25 April, 2024
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 «Anche le istituzioni sono chiamate a definire nuove strategie, azioni e linee nel più breve tempo possibile per assicurare competitività al mercato dei trasporti e della logistica, due settori che rappresentano una potenzialità e che possono alimentare lo sviluppo dell’Isola.»

Lo ha dichiarato, oggi, il presidente della Regione, Christian Solinas, in apertura dei lavori del convegno ‘Destinazione Sardegna: collegare il progresso, creare il futuro’, organizzato a Cagliari dalla Onorato Armatori e dalla European House Ambrosetti.

«Questa è un’occasione importante che ci porta a riflettere sulle prospettive di futuro della Sardegna e sulla costruzione di un modello di sviluppo che sia attrattivo e capace di creare economia e ricchezza», ha aggiunto il presidente Christian Solinas.

«Particolare attenzione merita il Porto Canale di Cagliari, infrastruttura strategica che però è in crisi. Anche questo forum può essere un’opportunità per riflettere sulle sue prospettive – ha sottolineato il presidente della Giunta -. Ora, Regione, armatori ed operatori insieme sono chiamati a trovare, in breve tempo, una soluzione per superare la crisi, affinché la gestione del Porto Canale crei nuove opportunità di sviluppo per l’intera Isola.»

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«L’intesa raggiunta per il Policlinico di Sassari è un risultato importante per il futuro dei  lavoratori e per i pazienti che possono ancora contare su una struttura importante per il territorio.»

Il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, è soddisfatto per l’accordo firmato ieri alla Regione che salva 112 posti di lavoro e che evita il fallimento di una struttura sanitaria fondamentale non solo per Sassari ma per tutto il Nord Sardegna.

«La sensibilità che il presidente della Regione Christian Solinas e gli assessori del Lavoro Alessandra Zedda e della Sanità Mario Nieddu, hanno nei confronti dei grandi problemi dei singoli territori – sostiene il presidente del Consiglio regionale – è l’ulteriore dimostrazione che in questa legislatura l’impegno profuso per migliorare la qualità della vita di ogni singolo cittadino è massimo.»

«Al termine di una vertenza lunga e difficile, grazie alla collaborazione e al grande senso di responsabilità di tutte le parti, è arrivato l’accordo – conclude Michele Pais – che permette di guardare con fiducia al futuro del Policlinico. Ora gli utenti possono  ricevere  nuovamente  prestazioni sanitarie certe e fare affidamento su una struttura pienamente operativa.»

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Approdare ad un piano condiviso da Regione e territorio, con lo scopo di dare indicazioni precise a imprenditori e investitori per la valorizzazione del patrimonio urbanistico di Arzachena e della Costa Smeralda. È l’obiettivo del tavolo permanente costituito dall’assessore degli Enti locali della Regione Sardegna, Quirico Sanna, e dal sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, nell’incontro che si è tenuto oggi in assessorato. «È stato un incontro molto soddisfacente – dichiara l’assessore Quirico Sanna – in cui abbiamo gettato le basi per una collaborazione duratura e proficua per il territorio di Arzachena. C’è la massima unità di intenti in ordine alle necessità e ai percorsi da seguire. Le decisioni non saranno calate dall’alto, ma seguiremo la logica ribadita più volte dal presidente Christian Solinas, attraverso l’adozione di scelte condivise con l’amministrazione comunale».

Fra i temi affrontati nel corso dell’incontro anche la valorizzazione del porto di Canniggione e i finanziamenti regionali per la riqualificazione dei terreni confiscati alla criminalità organizzata nell’area umida di Saloni. Su quest’ultima il sindaco Roberto Ragnedda ha espresso «profondo apprezzamento per l’interessamento della Regione a un’area dalle grandi potenzialità per il turismo, che vogliamo restituire quanto prima alla comunità – precisa il sindaco Roberto Ragnedda – con la realizzazione di un parco attrezzato accessibile a tutti».

Il tavolo, che punta a dare una forte accelerazione sui progetti, si riunirà nuovamente la settimana prossima a Tempio Pausania. «Comune e Regione – dichiarano il primo cittadino di Arzachena e l’assessore regionale degli Enti locali – incontreranno tutti gli interlocutori interessati, gli investitori e le imprese. Ascolteremo tutti, ma le linee guida del piano urbanistico saranno decise da Regione e amministrazione comunale. Puntiamo a dare regole chiare nell’interesse del territorio e per la sua concreta valorizzazione».

