29 March, 2024
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Nella tarda serata di ieri, il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha firmato l’ordinanza n° 23 del 17 maggio 2020, contenente “ulteriori misure straordinarie urgenti di contrasto e prevenzione della diffusione epidemiologica da Covid-19 nel territorio regionale della Sardegna. Ordinanza ai sensi dell’art.32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica”, alcune ore dopo la firma del Dpcm da parte del presidente del Consiglio dei ministri.

Il testo integrale dell’ordinanza.

Art. 1)

Sull’intero territorio regionale è obbligatorio l’uso delle mascherine in tutti i locali aperti al pubblico. Tale obbligo vige anche nei luoghi all’aperto laddove non sia possibile mantenere il distanziamento di almeno un metro.

 Art. 2)

Con decorrenza dal 18 maggio 2020, cessano di avere effetto tutte le misure limitative della circolazione all’interno del territorio regionale.

Art. 3)

Tutti i soggetti in arrivo in Sardegna, a prescindere dai luoghi di provenienza, a partire dal 18 maggio 2020 hanno l’obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni, con contestuale divieto di circolazione sull’intero territorio regionale, fatti salvi i casi esplicitamente previsti in deroga da norme statali o regionali. Hanno, altresì, l’obbligo:

a) di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente;

b) di compilare il modulo allegato sotto la lettera “A” alla precedente ordinanza n. 4 in data 08/03/2020 integrato con le disposizioni dell’Ordinanza n. 5 del 9/03/2020, secondo le modalità indicate nella sezione “NUOVO CORONAVIRUS” accessibile dalla homepage del sito istituzionale della Regione Sardegna;

c) in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione, rimanendo raggiungibile per ogni attività di sorveglianza;

Art. 4)

Al fine di dare attuazione delle disposizioni di cui al precedente art.3, è fatto obbligo ai vettori aerei e navali, alle società di gestione degli scali e alle altre autorità comunque competenti di acquisire e mettere a disposizione della Regione Sardegna i nominativi ed i recapiti dei viaggiatori trasportati a decorrere dal 18maggio 2020 sulle linee di collegamento con la Sardegna, secondo le modalità da concordare con la Direzione generale della protezione civile.

Art. 5)

I nominativi ed i recapiti acquisiti ai sensi dei precedenti articoli e delle Ordinanze n. 4 dell’8/03/2020 e n. 5 del 09/03/2020, sono trattati dalla Regione Sardegna, ai sensi dell’articolo 5 dell’Ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 630 del 3 febbraio 2020 e nel rispetto del Regolamento n. 2016/679/UE, secondo misure appropriate e proporzionate alla tutela dei diritti e delle libertà degli interessati, sono inseriti in un apposito database regionale, utilizzato per le azioni di monitoraggio dei soggetti interessati nei quattordici giorni di prescritto isolamento fiduciario ed in collaborazione con le forze dell’ordine, i Comuni e leAziende Sanitarie territorialmente competenti.

 Art. 6)

Per il personale di equipaggio di navi e aeromobili di linea in arrivo in Sardegna nonché per gli autisti dei servizi navetta addetti ai loro trasferimenti si applicano le seguenti disposizioni speciali, già previste dall’ordinanza n. 5 del 9/03/2020:

a) gli equipaggi come sopra meglio descritti non devono allontanarsi dalla struttura ricettiva presso la quale pernottano o dalle proprie dimore fino alla ripartenza prevista evitando, nel periodo di permanenza in Sardegna, ogni contatto;

b) i bagagli degli anzidetti equipaggi, dopo la riconsegna ai nastri, devono essere movimentati esclusivamente dai rispettivi proprietari;

c) gli autisti dei servizi navetta addetti al trasferimento degli equipaggi, devono essere dotati di idonei dispositivi di protezione individuale, quali mascherina con filtro non inferiore a FFP2, guanti e occhialini o visiera protettiva. Al termine di ogni servizio, le superfici interne del mezzo di trasporto devono essere disinfettate con ipoclorito di sodio allo 0,1% dopo una preventiva pulizia con detergente neutro.

