23 April, 2024
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Secondo appuntamento in calendario, questa sera ad Alghero, con la rassegna JazzAlguer: al centro dei riflettori del Teatro Civico, con inizio alle 21.00, Filomena Campus, la cantante sarda di casa a Londra, alla testa del suo quartetto composto dal pianista Steve Lodder, il contrabbassista Dudley Phillips, e il batterista Rod Youngs.  

Come già annunciato, il concerto, che è ad ingresso libero, registra il tutto esaurito: i biglietti gratuiti messi a disposizione del pubblico sono infatti terminati in brevissimo tempo. Si potrà comunque seguire la serata a distanza attraverso una diretta video sulla pagina facebook di JazzAlguer.

Cantante, compositrice e regista teatrale, Filomena Campus vive nella capitale del Regno Unito dal 2001. Conosciuta e apprezzata nella sfera del jazz sperimentale e dell’improvvisazione free, ha collaborato con musicisti di fama internazionale come Evan Parker, Kenny Wheeler, Cleveland Watkiss, Huw Warren, Martin France, la London Improvisers Orchestra, Paolo Fresu, Antonello Salis, Antonio Forcione. Ad Alghero, insieme al quartetto che ha fondato nel 2010, proporrà brani tratti dal progetto Jester of Jazz (consegnato anche alle tracce dell’omonimo album del 2011), un raffinato mix di puro jazz contaminato da surreali invasioni felliniane attraverso brevi testi di Stefano Benni, Franca Rame, Maria Carta e altri autori, oltre ad alcune anticipazioni del suo ultimo lavoro, Queen Mab, dove l’artista mette a confronto il personaggio shakespeariano (la fata Mab del “Romeo e Giulietta”) con il mito della Dea Madre e delle Janas, collegando le sue radici mediterranee alla musica jazz.

 

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Secondo appuntamento in calendario, sabato sera (27 gennaio) ad Alghero, con la rassegna JazzAlguer: al centro dei riflettori del Teatro Civico, con inizio alle 21.00 (apertura porte ore 20.15, chiusura alle 20.45), Filomena Campus, la cantante sarda di casa a Londra, in arrivo dall’Inghilterra alla testa del suo quartetto composto dal pianista Steve Lodder, il contrabbassista Dudley Phillips, suoi partner musicali di lunga data ed il batterista Rod Youngs.

La serata si presenta all’insegna di un nuovo pienone, dopo il tutto esaurito registrato per l’evento inaugurale della rassegna, lo scorso 23 dicembre nella cattedrale Santa Maria, cornice ideale del progetto “Altissima Luce” di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura (con Marco Bardoscia al contrabbasso, Michele Rabbia alla batteria, l’Orchestra da Camera di Perugia e il gruppo vocale Armonioso incanto): i biglietti gratuiti per il concerto, che è ad ingresso libero, messi a disposizione del pubblico mercoledì 17, sono infatti terminati in brevissimo tempo. 

Cantante, compositrice e regista teatrale, Filomena Campus vive nella capitale del Regno Unito dal 2001. Conosciuta e apprezzata nella sfera del jazz sperimentale e dell’improvvisazione free, ha collaborato con musicisti di fama internazionale come Evan Parker, Kenny Wheeler, Cleveland Watkiss, Huw Warren, Martin France, la London Improvisers Orchestra, Paolo Fresu, Antonello Salis, Antonio Forcione. Sabato ad Alghero, insieme al quartetto che ha fondato nel 2010, proporrà brani tratti dal progetto Jester of Jazz (consegnato anche alle tracce dell’omonimo album del 2011), un raffinato mix di puro jazz contaminato da surreali invasioni felliniane attraverso brevi testi di Stefano Benni, Franca Rame, Maria Carta e altri autori, oltre ad alcune anticipazioni del suo ultimo lavoro, Queen Mab, dove l’artista mette a confronto il personaggio shakespeariano (la fata Mab del “Romeo e Giulietta”) con il mito della Dea Madre e delle Janas, collegando le sue radici mediterranee alla musica jazz.

“Scaramouche” è invece il titolo dell’album del 2014 scritto e registrato con il chitarrista e compositore Giorgio Serci, altro sardo trapiantato in Inghilterra, che vede la partecipazione, tra gli altri ospiti, di Kenny Wheeler, il grande trombettista canadese scomparso nel settembre di quello stesso anno.

