29 March, 2024
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Sarà una sfida a due per il nuovo sindaco di Portoscuso, tra Ignazio Salvatore Atzori e Rossano Loddo. Il primo guida la lista della maggioranza che ha amministrato il comune di Portoscuso nelle ultime due consiliature con Giorgio Alimonda sindaco, Portoscuso Insieme; il secondo guida la lista Portoscuso rinasce.

Entrambi i candidati alla carica di sindaco hanno una lunga esperienza amministrativa alle loro spalle.

Ignazio Salvatore Atzori, nato il 31/01/1950 a Tratalias, vicesindaco ed assessore dell’Ambiente nelle ultime due consiliature (assessore dell’Ambiente anche nella Giunta di Franca Cherchi negli anni ’90) è già stato sindaco per due anni e mezzo tra il 2004 (eletto il 12 e 13 giugno) ed il 2007, esperienza conclusa in anticipo per le dimissioni di 9 consiglieri su 16.

Rossano Loddo, nato a Portoscuso il 3/12/1969, assessore dei Servizi tecnologici e del Verde pubblico nella Giunta guidata da Adriano Puddu dopo le elezioni del 27 e 28 maggio 2007, è alla terza candidatura consecutiva alla carica di sindaco. Nel 2012 e nel 2017 si è presentato alla guida della lista “Portoscuso nel cuore”, perdendo in entrambe le consultazioni elettorali che si conclusero con l’elezione di Giorgio Alimonda. La prima volta, con cinque liste in campo, ottenne 1.289 voti (34,50%), secondo dietro Giorgio Alimonda che si impose con 1.459 voti (39,05%). Cinque anni fa, con due sole liste in campo, Rossano Loddo ottenne 1.591 voti (46,20%), contro i 1.852 voti (53,79%) di Giorgio Alimonda.

I candidati alla carica di consigliere comunale delle due liste (12 seggi a disposizione).

Portoscuso Insieme (candidato sindaco Ignazio Salvatore Atzori): Giorgio Alimonda, Enrico Cristiano Atzei, Giovanni Maria Campo, Elena Marras, Stefano Masala, Emilia Meloni, Monica Napoli, Ornella Pilisio, Mirko Poddighe, Attilio Sanna, Attilio Valdes, Stefania Zonca.

Portoscuso rinasce (candidato sindaco Rossano Loddo): Stefano Ariu, Antonello Casula, Sandro Galli, Marinella Grosso, Alessia Loddo, Andrea Loddo, Erminio Melis, Orietta Mura, Maurizio Nuscis, Davide Sanna, Lorenzo Puddu, Martino Puddu.

Giampaolo Cirronis

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La curiosità e il piacere di scoprire i sapori e le tradizioni del Meilogu sono state più forti delle sferzate di vento che nel weekend si sono abbattute sui territori del nord-Sardegna. Così anche l’edizione 2019 di “Rochitas in festa” a Thiesi si è rivelata un successo. La paura del maltempo non ha fermato i visitatori e già nella serata di sabato le vie del paese sono state letteralmente prese d’assalto, tanto che in numerose postazioni si è verificato un sold-out fin dalla domenica mattina.

“Rochitas” è il quartiere più antico di Thiesi, che prende il nome dallo strato di roccia calcarea sul quale, in tempi remoti, furono scavate le suggestive cantine. Luoghi dal grande fascino che per l’occasione si sono aperti al pubblico offrendo un variegato itinerario enogastronomico, affiancato da un calendario di iniziative tra laboratori, convegni e spettacoli.

Forte curiosità ha suscitato la rievocazione archeo-artistica “Fusioni sotto le stelle”, che ha visto l’artigiano Andrea Loddo cimentarsi nella realizzazione dal vivo di un bronzetto nuragico. Divertimento anche per i più piccoli con i laboratori “Colore ed emozione” per i giovani pittori, a cura della cooperativa Siendas, e quindi i laboratori di “Robotica” e di “Fiabe” organizzati da Synergo.

Non poteva mancare lo spazio riservato all’arte: nel corso delle due giornate si è potuto visitare il museo dedicato al celebre artista tiesino, Aligi Sassu, dove è stata allestita l’esposizione fotografica “Sinnos” di Toto Porcu, mentre in via Roma è stata aperta al pubblico la mostra artistica di Pina Monne. Particolare gradimento hanno riscontrato domenica le visite guidate nel territorio a cura di Siendas.

Oltre al tepore dei falò accesi, a dare un tocco di calore all’atmosfera sono state le voci antiche dei tenores di Thiesi “Nostra Segnora de Seunis”, “Cunsonu Thiesinu” e “Santu Giuanne”. Molto apprezzata anche l’esibizione della “Banda musicale ittirese” e degli “Over Duo” Marco Pizzardo ed Andrea Scanu.

Un meraviglioso mercatino di Natale ha illuminato i locali dell’ex Monte Granatico, in cui ha trovato spazio anche il laboratorio di “Cucina tradizionale di impanadas”. E sempre a tema gastronomia, la presentazione del volume “Durches” del giornalista Giovanni Fancello in Sala Sassu è stato occasione per aprire un interessante dibattito sui dolci tipici della tradizione natalizia.

