19 March, 2024
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A Chicago la temperatura arriva a 30 sottozero, negli stessi giorni in Australia si raggiungono i 47 gradi Celsius: tutto nella norma o il clima sta davvero cambiando? Un problema globale affrontato in ordine sparso: mentre la 16enne studentessa svedese Greta Thunberg invita i leader dell’Unione europea a un maggiore impegno per ridurre le emissioni responsabili del cambiamento climatico, la Casa Bianca, per ridimensionare il problema, ingaggia William Happer, un fisico in pensione che da anni teorizza le proprietà benefiche di una maggiore quantità di emissioni di anidride carbonica.

Sul clima la posta in gioco è alta e la confusione è parecchia. Sotacarbo prova a fare chiarezza e favorire la migliore informazione possibile, con un ciclo di conferenze, aperto a tutta la cittadinanza e a chiunque intenda intervenire, ospitato nel proprio Centro ricerche a Carbonia.

I quattro seminari vedranno la partecipazione di specialisti che vogliono analizzare il clima, i cambiamenti in atto e le conseguenze sul pianeta da quattro prospettive diverse.

La serie di incontri sarà aperta il 28 marzo, alle 18.00, dal professor Silvio Gualdi, Primo Ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e Direttore della Divisione “Climate Simulation and Prediction” del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), che analizzerà il fenomeno dal punto di vista scientifico.

Secondo incontro il 5 aprile, alle 16.00, con Marzio Galeotti, professore di Economia politica presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, che affronterà il tema in termini economici.

Il 16 maggio, alle 18.00, la professoressa Donatella Spano, dal 2015 coordinatrice del Tavolo interregionale della Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, illustrerà l’impatto dei cambiamenti climatici sulla Sardegna.

Il ciclo verrà chiuso il 18 giugno dal professor Alessandro Lanza, presidente Sotacarbo e tra gli autori principali del terzo e quinto report di valutazione sui cambiamenti climatici dell’Ipcc (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite), che illustrerà l’importanza della ricerca sul territorio e il ruolo svolto da Sotacarbo in questo ambito.

La partecipazione agli incontri è aperta al pubblico e gratuita (chi intende partecipare è pregato di registrarsi inviando un’e-mail all’indirizzo clima2019@sotacarbo.it).

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Ieri una delegazione della RSU ha svolto alcuni incontri, nel merito della conclusione del procedimento V.I.A. e A.I.A.

Presso l’assessorato regionale dell’Ambiente, i lavoratori hanno incontrato l’assessore Donatella Spano ed il suo staff che ha comunicato che la predisposizione degli atti da inviare alla Giunta regionale prosegue dagli uffici in regime di priorità.

«Resta confermato – spiega la RSU Eurallumina – l’impegno di portare la documentazione all’attenzione della Giunta regionale per l’ottenimento della delibera riguardante la V.I.A. entro la conclusione della legislatura. L’azione di monitoraggio, che è costante, proseguirà con un nuovo incontro a metà della prossima settimana.»

«Presso la sede dell’assessorato Enti locali ed Urbanistica – aggiunge la RSU Eurallumina -, abbiamo incontrato l’assessore Cristiano Erriu. Abbiamo richiesto e ricevuto informazioni relative al procedimento A.I.A. (di competenza della provincia del Sud Sardegna, nei giorni precedenti abbiamo avuto nel merito interlocuzioni con l’amministratore ingegner Mario Mossa). Sono sotto attenta valutazione tutti i possibili scenari dal punto di vista normativo che possano verificarsi, appena verrà avviato il procedimento autorizzativo A.I.A, che inizierà immediatamente dopo la deliberazione della V.I.A. e dovrà concludersi entro 30 giorni dall’avvio.»

«Le situazioni vengono monitorate costantemente – conclude la RSU Eurallumina -, qualora vi fossero evoluzioni significative, verranno nei limiti della riservatezza comunicate prontamente.»

