20 April, 2024
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E’ stato presentato stamane, a Carbonia, il programma della rassegna “Notti a Monte Sirai| Di-Vino Show” (4-11 agosto), organizzata dal comune di Carbonia con il contributo finanziario della Fondazione di Sardegna, il coordinamento di progetto dell’Associazione Enti Locali e la direzione artistica di Orlando Forioso, attore, autore e regista di teatro e opera lirica. Quattro giornate dedicate al tema centrale della cultura vinicola del Sulcis e della Sardegna, al vino nella letteratura, nel teatro, nella musica, nel canto, nella danza e nella storia, e al sodalizio fra le due isole sorelle: Sardegna e Corsica.

Un ricco calendario di eventi che vedranno sul meraviglioso palcoscenico a cielo aperto che domina la vista sulle coste e sulle isole sulcitane alcuni prestigiosi ospiti, con una particolare attenzione ai bambini e ai visitatori. Il 4 agosto, il via alle 21.30, con la tragedia di Euripide ed il culto di Dioniso, il dio del vino e del teatro che inebria e lancia le baccanti in danze e riti sfrenati, nella lettura scenica “Dioniso & le figlie – Premiata Vineria” che vede interprete Caterina Murino, attrice versatile e di grande talento che si conferma come sempre un’eccellente interprete, affiancata qui dallo stesso Orlando Forioso e da tre artisti sardi di grande esperienza teatrale: Simeone Latini, Cristina Maccioni e Andrea Tedde. Il 5 agosto Valeria Pilia e gli Actores Alidos propongono “Galanìas: canti delle donne”. Una bella occasione per scoprire la grande varietà musicale delle sonorità antiche e moderne della Sardegna tra energia, divertimento e spettacolo con i canti tradizionali femminili rivisitati in chiave polifonica: dai balli ai canti di lavoro, passando per i canti d’amore, le nenie per addormentare i piccoli e i canti di festa. Il 9 agosto (21.30) parole e suoni per raccontare quanto è antica la nostra isola, quanto sia affascinante e quanto invece sia ancora poco conosciuta in tutto il resto del Mediterraneo e nel mondo, nello spettacolo per voce narrante e musica “Sardegna, le radici della storia”. Mario Tozzi, il geologo ben conosciuto al grande pubblico per la competenza e la passione con cui conduce le sue trasmissioni televisive e Enzo Favata, sassofonista e musicista tra i più stimati nella scena jazz nazionale ed internazionale, raccontano la storia della Sardegna attraverso il punto di vista delle rocce del passato, in cui la storia rimane indelebilmente impressa e non si cancella più, permettendo così di ricostruirne le tracce in maniera scientifica e all’isola di riappropriarsi del suo palcoscenico. L’11 agosto per il saluto finale a questa edizione un omaggio e un brindisi al sodalizio tra Sardegna e Corsica da festeggiare naturalmente in taverna, dove si potranno degustare le eccellenze vinicole e alimentari del territorio, mangiare e cantare. Attorno al vino e al cibo, come succedeva anticamente, cinque grandi solisti professionisti si mettono in gioco nella serata popolare di festa “Il vino dà alla testa e invita alla festa” alternandosi e confrontandosi nei vari repertori: Rossella Faa, Giacomo Deiana, Patrizia Gattaceca, Max Manfredi, Giuditta Scorcelletti, Francesco Viglietti. Vecchi e nuovi stornelli, canzoni classiche napoletane e nuove composizioni sarde, genovesi, toscane, corse. Ospite d’onore: la sorella Corsica.

L’ingresso per tutti gli spettacoli al Teatro di Monte Sirai è di € 15,00 posto unico e ridotto residenti € 10,00. Abbonamento per quattro spettacoli: intero € 48,00 e ridotto residenti € 28,00 (esclusi i diritti di prevendita).

Per tutte le giornate della manifestazione (4, 5, 9 e 11 agosto) sarà possibile partecipare alle visite-spettacolo al Parco Archeologico di Monte Sirai, attività realizzate in collaborazione con la Società Cooperativa Sistema Museo. Grande attenzione anche per i bambini, per i visitatori e per i gatti, con lo spettacolo-gioco alle 19.30 “La piccola Demetra e Bes, il gatto magico”, con la regia di Anna Pina Buttiglieri, compagnia La Clessidra Teatro. Alle ore 20.00 “Dioniso è nato due volte”, spettacolo diffuso nel Parco Archeologico: frammenti di storie e di miti, dalle Baccanti ad altri scritti antichi e moderni, scritture e riscritture, letture e scene, danza e musica. Regia sempre di Anna Pina Buttiglieri – Compagnia La Clessidra Teatro.

