29 March, 2024
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Dal 30 ottobre al 24 novembre Cagliari ospita per il terzo anno “La città che viaggia”. Festival delle creatività giovanili, progetto pluriennale ideato dall’associazione culturale Carovana SMI, dietro la direzione artistica di Ornella d’Agostino.

I dettagli dell’edizione 2019 della manifestazione saranno illustrati nella conferenza stampa in programma lunedì 28 ottobre, alle 11.00, nella sede dell’ex Manifattura Tabacchi, a Cagliari, in viale Regina Margherita, 33.

All’incontro con i giornalisti parteciperà la direttrice artistica di Carovana SMI, Ornella d’Agostino, le direttrici delle compagnie Tecnologia filosofica di Torino e Isola Quassùd, Francesca Cinalli ed Emanuela Pistone, la manager culturale dell’ex Manifattura Tabacchi, Linda di Pietro.

Sono stati invitati a partecipare alla conferenza stampa, anche i rappresentanti della Regione autonoma della Sardegna e del comune di Cagliari.

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Un rito sonoro, dove danza e musica si intrecciano, per celebrare l’acqua e meditare sui temi del cambiamento globale. Lunedì 30 settembre, alle 18.00, la Darsena del Parco di Molentargius, a Cagliari, ingresso dall’edificio dei Sali Scelti, si trasforma nella cornice di Sinfonia H₂O, spettacolo della compagnia Tecnologia filosofica di Torino che l’associazione Carovana-Suono movimento immagine ha inserito nel cartellone del suo programma “Cagliari riflessa. Immersioni urbane”, sostenuto dall’assessorato della Cultura del comune di Cagliari all’interno di “Cagliari paesaggio”.

Sinfonia H₂O, di e con Francesca Cinalli, è una sinfonia danzata in quattro movimenti, per celebrare l’elemento acqua, risorsa preziosa di vita e rigenerazione: un’occasione per meditare tra suono e danza sui temi del cambiamento globale. Lo spettacolo, scrive l’associazione Tecnologia filosofica nel suo testo di presentazione, si presenta come «un arcipelago di specchi dove il corpo si muove, partecipa e riceve impulsi per divenire intermediario con il pubblico, avvolto in una cascata di suoni e azioni che affiorano grazie alla presenza di oggetti pensati e realizzati ad hoc: ampolle, bilance, clessidre come in un immaginario laboratorio alchemico».

Le idrofonie sono di Paolo De Santis, a firmare le tecnologie elettroacustiche è Alessandro Merlo.

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Tre progetti dedicati alle giovani generazioni pensati per stimolare la loro creatività, ma anche per rafforzare e promuovere concetti come solidarietà, integrazione e cooperazione. Insieme ai suoi partner Carovana Smi, associazione culturale da 25 anni impegnata nella promozione del dialogo interculturale, presenta le nuove proposte: “Officin&Ideali. Residenze in transito”, una chiamata a raccolta rivolta ad artisti sino ai 35 anni che potranno proporre i loro progetti nell’ambito delle arti visive, performative e multimediali, “Ang In radio Sardegna”, che propone la creazione di podcast da inserire sulla web radio dell’Agenzia nazionale per i giovani, “Kelenya”, una serie di azioni pensate per promuovere l’integrazione tra cittadini italiani e rifugiati, richiedenti asilo e immigrati di seconda generazione. Direttrice artistica dei progetti è Ornella d’Agostino, anima di Carovana Smi.

Officin&Ideali. Residenze in transito. Con questo progetto Carovana Smi, in partenariato con le associazioni Officine filosofiche di Torino e   Isolaquassùd di Catania, ha vinto uno dei quattro bandi di Per Chi Crea, programma lanciato da Mibact- Siae (Società italiana autori ed editori) per favorire la creatività e la promozione culturale nazionale e internazionale dei giovani. Officin&Ideali. Residenze in transito, coordinato da Maria Grazia Loi, invita artisti tra i 18 e i 35 anni, residenti in Italia, a farsi avanti con un progetto (o anche soltanto un’idea da sviluppare) nell’ambito delle arti visive, performative e multimediali. L’obiettivo è far muovere gli artisti e dar voce alle loro verità attraverso performance dal vivo, installazioni, trasversalità dei linguaggi e del dialogo interculturale e intergenerazionale, ispirati dal tema del viaggio, sia esso geografico, culturale o percettivo.