Preoccupano i lavoratori, intanto, i ritardi nell’emanazione del decreto sulla Cassa Integrazione Guadagni Speciale (CIGS) per riorganizzazione aziendale, dopo la sottoscrizione dell’accordo per la proroga per 260 lavoratori/trici per l’intero 2019, avvenuta lo scorso 22 novembre.

Ieri una delegazione della RSU si è recata presso gli uffici dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cagliari (agenzia che lavora con il ministero del Lavoro), dove è stata ricevuta dal direttore dott. Eugenio Annichiarico, che ha inviato immediata comunicazione al direttore generale del ministero del Lavoro dott. Ugo Menziani, riferendo dell’incontro avuto con i rappresentanti dei lavoratori ed evidenziando le motivazioni delle rivendicazioni e lo stato di tensione destinato ad aumentare esponenzialmente.

«Di fatto, alle continue e costanti nostre richieste e a quelle inoltrate dall’azienda (ai dirigenti del ministero del Lavoro a Roma, agli uffici ministeriali di Cagliari, ai solleciti richiesti all’assessorato regionale del Lavoro, reiterati da Confindustria e organizzazioni sindacali) – spiega la RSU Eurallumina -, non abbiamo entrambi avuto risposte che possano far intravedere una soluzione al problema indicandoci la possibile tempistica. Non ci bastano rassicurazioni di una “soluzione a breve”.»

«Riteniamo assolutamente urgente che venga emanato il decreto del ministero del Lavoro che autorizzi l’Inps a procedere con l’erogazione delle spettanze ai 260 lavoratori/trici interessati, al fine di evitare che si verifichi un’interruzione tra il trattamento di CIGS scaduto al 31/12/2018 e la proroga per il 2019, con gravi ripercussioni che, comprensibilmente – aggiunge la RSU Eurallumina – subiranno i lavoratori/trici e le loro famiglie, già gravati da difficoltà dovute alla decurtazione tra il salario effettivo da lavoro stabile, al dover ricorrere al sostegno spettante dall’ammortizzatore sociale, di fatto ridotto e indispensabile se non percepito con sufficiente puntualità da chi non ha altre fonti di sostentamento, in particolare i monoreddito.»

«Tale problematica – conclude la RSU Eurallumina – è per noi di difficile gestione sociale e, per questo, abbiamo richiesto in data odierna un incontro urgente al prefetto di Cagliari, per un suo intervento nel merito della problematica sopracitata.»

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La Giunta regionale ha dato ieri il via libera agli obiettivi generali e alle priorità strategiche assegnate per il 2019 all’Agenzia regionale Forestas e all’ARPAS.

«Con la prima delibera – afferma l’assessore Donatella Spano – individuiamo le priorità e rendiamo la programmazione di Forestas coerente con le politiche regionali, tenendo conto in particolare che nella mission dell’Agenzia sono ormai punti di riferimento preminenti il Piano d’azione straordinario per il contrasto e l’eradicazione della Peste Suina Africana in Sardegna e il Programma straordinario di interventi di pulizia degli alvei fluviali da vegetazione e materiali ingombranti, finalizzato a ridurre il rischio idraulico. Inoltre la legge forestale contempla tra le funzioni di Forestas l’attuazione delle attività di protezione civile, in particolare le campagne antincendio e alle attività di presidio idraulico e idrogeologico, oltre alla possibilità di sottoscrivere convenzioni con gli enti locali per utilizzare il personale dell’Agenzia per la manutenzione e la pulizia di strade e siti di importanza storico culturale.»

Per l’anno in corso, l’attività di Forestas avrà i seguenti obiettivi: la cura, tutela e conservazione del patrimonio forestale, della biodiversità e del paesaggio; la difesa dei sistemi forestali e silvo-pastorali dai rischi ambientali; la valorizzazione produttiva, turistico-ricreativa e culturale del patrimonio naturale; la promozione della ricerca scientifica, sperimentazione, innovazione tecnologica e della cultura nel settore forestale e il sostegno delle attività di informazione, sensibilizzazione ed educazione ambientale.

