25 April, 2024
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Da martedì 25 a domenica 30 giugno 2019, la dodicesima edizione di Mare e Miniere entrerà nel vivo con i Seminari di Canto, Musica e Danza Popolare. Ad accompagnare l’offerta formativa sarà il consueto e ricchissimo programma di spettacoli serali che si aprirà martedì 25 giugno alle ore 21,30 con il concerto dei Liguriani, vero e proprio supergruppo composto da Michel Balatti (flauti), Fabio Biale (voce, violino, percussioni), Claudio De Angeli (chitarra), Filippo Gambetta (organetto, mandolino) e Fabio Rinaudo (cornamuse) che proporrà sul palco i brani tratti dal loro ultimo album “Stundai”. Dopo il pregevole “Suoni dai mondi liguri” del 2011, la formazione ligure torna ancora una volta alla musica della propria terra dipingendo un affresco musicale affasciante ed originale, dal sound inconfondibile, nel quale si intrecciano canzoni in dialetto rivierasco, antichi balli delle Quattro Province, i canti di guerra ed estratti dai manoscritti musicali del Duomo di Genova. Nel corso della serata non mancheranno le sorprese con le incursioni del funambolico cantautore calabrese Peppe Voltarelli e le marionette (Is Mascareddas) di Tonino Murru.
Il giorno seguente, mercoledì 26 giugno alle ore 21.30, il porto turistico di Portoscuso si prepara al tutto esaurito con “Làntias” di Elena Ledda, recital che ruota intorno ai brani del suo ultimo album e che la vedrà affiancata sul palco da Mauro Palmas (mandola e mandoloncello), Simonetta Soro (voce), Marcello Peghin (chitarra), Silvano Lobina (basso) e Andrea Ruggeri (batteria). Frutto di preziose sinergie e collaborazioni, il disco sintetizza il percorso artistico compiuto dalla cantante sarda negli ultimi anni e raccoglie dodici brani ispirati dalle complesse vicende umane che caratterizzano la società alle soglie del terzo millennio. Al termine del concerto, seguirà la consegna ad Elena Ledda del Premio Blogfoolk Choiche Disco dell’Anno 2018 per “Làntias”.
Giovedì 27 giugno, alle ore 21.30, la Vecchia Tonnara tornerà a riempirsi con il doppio concerto di Peppe Voltarelli e Luca Ciarla con il progetto SolOrkestra. Il cantautore calabrese, in solo, darà vita al suo imperdibile ed imprevedibile concerto ne quale passerà in rassegna la sua produzione artistica per soffermarsi sul recente progetto dedicato a Domenico Modugno. A seguire, salirà sul palco Luca Ciarla (violino, voce, live loops, elettronica) che proporrà un originale set che ridisegna i confini del violino in ambito jazz. Servendosi di un pedale loop, della sua voce e dell’elettronica, esegue dal vivo tutte le parti, suonando il suo strumento come una chitarra, un basso, uno strumento a percussione, aggiungendo nuove improvvisazioni e passaggi creativi. In questo affascinante mondo musicale Luca canta, fischia, suona altri piccoli strumenti; la musica si evolve continuamente trasformandosi in un irresistibile solOrkestra tra composizioni originali ed insoliti arrangiamenti di standard del jazz.
La serata di venerdì 28 giugnosi aprirà alle 21.30 con la presentazione del libro “La Chiave dello Zucchero”, nuovo romanzo di Giacomo Mameli, edito da Feltrinelli. I giornalisti Ottavio Nieddu e Felice Liperi dialogheranno con l’autore conducendo gli spettatori alla scoperta di questa nuova opera.