Art. 7)

La misura della permanenza domiciliare di cui all’art.1 è da ritenersi esclusa nei casi espressamente disciplinati dalle note prot. n. 2593 del 10/03/2020 e prot. n. 03EM del 16/03/2020, esplicative delle ordinanze del Presidente della Regione n. 5 del 9/03/2020 e n. 9 del 14/03/2020, alle condizioni ivi previste, nonché alle ulteriori previsioni di cui al Decreto interministeriale n. 145 del 03/04/2020. La permanenza domiciliare è altresì esclusa per il personale delle Forze Armate/Forze dell’Ordine, a condizione che sia sottoposto a sorveglianza sanitaria dai competenti organi sanitari militari e per gli Organi costituzionali nell’adempimento delle proprie funzioni.

Art. 8)

L’efficacia delle disposizioni dell’ordinanza n.6 del 13 marzo 2020 (così come prorogata e modificata dalle ordinanze n. 12 del 25.03.2020, n.14 del 3.04.2020, n. 19 del 13 aprile 2020, n. 20 del 2 maggio 2020) è prorogata fino al 2.06.2020, salvo ulteriore proroga esplicita.

Art. 9)

L’ordinanza n. 9 del 14.03.2020 (così come modificata e prorogata dalle ordinanze n. 13 del 25.03.2020, 15 del 3.04.2020, n. 19 del 13 aprile 2020, n. 20 del 2 maggio 2020) è prorogata fino al 02.06.2020, salvo ulteriore proroga esplicita.

All’art. 2, comma 1, della citata ordinanza n. 9, dopo le parole “dall’aeroporto di Cagliari” è aggiunto l’inciso “e Olbia”.

Art. 10)

Fatto salvo quanto previsto dal precedente articolo 9, negli aeroporti dell’intero territorio regionale sono consentite le attività di aviazione generale a decorrere dal 21 maggio 2020, previa sottoscrizione tra Regione e Società di gestione aeroportuali di apposite linee guida sui controlli da effettuare sui passeggeri in ingresso, validate dal Comitato tecnico scientifico istituito per fronteggiare la diffusione epidemiologica del Covid-19 in Sardegna con deliberazione della Giunta regionale n.17/4 del 01/04/2020, come integrato con deliberazione n. 24/9 dell’8/05/2020.

Art. 11)

La ripresa del traffico passeggeri di linea dell’aviazione commerciale conseguente alla riapertura dell’aeroporto di Olbia è subordinata alla sottoscrizione di uno specifico Protocollo tra l’Autorità Sanitaria Regionale e la Società di GestioneAeroportuale GEASAR per la disciplina dei controlli sanitari connessi all’emergenza epidemiologica da CoVid-19 sui passeggeri in ingresso, anche in considerazione della più alta incidenza del numero di casi positivi nella Provincia di Sassari rispetto al resto del territorio regionale.

Art. 12)

Tutte le attività già consentite dalle ordinanze nn. 20 del 2 maggio 2020 e 22 del 13 maggio 2020 devono intendersi prorogate fino al 2 giugno 2020, salvo ulteriore proroga.

Art. 13)

Nell’ambito del territorio regionale, in considerazione del valore calcolato dell’indice di trasmissibilità Rt (R con t) pari a 0,24 e fino a che questo non superi la soglia di 0,50, sulla base della pubblicazione da parte del Ministero della Salute degli indicatori previsti dal D.M.S. in data 30 aprile 2020, che certifica la compatibilità dello svolgimento delle attività meglio descritte a seguire con l’andamento della situazione epidemiologica nel territorio regionale ai sensi dell’art. 1, primo comma, lett. dd), ee) e gg) del DPCM 17 maggio 2020, fermo restando il divieto di assembramento e il rispetto del distanziamento personale, in conformità alle linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome in data 16 maggio 2020 ed allegate al richiamato DPCM (All. 17), a decorrere dal 18 maggio 2020 è consentita l’apertura delle attività di:

a) commercio al dettaglio in sede fissa, commercio su aree pubbliche (mercati, posteggi fuori mercato e chioschi) agenzie di servizi (a titolo di esempio, agenzie di viaggio e agenzie immobiliari);

 b) servizi di somministrazione di alimenti e bevande ed attività, anche artigianali, che prevedono l’asporto e il consumo sul posto (a titolo esemplificativo bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie);

c) Attività turistiche relative alla balneazione;

d) Strutture ricettive alberghiere, strutture ricettive all’aria aperta, alloggi in agriturismo;

e) Commercio al dettaglio;

f) Commercio al dettaglio su aree pubbliche ( mercati, fiere e mercatini degli hobbisti );

g) Uffici aperti al pubblico, pubblici e privati, studi professionali e servizi amministrativi;

h) Manutenzione del Verde;

i) attività di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio nel rispetto dei principi contenuti nelle linee guida nazionali;

j) tirocini extracurriculari a mercato, laddove il soggetto promotore, quello ospitante e il tirocinante concordino sul riavvio del tirocinio, ferma restando la possibilità di avviare o proseguire il percorso formativo con modalità a distanza; il tirocinio in presenza deve essere svolto, in ogni caso, nel rispetto delle indicazioni tecniche e operative definite nelle linee guida nazionali o nei protocolli regionali previsti per il settore.

Art. 14)

Nelle more della definizione di specifici Protocolli con gli enti locali e/o le organizzazioni di categoria e/o sindacali a livello regionale, validati dal Comitato Tecnico Scientifico istituito per fronteggiare la diffusione epidemiologica del Covid-19 in Sardegna con deliberazione della Giunta regionale n. 17/4 del 01/04/2020, come integrato con deliberazione n. 24/9 dell’8/05/2020, l’esercizio delle attività di cui al precedente art. 13 è subordinata all’osservanza delle “linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive” approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome in data 16 maggio 2020 ed allegate al DPCM 17 maggio 2020 (all. 17) nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali, che qui si allegano alla presente ordinanza sotto la lettera “A” per farne parte integrante e sostanziale.

Art. 15)

A decorrere dal 18 maggio è consentito l’accesso alle spiagge libere e agli arenili.

Art. 16)

Per tutto quanto non espressamente disciplinato dalla presente ordinanza, si fa espresso rinvio al DPCM 17 maggio 2020 e relativi allegati.

Art. 17)

Le disposizioni della presente ordinanza, fatto salvo quanto previsto all’articolo 10, producono i loro effetti a far data dal 18 maggio 2020 e fino al 2 giugno 2020, salvo proroga esplicita e salvo ulteriori, diverse prescrizioni, anche di segno contrario, che dovessero rendersi necessarie in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus, che sarà costantemente monitorata dai competenti organi dell’amministrazione e delle aziende.

La presente ordinanza è immediatamente efficace ed è pubblicata sul sito istituzionale della Regione e sul B.U.R.A.S. La pubblicazione ha valore di notifica individuale, a tutti gli effetti di legge, nei confronti di tutti i soggetti coinvolti.

Salvo che il fatto non costituisca più grave reato, la mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza è sanzionata come per legge (art. 4 del DL n. 19 del 25 marzo 2020).

La presente ordinanza viene, altresì, trasmessa secondo le rispettive competenze al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, ai Prefetti degli Uffici territoriali di governo della Sardegna, agli Assessori regionali, agli amministratori straordinari delle Province, al Sindaco della Città metropolitana di Cagliari ed ai Sindaci dei Comuni della Sardegna.

Avverso la presente ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.

