19 April, 2024
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Questa mattina il presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, Mauro Usai, ha presentato nell’aula magna dell’Istituto Minerario “Giorgio Asproni” “Enrico Fermi” la nuova campagna promozionale “Leg’s go in Cammino”.

Obiettivo della campagna è far scoprire ai giovani le bellezze del territorio del Cammino Minerario di Santa Barbara, offrendo loro la possibilità di pernottare gratuitamente (con una sola offerta volontaria) per tre giorni nelle strutture ricettive gestite e convenzionante.

Potranno partecipare alla campagna i giovani di età inferiore ai 35 anni in possesso della credenziale (il passaporto del camminatore), acquistabile al costo di 5 euro.

Nel 2023 i voucher sono utilizzabili dal 15 ottobre al 15 dicembre, nel 2024 dal 15 gennaio al 15 giugno e dal 15 settembre al 15 dicembre.

Al termine della conferenza stampa abbiamo intervistato il presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, Mauro Usai.

 

 

Il dirigente scolastico del’I.I.S. IT Minerario “Giorgio Asproni” – ITCG “Enrico Fermi” di Iglesias, prof. Alessio Carpino, ha proiettato il proprio lavoro per creare le condizioni minime necessarie atte a raggiungere l’obiettivo che la famosa collezione mineralogica “Antonio Manunta”, un’eccellenza internazionale, potesse essere esposta nel comune di Iglesias all’interno dell’area museale della sede scolastica storica di via Roma, il prestigioso Istituto Minerario, al cui interno gli studenti svolgono attività didattica laboratoriale.
Per portare a compimento tale ambizioso tentativo, il dirigente scolastico ha promosso un accordo quadro con provincia del Sud Sardegna, comune di Iglesias e Consorzio del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna, Ente che, recentemente, ha acquistato la raccolta. L’incontro tra le parti è previsto per il 9 maggio.

«La disponibilità dell’Istituto  si legge in una notavuole essere un contributo all’arricchimento sociale-culturale-economico di Iglesias contendendo i 4621 esemplari di minerali ad altri siti espositivi.»

La “tempesta perfetta” è un evento naturale catastrofico che si verifica raramente e che deriva dalla somma di più fenomeni meteorologici che si potenziano a vicenda.
Anche nella Storia della civiltà umana sono avvenute “tempeste perfette” dovute a fattori politici, economici, sociali che si sono concluse con catastrofi.
Nel Medioevo, per spiegare l’origine di queste grandi disgrazie, si evocava l’intervento negativo dei Quattro cavalieri dell’Apocalisse” della profezia di Giovanni.
– Primo cavaliere: la conquista militare.
– Secondo: violenza e stragi.
– Terzo: carestia.
– Quarto: pestilenza.
Gli uomini del Medioevo, vedendo i fatti di oggi, attribuirebbero la colpa al primo, al secondo ed al quarto cavaliere.
Il terzo cavaliere, quello della carestia, nella visione laica del 21° secolo lo possiamo identificare con la paura del:
– crollo della produzione industriale e agricola,
– caduta del valore dei salari e redditi,
– svalutazione dei risparmi,
– paura di investire.
Nei decenni ‘20, ‘30, ‘40 del secolo scorso, avvenne una tempesta perfetta che iniziò con la“speculazione” in borsa che intaccò la fornitura delle materie prime e si concluse con le bombe nucleari in Giappone.
A settembre 2021, finita la pausa estiva dei mercati, assistemmo all’improvviso raddoppio del prezzo dei legnami e dei metalli. Negli ultimi mesi del 2021 iniziò l’ascesa del prezzo dei carburanti liquidi e del gas. A dicembre la svalutazione del dollaro in America raggiunse il 7% annuo, mentre in Italia la svalutazione era ancora sotto il 2%. Oggi, a fine marzo apprendiamo che si prevede per i prossimi mesi una svalutazione in Italia intorno al 6% annuo.
Le cose si sono iniziate a complicare a gennaio, quando fu chiaro che il prezzo del gas e del petrolio era universalmente salito con l’impulso iniziale dato dalla riduzione delle forniture dalla Russia.
L’aumento del prezzo del grano, mais e fertilizzanti è un altro segno che, oltre alla guerra, anche laspeculazione” è in movimento.