La chiamata si sviluppa attraverso passaggi successivi: la presentazione della propria idea (a Cagliari e le domande vanno presentate entro il 30 settembre, a Torino entro il 20 ottobre e a Catania entro il 20 novembre), la prima selezione delle proposte, la realizzazione di un programma e workshop per capire che forma dare al proprio piano, l’avvio dei progetti, la selezione finale di 10 progetti in tutta Italia con la chiamata degli artisti vincitori in Sardegna per una residenza artistica di 15 giorni che sarà ospitata negli spazi della ex Manifattura Tabacchi a fine luglio 2020. A supportare i partecipanti, in quest’ultima fase, saranno i direttori artistici delle tre associazioni coinvolte Ornella d’Agostino (Carovana Smi), Francesca Cinalli (Tecnologia Filosofica) e Emanuela Pistone (Isolaquassùd) e altri artisti del panorama internazionale. Quest’ultimo momento vedrà l’evoluzione finale dei processi produttivi selezionati, con la loro presentazione al pubblico.

Ang In Radio Sardegna. E’ un progetto di digital radio multiculturale realizzato da Carovana insieme all’Arcidiocesi di Cagliari – Caritas diocesana e all’associazione Giovani Iddocca. Dal 20 settembre sul network di web radio dell’Agenzia Nazionale per i Giovani(l’ente attuatore in Italia del capitolo Gioventù del nuovo Programma ERASMUS+ e Corpo Europeo di Solidarietà, per il periodo 2014-2020) ogni giovedì saranno inseriti i Podcast di 20 puntate realizzate da giovani per i giovani. Un team formato da italiani, rifugiati, migranti, richiedenti asilo realizzerà contenuti su tematiche di interesse delle nuove generazioni. Il progetto nasce grazie a un finanziamento messo in campo dall’Ang per dare gambe a iniziative giovanili per la creazione di network digitali. Obiettivi dell’iniziativa sono la promozione della cittadinanza attiva dei giovani, lo sviluppo della solidarietà, la tolleranza e la promozione dell’integrazione culturale e la cooperazione nel settore della gioventù.

Il team (composto da Francesca di Biase, Andrea Melis, Romeo François Mbogol, Luca Cuomo, Omar Baldeh, Francesca Notaro, Sambiry Fofana, Bell Oussama Barry, Sara Sainas, Simona Castellino, Luisina Falvella) è già al lavoro: la prima puntata, in rete dalla prossima settimana, sarà dedicata alla Stazione di Transito, il quartier generale di Carovana, in via Dante 60 a Cagliari, dove i Podcast vengono realizzati. Nelle puntate successive si parlerà anche di differenze tra slam e rap, sostenibilità ambientale, nuove forme di nomadismo e città fluide, cibo e interculturalità e perfino di quanti siamo nel mondo, grazie a uno studiorealizzato da Bel Oussama Barry, giovane richiedente asilo del Burkina Faso. E’ in programma anche un focus (cinque puntate) sui progetti dell’Agenzia generale giovani.

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Dalla creazione di un archivio sulla Memoria dei migranti in Sardegna alle percussioni e danze africaneproposti dai Griot metropolitain. Dagli spettacoli che puntano a creare una nuova consapevolezza del mondo con l’acrobazia e la manipolazione degli oggetti, alla riscoperta di un nuovo modo per prendersi cura di sé e dell’ambiente. Sino all’omaggio al grandissimo Wim Wenders, di cui sarà proiettato “Papa Francesco. Un uomo di parola”, presentato all’ultimo Festival di Cannes.

Dal 20 novembre al 19 dicembre torna a Cagliari l’appuntamento con “La città che viaggia. Festa delle creatività giovanili”, il progetto pluriennale ideato dall’associazione culturale Carovana SMI, dietro la direzione artistica di Ornella d’Agostino, e portato avanti insieme a un ricco parterre di nomi internazionali.

