25 April, 2024
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Ventuno giorni di impegno per celebrare in Sardegna la ventunesima “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, promossa a livello nazionale dall’associazione Libera per non dimenticare le persone innocenti che nel nostro Paese hanno perso la vita nella lotta contro la criminalità organizzata.

Numerosi centri dell’isola ospiteranno dal primo al 21 marzo le iniziative organizzate da Libera Sardegna e in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale (si parte martedì 1 e mercoledì 2 a Carbonia, Cagliari, Serri, Villacidro e Mogoro) e che sfoceranno nella manifestazione finale organizzata a Sestu (paese di Emanuela Loi, la poliziotta morta nell’agguato di via D’Amelio in cui perse la vita anche il giudice Borsellino), in concomitanza con la manifestazione nazionale prevista a Messina sul tema “Ponti di memoria, luoghi di impegno”.

Quella di Sestu sarà una delle mille piazze d’Italia dove la Giornata verrà celebrata contemporaneamente. In Piazza della Musica confluiranno studenti, giovani, volontari, scuole, associazioni e istituzioni e qui alle ore 11.00 – in contemporanea con Messina e con tutta Italia – si darà lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie.

Nel primo giorno di primavera, la rete di Libera, gli enti locali, le realtà del terzo settore, le scuole e tanti cittadini, assieme ai familiari delle vittime, si ritroveranno dunque per creare in tutto il Paese un ideale filo di memoria, quella memoria responsabile che dal ricordo può generare impegno e giustizia nel presente.

In Sardegna sono 50 i luoghi nei quali sarà fatta la lettura dei nomi. Chi volesse unirsi all’iniziativa e organizzare la lettura dei nomi delle vittime delle mafie nella propria associazione, scuola, azienda, parrocchia, centro di aggregazione, sempre alle ore 11.00 del 21 marzo, può darne comunicazione alla mailsardegna@libera.it . L’iniziativa sarà inserita tra i “1000 luoghi” d’Italia che partecipano alla manifestazione.

Anche in Sardegna la manifestazione del 21 sarà preceduta da numerosissimi appuntamenti che avranno come tema la legalità, l’impegno civile e la lotta alla mafia.

Giunto in Italia giovanissimo dopo un viaggio drammatico, Alidad Shiri è un profugo afgano e ha raccontato la sua esperienza nel libro “Via dalla pazza guerra”. Alidad sarà protagonista dei primi appuntamenti delle iniziative. Martedì 1°marzo, sarà alle ore 8.30 a Carbonia, presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Cesare Beccaria” di via Umbria. Qui insieme a lui parleranno il dirigente scolastico Antonello Scanu, la docente Anna Maria Loi e il referente del Sa. Sol. Point n. 9 di Carbonia Andrea Piras.

Alidad sarà poi alle 11.30 a Cagliari dove all’Istituto Tecnico Industriale Statale Marconi (in via Pisano), dove animerà il dibattito insieme al dirigente scolastico Giancarlo Della Corte e al referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

Nel pomeriggio Alidad Shiri sarà invece, alle ore 15.30, a Serri, presso il Centro di Aggregazione sociale (fronte parco giochi). All’incontro con gli alunni delle Scuole Secondarie di primo grado dell’Istituto Comprensivo “S.E.G.N.I. G.E.N.I.A.L.I.” parteciperanno anche il sindaco Samuele Antonio Gaviano, il dirigente scolastico Franca Elena Meloni, il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru e la cantante Maria Giovanna Cherchi, vincitrice del premio SardegnaLive “Sardo dell’Anno”.

Mercoledì 2 marzo Alidad Shiri sarà infine a Villacidro. Appuntamento a partire dalle ore 9.30 presso il Liceo Classico Linguistico “Piga”, per un dibattito a cui interverranno, insieme agli studenti, il dirigente scolastico Antonio Macchis, la docente Maria Rosaria Salis e il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

Sempre mercoledì 2, Mogoro ospiterà un importante evento: l’inaugurazione in paese del presidio territoriale di Libera intitolato al giudice Rosario Livatino. Alla cerimonia, che si terrà a partire dalle ore 18 presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico Commerciale di via Murenu, interverranno il sindaco Sandro Broccia, il dirigente scolastico Pino Tilocca e il referente di Libera Sardegna Giampiero Scanu.