La speculazione in momenti di gravi crisi internazionali non è un fatto nuovo. I nostri nonni videro, quasi un secolo fa, fenomeni speculativi basati sull’accaparramento delle materie prime e l’intoppo alla catena di approvvigionamento. Gli esiti allora furono disastrosi.
Negli anni ‘60 a noi studenti liceali si spiegava, nelle lezioni di storia contemporanea, come l’origine della “Grande Depressione” del 1929 fosse da attribuirsi alla speculazione finanziaria esplosa in America e, per contagio, in Europa. Gli studiosi avevano accertato che la disoccupazione, la povertà e la fame che in quegli anni uccidevano la gente per strada avveniva proprio quando i magazzini americani erano strapieni di grano e mais.
Premettendo che la sintesi di fatti estremamente complessi ha sempre carenze, si può tentare di riassumere i fenomeni economici e sociali degli anni ‘30 facendo alcune considerazioni. Subito dopo la Prima Guerra Mondiale vi fu una fortissima ripresa dell’economia americana con una iper-produzione industriale di beni durevoli come le macchine. Fin dal 1922 le banche concedevano prestiti a bassissimo interesse per stimolare gli investitori. Ben presto, per rendere più veloci i guadagni, i prestiti erogati vennero investiti sopratutto giocando in Borsa nella compravendita di titoli e non investendo nelle imprese produttive. Con i meccanismi della contrattazione di Borsa si ottenne una moltiplicazione del valore dei titoli rispetto al valore reale dei prodotti che rappresentavano. Allo scopo di far salire il valore dei titoli si arrivò ad accaparrare il grano destinato al mercato e a stoccarlo in magazzini senza immetterlo nel mercato. Con questo metodo si spuntarono prezzi di vendita del grano altissimi. Gli agricoltori, per poter acquistare il grano per la semina, si indebitarono con le banche accettando tassi di interesse molto alti, nella speranza di ottenere un raccolto vendibile agli stessi prezzi elevati indotti dalla speculazione.
Contemporaneamente i capitani dell’industria meccanica e automobilistica americana iniziarono ad applicare le regole del “Taylorismo”. Ciò produsse conseguenze inaspettate. I Taylorismo era l’applicazione pratica di una teoria nata per ottenere l’aumento della produzione industriale nelle catene di
montaggio, dando un ritmo scientifico al metodo di lavoro senza aumentare i salari agli operai. I capitani d’industria guadagnarono molto ma gli operai impoverirono mentre i costi per vivere salivano. Di quella aberrazione della qualità di vita degli operai fece una descrizione magistrale Charlie Chaplin nel film-parodia “Tempi Moderni”.

Tra il 1926 e 1929 la produzione agricola in Europa imprevedibilmente migliorò, e comparve sul mercato una grande offerta di grano europeo. Ciò provocò la caduta del prezzo del grano americano e di altri prodotti agricoli.
Gli speculatori americani, per risollevare il prezzo dei prodotti agricoli stoccati nei loro magazzini, distrussero, gettandole in mare, o bruciandole, migliaia di tonnellate di cereali e caffè. Lo scopo era creare un squilibrio, tra domanda e offerta, a loro vantaggio. Commisero però un grave errore di calcolo. Non avevano previsto che il prezzo elevato dei cereali e le ridotte capacità di acquisto degli operai mal pagati, avrebbero raffreddato il mercato. I cereali rimasero invenduti. Anche il nuovo raccolto, per cui gli agricoltori si erano indebitati, rimase invenduto e non fu possibile pagare gli alti interessi richiesti dalle banche e fu fallimento. Il crollo delle vendite dei prodotti industriali e agricoli fece crollare i relativi titoli in Borsa. Gli investitori si precipitarono a vendere i titoli ormai svalutati e a ritirare dalle banche i liquidi rimasti. Le banche, private dei liquidi, dovettero chiudere. Al fallimento delle industrie e delle aziende agricole seguirono i licenziamenti, la disoccupazione e la chiusura delle fabbriche.
La speculazione finanziaria in breve tempo aveva attribuito ai titoli delle materie prime un valore fittizio tre volte superiore al loro valore reale e l’economia americana era finita in un vortice di regresso. La povertà gettò nella disperazione tutti: i capitani d’industria, l’alta e media borghesia e gli operai.
La crisi durò quattro anni. Iniziò la sua fine quando il Governo Statunitense prese drastiche decisioni; la prima fu la svalutazione di quasi il 50 per cento del valore del dollaro, allo scopo di abbattere i debiti. Ciò ebbe conseguenze in tutto il mondo. L’Europa subì il contraccolpo di quella svalutazione ed entrò in un vortice recessivo. I Paesi maggiormente indeboliti dalla Grande Guerra e dal ritiro dei capitali americani investiti, come Germania e Austria, ebbero una svalutazione mostruosa delle loro monete nazionali. Il disastro economico della Repubblica di Weimar spinse il popolo a sostenere il movimento estremistico di Adof Hitler la cui ideologia si basava sui capisaldi del complotto mondiale e della superiorità razziale.
All’acme della crisi politica il cancelliere Hindenburg affidò a Hitler il compito di formare il governo tedesco il 30 gennaio 1933. Si sa come finì.
In Italia la forte disoccupazione e la inarrestabile spinta emigratoria, esacerbate dalla crisi economica, portarono alla necessità di procurarsi colonie in Africa. Nel 1935 venne conquistata l’Etiopia. Nel 1936 la Società delle Nazioni reagì con le “Inique Sanzioni” contro l’Italia applicando l’embargo sul petrolio e sul carbone. La grave sanzione energetica gettò l’Italia fascista tra le braccia dei nazisti. A noi sardi portò il beneficio della nascita di Carbonia con le sue miniere.
Il seguito è noto: arrivò la “tempesta perfetta” della Seconda Guerra Mondiale.
Noi oggi non sappiamo cosa conseguirà alle speculazioni sulle materie prime in atto da alcuni mesi.
Conoscere fatti simili, sperimentati dai nostri padri e nonni nella prima metà del 1900, può tornare utile.
Il secondo fattore che può portare alla tempesta perfetta è la “minaccia nucleare” udita più volte nei telegiornali dal 24 febbraio ad oggi. Le origini di quest’altra piaga della storia si possono individuare nella seconda metà degli anni ‘30.
Un italiano fuggito in America a causa delle discriminazioni razziali, capì che la “teoria della relatività ristretta” di Albert Einstein, estesa alle leggi della elettromagnetica, conteneva il segreto per estrarre l’energia dal nucleo atomico. Era Enrico Fermi. Il metodo per raggiungere l’obiettivo venne ideato da Robert Oppenheimer.
La teoria di Einstein aveva loro suggerito la possibilità di poter trasformare la materia in energia e, viceversa, quegli scienziati convinsero il presidente Franklin Delano Roosvelt che c’era la possibilità ipotetica di costruire una bomba utilizzando il principio della fissione nucleare ed ottennero finanziamenti per il “Progetto Manhattan”.

