20 April, 2024
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La commissione Sanità presieduta da Raimondo Perra (Cps-Psi) ha ascoltato le relazioni delle associazioni più rappresentative dei disabili uditivi nell’ambito dell’esame della PL n. 453 (Moriconi e più) sottoscritta da gruppi di maggioranza ed opposizione.

A nome dell’Ens (Ente nazionale sordi) il presidente regionale Gianfranco Cappai ha auspicato che la nuova legge aumenti le opportunità di inclusione dei disabili nella vita sociale.

Sempre in rappresentanza dell’Ens, Alessandra Farris ha definito la legge “un ottimo punto di partenza”, sottolineando che il mondo della sordità è composto da tanti differenti percorsi sul piano riabilitativo ed educativo, frutto di scelte legittime che vanno rispettate. «L’importante – ha sottolineato – è che tutti si sentano cittadini titolari di diritti avendo a disposizione le stesse opportunità anche se, ovviamente, il mondo è a misura di persone udenti». «La sordità tuttavia – ha proseguito – non è una malattia ma un deficit da compensare e può essere compensato benissimo con una serie di interventi mirati: dallo screening neo-natale all’utilizzo delle tecnologie, dalla formazione degli operatori di supporto all’affermazione di una cultura nuova che, ad esempio, non confini i sordi in lavori a bassa capacità perché invece possono fare tutto e per questo si sentono più integrati se valutati in base al merito ed alla competenza e non per la loro condizione».

In rappresentanza della Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) il presidente regionale Alfio Desogus ha espresso alcune riserve sulla parte della legge che, in nome della libertà di scelta, prevede il riconoscimento della Lis (linguaggio dei segni) sostenendo che, in realtà, «il riferimento corretto è quello alla Convenzione Onu del 1948 sui diritti umani che equipara la comunicazione ad un diritto umano e individua la parola come verso umano accompagnato da espressioni del viso con caratteri di universalità tali da consentire all’individuo di entrare in relazione con le altre persone».

«Questo diritto umano – ha aggiunto – non può essere esercitato con il linguaggio dei segni che, come strumento di comunicazione mediata, non è di inclusione ma di discriminazione oltre che limitativo dell’autonomia personale.»

«Va poi considerato – ha concluso, il diritto alla salute che in Sardegna richiede – lo screening audiologico neonatale, la diagnosi precoce, un servizio logopedico organizzato sul territorio per la presa in carico del bambino presso i centri specializzati.»

Anche Cesarina Pibiri, esponente dell’associazione Audientes, ha osservato che la legge «propone un approccio superato alla sordità equiparando il linguaggio dei segni all’intervento linguistico vero e proprio, perché soprattutto i bambini tendono a scegliere la strada più facile salvo poi trovarsi in difficoltà durante l’età dello sviluppo». «Come mamma di un bambino nato sordo – ha ricordato – dopo un primo periodo con gli insegnanti di sostegno ho girato l’Italia per trovare una cura efficace ed anche ora la situazione in Sardegna non è molto diversa soprattutto per i bambini piccoli: a volte nelle strutture sanitarie mancano strumenti che costano pochissimo, mancano reparti di chirurgia infantile e perfino le protesi sono a pagamento mentre nella Penisola rientrano all’interno dei Lea. Ciò che bisogna privilegiare – ha concluso – è l’accompagnamento degli individui col deficit uditivo alla formazione di una personalità autonoma perché solo questo consente una vera integrazione».

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Sarà presentato mercoledì 25 maggio, a Selargius, il progetto Più impresa più lavoro” pensato per le imprese, gli aspiranti imprenditori e tutti coloro che cercano un’occupazione.

Il piano, nato grazie all’iniziativa del comune di Selargius in collaborazione con l’Agenzia regionale per il lavoro, il Centro servizi per il lavoro di Quartu Sant’Elena e il Ban Sardegna, si rivolge agli imprenditori che vogliono sviluppare e consolidare la loro attività di impresa ma anche a chi vuole avviare una nuova attività e per questo ha bisogno di acquisire conoscenze e  competenze per un’impresa di successo. Altre azioni saranno messe in campo per le tante persone in cerca di occupazione che vogliono valorizzare il loro profilo professionale e accedere più facilmente al mondo del lavoro.