Emanuela Loi

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Si svolge questo pomeriggio, alle ore 15.00, a Cagliari, presso la Sala Polifunzionale del Parco di Monte Claro (ingresso da via Cadello 9b), il primo Forum regionale del Sostegno a Distanza. L’iniziativa è promossa dalla Rete Sarda del Sostegno a Distanza, da ForumSaD e dal Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. All’appuntamento, che gode del patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, della Provincia e del Comune di Cagliari, partecipano i Comuni di Sestu e di San Sperate e le associazioni @uxilia, Alpo, AseCon, Los Quinchos, La Rosa Roja e Terre Colte.

Il Sostegno a Distanza (SaD) è una forma di condivisione realizzata attraverso un contributo economico stabile e continuativo versato da un soggetto (una persona, una famiglia, un gruppo di amici, una scuola, un’azienda) e destinato a un bambino, un ragazzo  o per una comunità. Grazie al sostegno a distanza i bambini possono ricevere alimentazione, cure mediche, interventi igienico-sanitari, scolarizzazione e partecipare ad attività ricreative ed educative. Sono tante le associazioni che anche in Sardegna sono impegnate sul fronte del sostegno a distanza e il primo forum consentirà loro di condividere buone pratiche e strumenti in grado di diffondere sempre di più la cultura della solidarietà.

I lavori, che saranno coordinati da Giampiero Farru e Sandra Pani, saranno aperti dagli interventi di Marco Sechi della Regione Sardegna e dell’Assessore Politiche Sociali Comune di Cagliari Luigi Minerba.

Sarà poi Elizabeth Rijo, presidente dell’associazione “La Rosa Roja”, a trattare le definizioni normative e le linee guida del Sostegno a Distanza, mentre Massimo Moi dell’AseCon, approfondirà il tema del SaD tra cittadinanza, solidarietà e co-sviluppo.

Al primo Forum sardo del Sostegno a Distanza parteciperà anche il presidente del Forum SaD Nazionale Vincenzo Curatola, che presenterà la campagna “Accorciamo le distanze” e parlerà del progetto relativo alle reti locali come modello di nuovo welfare locale.

 Nel corso dell’iniziativa interverranno inoltre Massimo Planta dell’associazione Terre Colte, e Laura Boy di Auxilia Onlus che presenterà il progetto “Terra e Coesione”, il primo incubatore di sostegno di vicinanza in Sardegna.

Una tavola rotonda dal tema “Il SaD in Sardegna, progetti e reti”, condotta da Giampiero Farru e Sandra Pani e a cui parteciperanno rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni, chiuderà l’iniziativa.

Sardegna solidale Giampiero FarruManifesto Forum SAD

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Quante sono e come vengono spese le risorse che per legge ogni anno vengono destinate dalle fondazioni bancarie ai Comitati di Gestione e da questi ai Centri di Servizio per il Volontariato? Come la spesa si differenzia regione per regione e quali sono le criticità e i punti di forza del sistema di finanziamento del volontariato italiano? A queste domande risponde il “Compendio statistico sui Centri di Servizio per il Volontariato e sui Comitati di Gestione dei fondi speciali per il Volontariato in Italia”, una pubblicazione che verrà presentata sabato 6 febbraio, a Cagliari. Appuntamento a partire dalle ore 10.00 presso l’Auditorium della Banca Intesa San Paolo in viale Bonaria.

Alla presentazione prenderanno parte il curatore del Compendio, il sociologo e ricercatore Renato Frisanco, il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, il presidente del Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” Giampiero Farru, e il presidente della Consulta nazionale dei Co.Ge.
e componente del Co.Ge. Sardegna Carlo Vimercati.