Fermi, usando l’isotopo “uranio 235”, nel 1942 assemblò a Chicago la prima “pila atomica” o “ reattore nucleare a fissione” e Oppenheimer capì che si poteva ottenere una bomba che sfruttasse la reazione di fissione a catena”. Bastava produrre uranio “arricchito” fino ad ottenere una “massa critica” efficace.
Gli studi e la produzione finale della bomba avvennero a Los Alamos, nel deserto del Nuovo Messico.
La prima bomba venne fatta esplodere nel poligono di Alamogordo il 16 luglio 1945.
La seconda bomba venne fatta esplodere su Hiroshima appena 20 giorni dopo: il 6 agosto 1945.
La bomba di Hiroshima aveva una potenza compresa fra i 12,5 e 18 chilotoni.
Un chilotone equivale alla potenza della esplosione di 1000 tonnellate di tritolo.
Pertanto, la bomba di Hiroshima aveva la potenza di 12mila- 18 mila tonnellate di tritolo.
Il nucleo di Uranio entrò in reazione nucleare in un millesimo di secondo. Venne sprigionata istantaneamente un’immane quantità di energia elettromagnetica che dette origine ad una palla di fuoco luminosissima (fire ball). L’intensa luce dell’esplosione diffuse intorno una energia tale da incenerire all’istante qualsiasi corpo vivente (flash) per molte centinaia di metri. Lo spostamento d’aria fece crollare gli edifici della città polverizzandoli per alcuni chilometri di raggio (vento atomico). Intanto, si sollevava per 12 chilometri d’altezza, nella troposfera, il fungo atomico. La massa d’aria calda che ascendeva verso l’alto in forma di una immane colonna creò a terra una corrente d’aria di risucchio che provocò un vento, stavolta di direzione contraria, che portava al centro dell’esplosione tutto ciò che incontrava. La distruzione fu immensa. Morirono all’istante dagli 80.000 ai 120.000 abitanti.
Nelle ore successive avvenne la caduta dal cielo delle polveri più pesanti radioattive (fall out) per diversi chilometri intorno. Le polveri radioattive leggere, trasportate dai venti d’alta quota, si diffusero per molte centinaia di chilometri in tutto il Giappone e sul mare. I morti si moltiplicarono nei decenni successivi per effetti legati alle radiazioni ionizzanti. Parte delle polveri salite ad altissima quota si dispersero in tutto il mondo aumentando la radioattività dell’atmosfera.
Dopo 3 giorni, il 9 agosto 1945, una bomba simile venne fatta esplodere sulla città di Nagasaki e la Guerra Mondiale finì all’istante. Da allora nessuno più ha utilizzato ordigni nucleari strategici sull’Uomo.
Poi seguirono anni terribili la cui descrizione più accurata si trova nei testi di Medicina. Si capirono in pieno le relazioni esistenti tra radiazioni ionizzanti, le leucemie, i linfomi, i carcinomi, i melanomi, le malformazioni congenite e il danno al DNA di uomini, piante e pesci. Nei decenni successivi nacquero esseri mostruosi. Non fu solo una violenza contro il nemico, ma una atrocità contro la Natura. Nonostante ciò, i fabbricatori di ordigni nucleari aumentarono.
Nel 1949 si dotò di bombe atomiche l’Unione Sovietica. Nel 1952 l’Inghilterra. Nel 1960 la Francia, Nel 1964 la Cina. Nel 1966 Israele. Nel 1974 l’India. Nel 1979 il Nord Africa. Nel 1983 il Pakistan. Nel 2006 la Nord-Corea. L’unica nazione a rinunciare, dopo l’allarme dato dagli Scienziati di tutto il mondo, compreso Albert Einstein, fu il Sud Africa.
Il genere di ordigni nucleari di Hiroshima non viene più prodotto. Oggi vengono prodotte bombe di potenza enormemente maggiore. La loro potenza viene misurata in megatoni.
Un megatone è pari a 1.000 chilotoni, cioè pari a un milione di tonnellate di tritolo.
Apprendiamo dai giornali che la Russia ha minacciato di mettere in campo il Poseidon. Si tratta di un ordigno termonucleare di una potenza che va dai 20 ai 40 megatoni. Arma un drone sottomarino telecomandato. Se dovesse esplodere nella Baia di Hudson provocherebbe uno tsunami con onde alte 100 metri. L’onda sommergerebbe la città e lo Stato di New York distruggendo tutto al suo passaggio.
L’onda, si dirigerebbe anche verso il mare aperto in Atlantico e raggiungerebbe le coste dell’Europa.
La Russia possiede 6.500 ordigni nucleari di questa potenza.
Stesso armamentario lo possiedono gli Stati Uniti.
Si sta parlando con incredibile leggerezza della possibilità che venga impiegata una bomba termonucleare tattica nel conflitto di questi giorni.
Cosa succederebbe?
Mettiamoci nei panni dei Generali. Come rispondere a quell’attacco? Esiste un’unica opzione utile: lanciare in risposta un attacco nucleare totale con l’intento di distruggere radicalmente il nemico in modo che non possa reagire. Una guerra del genere, dall’inizio alla fine durerebbe pochi minuti e i vincitori sparirebbero con i vinti.
Pochi giorni fa il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ipotizzato di impiegare il First nuclear strike.
Cioè ha teorizzato la possibilità di sferrare l’attacco nucleare totale prima che lo faccia l’altro.

