24 April, 2024
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«Le strade di nessuno» è lo striscione nero su bianco esposto questo pomeriggio all’incrocio tra la strada statale 195 e la strada provinciale n° 73, all’altezza di Villarios, dai promotori dal coordinamento dei Riformatori Sardi del Sulcis Iglesiente, nel corso di un sit-in organizzato per denunciare la situazione delle strade e richiedere i necessari interventi. Hanno partecipato alla manifestazione il Movimento delle Partite Iva, con il presidente Elio Cancedda; il Partito sardo d’Azione, con Aurelio Fadda; i consiglieri comunali di Carbonia Michele Stivaletta e Daniela Garau.

Per alcune ore, sotto l’attenta osservazione dei carabinieri e degli agenti del commissariato di Polizia di Carbonia guidati dal dirigente Gabriella Comi, hanno distribuito volantini agli automobilisti di passaggio, nei quali sono state sintetizzate le motivazioni della protesta e le richieste avanzate alle amministrazioni competenti, provincia del Sud Sardegna e Regione Sardegna.

Su queste motivazioni abbiamo intervistato Peppino La Rosa, dirigente dei Riformatori Sardi, e Michele Stivaletta, consigliere comunale di minoranza di Carbonia.

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La pioggia, questa mattina, non ha fermato il sit-in promosso dal circolo cittadino dei Riformatori sardi, d’intesa col coordinamento territoriale, davanti alla sede INPS, in via Trieste a Carbonia, per richiamare l’attenzione sul rischio di smantellamento della sede, dopo che non sono stati sostituiti i lavoratori cessati o spostati e dopo che non si effettua più da tempo il servizio per le imprese e i giorni di apertura sono stati ridotti da cinque a tre la settimana. Al sit-in, oltre ai dirigenti dei Riformatori sardi Peppino La Rosa e Roberto Gibillini, hanno partecipato, tra gli altri, il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Sasso Deidda, il capogruppo del Patto Civico in Consiglio comunale Daniela Garau, i presidenti del Movimento Partite Iva e del Comitato Artigiani e Commercianti Elio Cancedda ed Ivan Garau.

Durante il sit-in, abbiamo intervistato Roberto Gibillini, coordinatore cittadino dei Riformatori Sardi; il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Sasso Deidda e Peppino La Rosa, dirigente regionale dei Riformatori sardi.

 

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«Attraverso molteplici e discutibili dichiarazioni tanto alla stampa che attraverso blog e social network, il sovrintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna, Fausto Martino, assume un atteggiamento considerato da tanti inappropriato per un alto funzionario dello Stato nei confronti dell’istituzione regionale, esprimendo pareri di merito sulle scelte politiche dell’attuale Giunta». Lo sostiene l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, in una lettera inviata al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
L’esponente della Giunta Pigliaru nella missiva ricorda le ultime dichiarazioni del soprintendente successive all’impugnazione da parte del Governo di alcuni articoli della legge n. 11 del 2017 «con le quali ha espresso giudizi sulle scelte politiche contenute nel disegno di legge sul governo del territorio attualmente in discussione in Consiglio regionale, scelte sulle quali la Regione ha competenza primaria, anticipando una posizione censoria delle decisioni che nell’assemblea verranno democraticamente assunte». 
«L’atteggiamento critico e irrituale tenuto dal Soprintendente – aggiunge Cristiano Erriu – si accompagna a una estenuante difficoltà di interlocuzione con gli uffici locali del ministero dei Beni e delle Attività culturali sin dal momento dell’insediamento dell’attuale Governo regionale.» 
L’assessore regionale dell’Urbanistica segnala al ministro Franceschini che «la Regione ha incessantemente cercato una fattiva collaborazione con il Mibact e i suoi organi locali per riprendere le attività di verifica e adeguamento del Piano Paesaggistico, ai sensi dell’articolo 156 del Codice del Paesaggio, che si erano interrotte negli ultimi mesi della scorsa legislatura. Siamo davanti – osserva l’assessore – a una storia infinita di solleciti e mancati riscontri».
«Non certo alla Giunta – si legge nella lettera indirizzata a Franceschini – può essere addebitata la responsabilità di affrontare in solitudine questioni così delicate. Tutte le proposte di dialogo e confronto che abbiamo avanzato non hanno prodotto risultati concreti. Ciò rende dubbia la praticabilità di prossime interlocuzioni con il Soprintendente che pare mosso da posizioni pregiudiziali, irrispettose dei ruoli e dell’autonomia regionale sarda.»

