20 April, 2024
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Un accordo triennale nel campo delle tecnologie “low carbon” e in particolare nel settore della generazione elettrica da biomasse è stato sottoscritto la scorsa settimana a Chennai da Sotacarbo e l’Indian Institute of Technology Madras.

Fondato nel 1959, l’IIT Madras è una realtà unica nel panorama della ricerca in India: 550 facoltà, 100 laboratori di livello mondiale, con collaborazioni in corso con 198 società straniere, tra le quali Microsoft, Boeing, Shell; un campus di 250 ettari, aperto alla cittadinanza, che ospita 8000 studenti e 1250 dipendenti, realizzato nel cuore di una foresta. Qui gli edifici sono ribattezzati coi nomi dei fiumi e i bus con quelli delle montagne. La spiegazione è nel motto dell’Università: «Solo da IIT Madras i fiumi stanno fermi e si muovono le montagne».

Nessuna traccia di miracoli o stravaganze nell’accordo triennale sottoscritto tra IIT Madras e Sotacarbo, ma solo progetti concreti, conoscenze e ambizioni condivise. L’obiettivo è sviluppare una collaborazione nel campo delle tecnologie “low carbon” e in particolare nel settore della generazione elettrica da biomasse. 

«Quello dell’energia è un ambito importante della nostra ricerca, e siamo ben contenti dell’opportunità di collaborare con Sotacarbo sui temi che abbiamo individuato nel campo dell’energia sostenibile. Siamo fiduciosi che i nostri ricercatori lavoreranno per il meglio assieme e porteranno risultati al di là delle aspettative», è stato il commento di Ravindra Gettu, direttore del Dipartimento Industrial Consultancy & Sponsored Research dell’IIT Madras, in occasione della presentazione ufficiale dell’accordo, avvenuta lo scorso 28 novembre nel campus di Chennai.

Lo spunto per l’incontro tra le due organizzazioni di ricerca è arrivato da Bhima Sastri, che all’IIT Madras si era laureato e da anni è uno dei relatori più prestigiosi della Sotacarbo Summer School sulle tecnologie di cattura, confinamento e riutilizzo della CO2.

Gianni Serra, direttore delle relazioni internazionali Sotacarbo, ha riassunto il percorso che ha portato all’accordo: «Bhima Sastri conosce le attività svolte da Sotacarbo e per questo motivo ci ha suggerito di documentarci su IIT Madras, perché avrebbe potuto essere un partner interessante per noi, visto l’impegno in ambiti di molto simili. Una volta approfondita la conoscenza reciproca, è stato naturale non farsi scappare l’opportunità di collaborare con un’università così prestigiosa, un’eccellenza di livello mondiale».

Sotacarbo, società partecipata da Enea e Regione Autonoma della Sardegna, è impegnata da anni nella ricerca nel settore dell’energia sostenibile, dove IIT Madras può vantare diversi dipartimenti con esperienze e conoscenze di prim’ordine su biomasse, gassificazione, progettazione di combustori, sviluppo di catalizzatori.

Due enti di ricerca complementari, come ha spiegato Alberto Pettinau, direttore scientifico della Sotacarbo: «Abbiamo scelto di collaborare con IIT Madras perché abbiamo potuto apprezzare il loro elevato livello di esperienza nei nostri stessi campi di ricerca, che sono strategici per l’Italia e la Regione Autonoma della Sardegna. Si tratta di ricerca che ha bisogno di un approccio multidisciplinare; in questo senso si può dire che Sotacarbo e IIT Madras possono mettere sulla bilancia competenze e conoscenze diverse ma la cui complementarità è evidente».

Nel corso della presentazione alla stampa locale, la professoressa Preeti Aghalayam ha ricordato la prima visita di IIT Madras nel Centro ricerche Sotacarbo: «Un’esperienza magnifica in un centro di reale eccellenza. Fa davvero piacere vedere i nostri ricercatori lavorare fianco a fianco nel campo dell’energia pulita».

Diverse le attività che saranno oggetto della collaborazione: la gassificazione delle biomasse, catalisi per la sintesi del metanolo, combustione e ossicombustione, cattura e confinamento dell’anidride carbonica. La presentazione dell’accordo è stata preceduta e seguita da un’intensa serie di incontri tra la delegazione Sotacarbo e i responsabili dei gruppi di ricerca del Dipartimento di Ingegneria chimica, del National Centre for Combustion Research and Development (NCCRD) e del National Centre for Catalysis Research (NCCR), per la messa a punto delle strategie e dei programmi operativi necessari per la riuscita dell’accordo e la possibile estensione a nuovi ambiti.

Una collaborazione che si inserisce nella politica di internalizzazione della ricerca Sotacarbo, sostenuta da tempo dal presidente Alessandro Lanza, che solo pochi mesi fa aveva presentato col presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru un accordo quinquennale con gli americani del NETL (National Energy Technology Laboratory).

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La prossima settimana il Centro Ricerche Sotacarbo di Carbonia ospiterà per cinque giorni (18-22 giugno) la sesta edizione della Scuola estiva internazionale sulle tecnologie di separazione, riutilizzo e confinamento della CO2 – International Sulcis CCUS Summer School.

Lo sviluppo delle tecnologie di Cattura, confinamento e riutilizzo della CO2, visto il peso ancora prevalente dei combustibili fossili nella produzione di energia elettrica, è una delle principali azioni previste dal governo italiano nel documento di Strategia Energetica Nazionale, per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di de-carbonizzazione del continente europeo definiti, in occasione del Cop 21, nell’Accordo sul clima di Parigi.