Sarebbe una decisione talmente grave che l’unica possibilità di salvezza che abbiamo è sperare che non succeda mai.
Dato per scontato che l’ordigno nucleare non verrà mai usato, rimane però l’altro ordigno a reazione “a catena”: quello gettato nel cuore dell’Economia mondiale, innescato con la Speculazione e l’Accaparramento delle fonti di energia, delle materie prime e dei prodotti agricoli.
L’innesco è stato attivato alcuni mesi fa, quando vennero chiusi molti rubinetti del gas, del petrolio, del grano e dei fertilizzanti.
Le anime belle si aspetterebbero solidarietà mondiale ed aiuto reciproco, invece si è scatenata immediatamente la speculazione sulle materie prime.
Anche se non venisse usata la guerra nucleare, basterebbero questi fattori economici per innescare una reazione a catena” che porterebbe alla “tempesta perfetta”.

Mario Marroccu

Iglesias ricorda domani, 3 novembre, il 180esimo anniversario della nascita del cavaliere ingegnere Giorgio Asproni. L’evento commemorativo è stato organizzato dall’Associazione Mineraria Sarda, i, collaborazione con i comuni di Iglesias e Bitti, il Villaggio Minerario Asproni e l’Istituto Minerario Giorgio Asproni – ITCG Enrico Fermi di Iglesias, nella sede storica di via Roma.

Interverranno Claudia Sanna, assessore della Cultura del comune di Iglesias; Ivana Bandinu, assessore della Cultura del comune di Bitti; Alessio Carpino, dirigente scolastico dell’Istituto Minerario Asproni-Fermi di Iglesias; Giampaolo Orrù, presidente dell’Associazione Mineraria Sarda; e, infine, Annalisa Uccella, presidente del Villaggio Minerario Asproni.

Presenteranno i loro elaborati gli studenti e le studentesse dell’Istituto Minerario Asproni-Fermi.

L’evento verrà trasmesso in diretta nella pagina Facebook dell’Associazione Mineraria Sarda.

La Festa della Letteratura Bimbi a Bordo (BaB) spegne quest’anno 9 candeline. La IX edizione estate 2021 si farà – nonostante le difficoltà della pandemia – e sarà anche ricca di novità, sorprese ed ospiti d’eccellenza.

Le date e il tema. La nona edizione della Festa della letteratura Bimbi a Bordo è in programma a Guspini, e in vari paesi della Sardegna, dal 26 al 29 agosto. Il tema scelto ha un titolo suggestivo, che si apre a molteplici possibilità di analisi: Con-tatto… alla ricerca della felicità. Il tatto è infatti il senso della reciprocità per eccellenza: non possiamo toccare senza essere a nostra volta toccati dall’altro. Ed è inoltre attraverso le dita di una sapienza bambina che iniziamo a conoscere l’attorno e a leggere i segni del mondo. Contatto è, dunque, incontro, ricerca dell’altro da noi, senza il quale la vita si contrare confinata nell’angusto perimetro del proprio io.
«Guardare all’infanzia significa accogliere la possibilità di entrare in contatto con il seme di futuro che si fa germoglio dentro ogni bambino e bambina». Così, Mara DuranteDirettrice scientifica della festa della letteratura BaB.

Gli ospiti. L’edizione 2021 sarà ricca di ospiti. Tra i tanti possiamo citare la presenza di Nadia Terranova, Giusi Quarenghi, Annalisa Strada e lo scrittore svizzero Daniel Ferh. Tra gli illustratori: Mara Cerri e Simone Rea.

Il programma BAB.

26 agosto, ore 21.30, Sa Mitza di Santa Maria (adatto a tutti)

Aspettando Bimbi a Bordo, Proiezione film di animazione

Il bambino che scopri il mondo. Regia di Alê Abreu

a cura del Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano

27 agosto, ore 21.30, Piazza XX settembre (adatto a tutti)

Con-tatto. Alla ricerca della felicità. Federico Taddia incontra volti e autori ospiti della Festa BaB, Musica a cura di Moses

28 agosto, ore 9.30 Salone San Pio X (FORMAZIONE+adulti)

Con-tatto. Alla ricerca della felicità. Lectio inauguralis a cura di Mara Durante

Ore 10.00 Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Abitare l’abbraccio. Incontro laboratorio con Valeria Cossu

Ore 10.00, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà, Laboratorio di lettura a cura degli operatori del Sistema Bibliotecario Monte Linas

Ore 10 Sa Mitza di Santa Maria (da 6 anni/adulti)

Costruiamo la cicala e la formica – Narrazione e laboratorio creativo a cura di Nadia Imperio 

Ore 10.00, Spazio 4 Via Eleonora (da 6 anni)

Piccola scuola di filosofia. Incontro-laboratorio a cura di Sara Gomel

Ore 10 .00, Spazio 6 via Caprera (6-10 anni)

Mettiamo le ali- Incontro laboratorio di illustrazione con Monica Barengo

Ore 10.30 Spazio 0 Case a Corte (0-12 mesi)

MUSICA inNATA.
Incontro sonoro-musicale dedicato all’inizio della vita per neo-genitori, bambine e bambini 0-12 mesi. Ideato e condotto da Francesca Romana Motzo

Ore 11.30 Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Una notte nel bosco – Incontro-laboratorio di illustrazione a cura di Elena Rotondo

Ore 11.30 Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Dal libro al gioco: colori, suoni, emozioni, stiamo insieme in allegria.

