29 March, 2024
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Questa mattina, alla MEM, in via Mameli 164, a Cagliari, è stato presentato l’evento in programma domenica 25 novembre dalle ore 16.30 alle ore 19.30 al SEARCH (sottopiano del Municipio, ingresso dal Largo Carlo Felice).

Alla conferenza stampa ha partecipato l’assessore comunale alle Pari opportunità Marzia Cilloccu.

«Anche quest’anno il Festival Letterario San Bartolomeo, giunto alla 13ª edizione – dice Vincenzo Di Dino, presidente A.R.K.A. Eventi Culturali – aderisce al nutrito programma del cartellone comunale “Viva la Libertà. Cagliari contro la violenza”. La sessione speciale del Festival conterrà vari momenti culturali, perché solo con la cultura si potrà battere la violenza e in particolare la violenza di genere. Un dibattito con vari ospiti, letture a tema, riduzioni e frammenti teatrali che faranno riflettere sulla problematica della violenza e su come combatterla efficacemente, partendo dalla Cultura.»

L’assessore comunale Marzia Cilloccu, che ha portato anche i saluti della presidente della commissione Pari opportunità Rosanna Mura, si è soffermata sull’importanza del cartellone comunale (dal 25 ottobre al 27 novembre) e sul fatto che il Comune ha messo a disposizione gratuitamente gli spazi per gli eventi.

«La maggiore durata temporale delle manifestazioni previste nel cartellone – ha aggiunto Marzia Cilloccu – sottolinea l’impegno dell’Amministrazione comunale nella sensibilizzazione contro la violenza e contro le discriminazioni.»

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche: Francesco Pandolfi che presenterà domenica il libro “Uscire dalla violenza si può!” e mostrerà ai presenti degli esempi pratici di come ci si può difendere dalle aggressioni fisiche; l’avvocato Carla Cuccu che ha annunciato il suo intervento sulla violenza psicologica e verbale quale ipotesi di reato; la scrittrice e operatrice sanitaria a Monza, Rossella Mura, autrice del libro “Vietato sognare” che racconta e testimonia alcuni fatti e situazioni accaduti alle persone che hanno chiesto l’intervento sanitario e che sarà prossima ospite del Festival Letterario San Bartolomeo (non sarà presente domenica per precedenti impegni); l’attivista politica Barbara Lorettu che ha spronato le donne ricordando le battaglie effettuate dalla sua generazione come emancipazione purtroppo  non durature nella conquista della parità di genere; Rita Russu, scrittrice da sempre impegnata per il Festival Letterario San Bartolomeo;l’editore Cristian Mameli e la laureanda Sara Scano che hanno realizzato un toccante video che verrà proiettato all’apertura dei lavori di domenica pomeriggio.

Al dibattito di domenica parteciperanno come relatori, o con interventi programmati e comunicazioni anche Annamaria Busia avvocata e politico estensore della legge sui crimini domestici; Grazia Maria De Matteis garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza; Maria Grazia Fois assessore alle politiche sociali del comune di Quartucciu; Tiziana Mori responsabile ufficio comunicazione e fundraising Rosa Roja Onlus; Cinzia Collu del circolo tematico Spinelli di Quartu; il medico e biologo Luciano Congiu che parlerà di una particolare forma di violenza, le mutilazioni genitali femminili; Patrizia Cadau della commissione Pari opportunità del comune di Oristano; Angelo Cremone, attivista di Sardegna Pulita, impegnato da anni contro la violenza scaturente dalla guerra e da chi la alimenta e contro le violazioni dei diritti umani, comprese quelle per decreto; Samuele Mereu, attivista nel sociale sulla violenza proveniente dal degrado nei quartieri cosiddetti “periferici”; Angelo Pili dell’Associazione Aloe Felice.

Alla serata interverranno anche il gruppo teatrale Is Amigas, Teo Spigno Pittaluga e Silvia Serafi, Riccardo Montanaro, Matteo Scarano, Roberto Usai, che contribuiranno a una lettura del tema della violenza usando diversi mezzi di espressione, particolarmente graditi al pubblico.

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Ieri, 10 dicembre, come ogni anno da ormai sessantotto anni, è stata celebrata la prima pubblicazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Anche a Cagliari sono state svolte attività volte a celebrare questo documento.

L’organizzazione “Uniti per i Diritti Umani” e la Chiesa di Scientology della Sardegna, hanno voluto ricordare questo importantissimo documento con una serata nella quale potessero ricevere un premio coloro che nella nostra area si sono distinti per le attività effettuate affinché i diritti siano uguali per tutti.

La location è stata la sala consiliare di Palazzo Regio a Cagliari e, dopo un’introduzione musicale da parte del gruppo Girò Acustic accompagnati da Cristiano Sarigu al sax, si è entrati nel vivo della serata. Il primo dei premi consegnati è stato uno speciale elogio per Francesco Pandolfi e Dolores Corona, autore del libro “Uscire dalla Violenza si Può” il primo e sua stretta collaboratrice la seconda, si sono distinti per il grande lavoro atto a divulgare una cultura nella quale cessi la violenza sulle donne.

Ha fatto seguito un intervento del presentatore televisivo Gennaro Longobardi il quale ha voluto sottolineare che dovremmo essere più disponibili verso i bisogni degli altri e imparare a mettere da parte le gelosie, essere felici di condividere le nostre fortune con gli altri e nel contempo avere uno spirito più comprensivo nei confronti degli altri. Gennaro Longobardi ha poi consegnato i premi “Eroe per i Diritti Umani”. Il rimo a riceverlo è stato don Ettore Cannavera il quale, oltre a ringraziare e spiegare quanto ritenga importante il rispetto nei confronti di chi vive situazioni difficili, ha detto che lui si occupa dei detenuti «perché criminali non si nasce, si diventa. Perciò possiamo sempre riportare una persona, caduta in questo tipo di errori nella vita, a ripristinare la propria onestà». Inoltre ha proseguito mostrando un lato triste di una serata come questa «il mondo è in ritardo! Sono passati 68 anni e ancora dobbiamo incontrarci per incentivare il rispetto reciproco e la conoscenza dei diritti umani. L’uomo dovrebbe svegliarsi».

Il successivo e ultimo premio è stato consegnato a Mohamad Doreid il quale ha regalato ai presenti un momento di assoluta emozione chiamando la moglie al centro della sala e dicendo che il premio doveva essere consegnato a lei per quanto lo aiuti e sostenga in ogni attività che svolge. Nel suo discorso ha posto l’accento sulla necessità di fare rispetto all’apparire ma commuovente è stato il momento in cui ha sollevato la manica sinistra e mostrato quelli che considera i suoi trofei: semplicissimi bracciali di stoffa che gli sono stati regalati da migranti che lui ha aiutato i quali gli hanno chiesto che ogni volta che vedrà quei bracciali, ricordi di aver salvato la loro vita.