23 April, 2024
HomePosts Tagged "Bebo Antinori"

[bing_translator]

Il Carbonia è passato a Decimomannu sul campo della San Marco Assemini ’80 con un goal per tempo e mantiene il primato in classifica in solitudine, con margini immutati sulle dirette concorrenti, tutte vittoriose. Il Castiadas ha vinto a Bosa 3 a 0, dopo che il Bosa ha sciupato un calcio di rigore; l’Ossese è passata di misura a Guspini, 1 a 0; la Nuorese è tornata alla vittoria rimontando un goal all’Arbus, 2 a 1;  l’Atletico Uri ha rifilato un altro 5 a 1 (dopo quello alla Nuorese di due settimane fa) al Porto Rotondo, settima vittoria consecutiva.

Il campionato diventa ogni settimana più interessante ed incerto, con distanze minime tra le prime tre: Carbonia 42, Castiadas 41, Ossese 40. Il campionato è ancora lungo ma i 6 punti di ritardo della Nuorese e i 9 dell’Atletico Uri, visto l’equilibrio al vertice, sembrano tanti, forse troppi…per pensare ad un riaggancio in vetta.

Il Carbonia oggi non ha giocato una grande partita ma ha vinto con autorità. Nel primo tempo ha avuto sempre in mano il pallino del gioco, ha sbloccato il risultati al 27′ con Federico Boi, bravo a risolvere una mischia a due passi dalla linea di porta, ha sciupato una grande occasione per raddoppiare pochi minuti dopo con Suku Kassama Sariang che ha calciato sul fondo da ottima posizione a porta vuota, e poi ha controllato la reazione della San Marco Assemini ’80, senza correre rischi fino al riposo.

Nel secondo tempo la squadra di Bebo Antinori è cresciuta, ha guadagnato campo ed ha cercato di mettere in difficoltà la difesa biancoblu, disimpegnatasi sempre con decisione, evitando particolari pericoli per la porta di Antonio Fortuna. Il risultato, comunque, è rimasto in bilico fino ad una decina di minuti dalla fine, quando Giuseppe Meloni, fino a quel momento in ombra, ha ricevuto un pallone prezioso sulla trequarti, si è inserito con grande mestiere ed ha superato imparabilmente il bravo portiere della San Marco Assemini ’80 Werther Carboni.

La partita, a quel punto, non ha avuto più storia, la San Marco Assemini ’80 ha tentato ancora qualche incursione ma senza grande convinzione, perché comunque un goal non avrebbe più cambiato il risultato finale.

Allegate le fotografie della partita e le interviste all’allenatore della San Marco Assemini ’80, Bebo Antinori; all’allenatore del Carbonia Andrea Marongiu e al centrale difensivo del Carbonia, autore del primo goal, Federico Boi.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221642544680849/

 

               

[bing_translator]

Il Carbonia ritorna sul campo di via delle Aie, a Decimonannu, per affrontare la San Marco Assemini ’80 (dirige Federico Isu di Cagliari, assistenti di linea Michele Volturo e Flavio Pisu di Oristano), a distanza di quasi 5 mesi dalla gara di andata degli ottavi di Coppa Italia, nella quale si impose nettamente per 4 a 1, con una tripletta di Samuele Curreli. Rispetto a quel giorno e anche alla gara di andata in campionato, decisa da un calcio di rigore trasformato da Marcello Angheleddu, tante cose sono cambiate, non tanto per il Carbonia, che ha continuato a marciare con autorità, sia in campionato sia in Coppa Italia (manifestazione nella quale sabato 8 febbraio è attesa dalla finalissima di Oristano con l’Atletico Uri), quanto per la San Marco Assemini ’80, che si è assestata, anche con alcuni nuovi innesti, e in classifica occupa una tranquilla nona posizione con 22 punti, in condominio con l’Arbus. La squadra campidanese arriva all’appuntamento odierno con la capolista reduce dall’impresa esterna sul campo del La Palma Monte Urpinu di Graziano Mannu (tornato sul mercato in settimana con gli inserimenti del brasiliano Matheus Mendes e del nigeriano Salif Moussa).

Il Carbonia arriva a Decimomannu fortemente motivato e deciso a conquistare i 3 punti, dopo il pari interno con l’Ossese che ha parzialmente frenato la sua marcia decisa in testa alla classifica. Le due principali avversarie nella corsa verso la serie D, Castiadas ed Ossese, giocano pure in trasferta, rispettivamente a Bosa e Guspini.

