23 April, 2024
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Industria-Miniera Montevecchio

L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, inaugurerà mercoledì prossimo, 23 maggio, alle ore 11.00, l’apertura al pubblico della Galleria Anglo Sarda, nella miniera di Montevecchio, uno dei più importanti esempi di archeologia industriale della Sardegna.
Per l’occasione, l’assessore Piras illustrerà le iniziative portate avanti in questi anni dall’Assessorato per rendere nuovamente fruibili i beni ex minerari, restituirli alle comunità e assicurare la gestione agli enti locali e alle diverse istituzioni coinvolte. Saranno inoltre presentati i dati relativi all’affluenza turistica nei principali siti aperti ai visitatori. La riapertura della Galleria Anglo Sarda è stata resa possibile grazie all’impegno dell’assessorato dell’Industria e ad accurati lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza eseguiti da IGEA, società in house della Regione. Adesso il sito rientra nella lista dei beni storici e minerari del Parco Geominerario della Sardegna aperti al pubblico e contribuirà a far crescere l’offerta turistica dell’isola.
Alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno, oltre all’assessore Piras, l’amministratore unico di IGEA, Michele Caria, il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Tarcisio Agus, il sindaco di Guspini, Giuseppe De Fanti, il sindaco di Arbus, Antonio Ecca, e i consiglieri regionali Rossella Pinna, Alessandro Collu e Gianni Lampis. 

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Si è svolta ieri, presso Villa Pertusola, sede del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, la cerimonia di insediamento del Consiglio Direttivo dell’Ente.

L’importanza dell’evento è stata sottolineata dalla presenza della dott.ssa Carmela Giarratano, direttore della Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare e del dott. Antonio Maturani, dirigente della Divisione II – Biodiversità, aree protette, flora e fauna del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Il presidente del Parco Geominerario, prof. Tarcisio Agus, dopo aver pronunciato un breve intervento di saluto, ha presentato gli autorevoli componenti del Consiglio:

– dott. Simone Deplano, rappresentante del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;

– dott. Gianluigi Sanetti, rappresentante del ministero dello Sviluppo economico;

– dott. Luigi Giovanni Leoni, rappresentante ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo;

– prof. Giacomo Oggiano, rappresentante del ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca;

– dott. Giovanni Pilia e la dott.ssa Debora Porrà, rappresentanti della Regione Sardegna;

– dott. Luciano Ottelli, rappresentante Regione Sardegna invitato permanente senza diritto di voto;

– dott. Antonio Ecca e il dott. Mario Calia, rappresentanti della Comunità del Parco;

– dott. Paolo Mascia, rappresentante della Comunità del Parco senza diritto di voto.

Il direttore del Parco Geominerario, dott. Ciro Pignatelli, ha successivamente illustrato le molteplici attività svolte ed in itinere e presentato i tecnici ed i funzionari in servizio presso l’Ente.

Hanno preso parte alla cerimonia il dott. Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias e presidente della Comunità del Parco, il dott. Gian Luca Zicca ed il dott. Francesco Fresu, membri del Collegio dei Revisori del Conti dell’Ente.

Con l’insediamento del Consiglio Direttivo il Parco Geominerario ha finalmente i suoi organi istituzionali al completo assumendo così la pienezza del suo ruolo.

Foto reportage a cura dell’Ufficio Stampa Parco Geominerario.

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Tarcisio Agus è il nuovo presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

«Dopo vent’anni dalla firma della Carta di Cagliari, che tracciava le linee guida del nascente Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, avviato grazie all’emendamento del parlamentare Salvatore Cherchi, relatore della legge finanziaria del 23 dicembre 2000, l’Ente ha finalmente i suoi organi istituzionali al completo – scrive in una nota stampa il neo presidente -. L’istituzione del Parco è avvenuta con il decreto del 16 ottobre del 2001, a cura del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio di concerto con il ministro delle Attività produttive ed il ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.»
«In questo lungo periodo, dopo la prima nomina del Presidente e del Consiglio direttivo, il Parco Geominerario è stato retto da Commissari, compreso questo mio ultimo mandato sino ad ieri, quando il ministero dell’Ambiente, superando il lungo periodo commissariale, durato oltre dieci anni, con il decreto 147 del 14 aprile 2018, mi ha nominato Presidente – aggiunge Tarcisio Agus – con il relativo Consiglio direttivo che risulta così costituito: 

