19 April, 2024
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Fa tappa a Ozieri la carovana di LiberaIdee, il laboratorio dell’associazione Libera che in questi mesi sta toccando tutte le regioni italiane con l’obiettivo di rinnovare l’impegno civile contro le mafie e la corruzione. L’appuntamento è per venerdì 14 dicembre, con un dibattito su uno dei temi più importanti nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata: la destinazione dei beni confiscati. Si inizia alle 16.30, nella sede della Caritas diocesana, in via Azuni 1.

All’incontro dal tema “Beni confiscati: uso sociale o vendita?”, a cui parteciperanno il sindaco di Ozieri, Marco Murgia, il vicepresidente nazionale di Libera, Davide Pati, il referente di Libera Sardegna, Giampiero Farru, Tonino Becciu del presidio Libera di Ozieri “Don Pino Puglisi”, e Giovanna Pani, del Sa. Sol. Point n. 18 di Ozieri.

Nel 1996 la raccolta di ben un milione di firme promossa da Libera portò alla legge che obbligava lo Stato a destinare ad un uso sociale i beni confiscati alle mafie, impendendo in questo modo alle cosche di poterne ritornare in possesso. Il Decreto Sicurezza voluto dal Governo Conte prevede invece che i beni possano anche essere venduti ai privati, una scelta che ha suscitato forti perplessità non in tutte le associazioni che si occupano di contrasto alle mafie.

La settimana isolana di LiberaIdee è organizzata dal Libera Sardegna in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale.

 

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Giovedì 13 dicembre fa tappa a Suelli e a Sassari la carovana di LiberaIdee, la manifestazione dell’associazione Libera che in questi mesi sta toccando tutte le regioni italiane con l’obiettivo di rinnovare l’impegno civile contro le mafie e la corruzione.

Nel paese della Trexenta l’appuntamento è alle 11.30 nella Biblioteca comunale di via Gramsci per il dibattito dal tema “Correte, ragazzi, e sentitevi vivi: l’impegno per la giustizia sociale” e a cui partecipano i ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Suelli ed una rappresentanza della scuola secondaria di primo grado di Mandas. Interverranno il sindaco di Suelli Massimiliano Garau, il parroco del paese Michele Piras, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Mezzacapo di Senorbì Rosario Manganello, ed il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. 

“Presidiare la democrazia nelle comunità: gli attentati agli amministratori pubblici sono attentati alla democrazia” è invece il tema del dibattito in programma a partire dalle 16.00, nella sala dell’Hotel Vittorio Emanuele di Sassari (Corso Vittorio Emanuele II 100/102), e a cui parteciperanno il sindaco Nicola Sanna, l’arcivescovo mons. Gianfranco Saba, il prefetto Giuseppe Marani, lo studioso Daniele Pulino (del Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della Formazione dell’Università di Sassari), insieme al presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, al dirigente scolastico dell’Istituto De Castro di Oristano Pino Tilocca, e al referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. 

A Cagliari invece sarà allestita da giovedì fino a sabato presso la sede dell’Istituto superiore Marconi in via Pisano la mostra “Falcone e Borsellino, 26 anni dopo”. La mostra è visitabile dalle 9.00 alle 13.00 ed organizzata da Libera Sardegna in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Le scolaresche possono prenotarsi al Numero Verde di Sardegna Solidale 800-150440.

 

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Giampiero Farru.

Da dove viene, dunque, la ricchezza che esiste in Sardegna? Chi la produce, come viene distribuita, chi la detiene? E quanto vivere in ricchezza o in povertà incide sulla capacità di pensare e progettare il proprio futuro dei giovani che si affacciano al mondo adulto? Da queste domande si è sviluppata la ricerca “Povertà e ricchezza in Sardegna, insieme per nuovi modi di essere società”, condotta dalla Fondazione Zancan per Sardegna Solidale, che verrà presentata a Cagliari martedì 11 dicembre,a partire dalle 16.00, presso la Sala Search nel Largo Carlo Felice. La presentazione rientra nell’ambito del cartellone di LiberaIdee, una settimana di incontri, dibattiti e approfondimenti organizzati da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale con l’obiettivo di rinnovare l’impegno civile contro le mafie e la corruzione.