Ma in un territorio così ricco di testimonianze storiche, in particolare di epoca nuragica, di forte interesse si è rivelata anche la conferenza su un tema di forte attualità come quello dell’archeoastronomia. L’occasione è arrivata con la presentazione del libro “Il contadino che indicava la luna” di Paolo Littarru, che assieme a Peppino Zedda ha parlato di un cambio di paradigma nel contesto dell’archeologia sarda per quanto riguarda l’origine e l’utilizzo dei nuraghes. Grazie alla presenza dell’ex soprintendente archeologico per le province di Sassari e Nuoro, Francesco De Gennaro, si è acceso un vivace e rispettoso confronto dialettico che ha tenuto alta l’attenzione del pubblico fino alla fine della presentazione.

L’iniziativa è organizzata dal comune di Thiesi in collaborazione con la Pro Loco, la Fondazione Aligi Sassu, le cooperative Siendas e Synergo, le associazioni e comitati locali, con il finanziamento dall’assessorato del Turismo della Regione Sardegna.

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Suggestioni antiche, ospitalità, gusto e tradizione per un evento gastronomico che ormai richiama visitatori da tutta la Sardegna: nel cuore di Thiesi ritorna “Rochitas in festa”. Dal pomeriggio di sabato (21 dicembre) fino a domenica notte si apriranno le porte delle tipiche cantine per offrire un itinerario gastronomico di tutto rispetto, arricchito da un calendario di iniziative che comprende visite guidate, mostre, convegni, musica, laboratori, spettacoli e tanto divertimento, tra il tepore dei falò accesi nei vicoli del centro storico.

Saranno presenti ben trenta postazioni per offrire succulente specialità come frègula, culurgiones cun patatu e menta, anzone arrustu, sucu, fae e lardu, pulenta, porcetto in umido, impanadas e tanto altro. Tutto annaffiato da buon vino e birre artigianali di laboratori locali.

L’iniziativa è organizzata dal comune di Thiesi in collaborazione con la Pro Loco, la Fondazione Aligi Sassu, le cooperative Siendas e Synergo, varie associazioni e comitati locali, con il finanziamento dall’assessorato al Turismo della Regione Sardegna.

Programma. Sabato, a partire dalle 16.00, si potrà visitare il Museo Aligi Sassu, nel quale sarà operativo il laboratorio “Colore ed Emozione” a cura della cooperativa Siendas. Alle 17.00, la Sala Sassu accoglierà il convegno “Druches de Pasca ‘e Nadale” (Dolci di Natale), occasione per presentare “Durches” (Arkadia), l’ultimo libro del giornalista e scrittore gastronomico Giovanni Fancello, che interverrà assieme a Vivi Pinna e Vittorio Puggioni.

Il momento tanto atteso dell’apertura delle cantine, delle esposizioni artigianali e del mercatino di Natale è in programma alle 18.00, mentre alle 18.30, nei locali dell’Antico Monte Granatico, si potrà accedere al “Laboratorio aperto di cucina tradizionale di impanadas”.

Alle 19.00, sul sagrato della chiesa di Santa Vittoria, l’artista Andrea Loddo si cimenterà nello spettacolo-performance “Fusioni sotto le stelle”. Le sonorità della tradizione impreziosiranno l’atmosfera con l’esibizione itinerante dei tenores di Thiesi “Nostra Segnora de Seunis” e “Cunsonu Thiesinu”, intervallate dalle note della “Banda musicale ittirese”.

Domenica mattina, alle 10 le guide di Siendas condurranno alla scoperta de “La storia nelle pietre”, una passeggiata tra i monumenti di Thiesi che si concluderà con la visita al Museo Sassu, mentre si potranno iniziare a visitare le esposizioni artigianali e il mercatino di Natale.

Alle 11.00, nel Palazzo comunale, prende il via il “Laboratorio di robotica”, a cura della cooperativa Synergo, che alle 15.30 organizzerà “A Natale te la raccontiamo noi”, un nuovo laboratorio di fiabe per bambini dai sei ai dieci anni. Ma la festa del gusto inizia alle 12 inizia con l’apertura delle postazioni gastronomiche, che si protrarrà per tutta la giornata.

Alle 16.30 Paolo Littarru presenta il suo libro “Il contadino che indicava la luna”, preludio al convegno dedicato al cambio di paradigma nell’archeologia sarda, che coinvolgerà Mauro Peppino Zedda ed Augusto Mulas. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con l’associazione culturale “Rizolos e Rios” ed il gruppo Sorre Selene. Alle 18.00, a dare spettacolo per le strade del centro, saranno gli “Over Duo” Marco Pizzardo ed Andrea Scanu e, alle 19.00, ancora musica con i tenores “Cunsonu ‘e Santu Juanne”. Nel corso delle due giornate si potrà visitare la mostra artistica di Pina Monne in via Roma 29 e l’esposizione fotografica “Sinnos” di Toto Porcu allestita nella Sala Aligi Sassu.