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Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha ricevuto stamane a Villa Devoto Domenico Parisi, presidente dell’Anpal, l’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro, per la prima volta in visita ufficiale nell’Isola per esprimere al capo dell’Esecutivo sardo l’apprezzamento per il lavoro svolto dalla Regione e sottolineare la positiva attività dei centri per l’impiego. La Sardegna è stata, infatti, la prima regione d’Italia a partire con la formazione sui navigator e ad avviare le procedure per la concessione del reddito di cittadinanza. All’incontro, hanno partecipato anche l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, e Massimo Temussi, direttore dell’Aspal, l’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro. 

«Questo è un primato che abbiamo e che vogliamo consolidare anche nelle altre attività di cui si occupano i centri per l’impiego – ha sottolineato la vicepresidente della Giunta Solinas -. Il nostro impegno dimostra che una concreta e leale collaborazione col Ministero produce risultati apprezzabili che possono essere estesi verso i progetti futuri di creazione di nuove prospettive nelle politiche attive del lavoro.»

“Un grande risultato che certifica le enormi potenzialità, anche turistiche, del patrimonio storico e culturale della nostra Sardegna sul quale stiamo costruendo un nuovo modello di crescita legato all’economia della cultura”. Lo sottolinea il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando i dati della Fondazione Barumini sui visitatori che nei primi nove mesi dell’anno hanno scelto di scoprire il complesso nuragico (138.800 ingressi nei tre più importanti siti dell’area archeologica: Su Nuraxi, Polo museale Casa Zapata e Centro culturale Giovanni Lilliu).
“Il ‘modello Barumini’ – aggiunge il presidente Christian Solinas – è una scommessa vincente di un sistema perfettamente integrato che, mettendo insieme archeologia, enogastronomia e tradizione, ha creato un circuito virtuoso che rappresenta la prima azienda del territorio”. E l’aumento di visitatori registrato quest’anno, “conferma il positivo sforzo di promozione fatto dalla Giunta regionale, che fin dal primo momento – conclude Christian Solinas – ha puntato sulla valorizzazione dello straordinario patrimonio identitario della nostra Isola”.

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Il presidente della Regione Christian Solinas, su invito dell’Ordine della Mercede e del parroco di Nostra Signora di Bonaria, ha preso parte alla solenne celebrazione del rito di apertura del Giubileo per i 650 anni dell’arrivo della statua della Madonna al Colle di Bonaria. Alla cerimonia, celebrata dall’arcivescovo Arrigo Miglio sul sagrato della Basilica di Nostra Signora di Bonaria, a Cagliari, hanno partecipato migliaia di fedeli provenienti da tutta la Sardegna.

«Ho partecipato sentitamente a questa celebrazione che rappresenta un atto di devozione e fede oltreché un momento di riflessione e condivisione dei nostri valori cristiani», ha sottolineato il presidente Christian Solinas.

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Nel 2018 in Sardegna sono stati stimati circa 10mila casi di tumore, 300 in più rispetto al 2017. Le neoplasie più frequenti sono quelle alla mammella, al colon-retto, al polmone, alla prostata. Con la legge regionale n° 21 del 7 novembre 2012 è stato istituito il Registro Tumori della Regione Sardegna, nato allo scopo di consentire la quantificazione dell’incidenza e della prevalenza di alcuni tipi di tumore in specifiche e circoscritte aree geografiche. Il Registro Tumori della Sardegna prevedeva un’articolazione di tipo federato, composta dal Coordinamento regionale del Registro Tumori, da tre Registri Tumorali locali e da un datawarehouse centralizzato. Una struttura ramificata di fatto mai completata.

«Il Registro Tumori della Regione Sardegna è uno strumento ottimale e indispensabile per la programmazione degli interventi di prevenzione della Sanità pubblica. Grazie al monitoraggio dei dati epidemiologici gli interventi regionali acquisteranno maggiore efficacia in relazione al territorio in cui saranno realizzati e portati avanti.»