Laboratorio di lettura a cura degli operatori del Sistema Bibliotecario del Sulcis

Ore 11.30, Salone Case a Corte (da 6 anni)

Oggi: Incontro laboratorio a cura di Daniel Fehr Simone Rea

Ore 11.30, Spazio 4 via Caprera (da 8 anni)

La pantera sotto il lettoIncontro-laboratorio di illustrazione a cura di Mara Cerri 

Ore 11.30, Spazio 7 Via Caprera (da 6 anni)

Caravaggio e la ragazza. Incontro con Nadia Terranova

Ore 12.00, Sa Mitza di Santa Maria (da 12 anni/adulti)

Leggere la commedia dantesca oggi. Incontro con Luca Serianni

Pomeriggio

Ore 16 Salone Case a Corte (da 6 anni)

Dante era un figo. Incontro-laboratorio con Annalisa Strada

Ore 17 .00, Spazio 0 Case a Corte (12-24 mesi)

MUSICA inNATA. Incontro sonoro-musicale dedicato all’inizio della vita per neo-genitori, bambine e bambini 0-12 mesi

ideato e condotto da Francesca Romana Motzo 

Ore 17.00 Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Il camaleonte kamal. Incontro-laboratorio a cura di Nicoletta Molinero 

Ore 17.00, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Dal libro al gioco: colori, suoni, emozioni, stiamo insieme in allegria.

Laboratorio di lettura a cura degli operatori del Sistema Bibliotecario del Sulcis

Ore 17.00, Spazio 7 via Caprera (adulti)

TITOLO TI STRITOLO. E scrissero tutti felici e contenti…

Incontro umoristico di deformazione letteraria a cura di Alessandra Berardi

Ore 17.30, Sa Mitza Santa Maria (7-10 anni)

Intrecci musicali. Esperienza di creazione collettiva per vivere le musica in maniera attiva. A cura dei ragazzi della scuola secondaria di I grado Enrico Fermi di Guspini diretti da Alessandro Cuccu, Amalia Fenu, Alice Soldovilla, Marta Tinti 

Ore 17.30, Spazio 4 via Caprera (6-10 anni)

Abbi cura di me. Incontro-laboratorio di illustrazione a cura di Simone Rea

Ore 17.30, Spazio 5 via Caprera (da 6 anni)

Le parole sono come le uova…Incontro-laboratorio di parole con Giusi Quarenghi

Ore 17.30, Spazio 6 via Caprera (8-11 anni)

Un metro di me – storie tra il visibile e l’invisibile

Incontro-laboratorio a cura di Sara Gomel e Chiara Ficarelli

Ore 18.00, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà. Laboratorio di lettura a cura di Silvana Pitzalis e Ignazia Carboni

Ore 18.30, Spazio 0 Case a Corte (24-36 mesi)

MUSICA inNATA.

Incontro sonoro-musicale dedicato all’inizio della vita per neo-genitori, bambine e bambini 0-12 mesi. Ideato e condotto da Francesca Romana Motzo

Ore 18.30, Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Un sassolino nel cuore. Incontro-laboratorio a cura di Simona Mulazzani

Ore 18.30, Salone Case a Corte (da 14 anni/adulti)

Il cinema d’animazione. Proiezione di cortometraggi animati e incontro con l’autrice Mara Cerri

Ore 18.30, Spazio 7 via Caprera (da 14 anni/adulti)

Fuori dai muri. Incontro con Nicoletta Molinero

Ore 19.30, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (da 3 anni) 

Favole musicali. Narrazioni in musica a cura di Associazione Culturale RiCreando e Librart

Ore 19.30, Sa Mitza Santa Maria (da 6 anni)

Camminando sotto il filo. Kabaret marionettistico comico-poetico-acrobatico a cura di Nadia Imperio

Ore 20.00, Spazio 8 via Torino (adulti)

Le parole hanno un peso. Incontro con Luca Serianni

Introduce Mara Durante

Ore 22.00, Spazio 8 via Torino (adatto a tutti)

Elorap. Spettacolo teatrale con Monica Corimbi, Monica Farina, Antonio Cualbu, Federico Serra

Musiche originali Fabio Coronas e Laura Mascia. Regia Giovanni Carroni

29 agosto,  ore 10 Spazio 0 Case a Corte (0-12 mesi)

MUSICA inNATA. Incontro sonoro-musicale dedicato all’inizio della vita per neo-genitori, bambine e bambini 0-12 mesi

ideato e condotto da Francesca Romana Motzo

Ore 10.00, Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Senti come mi batte forte il tuo cuore” (cit. W.Szymborska)

Incontro-laboratorio con Olimpia Pietrangeli

Ore 10.00, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà. Laboratorio di lettura a cura di Silvana Pitzalis e Ignazia Carboni

Ore 10.00, Sa Mitza di Santa Maria (da 11 anni)

Questa sono io. Incontro con Annalisa Strada

Ore 10.00, Salone Case a Corte (da 7 anni)