Il Compendio statistico è promosso dalla Consulta nazionale dei Comitati di Gestione dei fondi speciali per il Volontariato e da CSVnet (Coordinamento dei Csv in Italia) e presenta un’ampia rassegna dei principali dati statistici riguardanti l’attività svolta dai due principali attori del sistema dei fondi speciali per il volontariato, con una lettura comparativa dell’andamento dei diversi sistemi regionali. 

I Comitati di Gestione dei fondi speciali per il volontariato sono i soggetti a cui compete l’amministrazione dei fondi speciali istituiti presso ogni regione e provincia autonoma in conformità all’art. 15 della Legge 11 agosto 1991 n. 266.
Essi sono composti da 15 membri, nominati da una pluralità di soggetti rappresentativi della composita realtà regionale (otto rappresentanti delle fondazioni di origine bancaria, quattro delle organizzazioni di volontariato maggiormente presenti sul territorio, uno della Regione, uno degli Enti locali e uno del Ministero del Welfare).
Attraverso lo svolgimento dei compiti assegnati dalla normativa i Comitati di gestione espletano fondamentali funzioni di controllo e di regolazione generale del processo di utilizzo dei fondi speciale per il volontariato istituiti in ogni regione.

I Centri di Servizio utilizzano i fondi speciali per il volontariato per la progettazione, la realizzazione e l’erogazione dei servizi destinati alle organizzazioni di volontariato (iscritte e non nei registri regionali) al fine di sostenerne e qualificarne l’attività.
Le attività tipiche attraverso cui i Centri di servizio realizzano le proprie finalità sono: a) approntamento di strumenti ed iniziative per la crescita della cultura della solidarietà, la promozione di nuove iniziative di volontariato ed il rafforzamento di quelle esistenti; b) offerta di consulenza e assistenza qualificata, nonché di strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifiche attività; c) iniziative di formazione e qualificazione degli aderenti alle organizzazioni di volontariato; d) offerta di notizie, informazioni, documentazioni e dati sulle attività di volontariato.

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Sviluppo rurale, artigianato, innovazione e solidarietà: intorno a questi quattro fattori prenderà corpo “Le trame del mondo”, un progetto di integrazione che avrà l’obiettivo di promuovere in Sardegna un sistema di economia solidale, sostenibile e interculturale. Protagonisti saranno l’associazione La Strada di Cagliari, insieme all’Eccom (Centro Europeo per l’Organizzazione e il Management Culturale) e alle associazioni Amico del Senegal Batti Cinque di Sassari e Thiossane di Quartu Sant’Elena.

Punto forte del progetto è il recupero strutturale e funzionale del bene confiscato di Su Piroi a Gergei, affidato dal 2004 dall’associazione La Strada e nel quale saranno avviate attività legate all’agricoltura e alla ricettività turistica. Qui saranno prodotti mirto, sughero e fichi d’India che saranno poi immessi nella rete distributiva di “Libera Terra”, creata dall’associazione Libera di don Ciotti con l’obiettivo di valorizzare i prodotti coltivati nelle terre confiscate alle mafie. La comunità di Gergei sarà coinvolta nel rilancio della struttura, che da tempo ospita iniziative legate alla solidarietà e all’educazione alla legalità e che sarà anche il centro di nuovi percorsi di valorizzazione paesaggistica.

I prodotti agricoli saranno venduti con una particolare attenzione al packaging, frutto della creatività che verrà stimolata in una serie di laboratori che saranno tenuti all’Exma di Cagliari e che troverà sbocco in un accordo di collaborazione con gli artigiani di Mogoro. Le comunità senegalesi di Cagliari e Sassari avranno un ruolo attivo in questo processo: le competenze negli ambiti dell’artigianato e dell’agricoltura verranno infatti selezionate e potenziate per consentire di immettere sul mercato prodotti innovativi e originali.

Oltre che destinati al circuito di Libera Terra, i prodotti saranno venduti anche attraverso una piattaforma di e-commerce, mentre un progetto di comunicazione e di storytelling aggiungerà valore ai prodotti e rendendo protagonisti tutti coloro che saranno coinvolti nel progetto .