Alle ore 22,30 andrà in scena “Agorà, la piazza cantata” progetto inedito che vedrà protagonisti la cantante romana Gabriella Aiello, le corde di Mauro Palmas ed il pianoforte di Alessandro Foresti. L’Agorà per le città greche era la piazza del mercato, il punto di riunione di una comunità, dove le voci dei venditori ordinavano melodie di vita quotidiana. Il concerto è dedicato alla piazza, alla strada, al luogo di incontro di culture. Un luogo di festa, di amore dichiarati e non sempre ricambiati, un luogo di scandalo e di protesta, in cui di voce in voce, da secoli, le storie si sono popolate di volti, di suoni e di antichi rituali.
Sabato 29 giugno, alle ore 21.30, la chiesa della Vecchia Tonnara ospiterà l’atteso concerto di Tenore e Cuncordu de Orosei (Massimo Roych: Voche del Cuncordu, trunfa, pipiolos, benas; Mario Siotto: Bassu, trunfa; Gian Nicola Appeddu: contra; Piero Pala: Voche, Mesu voche; Tonino Carta: Voche del Tenore), custodi della tradizione vocale di Orosei che abbraccia il canto sacro con i Gotzos e quello profano con balli tradizionali e serenate d’amore. Alle ore 22.30, le sonorità del gipsy power di Baro Drom Orkestar invaderanno la Vecchia Tonnara con i brani tratti da “Nisba”, il loro terzo album che cristallizza il percorso compiuto negli ultimi anni, spaziando dalle ritmiche infuocate dell’est Europa alle melodie del Mediterraneo. Nelle nuove composizioni si possono scovare sonorità brasiliane, echi di musica mongola e ritmiche africane. Ascoltare strumenti ancestrali come il berimbau o l’udu amalgamarsi con le melodie della fisarmonica e del violino, sentire vecchi Farfisa e un contrabbasso distorto cadenzare il passo di danze ipnotiche.
La rassegna si chiuderà domenica 30 giugno, alle ore 21.30, con l’ormai tradizionale concerto dei partecipanti ai seminari. Tutte le sere, dopo i concerti, Piazza Parrocchia si animerà con “Spassi di danza” con i suonatori e i danzatori dei seminari.
Indirizzati tanto a cantanti e musicisti già formati, quanto a coloro che desiderano avvicinarsi per la prima volta al mondo della musica tradizionale, gli stage vedranno protagonisti corsisti provenienti da tutta Europa ai quali sarà offerta la possibilità di entrare in contatto con una visione nuova e colta della musica popolare, approfondendo i vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare. Una formula ampiamente collaudata e dallo straordinario successo che quest’anno si rinnova con Peppe Voltarelli che “salirà in cattedra” per il laboratorio “Piccolo Manuale del cantautore: tra identità, dialetto e canzone”, mentre a Tenore e Cuncordu de Orosei sarà affidato il focus su “Canto a tenore e a Cuncordu”. L’offerta formativa vedrà protagonisti artisti di grande levatura, protagonisti di ricerca, studio e sperimentazione come Luigi Lai (launeddas), Alessandro Foresti (canto corale), Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Nicolò Bottasso (violino), Gigi Biolcati (body percussions), Marcello Peghin (chitarra) e Mauro Palmas (mandola). Non mancherà il corso di musica d’insieme con Alessandro Foresti, Nicolò Bottasso e Silvano Lobina.
Insomma, Mare e Miniere si conferma come un’esperienza davvero imperdibile, da vivere intensamente tra musica, cultura e straordinarie bellezze di luoghi in cui è possibile riscoprire l’antico fascino del Mediterraneo, nei suoi angoli più nascosti e spettacolari.