Temi che verranno approfonditi nella Scuola organizzata da Sotacarbo, Enea e Università di Cagliari con la partecipazione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA Clean Coal Centre), del consorzio internazionale CO2GeoNet e del progetto europeo ECO Base.

La cinque giorni verrà aperta lunedì 18 giugno, alle 13.45, dal presidente Sotacarbo Alessandro Lanza. Alla Scuola parteciperanno circa 25 studenti e giovani ricercatori di diverse nazionalità: Algeria, Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Egitto, Etiopia, India ed Iran, oltre a una nutrita rappresentanza italiana.

Il profilo internazionale della Scuola è assicurato, oltre che dalla provenienza degli studenti, dalla partecipazione di alcuni dei più prestigiosi relatori a livello mondiale sui temi delle tecnologie di separazione, riutilizzo e confinamento dell’anidride carbonica. Anche quest’anno la Scuola vedrà la partecipazione, in qualità di docenti, di numerosi esperti di chiara fama internazionale. Particolarmente noti nella comunità scientifica internazionale: Bhima Sastri, direttore di alcuni programmi di sviluppo tecnologico del Dipartimento per l’Energia degli Stati Uniti, Bill Rogers e Mehrdad Shahnam, esperti di modellistica avanzata presso i laboratori NETL di Morgantown (Stati Uniti), Serge Perineau, presidente dell’associazione internazionale World Carbon-to-X e il prof. Kang-Kun Lee, docente presso l’Università di Seoul, in Corea. 

La partecipazione all’evento è gratuita, grazie ai contributi della Regione Autonoma della Sardegna (nell’ambito del progetto “Centro di Eccellenza sull’Energia Pulita – fase II”) e del ministero dello Sviluppo Economico (nell’ambito della Ricerca di Sistema). 

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Sotacarbo copia

Dal 28 giugno al 1 luglio il Centro Ricerche Sotacarbo di Carbonia ospiterà la quarta edizione della International Sulcis Summer School sulle Ccs  (“Carbon Capture and Storage”).

Il profilo internazionale della scuola è assicurato sia dalla presenza di una quarantina di studenti di varia nazionalità (tra i paesi rappresentati Filippine, Cina, Pakistan, Canada, Brasile, Argentina, Turchia, Regno Unito e Polonia), che dalla partecipazione dei migliori relatori al mondo sui temi delle tecnologie di separazione e confinamento dell’anidride carbonica. Tra questi da segnalare il ritorno di Serge Perineau, presidente della World Coal-To-X Association, e di Sallie Greenberg, professoressa alla University of Illinois e rappresentante del Midwest Geological Sequestration Consortium (Usa), che coordina le attività di ricerca presso il sito dimostrativo di Decatur (Illinois). Tra i relatori presenti per la prima volta da evidenziare i contributi di Bhima Sastri, responsabile del Dipartimento dell’Energia Usa della ricerca sull’ossi-combustione, che illustrerà le tecnologie più avanzate per la generazione elettrica a basse emissioni di CO2, e di Tim Merkel, del Membrane Technology Research, uno dei maggiori esperti al mondo sulla separazione della CO2 con membrane.

La quattro giorni si aprirà martedì 28 luglio col saluto del presidente Sotacarbo, Alessandro Lanza. La giornata inaugurale ospiterà l’intervento dell’assessore alla Programmazione Raffaele Paci, che illustrerà i programmi della Regione Sardegna sull’innovazione tecnologica. 

Il ruolo strategico delle Ccs in tutti gli scenari di politica energetica, condizionati sempre più dal fenomeno del riscaldamento globale del pianeta, è stato ribadito lo scorso dicembre dall’intera comunità internazionale in occasione del Cop 21 di Parigi. Nella Scuola particolare risalto sarà dato alle tecniche di confinamento geologico della CO2, per le quali il Sulcis rappresenta il laboratorio ideale di sperimentazione: uno dei pochi al mondo potenzialmente capace di accogliere, con rischi ambientali pressoché nulli, grosse quantità di anidride carbonica, grazie alla presenza sia di strati profondi di carbone (non coltivabili ai fini estrattivi e adatti allo stoccaggio permanente di grosse quantità di CO2 per via delle particolari caratteristiche geologiche), sia di un acquifero sottostante il bacino carbonifero.

Questi e altri temi connessi verranno approfonditi nella Scuola organizzata da Sotacarbo, Enea e Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e Materiali dell’Università di Cagliari, in collaborazione con l’International Energy Agency (Iea) Clean Coal Centre e il CO2 GeoNet.

L’appuntamento con la Sulcis Summer School sulle CCS è il primo di una serie di eventi internazionali che nei prossimi mesi metteranno Sotacarbo e la Sardegna al centro del mondo della ricerca sui temi delle energie pulite. Dal 13 al 15 settembre il Centro ricerche Sotacarbo ospiterà, per la prima volta in Italia, la sesta edizione del Workshop internazionale Cofiring Biomass with Coal. Mentre dall’8 al 12 maggio 2017 la Clean Coal Conference ritornerà in Sardegna, dove nel 2002 era stata organizzata l’edizione inaugurale. Questi eventi confermano il respiro internazionale delle attività portate avanti da Sotacarbo nell’ambito del Polo tecnologico del Sulcis sulle energie pulite.