«Le trame del mondo punta a generare un cambiamento reale nelle comunità che saranno coinvolte», ha spiegato ieri nel corso della conferenza stampa di presentazione il presidente dell’associazione La Strada Giampiero Farru. Per Francesca Guida, vicepresidente di Eccom, «il progetto è nato infatti dall’ascolto dei bisogni espressi da chi vive nei territori interessati, con l’obiettivo di creare concrete opportunità in grado di generare occupazione stabile». Dello stesso avviso la progettista Elena Frau: «L’idea di fondo è che la diversità delle culture può generare anche un valore economico, sia nell’agricoltura multifunzionale che nell’artigianato».

Il progetto “Le trame del mondo” è stato finanziato con 350 mila euro dalla Fondazione Con il Sud (a cui si aggiungono altri 85mila euro di cofinanziamento da parte dei soggetti attuatori) e si concluderà nel novembre del 2017.

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La “Fondazione Con il Sud” ha finanziato un importante progetto di integrazione socio culturale che avrà l’obiettivo di promuovere in Sardegna un sistema di economia solidale, sostenibile e interculturale. Grazie al progetto “Le trame del mondo” saranno sperimentate pratiche di sviluppo rurale e la valorizzazione del patrimonio agroalimentare e artigianale isolano. Nell’anno in cui ricorre il ventennale della legge sull’uso sociale dei beni confiscati alla criminalità, saranno inoltre finanziate attività di recupero strutturale e di riutilizzo funzionale degli spazi del bene confiscato di Su Piroi a Gergei, nel quale saranno avviate attività legate all’agricoltura e alla ricettività turistica.

Capofila del progetto “Le trame del mondo” è l’associazione La Strada di Cagliari, partner il Centro Europeo per l’Organizzazione e il Management Culturale Eccom, e le associazioni Amico del Senegal Batti Cinque di Sassari e Thiossane di Quartu Sant’Elena.

Il progetto verrà presentato nel corso di una conferenza stampa convocata per mercoledì 27 gennaio a partire dalle ore 10.00 presso la sede dell’associazione La Strada in via Cavalcanti 13 a Cagliari, e alla quale parteciperanno il presidente dell’associazione La Strada Giampiero Farru, la curatrice del progetto Elena Frau, la responsabile del centro Eccom Francesca Guida, e i rappresentanti delle associazioni Amico del Senegal Batti Cinque di Sassari e Thiossane di Quartu Sant’Elena.

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L’anno che si è appena aperto sarà cruciale per il volontariato sardo, chiamato a sfide importanti come quella che dovrà essere raccolta dopo l’approvazione in parlamento della nuova legge sul Terzo Settore.

Per fare il punto sulle prospettive future e per presentare e programmare le iniziative, le attività e i servizi previsti nei prossimi dodici mesi, Sardegna Solidale promuove la conferenza regionale di programmazione dal tema “Il 2016 del Volontariato Sardo”, che si terrà sabato 9 gennaio a Donigala Fenughedu, in provincia di Oristano, dalle ore 9.30 alle ore 13.00, presso il Centro di Spiritualità delle Suore Giuseppine.

All’iniziativa, coordinata dal presidente del Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” Giampiero Farru, interverranno il sociologo e ricercatore esperto del Terzo Settore Renato Frisanco, il docente universitario e ricercatore di Economia all’Università di Cagliari Vittorio Pelligra e il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli.

Alla conferenza sono invitati i dirigenti delle organizzazioni di volontariato, i componenti dell’Osservatorio Regionale del Volontariato, i rappresentanti del volontariato nel Co.Ge. Sardegna e l’organigramma del Csv Sardegna Solidale.

Giampiero Farru (Sardegna solidale).

Giampiero Farru (Sardegna Solidale).