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Un’emozione dietro l’altra, con incontri che hanno fatto vedere tanta tecnica e spettacolo, con numerosi atleti in gara che sono arrivati anche al golden score, per assicurarsi i punti del ranking nazionale e la medaglia della Guido Sieni Judo Cup. Si è conclusa con un successo di partecipazione la quinta edizione del torneo organizzato dal Centro sportivo Guido Sieni che domenica 23 giugno è stata dedicata agli esordienti B, maschile e femminile. La competizione era inserita nel circuito Trofeo Italia valevole per il ranking nazionale e l’accesso alle finali del campionato italiano da disputare a dicembre.

Sui tatami del PalaSerradimigni sono saliti quasi 300 atleti appartenenti a 80 società sportive provenienti da quasi tutta Italia e alle quali si sono aggiunte quelle della Moldavia, della Scozia e della Russia.

A dominare la quinta edizione della Guido Sieni Judo Club sono le società del Lazio e del Piemonte che si dividono il podio. Al primo posto la Harmony club di Roma, al secondo la Akiyama di Settimo Torinese e al terzo Banzai Cortina Roma.

«Abbiamo centrato un grande risultatoha detto Stefano Urgeghecon la Guido Sieni inserita nel Trofeo Italia la competizione ha ottenuto il giusto prestigio e il riconoscimento del grande lavoro che abbiamo fatto in questi anni. Stiamo puntando sui giovani e queste due giornate, cadetti ieri ed esordienti B oggi, ricche di partecipazione ci rendono soddisfatti.»

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente regionale Fijlkam Gavino Piredda per il quale quella di oggi «è un successo straordinario e mostra una prospettiva di crescita in qualità».

Nella giornata di oggi, per gli esordienti B da segnalare per il Centro sportivo Guido Sieni le quinte piazze di Vittoria Vargiu nei 40 kg e di Davide Bazzoni nei 73 kg.

Buono, intanto, il risultato dei cadetti di ieri, sabato 22 giugno, per il Centro sportivo Guido Sieni che con tre ori (Salvatore Boi, Andrea Spano, Marco Battino) un argento (Maria Vittoria Santoni) e un bronzo (Carlo Fusco) ha guadagnato la seconda piazza nella classifica società dietro la rappresentativa Lazio e davanti alla Banzai Cortina Roma.

Per le società, a ritirare i trofei sono stati Domenico Paduano della rappresentativa Lazio, Luca Silanos del Centro sportivo Guido Sieni e Paolo Solina per la Banzai Cortina Roma.

La “Guido Sieni Judo Cup” ha ricevuto il patrocinio del comune di Sassari che, questa sera, con l’assessora alle Politiche educative, infanzia, giovani e sport Alba Canu, ha premiato gli atleti.

A concedere il patrocinio anche il Coni e la Fijlkam che con il presidente regionale Gavino Piredda ha premiato i giovani atleti. Presente anche il presidente della commissione nazionale ufficiali di gara Rino De Patre.

Da segnalare a bordo tatami le opere d’arte di Andrea Loddo che ha esposto dei guerrieri sardi a grandezza naturale e vestiti con abiti e armature interamente realizzati a mano.

I risultati della gara esordienti B

Incontri maschili

Nei 38 kg Alessandro Gaiangos Harmony Club conquista il gradino più alto del podio, seguito da Gabriele Pinna Judo Abbasanta quindi a pari merito Ian Bezzi Judo Le Sorgive e Francesco Vargiolu Judo Sedilo.

La categoria 42 kg va a Emiliano Lattanzi Harmony Club, il secondo posto ad Augusto Vargiolu Judo Sedilo, al terzo posto Joshua Raccuglia Shihan Sermoneta e Giulio Muzzi Cus Siena.

Nei 46 kg al primo posto Enrico Nicosia Judo Ceracchini, seguito da Lorenzo Amerighi Judo Piombino al secondo e al terzo posto per Gabriele Piccolo e Nicolò Steardo Akiyama.

La categoria 50 kg è stata vinta da Nicolò Manusia Accademia Giaveno, seguito da Rocco Capasso Kumiai e al terzo posto Samuele Bussu Yano Macomer ed Alberto Mortillaro Judo Trapani.

Nei 55 kg sul gradino più alto del podio Stefano Guarnero Akiyama quindi Simone Covi Judo San mentre sul gradino più basso del podio per Tommaso Lineri Sakura Osimo e Lucio Tavoletta Kodokan Chieti.

Nei 60 kg oro per Tommaso Perfetti Nuova Florida, argento per Simone Armao Akiyama e bronzo per Nicolo Alessandrini e Francesco Sansonetti.

Nella categoria 66 kg il primo posto è andato a Valerio Berton Banzai Cortina Roma, il secondo a Edoardo Bastiani Kodokan Gubbio, il terzo posto è andato a Eden Heffernan Team Scotland e Alvise Valle Judo Murano.

Nella categoria 73 kg la prima piazza è andata a Niccolo Vanni Abbe Prato, la seconda ad Alessandro Bruno Durbano Kodokan Chieti, la terzo piazza è andata a Valentino Basso Accademia Torino e Luigi Vitolo Grivit.

