezequiel Cordoba fermata involontariamente dal corpo di Tennyson Omoregie che si trovava sulla traiettoria. Al 27′ ci ha provato Jesus Prieto, il cui tiro è stato deviato in calcio d’angolo. Sulla battuta Costantino Chidichimo ha protestato a lungo reclamando un calcio di rigore.
Al 30′ Bosa a centimetri dal goal, Giovanni Pinna ha servito un assist perfetto a Luca Di Angelo che ha centrato il palo alla destra di Valerio Bigotti.
Squadre al riposo sullo 0 a 0, sostanzialmente giusto per quanto creato dalle due squadre.
Al ritorno in campo per la ripresa, il Carbonia s’è preso la scena esaltando le qualità dell’ex Adam Idrissi.
Al 1o’ miracolosa parata di Adam Idrissi su Ezequiel Cordoba, a un passo dal goal del vantaggio per il Carbonia al 10′ del secondo tempo.
3′ dopo altro miracolo di Adam Idrissi che si è disteso in volo, deviando in angolo un tiro a giro di Andrea Porcheddu. Ancora Carbonia vicino al goal con Ezequiel Cordoba, nuova deviazione di un difensore in calcio d’angolo.
Il goal del Carbonia sembrava ormai maturo e al 39′ la palla decisiva è arrivata sul piede di Tennyson Omoregie che liberato al tiro in perfetta solitudine al centro dell’area di rigore, ha calciato debolmente addosso ad Adam Idrissi, che quasi incredulo ha fatto suo il pallone.
Per una vecchia ma sempre attuale regola che si ripete nel calcio, a goal (tanti) mancati, è arrivato il goal subito, un’autentica beffa, al 90′. Il Bosa ha guadagnato un calcio di punizione all’altezza dei 22 metri. S’è portato sul pallone il capitano Antonio Mattiello, Valerio Bigotti ha sistemato la barriera con Andrea Porcheddu disteso a terra per evitare il passaggio del pallone sull’elevazione degli uomini della barriera. Antonio Mattiello ha calciato a giro sulla destra, evitando la barriera e spedendo il pallone prima sulla faccia interna del palo poi in rete per il goal partita.
Bosa: Idrissi, Grella (18’ Pischedda), Pes (68′ Ciriblan), Mattiello, Maquiesse, Mura (61′ Ferrari), Unali (57′ Manganuco), Di Angelo, Fortunato, Carboni Roberto (58′ Avellino), Pinna. A disposizione: Arseni, Carta. All. Salvatore Carboni.
Carbonia: Bigotti, Adamo, Chidichimo, De Vivo, Cordoba, Prieto, Omeregie, Porcheddu, Wojcik, Lecca (63′ Pitanza), Mancini. A disposizione: Saiu, Saia, Lambroni, Carboni, Salimbene, Basciu, Falletto, Cocco. All. Diego Mingioni.
Arbitro: Samuele Camia di Nichelino.
Assistenti di linea: Andrea Orrù e Andrea Cubeddu di Sassari.
Marcatori: al 90′ Mattiello (B).
Ammoniti: Unali (B), Maquiesse (B), Pischedda (B), Mancini (C), Wojcik (C).
Giampaolo Cirronis

L’ottava giornata del campionato di Eccellenza si divide in due tra oggi e domani. Oggi si giocano quattro anticipi. Uno di questi, alle 16.00, vede impegnato il Carbonia di Diego Mingioni sul campo del Comunale Chicchito Chessa di Bonorva, contro il Bosa (dirige Samuele Camia di Nichelino, assistenti di linea Andrea Orrù e Andrea Cubeddu di Sassari). Sono punti importantissimi in chiave salvezza quelli in palio tra due due squadre che vivono momenti differenti. Il Carbonia è tornato al successo dopo 113 giorni domenica scorsa sul campo del Sant’Elena e ha scavalcato il Bosa, battuto nettamente a Li Punti. All’andata si impose il Carbonia con il punteggio di 2 a 1.