Partito nel 2017, “La città che viaggia” è un contenitore dedicato ai giovani ed alla loro creatività: l’obiettivo è far emergere nuove visioni del contesto urbano e non solo, stimolando allo stesso tempo l’interazione e il confronto tra i ragazzi nati da famiglie italiane, quelli nati in Italia da famiglie di immigrati, ed ancora rifugiati, migranti e richiedenti asilo. Insomma, un’agorà di produzione artistica innovativa, alimentata da scambi intergenerazionali e multiculturali per “navigare” ed abitare i paesaggi urbani.

Il ricco programma della manifestazione si articolerà in proiezioni, performance e spettacoli (in cui ciascuno potrà dare il proprio contributo), visite guidate e mappature urbane.

Un ampio spettro di iniziative messe in campo anche grazie al fondamentale aiuto, economico e logistico, di Sardegna Teatro e Fondazione Sardegna Film commission.

Dopo i laboratori nell’ex Manifattura Tabacchi, che nel mese di ottobre hanno permesso ai giovani di scegliere quale impronta dare all’edizione 2018 di La città che viaggia, ora si entra nel vivo.

Il primo appuntamento è giovedì 22 novembre alle 19.00 nella Stazione ferroviaria di piazza Matteotti con “Bozza per altri Paradisi #16”, performance di danza e circo contemporaneo con Teresa Noronha Feio e Francesco Sgrò. Un’indagine sull’idea di un paradiso attuale fatta attraverso gesti, parole, musiche e acrobazie a cura di Fabbrica C – Sostegni: Cordata F.O.R. Nei giorni precedenti, gli artisti guideranno anche “Se questo ancora non è il paradiso… continuiamo a cercare”, laboratorio di movimento, acrobazia e manipolazione d’oggetti. Sempre nella mattina del 22, su prenotazione, sarà proposta una visita guidata nella sede di Forestas di Is Bagantinus (a Decimomannu). L’iniziativa rientra nel progetto di volontariato “Le mani nella terra”, in cui i partecipanti si scambiano i saperi dell’agricoltura dei loro paesi di provenienza, ed è realizzata in collaborazione con l’agronoma Tiziana Sassu, Laore, il Volo, Caritas Cagliari e con il sostegno dell’Oics (Osservatorio interregionale cooperazione sviluppo).

Il 25 novembre, alle 19.00, ci si sposta nella Fucina Teatro (centro culturale La Vetreria, a Pirri), dove arrivano i Griot metropolitain, formazione nata nel 1994 da alcuni artisti del Balletto nazionale della Costa d’Avorio e percussionisti italiani. Danza, canto e percussioni africane per un concerto travolgente che vedrà in scena Brahima Dembelè, Adama Dembelè, Ettore Bonafè e il danzatore Alain Nahi, con l’obiettivo di fare emergere le abilità e conoscenze coreografiche e musicali delle popolazioni africane in Sardegna. Insieme a loro saranno sul palco i partecipanti del laboratorio che gli artisti terranno nei giorni precedenti.

Di grande interesse è anche l’azione che prenderà il via il 27 novembre dalla Stazione di Transito, la nuova sede di Carovana, in via Dante 60: “In the name of Memory”, residenza curata da Wu Wenguang e Mengqi Zanghi che, attraverso la produzione di video e azioni teatrali, punta a creare un Archivio sulla Memoria dei Migranti in Sardegna, la memoria del passaggio di una popolazione nomade nella nostra isola.

Giovedì 29 novembre (e di nuovo il 30 novembre) nella sede di Carovana l’appuntamento è con l’”Atelier di affresco murale”, un percorso di sensibilizzazione alle tecniche di pittura murale in compagnia di Serge Salis, a cui partecipano gli studenti del liceo artistico “Foiso Fois” nell’ambito del programma di alternanza scuola-lavoro.

Si rivolge alle persone dai 14 anni in su “ExPlò- Le bombe vegetali”, il laboratorio artistico diretto da Paola Riviezzo che dall’1 al 3 dicembre avvicinerà i partecipanti alla poesia della natura attraverso la creazione di bombe vegetali, ordigni pacifici che possono essere appoggiati o appesi in qualunque luogo, realizzati con terra, piante autoctone e lana di pecora.