Nei +81 kg l’oro è andato a Davide Graziosi Harmony Club mentre l’argento a Samuel Vargiu Judo Trexenta.

La categoria -81 kg è andata ad Akhmed Dadaev Team Russia seguito da Davide Macri Torino e Thomas Kastlunger San Lorenzo

Incontri femminili

Nella categoria 40 kg oro per Ida Celotto Torre del Greco, argento per Victoria Chiara Maccario Yoshin Ryu e bronzo per Roccella Anna Vivetta Budo e Sofia Santillo Judo Sermoneta.

Nei 44 kg Giulia Nocciolini Judo Siena conquista il primo posto, Gaia Babbo Judo Sermoneta il secondo e Maria Giulia Niutta Accademia Torino e Rebecca Angioni Judo Ceracchini.

Nei 48 kg oro per Viola Bosso Accademia Torino, argento per Alessia Sinisi Banzai Cortina Roma e bronzo per Sabina Rudnic Team Moldova e India Serafini Europardise.

Nei 52 kg prima piazza per Michela Terranova Ischia Judo, seconda per Gaia Massimetti Nuova Florida e terza piazza per Alice Martellacci Polisportiva Ottavia e Giulia Rossolato Montereale

Nella categoria 57 kg primo gradino del podio per Gaia Stella Judo Sermoneta, secondo gradino per Alisa Tombolini Harmony Club quindi gradino più basso del podio per Sofia De Magistris Banzai Cortina Roma ed Ilaria Cosenza Judo Kuroki.

Nei 63 kg il primo posto va a Iole Alzetta Montereale, il secondo a Sara Virgilio Judo Trapani e il terzo posto per Aurora Maria Evola Omnia e Eliane Keita Judo Arashi Bracciano.

Nella categoria +70 kg l’oro è andato a Cinzia Caponetto Judo Cokys mentre l’argento ad Elena Alexandra Simtea Kimiai.

Nei -70 kg oro per Chiara Castiello Accademia Lamezia, argento per Noemi Pignatiello Judo Luino bronzo per Sara Millauro Judo Aikido ed Eva Castellani Judo Udine.

I risultati della gara Cadetti

Maschili

La categoria 46 kg è andata a Salvatore Boi centro spotivo Guido Sieni, quindi al secondo posto Michele Sciabola Samurai Spello e al terzo Gabriele Atzeni Pirri.

Nei 50 kg il primo posto è andato a Federico Silanos Judo Club Alghero, la seconda piazza a Simone Rosas judo club Olbia e la terza a Nicola Paderi Club Samurai. Nei 55 kg l’oro è andato ad Andrea Spano della Guido Sieni, l’argento a Riccardo Dettori Olbia mentre il bronzo è andato ad Antonio Tramontano Banzai Cortina Roma e Lorenzo Melini Fox Club.

Nella categoria 60 kg primo posto per Simone Aversa della rappresentativa Lazio, secondo posto per Davide Gussoni Polisportiva Yubikai e terzo posto per Adam Belgroune team Scozia e Tommaso Fava Samurai Spello. Nella categoria +81 kg l’oro va ad Andrea Palumbo Lazio.

Marco Battino vince e la categoria 66 kg e a seguire Nicolò Caromani Dojo Bologna, Luke Caldwell Scozia e Andrea De Santis Yubikai.

Nei 73 kg l’oro è andato al moldavo Daniil Lupu, l’argento a Edoardo Fanelli Lazio, il bronzo a Edoardo Voi Judo Le Sorgive e Carlo Fusco Guido Sieni

Nella categoria -81 il primo posto sul podio è andato ad Andrea Raffaeli Banzai Cortina Roma, il secondo a Luigi Canna Judo Teiko, il terzo a Gabriele Di Giuseppe Yubikai.

Gli incontri femminili hanno visto vincere nella categoria 48kg Sara Cesselli della rappreentativa Lazio seguita da Ilaria Tabac della Moldavia. Nei 57 kg l’oro è andato a Muccio Sara Lazio, l’argento a Maria Vittoria Santoni Guido Sieni e il bronzo a Elena Marongiu Pirri. Nei 63 kg, invece, primo posto per Sara Corbo rappresentativa Lazio e al secondo Daniela Negreata Moldavia. Nei -70 kg sul primo gradino del podio Alessia Beolchi Lazio seguita da Mihaela Seinic Moldavia. Nei +70 primo posto per Claudia Maria Tarba Banzai Cortina Roma.

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Tanto spettacolo nella prima giornata della Guido Sieni Judo Cup che ha visto scendere sui tatami del PalaSerradimigni oltre 50 cadetti, delle classi maschili e femminili. I ragazzi, da veri e propri campioni, si sono affrontati in incontri sulla distanza dei quattro minuti, dimostrando ottime doti tecniche. E domani, domenica 23 giugno, sarà il clou con gli esordienti B che, con la JudoCup inserita nel circuito trofeo Italia, si affronteranno per la conquista della medaglia e dei punti valevoli per il ranking nazionale e l’accesso alle finali del campionato italiano a dicembre. Per domenica sono attesi oltre 300 atleti di 80 società.