La capolista Ilvamaddalena ospita il Sant’Elena (inizio ore 16.00), una delle squadre più in difficoltà, penultima in classifica con 17 punti. La squadra di Carlo Cotroneo, priva dello squalificato Nicola Serra, prima con 9 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, il Tempio, impegnato sul difficile campo del Taloro a Gavoi (partita iniziata alle ore 15.00, al riposo è in vantaggio 1 a 0, goal di Victory Igene), tenta un nuovo allungo per lo scatto decisivo per la conquista di una promozione anticipata. La Ferrini, terza a due lunghezze dal Tempio, priva dello squalificato Federico Boi, ospita la Tharros (ore 16.00).

Le altre quattro partite si giocano domani pomeriggio, tutte alle 15.00. L’Iglesias, ancora scossa dagli sviluppi assunti dal suo campionato nella partita persa a Ghilarza (con successive pesanti squalifiche di tre calciatori) e in quella successiva persa in casa di misura con la capolista Ilvamaddalena, gioca sul campo del San Teodoro Porto Rotondo (dirigerà Nicola Nieddu di Sassari, assistenti di linea Samuel Fronteddu e Matteo Degortes di Olbia). Giampaolo Murru è alle prese con una gravissima emergenza d’organico, per via delle squalifiche di Mattia Pitzalis (per tutto il resto della stagione), Lorenzo Isaia e Gioele Zedda (altre tre giornate), e degli infortuni (ancora indisponibili Fabio Mastino, Bruno Wellinton Caverzan, Nicolas Capellino e Valentino Carubini).

Il Villasimius ospita una Villacidrese scossa dalle dimissioni del tecnico Graziano Mannu, non ancora sostituito dalla società guidata dal presidente Matteo Marrocu (dirigerà Edoardo Luglio di Gradisca D’Isonzo, assistenti di linea Leonardo Tuligi di Tortolì e Stefano Siddi di Cagliari).

Il Ghilarza ospita il i Punti; l’Ossese dopo l’uscita di scena dalla fase nazionale della Coppa Italia (1 a 2 a Terracina dopo il pari della partita giocata in casa) ospita il Bari Sardo. Riposa il Calangianus.

Trasferte impegnative, questo pomeriggio (fischio d’inizio ore 15.00), per Carbonia, Iglesias e Villacidrese, nella nona giornata del campionato di Eccellenza regionale di calcio.

Il Carbonia di Maurizio Ollargiu, a Villasimius, va a caccia dei primi punti lontano dal Comunale “Carlo Zoboli”, dove finora ha fatto bottino pieno, con 12 punti in 4 partite giocate (dirige Samuele Giudice di Sassari, assistenti di linea Nicolò Pili di Cagliari e Giovanni Meloni di Carbonia). L’avversario, una delle matricole, ha fin qui fatto molto bene, con 16 punti che alla media di 2 punti a partita, la pongono alle spalle della capolista Ilvamaddalena, insieme al Ghilarza, ma il Carbonia l’affronta sempre timore, anche perché nelle precedenti trasferte, pur perdendo, è uscito sempre dal campo a testa alta. Nel Villasimius giocano due ex: Andrea Mastino e Cohen Kirby.

L’Iglesias gioca sul campo della Ferrini, unica squadra imbattuta oltre alla capolista Ilvamaddalena, nelle prime 7 partite giocate (dirige Mattia Capotosto di Oristano, assistenti di linea Alessandro Cola di Ozieri e Mario Puggioni di Sassari). La squadra di Sebastiano Pinna non è nuova a partenze sprint nel primo scorcio di stagione, ma quest’anno si presenta più competitiva rispetto agli ultimi due campionati. I rossoblù stanno crescendo sul piano del gioco ma i risultati non hanno finora premiato i ragazzi di Giampaolo Murru per quanto prodotto in campo e sicuramente un risultato positivo odierno potrebbe costituire la svolta.