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Da martedì 25 a domenica 30 giugno 2019, la 12ª edizione di Mare e Miniere entrerà nel vivo con i Seminari di Canto, Musica e Danza Popolare. Ad accompagnare l’offerta formativa sarà il consueto e ricchissimo programma di spettacoli serali che si aprirà martedì 25 giugno alle ore 21,30 con il concerto dei Liguriani, vero e proprio supergruppo composto da Michel Balatti (flauti), Fabio Biale (Voce, violino, percussioni), Claudio De Angeli (chitarra), Filippo Gambetta (organetto, mandolino) e Fabio Rinaudo (cornamuse) che proporrà sul palco i brani tratti dal loro ultimo album “Stundai”. Dopo il pregevole “Suoni dai mondi liguri” del 2011, la formazione ligure torna ancora una volta alla musica della propria terra dipingendo un affresco musicale affasciante ed originale, dal sound inconfondibile, nel quale si intrecciano canzoni in dialetto rivierasco, antichi balli delle Quattro Province, i canti di guerra ed estratti dai manoscritti musicali del Duomo di Genova. Nel corso della serata non mancheranno le sorprese con le incursioni del funambolico cantautore calabrese Peppe Voltarelli e le marionette (Is Mascareddas) di Tonino Murru.
Il giorno seguente, mercoledì 26 giugno alle ore 21.30il porto turistico di Portoscuso si prepara al tutto esaurito con “Làntias” di Elena Ledda, recital che ruota intorno ai brani del suo ultimo album e che la vedrà affiancata sul palco da Mauro Palmas (mandola e mandoloncello), Simonetta Soro (voce), Marcello Peghin (chitarra), Silvano Lobina (basso) e Andrea Ruggeri (batteria). Frutto di preziose sinergie e collaborazioni, il disco sintetizza il percorso artistico compiuto dalla cantante sarda negli ultimi anni e raccoglie dodici brani ispirati dalle complesse vicende umane che caratterizzano la società alle soglie del terzo millennio. Al termine del concerto, seguirà la consegna ad Elena Ledda del Premio Blogfoolk Choiche Disco dell’Anno 2018 per “Làntias”.
Giovedì 27 giugno alle ore 21.30, la Vecchia Tonnara tornerà a riempirsi con il doppio concerto di Peppe Voltarelli e Luca Ciarla con il progetto SolOrkestra. Il cantautore calabrese, in solo, darà vita al suo imperdibile ed imprevedibile concerto ne quale passerà in rassegna la sua produzione artistica per soffermarsi sul recente progetto dedicato a Domenico Modugno. A seguire, salirà sul palco Luca Ciarla (Violino, voce, live loops, elettronica) che proporrà un originale set che ridisegna i confini del violino in ambito jazz. Servendosi di un pedale loop, della sua voce e dell’elettronica, esegue dal vivo tutte le parti, suonando il suo strumento come una chitarra, un basso, uno strumento a percussione, aggiungendo nuove improvvisazioni e passaggi creativi. In questo affascinante mondo musicale Luca canta, fischia, suona altri piccoli strumenti; la musica si evolve continuamente trasformandosi in un irresistibile solOrkestra tra composizioni originali ed insoliti arrangiamenti di standard del jazz.
La serata di venerdì 28 giugno si aprirà alle 21.30 con la presentazione del libro “La Chiave dello Zucchero”, nuovo romanzo di Giacomo Mameli, edito da Feltrinelli. I giornalisti Ottavio Nieddu e Felice Liperi dialogheranno con l’autore conducendo gli spettatori alla scoperta di questa nuova opera.
Alle ore 22,30, andrà in scena “Agorà, la piazza cantata” progetto inedito che vedrà protagonisti la cantante romana Gabriella Aiello, le corde di Mauro Palmas e il pianoforte di Alessandro Foresti. L’Agorà per le città greche era la piazza del mercato, il punto di riunione di una comunità, dove le voci dei venditori ordinavano melodie di vita quotidiana. Il concerto è dedicato alla paizza, alla strada, al luogo di incontro di culture. Un luogo di festa, di amore dichiarati e non sempre ricambiati, un luogo di scandalo e di protesta, in cui di voce in voce, da secoli, le storie si sono popolate di volti, di suoni e di antichi rituali.
Sabato 29 giugno alle ore 21.30 la chiesa della Vecchia Tonnara ospiterà l’atteso concerto di Tenore e Cuncordu de Orosei (Massimo Roych: Voche del Cuncordu, trunfa, pipiolos, benas; Mario Siotto: Bassu, trunfa; Gian Nicola Appeddu: contra; Piero Pala: Voche, Mesuvoche; Tonino Carta: Voche del Tenore), custodi della tradizione vocale di Orosei che abbraccia il canto sacro con i Gotzos e quello profano con balli tradizionali e serenate d’amore. Alle ore 22.30 le sonorità del gipsy power di Baro Drom Orkestar invaderanno la Vecchia Tonnara con i brani tratti da “Nisba”, il loro terzo album che cristallizza il percorso compiuto negli ultimi anni, spaziando dalle ritmiche infuocate dell’est Europa alle melodie del Mediterraneo. Nelle nuove composizioni si possono scovare sonorità brasiliane, echi di musica mongola e ritmiche africane. Ascoltare strumenti ancestrali come il berimbau o l’udu amalgamarsi con le melodie della fisarmonica e del violino, sentire vecchi Farfisa e un contrabbasso distorto cadenzare il passo di danze ipnotiche.
La rassegna si chiuderà domenica 30 giugno alle ore 21.30 con l’ormai tradizionale concerto dei partecipanti ai seminari. Tutte le sere, dopo i concerti, Piazza Parrocchia si animerà con “Spassi di danza” con i suonatori e i danzatori dei seminari.
Indirizzati tanto a cantanti e musicisti già formati, quanto a coloro che desiderano avvicinarsi per la prima volta al mondo della musica tradizionale, gli stage vedranno protagonisti corsisti provenienti da tutta Europa ai quali sarà offerta la possibilità di entrare in contatto con una visione nuova e colta della musica popolare, approfondendo i vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare. Una formula ampiamente collaudata e dallo straordinario successo che quest’anno si rinnova con Peppe Voltarelli che “salirà in cattedra” per il laboratorio “Piccolo Manuale del cantautore: tra identità, dialetto e canzone”, mentre a Tenore e Cuncordu de Orosei sarà affidato il focus su “Canto a tenore e a Cuncordu”. L’offerta formativa vedrà protagonisti artisti di grande levatura, protagonisti di ricerca, studio e sperimentazione come Luigi Lai (launedds), Alessandro Foresti (canto corale), Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Nicolò Bottasso (violino), Gigi Biolcati (body percussions), Marcello Peghin (chitarra) e Mauro Palmas (mandola). Non mancherà il corso di musica d’insieme con Alessandro Foresti, Nicolò Bottasso e Silvano Lobina.