In un luogo così sacro e ricco di storie e di tante civiltà stratificatesi in migliaia di anni, in cui ancora si distinguono case, piazze, tempio, il tofet, l’antica acropoli, la cinta muraria e tanti altri elementi che restituiscono ancora oggi la mappa della memoria storica, non poteva mancare l’aperitivo al tramonto con vista privilegiata nell’area ristoro del Parco Archeologico di Monte Sirai, con le degustazioni dei migliori vini delle cantine del Sulcis. Un’occasione straordinaria per scoprire e conoscere tanti aspetti legati alla storia del territorio. Alle 20.30 il 4, 5, 9 e 11 agosto riti, spettacoli e vita quotidiana: un quarto d’ora per conoscere fenici, punici, romani e nuragici a Monte Sirai. Il 4 agosto sarà dedicato alla storia dell’area di Carbonia e dintorni nella Preistoria; il 5 agosto al territorio di Carbonia e dintorni in età nuragica: il 9 agosto sempre al territorio di Carbonia e dintorni in età punica e romana accompagnati; l’11 agosto alla storia del vino in Sardegna in epoca antica.

Alle 21.00, sempre per tutte e quattro le serate della manifestazione “In vino veritas”, presentazione delle Cantine del Sulcis, con degustazione di vini in abbinamento con i piatti preparati dallo chef. In collaborazione con Tanit – Hotel Ristorante Museo di Carbonia. Le Cantine ospiti del Festival di quest’anno saranno: il 4 agosto, la Cantina Sardus Pater di Sant’Antioco; il 5 agosto, cantina di Calasetta, annata 1932; il 9 agosto, Cantina Coop. di Santadi; 11 agosto assaggio dei vini della Cantina Aru di Iglesias. L’ingresso all’iniziativa “Aperitivo al tramonto” è gratuito.

Il piatto in abbinamento con il Carignano sarà per le serate il Tonno Rosso preparato dallo chef Maxwell Frongia (costo di € 15.00)

A cena, dopo gli spettacoli serali, il menu sarà composto da un Main Dishes con “Maccheroni di Busa alla Selvaggina” e Wellington di Arista e Vegetali di stagione agli aromi sempre in abbinamento al Carignano (costo di € 25.00).

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Il NurArcheoFestival giunge alla sua decima edizione. Un traguardo importante e significativo per la rassegna teatrale organizzata dal Crogiuolo, che quest’anno è dedicata a Cristiano Bandini, recentemente, e precocemente, scomparso. «Un caro amico, giornalista, scrittore e intellettuale di prim’ordine, una persona di raro rigore morale, di grande generosità e sapienza umana – sottolinea Rita Atzeri, direttrice artistica del Crogiuolo e anima del Festival -. L’incontro con Cristiano Bandini risale agli anni in cui la compagnia fondata da Mario Faticoni metteva in scena al Teatro dell’Arco di Cagliari “Aspettando Godot” di Beckett. Con Giovanni Sanna curava l’ufficio stampa e la realizzazione di un piccolo giornalino informativo sullo spettacolo. Da quel momento l’intelligenza e lo sguardo discreto e buono di Cristiano sono stati un dono prezioso che ha accompagnato, anche nella distanza, il nostro lavoro». Alla sua memoria il Crogiuolo vuole dedicare non solo il decennale del Nurarcheofestival ma anche, e in particolare, lo spazio scenico di Fucina Teatro nel centro culturale La Vetreria di Pirri: «Si chiamerà – specifica Rita Atzeri – Sala Teatro Bancri, dedicata a Cristiano Bandini».

Intrecci nei teatri di pietra si fa di nuovo in due. La decima edizione della rassegna, come lo scorso anno, raddoppia, nel senso che al cartellone consueto, dove dal 3 agosto al 14 settembre la tradizione storica e culturale della Sardegna si sposerà ancora una volta con il teatro in alcuni dei luoghi di maggior pregio archeologico dell’Isola, si affiancherà una programmazione che coinvolgerà dal 13 al 24 agosto diversi comuni con meno di tremila abitanti. Il NAF 2018 prosegue quindi nel solco del connubio fra cultura e turismo e si incontra con le linee dell’assessorato regionale del Turismo: combattere lo spopolamento dei piccoli centri attraverso le attività culturali – spettacoli, visite guidate, tavole rotonde – per salvaguardare e valorizzarne il patrimonio materiale e immateriale.