Christian Solinas

 

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La consigliera regionale M5S  Carla Cuccu, segretaria nell’ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, è la prima firmataria di una mozione, sottoscritta pure dai colleghi Elena Fancello e Valerio De Giorgi del gruppo misto, che impegna il presidente della Regione Christian Solinas e la Giunta regionale ad adoperarsi affinché l’infezione da Covid-19 venga qualificata come malattia professionale e prevedano misure che consentano ai lavoratori ed agli imprenditori di poter riaprire le attività scongiurandone la chiusura definitiva.

«Il motore dell’economia sarda, agonizzante già prima della pandemia, merita interventi urgenti ed improcrastinabili per contenere la gravissima crisi finanziaria in corsosottolinea Carla Cuccu -. In particolare chiede una serie di interventi: l’esonero temporaneo dal versamento di contributi previdenziali ed assistenziali, fatti salvi quelli figurativi,  ed una tassa piatta al 15% sulle persone fisiche (I.R.P.E.F.) usufruendo degli oneri deducibili dal reddito per gli esercenti attività d’impresa, arte o professione, che possano beneficiare di finanziamenti statali a tasso zero da restituire in 10-15 anni. E, infine, l’estensione ai lavoratori del settore marittimo locale passeggeri e servizi connessi, dal mese di marzo 2020 dell’indennità prevista per i lavoratori stagionali di cui all’art. 29, comma 1 D.L. n.18/20 convertito in legge n. 27/2020.»

«La Sardegna da isola felice che potrebbe essere non può diventare l’isola della disperazione; se l’insularità ha consentito di contenere il contagio della pandemia deve essere pure una risorsa propulsiva per proteggere e sviluppare circuiti economici a garanzia del reddito isolanoconclude Carla Cuccu -, non c’è più tempo da perdere; i sardi attendono risposte concrete ed immediate.»

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«Stiamo lavorando per far tornare alla normalità la nostra regione ed il Paese. Già da lunedì prossimo vogliamo dare certezze alle aziende, ai lavoratori e ai cittadini per permettere loro di riprendere a vivere la quotidianità con regole certe che tutelino salute e libertà.»

È il commento del presidente della Regione, Christian Solinas, al termine della riunione di oggi con il Governo alla quale ha partecipato assieme agli altri Governatori.

«Le Regioni – avvalendosi della conoscenza del territorio e del monitoraggio costante della situazione sanitaria – adotteranno delle decisioni in autonomia descrivendo norme di dettaglio per la ripartenza ed assumendo le linee guida elaborate dall’Inail come principi di carattere generale che devono essere declinati sul territorio in base alle specificità locali ed alla sostenibilità delle stesse con una marcata attenzione per la semplificazione e la ragionevolezzaha aggiunto Christian Solinas -. La Regione Sardegna ha assunto già da qualche tempo la decisione di consentire la ripresa immediata di attività commerciali e artigianali per la cura della persona, parrucchieri, centri estetici, gioiellerie, profumerie.»

«Stiamo definendo la prossima riapertura delle nostre spiagge, dei trasporti, dei bar e dei ristoranti ha concluso il presidente della Regionesempre nella massima sicurezza ma restituendo la speranza ed il lavoro a migliaia di operatori e cittadini duramente provati da mesi di chiusura.»

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«Nonostante la grave emergenza sanitaria che la Sardegna sta affrontando, vogliamo restituire ai cittadini la possibilità di usufruire in sicurezza delle spiagge e del mare sardo. Perciò, abbiamo approvato la programmazione di oltre 1 milione di euro per gli interventi di salvamento a mare nella imminente stagione balneare.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, in riferimento allo stanziamento di 1.006.211,79 euro destinato ai Comuni costieri.