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Il gruppo napoletano La Maschera s’è aggiudicato l’11° Premio Andrea Parodi, l’unico contest italiano di world music, conclusosi questa sera all’Auditoriun conunale di Cagliari. Il premio della critica è andati all’estero, ai ciprioti Monsieur Doumani. La menzione per il miglior testo se l’è aggiudicata Giuseppe Di Bella con “Ncucciarisi” (cantata in siciliano). Quelle per miglior musica e migliore interpretazione sono andate ancora a La Maschera (che hanno proposto il brano “Te vengo a cerca’ “, cantato in napoletano e wolof), mentre i Monsieur Doumani (con “Gongs”) si sono aggiudicati anche la menzione per la migliore reinterpretazione di un brano di Andrea Parodi, quella per il miglior arrangiamento e la menzione dei ragazzi in sala.

Nel contest, in programma da giovedì ad oggi, il premio della critica internazionale se lo sono meritati i Kor con “Albore” (in logudorese). La menzione dei concorrenti, infine, se la sono divisa a pari merito i Feral Cor con “La Sajetana” (in genovese) e Giuseppe Di Bella.

A contendersi la vittoria sono stati anche Aniello Misto con “Aumm aumm” (cantata in napoletano); Ararat Ensemble Orchestra con “Nietaan” (in wolof); Dindùn con “L’amur” (in piemontese) e Terrasonora con “Padre vostro” (in napoletano e swahili).

Prima della proclamazione dei vincitori, c’è stata una splendida jam session che ha visto protagonisti la direttrice artistica Elena Ledda, alcuni degli artisti in giuria e gli ospiti della serata, che si erano appena esibiti, ovvero il peruviano Jorge Pardo, accompagnato dal chitarrista Francisco Rey Soto, il macedone Stracho Temelkovski e, dal Veneto, il Duo D’Altrocanto.

Durante la serata Daniele Cossellu, storico fondatore dei Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu”, ha ricevuto il Premio Albo d’oro 2018, il riconoscimento assegnato ogni anno ad una figura di rilievo del mondo culturale e artistico italiano.

Il festival nasce per omaggiare un grande artista sardo come Andrea Parodi, che dal pop d’autore dei Tazenda era arrivato come solista ai vertici della musica d’impronta etnica. Tutti i concorrenti e gli ospiti hanno proposto un suo brano lungo le tre serate del Premio.

A condurre l’edizione 2018 sono stati Ottavio Nieddu e Gianmaurizio Foderaro. La serata finale è stata trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook di Rai Radio Tutta Italiana.

Molti i premi ed i bonus per il gruppo vincitore del “Parodi”: avrà l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2019 dell’“European Jazz Expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (Salerno), del Premio dei Premi al Mei di Faenza, dello stesso Premio Parodi ed in vari altri eventi e serate che saranno man mano annunciati. Inoltre per La Maschera c’è un tour di otto concerti, realizzato grazie a NuovoImaie (progetto finanziato con i fondi dell’art. 7 della legge 93/92), ed una borsa di studio di 2.500 euro.

Al Premio della critica va invece la produzione di un videoclip offerto dalla Federazione degli Autori.

I finalisti sono frutto di un’approfondita selezione fra ben 220 iscritti, provenienti da da ogni parte del mondo, dal Messico alla Siberia, dal Senegal a Cipro. Indice, questo, del rilievo assunto da questa manifestazione nel corso degli anni.

La giuria che ha deciso il premio assoluto era composta da Gianfranco Cabiddu (Regista, musicista), Gigi Camedda (musicista), Lucia Campana (partner Premio Città di Loano), Gesuino Deiana (musicista), Gaetano D’Aponte (partner Premio Bianca D’Aponte), Andrea Del Favero (Partner Folkest), Giovanni Gianluca Floris (musicista, presidente del Conservatorio di Cagliari), Kaballà (musicista), Elena Ledda (musicista), Silvano Lobina (musicista), Annamaria Loddo (operatrice culturale), Marco Lutzu (musicista, etnomusicologo), Roberto Mancinelli (I Mean), Gino Marielli (musicista), Nicola Meloni (operatore culturale), Michele Palmas (produttore S’Ard Music), Andrea Ruggeri (musicista), Gisella Vacca (musicista, attrice).