Così la consigliera regionale del M5S Carla Cuccu, segretaria della commissione Sanità, ha presentato un’interrogazione per chiedere al presidente Christian Solinas e all’assessore Mario Nieddu se, entro il 2019, sarà avviato e messo a regime il Registro Tumori della Sardegna, strumento fondamentale per la lettura della salute della popolazione sarda.

«Il Registro tumori della Sardegna settentrionale e quello della Sardegna centrale sono già attivi e operanti mentre quello della Sardegna meridionale ancora non lo è – spiega Carla Cuccu – nonostante le indicazioni, espresse già a dicembre 2018 dall’Assessorato alla Sanità, affinché il Registro mancante venisse allineato ai due operativi. Non c’è tempo da perdere. In questa fase delicata e cruciale per la Sanità sarda il Registro Tumori della Sardegna è uno strumento che merita il completamento.»

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«Siamo orgogliosi di voi, ambasciatori della Sardegna nel mondo.»

Così il presidente della Regione, Christian Solinas, ha accolto a Villa Devoto i dirigenti e gli atleti della Dinamo Sassari, impegnati in un breve tour per la Sardegna dopo il trionfo nella SuperCoppa, conquistata per la seconda volta, e che stamane è stata portata sul tavolo del Presidente.

«Avete un posto speciale nel cuore dei Sardi – ha detto Christian Solinas – Ogni canestro, ogni partita, ogni vostra vittoria fa crescere in tutti noi stima e ammirazione per la vostra squadra, per la vostra bandiera, per la vostra gloriosa storia.»
Il presidente della Regione ha anche ricordato come i campioni della Dinamo siano testimoni dei valori immortali dello sport: valori che richiamano all’impegno, al sacrificio, alla lealtà e all’amicizia.

«Siamo orgogliosi e grati al nostro Presidente per averci invitato qui – ha ricambiato il presidente della Dinamo, Stefano Sardara -. Christian Solinas per noi è un Presidente vincente, con lui stiamo raggiungendo traguardi importanti e abbiamo iniziato la stagione nel migliore dei modi. Sentiamo ogni giorno l’affetto dei Sardi non solo nella nostra Isola, ma in tutto il mondo, e questo ci regala un’immensa soddisfazione.»

«Giocare per la Sardegna è un’emozione del tutto particolare – ha detto il coach Gianmarco Pozzecco -. Non è come giocare per una squadra qualsiasi. Ci alleniamo e scendiamo in campo per passione e con un forte amore per questa terra, sentiamo forte lo spirito di identità che la Sardegna ci trasmette.»

Al termine dell’incontro, la consueta foto di gruppo e la consegna al presidente Solinas della maglia della Dinamo con il numero 1.

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Uffici pubblici off limits per i disabili. Succede a Sassari, Alghero, Arzachena e Tempio, dove, nelle sedi amministrative di Abbanoa le barriere architettoniche impediscono l’accesso alle persone in carrozzina o con mobilità ridotta. A denunciare questa grave inadempienza alle prescrizioni di legge è la capogruppo del M5S Desirè Manca, attraverso un’interrogazione in Consiglio regionale: «Sono state portate avanti tantissime battaglie per l’abbattimento delle barriere architettoniche, e nonostante ciò, ancora oggi c’è chi si permette di ignorare la legge non applicandola e di snobbare completamente i diritti dei cittadini con disabilità. Fatto ancora più grave è che non stiamo parlando di esercizi commerciali o sedi di attività di privati, ma degli uffici del gestore idrico della Sardegna, interamente partecipato da Enti pubblici e dalla Regione in primis».

«Con l’assenza di uno scivolo per disabili, di ascensori e corsie dedicate per l’accesso ai suoi uffici, Abbanoa sta negando palesemente l’ingresso ai suoi utenti. Non aver mai abbattuto le barriere architettoniche presenti è una manifestazione di menefreghismo e di assoluta noncuranza che ben si accosta alle altre azioni irrispettose e scorrette compiute dall’Azienda negli ultimi anni. Compresa l’ultima, costata all’Azienda una maxi multa di 3,8 milioni di euro per pratiche commerciali aggressive», ha aggiunto Desirè Manca.