La fioraia di Sarajevo. Incontro-laboratorio con Mario Boccia ed Elena Pinna

Ore 10.00, Spazio 5 via Caprera (6-8 anni)

Alba. Incontro-laboratorio di parole a cura di Daniel Fehr e Elena Rotondo 

Ore 11.30, Spazio 6 via Caprera (da 6 anni)

Costruiamo la cicala e la formica

Incontro-laboratorio con Nadia Imperio

Ore 10.00, Che cos’è la filosofia con i bambini

Incontro con Sara Gomel

Ore 11.30, Spazio 0 Case a Corte (24-36 mesi)

Uno il seme, due la terra. Incontro-laboratorio a cura di Nicoletta Molinero

Ore 11.30, Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Amelia. Narrazione a cura di Simona Mulazzani

Ore 11.30, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà. Laboratorio di lettura a cura di Silvana Pitzalis e Ignazia Carboni

Ore 11.30, Salone Case a Corte (da 6 anni)

Il segreto. Incontro laboratorio con Nadia Terranova e Mara Cerri

Ore 11.30, Spazio 3 via Eleonora (da 10 anni)

Abbi cura di me. Incontro-laboratorio con Simone Rea

Ore 11.30 Spazio 4 via Caprera (6-10 anni)

La felicità abita le piccole cose. Incontro-laboratorio con Monica Barengo

Ore 12.00 Sa Mitza di Santa Maria (tutti)

Nel salottino di Miss Austen.

Un incontro, con tatto, per buone maniere, conversazione, musica e letture.

A cura dell’associazione culturale Il club di Jane Austen Sardegna

Ore 12.00, Spazio 7 via Caprera (adulti)

Chi sono? Io. Le altre. E gli altri Incontro con Federico Taddia

Pomeriggio

Ore 16.00, Salone Case a Corte (tutti)

C’era una voce. Creazione e creatività come desiderio di vicinanza

Incontro con Alessandra Berardi 

Ore 17.00, Spazio 0 Case a Corte (12-24 mesi)

MUSICA inNATA

Incontro sonoro-musicale dedicato all’inizio della vita per neo-genitori, bambine e bambini 0-12 mesi

ideato e condotto da Francesca Romana Motzo

Ore 17.00,  1 Casa Fanari (3-5 ANNI)

Emilio. Incontro-laboratorio a cura di Nicoletta Molinero

Ore 17.00, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà. Laboratorio di lettura a cura di Silvana Pitzalis e Ignazia Carboni

Ore 17.00, Spazio 7 via Caprera (adulti)

Non sono mai stata via. Vita in esilio di María Zambrano

Incontro con Nadia Terranova 

Ore 17.30, Portico Case a Corte (da 8 anni)

L’isola di Kalief. Incontro-laboratorio a cura di Mara Cerri

Ore 17.30, Sa Mitza di Santa Maria (8-10 anni)

Energie a contatto. Incontro-laboratorio di parole con Alessia Zurru

Ore 17.30, Spazio 3 via Eleonora (da 6 anni)

Diventa anche tu un amico di Coda Castoro

Incontro-laboratorio a cura di Daniele Mocci e Luca Usai

Ore 17.30 Spazio 4 via Caprera (6-10 anni)

Un ascensore tutto mioIncontro laboratorio di illustrazione a cura di Chiara Ficarelli

Ore 17.30 Spazio 5 via Caprera (da 6 anni)

La felicità abita le piccole cose. Incontro laboratorio di illustrazione a cura di Monica Barengo

Ore 17.30, Spazio 6 via Caprera (da 11 anni)

Dentro il cerchio del tempo. Incontro con Annalisa Strada

Ore 18.30, Spazio 1 Casa Fanari  (3-5 anni)

Una notte nel bosco. Incontro-laboratorio con Elena Rotondo

Ore 18.30, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà. Laboratorio di lettura a cura di Silvana Pitzalis e Ignazia Carboni 

Ore 18.30, Casa Murgia (adulti)

Dove guardare è una scelta. La fotografia è un’opinione.

Mario Boccia dialoga con Elena Pinna

In collaborazione con l’Associazione Caleidoscopio

Ore 18.30, Salone Case a Core (da 14 anni/adulti)

Raccontami una danza. Laboratorio esperenziale di bio danza a cura dell’associazione ASD S’Andera

Ore 19.00, Spazio 0 Case a Corte (0-24 mesi)

In-Canto. Esperienza sonoro musicale per bambini e i loro genitori a cura di Ottavio Farci e Veronica Maccioni

Ore 19.30, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (da 4 anni) 

Favole musicali. Narrazioni in musica a cura di Associazione Culturale RiCreando e Librart

Ore 19.30, Sa Mitza Santa Maria (tutti)

Vi teniamo d’occhio. Il futuro sostenibile spiegato bene

Incontro con Federico Taddia e Potito Ruggiero 

Ore 20.00, Spazio 8 via Caprera (da 14/adulti)

La poesia della Parola. Incontro con Giusi Quarenghi e don Marco Statzu

Coordina Alexandra Cabella

Ore 22.00, Spazio 8 via Caprera (tutti)

Piccolo AsmodeoTeatro d’ombre a cura di TEATRO GIOCO VITA Centro di Produzione Teatrale

FORMAZIONE

Sabato

Ore 9.30, Salone San Pio X (FORMAZIONE+adulti)