Quella critica vedeva presenti Claudio Agostoni (Popolare Network), Gabriele Antonucci (Panorama), Matteo Bruni (Radio Super Sound), Angela Calvini (Avvenire), Stefano Carboni (Radio Montecarlo), Simone Cavagnino (Unica Radio), Flavia Corda (Rai 3 Sardegna), Valerio Corzani (Radio 3), Tore Cubeddu (Eja TV), Ciro De Rosa (Blogfoolk / Songlines), Daniela Deidda (Sardegna Eventi 24), Felice Liperi (Repubblica), Monica Magro (Radio Sintony), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techetè), Luigi Mameli (Radiolina), Marco Mangiarotti (Quotidiano Nazionale / Il Giorno), Andrea Massidda (La Nuova Sardegna), Duccio Pasqua (Radio 1), Piersandro Pillonca (Uff. Stampa Consiglio Regionale della Sardegna), Timisoara Pinto (Radio 1), Walter Porcedda (Musica Jazz), Emanuela Teodora Russo (NuovoImaie), Cristiano Sanna (Tiscali), Claudio Scaccianoce (Linkiesta), Giacomo Serreli (giornalista musicale), Stefano Starace (Mo’l’estate), Mario Tasca (Sardegna 1), Jacopo Tomatis (Il giornale della musica).

Per la giuria internazionale, infine, c’erano Bastiaan Springer (ConcertZender, Olanda), Andrew Cronshaw (Froots magazine – Rough Guide to World Music, Regno Unito), Thorsten Bednarz (DeutchlandFunk Kultur, Germania), Petr Doruzka (Czech Radio, Praga), Sergio Albertoni (RSI Svizzera).

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Voce della Sardegna per eccellenza, è la cantante Elena Ledda che si aggiudica con Lantiàs (S’Ard Music) il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana assegnato al Miglior Album del 2017.

Giunto alla 14a edizione, il Premio Loano è il principale riconoscimento per la musica di tradizione in Italia ed è consegnato ogni anno alla migliore produzione musicale di ambito folk da una giuria composta da oltre sessanta giornalisti specializzati.

Dal 23 al 27 luglio cornice della manifestazione – la prima a cura del nuovo direttore artistico Jacopo Tomatis – sarà come sempre l’omonima cittadina ligure in provincia di Savona ed avrà come titolo riGenerazioni. Un’edizione dedicata dunque ai passaggi generazionali nella musica di tradizione, con un occhio rivolto agli sviluppi contemporanei più vivaci e originali della scena folk italiana.

Al secondo posto si classifica Canti, ballate e ipocondrie d’ammore di Canio Loguercio ed Alessandro D’Alessandro (Squilibri); mentre il Canzoniere Grecanico Salentino conquista il terzo posto con Canzoniere (Ponderosa).

Quest’anno debutta inoltre anche il Premio Loano Giovani, assegnato dalla giuria di giornalisti alla miglior produzione musicale di musicisti under 35 che non abbiano pubblicato più di due album. Il disco più votato è stato La muta vita delle Lame da Barba (autoproduzione).

La direzione artistica e l’organizzazione del Premio Loano hanno attribuito come di consueto il Premio alla Carriera ed il Premio alla Realtà Culturale, rispettivamente a Gastone Pietrucci (La Macina) e ai Trouveur Valdotèn.

Premio Miglior Album 2017 al disco Làntias (S’ard Music), di Elena Ledda.

Elena Ledda – vincitrice del Premio Loano per il migliore album con Làntias (S’ard Music) dà voce a un disco destinato a diventare un classico istantaneo della nostra tradizione ed illumina la via come un lume (Làntias, in sardo) nella notte dei tempi che stiamo vivendo.

Con una produzione che rimanda alla world music “mediterranea”, Làntias è un gran lavoro curato da un affiatato gruppo di musicisti, composto con testi poetici e allo stesso tempo con le orecchie bene aperte alle sfide e i problemi di oggi.

Premio Loano Giovani 2017 al disco La muta vita (autoproduzione) di Lame da Barba.

Francesco Paolino, Alessandro Predasso, Stefania Megale, Giuseppe “Pippi” Dimonte e Alberto Mammolino sono le Lame da Barba, vincitori del  Premio Loano Giovani 2017 con il disco La muta vita (autoproduzione). Se la barberia era in passato vera scuola di musica popolare e luogo di incontro degli uomini del paese, quella delle Lame da Barba è piuttosto una barberia mediterranea, dove si incontrano tarantella e musica balcanica, valzer popolari italiani e melodie da Turchia e Armenia. Una barberia contemporanea, adatta alle esigenze e alle sfide di uomini e donne di oggi, da qualunque lato del mare provengano.

Premio alla Carriera 2018 a Gastone Pietrucci / La Macina.