Nel mese di settembre 2019 è stato insediato il Tavolo tecnico per la predisposizione del ‘Piano regionale per il rischio balneare’, che non ha ancora concluso i lavori a causa dell’emergenza epidemiologica: «Questo importante strumento di pianificazione, che tiene contro del quadro normativo e della situazione della fascia costiera e delle attività svolte, consentirà di valutare l’indice di rischio connesso alla balneazione, specifico per ciascun Comune costiero ha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, con delega per la Protezione civile. In attesa della stesura definitiva del Piano, seppure quest’anno la stagione balenare sarà certamente diversa, nei modi e nell’organizzazione, da quelle degli anni scorsi, abbiamo ritenuto assolutamente urgente ed importante garantire la sicurezza della balneazione nei litorali sardi. Questi presidi di sicurezza potranno garantire l’accesso sicuro nelle spiagge, salvaguardando così l’indotto economico che riguarda i territori dei comuni costieri isolani».

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Il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, è il primo firmatario di un’interrogazione volta a tutelare i cittadini sardi ancora oggi costretti a recarsi in ambulatorio per il ritiro di quel tipo di prescrizioni mediche.

«In questo difficile momento in cui il rispetto delle misure di distanziamento sociale è l’unica arma di cui disponiamo per difenderci dal Coronavirus, la necessità di poter utilizzare le ricette mediche dematerializzate è diventata ancora più impellente. Nonostante il ministero dell’Economia e delle Finanze abbia già richiesto a tutte le Regioni d’Italia di raggiungere almeno il 70 per cento di ricette dematerializzate sul totale di quelle prescritte entro il primo gennaio del 2020, ancora oggi in Sardegna i farmaci di fascia C (a pagamento) possono essere prescritti soltanto attraverso ricette in forma cartacea.»

«Considerata l’improcrastinabile esigenza di tutelare i pazienti sardi, arginare la diffusione del contagio e agevolare la limitazione degli spostamenti – aggiunge Roberto Li Gioi –, chiedo quindi al presidente Christian Solinas e all’assessore della Sanità Mario Nieddu, di attivarsi con urgenza affinché anche i farmaci di fascia C, ovvero quelli a pagamento e prescritti con ricetta bianca, possano essere finalmente erogati mediante ricetta elettronica anche nella nostra isola. Considerate le disposizioni del MEF, vorrei sapere dalla Regione se effettivamente tutti i medici della Sardegna siano stati abilitati a prescrivere in modalità dematerializzata ai fini del raggiungimento del target fissato al primo gennaio 2020.»

«In questi giorni in cui anche in Sardegna, così come in tutte le altre regioni d’Italia, sono in fase di studio nuove misure di sicurezza che consentano alla popolazione di ripartire in totale serenità, è urgente accelerare il processo di conversione delle ricette cartacee in elettroniche. I tempi sono maturiconclude Roberto Li Gioiper procedere con l’emissione delle ricette elettroniche anche per quanto riguarda i farmaci di fascia C. Operazione che consentirà inoltre al farmacista e al medico pieno controllo sulla tracciabilità e sull’utilizzo di questa tipologia di farmaci.»

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«Il riconoscimento internazionale assegnato alla Sardegna per la qualità delle sue spiagge e dei suoi servizi, colloca la nostra Isola tra le mete più ambite dai turisti italiani e stranieri anche nell’estate 2020.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando il riconoscimento alle 14 località premiate con la Bandiera Blu, che certificano la Sardegna tra le regioni con il maggior numero di vessilli grazie «alle sue spiagge da sogno e alla bellezza delle sue coste, oltre ai servizi di accoglienza e alla qualità del nostro mare. Il nostro impegnoha proseguito il presidente – è quello di garantire la riapertura delle attività che ruotano al comparto turistico in totale sicurezza per prepararci alla imminente stagione estiva, nonostante le enormi difficoltà dovute all’emergenza».

La Sardegna conferma nel 2020 le sue quattordici bandiere blu assegnate dalla  Fee, Foundation for Environmental Education, per le acque più pulite e il rispetto dell’ambiente: otto nel sassarese e in Gallura (Badesi, Trinità d’Agultu-Vignola, Santa Teresa, La Maddalena, Palau, Castelsardo, Sorso e Porto Ferro); una ad Oristano (Torre Grande); una nel Nuorese (Tortolì-Barisardo); quattro nel Sud Sardegna (Mare Pintau, il Poetto di Quartu, Porto Tramatzu, la spiaggia di Maladroxia a Sant’Antioco). E per gli approdi la nuova entrata è Cala Gavetta, alla Maddalena.

