20 April, 2024
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Una delle componenti della coalizione di centrodestra che sostiene la candidatura alla carica di governatore del senatore sardista Christian Solinas, è l’UDS, presente anche alle elezioni di cinque anni fa. Nella circoscrizione di Carbonia Iglesias i candidati sono: Alessandro Masciarelli, ex assessore del comune di Carbonia e della provincia di Cagliari; Daniela Fois; Vanessa Pili e Mario Pes.

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La Lega di Matteo Salvini ha ufficializzato la composizione delle liste per le prossime elezioni Regionali che sosterranno come candidato alla carica di governatore il senatore Christian Solinas. Nella circoscrizione di Carbonia Iglesias sono presenti nella lista Adriano Scanu, Monica Atzori, Michele Ennas e Marina Francesca Bardanzellu.

 

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Anche l’Udc e Fratelli d’Italia hanno ufficializzato le liste dei candidati per la circoscrizione di Carbonia Iglesias alle Regionali del 24 febbraio, entrambe collegate alla candidatura a governatore di Christian Solinas.

Per l’Udc i candidati sono Learco Fois (consigliere in carica ed ex sindaco del comune di Giba), Patrizia Congiu (ex assessore del comune di Carloforte), Luigi Perseu noto Ginetto (ex sindaco di Iglesias) ed Angela Scarpa (assessore dei Servizi sociali in carica del comune di Iglesias).

I candidati della lista Fratelli d’Italia sono Gianluigi Rubiu (consigliere regionale uscente), Veronica Impera (assessore in carica del comune di Santadi), Orietta Mura (assessore in carica del comune di Portoscuso) e Massimo Melis (consigliere comunale in carica ed ex assessore del comune di Sant’Antioco).

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L’assemblea del circolo di Fratelli d’Italia di Sant’Antioco ha votato all’unanimità lo scioglimento dell’organismo «per non scendere a compromessi imposti dai vertici regionali». «Con dispiacere – ha dichiarato il presidente Emanuela Pilia -, prendo atto della volontà dell’assemblea e, con dispiacere, visti i sacrifici fatti per tenere in piedi in circolo, l’ho sciolto ufficialmente».

«Alla luce dell’ultima candidatura espressa ed imposta dai vertici regionali di partito, il Circolo ha preso posizione e più volte ha chiesto al coordinamento regionale e provinciale di non presentare una candidatura che fosse estranea al partito e al circolo cittadino. Siamo stati tenuti all’oscuro sulle manovre di scelta del candidato locale a Sant’Antioco», dice Michele Pirosu, uno dei tesserati.

«La scelta del candidato di Sant’Antioco è stata fatta senza passare dal circolo cittadino – afferma il presidente uscente del Circolo – e, appresa la scelta del candidato espressione della nostra città, la maggioranza dei tesserati del circolo ha posto il veto da subito, esprimendo al coordinamento regionale la propria contrarietà alla candidatura del suddetto, proponendo altri candidati. La cosa più triste – aggiunge l’ormai dimissionario presidente del circolo -, è aver appreso da vie non ufficiali e non dal partito, la scelta del candidato, più volte contestato e di averlo scelto tra le fila di persone totalmente estranee al partito, soprattutto a livello cittadino e allo stesso circolo, presso il quale non si è mai presentato. Avremmo voluto che la base del partito, intesa come circoli e più volte lasciata intendere come cardine dell’ideologia di destra, fosse stata presa in considerazione dal coordinamento regionale e, soprattutto, provinciale, di cui faccio parte, come vice -, conclude Emanuela Pilia – ed esprime il suo rammarico per non aver trovato un punto d’incontro con il partito e per aver dovuto chiudere un circolo portato avanti con sacrificio e voglia di fare.»