– dott. Simone Deplano, rappresentante del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;

– dott. Gianluigi Sanetti, rappresentante del ministero dello Sviluppo economico;

– dott. Luigi Giovanni Leoni, rappresentante ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo;

– prof. Giacomo Oggiano, rappresentante del ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca;

– dott. Giovanni Pilia e la dott.ssa Debora Porrà, rappresentanti della Regione Sardegna;

– dott. Luciano Ottelli, rappresentante della Regione Sardegna invitato permanente senza diritto di voto;

– dott. Antonio Ecca ed il dott. Mario Calia, rappresentanti della Comunità del Parco;

– dott. Paolo Mascia, rappresentante della Comunità del Parco senza diritto di voto.»

«Con il suddetto decreto il Parco assume pienezza del suo ruolo e nei prossimi giorni il Consiglio direttivo verrà convocato per il suo insediamento – rimarca Tarcisio Agus -. Attualmente il Parco attraversa difficoltà di varia natura a cominciare da una pianta organica insufficiente, sono tuttavia certo che l’insediamento del Consiglio Direttivo porterà presto al superamento delle attuali difficoltà per assumere il ruolo assegnatoli nello scenario regionale, nazionale ed internazionale. Certamente vi è molto lavoro da compiere, ma le autorevoli presenze nel Consiglio direttivo e lo stretto rapporto con l’Amministrazione regionale ed i rispettivi organi che concorrono all’azione del Parco Geominerario, sono certo darà i suoi frutti, in particolare con le programmazioni a lungo respiro, sulle quali d’ora in poi potremo contare.»

«Colgo l’occasione – conclude Tarcisio Agus – per ringraziare il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, prof. Francesco Pigliaru, per la fiducia accordatami, il ministro Gian Luca Galletti e la Direzione Generale per la protezione della natura, per la fiducia ripostami, nonché i ministri Calenda, Fedeli e Franceschini quali titolari dei rispettivi ministeri componenti il Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.»

 

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Può una provincia rallisticamente appassionata come quella del Sud Sardegna rimanere orfana di una gara che percorra le sue strade affascinanti? A colmare il vuoto di prove speciali che dura da due anni, ci pensa la Mediterranean Team, guidata da Mauro Nivola che per venerdì 9 fino a domenica 11 marzo, ha messo in calendario il 1° Rally del Parco Geominerario della Sardegna. La gara è stata ufficialmente presentata questa mattina nell’Ipspar di Arbus, con i sindaci di Arbus e Guspini, Antonello Ecca e Giuseppe Defanti. Presenti anche Tarcisio Agus presidente del Parco Geominerario della Sardegna, la Regione Autonoma della Sardegna rappresentata dalla consigliera Rossella Pinna e Alessandro Paita direttore Aci di Cagliari. L’Associazione sportiva “Mediterranean Team” guidata da Mauro Nivola e la passione di Moreno Fosci, con la collaborazione dell’“Arbus Racing Team” e dell’“Ogliastra Racing” curano i dettagli e l’organizzazione tecnico-logistica. 

Evento unico nel suo genere, un caleidoscopio di emozioni sportive e spettacolari che permetterà di vivere il territorio delle Miniere in modo differente. «E’ stata un’idea nata dall’incontro con Moreno Fosci – ha affermato in apertura dei lavori Mauro Nivola della Mediterranean Team – uniremo tradizione, passione, sport a turismo a questo territorio. Realizzare un rally, cominciare con un primo evento e magari con un appuntamento annuale, questa è la volontà che ci auguriamo che le istituzioni ci aiutino a realizzare. Toccare il Parco Geominerario con le prove speciali, è qualcosa di avvincente che ci entusiasma. Sono questi posti, dove si possono facilmente attirare molti spettatori e accendere i fari a livello internazionale. Noi dobbiamo promuovere ciò che rappresenta nella storia la nostra tradizione e la nostra passione».