Negli stessi giorni nella Stazione di Transito è in programma “Tessere il tempo per intrecciare i saperi”: donne di diversa nazionalità si confronteranno nella tessitura tradizionale (con telaio a mano e ordito) dei rispettivi paesi. Con Carolina Melis, Roberto Virdis e altri esperti di tessitura.

La mattina del 5 dicembre viaggio alla scoperta dei tesori archeologici di Cagliari con “Racconti di Pietra”, itinerari esperienziali, spesso fuori dalle rotte degli immigrati e dei giovani. Una indagine comparata sulle tracce di arcaicità che persistono nello spazio urbano e nei paesi d’origine degli immigrati, con Emanuele Pittoni.

Il 6 dicembre alle 18,30 nel Teatro Massimo doppio appuntamento: si parte con “L’eredità della memoria”, presentazione dei video realizzati con i partecipanti al laboratorio tenuto da Wu Wenguang e Mengqi Zanghi, e si prosegue con “Il dio Minato. Le Ferite della Terra”, videoarte e installazioni – per la regia di Ornella d’Agostino -, che promuovono il progetto portato avanti da Carovana tra il 2008 e il 2009 nelle miniere del Sulcis. Si tratta di un tema che vede coinvolti oltre ai sardi anche i partecipanti arrivati dal Marocco, terra che con la sua città Kouribga, nota per la produzione di fosfati, racchiude anch’essa un’importante storia mineraria. In collaborazione con l’artista marocchina Fatima Dakik.

L’8 e il 9 dicembre, alle 19.00 nel Teatro Massimo, nell’ambito del festival Autunno danza e della programmazione di SardegnaTeatro ritorna “C.Arte d’imbarco”, per la regia di Ornella d’Agostino. Lo spettacolo, che sin dalle sue prime rappresentazioni, nel 2017, ha riscosso un forte favore di pubblico, vede in scena i migranti con le loro storie raccontate con un linguaggio multidisciplinare (danza, musica e arte visiva). Una produzione di Carovana SMI, selezionata dal MIBACT per la prima edizione del Festival MigrArti 2017 a Pistoia capitale italiana della cultura 2017. Lo spettacolo sarà proposto anche il 10 dicembre in un matinée per le scuole.

Sempre il 9 dicembre, dalle 10.30 alle 13.00, nel rione Mulinu Becciu, festa di chiusura del progetto “Le mani nella terra”: sarà l’occasione per consegnare agli abitanti del quartiere il campo parrocchiale della Chiesa Madonna della strada coltivato dai volontari richiedenti asilo.

L’11 dicembre, alle 21.00, nel Teatro Massimo di Cagliari arriva l’omaggio a Wim Wenders, tra i più grandi maestri del cinema internazionale: dopo il concerto di Laurent Petitgant, compositore di gran parte delle colonne sonore dei suoi film (“Tokio- Ga”, “Così lontano così vicino”,“I fratelli Skladanowsky”) sarà proiettato “Papa Francesco. Un uomo di parola”, film che il cineasta ha realizzato dopo essere stato per due anni a contatto con il Pontefice.

Dal 10 al 15 dicembre, le azioni proposte dall’inizio del festival confluiscono nella Festa delle creatività giovanili: incontri, laboratori, performance, proiezioni e incursioni urbane a cura di giovani creativi di diversa provenienza invitati grazie al partenariato internazionale del programma La città che viaggia. Tra gli eventi inseriti in questo contenitore: “Campi creativi”, dell’associazione Tecnologia filosofica di Torino, con Francesca Cinalli e Paolo De Santis. “Connecting Siria” (il 12 alle 18 nel Teatro Massimo): scambi d’esperienze via Skype tra giovani artisti siriani della compagnia Leish Troupe e gli artisti residenti in Sardegna. Il 14 e 15 dicembre cineforum con Valeria Usala, pensato come un percorso breve ma incisivo sul linguaggio audiovisivo in generale, ed in particolare su quello cinematografico e le creatività giovanili.