Anche Simone Caddeo, fondatore e primo presidente cittadino, che ha assistito inerme alla caduta del Circolo, ma rimane vicino alla scelta dei tesserati e di Emanuela Pilia, ha espresso grande dispiacere: «Mi sarei aspettato una maggior tutela da parte del mio successore Pino Floris, commissario provinciale, invece il territorio è rimasto solo e senza voce in capitolo – dice Simone Caddeo -. Rimane fermo l’appoggio dei tesserati al partito nazionale e al suo presidente Giorgia Meloni e a Christian Solinas». 

Emanuela Pilia.

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Saranno sette i candidati che il 24 febbraio si contenderanno la carica di governatore della Sardegna per i prossimi cinque anni. Dopo l’annuncio della candidatura del giornalista-scrittore Vindice Lecis con la lista di Sinistra Sarda, infatti, oggi Ines Simona Pisano, magistrato del Tar del Lazio che aveva presentato il contrassegno elettorale “Sardegna di Ines Pisano”, ha annunciato la sua rinuncia alla competizione elettorale.

«In bocca al lupo a tutti ma, in particolare, il mio incoraggiamento va a Massimo Zedda – ha detto Ines Pisano dopo aver ufficializzato la sua rinuncia, nell’aria già da qualche giorno -: pur nella recentissima conoscenza ho potuto apprezzare la mia stessa visione del futuro della Sardegna e l’onestà dell’uomo indisponibile a cedere a facili compromessi.»

«Quando ho dato la mia disponibilità, ad animarmi erano due obiettivi – ha aggiunto Ines Simona Pisano -: la possibilità di costruire un progetto innovativo ed alternativo alle vecchie logiche, ed unire il più possibile tutti coloro che si riconoscevano in una nuova idea di futuro per la Sardegna. La legge elettorale vigente non consente l’emersione di soggetti che non siano parte del sistema e già strutturati, e il rischio reale è quello di contribuire esclusivamente all’eccesso di frammentazione che dobbiamo superare. Faccio un passo indietro – ha concluso Ines Simona Pisano – come atto d’amore verso la Sardegna: non è una diserzione o una fuga, al contrario, un gesto di umiltà e passione per la nostra terra.»

Con la rinuncia di Ines Simona Pisano, viene a mancare l’unica donna tra i candidati alla carica di governatore, ora tutti di genere maschile: Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Christian Solinas (centrodestra), Massimo Zedda (centrosinistra), Francesco Desogus (M5s), Mauro Pili (Sardi uniti), Paolo Maninchedda (Partito dei sardi), Vindice Lecis (Sinistra sarda).

 

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«Ma sul metano in Sardegna Christian Solinas che posizione ha? Perché fino ad oggi il candidato del centrodestra ha sempre detto no alla realizzazione della dorsale, esattamente come il Movimento 5 Stelle che ritiene l’opera inutile e costosa. Ma a sentire le dichiarazioni di oggi del leader della Lega Matteo Salvini, temiamo che Solinas abbia dovuto chinare il capo e cambiare idea, appiattendosi sulle posizione del Pd e del centrodestra berlusconiano, gli unici veri sostenitori insieme alle lobby della realizzazione della dorsale.»
Lo afferma il candidato alla presidenza della Regione Sardegna per il Movimento 5 Stelle, Francesco Desogus.

«Sul metano in Sardegna la posizione del Movimento 5 Stelle è invece da tempo chiara e inequivocabile: noi lo vogliamo nella misura in cui servirà realmente ai sardi e alle nostre imprese – aggiunge Francesco Desogus -. Perché per far arrivare il metano in Sardegna non occorre, infatti, costruire la dorsale, ma bastano alcuni depositi costieri.»

«Sul carbone poi, prendiamo atto che Salvini è stato male informato – aggiunge Francesco Desogus -. L’Enel, infatti, ha già assicurato che al momento della chiusura delle centrali un’uguale quantità di energia verrà garantita proprio da impianti alimentati a metano. Il Movimento 5 Stelle non è contro il metano ma contro le speculazioni e le opere inutili che fanno solo gli interessi delle solite lobby, sostenute dai partiti tradizionali.»