Dopo aver studiato per diversi anni e aver approfondito caratteristiche, volti e storie di povertà in Sardegna, Sardegna Solidale ha scelto un approccio diverso al tema delle diseguaglianze: mettere al centro dell’attenzione la ricchezza, la sua composizione, la sua distribuzione in Sardegna; parlarne e approfondirne aspetti generali e specifici con chi ne ha più conoscenza ed esperienza, per posizione sociale, economica, istituzionale. La ricerca propone dunque una riflessione articolata, che a partire dai dati ufficiali, ha coinvolto istituzioni, scuole, enti e persone, e indica alcune soluzioni che vengono dal mondo produttivo “sano”, per riattivare risorse e processi di aiuto in una dimensione generativa di dignità umana e di promozione sociale.

Nutritissima e qualificata la platea dei relatori: insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru e al direttore della Fondazione Zancan Tiziano Vecchiato, ci saranno anche don Angelo Pittau (presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale), Bruno Loviselli (presidente del Co.Ge. Sardegna), l’assessore regionale alla Sanità e all’Assistenza Sociale Luigi Arru, Emanuele Garzia (vicepresidente dalla Camera di Commercio di Cagliari), Giuseppe Matolo (presidente Federmanager Sardegna), Giansimone Masia (direttore generale di Confindustria Centro-Nord Sardegna), don Marco Lai (direttore della Caritas Diocesana Cagliari), Giancarlo Della Corte (dirigente scolastico dell’Istituto Buccari-Marconi di Cagliari) e Laura Caddeo (dirigente scolastico dell’Istituto Pertini di Cagliari). All’incontro, che sarà coordinato dal giornalista Vito Biolchini, parteciperanno anche i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Carrus, Gavino Carta e Maria Francesca Ticca.

La carovana di Liberaide e proporrà invece mercoledì 12 dicembre tre appuntamenti, nel segno dello sport, del cinema e dell’impegno. Si parte alle 9.00, a Cagliari, presso la palestra del Convitto Nazionale in via Vesalio con “Liberaidee: un nuovo sport”, un torneo che vedrà protagoniste selezioni del Convitto Nazionale-Liceo Sportivo, del Buccari-Marconi e del Martini.

Alle 10.00 invece a Gergei, nel bene confiscato di Su Piroi, studenti e di docenti delle scuole superiori della Sardegna si ritroveranno per raccogliere insieme le bacche del mirto, destinato poi a diventare liquore, “Il mirto della legalità”.

Dalle 19.00 invece nelle sedi di Libera di Alghero, Mogoro, Guspini, Senorbì, Tempio Pausania, appuntamento con “Libero cinema”, la proiezione di docufilm dedicati alla lotta alla mafia.

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Una settimana di incontri, dibattiti, proiezioni e approfondimenti per rilanciare l’impegno antimafia in Sardegna. Da lunedì 10 a domenica 16 dicembre, fa tappa nell’isola la carovana di LiberaIdee, il laboratorio dell’associazione Libera che in questi mesi sta toccando tutte le regioni italiane con l’obiettivo di rinnovare l’impegno civile contro le mafie e la corruzione. In Sardegna gli appuntamenti si terranno a Cagliari, Sassari, Ozieri, Iglesias, Alghero, Tempio, Mogoro, Guspini, Senorbì, Gergei e Suelli.

Nel corso dell’iniziativa verrà anche presentato il recente Rapporto LiberaIdee che, attraverso questionari e interviste mirate ha fotografato la percezione che gli italiani hanno della mafia e della corruzione, mentre alcuni incontri verranno dedicati al tema dei beni confiscati, della povertà in Sardegna e degli attentati agli amministratori locali. Sabato 16 inoltre centinaia di giovani saranno protagonisti della manifestazione di avvio del progetto Scuola & Volontariato.