Per l’ARPAS sono stati individuati alcuni obiettivi generali che rivestono un’importanza strategica in coerenza non soltanto con le previsioni contenute negli atti di indirizzo regionale, ma anche con quanto previsto dai principali atti di programmazione definiti a livello nazionale dal sistema delle agenzia delle ARPA; ciò in continuità con il ruolo in questi anni definito all’interno del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA). L’impegno profuso sul piano nazionale dalla Regione Sardegna attraverso l’ARPAS, infatti, ha fatto sì che l’Agenzia, oltre ad essere stata indicata nel 2018 quale ARPA rappresentativa del “Sud e Isole”, sia attivamente coinvolta nel Tavolo Tecnico Nazionale incaricato della definizione dalla proposta per il Ministero dell’Ambiente di costi standard sulla base dei quali verranno finanziati i LEPTA. In questo scenario trovano espressione le sinergie fra l’azione di coordinamento della Regione Sardegna e quella del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale.

Per l’esercizio 2019 e nella prospettiva triennale, l’ARPAS  avrà i seguenti obiettivi: contribuire a garantire la sicurezza del territorio, la prevenzione e la gestione dei rischi; contribuire alla conoscenza dello stato dell’ambiente, alla valutazione e controllo delle fonti di pressione e alla salute pubblica; razionalizzare l’organizzazione e l’operatività; promuovere l’informazione ambientale, la ricerca e lo sviluppo sostenibile e infine contribuire alle attività di salute pubblica.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, ha approvato la delibera che modifica in parte i criteri e le modalità di concessione dei contributi per il potenziamento economico delle cooperative e dei loro consorzi, accogliendo i rilievi proposti dal Comitato regionale per la Cooperazione, espressi nella riunione dello scorso 10 gennaio. Da una parte viene rivisitata la possibilità di erogare finanziamenti per la “macrovoce immobili”, che ricomprende, al suo interno, anche gli interventi edili ammissibili. Dall’altra si prevede il termine di 10 giorni per le istanze istruttorie. Via libera inoltre al Programma annuale per l’Emigrazione 2019 e al Piano triennale 2019/2021, a seguito del parere favorevole espresso lo scorso 17 ottobre dalla Consulta regionale per l’Emigrazione. I due atti di programmazione prevedono, rispettivamente, gli interventi della Regione nel corrente anno e le linee guida nel triennio, in favore delle Federazioni, dei Circoli e delle associazioni di tutela dei Sardi nella Penisola e all’Estero. Sono 2 milioni 314mila euro le risorse assegnate dal Piano annuale 2019, con un incremento di oltre 100mila euro rispetto al finanziamento dell’anno precedente. Il piano per il triennio 2019/2021, inviato al Consiglio Regionale per l’acquisizione del parere della competente Commissione consiliare, oltre ai 2 milioni 314mila euro stanziati per il 2019, riserva per ciascuno degli anni 2020 e 2021 2 milioni 205mila euro.

Via libera all’atto di indirizzo per i procedimenti di approvazione degli atti di governo del territorio, da applicarsi a partire dal 1° febbraio 2019. Il provvedimento renderà pienamente operativa la legge regionale n. 1/2019 (la cosiddetta Legge di semplificazione). In particolare, l’articolo 21 introduce nel procedimento di pianificazione la conferenza di copianificazione mentre l’articolo 23 riscrive il procedimento di formazione e approvazione dei Piani urbanistici comunali, di quelli intercomunali e delle relative varianti.

Come proposto dall’assessore Donatella Spano, la Giunta ha approvato la decisione di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA l’intervento di efficientamento e adeguamento dell’impianto di compostaggio di Macchiareddu, presentato dal CACIP, a condizione che siano rispettate e recepite le prescrizioni indicate.