Ricerca e riproposta, tradizione e creazione si frantumano e mescolano fino a diventare indistinguibili sotto la forza antica de La Macina, che si aggiudicano il Premio alla Carriera. Gruppo di Ricerca e Canto Popolare Marchigiano fondato da Gastone Pietrucci nel 1968, l’“altro” sessantotto, da allora hanno attraversato da protagonisti la musica italiana, proseguendo l’attività di ricerca sulla tradizione popolare delle Marche e portandola sui palchi della canzone d’autore (con gli album Aedo malinconico ed ardente), del rock (grazie alla collaborazione con i Gang) e perfino della musica classica e del jazz, sempre nel segno del confronto e dello scambio tra generazioni e linguaggi diversi.

Premio alla Realtà Culturale 2018 ai Trouveur Valdotèn.

Attivi dalla fine degli anni Settanta, ricercatori e musicisti, operatori culturali e organizzatori di eventi (uno su tutti il festival Ététrad, punto di riferimento nel suo genere), i “trovatori valdostani” – che hanno conquistato il Premio alla Realtà Culturale 2018 – sono uno dei migliori esempi di come le modalità di trasmissione dei saperi della cultura popolare sopravvivano e mutino nella società contemporanea. Dai genitori ai figli, da Liliana Bertolo e Alessandro Boniface ai due fratelli Rémy e Vincent, il nome dei Trouveur Valdotèn è passato da una generazione all’altra e la loro musica, partendo dalla piccola Val d’Aosta, si è resa disponibile per altre musiche e altri suoni, in innumerevoli progetti (L’Orage, Toc Toc Toc, Abnoba, Estremìa, Pitularita…).

Il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana è nato quattordici anni fa come laboratorio permanente sulla musica folk, e promuove e valorizza la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali.

E’ organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’assessorato del Turismo e della Cultura del comune di Loano, con il contributo della Fondazione A. De Mari e con il patrocinio della Regione Liguria e dell’ANCI.

La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis, con la collaborazione di Ciro De Rosa, Enrico de Angelis e Annalisa Scarsellini.

La classifica del Premio al miglior Album 2017

1° posto: Làntias (S’Ard Music) – Elena Ledda

2° posto: Canti, ballate e ipocondrie d’ammore (Squilibri) – Canio Loguercio e Alessandro D’Alessandro

3° posto: Canzoniere (Ponderosa) – Canzoniere Grecanico Salentino

4° posto: U fujutu su nesci chi fa? (Urtovox) – Cesare Basile

5° posto: Come un albero d’inverno (Visage Music) – Luisa Cottifogli

6° posto: Cuttuni e lamé (Finisterre) – Eleonora Bordonaro

7° posto: Perle d’Appennino (Visage music) – Maurizio Geri

8° posto: Bella una serpe con le spoglie d’oro (Squilibri) – Marco Rovelli

 9° posto: Ed un pensiero ribelle in cor ci sta! Due secoli di storia d’Italia cantata (Nota Records) Giovanna Marini / Coro Inni e canti di lotta / Banda della scuola popolare di musica di Testaccio

 10° posto: 40 gir 1977-2017 (Felmay) – Tre Martelli

La Giuria del Premio

Maurizio Agamennone, Giovanni Alcaini, Ricky Barone, Marco Boccitto, Loris Bohm, Michele Bovi, Raffaello Carabini, Pietro Carfì, Giordano Casiraghi, Daniele Cestellini, Gianni Ciaccio, Aldo Coppola Neri, Valerio Corzani, Giandomenico Curi, Enrico de Angelis, Paolo De Bernardin, Flaviano De Luca, Ciro De Rosa, Paolo Del Ry, Enrico Deregibus, Giuseppe De Trizio, Salvatore Esposito, Antonio Fanelli, Gerardo Ferrara, Massimo Ferro, Guido Festinese, Flavia Gervasi, Guido Giazzi, Mario Giovannini, Jonathan Giustini, Ezio Guaitamacchi, Federico Guglielmi, Marco La Viola, Felice Liperi, Marco Lutzu, Ignazio Macchiarella, Giorgio Maimone, Maurizio Marino, Tiziano Menduto, Giorgio Meneghetti, Gaetano Menna, Marco Miconi, Beppe Montresor, Anna Nacci, Alessandro Nobis, Giancarlo Nostrini, Rosario Pantaleo, Riccardo Piaggio, Massimo Pirotta, Massimo Poggini, Piercarlo Poggio, Ezio Riberi, Alessandro Rosa, Roberto Sacchi, Vincenzo Santoro, Annalisa Scarsellini, Stefano Starace, Jacopo Tomatis, Federico Vacalebre, Gianluca Veltri, Antonio Vivaldi, Enrico Zagnagnoli, Paolo Zara, Giorgio Zito.