Sugli altri campi, la Nuorese cerca il riscatto, dopo tre sconfitte consecutive, al “Frogheri”, contro l’Arbus; l’Atletico Uri insegue la settima vittoria consecutiva nel match casalingo cin il Porto Rotondo; il La Palma Monte Urpinu cerca punti a…Li Punti; la Ferrini ospita il Ghilarza; il Taloro Gavoi, infine, la Kosmoto Monastir.

[bing_translator]

Un calcio di rigore trasformato da Marcello Angheleddu al 4′ del secondo tempo, ha dato i 3 punti al Carbonia nel difficile match casalingo con la San Marco Assemini ’80. La squadra di Andrea Marongiu si conferma così al terzo posto, a due lunghezze dalla capolista Ferrini Cagliari di Sebastiano Pinna (passata trionfalmente a Ghilarza, con un netto 4 a 1) e ad una dalla matricola Li Punti, impostasi sul campo di un’altra matricola, il La Palma Monte Urpinu.

Che la partita odierna non sarebbe stata facile, perché la San Marco Assemini ’80 è profondamente cambiata rispetto a quella superata con grande disinvoltura negli ottavi di finale della Coppa Italia (con 7 goal segnati, 4 in trasferta e 3 in casa, e 1 solo subito) ed ha un nuovo tecnico, Bebo Antinori, subentrato al dimissionario Gianfranco Ibba. Ed il tecnico del Carbonia ha dovuto dare a meno di Samuele Curreli, squalificato, e di Luigi Pinna, infortunato.

Il Carbonia ha cercato di mettere subito sotto la San Marco Assemini ’80, ma pur costruendo molto, ha trovato ancora una volta sulla propria strada quel fenomeno di portiere che si chiama Werther Carboni, autore di alcune parate straordinarie che hanno negato goal che sembravano ormai fatti a Mattia Cordeddu ed Alessio Figos.

Terminati i primi 45′ senza goal, il Carbonia ha sbloccato il risultato in avvio di ripresa, al 4′, con un calcio di rigore concesso dal direttore di gara per un fallo ai danni di Federico Boi. Sul dischetto, assente lo specialista principe Samuele Curreli, si è portato Marcello Angheleddu che ha superato Werther Carboni, che aveva intuito la direzione, con una botta fortissima sotto l’incrocio dei pali. Subito dopo, il Carbonia è andato vicino al raddoppio, direttamente dal calcio d’angolo, con il pallone che ha colpito la parte superiore della traversa. Andrea Marongiu è stato costretto a sostituire Federico Boi, vittima di un infortunio.

Da lì in avanti, la squadra ha controllato il risultato, riuscendo a costruire ancora alcune opportunità e a spegnere le speranza di rimonta della squadra campidanese.

La squadra biancoblu tornerà in campo mercoledì 9 ottobre, alle 16.00, con la Ferrini, per la gara di andata dei quarti di finale della Coppa Italia. Domenica prossima trasferta a Guspini, contro la squadra di Giampaolo Murru.

Sugli altri campi, il Castiadas ha travolto il Bosa 5 a 1; la Nuorese è stata bloccata sullo 0 a 0 ad Arbus; la Kosmoto Monastir ha vinto 2 a 1 sul Taloro Gavoi, stesso punteggio con il quale l’Ossese ha battuto il Guspini ed il Porto Rotondo ha battuto – clamorosa sorpresa – l’Atletico Uri.

[bing_translator]

E’ un Carbonia orfano di Samuele Curreli, appiedato per due giornate dal giudice sportivo dopo l’espulsione di Ossi, quello che scende in campo alle 16.00 contro la San Marco Assemini ’80. Il più probabile sostituito è il ventenne attaccante gambiano Suku Kassama Sariang, già in goal nella trasferta di Ghilarza. L’avversario odierno, la San Marco Assemini ’80, eliminato agevolmente in Coppa Italia (4 a 1 in trasferta, 3 a 0 in casa), dopo aver rinforzato l’organico con l’inserimento dell’esterno d’attacco camerunense Marcelin Zeutsa, avrà in panchina un nuovo allenatore, perché Gianfranco Ibba s’è dimesso e la società lo ha sostituito con Bebo Antinori. Carbonia-San Marco Assemini 80 sarà diretta Claudio Pili di Cagliari, assistenti di linea Riccardo Loi e Michele Volturo di Oristano.

Sugli altri campi, si giocano: Arbus-Nuorese, Castiadas-Bosa, Ghilarza-Ferirni, La Palma Monte Urpinu-Li Punti, Kosmoto Monastir-Taloro Gavoi, Ossese-Guspini e Porto Rotondo-Atletico Uri.