Con-tatto. La ricerca della felicità. Lectio inauguralis a cura di Mara Durante

Ore 11.45, Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Il vicinato delle parole
Collisioni e collusioni di lemmi (e loro segreti dilemmi)

Incontro con Alessandra Berardi

Ore 16.00, Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Chi sono? Io. Le altre. E gli altri. Un autoritratto della generazione Z. Incontro con Federico Taddia

Ore 18.15, Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Un’ idea di infanzia. Libri, bambini e altra letteratura.
Incontro con Nadia Terranova

Domenica

Ore 9.30 (FORMAZIONE)

Traguardi linguistici nell’insegnamento dell’italiano. Incontro con Luca Serianni

Ore 11.45 Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Parole Prime: poesia e infanzia. Incontro con Giusi Quarenghi

Ore 16.00, Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Oggi.Incontro con Simone Rea, Daniel Fehr e Fausta Orecchi

Ore 18.15, Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Sconfinamenti. Se bambini e adulti potessero disegnare nuovi spazi di convivenza. Incontro con Caterina Satta

 

A Sant’Antioco, mentre proseguono spediti i lavori di efficientamento energetico nella scuola secondaria di primo grado “Enrico Fermi”, nei giorni scorsi gli Uffici hanno affidato i servizi di ingegneria relativi a due importanti interventi in altrettanti edifici scolastici di Sant’Antioco, che possono contare su una dotazione finanziaria complessiva di 225mila euro. Si tratta delle scuole “Generale Carlo Sanna” di via Massimo D’Azeglio, dove attualmente sono attivi i servizi Nido e Sezione primavera (il finanziamento ammonta a 75mila euro), e “via Lazio”, nella quale si svolge la scuola dell’infanzia, alla quale sono destinati 150mila euro.

«Si parte, dunque, con la progettazione e la contestuale analisi delle strutture, in termini di sicurezza commenta l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garaue, in base alle direttive sugli interventi Iscola, nel cui ambito si inseriscono i finanziamenti per le due scuole, procederemo con le priorità relative alla vulnerabilità sismica, quindi alla sicurezza, e a seguire con adeguamento antincendio ed igienico sanitario, ristrutturazione e sostituzione infissi, nonché miglioramento degli impianti tecnologici e l’ammodernamento della rete dati. Il lavoro sugli istituti scolastici cittadini è ampio e articolato, a testimonianza della nostra attenzione verso il mondo della scuola. Su tutti gli edifici sono stati eseguiti importanti interventi: da “via Bologna” a “via Manno”, dalla “Enrico Fermi” alla “Antioco Mannai”, dalla “Virgilio” al “Generale Carlo Sanna” e “via Lazio”. Ammodernare e mettere in sicurezza tutte le scuole di Sant’Antioco era una nostra priorità che pian piano stiamo realizzando nella sua interezza. Dopo anni di attese, dunque, le scuole cittadine stanno cambiando volto, diventando belle, accoglienti e più sicure. Accanto alle opere strutturali si colloca anche l’ammodernamento degli arredi scolastici che, anche in questo caso, tra adeguamento alle norme anti-Covid e miglioramento generale, non ha lasciato indietro nessuna scuola».

Programma riqualificazione scuole Sant’Antioco, interventi adeguamento edifici “Generale Carlo Sanna” e “Via Lazio”

Procede, a Sant’Antioco, il programma di riqualificazione delle scuole avviato dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Ignazio Locci. Nei giorni scorsi, gli Uffici hanno dato il via alle procedure per l’affidamento dei servizi di ingegneria relativi a due importanti interventi in altrettanti edifici scolastici di Sant’Antioco, che possono contare su una dotazione finanziaria complessiva di 225mila euro. Si tratta delle scuole “Generale Carlo Sanna” di via Massimo D’Azeglio, dove attualmente sono attivi i servizi “Nido” e “Sezione primavera” (il finanziamento ammonta a 75mila euro), e “Via Lazio”, nella quale si svolge la scuola dell’infanzia, alla quale sono destinati 150mila euro.

Entrambe le operazioni prevedono adeguamento strutturale (statico e sismico) e alla normativa antincendio, rifacimento dei servizi sanitari, ammodernamento della rete dati e, infine, miglioramento dell’efficienza energetica. «Il nostro piano di interventi dedicato alle scuole della cittàcommenta l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – è vasto e ambisce ad adeguare, ammodernare, rendere sicuri e accoglienti tutti gli edifici scolastici antiochensi, nessuno escluso. In alcuni i lavori sono piuttosto evidenti, come nella primaria di “via Bologna”, rimessa completamente a nuovo e dotata di una palestra le cui mura, fino a un anno fa, erano utilizzate come deposito comunale; o ancora nella primaria di “via Manno”, dove, esattamente come in via Bologna, tra le altre cose abbiamo realizzato la copertura ex novo, mettendo la parola fine alle continue infiltrazioni di acqua. Senza dimenticare via Virgilio, con le opere di efficientamento energetico del plesso A e l’adeguamento totale della Direzione didattica. E ancora: nella secondaria di primo grado “Enrico Fermi”, nella quale hanno preso il via importanti lavori di efficientamento energetico. E adesso “via Lazio” e “Carlo Sanna”: opere proiettate principalmente sull’adattamento alle norme attualmente in vigore. Insomma, un lavoro ampio e articolato, sinonimo della nostra attenzione verso il mondo della scuola».