La competizione sarà articolata su due giornate, quella del sabato e quella della domenica mentre nella giornata di venerdì 9 marzo saranno consegnati presso l’Hotel Meridiana ad Arbus i Road Book ai piloti e ai quali sarà consentito fare le ricognizioni ufficiali.  260 km il percorso complessivo, di cui 80 circa i cronometrati, e si svilupperà su strade asfaltate. Dieci le prove: si parte sabato con sei ps su due percorsi da ripetersi 3 volte. Previste la Montevecchio-Righi di km 4.62 e la Arbus-Cortes Sa Rocca de su Casteddu di km 10.45. La prima andrà a snodarsi all’interno delle storiche aree minerarie,la seconda si svolgerà nelle campagne circostanti l’abitato di Arbus. Per domenica 11 marzo quattro le prove in programma: la Pitzuamu-CostaVerde di km 7,21 e la Funtanazza-Monte Arcuentu di km. 8.22 da ripetersi due volte. 

«Un mix perfetto: il grande evento sportivo si coniuga alla perfezione con l’esigenza di promuovere un territorio di altissima qualità candidato a entrare nelle più importanti rotte turistiche. Un evento che è carico di significati sportivi e spettacolari, nonché di valenze turistico-economiche potrà essere il Rally delle Miniere», ha detto la consigliera regionale Rossella Pinna.

«L’importante iniziativa sportiva che il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ha sostenuto con i comuni di Arbus e Guspini, rientra pienamente nelle azioni di promozione del territorio del Parco – ha affermato il commissario Tarcisio Agus –  Il Rally nell’Arburese-Guspinese ha trascorsi di grande successo e pone all’attenzione del più vasto pubblico il suo patrimonio ambientale, storico e culturale di notevole pregio. Il percorso sportivo si snoda tra i due centri abitati e il territorio minerario, sino al mare della Costa Verde. Non si fa mai abbastanza perché questo territorio, frequentato prevalentemente durante la stagione estiva, sia posto in evidenza anche nel resto dell’anno, perché propone aspetti sconosciuti, carichi di colori e profumi, di scorci paesaggistici di suggestiva bellezza, tra il lungo orizzonte del suo mare e la frastagliata cordigliera dell’Arcuentu.»

«Il territorio di Guspini, e l’area di Montevecchio in particolare, – ha detto il sindaco Giuseppe Defanti – rappresenta un patrimonio di grande valore che abbiamo l’onore di custodire e il dovere di valorizzare. Dopo alcune esperienze meno impegnative realizzate negli anni scorsi, il coinvolgimento in un importante evento come il 1° Rally del Parco Geominerario, che riporta questo affascinante sport sulle nostre strade, ci offre la possibilità di accendere i fari su una porzione di territorio dall’altissimo valore ambientale e culturale che condividiamo con il comune di Arbus. Il patrimonio ex minerario e i boschi che dal colle di Gennas digradano fino alle dune di Piscinas, sono il nostro biglietto da visita per un’offerta turistica più ampia che fa della sostenibilità la propria mission. Abbiamo accolto da subito e favorevolmente l’idea di un rally che portasse con sé il binomio “sport e turismo” che, in questi luoghi, trova terreno fertile per moltissime attività outdoor e che, per Guspini e Montevecchio, rappresenta una concreta possibilità di sviluppo.»

«Abbiamo accolto con piacere la proposta del rally – dice il sindaco Antonio Ecca – perché si tratta di certo di una manifestazione sportiva importante. Un motore per attrarre le persone nel nostro territorio che si presta non solo per l’attività sportiva in senso stretto grazie alle caratteristiche delle nostre strade, ma anche per le bellezze che le circondano. Da un lato vediamo la nostra costa meravigliosa di quasi 50 km con le Dune di Piscinas e Torre dei Corsari, tutto territorio incontaminato. All’interno il patrimonio storico, culturale di archeologia industriale che è dato dai resti di questo nostro passato che hanno caratterizzato questa terra anche da un punto di vista economico e sociale. Oggi queste testimonianze sono ancora vive, alcune sono rinate sotto forma di strutture ricettive. Ecco perché conviene venire a trovarci, perché mentre si raggiunge quello che è il meraviglioso mare della costa verde di Arbus ci s’immerge in un passato di storia delle miniere, il tutto supportato da un’attività agricola e zootecnica importante. Invito quindi tutti a venire a vedere il rally che è in questo momento l’attrattore più importante, ma lo è in questa grande cornice di carattere storico ambientale che è il marchio di Arbus. Un ultimo aspetto di non poca importanza è che tutto questo è all’interno dei siti d’interesse comunitario per la presenza del cervo sardo e per la presenza del Parco Geominerario della Sardegna.» 

