29 March, 2024
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La musica di Manuela Bollani, l’ironia di Fabio Marceddu, i versi di Vanessa Aroff Podda, i disegni di AnnC Pacunayen e la visionarietà di Maurizio Temporin e Tiziana Troja. A Cagliari due giorni di teatro, poesia, musica, fumetto e narrativa per riflettere, anche con ironia, sulle donne e sugli uomini, sulle discriminazioni e sulle politiche di genere. Mercoledì 29 e giovedì 30 maggio prosegue il Family Festival di Lucidosottile che, con il tema “Wo.Men: gli uomini raccontano di donne supreme”, propone cinque appuntamenti nel segno della multidisciplinarietà delle arti.

Mercoledì 29, a partire dalle 18.30, all’ExArt di piazzetta Dettori, spazio alla narrativa con la presentazione del libro “Arcana, il castello dei destini sbagliati”, scritto da Maurizio Temporin e Tiziana Troja ed in uscita a giugno per Mondadori. Intervistati dal regista Joe Bastardi, i due autori racconteranno la genesi del racconto che ruota intorno al mondo dei tarocchi. «I tarocchi ci narrano i modelli del maschile e del femminile – spiegano Maurizio Temporin e Tiziana Troja – e ci consentono di riappropriarci dell’origine partendo dalle figure archetipiche». Ma il libro, col suo approccio fantastico, racconta anche una vicenda in cui i tarocchi, che sono sempre stati usati per conoscere il futuro, vengono utilizzati per cambiare il passato.

Sempre Maurizio Temporin, insieme all’illustratrice di origine filippina AnnC Pacunayen, sarà protagonista nel corso della mattinata di un incontro con gli studenti del Liceo Artistico Foiso Fois, nell’ambito della “Rivolta culturale dell’accademia di Bella Arti a Cagliari”. I due autori parleranno ai giovani del loro lavoro e in particolare della trasposizione in chiave fumettistica dello spettacolo “Spanker Machine” di Lucidosottile.

La serata di mercoledì si concluderà a partire dalle 20.00 all’ExArt di piazzetta Dettori con la presentazione della raccolta di poesie “Maledetta la tua bocca, maledetta!”, edito da Nor. Modera l’incontro  Andrea Garau. Con i suoi versi Vanessa Aroff Podda ci racconta di un mondo femminile, libero, ribelle, maleducato, sensibile e ironico. La sua poesia ci racconta con dissacrante lucidità e schietta ironia i risvolti più autentici, intimi e genuini della quotidianità. Attraverso le sue parole vengono abbattute tutte le obsolete scenografie stereotipate delle ritualità sociali e di genere, e la realtà riaffiora sulla pagina con nuda purezza.

È un doppio appuntamento da non perdere quello in programma giovedì 30 maggio. La serata si apre alle 19.00 all’Exart (ingresso 10 euro) con lo spettacolo prodotto dal Teatro dall’armadio “Alfonsina Panciavuota” in cui Fabio Marceddu, diretto da Antonello Murgia, interpreta un ruolo tutto al femminile per parlare della resilienza delle donne del secondo dopoguerra. Nella Sardegna poverissima del secondo dopoguerra, la piccola Alfonsina viene venduta come serva al padrone della miniera. Quattro lunghi anni di soprusi e abusi segneranno indelebilmente il resto della sua vita, ma la ragazza riuscirà però a trovare la forza per opporsi e tentare di cambiare il proprio destino. “Alfonsina Panciavuota” è un inno agli ultimi, un corale a voce sola, quello di una donna che è tutte le donne. Donne che nei secoli hanno sopportato e sopportano in silenzio la subalternità imposta della loro condizione femminile, lasciando andare – quasi rassegnate, come se fossero colpevoli – la propria libertà di scegliere. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro dall’armadio per il progetto SEI in collaborazione con Exma Exhibiting and Moving Arts.