«Lo sforzo organizzativo e produttivo per i 10 anni del Nurarcheofestival è stato veramente notevole», sottolinea Rita Atzeri, direttrice artistica della rassegna. Cinque sono le ospitalità nazionali, con altrettanti importanti attori della nostra scena teatrale: Iaia Forte, più volte ospite del Festival, con “Odissea Penelope”; Isabella Carloni con il suo spettacolo dedicato alla pittrice Artemisia Gentileschi, “Artemisia”; Gianluigi Tosto – attore che da alcuni anni ha orientato il suo lavoro verso la narrazione e la recitazione poetica – che, dopo il successo dello scorso anno, ripresenta la “sua” Iliade; Matteo Belli – qualche anno fa la critica lo ha definito “il nipotino di Dario Fo” – in scena con “Perseverare humanum est”; Paolo Panaro, narr-attore eccellente, che proporrà “Il viaggio di Ulisse” (nelle precedenti edizioni del festival fra i protagonisti sono da annoverare interpreti come Maria Paiato e Laura Curino). Il cartellone si arricchisce anche della presenza di Caterina Murino, che proporrà un’intensa interpretazione di “Canne al vento” di Grazia Deledda, una nuova produzione del Crogiuolo, con testo e regia di Rita Atzeri, pensata appositamente per il NAF 2018. Il Crogiuolo partecipa, inoltre, alla produzione nazionale de “La terra degli uomini toro” di Marco Taddei e presenta altre due sue produzioni originali, “Sa notti de Is Janas” e “Dalla luna ai menhir”, su testo di Bepi Vigna.

Al centro del NurArcheofestival, quindi, con un cartellone particolarmente fitto, ancora soprattutto la cultura classica, attraverso la proposta di spettacoli dedicati al mito e all’epica, e quella più specificamente legata alla storia edalla tradizione letteraria sarda.

«Il NurArcheoFestival – spiega Rita Atzeri, presidente del Crogiuolo (ha da due anni raccolto il testimone dal fondatore storico dell’associazione, Mario Faticoni) – nasce con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio archeologico, per favorire una conoscenza profonda della nostra cultura materiale e immateriale. Nel corso degli anni abbiamo definito il NurArcheo come festival dal tempo lungo, perché gli appuntamenti che ne fanno parte prevedono, in taluni casi, escursioni naturalistiche, visite guidate ai siti, spettacoli teatrali al calar del sole e per chi volesse la possibilità di completare l’esperienza con degustazioni o cena, perché la conoscenza di una terra passa anche attraverso la sua cucina. Altro punto di forza – conclude Rita Atzeri – è la valenza di presidio culturale che il Nurarcheofestival riveste nel proporre le proprie iniziative e interventi, principalmente, in comuni al di sotto dei tremila abitanti: così facendo intende offrire un contributo concreto alla lotta allo spopolamento delle zone dell’interno.»

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Sant’Efisio, con il suo tripudio di fede e tradizione, ha catturato ieri il pubblico che ha gremito la maison dell’Unesco di Parigi per “Cagliari, la Sardaigne: une ile de la Méditerranée”, l’evento organizzato dall’Accademia internazionale di musica di Cagliari in collaborazione con l’Amministrazione comunale del capoluogo.

Per Cagliari e la Sardegna si è trattato di un’occasione unica di promozione: presentata dall’attrice Caterina Murino, la serata, che quest’anno ha avuto per tema “La musica e i percorsi identitari delle tradizioni e del cibo”, è stata aperta da Marzia Cilloccu, assessore al Turismo del comune di Cagliari, che ha illustrato le origini e diversi momenti che scandiscono la Festa di Sant’Efisio, un cammino di fede candidato a diventare Patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco.

Per l’occasione hanno fatto parte del pubblico anche un centinaio di studenti dell’Institut Catholique de Paris (che, insieme all’Ambasciata della Città del Vaticano all’Unesco, ha collaborato nell’organizzazione dell’appuntamento ) che sul martire guerriero scriveranno una relazione.

Nella serata spazio anche alla proiezione del filmato “Cagliari the life you want”, prima di lasciare il posto alla musica, con il solisti dell’Accademia internazionale di Cagliari, tra cui il suo stesso direttore artistico Cristian Marcia, apprezzato chitarrista che ha presentato i suoi ultimi lavori, frutto di una lunga ricerca nel patrimonio musicale sardo e nel jazz.