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Venerdì 18 dicembre, a Sassari, presso l’Auditorium Provinciale dell’Istituto Tecnico Commerciale di via Monte Grappa, una grande festa darà il via anche quest’anno al progetto “Scuola & Volontariato”, voluto dal Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” e dall’Ufficio Scolastico Regionale per avvicinare ai temi della solidarietà gli studenti degli istituti superiori isolani.

Dalle 10.00 alle 13.30 centinaia di ragazzi saranno protagonisti della manifestazione “Una scuola che accoglie. Cambia musica! Scegli di essere un volontario!”, durante la quale racconteranno le loro esperienze con il mondo del volontariato. Grazie al protocollo d’intesa firmato da Sardegna Solidale e dall’Ufficio Scolastico Regionale, oltre ottanta istituti isolani sono infatti concretamente coinvolti in progetti di solidarietà con numerosissime associazioni. Un impegno che arricchisce i ragazzi e che proseguirà anche nel prossimo triennio.

Nel corso della mattinata gli studenti porteranno dunque la loro testimonianza, fatta di impegno e solidarietà in tanti ambiti. Non mancheranno gli interventi istituzionali e i momenti di animazione. All’iniziativa parteciperanno anche le associazioni Anpas Sardegna, Avis di Perfugas, Avis di Valledoria e la Croce Gialla di Ploaghe che daranno vita a interventi simulati di soccorso, mentre il servizio d’ordine sarà assicurato dalla associazione di Protezione Civile di Ittiri.

«Il progetto è partito in sordina, senza grandi clamori e pian piano ha conquistato decine e decine di istituti, scuole, classi, dirigenti, docenti, studenti e volontari – spiega il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru -. Le scuole hanno saputo intercettare i bisogni del territorio interpretandoli attraverso azioni e iniziative, finalizzate da un lato a dare risposte adeguate ai bisogni evidenziati e dall’altro a sviluppare tra i banchi la cultura della solidarietà e lo stile del volontariato. Siamo testimoni, in tutti i progetti realizzati», prosegue Farru, «del valore e dell’importanza che i ragazzi attribuiscono alle relazioni, dell’importanza dell’amicizia, dello stare insieme e dell’aggregarsi, anche in associazioni. Abbiamo constatato che l’attenzione a chi soffre, a chi è povero ed in difficoltà, l’attenzione a chi sta male è una sensibilità che tanti giovani coltivano ed esprimono e praticano con una molteplicità di azioni».

«Con piacevole sorpresa ci siamo sempre ritrovati davanti a giovani pieni di entusiasmo e di buona volontà, disponibili, generosi, portatori di messaggi ed esempi positivi, creativi, e, spesso, ‘disobbedienti e sovversivi’, se mi si passano i termini – conclude Farru – non allineati, cioè, con una cultura dominante che urla individualismo ed egocentrismo e che mette in risalto solo successo, denaro e potere.»

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Oltre 250 ragazzi delle scuole medie di Laconi, Genoni, Nurallao, Isili e Gergei saranno protagonisti di “Libera la Natura”, l’iniziativa promossa dall’associazione Libera insieme al Corpo Forestale dello Stato che vuole sensibilizzare i giovani sul rapporto tra sport, natura e legalità. “Libera la Natura” è un progetto nazionale il cui obiettivo è di diffondere valori quali il rispetto dell’altro, delle regole e del proprio corpo, per combattere e prevenire l’illegalità dilagante anche nel mondo dello sport.

Appuntamento da oggi a sabato 21 novembre. Durante i tre giorni gli studenti parteciperanno a manifestazioni sportive nel bene confiscato di Su Piroi a Gergei e a incontri di formazione a scuola, alla presenza di testimoni del mondo dello sport e dell’antimafia sociale.

Agli incontri nelle scuole prenderanno parte anche gli atleti delle diverse discipline del Gruppo Sportivo Forestale che parleranno ai ragazzi del significato dell’importanza dell’etica sportiva e del valore di praticare lo sport pulito e di una sana alimentazione.
Gli eventi sportivi realizzati sui beni confiscati alle mafie e restituiti alla collettività faranno invece sperimentare agli studenti il significato della legalità e del diritto di tutti i cittadini a vivere in un ambiente sano, pulito e bello.