«Nel Report LiberaIdee l’identikit del campione sardo ha delle atipicità rispetto a quello nazionale – spiega il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru -. Si scopre che da noi un giovane su quattro non è interessato alla politica o ne è disgustato. Due giovani su quattro invece non vivono esperienze associative di alcun tipo, mentre due su tre ‘fanno antimafia’ continuativamente o sporadicamente. La metà degli intervistati ritiene infine che la presenza della mafia nel suo territorio sia marginale e il 75 per cento ritiene che la mafia sia ormai un fenomeno globale». Secondo Giampiero Farru «si tratta di una fotografia che interroga, interpella e reclama la conoscenza del territorio e la sua realtà sociale, educativa, economica e politica. Per questo il viaggio di LiberaIdee vuole aiutare ad entrare in questi meccanismi per scatenare proposte, iniziative, mobilitazione e partecipazione».  

Il programma, organizzato da Libera Sardegna in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale, si aprirà lunedì 10 dicembre a Cagliari con l’inaugurazione presso l’Istituto Buccari-Marconi (in viale Colombo 60) della mostra “Falcone e Borsellino, 26 anni dopo”. La mostra sarà visitabile fino a mercoledì 12 dalle 9.00 alle 13.00, mentre da giovedì 13 a sabato 15 sarà allestita presso la sede del Marconi in via Pisano. Le scolaresche possono prenotarsi al Numero Verde di Sardegna Solidale 800-150440.

Nel pomeriggio l’appuntamento invece è per le 15.30 dove, nell’Aula Maria Lai della Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche in via Nicolodi 102, verrà presentato il Rapporto LiberaIdee sulla percezione e la presenza di mafie e corruzione. Al dibattito parteciperanno il prorettore dell’Università di Cagliari Pietro Ciarlo, il presidente della Facoltà di Scienze Economiche Giuridiche e Politiche Stefano Usai, la prefetta di Cagliari Romilda Tafuri, il questore Pierluigi D’Angelo, il sindaco Massimo Zedda, il magistrato della Procura di Cagliari Guido Pani, insieme a Tatiana Giannone di Libera e Giampiero Farru di Libera Sardegna.

 “Povertà e ricchezza in Sardegna, insieme per nuovi modi di essere società” è invece il titolo della ricerca, condotta dalla Fondazione Zancan per Sardegna Solidale, che verrà presentata martedì 11 dicembre a partire dalle 16 presso la Sala Search nel Largo Carlo Felice a Cagliari. Nutritissima e qualificata la platea dei relatori: insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru e al direttore della Fondazione Zancan Tiziano Vecchiato, ci saranno anche don Angelo Pittau (presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale), Bruno Loviselli (presidente del Co.Ge. Sardegna), l’assessore regionale alla Sanità e all’Assistenza Sociale Luigi Arru, Emanuele Garzia (vicepresidente dalla Camera di Commercio di Cagliari), Giuseppe Matolo (presidente Federmanager Sardegna), Giansimone Masia (direttore generale di Confindustria Centro-Nord Sardegna), don Marco Lai (direttore della Caritas Diocesana Cagliari), Giancarlo Della Corte (dirigente scolastico dell’Istituto Buccari-Marconi di Cagliari) e Laura Caddeo (dirigente scolastico dell’Istituto Pertini di Cagliari). All’incontro, che sarà coordinato dal giornalista Vito Biolchini, parteciperanno anche i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Carrus, Gavino Carta e Maria Francesca Ticca.

Tre gli appuntamenti in programma mercoledì 12, nel segno dello sport, del cinema e dell’impegno. Si parte alle 9.00, a Cagliari, presso la palestra del Convitto Nazionale in via Vesalio con “Liberaidee: un nuovo sport”, un torneo che vedrà protagoniste selezioni del Convitto Nazionale-Liceo Sportivo, del Buccari-Marconi e del Martini.