Entusiasta della Sardegna e delle sue tradizioni si è mostrata l’attrice Claudia Cardinale, madrina della serata, che ha promesso di venire nell’isola il prossimo anno, in occasione dell’edizione 2017 dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari, dal 2008 annoverata dall’Unesco tra i suoi più prestigiosi partner.

«Continua il nostro sogno di vedere Cagliari e la Sardegna protagonisti in una sede unica al mondo – è il commento del direttore dell’Accademia di musica di Cagliari, Gianluca Marcia – Vedere l’entusiasmo di personaggi come Claudia Cardinale e Caterina Murino nel presentare e valorizzare la nostra terra mi inorgoglisce e fa capire quanto Cagliari e la Sardegna possano diventare un riferimento internazionale importante del Mediterraneo.»

«E’ stato bello vedere anche quest’anno come Cagliari sia ormai diventata capitale della musica a livello internazionale – afferma il direttore artistico dell’Accademia, Cristian Marcia – presentare le mie opere in un palcoscenico importante come l’UNESCO è il compimento di un percorso che mi ha portato a riscoprire e a reinterpretare le tradizioni musicali sarde. Questo fa capire quanto la nostra terra ha da dare e da trasmettere.»

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Domani, giovedì 24 novembre, nella principale sede dell’Organizzazione mondiale per l’educazione, la scienza e la cultura, l’Accademia internazionale di musica di Cagliari presenta “Cagliari, la Sardaigne: une ile de la Méditerranée”, appuntamento imperdibile per la promozione dell’isola, che avrà come presentatrice l’attrice sarda Caterina Murino.

Organizzato in collaborazione con il comune di Cagliari, che sarà rappresentato dall’assessore del Turismo Marzia Cillocu, quest’anno l’evento avrà per filo conduttore “La musica e i percorsi identitari delle tradizioni e del cibo”. Forte del successo della XVI edizione, svoltasi a fine estate, l’Accademia internazionale di musica di Cagliari, nata da un’idea dei fratelli Gianluca e Cristian Marcia, presenterà le sue attività, ma anche le ultime composizioni di Cristian Marcia (chitarrista oltre che direttore artistico dell’Accademia), frutto di una lunga ricerca nella tradizione musicale sarda e nel jazz. Ancora: la candidatura di Sant’Efisio a patrimonio immateriale dell’umanità sarà ulteriormente rafforzata attraverso una sezione (organizzata in collaborazione con l’Institut Catholique de Paris e l’Ambasciata della Città del Vaticano all’Unesco)interamente dedicata al cammino in onore del santo come pellegrinaggio che ha saputo unire un intero popolo. La Sardegna sarà in vetrina anche grazie alle sue eccellenze enogastronomiche, protagoniste di un evento di promozione costruito dallo chef Gabriele Piga partendo dalla dieta mediterranea che, nel 2010, l’Unesco ha riconosciuto Patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

L’evento chiude il ciclo di attività per il 2016 dell’Accademia internazionale di musica, dal 2008 partner dell’Unesco in virtù della sua capacità di dare anche ai giovani musicisti sardi,  penalizzati per via dell’insularità della Sardegna,  la possibilità di perfezionarsi e misurarsi con i grandi maestri e altri giovani musicisti da tutto il mondo che ogni anno, a fine estate, si riversano sul capoluogo sardo per le masterclass di alto perfezionamento.

Hanno già annunciato di voler essere presenti all’appuntamento importanti personalità mondiali della cultura e dello spettacolo: dall’attrice Claudia Cardinale, che anche quest’anno sarà madrina della manifestazione, al direttore generale dell’Istituto del mondo arabo, uno tra i musei più moderni e controversi della storia, a numerosi ambasciatori all’Unesco di paesi come la Germania, il Giappone o la Corea.

La serata si aprirà, alle 15.30, con la conferenza internazionale, presentata da Marzia Cilloccu, dal titolo “Il pellegrinaggio attraverso le tradizioni, i paesaggi, popoli e religioni: il caso del cammino di Sant’Efisio”, organizzata in collaborazione con l’Institut Catholique de Paris ICP, e Francesco Follo, ambasciatore della Città del Vaticano all’UNESCO. L’incontro vedrà come relatori Luc Forestier, direttore dell’Istituto Superiore delle Scienze Religiose dell’Institut CatL’holique de Paris, Barbara Terenzi, antropologa delle religioni, Corinne Valasik, sociologa dell’Institut Catholique de Paris, Joëlle Rostkowski, sociologa dell’Ecole des Hautes etudies di Parigi.