«Ci rendiamo comunque disponibili – conclude l’assessore Erriu – per affrontare al più alto livello istituzionale le diverse questioni, con l’obiettivo di riportare il rapporto su un piano di ragionevolezza e di lealtà istituzionale.»
Ieri sera, intanto, l’assessore Cristiano Erriu ha partecipato ad un convegno svoltosi nel salone parrocchiale della Chiesa di San Ponziano, a Carbonia, organizzato dall’Associazione per lo sviluppo socio economico del Sulcis Iglesiente, sul tema “Verso l’approvazione della legge urbanistica, quali opportunità per lo sviluppo economico e sociale del Sulcis Iglesiente?”, coordinato da Manolo Mureddu, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il parroco, don Amilcare Gambella, il segretario regionale Cisl edili Giovanni Matta; l’imprenditore Ninetto Deriu; il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci; il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo; il sindaco di Gonnesa Hansel Cabiddu.
Nel corso del dibattito si è parlato, inevitabilmente, dell’impugnazione della delibera della legge della Regione Sardegna n. 11 del 3/07/2017, recante “Disposizioni urgenti in materia urbanistica ed edilizia”, deliberata qualche giorno fa dal Consiglio dei ministri. Si è parlato a lungo della necessità di dotare la Sardegna di una nuova legge Urbanistica in grado di superare il Piano Paesaggistico regionale, e di garantire alla nostra Isola le attese occasioni di sviluppo, sempre nel rispetto dell’ambiente. L’imprenditore Ninetto Deriu ha parlato del progetto delle terme di Coquaddus, presentato alcuni anni fa e finora bloccato proprio dai rigidissimi vincoli imposti dal PPR. Giovanni Matta ha evidenziato le sofferenze del settore dell’edilizia, rimarcando l’importanza delle novità introdotte dalla legge approvata dal Consiglio regionale, oggi al centro del contrasto con il Consiglio dei ministri. Motivo di confronto è stato anche il ritardo da parte della stragrande maggioranza dei Comuni nell’approvazione dei PUC nel rispetto del PPR (solo 15 sono i Comuni sardi che hanno finora provveduto).

Nel dibattito seguito agli interventi dei relatori, sono intervenuti: Daniela Garau, consigliere comunale di Carbonia; Gianluigi Rubiu, capogruppo UDC in Consiglio regionale; Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente; Luciano La Mantia, titolare di Gamma Radio Luna e imprenditore turistico; Armando Ciosci, sindacalista dell’USB; Elio Camcedda, presidente del Movimento partite Iva; Alfredo Mussetti, imprenditore.

Vediamo ora uno stralcio dell’intervento dell’assessore regionale Cristiano Erriu, che ha sottolineato, tra l’altro, il grande squilibrio esistente tra le diverse aree della Sardegna nella distribuzione delle strutture ricettive e quindi dei posti letto, e della necessità di consentire alle aree oggi più svantaggiate che puntano sul turismo per diversificare il loro modello di sviluppo, di recuperare almeno in parte questo gap che tanto le penalizza.
        

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Nel Sulcis Iglesiente cresce la mobilitazione contro l’aumento delle imposte sulle assicurazioni RCA.

La sala del Consiglio comunale di San Giovanni Suergiu ospiterà mercoledì prossimo, 16 novembre, dalle ore 15.00, un’assemblea organizzata dalla Sezione provinciale del Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione – SNA – rappresentata dal presidente Paolo Bullegas.

Saranno presenti rappresentanti delle Forze sociali, sindacali e imprenditoriali, le associazioni dei consumatori e degli automobilisti con il «deciso proposito di fermare l’ingiusto provvedimento che – afferma Paolo Bullegas – concorre a indebolire la capacità economica di famiglie e imprese, e che potenzialmente indurrà all’evasione dell’obbligo assicurativo una larga fascia di cittadini in manifesta e indiscutibile difficoltà economica, in particolare i giovani.»

Considerato il contributo al Servizio sanitario del 10,5% e le nuove imposte del 16%, le assicurazioni RC Auto dal 1 gennaio 2017 saranno gravate complessivamente del 26,5%, al quale si deve aggiungere il 2,5% per il Fondo vittime della strada.

L’aumento delle imposte è stato deliberato dall’Amministratore straordinario della nuova provincia del Sud Sardegna lo scorso 27 ottobre.

«La pressione fiscale – afferma Gianfranco Trullu, presidente dell’Unione dei Comuni nonché sindaco del comune di Perdaxius, che chiede al presidente della Regione ed all’assessore degli Enti locali di riflettere sulla possibilità che l’attuale Amministratore provinciale rimanga ancora al suo posto.- ha raggiunto limiti insopportabili; ad aggravare ancor di più tale situazione si aggiunge la misura ingiusta ed iniqua adottata dalla provincia che incide per l’ennesima volta su un tessuto sociale già allo stremo sotto il profilo economico-sociale.»