Alle 10.00 invece. a Gergei, nel bene confiscato di Su Piroi, studenti e di docenti delle scuole superiori della Sardegna si ritroveranno per raccogliere insieme le bacche del mirto, destinato poi a diventare liquore, “il mirto della legalità”.

Dalle 19.00 nelle sedi di Libera di Alghero, Mogoro, Guspini, Senorbì, Tempio Pausania, appuntamento con “Libero cinema”, la proiezione di docufilm dedicati alla lotta alla mafia. 

La carovana di LiberaIdee giovedì 13 fa tappa a Suelli e a Sassari. Nel paese della Trexenta l’appuntamento è alle 11.30, nella Biblioteca comunale di via Gramsci per il dibattito dal tema “Correte, ragazzi, e sentitevi vivi: l’impegno per la giustizia sociale” e a cui partecipano i ragazzi della scuola Secondaria di primo grado di Suelli e una rappresentanza della scuola secondaria di primo grado di Mandas. Interverranno il sindaco di Suelli Massimiliano Garau, il parroco del paese Michele Piras, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Mezzacapo di Senorbì Rosario Manganello, e il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

“Presidiare la democrazia nelle comunità: gli attentati agli amministratori pubblici sono attentati alla democrazia” è invece il tema del dibattito in programma a partire dalle 16.00, nella sala dell’Hotel Vittorio Emanuele di Sassari (Corso Vittorio Emanuele II 100/102), a cui parteciperanno il sindaco Nicola Sanna, l’arcivescovo mons. Gianfranco Saba, il prefetto Giuseppe Marani, lo studioso Daniele Pulino (del Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della Formazione dell’Università di Sassari), insieme al presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, al dirigente scolastico dell’Istituto De Castro di Oristano Pino Tilocca, e al referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

 

Quale futuro per i beni confiscati alle mafie e alla criminalità? La questione oggi è al centro del dibattito politico e verrà affrontata a Ozieri venerdì 14 dicembre nel corso del dibattito “Beni confiscati: uso sociale o vendita?”. Si inizia alle 16.30nella sede della Caritas diocesana. All’incontro, a cui è stato invitato anche il senatore Christian Solinas (vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia), parteciperanno il sindaco di Ozieri Marco Murgia, il vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, Tonino Becciu del presidio Libera di Ozieri “Don Pino Puglisi”, e Giovanna Pani del Sa. Sol. Point n. 18 di Ozieri.

 

Sarà invece una grande festa quella in programma sabato 15 a Gergei. Presso il bene confiscato di Su Piroi si ritroveranno infatti centinaia di studenti provenienti da tutta l’Isola per la manifestazione “Cambia rotta. Una scuola che accoglie, che dialoga e che integra”, momento di avvio del progetto Scuola & Volontariato. Appuntamento a partire dalle 10 con le testimonianze delle studentesse e degli studenti coinvolti, in una iniziativa che vedrà anche gli interventi di Pino Tilocca di Libera Memoria, del vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, del sindaco di Gergei Rossano Zedda, del vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna Eugenio Lai, del presidente Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, e del referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. 

 

La settimana sarda di LiberaIdee si chiuderà domenica 16 dicembre con il Libera Day, con i banchetti di promozione e di tesseramento a Libera allestiti nei principali centri dell’isola, e con l’iniziativa “Nel cammino minerario di Santa Barbara a piedi, a cavallo, in bicicletta…”, in programma dalle 10 a Iglesias.

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Sardegna Solidale, Anffas e Asap assieme per celebrare la Giornata internazionale delle persone con disabilità. L’appuntamento è a Cagliari per oggi, lunedì 3 dicembre con il convegno dal titolo “Dare potere alle persone con disabilità e garantire inclusività e uguaglianza”. Coordinati dal presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, a partire dalle 16.00, al THotel di via dei Giudicati, interverranno Luigi Minerba (Direttore dell’Area socio sanitaria della Assl di Cagliari), l’assessore comunale delle Politiche sociali Roberto Marras ed il presidente Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli.