L’evento proporrà anche una presentazione del capoluogo sardo e della Sardegna, prima di lasciare spazio al concerto finale che vedrà sul palco i solisti dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari: da Cristian Marcia che tra gli altri brani eseguirà anche, in prima assoluta, le sue ultime composizioni dal titolo “Sonata mediterranea”, frutto di un lavoro di ricerca nella tradizione musicale sarda, e “Sonata jazz”, basata sulla tecnica della composizione musicale, alla stella pianoforte Vanessa Benelli Mosel, artista in continua ascesa, appena reduce dal grande successo al Teatro della Scala di Milano e da una tournée in Cina. Da David Braslawsky, pianista che con diverse formazioni ha suonato nelle più importanti sale da concerto di New York, Tokyo, Roma, Atene, Madrid, al clarinettista Alexander Banteau, passando per un’altra pianista di spessore come Lucie Moulis sino al giovane talento del violoncello Jérémy Garbarg.

Al concerto, che vedrà risuonare anche le note di compositori come P. I. Tchaikovsky, S. Rahmaninov, L.  Boccherini o M. Arnold, seguirà, nella splendida cornice del ristorante dell’Unesco, “L’arte diventa il cibo dell’anima. Viaggio nei sapori della Sardegna”. Si tratta di un percorso enogastronomico curato da Gabriele Piga, chef sardo tra i più rinomati a livello internazionale, in cui i piatti e gli ingredienti della tradizione locale saranno ripercorsi come elementi di benessere e longevità a cui anche i più recenti studi sulla dieta mediterranea fanno riferimento.

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Giovedì 24 novembre nella principale sede dell’Organizzazione mondiale per l’educazione, la scienza e la cultura, l’Accademia internazionale di musica di Cagliari presenta “Cagliari, la Sardaigne: une ile de la Méditerranée”, appuntamento imperdibile per la promozione dell’isola, che avrà come presentatrice l’attrice sarda Caterina Murino.

Organizzato in collaborazione con il comune di Cagliari, che sarà rappresentato dall’assessora al Turismo Marzia Cillocu, quest’anno l’evento avrà per filo conduttore “La musica e i percorsi identitari delle tradizioni e del cibo”. Forte del successo della XVI edizione, svoltasi a fine estate, l’Accademia internazionale di musica di Cagliari, nata da un’idea dei fratelli Gianluca e Cristian Marcia, presenterà le sue attività, ma anche le ultime composizioni di Cristian Marcia (chitarrista oltre che direttore artistico dell’Accademia), frutto di una lunga ricerca nella tradizione musicale sarda e nel jazz. Ancora: la candidatura di Sant’Efisio a patrimonio immateriale dell’umanità sarà ulteriormente rafforzata attraverso una sezione (organizzata in collaborazione con l’Institut Catholique de Paris e l’Ambasciata della Città del Vaticano all’Unesco) interamente dedicata al cammino in onore del santo come pellegrinaggio che ha saputo unire un intero popolo. La Sardegna sarà in vetrina anche grazie alle sue eccellenze enogastronomiche, protagoniste di un evento di promozione costruito dallo chef Gabriele Piga partendo dalla dieta mediterranea che, nel 2010, l’Unesco ha riconosciuto Patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

L’evento chiude il ciclo di attività per il 2016 dell’Accademia internazionale di musica, dal 2008 partner dell’Unesco in virtù della sua capacità di dare anche ai giovani musicisti sardi,  penalizzati per via dell’insularità della Sardegna,  la possibilità di perfezionarsi e misurarsi con i grandi maestri e altri giovani musicisti da tutto il mondo che ogni anno, a fine estate, si riversano sul capoluogo sardo per le masterclass di alto perfezionamento.

Hanno già annunciato di voler essere presenti all’appuntamento importanti personalità mondiali della cultura e dello spettacolo: dall’attrice Claudia Cardinale, che anche quest’anno sarà madrina della manifestazione, al direttore generale dell’Istituto del mondo arabo, uno tra i musei più moderni e controversi della storia, a numerosi ambasciatori all’Unesco di paesi come la Germania, il Giappone o la Corea.

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Nave Tirrenia Janas

Il Gruppo Onorato Armatori continua nel suo impegno a sostenere e diffondere le iniziative culturali in Sardegna. Tirrenia CIN supporta, infatti, il Premio Navicella 2016, evento nel quale vengono premiate le personalità che con la loro attività hanno dato lustro all’Isola, e sono state capaci di dare prestigio alla Sardegna.