Per questi ultimi, il progetto prevede incontri, workshop, linee guida adatte alla ricerca di un’occupazione nonché l’assistenza necessaria per individuare potenziali sbocchi occupazionali. A chi invece ha un’idea di impresa da realizzare il piano offrirà un percorso di formazione per lo sviluppo del business plan, agevolazioni finanziarie sotto forma di contributi de minimis e il supporto con l’ausilio dei tutor per l’avvio della nuova attività. Agli imprenditori, inoltre, saranno dati gli strumenti utili per essere sempre aggiornati sulle agevolazioni regionali, nazionali e comunitarie nonché informazioni e materiali di supporto per orientare gli investimenti.

Mercoledì saranno illustrate nel dettaglio le azioni che verranno realizzate e che spaziano dalla creazione di uno “sportello impresa”, indagini di mercato, convegni nonché all’assistenza finanziaria e coaching per i lavoratori.

Dopo il saluto del sindaco di Selargius, Gianfranco Cappai, sarà Ignazio Marongiu del Ban Sardegna  a presentare il progetto. Interverranno poi i rappresentanti degli altri partner del progetto, Agenzia regionale per il lavoro e Centro Servizi Per Il Lavoro di Quartu Sant’Elena.

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Si sono svolte ieri, a Cagliari, le prime elezioni per il Consiglio metropolitano. Il Partito Democratico ha eletto 15 dei 40 consiglieri, con 34.115 preferenze, il 37,5%. Il consigliere eletto con il maggior numero di voti è Giuseppe Farris di Forza Italia, candidato nella lista Città in Cantiere, che ha ottenuto 3.967 preferenze,.

La lista di centrodestra “Città in cantiere”  ha superato il 29,5% delle preferenze ed ha eletto 12 consiglieri. Il Partito Sardo d’Azione ha ottenuto il 18,75% delle preferenze ed ha eletto 7 consiglieri, mentre la sinistra della sinistra autonomista “Cagliari Metropolitana” ha eletto 6 consiglieri. Il sindaco metropolitano Massimo Zedda, che ha già rilevato le consegne dal commissario della Provincia di Cagliari, Franco Sardi.

Il Partito Democratico ha eletto Efisio Demuru, Gabriele Orrù, Lidia Gioi, Rita Corda, Laura Pulga, Francesco Ballero, Maria Barbara Pusceddu, Goffredo Depau, Guido Portoghese, Gian Luigi Puddu, Marina Madeddu, Francesco Piludu, Efisio Andrea Guiso, Andrea Onali e Alberta Grudina. La seconda lista di centrosinistra “Cagliari Metropolitana” ha eletto Massimiliano Mallocci, Marisa Depau, Mariano Strazzeri, Giuseppe Andreozzi, Antonio Meloni e Paolo Nicola Schirru.

La lista di centrodestra “Città in Cantiere”, ha eletto Giuseppe Farris, Gianfranco Cappai, Marcella Marini, Mario Fadda, Stefano Delunas, Davide Galantuomo, Mauro Contini, Martino Sarritzu, Matteo Taccori, Enrico Fenu, Lucio Torru e Monica Soro. Il Partito Sardo d’Azione, infine, ha eletto Francesco Magi, Ferdinando Secchi, Dino Cocco, Giovanni Nappi, Gennaro Fuoco, Pierluigi Mannino e Alessio Mereu.

Palazzo Vice Regio 17 copia

 

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Il sindaco di Sassari, l’Amministrazione comunale e l’intera città di Sassari hanno espresso oggi la loro solidarietà al sindaco di Selargius, Gianfranco Cappai, che nei giorni scorsi è stato vittima di un pesante atto intimidatorio.

Il primo cittadino sassarese ha scritto una lettera al suo collega di Selargius, nella quale si dichiara preoccupato per questo nuovo episodio.

«È triste constatare – scrive Nicola Sanna – che ancora una volta chi ricopre una carica politico-amministrativa, e in questo caso quella che maggiormente incarna l’autonomia e l’autogoverno democratico di una nostra comunità, sia fatto oggetto di gesti vili e odiosi, di bassa criminalità, tali però da poter pregiudicare la pacifica convivenza dei cittadini e la serenità di chi è chiamato a curare la cosa pubblica.»

«La miglior risposta a questi atti, ritengo, sia non solo quella che deve necessariamente provenire dalle forze dell’ordine e dagli inquirenti, ma – sottolinea ancora il sindaco di Sassari – quella che deve giungere da tutti i cittadini e dalle istituzioni locali, ancora una volta chiamati a dare prova di forza democratica e di civiltà.»

«Sono certo che questo accadrà – conclude Nicola Sanna -, perché consapevole delle qualità civiche dei selargini e della grande maggioranza del popolo sardo.»

Piazza d'Italia Sassari