Seguiranno le relazioni di Mauro Giovanni Carta (responsabile del Centro di Psichiatria di Consultazione e Psicosomatica della Aou di Cagliari) che interverrà sul tema “Dalla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite al progetto Quality Rights delle Who”, Nicola Grandesso dell’Associazione Sarda Paratetraplegici (“Oltre ogni barriera, contro ogni discriminazione”), Alberto Lixi dell’Ordine degli Architetti (“Progettazione universale”) e di Patrizia Accossu, della cooperativa sociale Cellarius, che presenterà il progetto Itaca – Itinerari turistici accessibili aperti.

La serata si concluderà con le testimonianze di Rita Pitzalis (presidente Anffas Onlus Cagliari), Carmelo Addaris (dell’Associazione Sarda Paratetraplegici Cagliari), Luciana Ledda (Fand, Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità), Marta Zuddas (vicepresidente Ens – Ente Nazionale Sordi Cagliari), Bianca Maria Balata (presidente associazione Possibilmente Onlus Ozieri), Ombretta Armani (Pensiero Felice Alghero), Luciano Pere (Associazione Insieme Porto Torres), Nicola Melis (presidente associazione Lps Labiopalatoschisi Sardegna) e Rita Polo (Coordinatore generale Abc Sardegna).

 

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Sardegna Solidale, Anffas e Asap assieme, lunedì 3 dicembre, a Cagliari, per celebrare la Giornata internazionale delle persone con disabilità, con il convegno dal titolo “Dare potere
alle persone con disabilità e garantire inclusività  e uguaglianza”. Coordinati dal presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, a partire dalle 16.00, al THotel di via dei Giudicati interverranno Luigi Minerba (Direttore dell’Area socio sanitaria della Assl di Cagliari), l’assessore comunale delle Politiche sociali Roberto Marras ed il presidente Co.Ge Sardegna Bruno Loviselli.

Seguiranno le relazioni di Mauro Giovanni Carta (responsabile del Centro di Psichiatria di Consultazione
e Psicosomatica della Aou di Cagliari) che interverrà sul tema “Dalla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite al progetto Quality Rights delle Who”, Nicola Grandesso dell’Associazione Sarda Paratetraplegici (“Oltre ogni barriera, contro ogni discriminazione”), Alberto Lixi dell’Ordine degli Architetti (“Progettazione universale”) e di Patrizia Accossu della cooperativa sociale Cellarius, che presenterà il progetto Itaca – Itinerari turistici accessibili aperti.
 

 

La serata si concluderà con le testimonianze di Rita Pitzalis (presidente Anffas Onlus Cagliari), Carmelo Addaris (dell’Associazione Sarda Paratetraplegici Cagliari), Luciana Ledda (Fand, Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità), Marta Zuddas (vicepresidente Ens – Ente Nazionale Sordi Cagliari), Bianca Maria Balata (presidente associazione Possibilmente Onlus Ozieri), Ombretta Armani (Pensiero Felice Alghero), Luciano Pere (Associazione Insieme Porto Torres) e Nicola Melis (presidente associazione Lps Labiopalatoschisi Sardegna).

 

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«Vi incoraggio a proseguire con passione la vostra missione, ricercando tutte le forme possibili e costruttive per risvegliare nell’opinione pubblica l’esigenza di impegnarsi per il bene comune, a sostegno dei deboli e dei poveri. Oggi c’è molto bisogno di testimoni di bontà, di tenerezza e di amore gratuito. C’è bisogno di persone perseveranti, che affrontano le difficoltà con spirito di unità e ponendo sempre alla base di tutto lo scopo ultimo, cioè il servizio al prossimo. Così facendo, continuerete ad essere per l’intera Sardegna un punto di riferimento e un esempio.»

