19 April, 2024
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Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Lo scrutinio dei voti nelle sezioni non è ancora concluso ma è ormai pressoché certo che il nuovo presidente della Regione, tra qualche ora, sarà Francesco Pigliaru. Il vantaggio accumulato fin qui, unito ai dati già maturati nelle sezioni e non ancora ufficializzati, portano a pensare che una rimonta di Ugo Cappellacci sia praticamente impossibile.

A questo punto sarà importante verificare se il candidato del centrosinistra si terrà al di sopra del 40%, per strappare un premio di maggioranza del 60% e quindi poter contare su un rassicurante margine di 36 consiglieri a 24 per governare con una certa serenità (l’art. 13 fissa la ripartizione dei seggi ed il premio di maggioranza: a) il 60 per cento dei seggi del Consiglio regionale se il presidente proclamato eletto ha ottenuto una percentuale di voti superiore al 40 per cento; b) il 55 per cento dei seggi del Consiglio regionale se il presidente proclamato eletto ha ottenuto una percentuale di voti compresa tra il 25 ed il 40 per cento).

Ciò che emerge dai dati è la quasi certezza che l’Assemblea di via Roma nei prossimi cinque anni sarà composta da due soli schieramenti: Centrosinistra (36 consiglieri) e Centrodestra (24 consiglieri). La legge statutaria, infatti, all’art. 1, comma 7, prevede due soglie di sbarramento, con l’esclusione dall’attribuzione dei seggi:

a) dei gruppi di liste che fanno parte di una coalizione che ottiene meno del 10 per cento del totale dei voti validi ottenuti da tutti i gruppi di liste a livello regionale;

b) dei gruppi di liste non coalizzati che ottengono meno del 5 per cento del totale dei voti ottenuti da tutti i gruppi di liste a livello regionale.

Michela Murgia al momento supera il 10% dei voti come candidato alla presidenza ma le sue liste sono ben al di sotto di questa soglia e quindi, salvo miracolose rimonte, resteranno fuori dal nuovo Consiglio regionale, anche perché nessuna delle liste singole, così come le liste che sostengono gli altri candidati alla presidenza, Mauro Pili, Pier Franco Devias e Gigi Sanna, arriveranno a superare il 5%.

 

Iglesias 16 copia

A Iglesias, a spoglio molto avanzato, Ugo Cappellacci è davanti a Francesco Pigliaru e il primo partito si conferma l’UDC. In 27 sezioni su 33 Ugo Cappellacci ha ottenuto 3.513 voti, il 39,41%, davanti a Francesco Pigliaru con 2.861 voti, il 32,10%. Al terzo posto c’è Mauro Pili con 1.405 voti, il 15,76%; al quarto posto Michela Murgia con 832 voti, il 9,33%; al quinto posto Gigi Sanna, con 203 voti, il 2,28%; al sesto posto Pier Franco Devias, con 100 voti, l’1,12%.

Tra le liste, in 22 delle 33 sezioni, al primo posto c’è l’UDC con 1.380 voti, il 24,004%; il Partito Democratico ha ottenuto 817 voti, il 14,211%; al terzo posto Forza Italia con 673 voti, l’11,706%; al quarto posto Sinistra Ecologia Libertà con 639 voti, l’11,115%.

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Ad oltre un terzo dello scrutinio, Francesco Pigliaru mantiene un ampio margine di vantaggio su Ugo Cappellacci: 108.687 voti, il 44,36%, contro 93.622 voti, il 38,21%. Resta diverso il risultato che riguarda le liste, che vede i due schieramenti molto vicini: 73.591 voti e il 43,78% per le undici liste della coalizione di centrosinistra, 72.462 voti e il 43,11% per le sette liste della coalizione di centrodestra.

Al terzo posto c’è sempre Michela Murgia con 25.109 voti, il 10,25% (11.739 voti e il 6,98% per le tre liste della coalizione); seguono Mauro Pili con 13.093 voti, il 5,34% (8.101 voti e il 4,82% per le quattro liste della coalizione); Pier Franco Devias con 2.694 voti, l’1,1% (1.359 voti e lo 0,80% per la lista); Gigi Sanna con 1.758 voti, lo 0,71% (813 voti e lo 0,48% per la lista).

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Dopo lo scrutinio di 234 sezioni su 1.836, il candidato del centrosinistra Francesco Pigliaru mantiene un margine di vantaggio di circa 10 punti sul candidato del centrodestra, il governatore uscente Ugo Cappellacci: 33.101 voti, il 45,67%, contro 26.222 voti, il 36,17%. Quasi alla pari, invece, le liste: 16.300 voti, il 42,71% quelle del centrosinistra; 16.347, il 42,83%, quelle del centrodestra, avanti per 47 voti.

Al terzo posto c’è ancora Michela Murgia, con 7.808 voti, il 10,77% (2.056 voti, il 5,38% le liste); seguono Mauro Pili con 4.257 voti, il 5,87% (2.056 voti, il 5,38% le liste); Pier Franco Devias con 732 voti, l’1,01% (229 voti, lo 0,60% la lista); Gigi Sanna 359 voti, lo 0,49% (137 voti, lo 0,35% la lista).