E’ una Villacidrese è in grande difficoltà quella che gioca sul campo dell’Ossese di Mario Fadda (dirige Giuseppe Cozzolino di Oristano, assistenti di linea Andrea Orrù e Andrea Cubeddu di Sassari). L’avvio di stagione, con 1 solo pareggio e ben 7 sconfitte nelle prime 8 partite giocate, è stato più complicato del previsto ma Graziano Mannu continua a nutrire fiducia nel gruppo e con qualche innesto nella rosa, conta di riprendere presto, magari già da oggi, la corsa verso la salvezza.

Sugli altri campi, spiccano le partite casalinghe di Ilvamaddalena e Ghilarza, impegnate rispettivamente contro Li Punti e Tharros. Completano il programma della nona giornata, le partite Bosa-Tempio, Calangianus-Bari Sardo e Taloro-Sant’Elena. Riposa il San Teodoro Porto Rotondo.

 

 

E’ il 95′ di una partita equilibrata, che il Carbonia ha aperto con un grandissimo goal del brasiliano Pedro Ferrari dopo soli 13′ ed il Sant’Elena ha ripreso meritatamente al 25′ della ripresa con un calcio di rigore trasformato da Luca Floris, il Carbonia tenta un ultimo assalto alla ricerca del goal della terza vittoria interna consecutiva. Il capitano Andrea Porcheddu guadagna un calcio di punizione nei pressi della bandierina del calcio d’angolo di destra, pennella una traiettoria perfetta per il centrale difensivo argentino Santiago Brailly che incorna con forza e precisione alle spalle dell’ex Antonio Fortuna!

 

Esplode l’entusiasmo dei calciatori del Carbonia, per un vantaggio ormai quasi insperato ma non è ancora finita, perché il Sant’Elena non si dà per vinto ed alla ripresa del gioco va vicinissimo al goal con una conclusione che termina di poco oltre la traversa. Al triplice fischio finale della signora Rosanna Barabino di Sassari il Comunale “Carlo Zoboli” tributa lunghi applausi ai calciatori del Carbonia, mentre i calciatori quartesi ed il loro tecnico Marco Piras (ex Carbonia da calciatore) guadagnano rapidamente la via degli spogliatoi, molto delusi per un risultato positivo che sembrava ormai acquisito, dopo aver creduto anche di vincerla la partita dopo il ritrovato pareggio.

Il Carbonia formato casalingo funziona sicuramente meglio di quello formato trasferta, almeno per i risultati, perché paradossalmente la qualità di gioco migliore Porcheddu e compagni l’hanno espressa lontano da casa, dove pure hanno perso tre volte su tre, a Bari Sardo, Li Punti e Tempio Pausania, realizzando un solo goal e subendone sette. Quello realizzato su calcio di rigore da Luca Floris domenica pomeriggio, viceversa, è il primo goal subito in tre partite giocate e vinte al Comunale “Carlo Zoboli”.

Maurizio Ollargiu nella formazione iniziale ha dovuto fare a meno dello squalificato Ezequiel Cordoba e del capitano Gabriele Dore, tenuto precauzionalmente in panchina per ujn leggero infortunio, al fine di evitare i rischi di un’assenza più lunga nelle prossime giornate, ad iniziare dalla partita casalinga con il Bosa.

L’equilibrio iniziale è stato spezzato al 13′ da un destro “velenoso”, forte e angolato che si è infilato alla destra di Antonio Fortuna, vanamente proteso in tuffo.

 

Il Sant’Elena ha reagito e al 35′ c’è voluta una super parata di Mauro Alcaraz, con un’uscita provvidenziale, per negare la gioia del goal del pareggio a Mihai Rotaru. Da lì al riposo non è accaduto più niente di rilevante nelle rispettive aree anche se i toni agonistici sono rimasti molto elevati.

   

L’intervallo è stato molto più lungo del previsto per la presenza dell’elisoccorso sul piazzale dietro la porta di destra, giunto per consegnare una persona bisognosa di cure all’ambulanza del 118, destinazione l’ospedale Sirai di Carbonia. La ripresa del gioco è avvenuta solo dopo il trasferimento dell’elisoccorso siul piazzale della Grande Miniera di Serbariu.