Buono, intanto, il risultato di oggi, sabato 22 giugno, per il Centro sportivo Guido Sieni che con tre ori (Salvatore Boi, Andrea Spano, Marco Battino) un argento (Maria Vittoria Santoni) e un bronzo (Carlo Fusco) guadagna la seconda piazza nella classifica società dietro la rappresentativa Lazio e davanti alla Banzai Cortina Roma.

Per le società, a ritirare i trofei sono stati Domenico Paduano della rappresentativa Lazio, Luca Silanos del Centro sportivo Guido Sieni e Paolo Solina per la Banzai Cortina Roma.

«Dopo quattro edizioniha detto Stefano Urgeghe abbiamo cercato di migliorare, anche con la partecipazione della nazionale italiana cadetti. Nel nostro Training camp gli azzurri hanno trovato l’occasione per preparare gli europei che si disputeranno a Varsavia il prossimo fine settimana.»

La “Guido Sieni Judo Cup” ha ricevuto il patrocinio del Comune di Sassari che, questa sera, con l’assessora alle Politiche educative, infanzia, giovani e sport Alba Canu, ha premiato gli atleti.

A concedere il patrocinio anche il Coni e la Fijlkam che con il presidente regionale Gavino Piredda ha premiato i giovani atleti. Presente anche il presidente della commissione nazionale ufficiali di gara Rino De Patre.

Da segnalare a bordo tatami le opere d’arte di Andrea Loddo che ha esposto dei guerrieri sardi a grandezza naturale e vestiti con abiti e armature interamente realizzati a mano.

I risultati della gara Cadetti

La categoria 46 kg è andata a Salvatore Boi centro spotivo Guido Sieni, quindi al secondo posto Michele Sciabola Samurai Spello e al terzo Gabriele Atzeni Pirri.

Nei 50 kg il primo posto è andato a Federico Silanos Judo Club Alghero, la seconda piazza a Simone Rosas judo club Olbia e la terza a Nicola Paderi Club Samurai. Nei 55 kg l’oro è andato ad Andrea Spano della Guido Sieni, l’argento a Riccardo Dettori Olbia mentre il bronzo è andato ad Antonio Tramontano Banzai Cortina Roma e Lorenzo Melini Fox Club.

Nella categoria 60 kg primo posto per Simone Aversa della rappresentativa Lazio, secondo posto per Davide Gussoni Polisportiva Yubikai e terzo posto per Adam Belgroune team Scozia e Tommaso Fava Samurai Spello. Nella categoria +81 kg l’oro va ad Andrea Palumbo Lazio.

Marco Battino vince e la categoria 66 kg e a seguire Nicolò Caromani Dojo Bologna, Luke Caldwell Scozia ed Andrea De Santis Yubikai.

Nei 73 kg l’oro è andato al moldavo Daniil Lupu, l’argento a Edoardo Fanelli Lazio, il bronzo a Edoardo Voi Judo Le Sorgive e Carlo FuscoGuido Sieni

Nella categoria -81 il primo posto sul podio è andato ad Andrea Raffaeli Banzai Cortina Roma, il secondo a Luigi Canna Judo Teiko, il terzo a Gabriele Di Giuseppe Yubikai.

Gli incontri femminili hanno visto vincere nella categoria 48 kg Sara Cesselli della rappreentativa Lazio seguita da Ilaria Tabac della Moldavia. Nei 57 kg l’oro è andato a Sara Muccio Lazio, l’argento a Maria Vittoria Santoni Guido Sieni e il bronzo a Elena Marongiu Pirri. Nei 63 kg, invece, primo posto per Sara Corbo rappresentativa Lazio e al secondo Daniela Negreata Moldavia. Nei -70 kg sul primo gradino del podio Alessia Beolchi Lazio seguita da Mihaela Seinic Moldavia. Nei +70 primo posto per Claudia Maria Tarba Banzai Cortina Roma.

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Bilancio positivo, nonostante il maltempo, per la rassegna Invitas svoltasi lo scorso fine settimana ad Olbia.

Invitas ha portato nel capoluogo gallurese 4 giornate di spettacoli sulla tradizione sarda. Il grande inizio con la fusione nuragica per mano di Andrea Loddo, la parata inaugurale con il gruppo folk locale, i Boes e Merdules di Ottana, gli sbandieratori di Sassari e le massaie  del gruppo folk di Nuraxi Figus, per concludere il giorno di Pasquetta con le Fruste del Campidano ed i Mustayones e s’ Orku Foreu di Sestu.
Sono stati circa 90 gli espositori provenienti da tutta la Sardegna, tra prodotti agro-alimentari, artigiani e cibo di strada.

Migliaia gli ospiti presenti ad Invitas, soprattutto, provenienti dall’estero, che sono rimasti impressionati dagli spettacoli della tradizione  sarda. Alessia Littarru, presidente di Primavera Sulcitana, organizzatrice dell’evento, ha espresso parole di ringraziamento nei confronti dell’Amministrazione comunale di Olbia, guidata dal sindaco Settimo Nizzi e dall’assessore Marco Balata, per la grande accoglienza ed il sostegno offerto.