È con queste parole che oggi a Roma Papa Francesco ha salutato i seicento volontari sardi, giunti nell’Aula Paolo VI per festeggiare con il Pontefice il ventesimo anniversario del Centro di Servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Un’udienza intensa e commovente che, apertasi con la musica dell’armonicista Moses, ha visto i volontari (giunti da tutte parti dell’isola) stringersi intorno al Papa, accompagnati dal cardinale Angelino Becciu, dagli arcivescovi di Cagliari ed Oristano, monsignor Arrigo Miglio e monsignor Ignazio Sanna, da due figure rappresentative del volontariato isolano come don Angelo Pittau (presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale) e padre Salvatore Morittu (presidente dell’associazione Mondo X Sardegna) e dal presidente della Regione Francesco Pigliaru.

A Papa Francesco i volontari hanno consegnato la riproduzione di un bronzetto nuragico raffigurante un capotribù e lo hanno salutato intonando l’Ave Maria in sardo mentre il Papa passava a salutare quasi uno ad uno tutti presenti nell’Aula Paolo VI.

«Grazie per aver voluto riceverci in questa udienza speciale in un giorno che per il volontariato sardo resterà storico – ha detto nel suo intervento il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru -. Caro Papa Francesco, siamo quelli che in terra di Sardegna quotidianamente, in silenzio, spesso con il peso della solitudine, dell’ingratitudine e del disconoscimento, operiamo per lenire le sofferenze e attenuare le difficoltà di chi fa più fatica, di chi non ha lavoro, di chi non trova speranza, di chi non riesce a vedere un futuro per sé, per la sua famiglia, per i suoi cari. Di chi è vittima della cultura dello scarto.»

Per Giampiero Farru il volontariato sardo è testimone «di tante storie di successo e di ripresa, di relazioni che rinascono, di fili spezzati che si riannodano e di vite che ripartono. Siamo qua per celebrare vent’anni di vita comune. E non potevano avere regalo più bello: incontrare Pietro, incontrare Papa Francesco, che illumina, conferma e guida la Chiesa in un momento difficile e delicato e che è punto di riferimento irrinunciabile per il mondo intero e ciascuno di noi».

«Desidero esprimervi il mio apprezzamento per quanto avete operato e state operando a vantaggio delle fasce più deboli della popolazione sarda, con un’attenzione rivolta anche ad alcuni fra i Paesi più poveri del mondo – ha affermato nel suo intervento Papa Francesco –Questo va sottolineato, perché è segno che non vi siete “isolati” ma, nonostante i grandi bisogni di casa vostra, avete tenuto aperto l’orizzonte della vostra solidarietà. In tale prospettiva, avete saputo accogliere e includere coloro che sono arrivati in Sardegna da altre terre in cerca di pace e di lavoro».

1La vostra realtà associativa raccoglie numerose organizzazioni di volontariato, svolgendo un considerevole servizio di aggregazione e di cooperazione, volto a rendere più qualificato ed efficace l’impegno in favore di quanti versano in condizioni precarie – ha aggiunto il Papa -. Vi incoraggio a proseguire con spirito di intesa e di unità; potrete così diffondere più capillarmente la cultura della solidarietà. Al fine di interpretare gli autentici bisogni della gente e trovare ad essi risposte adeguate, è necessario mantenere un atteggiamento di collaborazione con le realtà istituzionali del territorio: penso in particolare ai Comuni e alle Parrocchie, che sono quotidianamente accanto alle persone condividendo fatiche e speranze.»

«Voi volontari non svolgete un’opera di supplenza nella rete sociale, ma contribuite a dare un volto umano e cristiano alla nostra società» perché «il servizio di volontariato solidale è una scelta che rende liberi e aperti alle necessità dell’altro; alle esigenze della giustizia, alla difesa della vita, alla salvaguardia del creato, con una attenzione tenera e speciale per i malati e soprattutto per gli anziani, che sono un tesoro di saggezza!».