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Lo scrutinio procede ed è stato concluso in 186 delle 1.836 sezioni complessive, poco più del 10%. Francesco Pigliaru è ora nettamente in testa con 26.027 voti, il 46,07% (8.047 voti e il 42,63% di liste), davanti a Ugo Cappellacci con 20.879 voti, il 36,96% (8,671 e il 45,93% di liste); al terzo posto Michela Murgia con 5.757 voti, il 10,19% (290 voti e il 6,82% di liste); Mauro Pili con 3.097 voti, il 5,48% (735 voti e il 3,89% di liste); Pier Franco Devias con 481 voti, lo 0,85% (83 voti e lo 0,44% di lista); Gigi Sanna con 250 voti, lo 0,44% (51 voti e lo o,27% di lista).

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Continua il testa a testa tra il governatore uscente Ugo Cappellacci e il candidato del centrosinistra Francesco Pigliaru. Dopo lo scrutinio di 82 sezioni su 1.836, Ugo Cappellacci è davanti con 8.313 voti, il 42,32%, contro 8.161 voti, il 40,82% di Francesco Pigliaru. Meno netto il divario delle liste rispetto alla rilevazione precedente: 5.040 voti, il 46,84%, per il centrodestra, 4.393 voti, il 40,82%, per le liste del centrosinistra.

Al terzo posto ancora Michela Murgia con 1.973 voti, il 10,04% (847 voti e il 7,87% di liste); Mauro Pili con 976 voti, il 4,96% (407 voti e il 3,78% di liste); Pier Franco Devias con 142 voti, lo 0,72% (48 voti e lo 0,48% di lista); Gigi Sanna con 77 voti, lo 0,39% (25 voti e lo 0,23% di lista).

Lo scrutinio di 49 sezioni su 1.836: Ugo Cappellacci è davanti a Francesco Pigliaru. Il governatore uscente ha ottenuto 4.268 voti, per una percentuale del 44,18%, Francesco Pigliaru ottenuto 3.865 voti, il 40,01%. Più marcato il divario dei voti di lista: 1.989 voti per le liste del centrodestra, il 54,38%; 1.318 i voti delle liste della coalizione di centrosinistra, il 36,04%.

Alle spalle dei due principali schieramenti, ci sono Michela Murgia con 964 voti, il 9,98% (217 voti e il 5,93% di lista); Mauro Pili con 435 voti, il 4,50% (114 voti e il 3,11% di lista); Pier Franco Devias con 79 voti, lo 0,81% (14 voti e lo 0,38% di lista); Gigi Sanna con 48 voti, lo 0,49% (5 voti e lo 0,13% di lista).

E’ stato effettuato questa mattina, in Corte d’Appello, a Cagliari, il sorteggio per determinare le posizioni dei candidati e delle liste nelle schede elettorali per le Regionali del 16 febbraio in Sardegna.

Al primo posto tra i candidati alla carica di governatore è stato sorteggiato Gigi Sanna, candidato della lista Movimento Zona Franca; seguono Ugo cappellacci, candidato della coalizione di centrodestra; Francesco Pigliaru, candidato della coalizione di centrosinistra; Pier Franco Devias, candidato della lista Fronte Indipendentista Unidu; Mauro Pili, candidato della coalizione Popolo Sardo; e, infine, Michela Murgia, candidata della coalizione Sardegna Possibile.

Sono sei i candidati alla presidenza della Regione per le elezioni in programma il prossimo 16 febbraio. Sono il governatore uscente Ugo Cappellacci, candidato della coalizione di centrodestra; l’economista Francesco Pigliaru, candidato della coalizione di centrosinistra; il deputato, ex presidente della Regione, Mauro Pili, candidato di quattro liste; la scrittrice Michela Murgia, candidata della coalizione Sardegna possibile, comprendente tre liste; Pierfranco Devias, laureato in filosofia, candidato della lista Fronte unidu indipendentista; Gigi Sanna, insegnante in pensione, candidato della lista Movimento Zona Franca. Come preannunciato nei giorni scorsi, sono stati esclusi dalla corsa Cristina Puddu, candidata della lista Meris (per aver presentato un insufficiente numero di firme) e Michelangelo Serra, candidato della lista Iride, Onestà e Progresso (esclusa per aver presentato liste in sole due circoscrizioni, mentre il numero minimo era di sei su otto).

Il Palazzo del Consiglio regionale.

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Domani  quasi certamente verrà ufficializzata dalla Corte d’Appello del tribunale di Cagliari l’esclusione delle liste “Meris” e “Onestà e Progresso” dalle elezioni regionali del 16 febbraio, la prima per la mancanza del numero di firme minimo richiesto dalla normativa vigente; la seconda per essere presente in sole due circoscrizioni (la legge prevede una presenza in almeno sei delle otto circoscrizioni). Il numero dei candidati alla presidenza (i termini per la presentazione delle candidature al tribunale di Cagliari scade domani alle 12.00), scenderà così a sei (Francesco Pigliaru, Ugo Cappellacci, Mauro Pili, Michela Murgia, Pierfranco Devias, Gigi Sanna); il numero delle liste 28 a Cagliari e 26 nel Sulcis Iglesiente, dove i candidati al Consiglio regionale che si contenderanno i quattro posti disponibili, sono complessivamente 98.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

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