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L’Hotel Corte Bianca di Cardedu ospiterà dal 19 al 21 ottobre il festival “Terra Nostra, la terra dei centenari”– Colori di Sardegna, una tre giorni di eventi dedicati allo straordinario fenomeno della longevità in Ogliastra. Il festival sarà un racconto a 360 gradi di una delle cinque zone al mondo con il più alto tasso di longevità. Saranno presenti 16 tra i migliori chef della Sardegna, il cantautore Piero Marras, i centenari in persona e medici, studiosi e ricercatori del fenomeno.

Cardedu è un piccolo paese in cui la vita scorre lenta, incastonato fra i monti e il mare d’Ogliastra. Qui la gente vive a contatto con la natura, con i sapori di un tempo e con il maestrale che porta il profumo  del lentisco e del mirto fino in riva al mare. I turisti, soprattutto stranieri, ormai da tempo hanno scoperto quest’angolo di Sardegna incontaminato per vivere una vacanza lontano dal frastuono delle località più conosciute. Ma l’Ogliastra è anche una terra che custodisce un grande segreto: la longevità. 

Sarà una kermesse di gastronomia, tradizioni, artigianato, musica e testimonianze dei diretti interessati, i centenari, che racconteranno la storia della loro vita lunga e felice. “Terra Nostra, la terra dei centenari”- Colori di Sardegna è il titolo della rassegna organizzata dall’Associazione culturale Vista Net, dedicata alla longevità in Ogliastra. La tre giorni di eventi vedrà la partecipazione di 16 tra i migliori chef della Sardegna che proporranno i piatti della tradizione sarda rivisitati con fantasia e creatività. Il cantautore Piero Marras si esibirà con le canzoni più famose del suo repertorio. Si potrà ammirare, fra gli scorci più suggestivi della natura, la mostra fotografica dei centenari realizzata da Daniela Zedda. I gruppi folk locali e i suonatori di launeddas faranno rivivere le emozioni delle antiche tradizioni sarde. “Mastros in Cortes”, una rappresentazione di artigianato curata da Joias, sarà in mostra fra gli scorci caratteristici dell’Hotel Corte Bianca.

Il programma

Venerdì 19 ottobre protagonisti della manifestazione saranno il buon cibo ed il buon vino, veri e propri elisir di lunga vita dei centenari ogliastrini. Alcuni dei migliori chef della Sardegna, tra cui il pasticciere Leonildo Contis, lo chef Gianfranco Pulina e la chef ogliastrina Clelia Bandini, racconteranno attraverso i loro piatti la “dieta della longevità”, con uno show cooking d’eccezione e preparazioni realizzate a tema. A completare la squadra di “superchef” sardi ci saranno Mauro Ladu e Francesco Vitale del noto ristorante cagliaritano Cucina.eat e i cinque chef del gruppo Bovi’s, Salvatore Cannas, Lorenzo Pizzo, Mauro Pischedda, Luigi Ascione e Fabrizio Sangiorgi. I piatti saranno serviti al pubblico e raccontati dagli studiosi della Comunità Mondiale della Longevità in una cena didattica in cui saranno spiegati tutti i segreti della dieta ogliastrina. Dopo la cena spazio alla cultura con un suggestivo spettacolo di musica tradizionale con il concerto del Coro Montesantu di Baunei accompagnato dal suono delle launeddas. L’artista Andrea Loddo mostrerà invece al pubblico la creazione dei leggendari bronzetti nuragici. Un’atmosfera unica che condurrà il pubblico alla scoperta delle radici più antiche e ancestrali della longevità sarda.

Sabato 20 ottobre alcuni dei principali studiosi, ricercatori e medici esperti di longevità analizzeranno da un punto di vista scientifico, umano, sociologico e culturale il grande patrimonio custodito dai centenari d’Ogliastra. Ospite d’eccezione sarà il dottor Roberto Pili della Comunità Mondiale della Longevità.   

In serata spazio ad alcuni dei più bravi giovani chef dell’isola che con la loro creatività guideranno il pubblico alla scoperta dei sapori della terra d’Ogliastra con un menù degustazione pensato per l’occasione. Prima di essere serviti i piatti saranno mostrati al pubblico in un vero e proprio laboratorio di cucina. Ai fornelli gli chef Marina Ravarotto, Fabrizio Dettori, Michele Ferrara e Andrea Chessa, Ivan Sanna ed il pasticciere Claudio Giulio Mereu. Subito dopo la cena protagonista sarà la musica di Piero Marras, che si esibirà in un concerto intimo ed esclusivo. I suoi brani, cantati ed eseguiti al pianoforte, racconteranno la cultura millenaria di questa terra.

Non mancheranno i protagonisti assoluti di questo straordinario fenomeno, i centenari d’Ogliastra, che con le loro testimonianze racconteranno al pubblico i segreti di una vita lunga e felice. Gli scatti d’autore della fotografa Daniela Zedda, che li ritraggono nella loro quotidianità, saranno esposti durante tutta la manifestazione.