Anche Elio Cancedda, coordinatore del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, condanna senza mezzi termini il provvedimento, definendolo «scellerato e antidemocratico».

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A poche ore dalla chiusura dei seggi, il Movimento 5 Stelle e il nuovo sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ricevono, tra le altre, le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro dal Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente. Il coordinatore Elio Cancedda si è detto fiducioso sulla capacità d’ascolto della nuova compagine amministrativa, capacità d’ascolto che è, purtroppo, venuta meno al precedente sindaco.

«Le partite iva in città devono essere viste quali fonte di opportunità occupazionali e non limoni da spremere – afferma Elio Cancedda -. Riconoscere l’elevato valore delle piccole imprese e investire sulla loro permanenza nel mercato sarà centrale per lo sviluppo della città di Carbonia e per tutto il Sulcis Iglesiente.»

Il Movimento Partite Iva intende aprire una nuova fase di dialogo costruttivo e chiederà fin da subito di incontrare la nuova Giunta, affinché siano poste all’attenzione le situazioni più gravi, e mettere in sicurezza oltre 100 potenziali chiusure di attività.

«Ci sono temi sul quale intendiamo dare contributi utili nell’interesse generale – conclude Elio Cancedda -, dobbiamo trovare soluzioni condivise su temi quali viabilità del centro, parcheggi, ma soprattutto sulla insostenibile pressione fiscale comunale.»

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, incontrerà domani, mercoledì pomeriggio, alle 17.00, una delegazione del Comitato per la mobilitazione generale popolare del Sulcis Iglesiente che oggi ha manifestato con un migliaio di persone a Cagliari, davanti al Palazzo della Regione, in viale Trento, per rivendicare lo sblocco di tutte le risorse contenute nel Piano Sulcis e la nomina di un commissario straordinario che si occupi della spesa dei fondi e dell’avvio immediato dei cantieri, nonché un Piano occupazionale straordinario per il territorio.

La delegazione sarà composta da Fabio Enne, segretario generale dell’Ust Cisl del Sulcis Iglesiente; Elio Cancedda, rappresentante del Movimento delle Partite Iva del Sulcis Iglesiente; Paolo Aureli, rappresentante del movimento Zona Franca; Ivan Garau, rappresentante del movimento artigiani e commercianti; Simone Siotto, rappresentante dei comitati dei disoccupati; e, infine, Ivano Sais, rappresentante del movimento degli studenti.

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Il Comitato per la mobilitazione del Sulcis conferma lo sciopero generale per martedì 16 febbraio anche dopo l’incontro voltosi oggi in Regione, al quale peraltro non è stato invitato.

«Se l’interesse del presidente della Giunta Regionale al Sud Ovest dell’isola è proporzionale al tempo che questa mattina ha dedicato all’incontro da lui convocato per il Piano Sulcis siamo al cospetto di un disastro pressoché annunciato», si legge in una nota.

«Il Presidente – si legge ancora nella nota – si è inoltre sottratto alla richiesta formulata dal comitato di partecipare all’incontro di quest’oggi. Il rifiuto suo è stato un vero e proprio atto irrispettoso che la dice tutta sulla sua capacità d’ascolto e sulla volontà di affrontare i problemi e proporre soluzioni alla tragedia Sulcis.»

«Francesco Pigliaru – ha detto Fabio Enne, segretario generale della Cisl – ha abbandonato l’incontro poco dopo il suo inizio, a causa di impegni istituzionali, lasciando i sindaci a discutere tra loro, insieme al coordinatore Cherchi. La riunione si è conclusa con un nulla di fatto. Al termine, solo alcuni amministratori hanno fornito un breve resoconto ai manifestanti.»

«Chiediamo ai primi cittadini di tutto il Sulcis – ha aggiunto Fabio Enne – di unirsi al comitato organizzatore della mobilitazione generale popolare e di sostenere insieme la nostra battaglia.»     

Elio Cancedda, coordinatore del del Movimento Partite Iva, snocciola i dati più significativi del tessuto imprenditoriale: «1.786 imprese cessate nel triennio, 535 solo nel 2015, con una media di oltre 11 imprese la settimana che sono state costrette a chiudere l’attività, con la conseguente perdita di occupazione. Senza un lavoro, per 37mila disoccupati, non c’è speranza per il futuro».