La bellezza dei luoghi, il supporto dell’ACI-Automobile Club, la disponibilità dell’assessorato Turismo e Sport della Regione Sardegna, i comuni di Arbus e Guspini permetteranno di trasformare l’evento in una grande festa che coinvolgerà tutti i partecipanti: piloti, navigatori, meccanici e tifosi. Adesso attendiamo che si accendano i motori.

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Il commissario del Parco Geominerario ha scritto al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, dopo il devastante incendio di Arbus e Gonnosfanadiga.

Nella lettera, inviata per conoscenza anche al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, e ai sindaci dei comuni di Arbus, Antonio Ecca, e di Gonnosfanadiga, Fausto Orrù, Tarcisio Agus scrive che «l’evento è di tale gravità da sollecitare, purtroppo, anche l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media nazionali. A pochi giorni dallo scoppio del gravissimo attentato alla natura ed al paesaggio, ho avuto modo di percorrere i luoghi del disastro, fra boschi di querce, lentischi, macchia mediterranea, oliveti e vigneti distrutti dal fuoco. Uno spettacolo desolante, le assicuro, carico di morte e disperazione per le Comunità locali».

«Nell’area percorsa dal fuoco, oltre 2.000 ettari, tali Comunità, anche in virtù di una timida riconversione economica in atto, con agriturismi, campeggi e aziende agricole, stavano tentando con fatica di risollevarsi dopo il deserto lasciato dalla fine delle attività minerarie ed industriali, contribuendo anch’esse al riscatto economico e sociale della nostra Isola – aggiunge Tarcisio Agus -. Il Parco Geominerario, nell’esprimere solidarietà e vicinanza alle imprese, alle famiglie ed a tutti i cittadini danneggiati, sente forte l’impegno e la responsabilità affinché si creino le condizioni per ripristinare immediatamente quanto andato perduto in sinergia con la Regione Autonoma della Sardegna e gli Enti locali, peraltro detentori di importanti siti storico-minerari nella regione di “Sibiri” a Gonnosfanadiga, da cui il fuoco è partito, e “Ingurtosu”, “Naracauli” e “Bau” nel comune di Arbus.»

«Oltre agli aspetti economici, si tratta di recuperare paesaggi unici, non solo minerari, ma anche naturali che annoverano importanti geositi quali le dune di “Piscinas”, che hanno costituito un argine naturale all’avanzare distruttivo delle fiamme. Tutto lo staff tecnico ed amministrativo del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna si pone a Sua disposizione – conclude Tarcisio Agus – per ogni possibile intervento che vorrà porre in essere a sostegno, in primo luogo delle aziende ed attività economiche danneggiate, nonché del ripristino dell’ambiente e del paesaggio fortemente compromessi.»

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L’assessore regionale dell’Ambiente ha fatto un sopralluogo ad Arbus e Gonnosfanadiga, nelle zone devastate dal fuoco.«Porto il messaggio di vicinanza del Presidente, mio e di tutta Giunta regionale alle popolazioni colpite dagli incendi – ha detto Donatella Spano -. È una stagione difficile e complicata e le comunità locali avranno sempre la Regione al loro fianco. La condanna a chi ha responsabilità criminali deve essere unanime.»
Insieme al comandante del Corpo forestale Gavino Diana e al direttore regionale Graziano Nudda, Spano ha incontrato il sindaco di Gonnosfanadiga Fausto Orrù, il vicesindaco Monica Sogos e gli assessori Massimiliano Piras e Francesco Foddi. Quindi, il sindaco di Arbus Antonio Ecca ed il vicesindaco Michele Schirru.
Nei vertici sono stati esaminati gli eventi e le attività messe in atto durante l’emergenza. Trattati i temi della prevenzione e delle fasce di sicurezza, dei mezzi locali accanto a quelli del Sistema antincendi regionale, della riapertura dei bandi per le compagnie barracellari deliberata dall’Esecutivo regionale, delle regole della normativa nazionale, delle spese ammissibili della legge 28 e degli aspetti finanziari. Massima l’apertura all’ascolto dei territori da parte dell’assessore dell’Ambiente, che ha ricordato che «le spese di emergenza anticipate dalle Amministrazioni comunali sono coperte finanziariamente dalla legge 28 del 1985, di competenza della Protezione civile». 
L’assessore Spano ha assicurato che porterà in sede di Conferenza delle Regioni e della rete nazionale di Protezione civile le varie esigenze espresse. I mezzi aerei continueranno le operazioni di bonifica nei territori interessati ancora per qualche giorno. Donatella Spano ha ringraziato tutte le forze in campo e i volontari della Protezione civile.