Il 15 dicembre, alle 20.00, nella Stazione di transito grande evento di chiusura della rassegna con “Ode alle stagioni”, contest di poesia parlata e cantata sui temi della Terra, percorso sensoriale sulle stagioni e saluto inaugurale all’inverno rivolto a bambini e giovani di culture diverse.

Il festival si intreccia con altre attività programmate in questi anni da Carovana, grazie alle quali si è costruita una comunità multiculturale dove attività legate alla cucina, alle produzioni delle terra e a alla cura del corpo e dell’ambiente diventano occasione per dar vita a nuove opportunità lavorative e consapevolezza per il miglioramento della vita (“Cucinare insieme fa bene”, “A scuola insieme”, “SeminArte”, “L’arte dell’abitare”, “Il corpo rituale per la mobilità delle radici” e altri).

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Nuovo appuntamento con il festival Spaziomusica, questo fine settimana a Cagliari. Dopo i concerti del Modular Quartet e dell’Infinitive Duo di venerdì e sabato scorsi alla Vetreria, il calendario della rassegna propone due impegni ai Grottoni dei Giardini Pubblici.

“Santeros. Musica e religione nella cultura afrocubana” è il titolo dell’evento in programma domani (venerdì 11 novembre) a partire dalle 22.00: protagonista l’ensemble Omo Abbilona, formato da quattro giovani suonatori di tamburi batá provenienti da L’Avana – Alain Medina, Daylon Gordon, Alberto Elejalde e Yester Anaya -, con la partecipazione dei danzatori Ulises Mora e Irma Castillo. Il nome del gruppo è in lucumì, il dialetto degli schiavi africani di origine yoruba deportati a Cuba e divenuto poi la lingua liturgica della Santería, la più importante tra le religioni sincretiche afrocubane. I batá sono tre tamburi di diverse dimensioni con doppia pelle e fusto a clessidra; ritenuti strumenti sacri, sono considerati la personificazione di Añá, la divinità cui ogni tamborero deve consacrarsi. Solo alla casta degli Omo Añá (i figli di Añá) è consentito suonare i batá in occasione del toque de santo, la cerimonia in cui il ritmo incalzante dei tamburi, i canti responsoriali e la danza favoriscono il raggiungimento della trance, che i credenti interpretano come la discesa sulla terra degli orichas, le divinità che popolano il pantheon della Santería.

L’evento, curato da Marco Lutzu, etnomusicologo presso l’Università di Cagliari, è organizzato in collaborazione con l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini di Venezia e le associazioni Timbalaye di Roma, Spaziomusica e Carovana SMI di Cagliari.  

Spaziomusica e Carovana SMI firmano anche la produzione di “Rites”, l’installazione performativa in programma domenica (13 novembre) alle 18.00 e alle 19.00 (con ingresso gratuito dietro prenotazione via mail all’indirizzo carivana.smi@gmail o tramite SMS al numero 3393537727). Esito di un seminario che si terrà il giorno prima a cura della danzatrice e regista Ornella D’Agostino, di Marco Lutzu e del compositore Fabrizio Casti, la performance ruoterà intorno all’incontro tra i suoni e i ritmi di Omo Abbilona, la musica colta dell’ensemble di percussioni cagliaritano Modular Quartet e quella elettronica di Spaziomusica, con la flautista Alessandra Seggi e i danzatori di Carovana Isolte Avila, Francesca Cinalli, Michela Laconi e Peter Ositadinma Ani.

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As it happens 2

Si chiude con una performance dedicata al mondo danza, e una grande festa per salutare il passaggio dal vecchio al nuovo anno, l’edizione 2015 di Approdi, festa d’arte e comunità organizzata nel borgo cagliaritano Sant’Elia da Carovana SMI, insieme a diverse associazioni del quartiere.

L’appuntamento è domani, martedì 29 alle 16.00, e mercoledì 30 dicembre, alle 20.00, negli spazi del centro culturale Il Lazzaretto con “As it happens_territori dell’istante”, della compagnia torinese Tecnologia filosofica.