Il comitato popolare composto da Cisl, Cisal, Fismic Consal, il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, artigiani, commercianti, pastori, pescatori, il Movimento Sardegna Zona Franca, il Movimento studentesco del Sulcis, i Movimento disoccupati di Carbonia e Iglesias, il Comitato per la salute del Sulcis, nonché associazioni di volontariato, comitati e movimenti della società civile, confermano lo sciopero generale indetto dai sindacati, e la chiusura di tutte le attività martedì 16 febbraio con marcia su Cagliari, per manifestare il degrado sociale.

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Sono 1.786 le imprese cessate nell’ex provincia di Carbonia Iglesias negli ultimi 3 anni, oltre 11 imprese ogni settimana hanno gettato la spugna (11,45 il dato esatto). Nel solo 2015 la Camera di commercio di Cagliari ha registrato nel Sulcis la cessazione di 535 attività. Numeri da brivido, se si considera che dietro ad ogni impresa cessata ci sono gli addetti che hanno perso il lavoro, e famiglie coinvolte senza nessuna prospettiva alternativa.

È una fotografia nera, impietosa, quella del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente che ha elaborato i dati della Camera di commercio di Cagliari. Elio Cancedda, coordinatore del movimento, commenta con amarezza: «Il presidente della Regione Pigliaru e il presidente del Consiglio Renzi, continuano a parlare di ripartenza dell’economia, sono evidentemente lontani anni luce dalla nostra realtà! Qui nel Sulcis la sofferenza è una cosa concreta. Ma bisogna esserci, bisogna viverla, per poterla palpare e comprendere la necessità di interventi straordinari per creare lavoro stabile. Abbiamo il più basso indice imprenditoriale perché manca l’ossatura principale di base – aggiunge Elio Cancedda -. Fintanto che permarranno migliaia di lavoratori senza lavoro, migliaia di famiglie a cui manca persino il cibo, non c’è alcuna speranza per il futuro del Sulcis.»

«L’immobilismo politico decisionale deve essere superato con carattere d’urgenza – sottolinea ancora Elio Cancedda -. Qui manca una strategia! Manca un disegno globale per dare lavoro ai 37mila disoccupati, per dare prospettiva ai nostri valorosi studenti. Subiamo l’arroganza del governo regionale e nazionale che pensano di risolvere le cose con dichiarazioni ipocrite d’ottimismo. Tre anni fa il ministri sono venuti a dirci che dovevamo crederci, “Si va avanti solo se ci credete. E’ una caratteristica della nostra Italia è che nessuno crede più” – così disse il ministro Barca -. Oggi queste affermazioni assumono il valore dell’offesa all’intelligenza altrui. Non possiamo più tollerare le bugie di Stato e Regione!»

«Per questo – conclude Elio Cancedda -, le Partite Iva chiuderanno le proprie attività martedì mattina 16 febbraio, per manifestare il degrado sociale ed economico sotto il palazzo della Giunta regionale. Chiederemo a gran voce misure urgenti a partire dalla sperimentazione della Zona franca nel Sulcis Iglesiente, così come promesso direttamente dal presidente Pigliaru, nella sua campagna elettorale.»

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Il Comitato popolare per la difesa del Sulcis Iglesiente, al quale aderisce il Movimento Partite Iva guidato dal coordinatore, Elio Cancedda, prosegue il pressing sulle amministrazioni comunali del territorio per raccogliere direttamente dai sindaci un impegno formale: «Per favorire un serrato confronto istituzionale con le forze sociali promotrici della mobilitazione popolare». Finora hanno sottoscritto il documento i sindaci di Sant’Antioco, Calasetta, Musei, Iglesias, Perdaxius, Gonnesa, Villamassargia, Piscinas, Masainas, Sant’Anna Arresi, Portoscuso, Villaperuccio, Santadi.

«Stiamo dalla parte dei giusti; stiamo dalla parte di chi soffre, e continueremo la nostra azione nell’interesse generale – afferma Elio Cancedda -. Purtroppo, abbiamo perso altri tre anni attendendo che il Piano Sulcis dispiegasse benefici effetti. Oggi le cose sono notevolmente cambiate in peggio, e il Piano Sulcis è superato dagli eventi!»