Il programma prevede tre incontri di formazione con gli studenti. Il primo è in programma questo pomeriggio, alle 14.15, nei locali della Scuola Secondaria di primo grado di Laconi; il secondo domani mattina, alle ore 9.00, al Centro Sociale di Genoni e a cui parteciperanno gli studenti paese e di Nurallao; il terzo sempre domani ma alle 11.30 al Centro Sociale di Isili, per i ragazzi del paese e di Gergei.

Agli incontri parteciperanno i rappresentanti degli studenti e la comunità scolastica, insieme al sindaco e il vicesindaco di Gergei Rossano Zedda e Luca Scintu, la Dirigente Scolastico Franca Elena Meloni, il referente istituto comprensivo S.E.G.N.I G.E.N.I.A.L.I. Marco de Mara, Lucilla Andreucci e Maurizio De Marco del Corpo Sportivo Forestale dello Stato, le atlete del Corpo Sportivo Forestale dello Stato Laura Scaravonati e Anastassia Angioi, Gabriella Stramaccioni dell’associazione Libera, il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, Nanda Sedda di Libera Sardegna e i referenti della legalità dell’istituto comprensivo S.E.G.N.I G.E.N.I.A.L.I Leandra Anardu, Rosangela Deidda, Paola Pellegrino, Antonio Sanna, Gianfranco Oggianu e Lucia Piras.

Sabato 21, a partire dalle ore 9.30, presso il Centro di incontro del Volontariato di Su Piroi a Gergei, gli studenti degli Istituti Comprensivi di Nurallao, Genoni, Gergei, Isili e Laconi, insieme ai cittadini che vorranno partecipare e ai ragazzi dell’Oratorio Giovanni Paolo II di Gergei, saranno protagonisti di una staffetta (“di corsa sui beni confiscati”). La mattinata si chiuderà con una spaghettata con la pasta “Venti Liberi”, prodotta col grano raccolto nelle imprese agricole e nei territori sottratti alla criminalità.

Libera la Natura” è una manifestazione realizzata con la collaborazione delle associazioni La Strada, ANPAS Sardegna, MA.SI.SE. Sinnai, Croce Verde Isili, Pro Loco di Gergei, Oratorio Giovanni Paolo II Gergei, Circolo Tiro a Volo Arci Gergei, Unione Sportiva Dilettantistica Gergei, Circolo Bocciofilo Gergei, di Olianas Vini Sardegna Italia e dei Produttori locali olio extravergine di oliva Gergei.

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Il volontariato sardo è tra i più vivaci a livello nazionale: a confermarlo è il primo report sulle organizzazioni di volontariato elaborato da CSVnet (il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato) insieme alla Fondazione Ibm Italia, e presentato la settimana scorsa a Milano.

Secondo la ricerca, delle 44.182 organizzazioni di volontariato presenti in Italia, 1526 hanno sede in Sardegna, pari al 3,5 per cento del totale nazionale. Nella graduatoria che tiene conto dei valori assoluti l’isola è dunque all’undicesimo posto, precedendo regioni ben più popolose come la Sicilia e la Campania. Ma se si prendono in considerazione i dati che mettono in relazione il numero delle associazioni a quello degli abitanti, la Sardegna sale al nono posto, con quasi un’organizzazione di volontariato ogni mille abitanti.

A livello provinciale, la mappa delineata dal report evidenzia poi in maniera più chiara le specificità sarde, con la provincia del Medio Campidano unica di quelle presenti in Sicilia e in Sardegna con più di una organizzazione di volontariato ogni mille abitanti.

«I dati del report confermano ancora una volta la vitalità del volontariato isolano e sono ancora più confortanti se si considera che i dati diffusi da CSVnet/IBM per la Sardegna fanno riferimento alle sole organizzazioni di volontariato iscritte nel Registro regionale -afferma Giampiero Farru, presidente del Centro di servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” – un volontariato che merita di essere sostenuto dalle istituzioni e che si sta preparando alla sfida lanciata dalle nuove norme sul Terzo Settore, in fase di elaborazione in parlamento. Per questo motivo negli ultimi mesi Sardegna Solidale ha organizzato una serie di incontri, l’ultimo dei quali sabato scorso ad Alghero, con l‘obiettivo di rinnovare il patto tra associazionismo, istituzioni e territorio.»

