29 March, 2024
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Venerdì 10 gennaio, alle 9.00, l’aula Motzo – facoltà di Studi umanistici, Sa Duchessa, via Is Mirrionis – ospita Gian Antonio Stella. L’autore del saggio “La casta”, con Sergio Rizzo, e prima firma del Corriere della Sera, presenta una nuova denuncia: “Se muore il Sud” (firmato sempre in coppia con Rizzo e pubblicato a novembre da Feltrinelli). Stella, nel corso del dibattito aperto al pubblico e moderato da Antonio Rossitto (inviato di Panorama) è a disposizione degli studenti della facoltà di Studi umanistici e in particolare degli allievi del corso di laurea in Scienze della comunicazione coordinato dalla professoressa Elisabetta Gola.

Master in Gestione dei prodotti e servizi della comunicazione. Innovativo, con una didattica all’avanguardia, creato su format di caratura internazionale e modellato sulle esigenze del territorio e del tessuto produttivo, il master in Gestione dei prodotti e servizi della comunicazione si avvale di partner e figure di indiscutibile calibro. Tra queste, Gian Antonio Stella. Giovedì 9 gennaio lo scrittore veneziano prende parte alla lezione degli allievi del master che fa capo al dipartimento di Pedagogia, psicologia, filosofia.

L’e-learning e l’università che fa rete. Le lezioni del master si svolgono in aula, ma si possono seguire anche a distanza in streaming live. Un sistema di videoconferenza. una piattaforma web, docenti qualificati ed esperti permettono una proposta didattica facile e con maggiore possibilità di interazione. Inoltre, il master prevede periodi di stage in aziende ed enti convenzionati del territorio regionale. Nell’ambito dei servizi per i laureati, l’ateneo di Cagliari supporta il master con iniziative legate alla possibilità di avviare contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca.

 

Questa mattina l’aula magna della facoltà di Medicina della Cittadella universitaria di Monserrato, ha ospitato l’inaugurazione dei laboratori didattici dell’università di Cagliari. Il progetto è cofinanziato dall’Unione europea-FESR Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Potenziamento infrastrutture didattico scientifiche e Ict).  Ai lavori hanno preso parte il rettore, Giovanni Melis, il pro rettore Francesco Pigliaru, l’autorità gestione dei Fondi Fesr, Gianluca Cadeddu, i docenti responsabili dei quattro poli, Antonella Rossi (Scientifico), Elisabetta Gola (Umanistico), Elio Usai (Ingegneria e architettura) e Francesco Mola (Scienze sociali).

«Un balzo verso il futuro dedicato ai nostri giovani e a un’isola che ha bisogno di guadagnare in tecnologie e progetti innovativi. I laboratori – ha detto Alessandra Zedda, assessore regionale alla Programmazione – sono un ottimo esempio di sinergia tra accademia e amministrazione

Per il professor Melis, una partita ad alto valore aggiunto: «Rafforziamo le nostre peculiarità nella ricerca e negli studi avanzati. I laboratori rientrano in un quadro che vede la Sardegna e il suo tessuto imprenditoriale al centro del nostro sviluppo. Le risorse sono scarse e ce le dobbiamo contendere. Utilizzarle in progetti di questa portata permette di tenere elevata la qualità dei nostri studi».

Anche per Francesco Pigliaru, un momento di pregio: «L’Ateneo con oltre 500 postazioni prende parte alla sperimentazione nazionale. Con i laboratori didattici si comincia a gestire il futuro. Oltre ai nostri studenti, anche le scuole secondarie possono accedervi: i format didattici cambiano e noi vogliamo farci trovare pronti a imparare per migliorare.»

Fiducia e soddisfazione da Gianluca Cadeddu: «Un’idea buona per lo sviluppo del territorio i finanziamenti li trova sempre. La strada è segnata: i fondi vanno alla crescita che sia intelligente, inclusiva e sostenibile per l’ambiente». Un assist d’oro per la programmazione 2014/20.

L’Ateneo di Cagliari ha speso oltre sei milioni di euro dei sei milioni e mezzo finanziati, per mettere in rete con collegamenti ad altissima velocità i quattro Poli (allocati nelle strutture di viale Fra Ignazio, via Trentino, piazza d’Armi, via Corte d’Appello, via Porcell, Ponte Vittorio, Sa Duchessa, Cittadella Monserrato ecc.). Inoltre, sono state create 600 postazioni informatiche, circa 50 laboratori (25 ex novo, più il potenziamento di altri 30: tutti in rete tra loro) per oltre 1.250 posti/studente, l’osservatorio astronomico con il telescopio più grande in Sardegna. Gli studenti – che possono interagire da casa anche in e-learning – hanno a disposizione arredi, aule multimediali e attrezzature speciali per la formazione avanzata, informatica e tele trasmissione. Da citare il simulatore chirurgico (medicina), gli strumenti di fisica e astronomia, le macchine avanzate per grafica computerizzata e realizzazioni in 3D (Ingegneria e Architettura). Di rilievo anche connessione a un server centrale, connessione da computer remoto, wi-fi, messa a sistema della Biglioteca scientifica regionale. L’operazione è stata coordinata dalle direzioni Ricerca, Reti e Acquisti col supporto del corso di laurea in Scienze della comunicazione che ha curato anche un video esplicativo.