Nei giorni dell’evento sarà presentata “Mastros in Cortes”, una selezione dei migliori artigiani sardi allestita in collaborazione con Joias, in cui sarà anche possibile ammirare i prodotti delle migliori eccellenze del made in Sardinia, in un vero e proprio “mercatino artistico”.

«“Terra nostra” vuole essere la vetrina nel mondo di un sogno chiamato longevità – spiega Paolo Pigliacampo, presidente dell’associazione culturale Vista Net -. Un sogno e un segreto che per centinaia di persone è una realtà. I centenari d’Ogliastra con la propria storia ci insegnano  che per vivere bene è “sufficiente” mangiare bene, vivere a contatto con la natura, lavorare e mantenersi attivi, ed essere circondati dall’amore delle persone care. Dieta mediterranea, un bicchiere di Cannonau e l’amore della famiglia: sembra poco, ma è uno straordinario patrimonio, un “segreto”, che Terra Nostra vuole raccontare in questa tre giorni a Marina di Cardedu  da vivere  insieme ai centenari d’Ogliastra.»

L’evento è realizzato con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna.  

Foto di Daniela Zedda.

Igino Porcu. Foto di Daniela Zedda.

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E’ stata un successo la prima edizione di “Dolia è”, evento svoltosi nel weekend del 6 e 7 ottobre Dolianova, con una vera e propria invasione di sardi e turisti, tutti stregati dallo street food cento per cento sardo, cucinato dal vivo, e dalle coinvolgenti esibizioni culturali, dal “sapore” prevalentemente medioevale. I “micchittus nieddus” e i “malloreddus” sono stati tra i protagonisti principali per i palati dei tanti presenti, con il vino, il formaggio e l’olio provenienti dalle aziende locali Argiolas, Copar e cantina sociale di Dolianova. Nella due giorni non sono mancate le esibizioni enogastronomiche, con il gruppo Memoriae Dolia Episcopatum, le massaie di Fainas ed il gruppo di Nuraxi Figus. Foto, video e tanti applausi anche per le esibizioni imbastite da Andrea Loddo, con le varie armature dell’epoca nuragica, per l’associazione Castello di Siviller marchesato di Villasor con i suoi abiti tipici del Medioevo e le oltre trenta maschere dei Merdules e Bezzos di Ottana.

«Siamo felicissimi di come sono andate le due giornate, sono stati tantissimi gli ospiti e turisti arrivati da fuori  che hanno apprezzato le grandi produzioni locali quali i formaggi, i vini, l’olio – spiega Ivan Scarpa, responsabile comunicazione e marketing dello staff di Invitas -. Questi sono rimasti colpiti dal grande fascino medievale di questo delizioso Comune. In questi mesi di preparazione all’ evento era questo l’obbiettivo che voleva raggiungere il Comune, perfettamente riuscito grazie al lavoro di tanti. L’Amministrazione comunale, noi, le associazioni culturali e gli operatori locali, hanno conseguito, grazie ad uno splendido lavoro di squadra, un grandissimo risultato. Speriamo di poter riavere occasione di operare in un Comune così bello.»

Ora l’obiettivo è puntato su InvitaS, in programma dall’1 al 4 novembre prossimi, alla Fiera di Cagliari.

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A Dolianova è tutto pronto per la prima edizione di “Dolia è”, una vetrina a cielo aperto delle tradizioni culinarie e culturali della città del Cagliaritano. Due giorni, il 6 e 7 ottobre, durante i quali il grandissimo cuore della tradizione locale è pronto a battere nelle piazze Europa e Brigata Sassari. L’evento, voluto dal Comune ed organizzato dallo staff di InvitaS guidato da Alessia Littarru, prevede laboratori del gusto, degustazioni di prodotti tipici, l’immancabile e preziosa presenza dell’artigianato e varie esibizioni.

Sabato, dalle 10.00, l’apertura degli stand espositivi di artigianato, agroalimentare, hobbismo e cantine sociali. Il gruppo Memoriae Dolia Episcopatum è pronto a preparare i cibi di un tempo cucinati direttamente al fuoco. Molto attese le massaie di Fainas, in azione per preparare dal vivo la pasta tipica dolianovese, i “micchittus nieddus”, con la semola e i malloreddus lavorati dal gruppo di Nuraxi Figus. Per tutta la giornata lo chef Francesco Zucca cucinerà i “micchittus nieddus”, accompagnandoli con bruschette e vino. Il menù preparato dal cuoco proviene dai prodotti tipici del territorio – le aziende locali Argiolas Formaggi, Copar per l’olio e la cantina sociale di Dolianova per il vino -. Spazio anche a tanti altri stand food: brebeiburger, arrosti di pecora, pesce fritto e cucina tipica medioevale preparata in abiti d’epoca sono pronti a conquistare i palati dei tanti cittadini e turisti che arriveranno a Dolianova.