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Il Commissario Straordinario del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, dottor Giovanni Pilia, considerando esaurito l’incarico commissariale, ritenuto non più conciliabile con la sua attività principale quale dirigente in servizio presso la Presidenza della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna, ha inteso diffondere con ampio anticipo la relazione di fine mandato. Si rammenta che tale gestione si concluderà il 28 giugno 2017.

Il documento prende le mosse dall’analogo rapporto del 22 giugno 2016 elaborato dal prof. Gian Luigi Pillola, precedente Commissario dell’Ente, del quale se ne condivide il contenuto. Senza tacere criticità e problematiche, richiama le principali attività poste in campo tra le quali si ricorda l’adeguamento dallo Statuto alla novella normativa e soprattutto l’avvio della procedura per il recupero della Laveria la Marmora, uno dei beni di maggior pregio nell’ambito del Parco Geominerario, attraverso la stipula di un importante Accordo di programma che ha visto il coinvolgimento di Enti e Amministrazioni.

Il ministero dell’Ambiente e della Protezione del territorio e del mare potrà così procedere alla sostituzione del dottor Pilia nella conduzione dell’Organo di direzione politica dell’Ente entro la prevista data di scadenza.

Di seguito la relazione integrale.

Relazione di fine mandato della Gestione commissariale di cui al Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n° 38 del 27 febbraio 2017.

Al Ministero dell’Ambiente e della Protezione del Territorio e del Mare

Ufficio di Gabinetto del Ministro

Direzione Generale per la protezione della natura e del Mare

Segreteria.ministro@pec.minanmbiente.it

dgprotezione.natura@pec.minambiente.it

PNM-II@pec.minambiente.it

Alla Presidenza della Giunta regionale

Ufficio di Gabinetto del Presidente

Direzione Generale

presidenza@pec.regione.sardegna.it

presidenza.dirgen@pec.regione.sardegna.it

Al Delegato del Presidente per l’attuazione del Piano Sulcis

coordinamento.pianosulcis@pec.regione.sardegna.it

Al Presidente ed ai Componenti del Collegio dei Revisori

Al Presidente della Comunità del Parco

Si ritiene di rassegnare con ampio anticipo la relazione di fine mandato. Infatti, l’impegno derivante dall’assunzione dell’incarico commissariale non risulta più conciliabile con l’attività principale dello scrivente, quale Dirigente in servizio presso la Presidenza della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna.

Pertanto, si comunica in premessa che lo scrivente non è disponibile alla prosecuzione dell’attività, oltre la scadenza del termine da ultimo fissato con Decreto del Ministro dell’Ambiente e della difesa del Territorio e del mare n° 38 del 27 febbraio 2017.

Codesto Ministero, pertanto, potrà procedere alla sostituzione dello scrivente nella conduzione dell’Organo di Direzione Politica dell’Ente entro il termine del 28 giugno 2017. A tal proposito, si sottolinea che risulterebbe quanto mai inopportuna anche la conduzione dell’Ente in regime di prorogatio, con limitazione delle attribuzioni ai soli affari correnti, per le motivazioni che saranno di seguito espresse.

Questa relazione prende le mosse e si salda all’analogo rapporto del 22 giugno 2016, largamente condiviso da questa gestione commissariale, svolto dal Prof. Gian Luigi Pillola, a cui deve andare il riconoscimento dell’onestà intellettuale e morale nelle conduzione dell’Ente, pur nelle insuperate difficoltà organizzative e ai talvolta petulanti fattori di condizionamento esterni.

Assunzione delle funzioni: la fase della transizione normativa ed organizzativa

Le funzioni di Commissario straordinario sono state conferite il 28 ottobre 2016 con Decreto miniteriale n° 301, a poco più di un mese dall’emanazione del Decreto di riforma dell’Ente n° 244 (nel prosieguo D.M. o Decreto di Riforma), adottato in data 8 settembre dello stesso anno.