La Giunta, su proposta dell’assessore Raffaele Paci, ha poi dato il via libera all’esecutività del Bilancio di previsione 2019-2021 dell’Agenzia Sarda delle Entrate, approvato con determinazione del direttore generale, e al percorso di utilizzo dei lavoratori della Tossilo Spa in attuazione della legge regionale del dicembre 2016. Approvate, infine, le variazioni tecniche di bilancio necessarie a garantire il funzionamento del Nucleo regionale Conti Pubblici Territoriali.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, ha istituito oggi il Tavolo tecnico che, sotto il coordinamento dalla Direzione generale della protezione civile, elaborerà il Piano regionale per il rischio balneare.

«Dopo l’approvazione del Piano regionale di protezione civile per il rischio idraulico, idrogeologico e da fenomeni meteorologici avversi ed il Piano delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, vogliamo dotare la Sardegna di un ulteriore strumento di pianificazione indispensabile per la prevenzione su tutto il territorio», commenta Donatella Spano.

La titolare della delega di Protezione civile sottolinea l’importanza del documento che sarà elaborato dal tavolo tecnico anche per definire un modello di intervento che possa essere esteso a tutti i territori costieri e, in particolare, alle Amministrazioni comunali che dovranno procedere all’aggiornamento del proprio piano di protezione civile. La pianificazione consentirà infine di programmare in maniera più efficace l’utilizzo delle risorse statali e quelle regionali, appositamente stanziate dopo che a partire dal 2016 il capitolo statale era stato raddoppiato con fondi regionali proprio a seguito della proposta dell’assessore Donatella Spano, che specifica: «In attesa del nuovo Piano e della programmazione delle risorse in via di imminente definizione per l’esercizio in corso, al fine di non compromettere la tempestività di assegnazione dei contributi all’avvio della prossima stagione, verranno applicati i criteri già esistenti».

 

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«La rete regionale di giardini fenologici che la Sardegna sta realizzando a partire da Sorradile e che si estenderà anche a Desulo e Tissi, fornirà un significativo apporto nelle azioni di contrasto al mutamento climatico: un vero e proprio strumento di monitoraggio dei fenomeni meteoclimatici grazie ai dati che verranno raccolti nel tempo dall’analisi dello sviluppo vegetativo. Con la nascita del “Giardino fenologico europeo” di Sorradile, infatti, stiamo gettando le basi per un significativo contributo all’intera rete europea e per una migliore qualità di vita della popolazione residente.»

Lo ha detto l’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, intervenendo ieri alla presentazione del progetto ‘Cultivar’ per la realizzazione del Giardino fenologico, organizzato dal Comune di Sorradile in collaborazione con Arpas, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna.

La rete regionale, che partirà da Sorradile con la preziosa collaborazione dell’Arpas, risulta composta da giardini localizzati in contesti territoriali rappresentativi distinti, uno in pianura uno in collina e l’altro in montagna.

«Il costante monitoraggio previsto nella rete ci permetterà anche di tenere sotto controllo le minacce derivanti dalle specie aliene invasive e dall’incremento di patogeni – ha aggiunto Donatella Spano -. L’attività di raccolta dati realizzata dall’Arpas consentirà la precoce individuazione delle emergenze, dei rischi di espansione e la pianificazione di interventi correttivi in tempi rapidi.»

A causa della vulnerabilità di tutta l’area mediterranea, la Regione ha rafforzato tutte le politiche di contrasto ai mutamenti climatici.

«Durante il mio mandato – ha sottolineato ancora l’assessore Donatella Spano – è sempre stato fortissimo l’impegno delle politiche regionali per la tutela della biodiversità, attraverso azioni mirate al mantenimento e la valorizzazione del patrimonio boschivo – rilanciato anche dalla legge forestale regionale – e all’estensione della rete Natura 2000. Il Mediterraneo è tra le regioni più vulnerabili per gli impatti dell’aumento delle temperature, con ripercussioni su siccità e incendi, e per la crescita dell’intensità e frequenza degli eventi meteorologici estremi che la nostra isola ha registrato specialmente negli ultimi anni, come nel caso della grave siccità del 2017 e dei fenomeni alluvionali dei mesi scorsi.»