«Vi assista e vi sostenga la Vergine Maria, che la gente sarda venera con amore in tanti santuari – ha concluso Papa Francesco -. Vi ispiri Lei la forza d’animo e la fiducia in Dio per essere sempre un dono per gli altri. Benedico di cuore tutti voi e i vostri cari, e vi chiedo per favore di pregare per me.»

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Saranno quasi 600 i volontari sardi che fra una settimana, venerdì 30 novembre, incontreranno Papa Francesco in un’udienza speciale che il Pontefice ha concesso per celebrare così i vent’anni del Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. «Sarà per noi un evento storico», ha affermato stamattina nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa Giampiero Farru, presidente di Sardegna Solidale.

«Il volontariato ha dei grandi meriti – ha commentato l’arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza Episcopale Sarda mons. Arrigo Miglio – e l’incontro con Papa Francesco consentirà di riportare l’attenzione su un’idea di società più aperta, nella quale il volontariato gioca un ruolo importante.»

I volontari sardi partiranno in nave da Olbia, in rappresentanza delle 1725 associazioni presenti nell’isola. La loro attività sarà presentata nell’Aula Nervi dal Cardinal Angelo Becciu, a Roma insieme agli arcivescovi di Cagliari e Oristano, Arrigo Miglio e Ignazio Sanna, ed al vescovo di Alghero mons. Mauro Morfino (altre partecipazioni sono in via di definizione). Al Papa i volontari sardi regaleranno la riproduzione di un bronzetto sardo, raffigurante un capotribù. 

«La delegazione rappresenta il volontariato sardo in tutte le sue sfumature e sensibilità – ha aggiunto Giampiero Farru – e parteciperà ad un incontro che per noi segnerà un nuovo inizio dopo questi vent’anni di attività.»

Un inizio che coincide anche con l’avvio della riforma del Terzo Settore, come ha spiegato Bruno Loviselli, presidente del Co.Ge Sardegna. «In realtà, a due anni e mezzo dall’approvazione della legge, la mancata emanazione di moltissimi decreti attuativi rende la riforma monca. I quarantamila volontari sardi attivi vivono perciò un momento di smarrimento e l’udienza speciale sarà quindi utilissima perché le associazioni avranno la possibilità di acquisire nuova forza e nuovo entusiasmo».

Alla conferenza stampa, tenutasi presso la sede della Facoltà Teologica, ha preso parte anche il presidente del comitato promotore di Sardegna Solidale don Angelo Pittau, secondo cui «al Papa presenteremo i nostri vent’anni di storia. Una storia anche travagliata, che ci ha lasciato molte ruggini addosso. Ecco, l’incontro sarà il momento giusto per dimenticare le amarezze e segnare un nuovo inizio, continuando a credere nel volontariato come gratuità e attenzione verso gli ultimi, in una visione laica dell’impegno nelle associazioni».

Di Papa Francesco come «alleato delle associazioni» ha parlato invece Padre Salvatore Morittu, presidente dell’associazione Mondo X Sardegna. «Sarà un incontro che ci aiuterà a colmare una delle nostre criticità: non sempre il nostro fare infatti è supportato da una giusta idealità. Ma la sofferenza di questo Papa, il suo desiderio di cambiare le cose, ci interpella e ci invita all’azione». 

«La solidarietà è fatta di fatti e di parole: senza gli eventi, le parole sono chiacchiere, ma i fatti senza parole sono ambigui. L’amore esige operatività e riflessione, e questo è ciò che ci unisce al volontariato», ha spiegato il preside della Pontifica Facoltà Teologica della Sardegna Padre Francesco Maceri, auspicando forme di collaborazione tra la Facoltà e Sardegna Solidale.

 

 

 

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Saranno oltre cinquecento i volontari sardi che il prossimo 30 novembre verranno ricevuti in Vaticano in udienza speciale da Papa Francesco. Il Pontefice, infatti, ha accolto la richiesta del Centro di Servizio per il volontariato Sardegna Solidale, che così festeggerà i suoi primi vent’anni di attività.