La Compagnia è dunque partner della manifestazione giunta ormai alla 15esima edizione, organizzata dall’associazione “Sardegna Oltre Il Mare”, nel corso della quale vengono messi in risalto coloro che si sono contraddistinti nel campo dell’arte, della scienza, della cultura, dello spettacolo e dello sport.

L’appuntamento è per stasera alle ore 20.00, presso il Teatro Mario Ceroli, a Porto Rotondo.

Il Premio, riproduzione di un bronzetto votivo nuragico in argento realizzato dall’artigiano orafo Bruno Busonera, è stato assegnato nelle passate edizioni, fra i tanti, anche a Francesco Cossiga, Paolo Fresu, Caterina Murino, Geppi Cucciari e alla Dinamo Basket Sassari.

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  Il direttore artistico dell'Accdemia Cristian Marcia (ph. Stefania Loriga)Una lezione di Pavel GililovUna lezione di Luciana Serra

Gran finale con in scena i suoi migliori allievi per la XVI Accademia internazionale di musica di Cagliari. Questa sera cala il sipario sulla dieci giorni di masterclass che ha visto 200 giovani virtuosi da tutto il mondo alle prese con i corsi di alto perfezionamento tenuti da stelle internazionali della musica classica.

Per salutare l’edizione 2016 dell’Accademia alle 19.00, nella parte del Conservatorio che s’affaccia sul Parco della musica, è in programma un grande concerto che vedrà esibirsi i migliori allievi di ciascuna classe.

Si tratta di un’occasione non solo per chiudere nel modo migliore la XVI edizione dell’iniziativa, ma anche per ascoltare i giovani virtuosi, molti dei quali sono già stati vincitori o finalisti in prestigiosi concorsi internazionali.

Una grande festa della musica, con cui non si chiude però l’attività per il 2016 dell’Accademia che il 24 novembre sarà a Parigi, nella prestigiosa sede dell’Unesco (che nel 2008 l’ha voluta tra i suoi partner) per una serata dal titolo “Cagliari, la Sardaigne: une île de la Méditerranée”, dedicata alla promozione e alla valorizzazione delle eccellenze dell’Isola. In questa occasione, per la seconda volta madrina della serata sarà l’attrice Caterina Murino.

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In una serata caratterizzata dal forte maestrale, il Poetto di Quartu Sant’Elena ha ospitato una finale della fase regionale di Miss Italia: al “Beer Beach” ha conquistato il titolo “Miss Tricologica Sardegna 2016” la 20enne di Sant’Antioco Claudia Mocci, che parteciperą alle prefinali in programma a Jesolo dal 29 agosto al 1° settembre.

La quinta miss regionale della stagione 2016 č studentessa della Facoltà di Psicologia a Cagliari, cura la comunicazione per l’Olimpia Sant’Antioco di pallavolo, dove č anche giocatrice della squadra che milita in serie B. Vuole continuare nel mondo del giornalismo, sopratutto quello radio televisivo. La neo miss č stata incoronata dall’attrice Caterina Murino, che si trova a Cagliari per trascorrere alcuni giorni di vacanza in famiglia.

Prima della finalissima, in programma il prossimo 23 agosto, si dovranno disputare ancora tre finali regionali: al Bagaglino di Porto Cervo per il titolo di “Miss Cinema Sardegna 2016” (venerdì 12 agosto); a Porto San Paolo “Miss Equilibra Sardegna 2016” (venerdì 19 agosto) ed a Cagliari, dove oltre al titolo di “Miss Miluna Sardegna 2016” č in palio la corona di “Miss Cagliari” (sabato 20 agosto).

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Oggi parliamo di cinema italiano, precisamente del film “Bianco di babbudoiu” di Igor Biddau. Nel cast, straordinariamente quasi tutto sardo, nomi noti in teatro, al cinema e nel piccolo schermo… applausi per loro: Roberto Fara, Michele e Stefano Manca, meglio conosciuti come Pino e gli Anticorpi, Caterina Murino, Benito Urgu, Valeria Graci, Dario Cassini, Carlotta Bazzu, Marco “Baz” Bazzoni e Francesca Rossi.

E mentre prendo appunti, non sapete ancora che dall’altra parte del telefono ho il regista Igor Biddau.

Dopo i convenevoli di rito, passa davvero poco tempo perché mi ritrovi a chiacchierare amabilmente con Igor… un professionista attento e puntuale, un giovane uomo dal sapore genuino, dal gusto semplice come la terra che lo ha partorito, la Sardegna, la stessa terra che lui vuole portare in alto, vuole lanciare in volo per farla conoscere a tutti; Igor sente la forza delle radici, della tradizione, dei valori di cui si è cibato sin da piccolo. Studia all’Accademia delle belle arti di Sassari e conserva ancora nel cuore l’esperienza calda ed unica, mentre frequenta il primo anno conosce Michele Manca che frequenta la quarta classe ed è subito amicizia vera, Michele diventa il suo maestro, ma l’ultimo anno si ritrova a dover frequentare l’Accademia a Firenze.

Un attimo di sconforto… il cambiamento è grande ma Igor, catapultato in una nuova realtà dopo un attimo di smarrimento, dà vita ad una squadra, ad una super squadra con cui inizia a vivere momenti di crescita indimenticabili. Perché poi quel che vuole Igor è, da sempre, mandare un messaggio forte e chiaro: la forza del gruppo, l’importanza degli amici… gli stessi che si ritrova a “dirigere” con Bianco di Babbudoiu… ruolo non semplice… Igor è il loro primo fans e separare l’amicizia dal lavoro non è stato proprio facile, «la profonda stima che ho per loro ha però reso possibile il tutto». Il film narra la storia di tre fratelli, impersonati da Roberto, Michele e Stefano, che ereditano le tenute Babbidoiu, fondate dal padre, termine esplicativo delle parole babbo tuo. Il primo problema che nasce tra loro è di natura economica, per salvare l’azienda di famiglia devono infatti “tirar fuori” una cifra consistente, da lì scaturiranno una serie di situazioni tragicomiche che porteranno ad una risoluzione del problema. Succederà di tutto e, dato il cast, diciamo che c’è anche da aspettarselo. Ci sarà un qualcosa che li salverà dalla rovina?

Per ora vi lasciamo con questo quesito che avrete la fortuna di risolvere giovedì 17 marzo quando, in tutte le sale italiane andrà finalmente in scena la prima.

Una prima che sarà una vera e propria cartolina della Sardegna e dei suoi incantevoli luoghi, dove il cast ha girato le scene a partire da giugno ad agosto 2015.

Ma vediamo più precisamente cosa ci racconta Roberto Fara, nel film uno dei fratelli Babbuddoiu…

Raggiunto al telefono dalla sottoscritta, ha subito reso l’intervista brillante e colorata, come un artista di quel calibro sa fare.

Racconta del caldo… pare abbiano girato le scene nei pressi del nuraghe di Torralba nei giorni più caldi di tutta l’estate del 2015, vestiti di tutto punto, apparentemente incuranti del surriscaldamento della striscia d’asfalto occupata dalle telecamere… ma anche della bella esperienza vissuta con un gruppo di amici a dar vita ad una storia che narra della nostra amata isola.

Roberto con questo film arriva a coronare un sogno, e ci arriva dopo aver calcato le scena del teatro e militato nel piccolo schermo.

Roberto è quello dei tre fratelli che più è in linea con il legame alla tradizione, sarà perché ha studiato agraria nella vita, ma sta di fatto il suo personaggio ben calza con la sua vera essenza.

Cosa farai da grande? Gli chiedo io ad un certo punto e lui… con un sorriso che non vedo ma immagino mi dice: continuare a giocare!!! Eh sì, perché il suo lavoro ha anche questa meravigliosa sfaccettatura: “Il divertimento”. E del divertimento Roberto se ne occupa fin da piccolo, quando ogni occasione era buona, anche in classe alla presenza del maestro, per, come dire, «far muovere una risata». Gli è sempre piaciuto e tutti dicevano quanto sapesse farlo bene, “far star bene la gente” è una cosa che a Roberto piace fare davvero tanto. Ecco perché risponde… «continuare a giocare», perché il segreto per stare bene è sicuramente conservare uno spirito ludico… e aggiunge: «Se non sbaglio c’è anche una citazione biblica a tal proposito».

Finita l’intervista vado a documentarmi… ebbene sì… eccola…

Matteo 18:3 «In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli».

Matteo 18:4 «Chi pertanto si farà piccolo come questo bambino, sarà lui il più grande del regno dei cieli».

E dopo questa rivelazione, mi sento di dover fare il punto della situazione delineando una scheda:

Location: Sardegna

Cast: quasi del tutto sardo

Regista: sardo

Con una simile cartolina il film non può non volare in alto ed assaporare il gusto degli applausi a chi, come loro lascia la Sardegna per lavoro, ma poi ci ritorna, la incornicia e la presenta a tutti, la ama e le rende omaggio, fa in modo di dare un senso a quel giorno che lasciandola scrisse nel cuore “tornerò”!

Un grazie da parte di Roberto, portavoce di tutti, alle tenute Delogu di Alghero, dove sono state girate tante scene interne ed esterne.

Un grazie mio invece va a Ilaria per avermi contattato e a Igor Biddau e Roberto Fara, professionisti disponibili a mettersi in gioco, amabili conversatori e uomini dai forti valori.

Buona fortuna ragazzi… in alto i calici e cin cin!!!

Nadia Pische

nadiapische@tiscali.it

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Un pubblico affascinato dalla tante suggestioni della Festa di Sant’Efisio ha seguito stasera, all’Unesco di Parigi, “Il pellegrinaggio come fenomeno sociale. Il caso della Festa di Sant’Efisio: una tradizione, un popolo, una cultura”, primo convegno internazionale dedicato al Martire guerriero, la cui festa e il rito di scioglimento del voto sono candidati a divenire patrimonio mondiale dell’umanità.

L’occasione è stata offerta da “Cagliari, la Sardaigne un ile de lé Méditerranée”, la manifestazione organizzata dall’associazione Sardegna in Musica con il sostegno e il contributo del comune di Cagliari.

Nel tempio mondiale della cultura, le origini della festa, insieme ai diversi momenti che la scandiscono, sono stati ripercorsi dall’assessore al Turismo del Comune di Cagliari, Barbara Argiolas, e da eminenti studiosi internazionali (Barbara Terenzi, antropologa delle religioni all’università La Sapienza di Roma, Joëlle Rostkowski, docente nella Ecole des hautes etudes en sciences sociales e direttrice della prestigiosa Galerie Orenda, ed Emmanuelle Bruyère- Buvat, docente alla Sorbona) che hanno sottolineato, oltre alla dimensione fortemente spirituale della solennità, anche i punti di contatto con pellegrinaggi come il Cammino di Santiago di Compostela, in Spagna, o altre feste religiose celebrate nel sud Italia, come quella di San Michele Arcangelo Gargano, in Puglia.

«Il rito di scioglimento del voto di Sant’Efisio e il cammino religioso che da 360 anni attraversa  mare, lagune, siti archeologici, comunità con i loro saperi e il loro saper fare, rappresenta la sintesi più alta del nostro patrimonio materiale e immateriale – ha detto nel suo intervento Barbara Argiolas -. Siamo convinti che solo attivando politiche culturali e turistiche in grado di valorizzare l’identità e l’autenticità del territorio sia possibile creare un modello di sviluppo secondo i criteri della sostenibilità.»

Il convegno è stato solo il primo atto della serata di gala che l’Accademia internazionale di  musica di Cagliari (nata dall’associazione Sardegna in Musica, e partner Unesco) organizza nella sede dell’Organizzazione mondiale per la cultura e l’educazione ormai da quindici anni, per promuovere la Sardegna e i giovani talenti isolani che ogni estate partecipano alle sue masterclass di alto perfezionamento musicale. Pochi minuti fa, dopo la proiezione del video promozionale della città capoluogo della Sardegna, “Cagliari, the life you want”, l’importante appuntamento ha preso il via con il discorso di apertura del direttore artistico dell’Accademia, Cristian Marcia: «Sono fiero di questo progetto con cui contribuiamo alla formazione musicale di tanti giovani – ha detto -. Con l’Accademia internazionale di musica le vie di Cagliari e quelle di Parigi si incontrano con le vie della musica che è un elemento per fare e trasmettere cultura».

Madrina della serata è l’attrice cagliaritana Caterina Murino.

Tra il pubblico, che ha fatto registrare il tutto esaurito, spiccano numerose personalità del mondo della cultura, del giornalismo internazionale e dello spettacolo, come l’attrice Claudia Cardinale, ambasciatrice di buona volontà dell’Unesco. Presente  anche l’eurodeputato Renato Soru.

E’ saltato invece l’intervento del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che è dovuto tornare in Sardegna per seguire da vicino le operazioni legate alla gestione dell’allerta meteo.

Durante la serata si esibiranno i virtuosi mondiali della musica classica (molti fanno parte del corpo docente dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari), lo stesso Cristian Marcia, apprezzato chitarrista, e i giovani virtuosi sardi che si sono maggiormente distinti nell’ultima edizione dell’Accademia internazionale: il tenore Mauro Secci e i chitarristi Luca Micheletto e Raffaele Putzolu.

Serata di gala 2015Un momento del convegno 2 Un momento del convegno (Olivario's photo)  L'assessore Argiolas apre il convegno (Olivario's photo)