Nel girone B del campionato di Promozione, giunto alla terza giornata, il Cortoghiana cerca una nuova conferma sul campo del Tortolì, la Monteponi una riscossa dopo il negativo avvio di stagione, in casa con l’Idolo, il Villamassargia il secondo risultato positivo ad Arborea. Sugli altri campi si giocano1979 Sigma De Anicis-Gonnosfanadiga, Andromeda-Buddusò, Selargius-Sant’Elena, Seulo 2010-Orrolese e, infine, Tonara-Villacidrese.

Non ci sarà Samuele Curreli, appiedato per due giornate dal giudice sportivo dopo l’espulsione di Ossi, nel Carbonia che domenica ospiterà la San Marco Assemini ’80. Lo stop del bomber originario di Narcao, autore di 7 goal nelle prime tre partite ufficiali (5 nelle due partite di Coppa Italia con la San Marco Assemini ’80, 2 all’esordio in campionato von la Nuorese) era atteso e costringerà il tecnico biancoblu Andrea Marongiu a modificare l’assetto dell’attacco, anche nella successiva trasferta di Guspini. L’avversario di domenica, la San Marco Assemini ’80, eliminato agevolmente in Coppa Italia (4 a 1 in trasferta, 3 a 0 in casa), dopo aver rinforzato l’organico con l’inserimento dell’esterno d’attacco camerunense Marcelin Zeutsa, avrà in panchina un nuovo allenatore, perché Gianfranco Ibba s’è dimesso e la società lo ha sostituito con Bebo Antinori. Carbonia – San Marco Assemini 80 avrà inizio alle 16.00 e sarà diretta Claudio Pili di Cagliari, assistenti di linea Riccardo Loi e Michele Volturo di Oristano.

[bing_translator]

Domenica 8 gennaio Sant’Antioco ha rivissuto una storia di calcio lunga oltre mezzo secolo. Nel salone dell’hotel Maladroxia si è respirata l’emozione che si prova tra amici che si rincontrano e parlano, intorno ad una tavola imbandita, di bellissimi ricordi.

L’occasione è stata data dalla reunion storica, giunta alla terza edizione, organizzata dall’ex capitano del Sant’Antioco Marco Locci che ha portato nella località turistica di Sant’Antioco per questa edizione circa 90 persone, protagonisti assoluti del calcio cittadino di ieri e di oggi, accorsi dal Sulcis Iglesiente e da tutto il Cagliaritano. Al termine del pranzo, davanti ad uno schermo gigante, hanno ripercorso le tappe più belle della storia calcistica isolana, con la proiezione di storiche immagini delle formazioni del passato di tutti i campionati.

«Ho raggiunto l’obiettivo che mi sono proposto due anni fa – ha esordito Marco Locci – col ritrovo dei vecchi amici di mille battaglie che hanno scritto pagine memorabili della storia calcistica del nostro paese.»

Emozionante l’intervento del presidente storico Adriano Sanna che ha legato la sua presidenza allo spareggio a Nuoro per la mancata promozione di serie D e la partecipazione a due edizioni della Coppa Italia dilettanti, una della quali è stata conquistata.

«Eravamo come una famiglia, sia la società che i giocatori. Ricordo che una volta ebbi un grosso infortunio e i dirigenti e i compagni venivano sempre a Calasetta a farmi coraggio e a portarmi qualcosa». E’ il ricordo del calasettano Salvatore Balia, oggi 81enne. La sua avventura calcistica iniziò a Sant’Antioco negli anni 1956-57, quando aveva 21 anni, in prima divisione, con la mitica Elettra, con compagni di squadra che hanno fatto la storia del calcio a Sant’Antioco: Pillisio, Moretto, Tiragallo, Galbiati e Congiu, per citarne solo alcuni. Insieme a lui, tanti altri calciatori che hanno indossato la maglia granata dagli anni ’50 in poi.

Non è mancato il ricordo del rilancio della squadra in Promozione, con il gemellaggio con la società cagliaritana Maya Cat, nella quale militavano anche l’ex direttore dell’Unione Sarda Paolo Figus e Luciano Idili. Entusiasmante l’esperienza di Nando Bargone, Antonello Scarteddu, Miro Pintus e Bebo Antinori, protagonisti dello storico spareggio con il Calangianus.

«L’esperienza e la voglia di vincere – ricorda il difensore Nando Bargone – faceva la differenza».

Poi ancora i protagonisti di altre vittorie e di amare retrocessioni: il bomber figlio d’arte Michele Mileddu, Giorgio Lorrai. Tra i prossimi obiettivi l’allestimento di un museo sportivo e un raduno che sarà preceduto da una partita tra ex calciatori che si disputerà allo stadio comunale, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza.

Tito Siddi