L’assessore dell’Ambiente si è congratulata con il sindaco Pietro Arca e con la comunità di Sorradile, «un Comune pioniere nel portare avanti dei progetti dall’alto valore ambientale e primo in Sardegna ad essersi dotato di un proprio Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, a marzo 2017». L’intervento di rigenerazione del paesaggio del Lago Omodeo può dare un contributo essenziale anche alla fruizione turistico-ricreativa del territorio.

«Plauso al comune di Sorradile per aver inserito i temi ambientali e climatici nella progettazione territoriale. Inoltre il turismo attivo costituisce anche una modalità di educazione ambientale, la più efficace poiché basata sull’esperienza.» 

Vediamo come nuove modalità di occuparsi della sostenibilità ambientale dei nostri territori costituiscano occasione per la creazione di nuove opportunità lavorative unendo l’educazione ambientale, la fruizione e la ricerca.

«I cosiddetti green jobs necessitano di un nuovo tipo di formazione che richiede capacità nuove, legate all’ambiente e alla sostenibilità ambientale. Per questo stiamo chiedendo con forza al ministro dell’Ambiente affinché intervenga assieme al ministro della Pubblica Istruzione e del Lavoro per adeguare il sistema scolastico a questa necessità – ha concluso l’assessore dell’Ambiente – invitando gli amministratori presenti a dare continuità alle azioni intraprese, che potranno essere valorizzante anche a livello internazionale grazie all’inserimento nella rete fenologica europea.»

 

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L’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, coordinatrice della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, oggi a Roma ha posto la situazione della Sardegna all’attenzione del ministro Sergio Costa, in sede di Commissione. Al ministro dell’Ambiente, Donatella Spano ha consegnato a mano copia della lettera già inviata, lo scorso 31 dicembre, dal presidente Francesco Pigliaru al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, allo stesso Sergio Costa, al ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e ai presidenti delle Regioni e delle Province autonome.

«La Sardegna ha scelto da tempo la strada della decarbonizzazione a favore della riduzione delle emissioni dannose ma la disposizione ministeriale sulla dismissione di tutti gli impianti approvvigionati a combustibile fossile entro il 2025 rischia di avere pesantissimi impatti economici. L’esigenza di prevedere una tempistica di transizione è pertanto imprescindibile – ha sottolineato Donatella Spano ricordando le conseguenze, soprattutto nel Sulcis, della disposizione ministeriale adottata senza il necessario confronto politico e tecnico con le Regioni -. Privata di un periodo di transizione che consenta alle attività produttive alternative – ha concluso Donatella Spano – l’area del Sulcis subirebbe un gravissimo fermo dell’intera attività industriale. Le ricadute sull’occupazione e sul tessuto socio-economico dell’intera Sardegna sarebbero pesantissime.»

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La Giunta regionale ha approvato le Direttive alle strutture regionali per la vigilanza con cui viene integrato il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza. Recependo le indicazioni interpretative contenute nella Deliberazione dell’ANAC n. 1134 dell’8 novembre 2017 e le modificazioni richieste dall’entrata in vigore del decreto legislativo n. 97/2016, la Regione ottempera in tal modo agli obblighi in materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza da parte degli enti pubblici, delle società e degli enti di diritto privato dalla stessa controllati, finanziati o vigilati.

La Giunta, su proposta dell’assessore Luigi Arru, ha assegnato agli ambiti PLUS, per il 2019, una prima quota del Fondo regionale dei servizi integrati alla persona, per la gestione associata dei servizi e il funzionamento degli uffici, per un totale di 14 milioni 888mila euro. Si tratta dell’80% dello stanziamento complessivo, che ammonta a 18 milioni 610mila euro. Il provvedimento è stato esteso al sub-ambito del Terralbese del PLUS Ales-Terralba, al quale vanno 160mila euro per la gestione associata dei servizi alla persona.