Per Francesco Desogus «a questo punto, sulla dorsale si tratta di capire se i sardi voteranno le idee del candidato del centrodestra Solinas o quelle di Salvini. Solinas su questo tema batta un colpo».

 

 

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Con il giornalista-scrittore Vindice Lecis (Sinistra Sarda), sono 8 i candidati alla carica di governatore che si confronteranno nelle elezioni regionali in programma il 24 febbraio.

61 anni, sassarese, ex giornalista della Nuova Sardegna e del gruppo l’Espresso, Vindice Lecis è il candidato di Sinistra sarda, lista formata da Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, che verrà presentata ufficialmente in una conferenza stampa in programma a Sassari giovedì 17 gennaio, nel corso della quale verranno presentati anche i principali punti programmatici che verranno portati al centro della campagna elettorale.

Le liste che saranno protagoniste della competizione elettorale saranno 26, 11 a sostegno della candidatura di Christian Solinas (centrodestra), 9 per Massimo Zedda (centrosinistra), ed uno per ciascuno degli altri 6 candidati: Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Francesco Desogus (M5S), Mauro Pili (Sardi Liberi), Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi), Ines Pisano (Sardegna di Ines Pisano) e Vindice Lecis (Sinistra Sarda).

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Le forze politiche Energie per l’Italia, Partito Liberale, ALI e Partito Repubblicano, hanno firmato un accordo per riunire tutte le donne e gli uomini che si rispecchiano nei valori liberali, democratici e repubblicani, in vista delle prossime elezioni regioinali.

L’idea alla base di questa nuova aggregazione è creare una nuova forza pulita, che promuove un progetto ampio e di lunga durata, orientato al futuro, un accordo che non si ferma alle regionali del 2019 ma punta a un’alleanza per le future elezioni europee ed amministrative sull’isola. Inoltre la Sardegna sarà il laboratorio politico per un progetto che si estenderà a livello nazionale.

Per il rinnovo del Consiglio regionale, la lista “Energie per l’Italia – Sardegna” sarà presente con i propri candidati in ogni circoscrizione della Sardegna, nell’alleanza della coalizione di centro destra, sardista e civica che vede candidato presidente Christian Solinas.

 

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Il candidato governatore del centrodestra, Christian Solinas, ha visitato oggi la Portovesme srl per parlare di lavoro e delle soluzioni per il rilancio del comparto industriale nel Sulcis, un territorio martoriato dalla crisi dove la maggior parte delle aziende ha chiuso i battenti da anni. Di fronte ai rappresentanti sindacali, ai tecnici dello stabilimento e all’amministratore dell’azienda, Carlo Lolliri, ha annunciato un impegno concreto a favore dell’industria sarda: «È necessario – ha sottolineato Christian Solinas – pensare a uno sviluppo che possa convivere con ambiente e turismo. Non si può più trascurare questo importante motore dell’economia del territorio in nome di un ambientalismo spesso di facciata che penalizza il reddito e la sopravvivenza di migliaia di famiglie».

Giusto tutelare l’ambiente «ma altrettanto doveroso salvaguardare lavoro e occupazione: le aziende piccole o grandi – ha sottolineato il senatore e segretario sardista – hanno diritto ad avere delle risposte certe e in tempi accettabili, non si può continuare a essere ostaggio della burocrazia che per concedere un’autorizzazione impiega anni. Così si fanno scappare gli imprenditori. La Regione ha necessità di essere riformata e subito».

Rispondendo alle domande dei lavoratori Christian Solinas ha anche assicurato il suo impegno e del Gruppo Lega -Psd’Az, nelle more della stesura del regolamento di attuazione per la pensione “Quota cento”, «affinché sia riconosciuto il lavoro usurante nel calcolo dei requisiti di accesso anticipato. Di particolare interesse anche le risposte fornite alle rappresentanze sindacali della Portovesme Srl in merito a una nuova strategia di incentivi per il trasporto delle merci da e per la Sardegna».