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Andrea Parodi L1 copia

Il “Premio Andrea Parodi” si prepara ad accogliere per la sua unica data italiana una leggenda vivente della musica, Al Di Meola, che riceverà il Premio Albo d’oro e insieme ad altri grandi ospiti come Riccardo Tesi, Massimo Donno, Alessia Tondo ed il Trio Correnteza omaggerà il grande talento di Andrea Parodi, di cui ricorre il 10° anniversario della scomparsa (il 17 ottobre) proprio in prossimità del festival. Parodi, dopo l’avventura con i Tazenda, era diventato un personaggio di rilievo nella scena world music internazionale.

Un cast di altissimo livello, che, insieme ai finalisti del concorso fra i quali compaiono nomi altrettanto importanti, animerà la nona edizione della manifestazione, in programma dal 13 al 15 ottobre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale di Piazza Dettori, con anteprima il 12 al live-club Jazzino e vari appuntamenti collaterali.

La direzione artistica è affidata a Elena Ledda, mentre a presentare saranno Ottavio Nieddu e Gianmaurizio Foderaro.

Al Di Meola non ha voluto mancare alla manifestazione che ogni anno ricorda Andrea Parodi, un artista con cui il leggendario chitarrista aveva intrecciato una intensa collaborazione, con molti concerti e con il disco “Midsummer Night in Sardinia” del 2005, e di cui aveva detto: «La voce di Andrea Parodi, unica, genera emozioni che toccano le più nascoste profondità dell’animo. Penso che Andrea sia una delle voci più importanti e originali del nostro tempo!»Al Di Meola si esibirà accompagnato dal chitarrista Peo Alfonsi, che suonava all’epoca con Parodi ed ora è in tour con lui da diversi anni.

A contendersi la vittoria del Premio Andrea Parodi, l’unico in Italia riservato alla world music, saranno: Paolo Carrus & Manuela Mameli Quartet (brano “Sa stella”, lingua sarda), Claudia Crabuzza (brano “L’altra Frida”, lingua algherese), Domo Emigrantes (brano “Leucade”, lingua salentina), Lamorivostri (brano “Lamorivostri”, lingua calabrese), Mau Mau (brano “8.000 km”, lingua piemontese), Parafone’ (brano “Amistà”, lingua calabrese, arabo-egiziana), Pupi di Surfaro (brano “Li me paroli”, lingua siciliana, italiana, inglese), Il tempo e la voce (brano “Meravigliusa-menti”, lingua siciliana medievale), Vesevo (brano “O ‘ Rre Rre”, lingua napoletana). Non sarà invece presente Mela (brano “Story of Inconsequence”, lingua inglese) per indisponibilità.

Il programma completo:

Il 12 ottobre alle 21.30 il Jazzino (Cagliari, Via Carloforte 76) ospiterà l’anteprima del Festival, con un recital di Davide Casu.

Il 13 ottobre alle 20.30 ci sarà la prima esibizione dei finalisti (con il brano in gara ed un altro brano del proprio repertorio) e la proiezione del video live di Giuliano Gabriele Ensemble (Vincitore del Premio nel 2015).

Il 14 ottobre alle 20.30 la seconda esibizione dei finalisti, che proporranno il brano in gara e uno del repertorio di Andrea Parodi, del quale verrà anche proiettato un video. Nella serata ci sarà spazio anche per i primi due ospiti, Riccardo Tesi e Massimo Donno.

Il 15 ottobre, alle 20.30, prenderà avvio la serata finale, con l’esibizione dei concorrenti, che presenteranno il brano in gara. A seguire saliranno sul palco il Trio Correnteza, Alessia Tondo con Massimo Donno. Si passerà poi alla consegna del Premio Albo D’oro ad Al Di Meola e al suo set con Peo Alfonsi. Infine la proclamazione dei vincitori del Premio assoluto, del Premio della Critica e delle menzioni e l’ormai tradizionale jam session finale che coinvolgerà tutti gli ospiti, Elena Ledda e gli artisti presenti in giuria e in sala.

EVENTI COLLATERALI

Il 14 ottobre nella Sala Conferenze Search (in Largo Carlo Felice 2), alle 10.00, si terrà un seminario sui diritti degli artisti interpreti ed esecutori a cura di Andrea Marco Ricci, Membro del Consiglio di Amministrazione del Nuovo IMAIE. Alle 11.30 sarà la volta di una conferenza sul contratto di edizioni musicali curata da Maria Grazia Maxia. Alle 17.30 toccherà alla presentazione del libro autobiografico “Una vita a bottoni” (Squilibri editore) di Riccardo Tesi, che sarà affiancato da Andrea Del Favero e Francesco Pintore.

Il 15 ottobre, sempre alla Sala Conferenze Search, alle 10.30 prenderà il via la giornata di studi “La musica che girerà intorno. Immaginare la World Music fra vent’anni”, a cura di Jacopo Tomatis, realizzata in collaborazione con Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio.