Approvati gli obiettivi del 2019 per i direttori generali delle Aziende del Servizio sanitario regionale (AOU di Cagliari, AOU di Sassari, AO Brotzu, ATS e AREUS), articolati in tre aree: erogazione dei livelli essenziali di assistenza e della qualità; sostenibilità economico-finanziaria; sistema informativo sanitario.

Con una terza delibera la Giunta ha deciso di integrare, per l’anno 2019, il programma di interventi rivolti ad alcune categorie di pazienti affetti da particolari patologie rare. A tal proposito saranno disponibili per quest’anno 150mila euro, che saranno gestiti dall’ATS attraverso le aree socio-sanitarie locali.

Approvato, su proposta dell’assessora del Lavoro, Virginia Mura, il Piano Annuale per il 2019. L’atto di programmazione degli interventi in favore delle comunità di stranieri residenti in Sardegna ha ricevuto il via libera della Giunta, dopo esser stato presentato ed approvato all’unanimità, lo scorso 10 gennaio, dalla Consulta regionale per l’immigrazione, costituita dai rappresentanti delle comunità degli immigrati presenti nel territorio regionale, dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e da esperti del settore. Gli interventi  previsti nel piano sono in larga parte finanziati da risorse dedicate dell’Unione Europea e dal fondo FAMI del ministero dell’Interno. L’obiettivo generale delle misure consiste nel favorire la collaborazione tra le famiglie sarde e quelle straniere, soprattutto attraverso i Comuni. Si tratta di azioni ideate “dal basso”, con il coinvolgimento delle comunità e istituzioni locali, a partire dalle scuole, e da altri presidi culturali e sociali dei territori.

Su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, è stato deliberato di non sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale, condizionato a prescrizioni, l’intervento per il completamento della nuova Sassari – Alghero 1° lotto (Nulla osta alla immediate esecutività delle delibere dell’amministratore unico dell’agenzia Forestas e del direttore di Arpas per l’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio 2019, rispettivamente fino al prossimo 30 aprile e per un periodo di quattro mesi).

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Gli uffici dell’assessorato Ambiente hanno concluso l’istruttoria relativa all’intervento per il nuovo campo prove R140 presentato da RWM Italia nel territorio di Iglesias e, in applicazione della vigente normativa, hanno escluso un’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale. Durante la seduta di oggi la Giunta ne ha preso atto e ha recepito in delibera le prescrizioni ambientali che condizionano gli interventi del progetto che, comunque, andrà sottoposto all’autorizzazione delle amministrazioni territoriali competenti.

«Gli Uffici lavorano secondo le disposizioni di legge e nell’autonomia dovuta ad una struttura tecnica che abbiamo sempre rispettato. Sul piano politico però resta ferma la posizione già espressa dal presidente Pigliaru e da tutta la Giunta al Governo italiano nella nota inviata al presidente Conte – afferma l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, che prosegue ricordando i passaggi della lettera tra cui le risoluzioni adottate dal Parlamento europeo a partire dal 2015 -. Siamo assolutamente convinti che i diritti umani siano una priorità non negoziabile ed il Parlamento europeo ha più volte evidenziato l’adozione dell’embargo di armi da parte dell’Europa nei confronti di un Paese come l’Arabia Saudita. La Germania ha già bloccato la vendita di armi al Paese e chiediamo al Governo italiano di fare altrettanto. Identificare la nostra meravigliosa Sardegna come luogo da cui partono le bombe è quanto di più negativo possiamo auspicare per la nostra popolazione. Riguardo ai posti di lavoro  conclude Donatella Spano – abbiamo ripetutamente sollecitato e continueremo a farlo, il Governo italiano ed il Parlamento, per una riconversione dell’intera produzione localizzata in Sardegna che tenga conto del mercato difensivo dei Paesi europei e dai nostri più stretti alleati.» 