In merito interviene anche il sindaco Ignazio Locci: «I lavori tutti destinati al panorama scolastico cittadino fanno affidamento su un piano finanziario complessivo di circa 7 milioni di euro, tra interventi in gran parte realizzati e altri in divenire. Dopo anni di attese, le scuole cittadine stanno cambiando volto, diventando belle, accoglienti e, soprattutto, più sicure. Va inoltre precisato che accanto alle opere strutturali si colloca anche l’ammodernamento degli arredi scolastici che, anche in questo caso, tra adeguamento alle norme anti-covid e miglioramento generale, non ha lasciato indietro nessuna scuola».

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Sono stati conclusi, a Sant’Antioco, i lavori di manutenzione straordinaria e coibentazione della scuola primaria di via Manno, realizzati grazie a un investimento di 230mila euro. L’intervento è consistito nella costruzione ex-novo di una copertura, necessaria alla luce delle criticità presenti nel plesso e, in particolare, dei danni arrecati alla struttura e alle aule dalle continue infiltrazioni di acqua piovana provenienti dal tetto piano.

Il sindaco. «Finalmente abbiamo messo la parola fine a un problema datato – commenta il sindaco Ignazio Loccicon un’azione importante che ristabilisce le giuste condizioni igienico-sanitarie: con la copertura non sentiremo più parlare di infiltrazioni di acqua piovana. Da quando ci siamo insediati abbiamo investito ingenti risorse nelle scuole, con l’obiettivo prioritario di garantire ai nostri ragazzi strutture sicure e funzionali. Nel frattempo, dopo le operazioni già eseguite negli edifici scolastici di via Lazio, Antioco Mannai, Carlo Sanna e via Bologna, sono in corso i lavori di efficientamento e coibentazione del padiglione A della scuola di via Virgilio, mentre procede la gara d’appalto per l’efficientamento energetico della scuola secondaria di primo grado Enrico Fermi. E ancora: a breve si procederà con i lavori, già appaltati, per la conclusione della palestra della scuola primaria di via Bologna. Tutto questo a testimonianza che le scuole sono una nostra priorità.»

Sulla scuola di via Manno interviene anche l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau, il quale sottolinea che «negli ultimi anni erano stati fatti vari interventi, mai risolutivi, perché durante le piogge si ripresentavano infiltrazioni nel soffitto delle aule, causando non pochi problemi all’attività scolastica. Ragione per cui abbiamo optato per la  realizzazione di una copertura, così da risolvere in modo definitivo il problema. Con il progetto di completamento procederemo con la ritinteggiatura dei prospetti esterni, lato corte, con la creazione dell’impianto di illuminazione del giardino e con  la predisposizione dell’impianto fotovoltaico, che verrà installato in una seconda fase».

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900mila euro di investimento per garantire un nuovo look al Municipio e alla scuola Enrico Fermi. Ma, soprattutto, efficientamento e risparmio energetico. Il comune di Sant’Antioco ha bandito la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori proiettati verso l’efficientamento energetico del Palazzo comunale e della scuola Enrico Fermi, con lo scopo di dare seguito a un importante progetto dedicato alla salvaguardia dell’ambiente. Si tratta di fondi europei ottenuti dal Comune di Sant’Antioco grazie alla partecipazione al bando regionale per il finanziamento di “Interventi di efficientamento energetico e di realizzazione di micro reti in strutture pubbliche nella Regione Sardegna. POR FESR 2014-2020. «Adesso possiamo intervenire in maniera concreta sia sul Municipio, sia sulla scuola secondaria di primo grado Enrico Fermi – dice il sindaco, Ignazio Locci – Con questo ampio progetto, in linea con le direttive europee, ridurremo considerevolmente il consumo di energia, agendo su più fronti e, quindi, sull’impianto di approvvigionamento energetico e sulle strutture, esterni e infissi».

In merito, interviene anche l’assessore dei Lavori pubblici, Francesco Garau: «Obiettivo del progetto – commenta Francesco Garau –  è la realizzazione di interventi di efficientamento energetico del sistema edificio-impianto al fine di ottenere performance che consentano di raggiungere importanti riduzioni dell’indice di prestazione energetica globale oltre a un’importante riduzione della CO2 emessa. Con questo intervento si possono garantire risparmi diretti sul costo dell’energia dando un grosso contributo anche alla salvaguardia dell’ambiente: i lavori si concentreranno sull’involucro edilizio degli edifici e, in particolare, sull’utilizzo di impianti di climatizzazione ad alta funzionalità, sul cappotto termico e sugli infissi esterni esistenti, che saranno sostituiti con nuovi infissi ad elevate prestazioni di isolamento termico ed acustico. Molto importante anche l’installazione di impianti fotovoltaici e batterie di accumulo energetico nel Municipio e nella scuola».

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Il mercato del lavoro in Sardegna. Focus sul territorio di competenza del CPI di Carbonia. E’ il tema dell’incontro organizzato dall’Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro che si terrà lunedì prossimo 25 novembre alle 10.00 nella sala Alcoa della biblioteca comunale in via Enrico Fermi, a Portoscuso.. Il programma prevede i saluti del sindaco Giorgio Alimonda, l’apertura dei lavori a cura del direttore generale dell’Aspal Massimo Temussi, la relazione sull’andamento del mercato del lavoro nel territorio del Cpi di Carbonia a cura dell’osservatorio del mercato del lavoro dell’Aspal, gli interventi degli amministratori locali e il dibattito. Le conclusioni sono affidate all’assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda.