29 March, 2024
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Urologia oncologia pelvica” è il titolo del congresso in programma nell’aula magna della Facoltà di Medicina dell’Università di Sassari, il 14 e 15 novembre e metterà a confronto specialisti sulle tecniche chirurgiche per il trattamento del carcinoma della vescica e per il tumore della prostata.

Due giornate intense, organizzate dall’unità operativa di Urologia dell’Aou di Sassari, diretta dal professor Massimo Madonia, che consentiranno ai medici chirurghi partecipanti l’acquisizione di 7,8 crediti formativi Ecm.

La prima giornata, 14 novembre, si aprirà alle ore 14.00 con la lettura magistrale sulla Cistectomia, a cura di Giuseppe Morgia ordinario di Urologia dell’Università di Catania. L’appuntamento sarà interamente dedicato alla cistectomia, con focus sulle tecniche di laparoscopia e robotica. Gli specialisti approfondiranno il tema che riguarda l’asportazione della vescica e della prostata quindi delle tecniche, come quella di sex sparing, che consentono di mantenere l’integrità sessuale. La giornata si chiuderà con la trattazione delle derivazioni urinarie in chirurgia laparoscopica tradizionale e in laparoscopica robot assistita.

La seconda giornata, 15 novembre, si aprirà alle 9, sempre nell’aula magna della Facoltà di Medicina, con la lettura magistrale sulle terapie ormonali di prima e seconda linea nel carcinoma prostatico, a cura di Antonello De Lisa ordinario dell’Università degli Studi di Cagliari.

Si parlerà di prostatectomia radicale open, laparoscopica, robotica quindi delle indicazioni alla chirurgia nel carcinoma prostatico localmente avanzato e oligometastatico quindi della linfoadenectomia nel carcinoma prostatico e dell’impatto economico complessivo delle tecniche che messe a confronto.

A chiudere la giornata saranno due tavole rotonde: la prima metterà a confronto le realtà italiane sulla patologia prostatica, con particolare attenzione alla valutazione dei costi, alla linfoadenectomia nel carcinoma della prostata e agli outcome oncologici e funzionali; la seconda tavola rotonda vedrà gli specialisti confrontarsi sulla patologia che interessa la vescica quindi sulle diverse tecniche e sulla necessità di linee guida, ancora sulla cistectomia radicale open. Infine gli specialisti metteranno in evidenza il fatto che esistono dati di letteratura che possano supportare un cambiamento delle linee guida.

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“Percorso multidisciplinare integrato del paziente con carcinoma della prostata”. Organizzati dal servizio di Medicina nucleare dell’ospedale Santissima Trinità e dalla Clinica universitaria, i lavori sono presieduti da Antonello De Lisa (direttore scuola specializzazione Urologia, università Cagliari e Urologia, Santissima Trinità). Il responsabile scientifico è Michele Boero (segretario nazionale e delegato regionale Ainm – responsabile Cardiologia nucleare, SS Trinità).
Dalla diagnosi all’assistenza. Dall’inquadramento della malattia a diagnosi e stadiazione, terapia radicale, integrazione ospedale-territorio, riabilitazione del paziente prostactomizzato, terapia metastasi ossee e del dolore, palliazione ed assistenza: sono questi alcuni delle problematiche affrontate al Corso. L’appuntamento associa ricerca, clinica, assistenza (strutture Hospice, domiciliare integrata ecc.) e associazione dei pazienti oncologici. «L’auspicio è che da queste due intense giornate di confronto possano nascere i presupposti per la condivisione di un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale multidisciplinare in grado di garantire a ciascun paziente con carcinoma della prostata  tempestività della presa in carico, equità nelle condizioni di accesso e di fruizione dei servizi nonché livelli di cura personalizzati in base ai propri bisogni» spiegano il professor De Lisa e il dottor Boero.