«Abbiamo paesaggi che il mondo ci invidiaha sottolineato l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa -. Il turismo è uno dei punti forti della nostra isola e deve essere salvaguardato in tutti modi. Stiamo lavorando per salvare questa stagione estiva, applicando linee guida adatte al nostro territorio che possano permettere a tutti di lavorare e di godere del nostro mare. Lo dobbiamo ai nostri operatori che hanno bisogno di ripartire in attesa dei tanti turisti che speriamo possano al più presto tornare a trovarci. La nostra regione sarà pronta ad accoglierli in totale sicurezza, a partire proprio dalle sue prestigiose bandiere blu.»

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Le attività commerciali ed artigianali della Sardegna devono ripartire. Alcune tipologie di esercizi, come è noto, avrebbero già potuto riprendere le loro attività in base all’ordinanza n. 20 del 2 maggio, come è accaduto in alcuni Comuni tra quelli per i quali è stato calcolato un indice RT inferiore allo 0,50. Ma, preso atto delle incertezze dei dubbi interpretativi manifestati da alcuni Sindaci, ho ritenuto necessario assumere direttamente l’iniziativa per la ripartenza. Ho firmato una nuova ordinanza con la quale sarà consentita la ripresa immediata di attività commerciali ed artigianali per la cura della persona, parrucchieri, centri estetici, gioiellerie, profumerie. I Sindaci che valuteranno non sussistere le condizioni di sicurezza necessarie, potranno con una loro ordinanza vietare le attività nel proprio Comune.

Così il presidente della Regione Christian Solinas, che ha comunicato questa decisione nel corso dell’odierno punto stampa. Il presidente Christian Solinas è tornato sulle polemiche sorte nei giorni scorsi a proposito dell’indice di contagio.

«I dati –  ha precisato Christian Solinas -, sono stati calcolati e avvalorati dal nostro comitato tecnico scientifico, i cui componenti hanno più volte fatto chiarezza anche attraverso gli organi di stampa. 245 comuni sardi, hanno un indice di contagio pari a zero. Questo dato è chiaro e non si presta a interpretazioni, la classificazione “non calcolabile”, come ampiamente spiegato, significa che in quei territori non vi era stata alcuna circolazione virale. Il limite dello 0,50 fissato dalla Regione è peraltro largamente inferiore al parametro precedentemente individuato dal Governo, che è dell’1 per cento.»
Da domani, dunque, il nuovo provvedimento del presidente della Regione potrà fugare ogni residuo dubbio, ferma restando la possibilità di ciascun Sindaco di proibire le riaperture con una propria specifica ordinanza.
«Useremo responsabilità e prudenzasottolinea il presidente della Regione -, ma dobbiamo evitare che le nostre attività commerciali ed artigianali soccombano. Dal 18, invece, sono previste le riaperture di altre attività, come l’aviazione generale, primo step della ripresa graduale dei collegamenti aerei e marittimi sui quali è in corso un confronto con tutti i soggetti del sistema trasportistico e con il Comitato tecnico scientifico per definire una road map che punta – compatibilmente all’andamento degli indicatori di diffusione epidemiologica – ad una riapertura più ampia a partire dal 1 giugno con i voli in continuità territoriale da Alghero e Olbia per Roma e Milano, dal 15 giugno la ripresa dei voli nazionali e dal 25 giugno di quelli internazionali. Una ripartenza del traffico aereo che andrà di pari passo con nuove regole sanitarie di controllo dei passeggeri, che potranno prevedere l’istituzione di una sorta di “passaporto sanitario” o di un protocollo di controlli all’ingresso che garantiscano piena sicurezza, anche alla luce di una accelerazione che in campo nazionale e internazionale stanno registrando le procedure di liberalizzazione dei tamponi effettuati in laboratori convenzionati o con altri sistemi di esame molecolare rapido, che la Regione sta valutando con il proprio Comitato Tecnico Scientifico.»
«Entro venerdì ha concluso il presidente Christian Solinas –, forniremo indicazioni più dettagliate sulla prossima riapertura delle nostre spiagge, tenendo conto del disciplinare fornito da Inail e Iss che andrà adeguato alle esigenze di una Regione come la nostra, che vive di turismo. Ci confronteremo anche con gli operatori del settore, ma fin da oggi, posso assicurare che l’accesso alle spiagge libere resterà gratuito.»

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«Intendiamo rafforzare le politiche di accoglienza turistica nella nostra terra definendo l’identità culturale e ambientale attraverso un programma di comunicazione digitale che vedrà il coinvolgimento attivo delle edicole in Sardegna. Pensiamo al futuro: superare in fretta questa emergenza fornendo un supporto per rendere competitiva la nostra Isola è uno dei nostri obiettivi.»

Lo afferma il presidente della Regione, Christian Solinas, a margine della firma del protocollo d’intesa tra la Regione – con gli assessorati del Turismo e degli Enti locali – l’Anci Sardegna e la Fieg.

«Vogliamo raggiungere il duplice obiettivo di sostenere le edicolepresidi diffusi capillarmente nella nostra Regione – con iniziative funzionali che, valorizzando e ridefinendo il loro ruolo tradizionale, possano essere un punto di erogazione di servizi per i turisti e i cittadini», puntualizza l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa.

«Il rapporto diretto degli edicolanti con il pubblico e gli spazi a disposizione nelle loro attività commerciali rappresentano un elemento innovativo col quale comunicheremo la nostra identità turistica in maniera immediata ed efficaceaggiunge Gianni Chessale edicole saranno ‘punti di informazione’ riconoscibili attraverso una specifica immagine coordinata.»

Il protocollo descrive obiettivi che consentono, inoltre, in cambio di servizi per la comunità, di mantenere l’occupazione in attività economiche che hanno risentito nel tempo di un calo progressivo del fatturato.

L’accordo quadro – condiviso con gli enti locali e gli editori – rientra nelle azioni descritte recentemente con una delibera della Giunta regionale.

Il documento approvato dà il via libera al Programma Regionale di Sviluppo che ha definito per i prossimi quattro anni le linee prioritarie nell’ambito strategico dell’identità turistica e contiene il “Progetto pilota edicole” per potenziare la rete di accoglienza.

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Il consigliere Cesare Moriconi, nel corso dei lavori odierni della commissione Bilancio del Consiglio regionale, durante l’audizione dell’assessore Giuseppe Fasolino, ha sollevato la necessità che il presidente della Regione, Christian Solinas, ripristini i suoi corretti rapporti col Consiglio regionale, il quale, ormai chiusa la fase più drammatica del look down, non può più essere esautorato dalla sua imprescindibile funzione istituzionale di parlamento regionale. «Il presidente Christian Solinas ha il dovere di aprire in Aula, in tempi rapidi, il confronto politico sulla ripartenza economica e la riorganizzazione del sistema sanitario territoriale ed ospedaliero».
Cesare Moriconi ha dichiarato che «non è più tempo delle conferenze stampa da casa. Il contingente drammatico che stiamo attraversando sotto il profilo socioeconomico richiede scelte corali e condivisione strategico programmatica per il futuro».
Dopo aver ricordato che in tutta la sua storia autonomistica il Parlamento regionale, nei momenti gravi di decisioni impegnative per il futuro della Sardegna, ha sempre svolto un ruolo attivo nel rappresentare il comune sentire del popolo e difendere in maniera corale gli interessi dei sardi, Cesare Moriconi ha richiesto, attraverso l’assessore Giuseppe Fasolino che «il Presidente si impegni a venire al più presto in Aula per discutere e condividere con il Consiglio le scelte impegnative che ci attendono per avviare la ripartenza del sistema economico sardo, determinando l’uscita dal look down ed avviando un nuovo Piano strategico di rilancio imprenditoriale e produttivo, così come avvenuto all’alba della vita autonomistica nel dopoguerra con i Piani di Rinascita».