«Non possiamo più stare inermi davanti all’assenza di soluzioni immediate e concrete del governo regionale e nazionale. Noi non giriamo la faccia a chi vive nell’angoscia – aggiunge Elio Cancedda -. Il Movimento Partite Iva ha più senso di responsabilità di quanto abbia fatto emergere il blasonato segretario della Cgil del Sulcis, Roberto Puddu, che nei suoi comunicati ha reciso qualsiasi possibilità di dialogo con il Comitato popolare. Il nostro senso di responsabilità si declina non solo nello stare accanto alla nostra categoria, ma persino nello stare vicino ai lavoratori lasciati soli a patire il dramma dell’inoccupazione. Stiamo parlando di oltre 2.000 lavoratori che, negli ultimi 3 anni, hanno perso il lavoro in conseguenza della cessazione dell’attività di circa 1.000 Partite Iva. In pratica hanno chiuso, in paragone, 3 stabilimenti Alcoa!»

«Roberto Puddu – aggiunge Elio Cancedda – scrive che non condivide il percorso del Comitato popolare anche perché la vasta e compiuta alleanza non può, paradossalmente, comprendere parti opposte che sono, e rimangono, responsabili di disastri di cui pagano le conseguenze i lavoratori e il territorio e, dunque, non ha dubbi; siamo noi i responsabili dell’attuale condizione di disastro. Non si è nemmeno sognato di parlare di chi governa la regione e la nazione. Evidentemente le sue vicinanze affettive non glielo permettono.»

«Noi continueremo il nostro percorso con la marcia su Cagliari il 16 febbraio – conclude Cancedda -, un percorso sociale che guarda ai più deboli. Questa mobilitazione è loro, e di nessun altro. Si può condividerla e sostenerla, o si può girare la faccia come sta facendo il segretario Cgil, Roberto Puddu.»

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Sale il tono delle polemiche intorno alle manifestazioni della mobilitazione del territorio in corso da lunedì 1 febbraio. Questo pomeriggio hanno preso posizione, con un comunicato stampa, i movimenti dei disoccupati del Sulcis Iglesiente.

«Chi non comprende le ragioni della mobilitazione – affermano Ornella Melis, Davide Musu, Simone Siotto e Stefano Sotgia – è un irresponsabile che deve essere rimosso dalla qualsiasi posizione o ruolo di rappresentanza. La crisi economica e sociale da ormai troppo tempo attanaglia l’intero territorio del Sulcis Iglesiente!»

«Grazie al cielo siamo stati ascoltati dalle organizzazioni sindacali, dai movimenti e comitati – aggiungono i rappresentanti dei disoccupati -. Se non ci fossero state persone umili e semplici come Fabio Enne della Cisl, Pino Camboni della Cisal, Giorgio Piras della Consal, Elio Cancedda del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, con gli amici Ivan Garau e, soprattutto, l’importante collaborazione di Ivano Sais, artefice del grande movimento giovanile “Figli della crisi”, non saremo mai riusciti a far emergere la rabbia di tutti coloro che a 40 anni ancora non hanno alcuna prospettiva di lavoro. In questi giorni stiamo incontrando i sindaci del territorio e ricevendo solidarietà e condivisione delle nostre rivendicazioni. Vogliamo un piano straordinario per il lavoro.»

«Apprezziamo il contributo da parte di tutti coloro i quali stanno offrendo sostegno alla nostra battaglia, ma allo stesso tempo, troviamo vergognosa la presa di posizione di Roberto Puddu della CGIL territoriale. Abbiamo letto con disappunto il comunicato stampa di ieri. Disprezziamo chiunque con arroganza tenta di nascondersi dietro a formalismi e non affronta la realtà, così come doverosamente dovrebbe fare una organizzazione di rappresentanza sociale.Personaggi del genere andrebbero rimossi d’urgenza da una posizione che non sono capaci di ricoprire nell’interesse generale della nostra società. L’indignazione e la nostra condanna è totale, sta mettendo in ridicolo la Cgil tutta. Puddu afferma che i sindaci, veri rappresentanti del popolo, non condividono la mobilitazione. Questa è una falsità! Puddu viene costantemente smentito dagli atti sottoscritti quotidianamente dai primi cittadini e dalla partecipazione diretta nella mobilitazione della maggioranza dei sindaci. Il presidente dell’unione dei comuni del Sulcis era con noi fin dall’alba di lunedì per il volantinaggio a Villamassargia. Tuttavia, il dato positivo è che tanti iscritti della CGIL ci stanno manifestando tanta solidarietà. Questo la dice lunga sulla capacità di Puddu d’interpretare il suo ruolo. C’è una società civile che solidarizza e che è con noi – concludono i rappresentanti dei movimenti dei disoccupati -, e sarà insieme a noi il 16 febbraio prossimo in occasione della grande mobilitazione che si svolgerà presso il palazzo regionale di viale Trento a Cagliari.»

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