La capogruppo del M5S si rivolge al presidente Christian Solinas e l’assessore de Lavori pubblici Roberto Frongia per sapere se e in che modo intendano intervenire affinché Abbanoa ottemperi agli obblighi previsti dalla legge. Ma non solo: Desirè Manca chiede se intendano segnalare alle autorità preposte al controllo questa grave situazione.

«Al giorno d’oggi le barriere architettoniche all’ingresso di un ufficio pubblico equivalgono a una porta sbattuta in faccia. Sono un’offesa per i disabili, per gli accompagnatori, ma anche e soprattutto per gli stessi dipendenti Abbanoa. I lavoratori che quotidianamente, con grande spirito di abnegazione aiutano i cittadini disabili a entrare – ha concluso Desirè Manca -. Lavoratori che quotidianamente sono costretti a provare la vergogna di lavorare in un ufficio pubblico che aperto al pubblico non è.»

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Il presidente della Regione, Christian Solinas, e l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, stamane hanno presentato a Villa Devoto il piano straordinario delle assunzioni.

«Purtroppo, in questi anni il blocco del turnover, la mancata attivazione dei concorsi ha progressivamente depauperato il numero di operatori nel comparto sanitario. Ogni giorno i cittadini conoscono la sofferenza causata da questa carenza d’organico. Abbiamo quindi deciso di avviare un piano d’assunzioni straordinario, sbloccando tanti concorsi che erano stati previsti nel passato ma mai attivati», ha detto il presidente della Giunta regionale Christian Solinas, presentando il piano straordinario per le assunzioni e la mobilità del personale nel sistema sanitario regionale. Circa settanta concorsi che saranno avviati entro l’anno, per un totale di oltre 1.000 assunzioni che riguarderanno i diversi profili del comparto. Un numero di operatori che soddisfa il piano del fabbisogno a cui Ats non ha mai dato risposta.

«Si tratta di un cambio di passo nella sanità regionale, un’esigenza dei Sardi – ha precisato il presidente Christian Solinas – abbiamo perso fin troppo tempo negli anni passati, i cittadini pretendono una sanità all’altezza delle loro aspettative, un sistema di qualità che noi vogliamo affermare con la riforma.»

«Stiamo ponendo rimedio ai disastri del passato – ha aggiunto l’assessore della Sanità Mario Nieddu – i 27 milioni di euro risparmiati dall’Ats sono stati generati dal blocco delle assunzioni, con conseguente taglio alla produzione e alla qualità dei servizi erogati.»

Per dare il via al piano straordinario delle assunzioni la giunta ha approvato le nuove linee di indirizzo per l’accentramento delle procedure concorsuali e della mobilità. Le nuove regole prevedono l’accentramento delle procedure concorsuali in capo ad un’azienda capofila individuata di volta in volta dalla Regione e non saranno quindi più in mano alla sola Ats.  

«Le mobilità – ha spiegato l’assessore della Sanità – saranno attivate e seguiranno le procedure concorsuali, questo permetterà di garantire una migliore allocazione delle risorse umane e superare le distorsioni a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, per cui i lavoratori ritenuti idonei alla mobilità si vedevano negare poi il nullaosta dall’Ats.»

Cambiano anche i concorsi, introdotto il criterio meritocratico. Le aziende comunicheranno alla capofila le sedi di destinazione solo dopo aver concluso le procedure di mobilità e tenendo conto dei posti coperti dalla mobilità stessa. I vincitori del concorso inseriti in graduatoria potranno indicare la sede di destinazione secondo il criterio per cui le preferenze terranno conto della posizione in graduatoria. Chi avrà ottenuto i risultati migliori avrà maggiori possibilità di vedersi assegnare i posti a disposizione nelle destinazioni desiderate. Chi dovesse rifiutare la destinazione decadrà automaticamente dalla graduatoria.

«Le nuove regole – ha concluso Mario Nieddu – mettono un argine al fenomeno dei tanti vincitori di concorso che vedendosi assegnati alle sedi più disagiate e periferiche rifiutavano la destinazione, in attesa di un’opportunità in altre sedi. Chi verrà assegnato ai presidi periferici dovrà spendersi per quel territorio, nella consapevolezza comunque di poter fare affidamento su un sistema di mobilità che finalmente potrà funzionare.»