Nel secondo tempo il Sant’Elena ha tenuto a lungo il controllo del gioco, alla ricerca del goal del pareggio che ha raggiunto al 70′, quando la direttrice di gara ha fischiato un calcio di rigore per un fallo di mano di un difensore del Carbonia. Si è incaricato della battuta Luca Floris che ha calciato forte e angolato, rendendo vano il tutto di Mauro Alcaraz.

    

Ritrovata la parità, il Sant’Elena ha creduto di poter fare sua l’intera posta in palio ma al 75′ ha rischiato di andare nuovamente sotto nel punteggio, quando Alessio Romanazzo ha concluso di testa con precisione e, a portiere battuto, c’è voluto un intervento in acrobazia di Alessandro Ibba per spegnergli in gola l’urlo di gioia per un goal che sembrava fatto.

   

Scampato il pericolo, il Sant’Elena si è rifatto sotto, andando pericolosamente alla conclusione, con il pallone terminato alto, con Roberto Piroddi.

Gli ultimi minuti del tempo regolamentare e i primi dei sei di recupero, sono scivolati via senza occasioni né da una parte né dall’altra, in un clima di grande nervosismo, ma la sorpresa era nell’aria e puntuale è arrivata al 95′, nell’azione già descritta, con il goal di Santiago Brailly.

Con i 3 punti il Carbonia sale a quota 9 punti in classifica, al nono posto, con 6 partite giocate. Il Sant’Elena resta fermo a quota 8 punti, all’11° posto, con 7 partite giocate.

Carbonia: Alcaraz, Carta (65′ De Gradi), Chidichimo (75′ Cobuzzi), Brailly, Wojcik, Romanazzo, Porcheddu, Giganti (75′ Lambroni), Ferrari, Cocco, Pitanza. A disposizione: Caroli, Dore, Sedda, Cinus, Falletto, Lecca. Allenatore: Maurizio Ollargiu.
Sant’Elena: Fortuna, Delogu, Ibba, Fadda, Vignati, Minerba, Pilleri, Rotaru, Porru (75′ Pedoni), Floris, Piroddi. A disposizione: Celli, Atzei, Pintus, Murgia, Melis, Mura, Onnisciente, Anedda. Allenatore: Marco Piras.

Arbitro: Rosanna Barabino di Sassari.

Assistenti di linea: Andrea Cubeddu di Sassari e Andrea Tore di Oristano.

Marcatori: 13′ Ferrari (C), 70′ Floris su calcio di rigore (SE), 95′ Brailly (C).

Ammoniti: Chidichimo (C), Carta (C), Piroddi (SE), Fadda (SE), Vignati (SE), Minerba (SE).

Spettatori: 200.

Giampaolo Cirronis

Il Carbonia in casa con il Sant’Elena di Marco Piras, l’Iglesias nella tana della capolista Ilvamaddalena. La settima giornata del campionato di Eccellenza propone due sfide ricche di fascino e al tempo stesso cariche di insidie, alle due squadre del Sulcis Iglesiente.

La squadra di Maurizio Ollargiu, dal canto suo, giunge alla prima di due consecutive partite interne, reduce dal ko di Tempio Pausania, terzo in tre trasferte fin qui affrontate, con la ferma determinazione di mantenere l’inviolabilità del “Carlo Zoboli”, dove ha colto due vittorie contro Iglesias e Tharros. Questo pomeriggio dovrà fare a meno del centrocampista Ezequiel Cordoba, squalificato per una giornata dopo l’espulsione per doppia ammonizione rimediata sette giorni fa, mentre il Sant’Elena non avrà l’ex Luigi Pinna, anche lui appiedato per un turno dal giudice sportivo (dirige Rosanna Barabino di Sassari, assistenti di linea Andrea Cubeddu di Sassari e Andrea Tore di Oristano).

La squadra di Giampaolo Murru arriva al confronto con la squadra di Carlo Cotroneo, principale candidata alla promozione in serie D (sarebbe un ritorno al primo tentativo dopo l’amara retrocessione della scorsa Primavera), reduce dalla prima vittoria stagionale, ottenuta sette giorni fa con un’altra capolista, il Ghilarza, che oggi riposa (dirige Luca Sanna di Sassari, assistenti di linea Michele Acciaro di Alghero e Luca Carboni di Ozieri). Il tecnico rossoblù confida nella crescita della squadra, sia in termini tecnici sia di autostima, e non si sente assolutamente battuto in partenza contro un avversario molto competitivo.