Insieme alla musica, Filomena Campus è impegnata nel campo del teatro come direttrice artistica di Theatralia, un collettivo internazionale di artisti che combinano letteratura, teatro fisico, performance, arte digitale, musica dal vivo e partecipazione del pubblico. Tra le sue produzioni, l’acclamato “Misterioso”, lo spettacolo di Stefano Benni su Thelonious Monk, che ha tradotto e adattato con la sua compagnia e alcuni dei nomi più importanti del jazz britannico; l’omaggio a Franca Rame “Remembering Franca”; “Italy VS England”, una produzione originale con testi di Stefano Benni e musica del Filomena Campus Quartet. Ha inoltre curato a Londra la regia di “U238” di Marco Paolini e messo in scena nel 2005, per tre settimane di repliche al Camden People’s Theatre, “Not in My Name”, un adattamento del testo del Living Theatre. Nel 2013 ha ideato e creato il Theatralia Jazz Festival (ex festival My Jazz Islands), il primo anno in collaborazione con Forma e Poesia nel Jazz a Cagliari e con il Pizza Express Jazz Club Soho e l’Istituto Italiano di Cultura a Londra, con ospiti come Stefano Benni, Antonello Salis, Orphy Robinson, Cleveland Watkiss, Paolo Fresu, tra gli altri.

Oltre al concerto, sabato ad Alghero, Filomena Campus è attesa da un incontro con il pubblico in compagnia del giornalista Tonino Oppes: alle 18.00 a Lo Quarter.

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Inaugurata con successo il 23 dicembre con il progetto “Altissima Luce” di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura con Marco Bardoscia al contrabbasso, Michele Rabbia alla batteria, l’Orchestra da Camera di Perugia e il gruppo vocale Armonioso incanto, la rassegna JazzAlguer si prepara per il suo secondo appuntamento: in arrivo ad Alghero, sabato 27 gennaio, Filomena Campus, la cantante sarda di casa a Londra, di scena al Teatro Civico con il suo quartetto inglese (Steve Lodder al piano, Dudley Phillips al contrabbasso e Rod Youngs alla batteria). 

L’ingresso al concerto, con inizio alle 21.00 (apertura porte ore 20.15, chiusura ore 20.45), è libero, ma vista la limitata capienza del teatro (270 posti), gli spettatori sono invitati a munirsi degli appositi biglietti gratuiti (tre al massimo per persona) che si potranno ritirare mercoledì 17 gennaio presso Lo Quarter, in Largo San Francesco, dalle ore 18.00 alle 19,30. Trenta tagliandi sono riservati ai non residenti in provincia di Sassari: si possono prenotare – sempre mercoledì 17 e negli stessi orari – inviando una mail (ed allegando copia di un documento di identità) all’indirizzo jazzalguer@gmail.com, per essere poi ritirati la sera del concerto, sabato 27, dalle 18.00 alle 19.00, presso Lo Quarter.

Cantante, compositrice e regista teatrale, Filomena Campuss vive a Londra dal 2001. Conosciuta nella sfera del jazz sperimentale e dell’improvvisazione free, ha collaborato con musicisti di fama internazionale come Paolo Fresu, Evan Parker, Kenny Wheeler, Antonello Salis, Cleveland Watkiss, Huw Warren, Martin France, Antonio Forcione. Ad Alghero proporrà brani tratti dal progetto Jester of Jazz, un raffinato mix di puro jazz contaminato da surreali invasioni felliniane attraverso brevi testi di Stefano Benni, Franca Rame, Maria Carta e altri autori, e alcune anticipazioni da Queen Mab (un personaggio del Romeo e Giulietta di Shakespeare), dove l’artista mette a confronto Mab con il mito della Dea Madre e delle Janas, collegando le sue radici mediterranee alla musica jazz.

Poco prima del concerto, Filomena Campus avrà anche modo di incontrare il pubblico e raccontarsi a colloquio con il giornalista Tonino Oppes: appuntamento alle 18.00 a Lo Quarter.

Antonio Forcione (3) Carlo Ditta (m) Emiliano Caroselli

Uno dei concerti di spicco nel cartellone di Forma e Poesia nel Jazz accompagna verso i suoi titoli di coda la diciottesima edizione della rassegna in corso a Cagliari dall’8 maggio; sabato sera, il penultimo appuntamento è alle 21 al Teatro delle Saline: al centro dei riflettori, il chitarrista Antonio Forcione, italiano di nascita e londinese di adozione (già applaudito accanto alla cantante Sarah Jane Morris, lo scorso marzo a Cagliari per una bella anteprima di Forma e Poesia nel Jazz), in duo con Emiliano Caroselli, batterista e percussionista tra i più apprezzati della scena jazzistica di Londra, dove è approdato nel 2012.