Il carcinoma della prostata si colloca come il primo tumore per prevalenza negli uomini di età superiore ai 50 anni. Rappresenta infatti, da solo, il 20 per cento di tutti i tumori diagnosticati in questa fascia d’età. Per il 2020 le stime medie nazionali di mortalità sono di 12 per 100.000 uomini/anno). Il trend è simile tra le diverse aree geografiche. I tassi oscillano tra 13 e 16 per 100.000 uomini/anno nel 2010. Nel dettaglio, si prevedono per il 2020 tassi del 10 nel Settentrione, 12 al Centro e 14 per 100.000 uomini/anno al Sud e nelle isole.

Tavolo regionale: medicina di famiglia, oncologi, territorio e ospedale. Il corso ha il pregio di mettere assieme gli attori e gli specialisti che si occupano del cancro alla prostata con l’obiettivo di favorire la conoscenza reciproca e individuare un percorso operativo comune e condiviso nelle varie realtà regionali. Il recente decreto di istituzione del tavolo regionale, con la nomina a coordinatore del dottor Boero, opera in questa direzione.

Gli specialisti Daniele Farci, Giorgio Melis, Elisabetta Pedditzi, Pietro Sulas, Ilaria Gelo, Giorgio Muscas e Michela Piga compongono il Comitato scientifico del corso.

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Venerdì 24 e sabato 25 giugno, dalle  9.00 alle 18.00, l’hotel Regina Margherita, in viale Regina Margherita, a Cagliari, ospita il corso di aggiornamento “Percorso multidisciplinare integrato del paziente con carcinoma della prostata”. Organizzati dal servizio di Medicina nucleare dell’ospedale Santissima Trinità e dalla Clinica universitaria dell’Aou Cagliari, i lavori sono presieduti da Antonello De Lisa (direttore scuola specializzazione Urologia, università Cagliari e Urologia, Santissima Trinità). Il responsabile scientifico è Michele Boero (segretario nazionale e delegato regionale Ainm – responsabile Cardiologia nucleare, SS Trinità).

Dall’inquadramento della malattia a diagnosi e stadiazione, terapia radicale, integrazione ospedale-territorio, riabilitazione del paziente prostactomizzato, terapia metastasi ossee e del dolore, palliazione ed assistenza: sono questi alcuni delle problematiche affrontate al corso. L’appuntamento associa ricerca, clinica, assistenza (strutture Hospice, domiciliare integrata ecc.) e associazione dei pazienti oncologici. «L’auspicio è che da queste due intense giornate di confronto possano nascere i presupposti per la condivisione di un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale multidisciplinare in grado di garantire a ciascun paziente con carcinoma della prostata  tempestività della presa in carico, equità nelle condizioni di accesso e di fruizione dei servizi nonché livelli di cura personalizzati in base ai propri bisogni» spiegano il professor De Lisa e il dottor Boero.

Il carcinoma della prostata si colloca come il primo tumore per prevalenza negli uomini di età superiore ai 50 anni. Rappresenta infatti, da solo, il 20 per cento di tutti i tumori diagnosticati in questa fascia d’età. Per il 2020 le stime medie nazionali di mortalità sono di 12 per 100.000 uomini/anno). Il trend è simile tra le diverse aree geografiche. I tassi oscillano tra 13 e 16 per 100.000 uomini/anno nel 2010. Nel dettaglio, si prevedono per il 2020 tassi del 10 nel Settentrione, 12 al Centro e 14 per 100.000 uomini/anno al Sud e nelle isole.

Il corso ha il pregio di mettere assieme gli attori e gli specialisti che si occupano del cancro alla prostata con l’obiettivo di favorire la conoscenza reciproca e individuare un percorso operativo comune e condiviso nelle varie realtà regionali. Il recente decreto di istituzione del tavolo regionale, con la nomina a coordinatore del dottor Boero, opera in questa direzione.

Gli specialisti Daniele Farci, Giorgio Melis, Elisabetta Pedditzi, Pietro Sulas, Ilaria Gelo, Giorgio Muscas e Michela Piga compongono il comitato scientifico del corso.