Per illustrare i particolari della macchina organizzativa che porterà i 500 volontari a Roma, è stata convocata una conferenza stampa, che si terrà a Cagliari venerdì 23 novembre, a partire alle 10.30, presso la sede della Facoltà Teologica in via Sanjust, alla quale parteciperanno l’arcivescovo di Cagliari ed il presidente della Conferenza Episcopale Sarda, mons. Arrigo Miglio, il preside della Pontifica Facoltà Teologica della Sardegna, Padre Francesco Maceri, il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, il presidente del comitato promotore di Sardegna Solidale don Angelo Pittau, padre Salvatore Morittu, ed il presidente del Co.Ge Sardegna Bruno Loviselli.

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La cooperazione internazionale può essere un fattore di sviluppo per la Sardegna e una opportunità per tanti paesi che attendono dalla nostra isola un impegno concreto per colmare le disuguaglianze create da un sistema economico ineguale. Per fare il punto sui progetti in corso e approfondire le opportunità offerte alle associazioni, Sardegna Solidale con la Rete Sarda della Cooperazione Internazionale, il MoVI Sardegna e ForumSaD (sostegno a distanza) promuovono il seminario di studio “Cooperazione Internazionale: istruzioni per l’uso”. L’appuntamento è a Cagliari per venerdì 9 novembre, con inizio alle 16.30, presso la Sala consiliare del Palazzo Regio in piazza Palazzo. All’appuntamento parteciperà anche il turco Enes Övünç, della Direzione per la Cooperazione internazionale, che presenterà il programma comunitario Europaid, incentrato sugli aiuti umanitari come risposta alle crisi.

Il programma del seminario si aprirà con l’introduzione ai lavori da parte di Giampiero Farru (presidente di Sardegna Solidale e membro del direttivo del Cev, il Centro Europeo del Volontariato) del presidente Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, e di Giovanna Medde, della Direzione Generale della Presidenza della Regione (Servizio rapporti internazionali e con l’Unione Europea, nazionali e regionali).

La serata proseguirà con un focus sul nuovo quadro legislativo della cooperazione internazionale da parte di Roberta Manca, presidente dell’associazione Amici Senza Confini.

A parlare della cooperazione internazionale come opportunità di sviluppo per la Sardegna saranno invece Michele Demontis (presidente della Rete Sarda della Cooperazione Internazionale), Giovanna Seddaiu (docente di Agronomia presso l’Università di Sassari e coordinatrice di progetti di cooperazione internazionale) e Nanda Sedda, referente del Mo.V.I. Sardegna.

Il seminario proseguirà con la presentazione di due casi di successo: il progetto “Migrantour” che verrà illustrato dal presidente dell’associazione Amici di Sardegna Roberto Copparoni, e “Euroasi”, a cura del presidente del network TDM 2000 International Angelica Perra.

A chiudere il seminario sarà invece il turco Enes Övünç della Direzione per la Cooperazione internazionale, che presenterà il programma comunitario Europaid.

Come spiega il Documento Triennale di Programmazione e di Indirizzo 2016-2018 della Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo, «oggi ci sono un miliardo in più di persone rispetto all’anno 2000 ed un altro miliardo si aggiungerà entro il 2030. I Paesi in via di sviluppo rappresentano una parte sempre più importante del motore della crescita economica globale. Viviamo in un contesto internazionale più prospero e interconnesso che nel passato, ma i benefici della globalizzazione non sono gli stessi per tutti. L’Agenda 2030 offre l’opportunità di elaborare un piano per un futuro più sostenibile ed inclusivo per tutti. La posta in gioco è importante: porre termine alla povertà e alla fame, salvaguardare la natura, l’ambiente e le risorse del pianeta, costruire società democratiche e stabili, eque e inclusive, garantire opportunità di benessere e prosperità per tutti, guardando a un cambiamento trasformativo delle politiche dello sviluppo per un futuro più prospero e sostenibile».