La Villacidrese di Graziano Mannu gioca a San Teodoro, decisa a conquistare la prima vittoria in campionato, per abbandonare la scomoda ultima posizione in classifica. Il tecnico campidanese è cosciente delle difficoltà di questo avvio di stagione ma conserva fiducia nella squadra, nella quale la società sta cercando di apportare alcuni innesti per renderla più competitiva in un campionato che si conferma di qualità media superiore ai precedenti più recenti.

Sugli altri campi si giocano Bosa-Li Punti (al Comunale “Chicchito Chessa” di Bonorva), Calangianus-Ossese, Ferrini-Bari Sardo, Villasimius-Tempio. L’anticipo disputato ieri, tra Taloro Gavoi e Tharros, è terminato in parità, 1 a 1.

 

Cinquantasei: sono i giorni di digiuno da vittorie del Carbonia di Diego Mingioni, interrotto questo pomeriggio al Comunale “Carlo Zoboli” contro il Bosa, superato 2 a 0, con i goal di Andrea Porcheddu al 1′ e Gabriele Dore su calcio ai rigore procurato e trasformato al 37′. L’ultima vittoria risaliva al 18 dicembre 2022, prima giornata del girone di ritorno, 1 a 0 al Lanusei con goal di Nicola Muscas. Da allora, due sconfitte (3 a 1 a Cagliari con la Ferrini e 2 a 1 a Ghilarza, e ben cinque pareggi, gli ultimi quattro consecutivi (0 a o in casa con la Villacidrese, 1 a 1 in casa con la Kosmoto Monastir, 2 a 2 a Li Punti, 0 a 0 in casa con l’Ossese, 1 a 1 a Calangianus). Con i 3 punti conquistati, il Carbonia ha scalato due posizioni in classifica, a quota 41 appaiato alla Ferrini, a un solo punto dall’Ossese.

Indisponibili Fabio Mastino per qualifica e Niccolò Agostinelli, Diego Mingioni ha tenuto inizialmente in panchina Rafael Monteiro e i due fuoriquota Nicola Muscas e Nicola Mancini, inserendo al loro posto l’esterno difensivo Danilo Cocco (2006) e l’attaccante Enrico Fontana (2005), all’esordio assoluto in Eccellenza regionale.

Prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di raccoglimento per le vittime del tragico terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria.

Pronti, via, ed il Carbonia ha sbloccato il risultato: inserimento di Gabriele Dore sulla destra, pallone in mezzo per l’accorrente Andrea Porcheddu che ha messo alle spalle del 23enne portiere argentino Lucas Hugo Soto. Erano passati solo 48″ dal fischio d’inizio del signor Gianluca Deriu di Oristano. Per Andrea Porcheddu è il decimo goal in campionato, tredicesimo stagionale con i tre messi a segno in Coppa Italia.

Il Bosa ha subito il colpo ed al 3′ il Carbonia è andato vicinissimo al raddoppio. Fabio Porru ha affondato al centro, è giunto solo al tiro da favorevolissima posizione, ma non ha avuto la freddezza e la lucidità per trovare un angolo ed ha calciato forte ma centrale, trovando l’opposizione del portiere.

Ancora qualche minuto ed il Bosa ha riordinato le idee, costruendo due occasioni per pareggiare in poco più di due minuti, ma le conclusioni del suo bomber, il nigeriano Jeffery Imoh (13 goal in campionato), hanno esaltato le qualità di Adam Idrissi, confermatosi in ottime condizioni di forma.