“Sketches of Africa” il titolo del concerto, preso in prestito da quello del disco più recente di Forcione. Un titolo che rimanda anche all’obbiettivo della serata, proposta in collaborazione con l’associazione di volontariato Solidando Onlus: gli incassi saranno infatti devoluti a favore del progetto “Una scossa per Jangany” grazie al quale verrà cofinanziata la realizzazione di un impianto fotovoltaico, importantissimo per offrire opportunità di energia sostenibile al villaggio di Jangany, nel sud del Madagascar.

Nel segno della chitarra anche l’ultimo impegno in calendario per Forma e Poesia nel Jazz:, domenica sera (7 giugno): al Lazzaretto, con inizio alle 20.00, è di scena, infatti, il quartetto di Carlo Ditta, che recupera il concerto rinviato lo scorso 17 maggio per il maltempo. Ad affiancare il chitarrista (nato a Firenze nel 1971, ma presto trapiantato a Cagliari) saranno Mariano Tedde (piano e Rhodes), Alessandro Atzori (contrabbasso) e Gianrico Manca (batteria). Ingresso a cinque euro con consumazione.

Quattordici concerti, tre masterclass, laboratori per bambini, una mostra fotografica, un’installazione video, degustazioni e altro ancora. Così, dall’8 maggio al 6 giugno, Forma e Poesia nel Jazz festeggia a Cagliari la sua diciottesima edizione. Un traguardo importante per questa rassegna, organizzata dall’omonima cooperativa, cresciuta nel corso del tempo, fino a diventare uno degli appuntamenti più consolidati e apprezzati da pubblico, critica e addetti ai lavori nel panorama jazzistico sardo.

Diciotto candeline da spegnere con un un fitto cartellone di appuntamenti distribuiti in vari spazi cittadini (lo spazio Jazz’Art, l’Auditorium del Conservatorio, il Teatro delle Saline, il Ghetto, il Jazzino, il Lazzaretto), con un occhio di riguardo per il jazz italiano di qualità e uno sguardo sulla scena musicale (non solo jazzistica) locale, più un pizzico di internazionalità attraverso collaborazioni con la Spagna.

Tra i nomi di spicco, Fabrizio Bosso col suo quartetto (atteso a Cagliari il 14 maggio), il Doctor 3 di Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra (sabato 23 maggio), l’Insanity Quintet (29 maggio), il quartetto del sassofonista americano (ma da tempo di casa in Spagna) Paul Stocker (il 4 giugno), il duo del chitarrista Antonio Forcione con il percussionista Emiliano Caroselli (sabato 6 giugno). E, ancora, Riccardo Melis (8 maggio), il duo Clorinda Perfetto – Robert Witt (10 maggio), il DRC Trio (sempre il 10), il quartetto del chitarrista Carlo Ditta (17 maggio) e quello della cantante Eloisa Atti (22 maggio), il gruppo Musica ex Machina (24 maggio), il CGJ Collective (28 maggio), Signor Palomar (il 30), il duo “EveryWhere flute & piano” di Angelica Perra e Claudio Mosca (il 31).

Organizzata dall’omonima cooperativa, la diciottesima edizione di Forma e Poesia nel Jazz si avvale del contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato dello Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato del Turismo) e del Comune di Cagliari, con la collaborazione di Unica Radio, Radio Chinchilla, Dabo, Clamshell record, Calagonone Jazz, Jazz in Sardegna, Conservatorio Statale di Musica “G. Pierluigi da Palestrina”, Cooperativa Sant’Elia 2003, Azienda Vitivinicola Colline del Vento (Villasimius), Fattorie Orro (Tramatza) e Sustainable Happiness.

I biglietti per i concerti di Fabrizio Bosso (20 euro), Doctor 3 (22,50 euro) e Insanity Quintet (12,50 euro) si possono acquistare al Box Office di Cagliari, in viale Regina Margherita, 43 (tel. 070 657428). Abbonamento a 43 euro. Quindici euro invece il prezzo del biglietto per il concerto del 6 giugno di Antonio Forcione e Emiliano Caroselli in vendita tramite Solidando Onlus (tel. 339 7678703 e 345 0368674). Ingresso con degustazione per le serate al Lazzaretto e al Ghetto.

 Jazz Doctor 3 (2)Jazz Antonio Forcione (3m) Jazz Fabrizio Bosso - foto SimoneCecchetti (m) Jazz Paul Stocker