Proseguendo il lavoro svolto dalle precedenti gestioni commissariali, la prima incombenza che si è posta è stata quella di procedere ad elaborare ed adottare l’adeguamento dallo Statuto alla novella normativa. Conseguentemente, con Deliberazione n° 57 del 23 dicembre 2013, è stato adottato lo Statuto del Consorzio, in attuazione dell’art. 15 – comma 3- del Decreto di riforma.

Si è proceduto poi a rettifica di errori materiali contenuti nel testo adottato con successiva deliberazione n°3 del 17 gennaio 2017.

In data 31 gennaio 2017, con prot. 1380, il Presidente della Giunta regionale ha espresso al Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare la propria intesa sul testo di Statuto adottato.

Alla data odierna il procedimento per la definitiva approvazione non risulta concluso per la mancata espressione del parere di competenza da parte del Ministero dell’economia e finanze, seppur anche da ultimo sollecitato con nota della Direzione Generale per la protezione della Natura e del Mare prot. 9822 del 11 maggio 2017.

Al fine di ricondurre la gestione dell’Ente alla sua dimensione fisiologica, si è contestualmente proceduto a promuovere la costituzione degli organi.

Comitato tecnico scientifico

Con Decreto del Presidente della Giunta regionale n° 89 in data 30 dicembre 2016 è stato costituito il Comitato tecnico scientifico del Parco, organo fondamentale per la gestione tecnico/amministrativa dell’Ente.

La sua composizione è stata cosi definita:

Presidente del Consorzio Parco che convoca e coordina i lavori, senza espressione di voto;

Segretario regionale del Ministero dei beni e attività culturali e del turismo per la Sardegna pro tempore, od un suo delegato;

Prof. Giacomo Oggiano quale Esperto in materie geologico minerarie ed ambientali;

Prof.ssa Maria Grazia Melis quale Esperta in materie storiche, archeologiche e museali;

Dott.ssa Alessandra Mura quale Esperto in materie economico sociali e di marketing territoriale;

Ing. Aldo Vanini quale Esperto in materie di Pianificazione territoriale.

Il Comitato si è formalmente e tempestivamente insediato il 2 gennaio 2017, assicurando la sua immediata operatività anche per lo smaltimento del consistente stock di pratiche arretrate, inevase dalla data di entrata in vigore del Decreto di riforma, che prevede il rilascio dell’autorizzazione/nulla osta per tutte le attività di cui all’art. 2 del D.M.

Consiglio direttivo del Parco

Nel contempo alcuni Enti hanno effettuato la designazione dei propri rappresentanti nel Consiglio Direttivo del Parco, in attuazione dell’art. 7, 1° comma del Decreto di riforma.

Con voto del 2 dicembre 2016 la Comunità del Parco, riunita in Assemblea dei Sindaci, ha proceduto ad indicare i propri rappresentanti:

Antonio Ecca – Sindaco del Comune di Arbus – con diritto di voto

Mario Calia – Sindaco del Comune di Lula – con diritto di voto

 Paolo Maxia – Sindaco del Comune di Villasalto – invitato permanentemente senza diritto di voto.

Con deliberazione della Giunta regionale n° 2/12 del 12 gennaio 2017 sono stati designati i tre rappresentati della Regione Autonoma della Sardegna, individuati in:

Debora Porrà sindaco del Comune di Villamassargia – Con Diritto di voto;

Giovanni Pilia – Dirigente in servizio presso la Presidenza della Giunta regionale- Con Diritto di Voto;

Luciano Ottelli – in rappresentanza della Associazioni – Senza Diritto di voto.

Alla data della presente, pare raggiunto il quorum di cui all’art 7 comma 2 del Decreto Ministeriale, per la formazione del Consiglio Direttivo del Parco; il suo insediamento peraltro risulta sospeso a causa della mancata designazione del Presidente. Si rappresenta, inoltre, che sono ampiamente decorsi i termini anche per l’esercizio dei poteri sostitutivi da parte del Ministro dell’Ambiente di cui al 2° comma dell’art. 7 del D.M.

Conclusivamente, sono tecnicamente cessati i motivi che hanno condotto alla pluriennale gestione commissariale dell’Ente.