Previsti numerosi laboratori del gusto, da quelli legati al formaggio sardo a veri e propri “percorsi sensoriali” tra formaggi e vini, con tutti i migliori abbinamenti del caso. Spazio anche all’archeologia e al medioevo con il maestro Andrea Loddo, in scena con le varie armature dell’epoca nuragica. Domenica a mezzogiorno il corteo medioevale e rinascimentale è pronto a impreziosire il pieno centro di Dolianova, con decine di componenti che sfilano in abiti tipici, accompagnati da tamburi e musici con la chiarina. Poi, l’associazione Castello di Siviller marchesato di Villasor mette in scena balli tipici medioevali, musiche di quel periodo, più esibizioni dil otte e scherma. Alle 18.00 via al coinvolgente spettacolo di oltre trenta maschere dei Merdules e Bezzos di Ottana.

«È un’iniziativa con la quale intendiamo valorizzare il territorio e tutto ciò che offre, dal punto di vista artistico a quello enogastronomico – spiega Anna Rita Agus, assessore comunale degli Spettacoli e Grandi Eventi di Dolianova – stiamo già lavorando da tempo su progetti mirati a dare importanza a tutto ciò che il nostro territorio offre, cercando di valorizzare tutte le figure del nostro paese, dagli artisti agli artigiani a tutti coloro che creano. Il sindaco Ivan Piras vuole costruire un modello capace di attrarre anche i turisti, per costruire concrete opportunità per il futuro dei nostri figli.»

 

 

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Giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 dicembre, alle 21.00, al Teatro delle Saline (piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari), la compagnia Akròama – nell’ambito della residenza artistico-creativa Living Macbeth, coordinata dal regista e direttore artistico, Lelio Lecis, porta in scena “Farsa nera”. Lo spettacolo è in cartellone per la “Stagione del teatro contemporaneo 2017”.

“Farsa Nera” è uno spettacolo di e con Valentina Capone e Andrea Cosentino. Lo spettacolo è una riscrittura, in chiave tragicomica e alla luce del Macbeth shakespeariano, di un fatto di cronaca nera, “la strage di Erba”. L’episodio sconvolse il Paese: la strage compiuta da Rosa Bazzi e Olindo Romano l’11 dicembre 2006 mise a nudo la fragilità di cittadini spesso ai margini delle consuete. Oltre la dinamica del delitto di coppia e le manifestazioni di follia a due, la cronaca nera è un pretesto per indagare sulla percezione del tragico oggi. Che cos’è il tragico? Come viene percepito nella nostra società? Ha ancora senso tentare di metterlo in scena? E cosa può il Teatro, di fronte all’autorappresentarsi ossessivo di un Reale che si manifesta nell’esibizione scandalosa di corpi martoriati e dettagli morbosi da parte dei media e della rete? L’argomento de la “strage di Erba”, ovvero la trama, si conosce dai mass media: Rosa Bazzi, maniaca di pulizie, silenzio e ordine, con il marito, il più mite e succube Olindo, massacrano la famiglia dei vicini del piano di sopra, compreso un bambino di tre anni, rei di disturbarli con i rumori più svariati a tutte le ore. Così descritta sembrerebbe una tragedia elisabettiana dalle tinte forti: la violenza usata sui corpi delle vittime, ampiamente illustrata  da tv e giornali, che in questi casi non risparmiano particolari scabrosi.

Rosa Bazzi come Lady Macbeth, personificazione del male? Nel Macbeth ciò che avviene è un regicidio, si uccide per il potere e si perde il sonno per il rimorso. Qui, si uccide direttamente per dormire, per avere sonni tranquilli. Apparente inversione farsesca della tragedia, eppure a sua volta profondamente tragica. «Nella nostra tragedia contemporanea è questa insignificanza, questo niente al fondo delle storie degli uomini a venire prepotentemente in superficie. Del testo di Shakespeare – spiega Lelio Lecis – restano echi e frammenti che si insinuano tra interviste, confessioni, intercettazioni ambientali e telefoniche con dovizia di particolari inversamente  proporzionali alla capacità di illuminare la porzione di male che è parte di noi».

Lo spettacolo deriva dalla residenza artistico creativa “Living Macbeth”, realizzata dalla compagnia Akròama e finanziato dalla Regione Sardegna e dall’Unione Europea. Progetto derivante dalla residenza artistico creativa “Living Macbeth” Finanziato dalla Programmazione unitaria 2014-2020. Strategia 2 “Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese” – Programma di intervento 3 “Competitività delle imprese” Por Sardegna F.E.S.R. 2014/2020. Asse III. Bando ScrabbleLAB “Residenze artistico-creative in Sardegna”.

Il cast. In Scena Valentina Capone e Andrea Cosentino. Scena e costumi, Marco Nateri. Assistente scena e costumi, Noemi Tronza. Light design e direzione  tecnica, Lele Dentoni. Video design, Stefano di Buduo (Aesop Studio). Effetti sonori, Valentino Carcassi. Fonica, Nicola Pisano. Assistente alla regia, Margherita Delitala. Maschera Pulcinella, Stefano Perocco di Meduna. Marionetta Antonin Artaud, Andrea Cosentino. Sarta, Mariana Axenti. Foto, Laura Atzori. Scenografia, Andrea Loddo Infissi.