Alle 21.00 ci si sposta al Jazzino di via Carloforte dove la cantante Manuela Bollani è la speciale interprete dello spettacolo “C’era una svolta” (ingresso 10 euro). Con le musiche originali di Gabriele Landucci e accompagnata al piano da Massimiliano Grazzini, Stefano Bollani racconta con ironia l’universo femminile ribaltando gli stereotipi del mondo delle favole. Un intelligente “One-Woman Show”, sospeso tra concerto e cabaret, in un viaggio umoristico e surreale, che scatena tante risate e qualche riflessione. Lo spunto è semplice: la gran parte delle nostre credenze ha la sua radice nelle fiabe che ci venivano raccontate da piccoli: è così che impariamo che esiste il Lupo Cattivo di cui diffidare e il Principe Azzurro che ogni fanciulla attende con impazienza. Ma cosa succederebbe se un giorno ci fosse una svolta? Magari questi personaggi potrebbero reagire diversamente ai vari eventi e le loro differenti scelte porterebbero a conclusioni inaspettate e così forse scopriremmo che il Lupo non è poi così cattivo, la Nonna non è così affidabile, le principesse non sono tutte sante e incontrare il Principe Azzurro potrebbe non essere poi una gran fortuna. La produzione esecutiva dello spettacolo è stata curata anche da Stefano Bollani, pianista nonché fratello della interprete.

 

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Martedì 2 e mercoledì 3 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari – LucidoSottile presenta “Spanker Machine Dell’Otaku Celato. Lo spettacolo inaugura la rassegna “1 €uro festival” ed è scritto, diretto e coreografato da Tiziana Troja. In scena Michela Sale Musio.

Tiziana Troja e Michela Sale Musio tra fantasia, talento, intuito. La prova? Con “Spanker machine”, spettacolo con emozioni forti, capace di suscitare riflessioni interessanti. “Dentro una vita, mille vite. Dentro un cervello, mille cervelli. Dietro mille volti, una persona sola”. E ancora: “Sii gentile, ogni persona che incontri sta combattendo una dura battaglia”, frasi tratto da “Beside the Bonnie Briar Bush” di Ian Maclaren (1850-1907). Dietro la quotidianità di Anita si nasconde un otaku celato e tanta desiderata e conquistata solitudine. La casa è un eremo sicuro dove la protagonista costruisce la sua vita perfetta, nonostante sia stata segnata da un passato difficile. Anita e le sue contraddizioni coesistono lontano da tutto e tutti, e vicino alla sua sessualità controversa.

Spanker machine” ha dietro una macchina rodata: scene Daniele Coppi; costumi Filippo Grandulli; assistente alla regia Irene Orrù; trucco ed effetti speciali Roberta Masia; light design Sami lo Giudice e Luca Carta; arrangiamenti musicali Davide Sardo; canzone Hattori Hanzo di IrisFreeForm; foto Gerti Ibra; grafica e illustrazione Maurizio Temporin e Annc Pacunayen; responsabile organizzativa Federica Troja; responsabile di produzione Loredana Troja; ufficio stampa Vito Biolchini; collaborazione alla drammaturgia Maurizio Temporin e Francesco Guerrini; sarta di scena Nicoletta Demontis.

Teatro giovane, nuove matrici espressive, vivacità drammaturgica ed estetica, sperimentazione e contaminazioni: questo il cuore pulsante di “1 €uro Festival” che si svolge nella preziosa cornice del Teatro delle Saline di Cagliari. Un evento di prestigio nel panorama artistico organizzato dall’Akròama !a favore della promozione e divulgazione delle produzioni emergenti del teatro sardo, spesso del teatro nazionale e con alcune incursioni nel teatro internazionale. Una pluralità di proposte tese a fondere le migliori capacità espressive teatrali. Un fresco spaccato – dice il direttore artistico della compagnia, Lelio Lecis – volto a promuovere e divulgare le produzioni emergenti del teatro sardo». 1 €uro festival”, dopo “Spanker machine” prosegue con “Musica balcanica” (Tzinghiry), “Sola, sola, sola” (Compagnia Marina Claudio), “My Italy” (Asmed), “Delirio di una trans populista” (Teatri di vita), “Quando il marito va a caccia” (Teatro Sassari), “Yesterday” (Teatro scientifico di Verona), “Intrecci concerto per chitarra e sax” (Palmas e Alberton duo), “Voglio farti piangere” (Teatro impossibile), “Bisogna stare karmi” (Origamundi), “Gap generation” (Talenti stravaganti) e “Iliade elettrica” (La casa di Prometeo).