Ideato da , il progetto mira a favorire l’avvicinamento del pubblico ai linguaggi della danza. Con forme e modalità di interazione con gli spettatori inusuali per questo mondo, Cinalli e De Santis chiedono al pubblico di giocare con loro: preparando il campo da gioco, attraverso la costruzione di una dimensione ospitale senza però rinunciare ai codici della ricerca nei territori dell’istante tra suono, parola, movimento. Solo si chiede di rispettare tre semplici regole: lasciarsi al bosco, senza contatto fisico, con un paio di occhiali da sole. Dicono di questo spettacolo Francesca Cinalli e Paolo De Santis: «Ci piace pensare ad As It Happens come a un giardino permanente, spazio di trasmissioni e pratiche per allenarsi al qui e ora, per festeggiare danzando il passaggio dal vecchio al nuovo anno».

Mercoledì la performance si chiuderà con una festa che vuole celebrare il passaggio dal vecchio al nuovo anno.

Domani, inoltre, proseguono anche la residenza d’artista “Giro di stile”, dedicata ai temi del riuso e del mondo femminile, e i laboratori per attori non professionisti non vedenti “Tenue_Radiodramma tattile”. Entrambe le iniziative, ideate dall’associazione culturale Fosca, nel 2016 daranno vita a due diversi spettacoli.

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Danza, cinema, installazioni, ricerca sociale, benessere, azioni partecipate dove tutti, non solo gli artisti, possono contribuire a indagare la realtà e a valorizzare un quartiere ai margini. Dal 22 al 25 ottobre, con alcune code anche nei mesi di novembre e dicembre, a Cagliari, nel borgo Sant’Elia, torna “Approdi”, festa d’arte e comunità giunta quest’anno alla terza edizione.

Organizzata dall’associazione culturale Carovana SMI (Suono Movimento Immagine),  in collaborazione con Indisciplinarte e la cooperativa Sant’Elia 2003, la rassegna anche stavolta si avvarrà di importanti contributi internazionali, ribadendo così la sua peculiarità di trasformare i luoghi che la ospitano in un punto di riferimento per la trasmissione di processi creativi.

Già illustrata a Roma lo scorso giugno, insieme agli altri progetti della rete Finestate festival, Approdi 2015 prende le mosse giovedì 22 ottobre dal quartiere La Marina. Qui sarà presentato un originale progetto che arriva dalla Svizzera: “12parole7pentimenti”, di Rubidori Manshaft: un’installazione sociale spiazzante in cui in quattro distinte postazioni (partendo dall’Hostel Marina) si  potranno ascoltare storie sui temi dell’amore, della morte, del sesso e del denaro. Conversazioni che Manshaft ha registrato furtivamente nei bar, nelle fermate della metropolitana, nei taxi, e in altri contesti, per indagare gli argomenti maggiormente battuti. L’itinerario, riservato a partecipanti dai 16 anni in su, sarà proposto per tre giornate consecutive, con tre repliche giornaliere (il 22 e il 23 ottobre ore 17.30; 19.00; 20.30, il 24 ottobre alle ore 12.00; 16.00 e 17.30). Potranno accedere, dietro prenotazione, 16 persone per volta. 12parole7pentimenti è inserita nel progetto Swiss time con la rete Finestate Festival.

Venerdì 23 ottobre, alle 18.00, ci si sposta nel centro culturale Il Lazzaretto, a Sant’Elia, per “La promessa del mare”, di Pauline Fondevila, secondo dei tre progetti della rassegna che animeranno la programmazione di ottobre. Si tratta di un’installazione, al suo debutto in Italia, in cui una flotta di piccoli velieri con affissi poemi e aforismi, faranno bella mostra di sé (dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00) sino a domenica 25 ottobre, giorno in cui, alle 11.00, alcuni di questi saranno calati in mare per una breve navigazione da parte dei bambini dello Yatch club di Cagliari. Prodotta dall’associazione l’Entorse, con sede a Lille, nella Francia settentrionale, l’installazione (che ispira diverse attività rivolte ai bambini e ragazzi che partecipano al progetto di Scuola CreAttiva) vuole mettere in comunicazione due mondi di solito poco propensi a dialogare tra loro: quello dell’arte e quello dello sport. Domenica 25 ottobre, alle 12.00, il progetto si arricchisce con “A loro che sono in mare”, azione partecipata che vedrà i pescatori e gli abitanti di Sant’Elia protagonisti di una processione laica sul lungomare con i velisti della Regata Regionale Approdi a cura del Yacht Club di Cagliari.