Si tratta della 2ª edizione del dibattito internazionale sulla World Music. Interverranno: Ciro De Rosa, Dario Zigiotto, Thorsten Bednarz, Riccardo Tesi, Marco Lutzu e Ignazio Macchiarella. Accesso libero e gratuito.

Premi per gli artisti

Il vincitore del concorso avrà diritto ad una bonus di 2.500 euro per spese musicali, che sarà erogato a copertura di costi di masterclass, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, entro un anno dallo svolgimento del festival. Il vincitore inoltre avrà la possibilità di esibirsi nella prossima edizione del Premio Andrea Parodi, al Festival European Jazz Expo di Cagliari, al Negro Festival delle Grotte di Pertosa (Campania) e a Folkest in Friuli.

Al vincitore del Premio della Critica sarà invece offerta la produzione di un videoclip professionale.

Gli oggetti d’arte del Premio Andrea Parodi 2016 saranno realizzati per l’occasione da Maria Conte.

Giurie

Giuria tecnica (Premio assoluto): Elena Ledda, Riccardo Tesi, Gabriele Mirabassi, Alessia Tondo, Peo Alfonsi, Gino Marielli, Gigi Camedda, Cathrine Rysst, Kaballà, Gigi Marras, Silvano Lobina, Andrea Ruggeri, Gianluca Dessi’, Simone Pittau, Gisella Vacca, Lia Careddu, Marco Lutzu, Salvatore Corona, Annamaria Loddo, Michele Palmas, Dario Zigiotto, Gaetano d’Aponte, Andrea Del Favero.

Giuria critica: Flavia Corda, Giorgio Galleano, Franz Coriasco, Matteo Bruni, Tore Cubeddu, Francesco Pintore, Giacomo Serreli, Walter Porcedda, Piersandro Pillonca, Claudia Mura, Daniela Deidda, Marco Mangiarotti, Jacopo Tomatis, Ciro De Rosa, Felice Liperi, Juan Antonio Vázquez, Andrew Cronshaw, Thorsten Bednarz, Petr Doruzka, Duccio Pasqua, Valerio Corzani, Sergio Albertoni, Stefano Carboni, Claudio Agostoni, Simone Cavagnino, Monica Magro, Luigi Mameli, Andrea Marco Ricci, Maria Grazia Maxia.

Partner e sponsor

Il Premio Andrea Parodi è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna (fondatore), la Fondazione di Sardegna, il Comune di Cagliari (che concede anche il patrocinio).

Partner del Premio sono: European Jazz Expo, Premio Bianca d’Aponte, Negro Festival, Folkest, Nuovo Imaie, Federazione degli Autori, Consorzio Cagliari Centro Storico, Jazzino – Jazz Club Cagliari, Boxoffice Sardegna.

Media Partners: Radio Rai Live 7, Radio Popolare, Radio Sintony, Unica Radio, Sardegna1, Tiscali, Il Giornale della Musica, BlogFoolk, Mundofonias.

Vincitori edizioni precedenti

2015 – Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio)

2014 – Flo (Campania)

2013 – Unavantaluna (Sicilia)

2012 – Elsa Martin (Friuli)

2011 – Elva Lutza (Sardegna)

2010 – Compagnia Triskele (Sicilia)

2009 – Francesco Sossio (Puglia)

Premio della critica

2015 – Marina Mulopulos (Grecia / Toscana)

2014 – Tamuna (Sicilia)

2013 – Francesca Incudine (Sicilia)

2012 – Elsa Martin (Friuli)

2011 – Elva Lutza (Sardegna)

2010 – Yasmin Bradi (Sardegna)

2009 – Dario Piga (Sardegna/Spagna)

STORICO PREMIO ALBO D’ORO

2015 – TOTORE CHESSA (Sculture di FRANCESCO CAU, Assemini)

2014 – SU CUNCORDU ‘E SU ROSARIU DE SANTU LUSSURGIU (Quadri di MARIANO CHELO, Bosa, ceramiche di MASSIMO BOI, Quartu Sant’Elena)

2013 – FRANCESCO DEMURO (Artigianato di ROBERTA SOTGIU, Porto Torres)

2012 – LUIGI LAI (Artigianato di ANNA MARIA LAURO, Alghero, Creazioni in Pasta di Pane)

2011 – MARIO CERVO – Ad Memoriam (Artigianato di LUIGI NIOI, Assemini, Ceramista)

2010 – MAURO PAGANI (Artigianato di PINUCCIO SCIOLA, S.Sperate, Pietre Sonore)

2009 – BERNARD LORTAT JACOB (Artigianato di GIANPAOLO MARRAS, Ottana, Maschere tradizionali di legno)

2008 – DON GIOVANNI DORE (Artigianato Oreficeria di Cagliari)