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Settimana di riaperture per i settori dell’abbigliamento, calzature, gioiellerie, profumerie, studi di tatuaggi e servizi alla persona. Ma le linee seguite dai sindaci dei tre centri principali del Sulcis, sono molto diverse. Mentre Carbonia dà il via alle riaperture di tutti i settori, il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, va più cauto e decide di riaprire i negozi ma non i servizi alla persona, come parrucchieri ed estetisti. Ancora più dura la linea seguita dal sindaco di Iglesias, Mauro Usai, che decide di rimandare la data di apertura degli esercizi commerciali e dei servizi alla persona al 18 maggio, data in cui si attendono protocolli e linee guida più chiare.
«Abbiamo deciso di dar seguito all’ordinanza del presidente Christian Solinas, raccomandando agli esercenti di rispettare alla lettera tutte le prescrizioni da seguire – dichiara Paola Massidda, sindaco di Carbonia. Il nostro Comune ha avuto una situazione fortunatissima, dovuta al fatto che i nostri cittadini si sono comportati bene. Confidiamo che anche in questa “Fase 2” di riaperture continueranno a seguire le regole. Il nostro è un territorio in cui la disoccupazione è alta e rischiamo di non veder risollevare le serrande di quei commercianti che, in questi due mesi, hanno sofferto la crisi, dovuta alle prescrizioni del Covid. Prima che sia troppo tardi, è opportuno ripartire.»

Per concludere, il sindaco Paola Massidda fa un augurio ai commercianti della sua cittadina: «Siamo con loro con tutto il cuore, insieme a loro. Perché è con loro che può ripartire la città. Non devono sentirsi soli. Noi ci siamo».

Tanta speranza traspare dalle parole di Maddalena Cascìu, titolare, assieme al marito Franco, di una gioielleria di Carbonia: «Siamo felici di essere tornati nel nostro negozio, al nostro lavoro. Un lavoro a cui siamo affezionati perché lo svolgiamo dal 1981. Io spero che si riprenda la vita di prima. Sappiamo che c’è crisi ma almeno che si ricominci a vivere». Saltando le cerimonie religiose, si è persa una grossa fetta di mercato. «Non ci sono matrimoni, non ci sono battesimi, non ci sono più ricorrenzeprosegue Maddalena Casciu -. È saltato tutto.»

Tra i settori merceologici che risollevano le serrande, c’è quello di Alessia Mirai, titolare di un negozio di calzature a Sant’Antioco.
«La nuova apertura è stata emozionante, nonostante la grande paura confida Alessia Mirai -. Ritrovare in negozio i nostri clienti, che ci sostenevano tramite social, è stato davvero entusiasmante. Mi ha dato una carica che non pensavo di riuscire a trovare.» Però c’è anche la paura per quanto riguarda l’aspetto della salute. Prosegue Alessia Mirai: «C’è stato da capire come potersi comportare. Comunque, abbiamo sanificato tutto il locale e, inoltre, abbiamo acquistato anche delle salviette disinfettanti da fornire ad ogni cliente».
Com’è stato il rapporto con la clientela? «C’è stato un grandissimo rispetto da parte di tutte le mamme, che sono arrivate in negozio munite di tutte le precauzioni necessarie e hanno rispettato rigorosamente le distanze di sicurezza. I bambini son stati meravigliosi, perché son stati educati dai genitori a casa e quindi sapevano già come comportarsi. È stato bello vedere questo grande lavoro da parte delle famiglie.»

In conclusione, per quanto riguarda la tipologia di vendita, Alessia Mirai aggiunge: «Per chi ancora non se la sentisse di venire in negozio ci siamo organizzati per la consegna a domicilio».

Federica Selis