Sventato il pericolo, il Carbonia avrebbe potuto raddoppiare ancora con Andrea Porcheddu che, su assist di Enrico Fontana, ha esitato al momento della conclusione, consentendo il recupero alla difesa del Bosa. Il secondo goal, comunque, lo ha realizzato al 37′,

L’attivissimo Gabriele Dore ha tentato l’affondo sulla destra, una volta entrato in area ha trovato l’opposizione scomposta del portiere del Bosa che lo ha fermato fallosamente, portando il direttore di gara a decretare il calcio di rigore. Per Lucas Hugo Soto anche il cartellino giallo. Gabriele Dore ha sistemato il pallone sul dischetto e ha trasformato spiazzando il portiere. 2 a 0.

Sotto di due goal, come all’andata, il Bosa non s’è dato per vinto e Jeffery Imoh al 45’ ha avuto sui piedi un pallone che, a tu per tu con Adam Idrissi, chiedeva solo di essere spedito in fondo alla rete, ma il bomber bosano ha spedito incredibilmente sul fondo.

Squadre al riposo con il Carbonia avanti di due goal.

All’inizio del secondo tempo il Bosa ha spinto sull’acceleratore per riaprire la partita (all’andata, il 9 ottobre dello scorso anno, gli riuscì, finendo per pareggiare 2 a 2). Al 55’ il neo entrato Luca Di Angelo ha colpito la traversa ma in contropiede è stato ancora il Carbonia a sfiorare il goal che avrebbe chiuso la partita, con Andrea Porcheddu, a metà tempo e nel finale. L’arbitro ha annullato un goal al Carbonia per una posizione di fuorigioco.

Nel finale il Carbonia non ha rischiato più niente e dopo i 5′ di recupero, i calciatori sono andati a salutare il gruppo degli Ultras che li hanno sostenuti, come sempre, dal primo all’ultimo minuto.

Carbonia: Idrissi, Serra, Andrea Mastino, Hundt, Prieto, Porcheddu, Dore (75′ Monteiro), Fontana (61′ Muscas), Isaia, Porru, Cocco (65′ Mancini). A disposizione: Orrù, Deluna, Sartini, Fidanza, Pusceddu. Allenatore Diego Mingioni.

Bosa: Soto, Pischedda, Mattiello, Carboni Paolo, Pucinelli, Maida (46′ Di Angelo), Unali (70′ Avellino), Giaracuni (40’ Bonu), Imoh, Carboni Marco (55′ Faye), Poli (61′ Riu). In panchina Caroli, Spano, Carboni Salvatore, Ledda. Allenatore Salvatore Carboni.

Arbitro: Gianluca Deriu di Oristano.

Assistenti di linea: Andrea Cubeddu di Sassari e Michele Acciaro di Alghero.

Marcatori: 1’ Porcheddu (C), 37’ Dore (C) su calcio di rigore.

Note: ammoniti Soto (B), Serra (C), Paolo Carboni (B), Mancini (C), Hundt (C).

Giampaolo Cirronis

L’Iglesias è tornata. La squadra di Andrea Marongiu ha confermato di essere in crescita, vincendo sul campo dell’Ossese, 3 a 2, ed è salita a quota 28 punti, oggi quota salvezza. Quella ottenuta contro una delle grandi del campionato, è stata una vittoria meritata, ancorché maturata con il goal di Gianluigi Illario, a 3′ dal 90′. L’Iglesias ha disputato un primo tempo quasi perfetto, portandosi in vantaggio con un grande goal di Nicolas Capellino al 18′ (è il suo secondo centro da quando è arrivato a Iglesias al mercato di riparazione, dopo il goal partita realizzato al 93′ nell’incontro casalingo con la Tharros, alla prima giornata del girone di ritorno) e raddoppiando con Suku Kassama Sariang al 33′. L’Ossese ha reagito nel finale del tempo, dimezzando lo svantaggio al 44′ su calcio di rigore, concesso per un fallo ai danni di Alessio Virdis (un ex per alcune settimane, avendo iniziato la preparazione con l’Iglesias, per passare poi all’Ossese) e trasformato da Mattia Gueli. Prima del riposo l’Iglesias ha sfiorato il terzo goal con un tiro di Suku Kassama Sariang.