I nuovi interventi consistono nella realizzazione, all’interno del campo prove, di un’area scoperta di circa 150 metri quadri protetta da terrapieni dell’altezza di 4 metri e di un piccolo locale esterno all’area terrapienata, destinato a postazione per l’operatore.

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Riguarda 410 operai e 68 tra impiegati, quadri e dirigenti, il rafforzamento di organico che interessa l’agenzia Forestas sulla base del piano triennale del fabbisogno del personale e del reclutamento 2018-2020 approvato a luglio dalla Giunta Pigliaru. L’assunzione a tempo indeterminato, effettuata sulla capacità assunzionale calcolata in base al turn over, viene fatta con un bilancio pluriennale di 2,1 milioni di euro per il 2018, 5 milioni e 150mila per il 2019 e di 5 e 150mila euro per il 2020.

«Grazie alla certezza della copertura finanziaria e dei tempi di una programmazione triennale viene rafforzato l’organico sia con i quadri che con oltre 400 operai generici i quali, grazie alla qualificazione, vedono trasformato il loro contratto da part time a tempo pieno», affermano gli assessori della Difesa dell’ambiente e del Personale Donatella Spano e Filippo Spanu.

La titolare dell’Ambiente si è soffermata sul percorso avviato in questa legislatura per avere la prima legge forestale della Sardegna ed il completo risanamento dell’Agenzia, oggi impegnata, oltre che nella gestione del patrimonio forestale, nei compiti di protezione civile e di eradicazione della peste suina africana. L’assessore Spanu ha ricordato che la Giunta sta seguendo le complesse procedure per dare applicazione alla legge regionale 43 che prevede l’inserimento dei lavoratori di Forestas nel comparto di contrattazione della Regione.

Soddisfatto Giuseppe Pulina, amministratore unico dell’Agenzia, che oggi alla presenza degli assessori e del direttore generale Giuliano Patteri ha spiegato i dettagli: «Con il nostro piano triennale si avvia la stabilizzazione definitiva dei semestrali, si risolve la questione delle mansioni superiori e le disastrose carenze in organico di dirigenti e quadri».

La programmazione – nel pieno rispetto della normativa statale per i nuovi ingressi a lavoro – ha già consentito l’assunzione di 4 dirigenti da concorso e quella di 2 dirigenti tramite mobilità o comando. Per quanto concerne i quadri sono stati assunti tramite concorso 6 delle 9 posizioni previste e una delle 3 derivanti dalla mobilità e una delle 3 previste con selezione interna. È in svolgimento la procedura per concorso di assunzione di 27 impiegati e sarà bandita la selezione interna per altri 10 mentre in mobilità sono già arrivati 12 dei 13 previsti (per l’ultimo impiegato la procedura è in fase di espletamento). Infine, dei 410 operai generici previsti nel piano, sono stati qualificati 81. Entro gennaio altri 125 avranno la qualifica. Sono state bandite inoltre 185 qualificazioni (le procedure si concluderanno a febbraio 2019) e ne restano 19 da bandire.

A partire da quest’anno l’Agenzia porterà da 6 a 7 mesi il periodo lavorativo del personale attualmente semestrale,  pari a 1.230 unità, calcolate al netto di quelle che transiteranno a tempo indeterminato grazie alla procedura di qualificazione. Nel 2020 il periodo di lavoro sarà portato a 12 mesi.

La dotazione organica dell’agenzia Forestas al primo gennaio di quest’anno è rappresentata da 6.502 unità di cui 13 dirigenti, 103 quadri (di cui vacanti rispetto alla dotazione 23 posizioni), 551 impiegati (234 vacanti) e 5.835 operai (vacanti 1.254).