Forte del suo radicamento nell’isola, il volontariato sardo ha voluto dare il suo contributo anche alla rassegna organizzata da CSVnet nell’ambito dell’Expo di Milano. Lunedì scorso nel padiglione della Cascina Triulza, alla presenza dei rappresentanti di numerose associazioni isolane e dei vertici del volontariato italiano, Sardegna Solidale è stata protagonista di una serata che è culminata con la proiezione del film di Peter Marcias “La nostra quarantena”. La pellicola, interpretata da Francesca Neri e Moisé Curia (presenti alla serata milanese), prende spunto dalla storia dei marinai marocchini rimasti bloccati nel porto di Cagliari a bordo della nave Kenza ed ha goduto del sostegno di Sardegna Solidale.

Sardegna solidale Giampiero Farru

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“AVO Cagliari 1985-2015: da trent’anni a fianco dei malati” è il tema dell’iniziativa che sabato 10 ottobre celebrerà l’attività dell’associazione che coinvolge centinaia di volontari nell’assistenza dei pazienti degli ospedali cittadini. Appuntamento a partire dalle 9.00 e per tutta la giornata presso l’Hotel Setar di Quartu Sant’Elena. Sarà l’occasione per fare un bilancio dell’attività svolta ma anche per prefigurare gli scenari futuri che riguardano più in generale il volontariato ospedaliero nell’isola.

Nata nel 1975 per diffondere i valori di solidarietà, condivisione, amicizia, gratuità e dono di sé, l’Avo in Italia conta circa 250 sedi, con oltre trentamila volontari che prestano gratuitamente servizio in cinquecento ospedali, residenze sanitarie assistite e case di riposo. L’AVO in Sardegna conta oggi circa 900 volontari, e di questi 330 operano a Cagliari, negli ospedali Binaghi, Brotzu, San Giovanni di Dio, e presso il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura del Santissima Trinità e nell’unità spinale dell’Ospedale Marino.

“AVO Cagliari 1985-2015: da trent’anni a fianco dei malati” si aprirà sabato con la Messa, che sarà celebrata alle ore 9.00. Alle 10 inizierà l’accoglienza dei partecipanti, prima dell’inizio vero e proprio dei lavori previsto per le 10.30.

A portare i saluti saranno la presidente dell’AVO di Cagliari Giorgina Orgiu e la presidente dell’AVO Sardegna Maria Franca Muscas, insieme alle autorità, al direttore sanitario dei presidi ospedalieri Binaghi e Santissima Trinità di Cagliari Maria Teresa Orano, al direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera Brotzu Marinella Spissu, al presidente del Csv “Sardegna Solidale” Giampiero Farru, e al delegato nazionale AVO Giovani Michele Piras e ai già presidenti AVO di Cagliari.

La seconda parte della mattinata sarà dedicata agli interventi più specifici.

Il fondatore e primo delegato nazionale dell’AVO Giovani Lorenzo Calucci interverrà sul tema “L’’AVO e le nuove sfide”, mentre Arnaldo Pangrazzi (padre camilliano e docente di pastorale e di formazione di pastorale clinica) parlerà di “Cuori accanto alle diverse fragilità”. Al presidente della Federavo Claudio Lodoli spetterà invece il compito di chiudere gli interventi con la sua relazione su “Il ruolo sociale dell’AVO”. 

La mattinata si concluderà con la consegna dei riconoscimenti ai soci. Dopo il pranzo, l’iniziativa proseguirà alle 16.30 con lo spettacolo teatrale del gruppo “Non Solo Ippocrate”, a cui seguirà la conclusione dei lavori e i saluti.

VolontariAvo