“La Promesse de la mer” sarà accompagnata anche da diversi incontri in programma al Lazzaretto: venerdì 23 ottobre alle 18, in occasione dell’inaugurazione dell’installazione, Mario Marongiu, ingegnere appassionato di vela, presenterà il suo libro “Navigare oggi come il popolo Shardana”, frutto di una lunga e attenta ricerca su reperti archeologici. L’appuntamento è curato dallo Yatch Club Cagliari.  Sabato 24, alle 18.00, l’appuntamento è  con “I giganti del Mediterraneo. L’amore disperato per gli squali e le balene”: parlerà il grande conoscitore di squali Alberto Luca Recchi, conosciuto per la sua partecipazione a diverse puntate del programma tv Superquark. Domenica 25 (ore 16.30) l’appuntamento è con “Sardegna mari e coste – Le identità più profonde del paesaggio costiero sardo” e “Salvato dal mare”, incontri, rispettivamente con il fotografo esperto di paesaggi marini Luca Tamagnini, e con l’ex  campione olimpionico di windsurf Gigi Barrella. Modera il giornalista Sergio Benoni. In chiusura di programma c’è Milonga del mare, serata danzante rivolta agli amatori del tango a cura di Tangosardinia. “La promesse de la mer” crea anche l’occasione per lanciare un concorso di scrittura creativa rivolto a persone dagli otto anni in su.

Prende spunto dal film “L’arbitro” di Paolo Zucca, “La partida” spettacolo in programma sabato 24 ottobre alle 21.00 nell’impianto comunale di via Schiavazzi. Vincitrice a settembre dell’Award Moritz come , questa coreografia dell’artista catalana , che lo scorso inverno ha indagato il tema in occasione di una sua residenza artistica a Sant’Elia, è una vera e propria disputa calcistica che vedrà fronteggiarsi una squadra di cinque danzatrici e una di cinque calciatori. Un modo per raccontare la vita attraverso il calcio, la musica, la danza. Le musiche originali portano la firma di Adele Madau.  In occasione dello spettacolo sarà organizzato un “coro di tifosi” a cui tutti, senza distinzione di età e sesso, possono partecipare.

Di grande impatto, e con una forte ricaduta sociale, è anche la proposta (le date sono ancora in via di definizione) che Approdi presenterà nei mesi di novembre e dicembre: si va dall’atto performativo “Mancanza-Purgatorio” (Olanda), i cui protagonisti sono i 17 abitanti di Sant’Elia che hanno partecipato alla realizzazione dell’omonimo film di Stefano Odoardi, sulla condizione del riscatto (quella girata a Cagliari è la seconda parte di una trilogia cinematografica partita con “Mancanza- Inferno”, girata all’Aquila) a “TENUE_radiodramma tattile”, da un’idea di Caterina Poggesi, per la regia della stessa Poggesi e di Cesare Torricelli, interpretato da attori non professionisti non vedenti dopo un percorso di ricerca e studio sul gesto fisico e vocale. In collaborazione con Unicoop Firenze sarà proposta “Giro di Stile”, a cura di Fosca, una installazione performativa dedicata alle donne, sui temi del consumo e della cura del sé.

Coinvolge artisti non udenti, e altri disabili, “Gertrude McFuzz”, del Signdance Collective International, performance di teatro-danza dei segni che trascendono barriere linguistiche.

Sarà presentato anche Lunàdigas (così si chiamano in sardo le pecore che non figliano), progetto multimediale di Marilisa Piga e Nicoletta Nesler su quella parte del mondo femminile che sceglie di non avere figli.  Insieme al web doc (è in via di preparazione anche un film), il progetto comprende, a firma dell’arteologo Carlo Antonio Borghi, i cosiddetti Monologhi impossibili: testi in cui figure femminili della letteratura, della storia, dei fumetti, del cinema, dell’arte parlano attraverso la sua penna. La ricerca sul tema Lunàdigas si sviluppa anche nel quartiere Sant’Elia, dove è altissimo il numero di donne che diventano madri spesso in giovanissima età. Diverse artiste  come Alia Sellami (Tunisia) e Isolte Avila (Cuba-Inghilterra), realizzano delle Icone performative ispirate al tema nell’ambito di Approdi.