In avvio di ripresa l’Ossese, stordita nel primo tempo, è cresciuta, andando vicina al pareggio al 51′ con Andrea Zinellu, fermato in due tempi da Valerio Bigotti, ma 3′ dopo è stato lo stesso Andrea Zinellu a battere il portiere iglesiente e a riportare il risultato in parità: 2 a 2.

Superato il momento di sbandamento per aver subito la rimonta dell’Ossese, l’Iglesias ha ripreso a costruire azioni offensive ed al 74′ Nicolas Capellino è andato vicino alla doppietta, negatagli da un grande intervento del portiere Davide Cherchi.

La partita sembrava destinata a terminare in parità ma all’87’ l’Iglesias ha trovato il terzo goal con capitan Gianluigi Illario, bravo a risolvere con un gran destro dal limite dell’area una pressante azione nell’area di rigore avversaria.

L’Iglesias centra la seconda vittoria consecutiva e sale a 28 punti. Negli sviluppi del punteggio, il risultato è maturato come una fotocopia di quanto è accaduto la scorsa settimana al Monteponi con il Li Punti: doppio vantaggio, 2 a 0 iniziale, rimonta della squadra avversaria e goal partita allora di Michele Suella, oggi di Gianluigi Illario. L’Ossese, dopo il pareggio di Carbonia, si blocca in casa con l’altra squadra del Sulcis Iglesiente e resta ferma a quota 42 punti, ora al sesto posto.

Ossese: Cherchi, Bilea (30’ Ubertazzi), Sechi, Patacchiola, Rodriguez (52’ Mari), Demurtas, Foddai, Gueli (67’ Canu), Delizos, Virdis, Zinellu. All.: Marco Sanna.
Iglesias: Bigotti, Atzeni, Bratzu (65’ Luca), Bringas, Cassini, Raponi, Capellino (83’ Suella), Piras (80’ Filippi), Espada (88’ Todde), Illario, Sariang (60’ Zedda). All.: Andrea Marongiu.
Arbitro: Vincenzo Melis di Ozieri.
Assistenti di linea: Alessandro Cola di Ozieri ed Andrea Cubeddu di Sassari.
Marcatori: 18’ Capellino (I), 33’ S. Kassama (I), 44’ Gueli su rigore (O), 54’ Zinellu (O), 87’ Illario (I).
Note: Ammoniti Sariang, Raponi e Capellino (I); Patacchiola, Sechi e Canu (O). Espulso al 93’ Foddai per doppia ammonizione.

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Dopo l’Ep “On The Street” del 2016 e “Jumpin’ Up And Down” del 2017, arriva “Weak Like A Man, il nuovo album di Andrea Cubeddu.

Andrea Cubeddu è un cantautore blues sardo, figlio di una misteriosa unione tra le terre bagnate dal Mississippi ed il fecondo entroterra barbaricino. Le sue radici isolane si sono nutrite dei lontani canti del popolo afroamericano, dando vita ad un blues vivo e fortemente emotivo.

Le storie raccolte nel suo nuovo albumWeak Like A Man celebrano la debolezza umana. La società moderna ha delineato un profilo preciso dell’uomo perfetto, privo di ogni difetto, sicuro di sé e orientato verso il raggiungimento di una felicità omologata, data dal denaro e dalla notorietà. Nella continua ricerca di virtù stereotipate, spesso si dimentica quanto invece sia la debolezza a caratterizzarci visceralmente. 

Weak Like A Man racconta delle lotte che continuamente imperversano nel nostro animo, dei drammi che affrontiamo giorno dopo giorno, del confronto con il prossimo e della presa di coscienza della nostra limitatezza e innata capacità al fallimento. Questo album rivela il volto nascosto dell’uomo, capace di piangere e perdere, quanto di rimettersi in gioco e affrontare il mondo a viso aperto.

Le date del tour

13/02 Padova

14/02 Vittorio Veneto

15/02 Tezze sul Brenta

16/02 Trieste

17/02 Vicenza

20/02 Padova

21/02 Casal Borsetti

22/02 Rimini

23/02 Macerata

24/02 Jesi

27/02 L’Aquila

28/02 Civitavecchia

01/03 Guidonia

02/03 Pescara

03/03 Roma.