Spazio anche al progetto performativo, di Angela Trentanovi e Stefania Zampiga, “La Colonna d’appartamento”, che combina osteopatia e poesia in appartamenti di quartieri disagiati, per imprimere movimenti poetici ai luoghi dove si abita. Punta invece ad avvicinare alla danza contemporanea “As It Happens_territori dell’istante”, progetto di Tecnologia Filosofica, da un’idea di Francesca Cinalli e Paolo De Santis. Con “Made Sant’Elia”, di Carolina Melis, si sperimenterà  come fare impresa utilizzando la creatività. Ruota attorno al tema della stanchezza “Lavare stanca”, a cura di Carovana SMI, idea e regia di Ornella D’Agostino. Si tratta di un percorso esperienziale che indaga la malattia cronica del nostro tempo. Una stanchezza profonda che genera distanza dal corpo e immobilismo. Nelle culture popolari e in quelle olistiche, la cura del corpo comprende pratiche e rimedi che “lavano” la stanchezza. Si renderanno sensibilmente pubbliche alcune tradizionali cure del corpo nelle diverse culture delle comunità multietniche coinvolte nel progetto. Con Alia Sellami, Francesca Cinalli, Paolo De Santis.

Il programma targato 2015 di Approdi porta avanti anche diverse altre attività:

  • Scuola CreAttiva. Da ottobre a dicembre Approdi ospita, come consuetudine, la Scuola CreAttiva: percorsi interdisciplinari, sensoriali e ambientali riservati agli studenti delle scuole di primo e secondo grado della città, per motivarli allo studio, prevenendo così le motivazioni che stanno alla base dei tristi dati sulla dispersione scolastica. Polo della Scuola sarà il Lazzaretto di Sant’Elia. Sono stati firmati accordi di collaborazione con gli istituti comprensivi Randaccio, Colombo e con il Liceo artistico “Foiso Fois”.
  • Residenze d’autore. Sino alla fine dell’anno Approdi accoglie progetti e processi di ricerca artistica e di microimprese creative, dà spazio e voce agli autori di percorsi, desideri e sogni. Quest’anno parteciperanno: Rita Spadola, Franco Casu, Isolte Avila, Signdance Collective International, Marco Peri, Compagnia Vero Cendoya, Alia Sellami, Tecnologia filosofica, Fosca, Marta Benoni, Ornella D’Agostino.
  • Creative Academy. Spazio anche al programma interdisciplinare di professionalizzazione artistica, che propone laboratori, gruppi di ricerca, seminari e incontri realizzati in collaborazione con: Spaziomusica, SpazioDanza, CompagniaB, TconZero.
  • Voce al corpo. Laboratori di parkour, arrampicata, danza aerea, laboratorio interdisciplinare di danza, teatro del corpo, arti marziali, performance di arte urbane.

Approdi promuove l’iniziativa curata dal WWF Italia nell’ambito di EXPO’ 2015 “La natura del cibo. Una sola terra per nutrire il pianeta”, in programma il 25 ottobre (ore 9.00-17.00) nell’oasi di Monte Arcosu, Località Sa Ganna, a Uta e Scilla di Luigi Erriu.

Saranno promossi anche alcuni cortometraggi sul tema dell’ambiente, sostenuti dalla Sardegna Film commission, e realizzati all’interno del progetto Heroes 20.20.20. Si tratta di: “ll filo di lana”, puntata pilota della web serie di Kuiles-Ovili, regia di Tomaso Mannoni; del teaser di  “Piccoli grandi Eroi”, regia e produzione di Giorgia Soi; del cortometraggio “La vita in  verde”, per la regia di Joe Bastardi; di “Ogni cosa al suo posto”, per la regia di Paolo Zucca.

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